Forum Nucleare Italiano - spot TV e reazioni
5 Gennaio 2011 di AmministratoreDal 19 dicembre (ve ne sarete accorti…) su tv e giornali è partita una grande campagna di comunicazione sull’ energia nucleare organizzata dal “Forum Nucleare Italiano” e caratterizzata dallo slogan “E tu che posizione hai?”
Per quanto riguardo la pubblicità sui giornali, di solito è in bianco/nero e occupa una pagina intera.
Per quanto riguardo lo spot tv, ve ne sono due diverse versioni (ma simili) e presentano due persone che giocano a scacchi.
La campagna di comunicazione è stata realizzata dalla nota agenzia “Saatchi & Saatchi” ed è improntata principalmente nel cercare di far nascere dubbi nella testa di chi guarda (la tv) o legge (il giornale) invitando quindi il cittadino a farsi una sua idea (a favore o contro il nucleare).
Un approccio che, a dir il vero, è onesto. Anzi, magari si invitassero più spesso i cittadini ad informarsi senza prender per oro colato quel che dice la tv o quel che scrivono i giornali!
Tuttavia, nonostante l’ aspetto tendenzialmente neutrale di questa campagna di comunicazione sull’ energia nucleare, ci sono state molte reazioni polemiche: in particolare nello spot tv, la volontà apparente di mostrarsi con neutralità sull’ argomento sarebbe in realtà affiancata da una volontà (più o meno occulta) filo-nuclearista.
Senza voler fare una raccolta esaustiva, segnaliamo alcuni articoli polemici a riguardo:
- “L’ ingannevole spot a favore del nucleare. La nostra denuncia all’ Antitrust” del sitoweb “Italiani imbecilli” (del 25 dicembre 2010)
- “Uno spot per il nucleare (a volte ritornano)” di Bruno Ballardini (”Il Fatto Quotidiano” del 2 gennaio 2011)
- “Il nuovo brevetto di Chicco Testa. Lo spot atomico finto-neutrale” di Giorgio Meletti (”Il Fatto Quotidiano” del 5 gennaio 2011)
—
Analizziamo allora i due spot tv più nel dettaglio: due persone che giocano a scacchi e che rapprensenterebbero l’uno il pensiero anti-nucleare (giocatore nero), l’altro il pensiero pro-nucleare (giocatore bianco).
I - SPOT TV da 30 secondi del Forum Nucleare Italiano
video:
http://www.youtube.com/watch?v=R29l7GkBl64
testo:
giocatore nero: “Sono contrario all’ energia nucleare perché mi preoccupo per i miei figli”
giocatore bianco: “Io sono favorevole perché tra cinquant’anni non potranno contare solo sui combustibili fossili”
giocatore nero: “Ci sono dei dubbi sulle centrali”
giocatore bianco: “Ma non ce ne sono sulla sicurezza”
giocatore nero: “Il nucleare è una mossa azzardata per il Paese”
giocatore bianco: “O forse è una grande mossa”
voce conclusiva: “E tu sei a favore o contro l’ energia nucleare? O non hai ancora una posizione?”
II - SPOT TV da 45 secondi del Forum Nucleare Italiano
video:
http://www.youtube.com/watch?v=DiX1h4qI7DE
testo:
giocatore nero: “Sono contrario all’ energia nucleare perché mi preoccupo per i miei figli”
giocatore bianco: “Io sono favorevole perché tra cinquant’anni non potranno contare solo sui combustibili fossili”
giocatore nero: “Ed infatti ci sono le rinnovabili”
giocatore bianco: “Ma sole non basteranno”
giocatore nero: “Le centrali nucleari producono scorie”
giocatore bianco: “La quantità è meno di una pedina [per gli scacchi] all’ anno a testa”
giocatore nero: “Si, ma moltiplicato per tutti noi fa un bel numero”
giocatore bianco: “Però una volta stoccate sono al sicuro e sempre sotto controllo”
giocatore nero: “Il nucleare è una mossa azzardata per il Paese”
giocatore bianco: “O forse è una grande mossa”
voce conclusiva: “E tu sei a favore o contro l’ energia nucleare? O non hai ancora una posizione?”
—
Come si può vedere, in sè per sè, il testo dei due spot (in particolare il primo) non dice nulla di particolare ma l’ accusa che vien rivolta si basa soprattutto su un’analisi complessiva degli spot stessi e da cui verrebbe fuori una dicotomia tra la “natura apparente dello spot” (neutrale) e la “natura sostanziale dello spot” (filo-nucleare). Questo sarebbe l’ “inganno” di cui sono accusati gli spot.
Tale accusa si basa su alcuni aspetti (che si possono leggere facilmente anche facendo un semplice giro nel web…) che caratterizzano gli spot tv e che qui si possono riassumere in breve:
- il giocatore anti-nucleare sembra essere dubbioso, malinformato, disinformato; mentre il giocatore pro-nucleare sembra essere preciso, informato, certo di quel che dice.
Da questo si evincerebbe che il pensiero anti-nucleare sarebbe debole, mentre il pensiero pro-nucleare sarebbe valido.
- il giocatore anti-nucleare ha il colore nero; mentre il giocatore pro-nucleare ha il colore bianco.
Da questo si evincerebbe che il pensiero anti-nucleare sarebbe cattivo (nero=negatività ), mentre il pensiero pro-nucleare sarebbe buono (bianco=positività )
- il giocatore anti-nucleare usa un tono di voce più alto e duro; mentre il giocatore pro-nucleare usa un tono di voce più basso, sensuale, suadente
Da questo si evincerebbe che il pensiero anti-nucleare trasmetterebbe poca fiducia, mentre il pensiero pro-nucleare trasmetterebbe più fiducia e tranquillitÃ
- il giocatore anti-nucleare apre il gioco (muovendo un pezzo sulla scacchiera) mentre il giocatore pro-nucleare fa l’ ultima mossa (scacco matto?).
Da questo si evincerebbe che il pensiero anti-nucleare sarebbe perdente, mentre il pensiero pro-nucleare sarebbe vincente.
A queste critiche, si aggiungono infine due considerazioni di fondo che sono state fatte sempre contro questi spot tv:
- non potrebbe mai essere neutrale una campagna di comunicazione che prevede grossi investimenti (finora sarebbero stati spesi circa 7 milioni di euro) e pertanto non sarebbe neanche davvero necessario analizzare i contenuti visivi e testuali dello spot, ma sarebbbe sufficiente vedere chi paga.
E poichè i soci del “Forum Nucleare Italiano” (Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.on, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Flaei-Cisl, Gdf Suez, Politecnico di Milano, Sapienza-Universita’ di Roma, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem, Universita’ di Genova, Universita’ di Palermo, Universita’ di Pisa, Westinghouse) sarebbero in larga parte economicamente interessati ad un eventuale sviluppo del nucleare civile in Italia, ne discenderebbe che lo spot in qualche modo spingerebbe per il nucleare.
- l’ invito ad informarsi perderebbe neutralità quando nel finale si consiglia come fonte di informazione il sitoweb “www.forumnucleare.it”
Si ricorda che il “Forum nucleare italiano” non è un web-forum dove si può partecipare a discussioni ma è un’ associazione no-profit che vuole contribuire, come soggetto attivo, alla ripresa del dibattito pubblico sullo sviluppo dell’ energia nucleare in Italia.
Per maggiori informazioni si può visitare il sitoweb del “Forum Nucleare Italiano“.
5 Gennaio 2011 alle 15:35
Il fatto che sia sempre identico, cioè senza cambio di attori con tematiche che approfondiscano lo scambio di battute pro e contro accelera l’effetto INDIFFERENZA verso il messaggio.
Viene a mancare l’effetto CURIOSITA’ , vedi l’ultimo spot della Nissan, dove ogni spot ti incuriosisce sempre di più.
Campagna debole e priva di supporto per crearsi un’opinione ma un rimando ad un forum che forum non è……..
Pessima scelta, ma che si pretende dal Chicco?
7milioni spesi per una NON-Indicazione in uno spazio tempo che NON è brevissimo nella realizzazione delle centrali ( minimo 5-10 anni) la vedo solo come spreco di tempo e di denaro.
Cosa diversa 7 milioni investiti in borse di studio per lauree in ingegneria nucleare e relativo spot ( magari con gli stessi protagonisti ai corsi) che le reclamizza avrebbe generato:
Una proiezione nel futuro breve di figure altamente specializzate.
Preparazione del personale e ben stimolato dalle borse di studio.
Abituare la gente a guardare avanti,una sorta di “stiamo studiando per il nostro futuro…..stiamo realizzando il nostro futuro”
Questa è la direzione che vedo per una campagna per il favore al nucleare, una spinta allo studio e inglobato un dettaglio esplicativo, ogni volta diverso!
In fondo, gli anti -nuclearisti cadono sempre sulle stesse problematiche.
Se queste problematiche vengono affrontate e non svicolate ,forse, qualcosa si ottiene.
Tutto ciò è una mia opinione.
Cher
5 Gennaio 2011 alle 22:04
A seguito della conclamata ingannevolezza mediatica dello spot della Campagna TV del Forum Nucleare Italiano che ci stanno inoculando prima, durante e dopo i pasti, soWWWersiva_Mente ha deciso di riequilibrare appena un po’ il dibattito attraverso questo contro-spot
http://www.youtube.com/watch?v=2oLTX0-NprY
Buona mossa a tutti.
