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Germania - entro il 2021 fuori dal nucleare

30 Maggio 2011 di Amministratore

La Germania oggi ha fatto sapere che verrà attuato un programma di chiusura (e non rinnovo) del parco reattori nucleari presenti in Germania entro il 2021.

Attualmente in Germania vi sono 17 reattori funzionanti (8 però sono già non attivi per controlli/manutenzione e non veranno più riattivati), che coprono circa il 20% del fabbisogno energetico tedesco.
Per il periodo 2021-2022 tre reattori saranno comunque ancora tenuti pronti per essere usati in caso di blackout.
Per il periodo successivo al 2022 un solo reattore sarà ancora tenuto pronto per essere usato in caso di blackout.

Si ricorda che in Germania già il precedente governo progressista guidato da Gerhard Schroeder (SPD) aveva pianificato una lenta uscita dal nucleare.
Ma il successivo (ed attuale) governo guidato da Angela Merkel (CDU), basato su una coalizione tra i conservatori (CDU) e progressisti (SPD), aveva cambiato rotta riconsiderando positivamente il nucleare come fonte enrgetica. Questo, ovviamente, fino alla notizia di oggi.

Secondo alcuni i motivi che hanno spinto in modo così repentino un nuovo totale cambio di rotta (recuperando quindi la scelta di abbandonare il nucleare del precedente governo) andrebbero individuati nei seguenti fattori:
- l’ incidente di Fukushima
- il recente grande successo elettorale del partito dei “Verdi” (che, se il trend verrà confermato, a breve diverrà il primo partito d’ opposizione)
- la recente grande sconfitta elettorale del partito dei conservatori (CDU)



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  • 44 Commenti a “ Germania - entro il 2021 fuori dal nucleare”

    1. Enrico D'Urso scrive:

      vedremo nei prossimi anni quante centrali a carbone e gas faranno…..
      qualenergia.it/articoli/20110418-germania-ecco-la-strada-usc...
      soprattutto viste le intenzioni dell’auto elettrica di massa

    2. Pimby scrive:

      Comunque, l’Italia ha molte risorse da spendere, quando si tratta di rinnovabili:
      blog.forumnucleare.it/economia/corriere-della-sera-italiani-...

    3. Renzo Riva scrive:

      Voi non ci crederete ma mi viene già da ridere.

    4. Pietruccio scrive:

      Un sito “antinucleare” “da manuale” in cui si affronta la questione nucleare in modo interessante: consiglio la lettura a tutti

      http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Antinuclearismo

    5. Pietruccio scrive:

      Dal sito di qualenergia citato da Enrico D’Urso

      “…Il sistema elettrico in generale, poi, ha spiegato la Merkel, deve essere più flessibile:

      servono centrali dalla produzione modulabile (!!!!!!!!!!!!!)

      capaci di coprire i momenti in cui la produzione di fonti come l’eolico è più bassa:

      il pensiero va soprattutto agli impianti a gas.

      Gli ultimi due punti, infine, parlano di efficienza energetica negli edifici –

      si punterà a ridurre i consumi del 20% in dieci anni

      – e sensibilizzazione dei cittadini, anche per scongiurare reazioni ‘NIMBY’ contro impianti eolici ed elettrodotti”

      Alcune brevi considerazioni:

      - qui proprio i verdi & c. stanno boicottando a tutta manetta una centrale di pompaggio che sarebbe appunto una “centrali dalla produzione modulabile” all’uopo

      - poi ammette che “il pensiero va sopprattutto al gas”: ma guarda… è quella la politica ambientalista?

      - “ridurre i consumi del 20% negli edifici (che rapprensentano a loro volta il 20% del fabbisogno… cioè un “mega risparmio” del… 20%*20%=4%, sì avete letto bene, il quattro per cento!

      - contenere il NIMBY contro impianti ed elettrodotti?! ma come, proprio loro? quelli che si sono coltivati il NIMBY come il più prezioso frutto dell’umana responsabilità e consapevolezza ambientale…

      ———–

      La sensazione che mi ha fatto leggere quell’articolo è quella di un necrologio, qualcuno che parte per una guerra e se la sta facendo sotto, un avventuriero avvezzo alle imprese che dice di essersi attrezzato per la traversata del Polo Sud con ben… cinque panini al formaggio… e un paio di guanti… eh già… si dichiara certo del successo…

    6. Pietruccio scrive:

      Dimenticavo…

      Ma come mai la Merkel non ha citato il Desertec?

      Non doveva risolvere la questione dell’approvvigionamento elettrico non solo della Germania ma di tutto il continente europeo?

    7. Cher scrive:

      “Seduti sulla riva del fiume”
      I° movimento d’opinione in attesa del fallimento delle
      rinnovabili. Since 06-2011

    8. linuser scrive:

      A parte che anche in Svizzera sembra che le intenzioni siano quelle di rinunciare all’energia nucleare anche se in un intervallo di tempo decisamente più lungo ( news.admin.ch/message/index.html?lang=it&msg-id=39337 ) , sulla scelta della Germania c’è almeno un’altra ipotesi che potrebbe aggiungersi alle motivazioni addotte nel post.

      Dopo il tergiversare degli scorsi mesi , la “causa umana” ( facendo quindi riferimento _anche_ ad un eventuale attentato terroristico ) è stata ufficialmente inserita all’interno dei criteri per gli stress test sugli impianti nucleari : adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/Stress-test-sulle-14...

      Da notare che il commissario europeo dell’energia è un tedesco.

