Piero Gnudi, presidente dell’ENEL, critica l’eccessiva dipendenza energetica italiana dal gas metano.
23 Ottobre 2006 di enrico73In un articolo comparso sul quotidiano La Stampa di ieri, domenica 22 ottobre, l’inviato Marco Sodano, a margine di un convegno tenutosi a Stresa (organizzato da Iniziativa subalpina sulle liberalizzazioni), ha raccolto un intervista al presidente dell’ENEL, Piero Gnudi. Il massimo rappresentante dell’ente, oltre a ribadire l’impegno mantenuto nella dismissione di 15000 Megawatt di produzione e la cessione del ramo distributivo a Terna, al fine di favorire l’ingresso di nuovi operatori, lamenta la stangata che attende il paese in relazione al ruolo ormai preponderante raggiunto dal metano tra le varie fonti energetiche destinate alla produzione elettrica nazionale (quota che si attesta al 60 %, seguito dall’idroelettrico con il 16,6 %, il carbone con il 13,4 %, l’olio combustibile con il 7,5 %, il geotermico con l’ 1,7 % e l’eolico con lo 0,8 %, fonte Parterns - La Stampa).
Il presidente suffraga le proprie opinioni con dati precisi : ” In confronto al carbone e al nucleare, il cui costo si aggira intorno ai 40 - 60 euro al Megawatt, gas e olio combustibile oscillano tra i 55 e gli 80 “.
Ed aggiunge : ” Dipendiamo per l’86,5 % dalle importazioni di gas e olio rispetto a una media UE del 56%“.
“A prezzi“, precisa Sodano, “che sono ormai stabiliti, dopo la recente alleanza, dalla Russia e dall’Algeria, ovvero da Gazprom e Sonatrac“.
Gnudi, pur sottolineando che la liberalizzazione del mercato elettrico ha comportato una diminuzione sul fronte dei prezzi (diminuiti in 10 anni del 12 % a fronte di un aumento dei combustibili del 110%) ritiene che solo la diversificazione del mix energetico potrà avere un impatto più determinante: e a tal proposito propone l’incremento della quota del carbone “pulito” e la costruzione dei rigassificatori, citando anche i progetti per complessivi 15 miliardi di euro che giacciono nel cassetto dell’azienda per i timori alimentati dalla sindrome del NIMBY (Never In My BackYard, ovvero mai nel mio giardino).
Dal ‘96 sono stati autorizzati in Italia impianti a gas per complessivi 16000 Megawatt ed entro il 2010 ne entreranno in funzione altri per ulteriori 10000 Megawatt.
27 Ottobre 2006 alle 11:59
dai continuiamo su questa strada; sprechiamo il metano per produrre energia elettrica che tanto costa nulla. Pensate, con il metano che si risparmierebbe producendo energia elettrica nucleare, quante auto si potrebbero far circolare e quante case si potrebbero scaldare,
considerate inoltre che se avessimo il nucleare molti si potrebbero scaldare con la stessa energia elettrica,
senza contare l’esigenza energetica dell’industria, è una delle voci più importanti nella formazione del costo di produzione ma tant’è qui si corre apresso a tutti i pifferai magici che hanno un minimo di fiato per incantre?
28 Ottobre 2006 alle 01:58
Basta con la baggianata che l’energia elettrica dal nucleare costa poco!
Costruire una centrale nucleare costa tanto e il prezzo si raddoppia se si pensa al successivo smantellamento. La EDF della tanto osannata Francia ha il monopolio della produzione di energia elettrica ed è a partecipazione statale.
Nessuna azienda privata potrebbe permettersi la costruzione di una centrale nucleare.
Ma quali pifferai! Purtroppo c’é gente come te che si fà incantare dalle baggianate di vecchi parruconi che, fortunatamente, presto dormiranno sonni atomici.
Mi fate pena.
28 Ottobre 2006 alle 11:48
Ho notato che nella bolletta ENEL è comparsa una voce che introduce un ulteriore aggravio per ” costruzione impianti fonti rinnovabili” di circa 3.7 € .
Non mi sembra giusto considerato il fatto che , tra laltro, il contratto di fornitura è in essere e non si ptrebbe modificare se non con accordo delle parti.
ma poi mi chido ma perchè devo pagare le rinnovabili visto che non funzionano, e mai funzioneranno, ma dai non prendeteci in giro non siamo degli sprovveduti ?
cosa dire prima paghimo le rinnovabili poi paghiamo ancora la luce ” carissima” quando la usiamo, però risparmieremo? ma!
dove abito ” REGALANO” DUE DICASI DUE lampadine a basso consumo da mettere in casa; secondo i promotori dell’iniziativa , così, si dovrebbero risolvere i problemi energetici, io personalmente non sono nemmeno andato a prenderle le lampadiene poi in casa già le ho
conque meditate gente meditate!!!!!!