6 Gennaio 2011 alle 11:20
Mossa ridicola,falsa e denota una conclamata affinità con la ortoressia.
Fobia tipica di persone prive di ogni cognizione tecnica e scientifica
Se non basta c’è dell’altro…. ma alla prossima mossa.
6 Gennaio 2011 alle 11:45
La critica della mossa altrui era una esternazione, visto l’andazzo creo un nuovo neologismo di cui ne rivendico la creazione: ORTORENERGIA
Userò questo termine ogni qualvolta dovrò riferirmi ad ogni ANTI-NUCLEARISTA nei vari commenti,scritti e varie esternazioni sull’argomento inerente al nucleare.
6 Gennaio 2011 alle 13:34
Grazie per aver sollecitato la mia curiosità per comprendere un termine che non conoscevo.
Purtroppo per me in sovrappeso sono affetto dalla sindrome contraria.
In campo sessuale invece no!
Magari a pagamento ma voglio il meglio che si trova sulla piazza.
In questo campo berlusconiano al 110%.
6 Gennaio 2011 alle 14:11
:)
http://www.albanesi.it/Salute/ortoressia.htm
Tratto dal link sopra:
Ortoressia è un termine poco conosciuto, ma sicuramente applicabile a qualche persona di vostra conoscenza.
Ortoressia significa un’ossessione maniacale per i cibi sani.
L’ortoressico preferisce morire di fame piuttosto che mangiare cibi che ritiene contaminati o che comunque possano nuocere alla sua salute.
L’ortoressia è stata descritta come problema sociale da un ex-ortoressico, il dietologo Steven Bratman. Nei casi lievi e in genere transitori (come quelli causati in passato dalle informazioni sulla BSE, il morbo della mucca pazza) l’ortoressico non arriva a comportamenti dannosi; nei casi più gravi e permanenti, l’ortoressico cambia a poco a poco stile di vita, si isola per difendersi da chi non vede i “suoi” pericoli e in genere lo irride, vive in uno stato di pericolo che supera con la convinzione che le sue scelte siano assolutamente le uniche “giuste”. L’ortoressico in genere non è dotato di una buona cultura che gli consenta di capire le vere cause dei problemi, ritiene giusto solo ciò che capisce e capisce solo teorie semplicistiche e infantili. Questa comprensione gli dà però la forza di andare anche contro un premio Nobel, anzi la scienza ufficiale è spesso vista come qualcosa di demoniaco proprio perché incomprensibile e quindi falso. Anche quando il soggetto è culturalmente elevato (come Bratman), preferisce rinnegare ciò che ha appreso perché nella semplicità di poche regole trova la serenità e la pace. In particolare trova geniale la conclusione che “tutto dipende dal cibo”.
La definizione estesa - Per fortuna pochi sono gli ortoressici classici; purtroppo però la crescente importanza dell’alimentazione nei confronti della salute ha fatto sì che molti modelli alimentari perdessero il senso dell’equilibrio nel tentativo di arrivare in modo automatico al benessere psico-fisico. Motivazioni alimentari, psicologiche, etiche, supportate a volte da tradizionalismo o spinte commerciali, hanno creato un’infinità di modelli differenti, spesso in conflitto.
Ampliando la definizione di Bratman, definiamo
ortoressico chiunque abbia una posizione integralista in alcuni aspetti della propria alimentazione.
Ora sostituite il cibo con la produzione di energia elettrica da fonte nucleare e ditemi se non trovate una analogia con gli ANTI-NUCLEARISTI.
Ortorenergia può raffigurarli?
6 Gennaio 2011 alle 18:48
Noto che il controspot in questione esprime ‘teorie semplicistiche’ (come è didascalicamente riportato nelle brevi note accompagnatorie) altrettanto incomprese A mio avviso esiste anche il problema contrario. E questo era il fine.
6 Gennaio 2011 alle 21:18
Ma quale incomprensione! Lo spot sul pro- nucleare è un invito ad informarsi.
Il contro spot anti-nucleare è FAZIOSO e VOLUTAMENTE TERRORIZZANTE.
Il concetto “semplicistico” per affrontare questioni complesse è di fatto deleterio, sempre che non sia un volutamente semplice per iniziare ad affrontare una questione complessa per un pubblico disorientato ( dubito n.d.r)
Un atteggiamento fobico che ho definito Ortorenergia lo vedo come unica spiegazione alle motivazioni espresse dai vari oppositori al nucleare,in quanto oltre al semplicismo c’è una elevata dose di infantilismo. Ad ogni indicazione verso una “scienza ufficiale” si ha di ritorno un atteggiamento di rifiuto totale ad ogni ragionamento.
Questa è la realtà che si riscontra.
A lei la mossa.
6 Gennaio 2011 alle 21:51
Personalmente non ho mai sofferto di fobie di alcun genere. Sono affetto solo di allergie nei confronti di persone che sembrano avere (o vogliono far credere di averle per qualche interesse personale) verità tabloid.
7 Gennaio 2011 alle 01:06
Per caso Paolo Palmacci vive di stipendio pubblico?
7 Gennaio 2011 alle 01:56 Commento ufficiale dello Staff
Per favore,
cerchiamo di portare avanti la discussione in modo costruttivo, con tono cordiale e tematicamente coerente all’ argomento.
Grazie.
7 Gennaio 2011 alle 11:43
Essere contrari al nucleare senza specifiche spiegazioni su base scientifica/politica/economica è una fobia.
Chi spesso afferma di non avere fobie dimostra di non conoscerne il termine.
La fobia è intrinseca alla esistenza umana, l’intelligenza porta alla conoscenza, la conoscenza porta alla razionalità , la razionalità porta all’opinione.
L’opinione è pur sempre una opinione che se condivisa crea una modo di pensare collettivo. La pubblicità stimola questo processo bypassando alcuni aspetti che portano all’opinione.
Mi permetto di riportare un piccolo cenno storico in riferimento al termine “Fobia”:
Potremmo fare risalire la prima fobia all’Uomo che per primo ebbe la consapevolezza
di avvertire una sensazione di paura e/o minaccia incontrollabile
di fronte ad una certa situazione o ad un determinato oggetto, senza però
che egli avesse il modo di comprendere il reale motivo del proprio timore,
comprendendo d’altro canto che altri Uomini nella medesima situazione non
provavano la sua stessa emozione.
Troviamo invece la prima testimonianza scritta sulla fobia in Ippocrate,
che descrisse il caso di due soggetti aventi rispettivamente l’uno la fobia del
crepuscolo e l’altro dei ponti, precipizi e fossati.
Se escludiamo dal timore del nucleare gli aspetti Scientifici/Politici/Economici in quanto sempre rappresentati da falsità per supportare la tesi anti-nucleare non resta che constatare la mancanza di consapevolezza da parte degli oppositori al nucleare.
Lo spot in questione stimola questo meccanismo di consapevolezza, dato che non è breve il periodo di realizzo di una centrale.
Inteso come stimolo verso un approfondimento della questione nucleare approfondendo gli argomenti, non semplicistici presso il forum.
Se una persona si informa è buon segno, se un’altra esterna il suo diniego esponendo la sua assodata e in buona fede la falsa cognizione della reale situazione nucleare e molto vicino ad essere in stato fobico.
Da oggi al primo cantiere ci passerà del tempo.
Il tempo necessario dovrà essere riempito con tutta una serie di comunicazioni sociali, dato che la formazione scolastica è stata distratta da altre tematiche.
Questo spiega come la comunicazione pubblicitaria abbia un peso predominante nella società attuale.
Vivendo nell’era della comunicazione la tecnologia ci permette di confrontare le proprie idee con altre, passando da un stato di “imposizione” tipico della pubblicità ad uno stato di ricerca di conoscenza e relativa esposizione pubblica del proprio pensiero.
Spero di essere stato costruttivo.
Per la cronaca non nessun interesse personale solo “affetto” da idiosincrasia verso il Verdame &C ( in pratica una fobia )
7 Gennaio 2011 alle 13:33
Bene Cher anche se l’avversione al Verdame, che io definisco ai Verdastri, non esprime una fobia ma la consapevolezza del pericolo che fanno correre e dei danni già rrecati alla società odierna.
7 Gennaio 2011 alle 14:12
Condivido.
A me la posizione antinucleare sembra che abbia anche i caratteri di una superstizione: non so quale relazione intercorra fra fobia e superstizione ma credo siano interconnesse.
Il problema grave è che è (o per lo meno è stata) una posizione vincente per decenni soprattutto qui in italia: deduco che chi l’ha creata ha lavorato bene (cioè in modo efficace per lui e, secondo me, dannoso per i cittadini).
9 Gennaio 2011 alle 14:51
GRANDE CHER!!!! E’ PROPRIO COSI’ CHE STANNO LE COSE.
9 Gennaio 2011 alle 16:53
da notare che tutti gli articoli dei critici criticano lo spot, la non obiettività dell’associazione (come se gli altri lo fossero), e che gli spot si pagano…..
se entrassero in merito alla discussione non sarebbe meglio?
9 Gennaio 2011 alle 17:38
Come è stato fatto lo spot è una cosa, quello che c’è nel sito è un’altra.
Da quello che ho letto dice con parole semplici la realtà dei fatti sulle centrali,la sicurezza,perchè non può verificarsi un’altra Chernobyl, ecc..
E comunque parla anche di rinnovabili e perchè non si può puntare solo su quelle come vorrebbe Di Pietro.Quindi è un bene investire su fonti rinnovabili ma c’è bisogno anche dell’energia nucleare.