      In più c’è il “solito” cable diffuso da Wikileaks il cui oggetto di discussione è la posizione espressa dal ministero degli esteri ( MFA = Minister of Foreign Affairs ) tedesco sul nucleare iraniano :

      - guardian.co.uk/world/us-embassy-cables-documents/244617



      SUBJECT: GERMAN MFA HOPE IRAN SANCTIONS TARGET LEADERS NOT MASSES

      ——————————————-
      ARMS BAN, SABOTAGE, FOCUS ON SUPREME LEADER
      ——————————————-

      8. (C) XXXXXXXXXXXX argued that the only effective sanctions which could positively impact the regime’s security calculations on the nuclear dossier would be a ban on sales of conventional arms. Only such a move could shift the security calculation for the regime from the longer term goal of achieving nuclear capability to the shorter term goal of maintaining a conventional capability. He warned that ineffective sanctions could be worse than no sanctions, especially if they send more money to the IRGC’s pockets (through increasing necessity of procurement on the black market which is dominated by the IRGC.) In the interim XXXXXXXXXXXX recommended that a policy of covert sabotage (unexplained explosions, accidents, computer hacking etc) would be more effective than a military strike whose effects in the region could be devastating

      Dato che sembra proprio che il destinatario a cui il suggerimento era diretto ne abbia fatto tesoro seguendolo ( qualcuno dice STUXNET ? ) , credo proprio che ci sia qualcun’altro che proprio non abbia di contro gradito , tant’è , come se non bastasse , che la scorsa notte l’aereo di Stato tedesco con la Merkel a bordo e diretto in India , ha subito un “simpatico contrattempo” : agi.it/news/notizie/201105311513-cro-rt10223-iran_volo_merke...

    9. Renzo Riva scrive:

      Gli allegati sono per la redaktion@sueddeutsche.de la quale è stata posta in indirizzo.

      archivionucleare.com/index.php/2011/04/19/consiglio-ministri...

      Sapete cosa accadrà nel 2022 in germania?

      Quello che è già accaduto in Svezia nel 2010, data di prevista chiusura del nucleare svedese decisa nell’anno 1988.

      Vi chiederete: cosa accadde nel 2010 in Svezia?

      Accadde che dissero: contro ordine compagni, balilla e giovani svedesi, nucleare è bello perché è indispensabile; e tutti vissero felici, contenti e nuclearizzati.

      Così è se vi pare.

      archivionucleare.com/index.php/2011/05/30/germania-chiusura-...

      Aggiungo per la redazione Sueddeutsche che la Merkel non è la Thatcher ed ha la consistenza politica del budino.

      Solo agli inglesi riesce di far credere le balle (Sir Winston Churchill ne era un maestro) dell’effetto serra, per chiudere le miniere di carbone, e offrire la polpetta avvelenata della CO2 ai Verdi che famelicamente come una muta di cani ringhiosi l’addentarono ed ora si trovano avvelenati e in un cul-de-sac.

      Mandi,

      Renzo Riva

      C.I.R.N. F-VG – Comitato Italiano Rilancio Nucleare
      e
      P.L.I. F-VG – Energia e Ambiente

      renzoslabar@yahoo.it
      http://renzoslabar.blogspot.com/
      +39.349.3464656

    10. Enrico D'Urso scrive:

      le scelte logiche e coerenti della germania per uscire dal nucleare
      euractiv.com/en/climate-environment/german-nuclear-phase-ign...

    11. Renzo Riva scrive:

      Il Direttore Andrea Guenna mi ha fatto questo scherzo inserendomi fra i nomi del gotha nucleare italiano.
      Non pensavo che sole due mie righe potessero tanto.
      Grazie Direttore

      http://www.alessandriaoggi.it/

      Renzo Riva scrive: Sapete cosa accadrà nel 2022 in Germania? Quello che è già accaduto in Svezia nel 2010, data di prevista chiusura del nucleare svedese decisa nell’anno 1988. Vi chiederete: cosa accadde nel 2010 in Svezia? Accadde che dissero: contro ordine compagni, balilla e giovani svedesi, nucleare è bello perché è indispensabile; e tutti vissero felici, contenti e nuclearizzati. Così è se vi pare.

      TEDESCHI VOLTAGABBANA (a.g.) – È bene ricordare che in Germania già il precedente governo progressista guidato da Gerhard Schroeder (SPD) aveva pianificato una lenta uscita dal nucleare. Ma il successivo (ed attuale) governo guidato da Angela Merkel (CDU), basato su una coalizione tra i conservatori (CDU) e progressisti (SPD), aveva cambiato rotta riconsiderando positivamente il nucleare come fonte enrgetica. Questo, ovviamente, fino alla notizia del 30 maggio.

    12. Gianni scrive:

      Credo proprio che sarà così anche per la Germania. Ma attenzione il nucleare italiano, se mai ci sarà, dovrà essere migliorato fino a raggiungere standard di sicurezza come quelli predisposti da un giovane ingegnere del Politecnico di Milano.

    13. Renzo Riva scrive:

      Aggiornamento del collegamento della prima pagina
      di Alessandria Oggi

      alessandriaoggi.it/index.php?option=com_content&task=vie...

      Il Direttore Andrea Guenna mi ha fatto questo scherzo inserendomi fra i nomi del gotha nucleare italiano.
      Non pensavo che sole due mie righe potessero tanto.
      Grazie Direttore

      alessandriaoggi.it/index.php?option=com_content&task=vie...

      Renzo Riva scrive: Sapete cosa accadrà nel 2022 in Germania? Quello che è già accaduto in Svezia nel 2010, data di prevista chiusura del nucleare svedese decisa nell’anno 1988. Vi chiederete: cosa accadde nel 2010 in Svezia? Accadde che dissero: contro ordine compagni, balilla e giovani svedesi, nucleare è bello perché è indispensabile; e tutti vissero felici, contenti e nuclearizzati. Così è se vi pare.