17 Novembre 2006 alle 20:13
Perdonami Daniele, ma non penso che la EDF sia così importante da prendere come riferimento, in più ricordati che i cari francesi hanno il nucleare, la centrale è al confine con l’Italia e possono permettersi di esportare tutta l’energia elettrica che vogliono. Dopo di chè non provare a fare i conti in tasca delle aziende perchè se ci fosse il via libera al nucleare ne vedresti comparire i cantieri nel giro di poche ore e poi tu paghi la bolletta (che ti frega di quanto pagano la centrale) e la bolletta ti si abbassa perchè l’energia così prodotta costa di meno.
Ora l’unica possibilità per guadagnare vantaggio competitivo è sfruttare il metano, tramite per esempio l’istallazione dei rigassificatori, che nessuno vuole perchè giudicati pericolosi (ma i tir che lo trasportano su strada invece sono sicuri? e gli impianti petrolchimici? e quelli farmaceutici?). Come avvenne in passato per il discorso nucleare, stiamo perdendo il treno e ci ritroveremo circondati da impianti immediatamente al di la dei nostri confini. Discorso vailido per tutto ciò che sia innovativo in un Italia impazzita e che vota di conseguenza.
La nostra ENEL è una delle aziende maggiormente impegnate nelle rinnovabili a livello mondiale, ma in Italia non si vogliono nemmeno quelle: se vai in Sardegna, una delle regioni più ventose, i cari ambientalisti estremisti non vogliono impianti eolici. E allora mettiamoci una mano sulla coscienza, perchè tutti lamentano e nessuno vuole muovere un dito, vedi la critica del commento sopra riguardo i 3 euro.
P.S. se gli altri ti fanno pena e ti senti malinconico puoi pensare di cominciare a drogarti, tanto la maria fa bene e adesso puoi assumerne fino ad un grammo di principio attivo… anche se dovrai pagarla con un assegno.. ma tanto ci sono molti spacciatori da poco liberat che chiuderanno un occhio..
e tu parli di pena…
26 Novembre 2006 alle 14:38
Ciao Sergio. Hai ragione ho sbagliato ad usare quel’aggettivo. Ho peccato di presunzione.
Hai ragione anche sul fatto che c’é un problema: l’inquinamento che produciamo con il nostro sviluppo economico. Purtroppo tutti quanti ci siamo preoccupati di usare quello che ci era necessario per star bene senza preoccuparci del danno che stavano procucendo.
Adesso il problema è che ci siamo accorti del nostro egoismo (e ce ne siamo accorti solo perché inizia a danneggiarci) e NON SAPPIAMO CHE FARE. La verità è questa. Nessuno, ne gli ambientalisti, ne i nuclearisti, ne gli anti nuclearisti, nessuno sà che pesci prendere. Le stesse grandi compagnie energetiche si stanno rendendo conto del problema, cioé che tra pochi anni il nostro ciclo produttivo non sarà più remunerativo perché l’utilizzo delle fonti fossili non porterà a nessun futuro e quindi a una mancanza di profitto. Ecco perché in questi anni si cerca di fare cassa. Sanno che il bussiness stà finendo.
Ci troviamo a un bivio e i cartelli indicatori che leggiamo sono tanti: nucleare, eolico, solare, biomasse… maree. La dimostrazione è che compagnie come l’Enel o l’Eni si tengano tutte le porte aperte.
L’unica cosa da fare è, scondo me, sotterrare l’ascia di guerra e iniziare a parlare e discutere con la motivazione di trovare un soluzione.
Io vorrei che il mondo scientifico, quello accademico, gli ingegneri, ma anche la gente comune, gli scrittori, chiunque abbia a cuore il nostro futuro chieda con forza di aprire una discussione sul problema energetico.
Penso che si debba trovare una piattaforma comune sulla quale essere tutti daccordo e da li discutere assertivamente per arrivare ad una soluzione del problema.
Dobbiamo farlo noi perché la politica è troppo accartocciata sui propri interessi per avere una visione comune del problema.
Forse il mio è un pensiero romantico, ma forse abbiamo bisogno di romanticismo, di credere cioè in un’ideale comune per riuscire a superare questo momento.
Fatemi sapere la vostra opinione.
29 Novembre 2006 alle 18:59
Sarai romantico, ma serve anche anche quello perchè ritengo che sia la scintilla che mette in moto il motore.
Il problema ancora più grave è che la soluzione, anzi le soluzioni, ci sono. Sono li a portata di tutti, ma nessuno si schioda.