9 Gennaio 2011 alle 18:19
X Enrico :…senza ombra di dubbio, cosa suggerisce per da dare inizio alla discussione,assodato che lo spot fa ca***
X Nicola: …. Grazie! Grande tu che condividi un mio pensiero che vuole solo essere da input ad una più ampia riflessione su come siamo ridotti male,inteso che bisogna sempre comunicare verso un modo che la semplificazione semplicistica e infantile abbia la centralità della comunicazione.
9 Gennaio 2011 alle 19:05
Culi, tette, Cloneey qualche elemento noto alle masse glbt e altro possono essere un’arma mediaticamente vincente?
Alla luce del politically correct nei passaporti Usa dove non indicheranno più papà e mamma ma genitore 1 e genitore 2 penso di si.
Ecco una scaletta di comunicazione semplicista e che, pertanto, farà presa sul pop(p)olo infantile italiano.
Per caso l’imbecillità si sta impadronendo degli USA?
10 Gennaio 2011 alle 14:36
@Riva:Per caso l’imbecillità si sta impadronendo degli USA?
Ohhh Yes
http://nyunews.com/news/2010/11/28/29warming/
L’aspetto sconvolgente che sono molto preoccupati dal fatto che la gente stia cambiando opinione…… e non dalle false informazioni in fase iniziale che hanno generato opinioni che avevano “strumentalizzato” per avvalorare le falsità sul global warming…
Se questa non è imbecillità che cosé?
10 Gennaio 2011 alle 14:45
Si era persa una frase
@Riva:Per caso l’imbecillità si sta impadronendo degli USA?
Ohhh Yes
http://nyunews.com/news/2010/11/28/29warming/
L’aspetto sconvolgente in questa intervistache sono molto preoccupati ( quelli dell’intervistati) dal fatto che la gente stia cambiando opinione……???? e dato che non si sono preoccupati minimamente dalle false informazioni divulgate in fase iniziale che hanno generato opinioni che avevano “strumentalizzato†per avvalorare le falsità sul global warming… genera questa domanda:
Le opinioni a favore del Global Warming vanno bene, il cambio d’opinione non va bene!
Se questa non è imbecillità che cosé?
13 Gennaio 2011 alle 16:38
Memento Chernobyl (ricordati di Chernobyl):
http://www.romanofiocchi.it/menu/nucle.htm
13 Gennaio 2011 alle 16:44
@R.A. Fiocchio
COEFFICIENTE DI VUOTO POSITIVO…..questo sconosciuto…..
13 Gennaio 2011 alle 17:29
Romani,
I reattori di terza, ed anche quelli di seconda generazione giá operativi a suo tempo in Italia sono diversi dal RBMK di Chernobyl. Ma radicalmente, non “solo un pochino”. Non é questione di “ci vogliono far credere”, questi sono atti fideistici. Si tratta di aver la pazienza di documentarsi e studiare per comprenderlo.
13 Gennaio 2011 alle 17:58
Gent.mo Francesco,
per quanto i nuovi reattori siano diversi, sempre a uranio devono funzionare; così come i motori a scoppio delle automibili di ultima generazione sempre a benzina devono funzionare.
Ridurremo forse i rischi ma non potremo annullarli. Così come non potremo annullare lo smaltimento delle scorie radioattive.
13 Gennaio 2011 alle 18:14
Un’aggiunta relativa alla campagna di persuasione di Enel e di E.D.F. International.
Su Google qualsiasi parola che riguardi il nucleare riporta al un link a pagamento del FORUM NUCLEARE ITALIANO.
13 Gennaio 2011 alle 18:30
X R.A. Fiocchi : Ortorenergia è un neologismo nuovo da me ideato per identificare tutte quelle persone che intendono parlare di Energia/Nucleare ma affette da una singolare fobia. Cioè hanno un terrore folle di ciò che non conoscono( scientificamente parlando) e individuano questo loro terrore ( vero) come causa al nucleare civile per produrre energia elettrica.
Visto il suo link ,non solo è totalmente disinformato,non solo diffonde la sua paura come fosse l’unica vera verità condita di falsi dati e di falsi e terrorizzanti indicazioni di puro catastrofismo.
Mi non deluderla sui MORTI annunciati dal suo Link la informo che esattamente 50 anni , in pratica nel 2061 il 99,9% della popolazione in vita al momento del NON-INCIDENTE* di Cernobyl saranno tutte morte.
Così ci azzecca di sicuro!
* è stata una voluta violazione delle normative di sicurezza per saperne di più basta informarsi ! Contrariamente ogni commento va annoverato sotto la voce ORTORENERGIA
13 Gennaio 2011 alle 19:16
In effetti le persone tipo il nostro amico Fiocchi sono state investite a tempo debito da uno tsunami di cazzate da cui non ce la faranno mai a liberarsi. Ricordo bene che nei giorni successivi all’incidente di Chernobyl la TV si è data un gran daffare a divulgare l’informazione che “un importante esperte americano” aveva affermato che la tecnologia e i sistemi di sicurezza russi (e in particolare il reattore di Chernobyl) sono identici a quelli occidentali (chi ha voglia di informarsi un po’ vedrà che non c’è niente di più diverso - chi poi se ne intende della questione può farsi una idea della balla colossale che hanno sparato i TG dell’epoca: eppure questa è una delle tante falsità che sono passate).
Un’altra (tanto per citarne qualcuna fra l’oceano di mistificazioni di cui il nostro amico (e anche tanti miei parenti e conoscenti) è stato vittima) è stata la propaganda sporca che ha utilizzato le malattie e i disturbi genetici dei bambini della zona per vili scopi pubblicitari - si sa infatti (dati scientifici alla mano - li abbiamo citati tante volte qui oltre a molti esempi facili che assicurano che quello che diccono gli scienziati è vero e quelli di Greenpeace mentono - basta comprare un banale dosimetro e fare qualche prova e misura) che non possono essere state le radiazioni di Chernobyl a produrre quei danni: come se uno per vendere solo automobili di una certa ditta andasse a cercare in un ospedale gente che si è massacrata in qualche modo e poi facesse pobblicare su tutti i giornali le foto di quei poveretti dicendo che è successo perchè hanno voluto comprare le auto dell’altra ditta e non le sue.
Non c’è veramente limite alla indecenza e ci tocca pure sorbirci la morale dei plagiati che fanno gli esperti…
13 Gennaio 2011 alle 19:17
Romano,
Il concetto di rischio è composto dalla combinazione di fattori: il pericolo (probabilità che l’evento si verifichi), il danno (l’entità dell’evento, ovvero il rilascio di radioattività ) e il valore (ovvero il valore che attribuiamo alla vittima - bene fisico o persona - che subisce l’impatto).
Ora, se vogliamo parlare di incidente nucleare il valore del danneggiato resta ovviamente lo stesso per Chernobyl e, poniamo, Caorso. La probabilità però è infinitamente minore: parlo di ordini di grandezza. Un incidente come Chernobyl non si può verificare perchè quel tipo di reattore mancava dei sistemi di sicurezza intrinseci, connaturati (ovvero: moderatore e termovettore sono costituiti dallo stesso materiale) dei reattori occidentali. Oltre ad una struttura di contenimento molto più debole. Questo rende non proponibile uno scenario di incidentale come quello di Chernobyl non dico in Italia, ma in Europa o in USA (e anche in estremo oriente o la stessa Russia dove a seguito dell’incidente sono state applicate particolari cautele ai reattori RBMK). Il discorso che vada a Uranio (o a Plutonio o a Thorio) è in questo caso del tutto secondario., perchè qui siamo nel campo della progettazione e della gestione (Chernobyl fu causato anche da una manovra a dir poco folle dell’esercente di impianto).
E’ vero che il rischio zero non si realizza mai, e il massimo si ottiene una riduzione: ma per il nucleare e per tutti i processi che non sono mai messi in discussione si ottiene un rischio accettabile. Vale anche per le rinnovabili, i cui rischi non sono certo quelli di un danno per crollo di un pannello solare ma di incapacità di soddisfare i bisogni energetici che ci sono e restano incomprimibili.
Io vorrei che i miei figli avessero le stesse opzioni che ho io oggi: compresa quella di soddisfare i propri bisogni energetici e di ricorrere, se il caso ad energia da fonte nucleare. E questa è sostenibilità .
13 Gennaio 2011 alle 20:22
Per essere “spietati” Cernobyl è la prova provata e indiscutibile nelle conseguenze!
Vogliamo guardare le conseguenze?
Un disastro di tali proporzioni per il quantitativo di materiale RADIATTIVIVO rilasciato nell’atmosfera ,sul terreno e nell’acqua e le DOSI sono state tali da mettere a dura prova e senza sconti ogni genere di essere organico, flora compresa, da far star TRANQUILLI anche i più OSTINATI catastrofisti ,viste le NON CONSEGUENZE avvenute negli anni!
Una replica di questo disastro è improbabile vista la dinamica dell’accaduto.
SE NON E’ CHIARO, CERNOBYL è UN FATTO AVVENUTO perché VOLUTO.
Un INCIDENTE è un fatto NON VOLUTO.
Che poi INSISTANO quelli che rifiutano l’informazione solo per darsi un motivo per dire la loro, bè,è un loro diritto affermare quello che temono. l’importante che il loro timore sia infondato in quanto èACCERTATO viste le NON conseguenze post-Cernobyl.