      TEDESCHI VOLTAGABBANA (a.g.) – È bene ricordare che in Germania già il precedente governo progressista guidato da Gerhard Schroeder (SPD) aveva pianificato una lenta uscita dal nucleare. Ma il successivo (ed attuale) governo guidato da Angela Merkel (CDU), basato su una coalizione tra i conservatori (CDU) e progressisti (SPD), aveva cambiato rotta riconsiderando positivamente il nucleare come fonte enrgetica. Questo, ovviamente, fino alla notizia del 30 maggio.

    14. Gianni scrive:

      Mi poiace questa pagina sul nlucleare. Ma purtroppo perderemo il referendum e per parlare di sicuro nucleare in italia si dovrà aspettare altri 30 anni. Gianni Genghini

    15. Amministratore scrive:
      Commento ufficiale dello Staff

      Gianni,

      Per favore nel campo “Nome” va inserito il tuo nome e NON la lunga frase che avevi inserito tu.
      la frase (e quel che vuoi scrivere tu) va inserita nel campo grande.

      Grazie

    16. Renzo Riva scrive:

      No Gianni!
      Buone notizie.
      Il governo è ricorso alla consulta; ne ho già scritto in un altro argomento.

    17. linuser scrive:

      ” La Germania dice ‘no’ al nucleare ” , inchiesta di RaiNews24 :

      Parte 1 : http://www.rainews24.rai.it/it/video.php?id=23382
      Parte 2 : http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=23383

    18. Davidex scrive:

      I francesi hanno già stappato le bottiglie di champagne! Non vedono l’ora che i vicini tedeschi smettano di produrre energia nucleare, per iniziare a importarla da loro, come abbiamo brillantemente già fatto noi 20 anni e più fa.
      Ma c’è anche da dire che la Merkel sarebbe pronta a far distruggere qualsiasi tipo di centrale, anche quelle del latte, pur di seguire le tendenze dell’elettorato tedesco. Resta poi davvero da vedere se i fatti seguiranno i proclami.

      Da noi si promettevano le centrali tra 20 anni, in Germania si prommetono non più centrali tra 20: la parola subito, è sempre quella che manca in tutte queste belle promesse. Si valuterà tra 20 anni allora, sincronizziamo gli orologi.

    19. Pietruccio scrive:

      Intanto in Italia coi proclami del PV i conti non tornano

      corriere.it/ambiente/11_giugno_06/fotovoltaico-dati-connessi...

      Sono installati 5.5 GW o 1.78+0.3+0.16 = 2.24 GW?
      E quei 2.18 di cui parla l’articolo cosa sono?

      Quando i conti non tornano, mi è sempre successo che sotto sotto…

    20. Pietruccio scrive:

      Interessante articolo sulle possibilità di crescita del PV

      ilpost.it/filippozuliani/2011/06/08/germania-mai-piu-nuclear...

      anche se un po’ troppo ottimista: non considera il lato “rete” della produzione intermittente di energia elettrica. Non si può certo immettere in rete il 30% di energia da PV e eolico: andrebbe tutto a pallino: come minimo servirebbero impianti di accumulo faraonici, numerosi e distribuiti su tutto il territorio. Ovvio poi che anche la smart grid è solo un’illusione alla scala di una nazione.

      Altra cosa che non condivido dell’articolo citato sono i complimenti sperticati a Coiant: ASPO è un sito su cui ci sono tante informazioni interessanti ma è anche fortemente di parte (nettamente antinucleare).

    21. Renzo Riva scrive:

      Qui si parla della DRAMMATICA CRISI che ha colpito la cantieristica europea e ha spinto la Fincantieri a proporre il licenziamento di 2500 dipendenti…
      Se invece di BLATERARE TANTO i dirigenti ed i politici avessero lanciato un piano di studio per la realizzazione di centrali nucleari costruibili in cantieri navali e SPIAGGIABILI ovunque fosse utile collocarle…. Un piano industriale vuol dire FARE REALMENTE ALMENO DEI PROTOTIPI e non fare disegni sulla carta come il CIRENE …. Imitare i russi e/o associarsi ad essi… per esempio…
      Invece no !
      Tutti a proporre schemi vecchi di centrali nucleari …. ottime ma rifiutate dal popppolo bue e dunque politicamente infattibili…
      Chi vuole andare in rovina …purtroppo ci riesce fin troppo facilmente…
      E poi chi se ne frega (basta che non riducano le pensioni ai pensionati per finanziare il fotovoltaico…) !
      Mandiamo i 2500 licenziandi sui tetti ad installare pannelli fotovoltaici…
      Cosi’ vogliono i verdi a cui gli italiani di destra e di sinistra danno ascolto…
      W il POPPPOLO BUE!

    22. 05k scrive:

      http://ocsenergy.anl.gov/guide/index.cfm

      geothermal.inel.gov/publications/future_of_geothermal_energy...

      http://prix.aec.at/winner/1105/

      http://www.green-wifi.org/solutions/technology/

      https://sites.google.com/a/opensailing.net/www/

      http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=497#more-497

      Oh quando finirà il plutonio, magari passiamo alla canapa, così ci facciamo anche due risate.

    23. Giacomo scrive:

      @05k

      E’ meglio che,invece di passare alla canapa,ti apra un buon libro per documentarti su cicli chiusi e burners di prossima realizzazione…chissa’ che tu ti faccia piu’ obiettivo e compentente,perche’,ad oggi,non c’e’ proprio nulla da ridere….

    24. 05k scrive:

      “di prossima realizzazione” –> Spero proprio di no.

      Supporre l’incompetenza o l’ignoranza altrui è abbastanza presuntuoso.

      Ad ogni modo mi scuso per la presentazione “pungente”, non era mia intenzione provocare toni scontrosi.

      Alla canapa sono passato da un pezzo in ogni caso.

      Non hai inoltre detto nulla in merito ai links che ho proposto.
      Non li ho messi lì perché non avevo nulla da fare.