Fantasticando:
Ironicamente basterebbe levare la patente a tutti quelli che non sanno guidare. Nel giro di un mese avresti strade deserte, parcheggi dove vuoi, emissioni ridotte al minimo e chissà quante persone vive in più..
Si potrebbe imporre dei limiti sulla quantità di macchine da produrre dividendola tra le varie case automobilistiche in base alla loro attuale quota di mercato, limiti sulla cilindrata massima delle macchine di nuova produzione (esempio imporre tre scaglioni tipo 1.3 per utilitarie, 2.5 normali, 3.0 per le lusso) e limitando le misure per un totale di posti auto a famiglia (es una famiglia composta da 4 soggetti può avere al massimo macchine per un totale di 10 posti auto che equivale a 2 vetture normali o due utilitarie ed uno spider o 10 monoposto ecologiche che potremmo iniziare a commercializzare) e poi scuteroni come se piovesse magari diesel o bi-fuel o elettrici e idrogeno.. incentivando trasporti pubblici cercando di tramutarli in un servizio decente e non come sono ora ovvero delle betoniere che cospargono di olio le strade e danno passaggi gratis ad extracomunitari (almeno a Roma..).
I trasporti devono avere d’obbligo di avere motori che sviluppino la metà della loro potenza per mezzo di una soluzione ecologica che sia metano, idrogeno, o elettricità . Pensa che bel pannello solare si potrebbe montare sul loro tetto…
Esentiamo dal bollo ed offriamo privilegi particolari a tutti quelli che hanno una macchina ecologica e non solo far pagare di più in base alla potenza come ultimamente si è deciso (perchè se mi punisci per aver di più, devi premiarmi se scelgo di aver meno. Anche se è per il bene della mia salute, ma siamo tutti bambini alla fine).
Potrei potrei andare avanti, ma mancano due ingredienti principali:
l’ infrastruttura per materializzare la fantasia e la voglia di fare.
Se la gente capisse che il mercato lo fanno i consumatori ovvero la gente comune e non i ricchi che tutti odiano (forse arrivano ad essere un 3% della popolazione mondiale) avremmo il potere di dirigere il mercato.
E allora in Italia non si compra più nulla che proviene da un ciclo produttivo che non rispetta l’ambiente per quanto possibile e privileggiamo le aziende che dedicano una percentuale sensibile del loro fatturato ad investimenti verdi.
Organiziamo una gara mondiale annuale sull’attivismo ambientale che dia all’ impresa vincente il monopolio della categoria alla quale appartiene per una settimana (solo per le grosse aziende ovviamente quelle che potrebbero dedicare un milione di euro all’ambiente senza che rappresenti un grosso sacrificio e che sarebbero in grado di sostenere l’impennata della domanda dei loro prodotti, tipo le multinazionali).
Forse ci vorrebe un ritorno ad una dittatura che si muova in tal senso.. follia pura lo so, però sarebbe una figata. Tanto ormai la democrazia non esiste più..
Diamine troviamo un materiale alternativo alla carta o un modo per clonarla e risparmiamo gli alberi.
P.S: eliminiamo le strisce blu e gli ausiliari. Non centra, ma non sono utili a nessuno e sono le uniche multe che prendo.
da romano ve dico, BELLA!
30 Novembre 2006 alle 19:12
Quanta fantasia avete!
Secondo voi è soddisfacente vivere nel modo suddetto?
E’ uno scenario veramente triste e senza aspettative. La realtà è che i cunsumi energetici cresceranno ancora, le auto saranno sempre più grandi le case con un comfort migliore…….. .
Ciò finchè ci sarà energia da utilizzare e ne passeranno di generazioni prima che finiscano…………………. .
Pensiamo al presente invece di fantasticare!
Saluti.
19 Novembre 2007 alle 10:04
CHE RIDERE!
SONO MESI CHE VIVO AL FREDDO SENZA ACQUA CALDA E SENZA POTER CUCINARE! è UN’APPARTAMENTO DI NUOVA COSTRUZIONE DOPO LA POSA DEL CONTATORE è STATA FATTA ALL’INIZIO DEL 2007
ENI FUNZIONA MOLTO MEGLIO, APPENA RIUSCITò A FARMI ATTIVARE LA FORNITURA (VISTO CHE IL CALL CENTER CHE DEFINISCONO COME SERVIZIO CLIENTI è PRATICAMNETE INUTILE, OGNIUNO DICE LA SUA)
PROVVEDERO’ IMMEDIATAMENTE AD ANNULLARE IL CONTRATTO.
CHE VERGOGNA, FOSSI IN ENEL ENERGIA EVITEREI DI PUBBLICIZZARE LA FORNITURA UTILIZZANDO COME IMMAGINI I FORNELLI A FORMA DI CUORICINO…..