Questo è senza ombra di dubbio un fatto.
Cher
14 Gennaio 2011 alle 00:22
C’è chi nega la Shoah e c’è chi nega Chernobyl. Così va il mondo.
Come c’è chi è convinto che tra appalti e subappalti le centrali, in Italia, verranno costruite come Cristo comanda. Beati gli ottimisti.
Resta in ogni caso il problema delle scorie.
Primo: dove sono finite quelle delle centrali smantellate a fine anni ottanta?
Secondo: dove finiranno quelle più consistenti che avremo in futuro?
Terzo: se non sappiamo liberare Napoli dai rifiuti urbani, sapremo liberare le centrali nucleari dai loro rifiuti speciali?
Già , le spediremo in Africa o da qualche altra parte, come abbiamo già fatto in passato con altri rifiuti tossici. E’ un giro d’affare anche quello.
Certo che, alla fin fine, chiamarla energia pulita ci vuole del coraggio.
Inoltre, questo signor CHER, che non si firma - non dico per cognome, ma neppure per nome, vorrei sapere perché questo suo accanimento a favore del nucleare. Forse lavora per il “forum nucleare italiano” o per qualcuno dei soci fondatori?
14 Gennaio 2011 alle 01:05
x R.A. Fiocchi
Sulle scorie
archivionucleare.com/index.php/2009/11/25/scorie-radioattive...
Sull’incapacità degli italiani
archivionucleare.com/index.php/2009/03/26/report-rai-tre-gra...
Invece per rendersi conto di chi prende per il culo e chi no è un po’ più complicato: in realtà basterebbe saper leggere correttamente un dosimetro e guardarsi i dati Istat e sui tumori.
Dipende da te: ti interessa la verità o sentir parlare solo quelli che dicono quello che vuoi sentirti dire?
L’Italia intanto affonda perchè la frittata ormai è fatta quasi completamente anche se al peggio non c’è limite: vedrai che avremo modo di assaporare questo calice amaro…
14 Gennaio 2011 alle 08:52
Egregio Sig. Pietruccio,
(oltretutto noto che, come il signor CHER, non si firma anche Lei se non con il nome, o pseudonimo che sia, lavora forse per il “Forum Nucleare Italiano†o qualche ente coinvolto nella costruzione delle nuove centrali?), le mie parole sono state travisate (spero involontariamente): io non dubito della capacità degli Italiani, dubito sulla onestà delle imprese costruttrici, dubito delle infiltrazioni mafiose, dubito degli imprenditori senza scrupoli che giocano sulla pelle della gente pur di lucrare al massimo sul progetto.
Le centrali nucleari saranno la nuova Salerno-Reggio Calabria.
Lo stesso per le scorie. Non dubito che non esista un sistema sicuro per lo smaltimento, dubito che in Italia - per lo stesso motivo di cui sopra - venga messo in pratica.
E alla fine di tutto, la salute di molti vale un po’ di energia in più?
Non sarebbe più semplice ottimizzare i consumi e puntare seriamente su fonti alternative?
14 Gennaio 2011 alle 09:35
Romano,
Le tue paure sono condivise dalla maggior parte delle persone, visto che quasi tutti mi riferiscono di aver paura non del nucleare in sé, ma del “nucleare all’italiana”. Scusa se mi permetto, ma in altri termini se si hanno dubbi su imprese (straniere e italiani) e infiltrazioni mafiose (italiane) equivale a dubitare della capacitá degli italiani. Personalmente rigetto questo approccio perché applicandolo non si dovrebbero nemmeno costruire scuole. Vero, abbiamo avuto precedenti in passato che ci fanno temere ma apportare queste giustificazioni per il no equivale ad arrendersi alla mafia.
Per il resto, l’energia non la produciamo “perché ci piace” ma perchè ne abbiamo bisogno. Non é un capriccio quel poco di energia in piú che significa anche salute. Ottimizzare i consumi non credo proprio sia possibile se intendi quelli individuali: ovunque ci sia benessere economico c’é un frazione non comprimibile di “spreco”: questo é quello che finora abbiamo osservato, su questo un politico responsabile si deve basare. Comportamenti virtuosi o teorie di “decrescita felice” suonano anche suggestive ma finora non sono state realizzate se non in risposta a momenti di depressione economica. Le fonti alternative non hanno tempi piú brevi del nucleare per soddisfare la domanda e bisogna comunque mettersi nell’ottica che i consumi cresceranno per il banale motivo che cresce la popolazione.
Ti consiglio infine di non guardare al messaggero ma al messaggio.
14 Gennaio 2011 alle 10:47
@R.A. Fiocchi
Non so se lei sia in cerca di visibilita’ o cosa ma di certo se le e’ piu’ familiare trarre da se’ ogni conclusione,sicuro di aver ragione,perche’ ha chiesto un confronto?
Personalmente,ma posso garantire per molte altre persone che qui scrivono,non guadagno un centesimo dall’essere a favore del nucleare (diversamente da un numero imprecisato di sostenitori dell’eolico e fotovoltaico),anzi a volte ho l’impressione di perderci purtroppo parecchio tempo.
Perche’ lo faccio allora? Semplice! Ho la presunzione che la scienza,la tecnologia,il sapere contino ancora qualcosa.
Tuttavia in Italia siamo arrivati al punto che la scienza la fa la politica e l’ignorante di turno senza il minimo background culturale per potersi orientare e l’arroganza di avere la verita’ rivelata in mano.
Non vi basterebbero mille dati scientifici,i dati di fatto, che smentiscano la vostra tesi per farvi venire quello spirito critico che e’ alla base della comprensione dei problemi e della realta’.
Aprire i libri,studiare cercare di capire le cose costa troppa fatica….a lei come a moltissima gente che sara’ investita di decidere il destino energetico futuro di questo paese.
Ma se e’ vero che la democrazia e’ anche fare il bene dei cittadini,ieri abbiamo vissuto una gran brutta pagina nemmeno degna di un paese in via di sviluppo.
14 Gennaio 2011 alle 13:47
@ Fiocchi .Mi dispiace che il mio acronimo che corrisponde al mio nome e cognome non possa in qualche modo aiutarLa nel comprendere quello che scrivo. Se le può essere di qualche aiuto, sul forum www.nuclearmeeting.com
può trovare altre mie “esternazioni”.
No,non ricevo compensi da chi che sia per esporre i miei pensieri, anzi evolvo il mio tempo per un fine molto subdolo, dimostrare una mia teoria.
Una sorta di esperimento scientifico, una verifica in chiave antropologica:
tratto da WIKI:
L’antropologia (termine composto col prefisso antropo-, dal greco άνθÏωπος à nthropos = “uomo” più il suffisso -logia, dal greco λόγος, lògos = “parola, discorso”) è la scienza che studia l’uomo dal punto di vista sociale, culturale, fisico e dei suoi comportamenti nella società .
In fondo un soggetto che accomuna” …C’è chi nega la Shoah e c’è chi nega Chernobyl. Così va il mondo.…2
E’ decisamente interessante.
Prego, esponga i suoi pensieri, li reputo interessanti e lungi da me ogni forma di giudizio.
Immagino che gli sia sfuggito il mio commento in merito allo SPOT promosso da ForumNucleare.
Cher
14 Gennaio 2011 alle 18:22
x R.A. Fiocchi
(1) RadioattivitÃ
archivionucleare.com/index.php/2007/05/10/radioattivita-ener...
(2) Hubbert
archivionucleare.com/index.php/2007/07/03/carbone-nucleare-e...
(3) Risorse uranio
archivionucleare.com/index.php/2008/07/01/situazione-risorse...
(4) Le unità di misura dell’energia
archivionucleare.com/index.php/2010/01/17/unita-misura-energ...
Sono ingegnere nucleare e da più di vent’anni insegno fisica e lavoro nell’edilizia.
Non ho nessun interesse economico nel ramo nucleare, semplicemente non sopporto le falsità , il parassitismo, le ossessioni, le superstizioni, gli integralismi e tutto ciò di irrazionale che prende la mano alle persone e le fa agire spesso contro il loro interesse e quello delle comunità in cui vivono e che diventano spesso “terreni di caccia” per i soliti furbi e manipoltori che sanno come far fruttare bene certe “debolezze” per i loro bassi scopi (economici, di potere ecc…).
Ritengo che il dibattito antinucleare in questi decenni si sia sviluppato lungo questi squallidi binari e che sia un dovere sociale diffondere anche un po’ di informazione corretta (anche se purtroppo so bene che, data la “potenza di fuoco” mediatico di certe posizioni è come provare a tenere acceso un cerino in una giornata ventosa).
Per informazione corretta intendo quella scientifica e per scientifico non intendo “ciò che ha detto uno scienziato” ma “ciò che ha evidenza sperimentale” perchè questo (cioè il metodo scientifico - cioè sperimentale) è il modo che ha consentito in questi ultimi tre secoli e mezzo di fare gli indubbi progressi tecnologici che abbiamo visto.
14 Gennaio 2011 alle 19:32
Per non essere frainteso, tutte le paure e le titubanze sollevate da Fiocchi in merito al Nucleare “Made in Italy” sono reali .
Può essere tranquillizzato, sapendo ( da qui la necessità di una corretta informazione ) che esiste un organo internazionale che vigila sul realizzo di ogni impianto.
Immagino che questa semplice affermazione non porti un granché al titubante di turno.