      A proposito:

      http://www.desertec.org/en/concept/questions-answers/

      Aivoglia a documentarsi.

      /

    25. Giacomo scrive:

      @05k

      “Supporre l’incompetenza o l’ignoranza altrui è abbastanza presuntuoso.”

      Bravo ho supposto in base a quello che hai scritto.Invece tu hai dato per certo di avere a che fare con degli imbecilli richiamando alla canapa ed a farsi delle belle risate.

    26. Pietruccio scrive:

      @ 05k

      Il fatto che citi l’esaurimento del plutonio e desertec (di cui abbiamo parlato molte volte qui) rivela come tu non sia molto ferrato in materia (come ti ha già fatto notare Giacomo, cui mi associo).

      Vorrei entrare nel merito ma non ho tempo.

      Ti hanno convinto, e non c’è niente di male.

      Adesso vediamo come andrà il referendum e anche come si metteranno le cose in Germania: ci vorrà qualche anno. Poi capirai alcune cose che avremmo voluto dirti e forse, chissà, avresti magari anche ascoltato, se non ci fosse il frastuono assordante della propaganda di chi ha i suoi buoni motivi per…

    27. Rapetti scrive:

      Direi che tra dieci anni la Merkel non ricorderà nemmeno di aver fatto quelle promesse, tra dieci anni la crisi dei combustibili fossili potrebbere essere enorme. Potrebbe non bastare nemmeno il nucleare esistente a soddisfare la richiesta di energia. E a causa di ciò assistere a blakout sempre più frequenti e diffusi!

    28. 05k scrive:

      sarebbe ora

    29. Renzo Riva scrive:

      Sarebbe ora che tu privassi l’umanità della tua esistenza.
      .
      Sarebbe sempre ora.

    30. Renzo Riva scrive:

      Aderite all’appello su Facebook
      PER LA DIGNITA’ DELLA SCIENZA,
      A FIANCO DEL PROFESSOR FRANCO BATTAGLIA

      http://www.facebook.com/groups/118389311583455

      Grazie alla collaborazione dell’amico Fabrizio Andreoli
      potete scaricare:

      Filmato della trasmissione Le Quarantie
      andato in onda il giorno Giovedì 1 Febbraio 2077

      con la partecipazione del prof. Emerito R.A. Ricci, prof. Carlo Lombardi e prof. Franco Battaglia.

      al seguente collegamento
      http://www.megaupload.com/?d=PJ1WLHB0

      Filmato della trasmissione Superquark
      Titolo: Chernobyl nel buio degli anni luce
      Sottotitolo: Una catastrofe annunciata
      Serie Tv: Speciali SuperQuark
      Emittente: Rai1
      Trasmesso il 19/03/2006
      Genere: Documentario storico
      Regia: Gabriele Cipollitti
      Conduttore: Piero Angela

      al seguente collegamento
      http://www.megaupload.com/?d=O387HNYU

      Mandi,

      Renzo Riva
      C.I.R.N. F-VG – Comitato Italiano Rilancio Nucleare

      renzoslabar@yahoo.it
      http://renzoslabar.blogspot.com/
      +39.349.3464656

    31. Credo proprio che sarà così anche per la Germania. Ma attenzione il nucleare italiano, se mai ci sarà, dovrà essere migliorato fino a raggiungere standard di sicurezza come quelli predisposti da un giovane ingegnere del Politecnico di Milano. scrive:

      Caro Riva, è sempre molto interessante ciò che tu pubblichi in questo blog. Sul nucleare molto recentemente ho scritto anch’io diversi articoli, pubblicati in circa 20 giornali in tutta Italia.. Se guardi su Google a nome mio Gianni Genghini, li vedi. Ciao.

    32. Renzo Riva scrive:

      Grazie Gianni.

    33. Renzo Riva scrive:

      A partire da lunedì 18 Luglio 2011
      http://renzoslabar.blogspot.com/
      e grazie al lavoro dell’amico Fabrizio Andreoli
      è possibile scaricare i filmati
      dai collegamenti seguenti:

      Energheia
      Lavoro teatrale
      con la supervisione
      del Prof. Gioacchino Nardin
      http://www.megaupload.com/?d=83GVGZNP

      Nucleare SI o NO?
      Meridiana
      Conduttrice: Vania Gubiani
      Emittente: Free-TVision
      Mercoledì 4 Maggio 2011
      http://www.megaupload.com/?d=XKSCL1QY

      Chernobyl nel buio degli anni luce
      Una catastrofe annunciata
      Serie Tv: Speciali SuperQuark
      Emittente: Rai1
      Conduttore: Piero Angela
      Trasmesso il 19/03/2006
      http://www.megaupload.com/?d=O387HNYU

      NUCLEARE
      Puntata de “Le Quarantie”
      conduttore: Luigi Gandi
      Emittente: TNE TeleNordEst
      Giovedì 1 Febbraio 2007
      In studio con i Professori
      R.A. Ricci, Carlo Lombardi, Franco Battaglia
      http://www.megaupload.com/?d=PJ1WLHB0

      OPERAZIONE EFFE
      Condotta dal Direttore
      Alberto Terasso
      Emittente: Telefriuli
      Lunedì 6 Giugno 2001
      http://www.megaupload.com/?d=UQDJE0GV

    34. Renzo Riva scrive:

      nytimes.com/2011/08/30/science/earth/30germany.html?_r=2&...

      ove alla fine dell’articolo leggiamo che:

      «To be prudent, the plan calls for the creation of 23 gigawatts of gas-and coal-powered plants by 2020.
      Why? Because renewable plants don’t produce nearly to capacity if the air
      is calm or the sky is cloudy,
      energy experts say».

