Angela Merkel - la Germania deve ripensare al nucleare?
10 Gennaio 2007 di AmministratoreSu il “Corriere della Sera” di oggi c’è un articolo di Paolo Valentino in merito alle recenti dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel in merito al nucleare.
In questi giorni in cui la Germania sta subendo riduzioni di forniture petrolifere come conseguenza della “guerra energetica” tra Russia e Bieolorussia, Angela Merkel ha messo cautamente in ipotesi anche un eventuale ripensamento della politica energetica non nucleare, le cui linee guida risalgono al precedente governo Schroeder.
Infatti con una legge approvata nel 2000 dal precedente governo verde-rosso (Spd-Verdi) è stato previsto che tutte le 18 centrali atomiche tedesche debbano essere pian piano chiuse entro il 2023 sulla base di una precisa programmazione cronologica che tiene conto dell’ età di ogni singolo reattore.
Più in dettaglio Angela Merkel ha detto che la Germania deve puntare a risparmiare energia, puntare sulle energie rinnovabili e valutare le conseguenze che avranno la chiusura delle centrali nucleari.
Finora il primo e unico reattore spento è stato nel 2003 quello di Stade (Bassa Sassonia). Nel 2007 invece è programmata la chiusura del blocco A della centrale di Biblis (Assia).
19 Gennaio 2007 alle 17:41
In Germania il fabbisogno energetico è soddisfatto per il 60% dal carbone 35% dal nucleare ed il restante 5% da fonti miste, tra cui il vento ed il sole che, insieme, soddisfano 2% circa.
L’eolico ed il solare, per produrre quantitativi rilevanti di energia, devono occupare enormi spazi con “mulini” o pannelli.
Nella stessa Germania “si sono accorti” … (ma guarda!) che, visto l’impossibilità di avere sempre il sole allo Zenith in un cielo terso ed il vento che soffia ad intensità fissa, si deve sopperire a questi cali di energia prodotta da eolico e solare con quelle tradizionali (carbone e nucleare). Inoltre, si deve distinguere tra potenza installata e potenza effettivamente prodotta: pale eoliche installate per 2500/3000 Mw riescono a produrre energia reale per neanche 1000 Mw con grande dispendio di spazi aperti e soldi. In caso di solare fotovoltaico (ma anche termico) i quantitativi elettrici reali sono molto più bassi, i costi no!… Chissa quanti pannelli solari o torri eoliche occorrono per dare energia ad un centro commerciale, a fonderie, fabbriche di carta o cemento, acciaierie, ecc…tutti tipi di industrie molto energivore!
Concludo affermando che la Germania ha potuto sviluppare di più le fonti rinnovabili (con i limiti appenna accennati) sfruttando le risorse derivate dall’utilizzo di fonti (nucleare e carbone) che permettono una produzione di energia elettrica poco costosa. Inoltre i tedeschi usano il gas solo per l’uso domestico e in alcuni settori dell’industria chimica a differenza di noi italiani. E’ quindi scontato che il 61% dei tedeschi è favoverole a non smantellare i 18 reattori in funzione ma a puntare al mix energetico migliore nel quale il nucleare non potrà mancare.