L’opinione di ogni cittadino è importante, perché indipendentemente dalla opinione quello che conta ( mi rifaccio al mio commento su Cernobyl) che l’aspetto catastrofico che è al’ origine di queste paure non c’è.
Questo è l’aspetto che spinge persone prive di interesse a dedicare il loro tempo per argomentare nucleare nostrano.
Devono esserci punti di vista diversi, in questo modo posso espandere la mia conoscenza, in quanto, nonostante abbia la cognizione di un aspetto, mi sfugge inevitabilmente un punto di vista di altro interlocutore sul medesimo argomento.
16 Gennaio 2011 alle 10:33
Sono d’accordo. E’ sempre bene ricordare che sul nucleare agiscono anche gli enti di controllo internazionali.
Sarebbe anche bene far presente a certi sedicenti ambientalisti che la loro azione sarebbe efficace nei confronti dell’ambiente se cercassero di promuovere la massima trasparenza e sistemi di controllo efficaci a tappeto su tutte le attività della nazione. L’ambientalismo (quello vero) non può certo ridursi a fare da suallidi promoter per certe ancora più squallide forme di speculazione (mi riferisco a eolico e fotovoltaico, o meglio alle leggi sugli incentivi che le promuovono).
16 Gennaio 2011 alle 10:36
Anche articoli di questo genere, che all’apparenza potrebbro sembrare di divulgazione scientifica, sono in realtà forme di propaganda.
bologna.repubblica.it/cronaca/2011/01/14/news/fusione_nuclea...
La presentazione e discorsi che fanno gli interessati non sono affatto convincenti
facebook.com/pages/Prof-Sergio-Focardi/116761995001742
Uno che fa ricerca e arriva a certi risultati spiegherebbe le cose in modo ben diverso.
16 Gennaio 2011 alle 15:12
Interessante articolo segnalato da Pietruccio.
Sono i classici articoli da pseudo scoop fatal scientifico pro-eco convinti ( riferito al giornalaio-scribacchino).
Non comprendo dove sta la notizia, perché il luogo è Bologna?
Troppe cose prive di approfondimento e troppe cose con un eccesso di ottimismo.
Hanno realizzato un generatore di energia innovativo coperto da brevetto?
Ottimo…… dove casca l’occhio ( interesse) è nel brevetto, non per essere pignolo, immagino che il brevetto è solo Italiano ( depositato ) e di sicuro non è Internazionale ( ci vogliono molti soldi e un sacco di tempo)
e qui mi fermo…..
Chi conosce il significato del termine brevetto, mi ha compreso.
Il campo di applicazione?
Domanda volutamente retorica e polemica, in quanto come il micro onde fu inventato in Italia e brevettato, oggi compriamo ottimi micro-onde fabbricati in China ad dei prezzi ridicoli!
Il suo inventore, tempo fà non se la passava un granché……
In attesa che i Cinesi producano il generatore di energia Nichel-Idrogeno, bè non dimentichiamo che se non fosse per i Cinesi non avremmo neanche i pannelli FV.
———–
Non solo si sarebbero spiegati in tutt’altro modo, se non è tecnologia sfruttabile commercialmente il suo utilizzo è solo accademico.
Se è solo accademico, manca la volontà di renderlo tale.
Ben vengano queste realizzazioni, da Meucci a Fermi passando per il micro-onde( lo cito solo perchè ha rivoluzionato il modo di vivere in occidente) il genio Italiano ha saputo distinguersi sempre, peccato che il tessuto economico/sociale della nazione sia in grado di metabolizzare, dalla più grande scoperta scientifica alla più grande “illusione”, sempre con la stessa disinvoltura.
In fondo, NOBEL, se non fosse per il premio da lui istituito non saprebbero chi fosse, senza citare EDISON che il suo più grande impulso alla scienza è inconsapevolmente passato per scontato.
Ma grazie al’ articolo di Repubblica siamo entrati nel pieno Ottocento Scientifico dove le mirabolanti scoperte erano gestite più come fenomeni da baraccone che da impulso per benessere della comunità .
Peccato.
16 Gennaio 2011 alle 15:25
Dimenticavo:
ilgiornale.it/interni/bossi_prometteva_bene_anche_come_medic...
Interessante notare come all’interno dell’articolo ci sia una argomentazione scientifica e come viene spiegata questa realizzazione tutta Italiana. Un metodo per curare il cancro al fegato con l’utilizzo di Neutroni, non solo frega niente a nessuno, ma manco la usano per chi ne fa richiesta! ( Vedi la richiesta di utilizzo dalla Germania)
Questo mio OT era solo per dare un riferimento al mio commento precedente, affinché il mio esprimermi non sia frainteso.
Cher
16 Gennaio 2011 alle 15:30
Perché non accenniamo a Tesla cui dobbiamo tutto quello che oggi funziona a elettricità prodotta e trasportata a lunga distanza?
In pratica la civiltà moderna basata sull’energia elettrica.
16 Gennaio 2011 alle 17:01
Certo.
Citando Edison ,il mio dire concettuale voleva riferirsi a questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Arturo_Malignani
“……Tra i primi in Italia sviluppò una produzione di lampade ad incandescenza, registrando diversi brevetti, tra cui il sistema per creare il vuoto nel bulbo della lampada e la veloce (e meno nociva per i lavoratori) produzione in serie di lampadine. Malignani brevettò questo sistema solamente nel 1894 in quanto lo riteneva non necessario: era infatti certo che all’estero inventori come Edison e Philips avessero certamente fatto meglio di lui.“…. continua su Wiki
16 Gennaio 2011 alle 21:17
Della provincia di Udine a cui fu intitolata la scuola Istituto Tecnico Industriale “A. Malignani” dove mi sono diplomato in elettronica industriale nel lontano anno 1969.
19 Gennaio 2011 alle 21:38
senza troppi giri di parole devo dire che se anche ho votato a suo tempo per eliminare il nucleare dal territorio italiano oggi visti i risvolti dovuti al grande inquinamento atmosferico delle nostre città , vista la tecnologia raggiunta nella ricerca di sicurezza delle nuove centrali e visto l’utilizzo della stessa fonte ma di produzione francese o svizzera il mo parere è mutato e sono convinto della estrema necessità di produrre energia con fonti meno dannose per il notìstro pianeta , certo in primis con fonti rinnovabili e esenti da inquinamento ma anche con il nucleare . io voterò per far sì che nel prossimo referendum si dia una spinta al nostro governo per costruire delle centrali sul nostro territorio .
20 Gennaio 2011 alle 12:15
@Fulvio: (Premessa)Non per “spidocchiare” chi che sia e lungi da me l’atteggiamento saccente in questo commento.
Nel tuo commento hai racchiuso la reale cognizione di cosa CREDI di sapere e il TUO buon senso ti SCHIERA a favore del nucleare.
Scusami ma i presupposti da elencati non sono REALI.
Referendum del ‘87 era per una moratoria di 5 anni su quesiti che NON prevedevano ne il blocco ne tanto meno lo smantellamento delle centrali esistenti.
Le fonti rinnovabili ( FV) non hanno raggiunto un punto in percentuale di produzione di energia consumata nel 2009 ( Fonte Terna) con un costo onnicomprensivo, se rapportato/equiparato( è solo un esempio per rendere l’idea) al nucleate per la realizzazione di 13 centrali nucleari…… che avrebbero prodotto in 5 anni l’equivalente al 140% del consumo di energia……
—
L’inquinamento atmosferico delle città è un fenomeno tipicamente invernale( riscaldamento degli immobili) e dalla commercializzazione di carburanti con presenza di zolfo, che oltre a devastare il mezzo rilascia nell’atmosfera anidrite solforosa che rende l’aria irrespirabile. La mancanza di superfici erbose tali da trattenere il pulviscolo creano il picco dei Pm 10.
Basta parlare con assessore o sindaco di qual si voglia luogo ……. e ti rendi conto in che mani siamo messi MA tutto sommato ( compreso l’ Arsenico nelle falde acquifere e non ci sono soldi per ovviare a questo dettaglio…) andrà molto peggio se le risorse( Ricordarsi che un cospicuo contributo della bolletta elettrica finisce nelle casse dei vari…) saranno deviate verso le rinnovabili che COSTANO un FOLLIA e non rendono!
Il Nucleare darà molta corrente e molti soldini nelle casse , così potranno fare molte feste e finanziare tanti progetti bizzarri! ( Volutamente polemico)
Cher
20 Gennaio 2011 alle 12:18
Eccoli qua i nostri amici antinucleari.
Quelli senza “sponsor”.
Quelli che fanno un sito con 8 euro e che combattono con coraggio e pochi mezzi il mostro inquinatore dell’industria nucleare.
Loro, gli eroi disinteressati…
l’informazione scientifica corretta…
http://www.greenpeace.it/stopnucleare/
Adesso che ho sentito il loro spot mi sento più buono e il mondo mi appare già più più pulito. Cosa posso dire? Grazie di esistere!
…………………
http://fusione.altervista.org/ideologia-ambientalista.htm
20 Gennaio 2011 alle 13:40
cara o caro cher , il forum serve a condividere opinioni che possono essere non concordi al nostro credo , polemica per polemica , pensala come più ti aggrada , se devo essere antinuclearista dimmelo così cambio forum ma se posso nel rispetto delle mie opinioni partecipare lo farò con piacere
fulvio
20 Gennaio 2011 alle 13:57
Per essere + chiari e - polemici il mio punto di vista:
L’inquinamento cittadino o globale NON va associato al metodo di produzione di energia.