      Insomma, scrive il NYT: «la Germania, avendo chiuso la metà dei suoi
      reattori nucleari, ha un piano per creare 23 GW a gas/carbone entro il
      2020. Perché? Perché FV ed eolico sono inutili se il vento non soffia o il sole non brilla».

      Domanda: ma che fa il NYT?
      Copia gli articoli del prof. Franco Battaglia?

    35. Renzo Riva scrive:

      Dedicato a ognuno che crede sia vero il titolo di questo thread:
      Germania - entro il 2021 fuori dal nucleare

      sma.de/en/news-information/pv-electricity-produced-in-german...

      A ciascuno dico: Aspetta e spera; con il seguito di chi vive sperando muore…

    36. Pietruccio scrive:

      Stavo per rispondere a un articolo su un giornale che stigmatizzava le dichiarazioni del ministro Clini a favore del nucleare definendole “una gaffe”.

      http://www.ilfattoquotidiano.it/login/?action=login

      Naturalmente è stato impossibile rispondere fra password, registrazioni, login e balle varie che fanno perdere un sacco di tempo… (ma ci fosse mai qualcosa che funziona nell’informatica!!!!!!!!)

      Riporto qui quello che ho scritto (senza usare il corsivo perchè non mi funziona)

      “Quella frase sul nucleare del ministro Clini NON E’ UNA GAFFE ma un’importante verità (e fra qualche anno capirete bene perchè).
      Casomai si dovrebbero vergognare i tanti finti progressisti che hanno costretto l’uomo all’abiura se voleva fare il ministro, quasi come ai tempi di galileo, solo che al posto della chiesa oscurantista di allora adesso ci sono i finti ambientalisti - ma altrettanto oscurantisti.
      Complimenti davvero!
      E viva la libertà di parola e di pensiero!”

    37. merope scrive:

      I politici italiani dovrebbero stare molto attenti a parlare di Scienza.. Una classe politica collusa e ignorante, soldocratica, mercenaria e neoliberista. La ricerca scientifica pura muore ogni giorno di più, distrutta dalle logiche di profitto mondialitste e corporative non regolamentate da alcuna legge, per non parlare della nostra situazione con la crisi del mercato Europeo indotta dai suoi stessi “proprietari” e contemporaneamente aguzzini speculatori. Nessuno di loro parlerà mai di economie energetiche capillari. Non ho ancora sentito UNA dichiarazione relativa al risolvimento degli ATTUALI problemi di economia energetica, di innovazione nello smaltimento dei rifiuti e di messa in sicurezza delle attuali centrali che abbiamo. Anzi, vendiamo e compriamo tecnologie VECCHIE e NON SICURE. Continuiamo a voler innalzare i consumi e a cercare disperate soluzioni per il loro sostentamento.. Il futuro è sempre vicino, le innovazioni e le tecnologie continueranno sempre a crescere… ma dipende sempre in quale direzione le si vuole sviluppare… e soprattutto quanto lontano si vuole guardare. Qui su questo pianeta abbiamo tutti la tendenza a curarci dei nostri affari per cosi dire “a breve termine”… per non parlare del pianeta Italia. Basta uscirne per un po, e girare quel poco che basta.. per vedere quanto siamo approssimativi, spreconi, ignoranti e macro/micro mafiosi sin nello strato più popolare della società. Riguardo le dichiarazioni del succitato politico, il mio commento è che: la lista delle cose da poter fare per ridurre le emissioni di CO2 è così lunga che leggerla i nomi EPR francese, AP1000, VVER e il prossimo cinese fuggono all’occhio. Ma d’altronde nel panorama italiano abbiamo altre grandissimi menti come il seguente: http://www.youtube.com/watch?v=MWG1vqaQNyE Sono 40 anni che stiamo pagando sulla bolletta il decommissioning delle attuali.
      E i soldi invece chi celi ha fatti ?

      youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=vDAZsPkTkMM
      fz-juelich.de/portal/EN/Research/EnergyEnvironment/NuclearFu...
      http://www.iter.org/proj/itermilestones
      iter.org/doc/www/edit/Lists/list_items/Attachments/422/TKM%2...

    38. Pietruccio scrive:

      I politici italiani dovrebbero stare molto attenti a parlare di Scienza.. Una classe politica collusa e ignorante, soldocratica, mercenaria e….

      Ma pechè, credi che chi sostiene le rinnovabili, la green economy e la riduzione di CO2 non sia così?

      Sei proprio sicuro che quelli lì stiano tutti facendo l’interesse dell’Italia e dei cittadini italiani?

      In ogni caso il pretendere che tutti la pensino come “i vincitori” (in questo caso di quel povero referendum - fra il resto pure sbagliato e incostituzionale) è un atteggiamento da medioevo, inquisitorio, superstizioso e antiscientifico.

    39. merope scrive:

      Non sono sicuro di capire a chi ti riferisci quando dici “quelli lì”.
      Non è mio interesse portare l’argomento sulla politica ad ogni modo, oltretutto perché sono d’accordo con voi che proprio chi si cela dietro “riduzione delle emissioni, green economy e rinnovabili” spesso o quasi sempre ha un business speculatorio da far partire. Primi tra tutti quelli del PD i quali sono stati proprio i firmatari degli iter autorizzativi di centrali inquinanti, pericolose ed inutili come le Turbogas. Purtroppo, come ampiamente discusso in questo ed altri post da voi, il problema della sicurezza, connaturato alle attuali tecnologie esistenti ed in produzione rimane e sebbene questo o quell’altro politico auspichino e facciano dichiarazioni sul “ritorno al nucleare” ancora non hanno “vetrificato” i bidoni di scorie di Saluggia ad esempio (i quali comunque ci faranno compagnia per molti altri anni), anzi semmai sono appena partiti a spendere altri soldi per costruirvi il Cemex. In proposito ciò che veramente mi interessa, è che è tra l’altro oggetto di discussione in questo post (e nell’altro sulle recenti dichiarazioni di Rubbia ad esempio), è il dibattito scientifico che sta alla base delle considerazioni su un ritorno al nucleare o meno.
      Qualcuno può indicarmi inoltre dove trovare il dibattito relativo a Desertec ? E dove sarebbe stato dichiarato ufficialmente che la Germania intende tornare prepotentemente al carbone ?

      http://www.calphysics.org/Patent7379286.pdf

      nextbigfuture.com/2009/02/jovion-corporation-gets-patent-for...

      http://www.calphysics.org/zpe.html

    40. Enrico D'Urso scrive:

      ………intanto la germania si becca un bel +9% nelle bollette elettriche
      vik.de/pressemitteilung/items/VIK-Jahrespressekonferenz_2011...