Produrre energia con le rinnovabili E’ dimostrato che hanno un costo INSOSTENIBILE a fronte della NON produzione di energia.
Sponsorizzare una campagna di spot televisivi da 6/7 milioni di euro per visitare un link, mi sembra una pensata in linea con lo stessa mentalità di chi vuole produrre energia con le rinnovabili.
Il nucleare necessità consapevolezza e non deve essere una “moda” e tanto meno il “misero” risultato di un referendum , come spesso dimostrato per altri referendum, non RISOLVONO il problema che ha generato il quesito.
Se ogni referendum avesse inglobato la strada alla soluzione del quesito , merita interesse, contrariamente è una presa in giro o perdita di tempo = risorse.
Cher
20 Gennaio 2011 alle 14:09
non ho il tempo matematico per intrattenermi in disquisizioni sono entrato nel blog solo per dire che sono d’accordo con il nucleare e non per seguire una moda o per faciloneria come sembra trasparire dal tuo giudizio , ma come residente in un’area dove ai confini o poco più in là v’è una centrale nucleare da cui noi Italiani ci approvvigioniamo di energia viene la consapevolezza che il costo che riconosciamo ai nostri distributori è un’aggravio sulle nostre tasche senza rinunciare al rischo che è nonostate tutto in partecipazione . purtroppo il mio tempo non è generoso e devo chiudere questo mio intervento . e siccome quelli che vanbno in piazza a gridare e a sfasciare le nostre belle città sembrano gli unici ad essere depositari della verità io con molta umiltà e senza gridare come loro voglio dire che la mia opinione è a favore delle centrali ………….
fulvio
20 Gennaio 2011 alle 14:24
@Pietruccio= Sù dai è un bello spot quello dei “Pastifici-Verdi”, come non si può ignorare la loro SPREGIUDICATA Idiozia!
Usano la tecnologia per diffondere quello che NON sanno della tecnologia, cavoli, ho notato un nuovo PARADOSSO!
Dopo l’ Ortorenergia (è un termine da me ideato per descrivere Fobia dell’antinuclearista medio) ora un nuovo paradosso detto ” Pastificio-Verde”
Che qui sintetizzo: “ Uso della tecnologia per diffondere la non conoscenza della tecnologia”
Cher = Maschio / Acronimo del mio stato identificativo anagrafico.
—-
Le opinioni, sono come il sale nel cibo…….. condividerle significa mangiare cibo troppo saporito…. ignorale , cibo insipido.
Vedi tu!
Cher
20 Gennaio 2011 alle 14:30
Nel 1987 il popolo italiano è stato chiamato per esprimersi con un
referendum riguardo il nucleare ed il risultato è stato che in Italia
il nucleare non è stato accettato.
Attualmente la maggioranza parlamentare che sostiene l’attuale Governo
Berlusconi ha reintrodotto – con la legge 23 luglio 2009 n. 99 - la
possibilità di permettere la realizzazione nel territorio nazionale
delle centrali nucleari.
Per l’occasione è stato creato un forum nucleare che purtroppo non
permette di esprimere nessun tipo di opinione a riguardo.
Questa mancanza viene riempita dal sito http://www.forum-nucleare.it
Qui a differenza di altri le opinioni dei “favorevoli†ed i
“contrari†sono messe sullo stesso piano ed è possibile esprimersi in
piena libertà .
Perchè finanziare milioni di euro in spot pubblicitari per un forum
sul nucleare quando non è possibile dialogare?
Un possibile incontro tra favorevoli e contrari al nucleare può
ottenersi soltanto attraverso un confronto diretto.
Prima del prossimo referendum e prima di esprimere un voto
disinformato è obbligo di ogni cittadino informarsi ed esprimere il
proprio parere in modo consapevole.
Esprimi anche tu il tuo parere e poni le tue domande su
http://www.forum-nucleare.it, libero online.
Dopo il voto ricorda di condividere la pagina su twitter o su facebook.
E’ l’unico modo che abbiamo per farci sentire contro un sito per il quale sono stati investiti 8 milioni di euro per monopolizzare l’opinione publica.
20 Gennaio 2011 alle 16:39
@Milvio
Non comprendo questa attività per promuovere FAVOREVOLI & CONTRARI su un argomento tanto complesso QUANTO semplice:
COMPLESSO: se non conosci la materia (ENERGIA ELETTRICA da FONTE NUCLEARE)
SEMPLICE: conosci la materia.
In-fondo come tutte le cose!
Nel rispetto delle opinioni altrui e di tutti quelli che incrementano questo bizzarro fenomeno da stadio, cercherò di esporre dei semplici concetti per diffondere il miopensiero che non vuole influenzare nessuno.
Referendum per vietare l’uso e il transito sul territorio nazionale di AEREOPLANI in quanto è accertato che precipitano
Lo stesso vale per NAVI, in quanto affondano.
Non male come referendum bizzarro!
O forse c’è un’analogia con quello sul nucleare?
Ma se il “nucleare non è stato accettato”
Referendum per vietare la medicina nucleare è coerente e sensato ?!
I 6 ( NON 8 ) milioni spesi per lo Spot sono serviti per svegliare l’opinione pubblica su un problema che è di primaria importanza, senza energia a basso costo e abbondante non può esserci ne sviluppo ne mantenere il nostro attuate standard di benessere che comprende anche la libertà di esprimere IDIOZIE in rete.
Cher
20 Gennaio 2011 alle 17:24
C’è una bella differenza, però, fra aerei, navi e nucleare: la produzione di energia elettrica per via nucleare, in occidente, cioè con la nostra tecnologia, con le centrali consolidate (dalla II generazione in su - in pratica quelle di II generazione) e col sistema dei controlli che c’è in occidente, non hanno prodotto nessuna vittma in 30 anni.
Un solo incidente serio, ma in Giappone con mi sembra 3 vittime in un impianto di ritrattamento del plutonio.
Con le navi e gli aerei i morti si contano a centinaia all’anno, così coi treni, per non parlare di automobili dove in ogni nazione i morti sono migliaia all’anno (mi pare 5000 circa solo in Italia - compresi ragazzi, donne, bambini: più di una guerra!).
Eppure non ho sentito nessun antinucleare che dice “aboliamo le auto”…
che faccia un referendum sulla questione…
Ma…
un momento…
che idee strane mi passano per la testa?!
Le auto vanno a benziana………………………………………….!
oppure a gasolio……………………………………………………..!
anche le navi………………………………………………………….!
anche gli aerei usano derivati di petrolio………………………..!
ooooooooooooooooHHHHHHHHHHH……………………………….
Non è che gli ambientalisti………………………………………….?
così di sinistra…………………………………………………………?
così contro gli speculatori…………………………………………..?
coi loro siti così verdi e così liberi, così obbiettivi, dove solo lì è possibilie possibile un confronto/incontro tra favorevoli e contrari al nucleare………….
20 Gennaio 2011 alle 17:28
x Fluvio
Vai così, che vai bene.
Mi chiedo solo come hai fatto a passare indenne dai condizionamenti di una scaltra campagna antinucleare più che ventennale.
Che fai?
Non guardi i telegiornali?
20 Gennaio 2011 alle 17:53
vedi che non capisci le persone e pensi di capirne di nucleare , scendi dal tuo piedistallo , dalla convinzione di avere il sigillo della verità nelle tue mani , chi non la pensa come tè è un ignorante telecondizionato chi non la pensa come tè và convinto che il sapere non gli appartiene , propio non ci siamo è il solito atteggiamento delle sinistre Italiane , lo sò che non sò ci sei e a che fede partitica appartieni ma sono convinto dal tuo intervento che sei di sinistra , solo Voi avete il dopo del ( Capis ) ( forma dialettale della bassa brianza leghista ) a cui non appartengo ( la Lega non la brianza ) scusa ma ti assicuro a tua differenza io non voglio che cambi parere desidero solo palesare il mio nella mia piena libertà e dei tuoi giudizi da cattedra non sono interessato ,
20 Gennaio 2011 alle 18:19
x Fulvio
Pienamente d’accordo. Non capisco la gente (non è il mio forte - sono un tecnico).
Sono pure di sinistra (ma direi centro sinistra - e pure cattolico e pure parecchio)
Non ti dirò invece qual’è la mia squadra del cuore.
Ti dirò, invece, che proprio non ho capito niente dei tuoi interventi: in senso buono, intendo. Non è una critica. Non ho proprio capito se scherzi, se dici sul serio, perchè ti inalberi, cosa c’entra la Lega ecc…
Ma insomma, alla fine, sei d’accordo o no all’introduzione dell’energia atomica in Italia?
Io sì.
20 Gennaio 2011 alle 19:27
« Essere, o non essere, ecco la questione:
se sia più nobile nella mente soffrire
i colpi di fionda e i dardi dell’oltraggiosa fortuna
o prendere le armi contro un mare di affanni
e, contrastandoli, porre loro fine.
Morire, dormire…
nient’altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente.
Morire, dormire.
Dormire, forse sognare.
Sì, qui è l’ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci esitare.
È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga.
Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo,
il torto dell’oppressore, la contumelia dell’uomo superbo,
gli spasimi dell’amore disprezzato, il ritardo della legge,
l’insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando egli stesso potrebbe darsi quietanza
con un semplice stiletto?