      ……poi si tagliano di brutto le stime della crescita tedesca
      repubblica.it/economia/2011/11/21/news/la_bundesbank_taglia_...

      sarà correlato? NON sarà correlato? io una ipotesi la avrei anche…..ma chissà se è giusta :D

    41. merope scrive:

      Di ipotesi si, sene possono fare tante. Anche gli LFTR per il momento sono ipotesi. Buone idee: thoriumenergyalliance.com/downloads/TEAC3%20presentations/TE... ma ancora solo idee. Troveranno qualcuno che li finanzia ? In un mondo ossessionato dalle speculazioni sulle non rinnovabili ? Da quello che leggo qui http://www.thelocal.de/national/20110713-36277.html
      comunque la Germania vuole investire su GHG e intanto spegnendo le attuali nucleari sta anticipando qualcosa di inevitabile…. Certo che se il futuro è rappresentato sempre e solo da qualcosa che si può vendere il prima possibile e a chiunque, non sarà così semplice risolvere questo problemino dell’approvvigionamento dell’energia… Mi risultano essere poche le scoperte fatte veramente in nome dell’industria.

    42. merope scrive:

      in proposito:

      http://www.supersmartgrid.net/

      http://www.kyotoclub.org/docs/roma160211_Battaglini.pdf

      si vedano anche i link precedentemente postati sulle Centrali Solari in costruzione in Marocco e Egitto che useranno HVDC..

    43. Edoardo scrive:

      Qualcuno può indicarmi inoltre dove trovare il dibattito relativo a Desertec ?

      Ciao Merope, inizialmente il progetto Desertec pareva quasi un miracolo ma, secondo me, c’era qualcosa che non tornava.
      Alla Facoltà d’ingengeria di Firenze, incontrai casualmente il prof. Cerofolini il quale mi spiegò, in maniera molto semplice, tutte le contraddizioni. Te le riassumo, riportando un testo pubblicato tempo fa, su “zonanucleare” (se ben ricordo)molto simile a quello che mi disse - se hai la pazienza di leggerlo - inoltre aggiungo che qualche giorno fa, il ministro dell’industria tedesco ha detto
      che ad ogni centrale nucleare spenta, ne accenderanno una a carbone.
      Io sono convinto che esaltare le rinnovabili e mettere da parte il nucleare vorrà dire solo e saltano consumare più combustibilie fossile con gran soddisfazione di petrolieri e multinazionali del gas
      Testo Prof. Cerofolini:
      Il progetto Desertec, del costo di 400 miliardi di euro, si propone di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili in quantità tale da soddisfare, entro il 2050, il 15% del consumo dell’Europa - al netto di una cessione di una parte significativa di questa elettricità ai paesi sui cui territori insisteranno queste centrali - costruendo nel deserto del Sahara soprattutto delle centrali elettriche concentrazione solare o di Archimede (A.) ad accumulo di energia, in modo da avere elettricità con continuità nelle 24 ore.

      Tali centrali concentrano, tramite specchi, i raggi del sole su un tubo in cui scorre un fluido (olio o sali fusi) che riscaldato ad alta temperatura cede calore per produrre vapore ad alta pressione, che, a sua volta, fa muovere dei turboalternatori che così producono energia elettrica.

      Il consorzio Desertec ha come partecipanti colossi multinazionali di assicurazioni, dell’industria e dell’energia europee quotate in borsa, che, notoriamente, non fanno beneficenze ma che, ovviamente, badano solo agli affari.

      Per rendere operativo il Desertec è inoltre già pronto il progetto chiamato Transgreen - del costo aggiuntivo di alcune decine di miliardi di euro e che vede anche qui partecipare grosse industrie - necessario per collegare con linee aeree e cavi sottomarini, operanti in corrente continua ad alta tensione, le centrali di produzione di elettricità ed i paesi utilizzatori.
      Il Transgreen si occuperà anche di bilanciare, cosa non facile, in tempo reale il flusso elettrico fra domanda ed offerta, per evitare possibili black-out della rete.
      Letta così la notizia è ottima: energia elettrica pulita, in quantità elevata, con produzione anche notturna, occupazione solo di suolo desertico, ecc., però non tutto ciò che risplende al sole è oro, ed infatti vi sono delle criticità che vale la pena di evidenziare. Ciò premesso e supponendo di usare tutti i 400 miliardi del progetto Desertec per costruire nel Sahara delle centrali di A. e considerando che:

      le centrali funzionino a sali fusi a 550 °C (maggiori rese e maggiore autonomia);
      le perdite elettriche (15%) nel trasporto lungo migliaia di Km di elettrodotti siano più che compensate dalle maggiori rese energetiche per la maggiore insolazione nel deserto e che quindi la resa elettrica in arrivo in Europa sia il 25% (40% all’origine contro il «normale» 20%);
      le economie di scala consentano di abbattere i costi del 50%;
      andiamo ora ad analizzare alcune delle criticità di questo progetto e della green-economy collegata:

      1. Costo KWh - 1 KWh di A. costerà almeno tre volte più caro (ora è sei) di quello ottenuto per via convenzionale, tanto che Paul van Son - responsabile del progetto Desertec - ha dichiarato che occorrerà che l’elettricità prodotta con le centrali di A. venga adeguatamente sovvenzionata, dato appunto il loro più alto costo, per uno o due decenni, e ovviamente - al solito - ciò sarà fatto, direttamente o indirettamente, con i denari dei contribuenti, come ad esempio accade con il conto energia del fotovoltaico.