Chi porterebbe fardelli,
grugnendo e sudando sotto il peso di una vita faticosa,
se non fosse che il terrore di qualcosa dopo la morte,
il paese inesplorato dalla cui frontiera
nessun viaggiatore fa ritorno, sconcerta la volontÃ
e ci fa sopportare i mali che abbiamo
piuttosto che accorrere verso altri che ci sono ignoti?
Così la coscienza ci rende tutti codardi,
e così il colore naturale della risolutezza
è reso malsano dalla pallida cera del pensiero,
e imprese di grande altezza e momento
per questa ragione deviano dal loro corso
e perdono il nome di azione. »
Essere o non essere a favore del nucleare?
22 Gennaio 2011 alle 18:32
Qualenergia: finalmente qualcuno (fra gli antinucleri) che ha il coraggio di parlare chiaro, senza falsi pudori:
qualenergia.it/view.php?id=1137&contenuto=Documento
“…un altro studio dell’associazione ambientalista in cui si dimostrava la fattibilità e la convenienza di soddisfare con le rinnovabili la quasi totalità del fabbisogno elettrico europeo (97%) al 2050…
…Per realizzare scenari del genere, si approfondisce nel nuovo report, centrali a carbone e nucleare andrebbero mandate in pensione per il 90% entro il 2030, per cessare completamente di funzionare entro il 2050. Il ruolo di backup di eolico e solare sarà svolto dal gas, sostituito progressivamente entro il 2050 da fonti rinnovabili…”
Ecco la parolina magica degli antinucleari: via carbone e nucleare, sostituiamoli col gas!
Poi si vedrà !
Qualche santo delle rinnovabili (quelle che adesso stanno producendo lo 0.0…%) provvederà …
L’importante è consumare adesso tanto tanto gas (ah… già … anche le rinnovabili…)
22 Gennaio 2011 alle 20:31
questo dettaglio dove lo lasciamo?
qualenergia.it/view.php?id=1137&contenuto=Documento
Centrale in questo scenario ovviamente è la rete intelligente, capace di coordinare l’energia discontinua e da generazione distribuita delle varie fonti pulite, di gestire in maniera efficiente la domanda e di trasportare con perdite minime l’elettrictà di impianti lontani dai centri di consumo, come le turbine eoliche in mare. Da qui al 2030 per soddisfare il 68% del fabbisogno energetico con le rinnovabili, servirebbero 70 miliardi di euro di investimenti nelle reti, l’1% della bolletta complessiva.
1# Incominciare ha pagarvele da Voi queste demenze ……sarà sempre troppo tardi!
2# Trasportare energia con perdite ridicole è già possibile, solo che le risorse sono DEVIATE in progetti demenziali e fallimentari, così definite rinnovabili.
3# prima di finanziare le smart-grid sarebbero da realizzare le dorsali in “super conduttori” solo che dopo l’energia prodotta in Fillandia da una centrale nucleare arriverebbe a perdita prossima allo 0 in Puglia…… questa si che è innovazione!
Va bè……scherzavo!
Per/con la storia del gas…… siamo sulla buona strada per attaccarci al …tubo del gas!
22 Gennaio 2011 alle 20:48
http://www.amsc.com/products/htswire/HTSCables.html
Scherzavo …ma non troppo!
24 Gennaio 2011 alle 15:58
Ancora qualche dubbio sul futuro energetico Italico da suq arabo?http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/10_dicembre_04/premio-rigassificatore-adriatico_fb6243c2-ffb0-11df-8466-00144f02aabc.shtml
24 Gennaio 2011 alle 17:38
Nuova campagna di AREVA , bello lo spot!
areva.com/EN/group-2612/mediashare-1085/anim/advertising-cam...
28 Gennaio 2011 alle 23:00
PER I GRANDI INCONTRI
Ho il piacere di invitare la S.V.
all’incontro sul tema
PERCHÈ IL NUCLEARE
IN ITALIA
intervengono:
Franco BATTAGLIA
Professore di Chimica Ambientale presso l’Università di Modena
Editorialista de “IL GIORNALEâ€
Ugo Spezia
Ingegnere nucleare
Segretario Generale dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN)
introduce e modera
Gianluca Vigne
Past President Giovani Imprenditori Confindustria del Veneto
sabato 29 gennaio 2011 ore 17.30
Sala “MUCCINâ€
Centro Congressi - Piazza Piloni Belluno
Il Presidente
Rosalba Schenal
Via Mezzaterra, 98 - 32100 Belluno
Tel / Fax 0437 - 26839
http://www. liberalbelluno.it
info@liberalbelluno.it
2 Febbraio 2011 alle 00:26
@Cher
ti cito:
1# Incominciare ha pagarvele da Voi queste demenze ……sarà sempre troppo tardi!
… oh, che peccato… tanta scienza infusa e tanta feroce dispensazione di appellativi forbiti per descriver l’ignoranza altrui e poi… mi scivovla su un’acca di troppo… che smacco!
Calma ragazzo, respira un attimo…
E impara a rispettare come meritano le opinioni di chi ritiene, nel 2011, la costruzione di centrali nucleari alimentate ad uranio uno spreco inutile!
Essendo appassionato come appari alla materia, saprai di sicuro che esistono progetti per centrali nucleari alimentate a torio più pulite e sostenibili, che generano scorie meno pericolose e non danno adito alla proliferazione nucleare.
Non siamo più nel 1970, sono passati 40 anni! Le EPR non piacciono nemmeno ai Francesi che le costruiscono.
In uno slogan: RICERCA E INNOVAZIONE Sì, le centrali su modello francese NO!
Un conto è fare ricerca sul nucleare per ottenere centrali migliori, un altro è sprecare soldi in tecnologie concettualmente vecchie!
Saluti.
2 Febbraio 2011 alle 01:05
Caro anonimo scusa se mi intrometto,ma….
abbiamo l’uranio
abbiamo il torio
abbiamo (avremo) i reattori veloci al piombo….che dovrebbero risolvere i problemi di entrambe….
L’EPR non e’ altro che una filiera con pregi e difetti.Credi che quelle al torio non abbiano i loro?
Si puo’ fare di meglio certo,non tralasciando nulla,ma di certo e’ difficile parlare di cosa e’ “vecchio” e cosa e’ “nuovo”
2 Febbraio 2011 alle 01:30
Ciao Giacomo.
L’EPR è da considerarsi VECCHIO già oggi… e molto di più quando riusciranno a portare a completamento almeno uno di quelli in costruzione (visti i ritardi sui tempi stimati…)
Per parlare di NUOVO, secondo me, bisogna parlare di centrali di quarta generazione.
Centrali progettate per essere pulite (anche e soprattutto per quanto riguarda le scorie generate) ed efficienti e non basate su una tecnologia militare che mirava più all’ottenimento di plutonio per le bombe che all’ottimizzazione del rapporto costi/benefici.
Buonanotte.
2 Febbraio 2011 alle 10:09
@anonimo
Premetto che sono un fan dei reattori veloci raffreddati al piombo quindi almeno con me,sfondi una porta aperta.Tuttavia,almeno nel medio termine li considero come integrazione al nucleare esistente ma una sostituzione nel lungo.
Fammi fare pero’, una considerazione tecnica.Gli EPR appartengono alla tipologia PWR,nati come sistema di propulsione marina e solo in seguito adattati all’uso in impianti di grossa potenza per la generazione elettrica.
Questi reattori hanno cicli di spegnimento e ricarica ad intervalli di diversi mesi.Negli schemi relativi alla produzione di plutonio rispetto al tempo,riferito al combustibile nucleare irraggiato per PWR/BWR abbiamo,nel lungo termine,una prevalenza dell’isotopo 240 e 241 non adatti a fare bombe.La presenza di Pu239 e’ comunque affermativa ma in ogni caso rimane di difficile separazione dal resto degli isotopi.
Mentre si e’ vero,con il Torio 232 non si produce plutonio.Mi pare comunque che i reattori attualmente funzionanti compresi i futuri EPR possano essere usati anche con Torio.
Sono completamente d’accordo con te invece quando sostieni che l’industria nucleare dovrebbe darsi una mossa ed introdurre quelle tecnologie che permetteranno di risolvere alcune criticita’ alla radice.
L’accettabilita’ delle scorie nucleari da un punto di vista sociale sta diventando un problema sempre piu’ serio e comunque un ciclo di combustibile aperto genera un sacco di inutili rifiuti che potrebbero essere impiegati in maniera migliore evitando stoccaggi a lungo termine.
Insomma un convinto SI all’energia nucleare di oggi e di domani nell’impiego,in particolare, di ogni tecnologia a disposizione.
Saluti.
2 Febbraio 2011 alle 11:47
@anonimo: grazie per il suo contributo alla mia imperdonabile svista, l’individuazione è importante,denota una perspicacia attenzione!
Mi consolo, sapendo che qualcuno presta attenzione alle ” castronerie”
Tornando al contesto da cui era scaturita, Lei sfugge l’insieme ma fa emergere il dettaglio! Interessante!
Per rispolverare il contesto:
qualenergia.it/view.php?id=1137&contenuto=Documento
Definire “vecchio” l’ EPR e definire “nuovo” la IV generazione, denota una visione della realtà molto originale, un po come la delibera delle regioni che hanno ( con H ) accettato il nucleare ma che siano almeno di III generazione…….perché avevano paura che gli rifilavano quelle di II?
Forse non è ben chiaro il concetto di “vecchio” e di “nuovo” rapportato alla tecnologia in generale e non in senso lato.