      2. Costo di costruzione delle centrali - Nove miliardi almeno (ora siamo a oltre 19 miliardi) sarà il costo per una centrale di A. da 1.600 MW, però, dato che ha una resa elettrica del 25% , per avere una produzione annua di KWh pari a quella di una centrale nucleare di pari potenza con resa del 90% e costo di 3,5 miliardi, occorre installare una potenza di circa quattro volte superiore (6.000 MW), con una spesa complessiva di circa 35 miliardi (10 volte maggiore del nucleare). Quindi con 400 miliardi del Desertec si potranno costruire al massimo solo 44 centrali di A. da 1.600 MW ognuna (70.400 MW nominali = 17.600 MWe reali), che però in un anno forniscono una quantità di elettricità (KWh) pari a quella prodotta da circa 12 centrali nucleari - sempre da 1.600 MW l’una - del costo complessivo di soli 42 miliardi, invece di 400.

      3. Obbiettivo 15% di produzione del consumo europeo - Se si vuole centrare l’obbiettivo di fornire all’Europa il 15% del suo fabbisogno di elettricità - che attualmente all’anno è di circa 3.000 TeraWh = 3.000 milioni di MWh nella Ue a 27, l’energia elettrica fornita da Desertec al momento dovrebbe essere pari a 450 TWh anno, corrispondente ad una potenza elettrica installata di 51.000 MW (resa 100%). Il problema è che con le 44 centrali di A. del punto precedente è che, come detto, erogano una potenza elettrica reale pari a 17.600 MW, si sarà in grado di fornire in un anno una quantità di elettricità pari solo a 154 TWh, che è il 5,1% da rinnovabile e non il 15%, ovvero si è al 34% dell’obbiettivo prefissato. Questo se il consumo di energia elettrica rimane fisso nel corso degli anni, siccome però - dato che questo è anche legato al Pil - è più probabile che cresca dell’ 1% annuo - anche al netto di una sempre maggiore efficienza energetica - e così si potrebbe arrivare al 2050 a consumare circa il 40% di elettricità in più rispetto ad ora. In questo caso la percentuale di energia rinnovabile fornita da Desertec scenderebbe a circa 3,7%, che è solo il 25% circa di quanto stabilito. Comunque anche se per miracolo - anche con «iniezioni» di elettricità da eolico - tali percentuali raddoppiassero siamo sempre lontani da quanto preventivato. Infine se poi si considera pure l’elettricità che dovrà essere fornita ai paesi del Nord Africa - sui cui territori sono costruite le centrali - ovviamente i valori % di cui sopra sono ulteriormente destinati a scendere, e non di poco. (Con 36 centrali nucleari da 1.600 MW l’una, per una spesa totale di soli 126 miliardi, si produrrebbero tranquillamente i 450 TWh anno di cui sopra).

      4. Gas serra - Per quanti credono che siano i gas serra antropici e non la natura ad influenzare il clima, va detto che per produrre elettricità «pulita» il nucleare assieme all’eolico - che però fornisce un’energia inaffidabile ed intermittente («inservibile») - sono i migliori: 1 KWh = 11 grammi di CO2 equivalente, e siccome il costo delle centrali ad energia rinnovabile è collegabile soprattutto all’energia che si spende per produrle e quindi ai gas serra relativi che si liberano in atmosfera, è ovvio che costando 1.600 MW eolici circa 1,6 miliardi, mentre 1.600 MW di A. almeno nove miliardi (con abbattimento del 50%), ovvero 5,6 volte di più, la CO2 eq. per KWh prodotto dalle centrali di A. si può considerare che sia fino a 5,6 volte maggiore di quella liberata dall’eolico (e dal nucleare) e cioè ci si attesta intorno a 62 grammi (al pari del fotovoltaico). Questo a dimostrazione che le centrali di A. non sono poi così pulite come si vorrebbe far credere. Se poi la costruzione delle centrali di A. fosse fatta in paesi che usano soprattutto carbone per produrre energia e/o che hanno industrie con bassa efficienza la CO2 eq. a KWh aumenterebbe notevolmente.
      In Cina ad esempio, in cui per unità di Pil (1.000 $) la CO2 eq. emessa è sette volte maggiore rispetto all’Italia, la costruzione delle centrali di A. porterebbe a fare lievitare la CO2 eq. a Kwh fino a circa 430 grammi, al pari cioè di quelli di una moderna centrale termoelettrica a gas a ciclo combinato. Questo sempre che queste centrali di A. non siano assistite da centrali convenzionali, per mantenere costante la temperatura del vapore e/o non far solidificare i sali fusi (250 °C) nelle tubazioni, in questo caso i grammi di CO2 eq. a KWh prodotto aumenterebbero e così pure i costi.

      5. Costruzione e manutenzione delle centrali - Per quanto riguarda la costruzione e la manutenzione delle centrali di A. va opportunamente evidenziato come il dover operare all’aperto, in pieno deserto del Sahara, dove il clima è estremo, è chiaramente un’impresa di notevole difficoltà. Il tutto aggravato dal fatto che queste centrali occupano superfici enormi, come si evince dai seguenti dati relativi sia per una centrale di A. da 1.600 MW nominali sia - soprattutto - in (parentesi) quelli relativi alle 44 centrali di A. richiamate nei punti precedenti: 25 Kmq di superficie totale - una centrale nucleare occupa solo 0,5 Kmq - (1.100 Kmq = sup. Comune di Roma = sup. Provincia di Napoli); 10 milioni di mq circa la superficie degli specchi (440 milioni di mq); 1.700.000 metri la lunghezza dei tubi in ferro speciale in cui circolano i sali fusi a 550 °C (circa 76 milioni di metri). Infine se si considera che l’enorme superficie degli specchi va spesso lavata, per liberarla dalla polvere, pena il forte decadimento della resa delle centrali stesse, ben si capisce come il progetto Desertec sia piuttosto temerario anche da questo punto di vista.

      6. Sicurezza dell’approvvigionamento energetico - Su questo fronte non si è chiaramente messi bene, in quanto, oltre a non essere mai positivo dipendere dall’estero per il proprio approvvigionamento di elettricità, a questo si deve aggiungere l’incerta stabilità politica e dubbia affidabilità dei paesi del Africa settentrionale, dove appunto verrebbero costruite le centrali di A.

      7. Uso appropriato delle centrali di Archimede - Di fronte ai loro costi elevati, alla loro enorme estensione - se si vogliono avere alti flussi di energia, vista la loro, di solito, bassa resa complessiva - a manutenzioni (lavaggio specchi) continue ed onerose e pure a non irrilevanti quantità di gas serra immessi in atmosfera a KWh prodotto (vedi punto 4), ben si capisce che queste centrali non sono idonee per produrre l’elettricità di cui abbiamo bisogno. Il loro uso, infatti, è solo di nicchia e vanno bene per basse potenze, in ambienti molto assolati senza improvvisi piovaschi e potrebbero essere l’ideale per la desalinizzazione nei paesi poveri privi o carenti di acqua.

      8. Green-economy e occupazione - A quanti credono che la green-economy (g-e) sia portatrice di lavoro e di sviluppo - magari proprio con costruzioni di mega centrali di A. nel deserto del Nord Africa - va detto che è stato calcolato che in Italia per un posto di lavoro creato nella g-e, se ne impedisce la nascita da cinque a sette a seconda dei settori considerati. Nel progetto Desertec poi c’è pure il non trascurabile aspetto - è bene rimarcarlo - che la maggior parte dei posti di lavoro sarà creata nei paesi nei cui deserti si costruiranno le centrali di A. Il fatto che la g-e non può portare vero sviluppo (anzi) non deve meravigliare, perché questo è essenzialmente dovuto al semplice motivo che i posti di lavoro nella g-e sono sempre super sovvenzionati, direttamente o indirettamente, da tutti noi e quindi sono, tutto sommato, tipici non di un’economia libera ma di un’economia pianificata, che ovunque è stata applicata ha portato immani disastri, così come è accaduto nei paesi comunisti europei e non solo, dove questa era l’unica economia ammessa.

      Tant’è che le industrie europee leader nelle rinnovabili (fotovoltaico soprattutto), in virtù anche della concorrenza cinese, sono in profonda crisi. Questo a dimostrazione che il mercato - quello vero - non fa sconti, e così sarà pure per i diktat Ue sulla g-e, e che i posti di lavoro, reali, si hanno producendo beni, che ci danno benessere, e quindi non producendo ma consumando energia.

      Concludendo - Da quanto scritto risulta evidente che se la rotta che verrà seguita in campo energetico e quindi economico sarà quella tracciata dagli ambientalisti e da lobby affaristiche, e non dalla scienza e senza tener conto del corretto rapporto costi-benefici, ben presto quasi sicuramente saremo travolti da una bolla speculativa green, molto più devastante di quella dei famigerati subprime.

      A questo proposito è bene evidenziare che sia i 400 miliardi del progetto Desertec, sia le aggiuntive decine di miliardi del Transgreen verranno reperite sul mercato con offerta di azioni o altro ed i KWh prodotti saranno incentivati. Comunque il «bello», poi, sarà che a pagare (molto salato) il conto dallo scoppio di questa bolla green, toccherà soprattutto ai normali cittadini, che così vedranno ancor di più compromesso il loro futuro e quello delle generazioni a venire, perché la disponibilità d’energia elettrica abbondante, a basso prezzo e poco inquinante - come quella proveniente dal nucleare e non certo da fonti rinnovabili, eccetto l’idroelettrico - è alla base di una sempre più lunga e migliore qualità della vita e dello sviluppo armonico e democratico delle Nazioni.

    44. Renzo Riva scrive:

      Da Fabio Donnini
      http://www.facebook.com/fabio.donnini1

      Drammatica caduta della capacità invernale del FV in Germania
      Ieri 18/12/2011 i 21 GW di potenza fotovoltaica installata in Germania (costo 85 miliardi di euro) a mezzogiorno ha dato una potenza di picco di soli 1,6 GW. Ciò significa che ieri unimpianto di soli 350 MW di potenza nucleare (costo meno di miliardi di euro) avrebbe prodotto tanta energia come tutti i 21.000 MW di potenza fotovoltaica installata in Germania (nelle 24 ore).
      Questo è il programma per calcolare il rendimento energetico di tutta la potenza fotovoltaica installata tedesco (21 GW)
      sma.de/en/news-information/pv-electricity-produced-in-german...
      Ho semplificato considerando in uscita di 1,6 GW.
      Area sotto gaussiana = (picco * larghezza a metà altezza, dalle 10,30 alle 14,30 = 4h) / (2,35 * 0,4) = (1,6 * 4) / (2,35 * 0,4) = 6,8 GWh quindi 6,8 GWh / (21GW * 24) = 0.013 = 1,3% “fattore di capacità“.
      Un singolo impianto da 1GW di potenza nucleare produce (24 ore) 1GW * (0,85 capacità) * 24ore = 20,4 GWh,…

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