2 Febbraio 2011 alle 12:38
Tratto da:
loccidentale.it/articolo/anche+con+gli+impianti+di+ultima+ge...
…….”Solo quattro regioni hanno dato la propria approvazione: Lombardia, Campania, Veneto e Piemonte. A queste amministrazioni, così come ai comuni, la formula utilizzata per assicurare che siano impiegate le tecnologie di ultima generazione è sembrata ambigua e chiedono che sia messa per iscritto che si tratta per l’appunto di impianti di terza generazione (ma che altro può significare il testo della delibera?)..………
2 Febbraio 2011 alle 23:18
@Giacomo
Ok, ho capito la tua posizione, riassumendo:
tu dici al nucleare sì, a prescindere. Io no. Sui punti già espressi sopra esigo e non transigo.
Facciamo finta siano solo soldi miei.
Investire soldi in centrali disponibili attualmente e alimentate ad uranio mi sembra solo un inutile spreco. Quel treno (il nucleare delle centrali esistenti oggi) è passato e il suo tempo non dovrebbe essere “oggi”.
Quei soldi li investirei totalmente in ricerca. Per essere competitivi a livello mondiale, l’unica strada è innovare, altrimenti si resta sempre indietro.
Nel frattempo punterei a migliorare le tecnologie sul rinnovabile e, dato che la Francia, grazie alle sua moltitudine di vecchie centrali che non possono essere fermate, produce energia elettrica in surplus e deve venderla per forza a qualcuno, è meglio continuare ad approfittarne beneficiando di quel 5% di energia in più che, facendo due conti, con molta probabilità paghiamo meno di quanto ci costerebbe produrcela
in casa (dovendo affrontare le spese necessarie alla costruzione, gestione, manutenzione di 4 EPR e relative scorie).
Ad ogni modo, si sa che in Italia, a livello politico, la ricerca non gode della importanza che avrebbe. Quindi, alla fine è prevedibile che gli innovatori in questo campo saranno Cina e Stati Uniti…
3 Febbraio 2011 alle 10:58
@anonimo
No no un momento e’ un discorso che non regge.Paragonare il nucleare al rinnovabile e’ come paragonare un elefante con un topolino.Stiamo parlando di produrre energia elettrica a prezzi competitivi ed a determinati criteri imprescindibili e non di illudere la gente con un futuro che non esiste.Lo sai bene.
La ricerca,deve procedere sempre ma basandosi come punto di partenza su dati oggettivi,e non a scelta di popolo.
Il nucleare odierno non e’ vecchio bensi’ migliorabile ma questo non giustifica la non costruzione di centrali atomiche se vi e’ la necessita’.In Italia per esempio lo e’.
E’ una soluzione a medio termine perfettamente integrabile con quella a lungo sui reattori di 4° generazione.
I soldi in piu’ ammesso che ve ne siano andrebbero spesi per migliorare le interconnessioni che come al solito in un paese come l’italia sono malfatte.
3 Febbraio 2011 alle 19:22
@Giacomo:
il mio discorso regge e come in quanto il piano attuale sul nucleare prevede di coprire appena un 4/5% di fabbisogno energetico: vale la pena costruire centrali nucleari alimentate ad uranio per coprirlo? Secondo te sì, secondo me no. Io penso che sarebbe più proficuo investire in altro (principalmente ricerca e rinnovabili che possono alleggerire le bollette dei cittadini già oggi).
Il mio discorso sulla competitività grazie all’innovazione non significava che l’obiettivo che l’Italia deve prefiggersi è quello di diventare il più grande produttore di energia elettrica mondiale. Del resto è molto improbabile ciò avvenga mai, a meno che la ricerca e un po’ di fortuna non ci portino a scoprire per primi nuovi formidabili sistemi per la produzione di energia elettrica… (come lo sarebbe, ad esempio ma senza porre limiti alle possibilità , quello da fusione a freddo)… solo che, in Italia, l’investimento in ricerca in pratica non esiste e quindi le scoperte le fanno altri…
Quindi il mio è un discorso generale (e anche scontato se vogliamo) che riassumo così: se innoviamo (perchè abbiamo trovato nuove strade per farlo), potremo vendere i nostri innovativi prodotti al resto del mondo (e da qui l’essere competitivi).
MA, proprio da questa base così ovvia, dimmi ora tu dove sta l’innovazione nel costruire oggi delle EPR?
Ecco, questo il punto, costruirle non è affatto utile e non porterebbe nulla di nuovo. Un inutile spreco di soldi e uno sforzo che non varrebbe il risultato.
4 Febbraio 2011 alle 00:36
Anonimo,
ti rendi conto delle “stupidaggini che stai scrivendo?
4 Febbraio 2011 alle 15:59
@Renzo:
Bel modo di argomentare, complimenti.
(Ti piaceresse se ti rispondessi semplicemente con un: “Renzo, ma vattelo a prendere in quel posto!” ?)
Invece ti rispondo che è facile (e comodo) gettare discredito sulle idee altrui senza spiegare con ragioni valide perché ritieni che io stia dicendo cose sbagliate.
Se tu esprimessi le tue idee, io avrei modo di rispondere, altrimenti
posso pensare che tu lo faccia perchè, appunto, non hai argomenti validi con cui controbattere… e anche che ciò che ti muove siano secondi interessi (di tornaconto economico personale) sulla questione nucleare…
4 Febbraio 2011 alle 22:12
A tutto c’è un limite. Anche alla mia pazienza e tolleranza.
Dopo come
Anonimo
sei particolarmente ENCOMIABILE.
Non posso perdere il mio tempo con i filosofi del “pensiero debole”.
5 Febbraio 2011 alle 09:26
Le rinnovabili ci farebbero abbassare i costi delle bollette…hahaha
ma se le stiamo già pagando in bolletta pur avendo una produzione irrisoria, senza contare la discontinuità della quantità di energia prodotta,che x il solare se va bene si ha un picco di produzione che è di poche ore al giorno per non parlare di quando nevica o è nuvoloso o d’inverno quando le giornate sono corte. L’eolico deturpa il paesaggio, e non rende.In più per costruire e smaltire i pannelli fotovoltaici si ha un notevole inquinamento.
5 Febbraio 2011 alle 12:46
nytimes.com/interactive/2010/05/02/weekinreview/02marsh.html...
www2.unitn.it/minirass/immagini/020211N/2011020231688.pdf
Nel 2009 ( fonte Terna SpA ), il fotovoltaico, a fronte di 1.142,20 MW di
potenza installata, ha prodotto 676,40 GWh di energia elettrica.
Fantastico, vero???
Quello che non vi dicono mai è che mediamente gli stessi hanno funzionato solo
per 592,20 ore all’anno…per il resto c’è MasterCard.
Pari a un gruppo (scegliete voi: gas? Carbone? Ecc.)
che abbia lavorato per le
8760 ore di tutto un anno della potenza di (676.400 MWh/8.760 h) 77 MW.
Sapete quanto costa un centrale a carbone da 1 GW? 1G€.
(10^9/1000)*77=77 M€.
Invece la potenza di fottovoltaico installata per avere la stessa energia
costa 1.142.200 kW*5.000 Euro/kW=circa 6 G€
6 miliardi di Euri contro 77 milioni di Euri più il costo del carbone.
Con l’aggravante che non si può chiudere nessuna centrale convenzionale perché quando c’è nuvolo ed il Sole non brilla…
5 Febbraio 2011 alle 12:57
opinione.it/view_journal.php?file=03022011.opinione.pag10.c....
5 Febbraio 2011 alle 13:07
opinione.it/download_pdf.php?file=03022011.opinione.pag10.c....
5 Febbraio 2011 alle 13:14
@Renzo:
Il tuo problema qui è che io mi firmi come anonimo? (Quindi non contano tanto le idee ma il fatto che uno si firmi anonimo o nome e cognome?)
Se pensi che motivare le tue idee (ti ricordo che non stai parlando solo a me ma anche a tutti coloro che leggono questa pagina) sia una perdita di tempo… probabilmente è così.
P.S.
Credo che del pensiero debole sia proprio un buon esempio il tuo e quello di persone che hanno il tuo stesso atteggiamento: voler zittire gli altri dandogli degli altri degli stupidi e, quando gli si chiede di motivare le proprie ragioni, astenersi dal confronto (scappare) giustificando la cosa con frasi come “non ho tempo da perdere” o “spiegartelo sarebbe uno spreco di tempo” (se la discussione fosse solo fra me e te, in privato, libero di fare tutto quello che vuoi. ma stai scrivendo in un “luogo pubblico” e il tuo tipo di interventi è poco appropriato… e rispettoso). Saluti.
@Nicola:
1. Evidentemente tu non hai installato un impianto fotovoltaico + solare termico sul tetto di casa… e nemmeno conosci qualcuno che lo abbia fatto altrimenti capiresti.
2. L’eolico non rende? Sicuramente non a quelli che hanno interessi economici a costruire centrali nucleari alimentate a uranio (anche se inutili)
3. Pensi che la costruzione di 4 (ripeto, inutili) EPR ad Uranio (e i relativi costi di gestione delle stesse e delle scorie prodotte) non peserebbero sul costo dell’energia a livello nazionale e quindi sulla bolletta di tutti? (ancora oggi paghiamo una parte in bolletta per costi di gestione legati alle vecchie centrali fermate 25 anni fa e ancora non smantellate)
4. Le scorie non sono a loro volta materiale potenzialmente inquinante? E pensi che lo smaltimento di una centrale nucleare (che col tempo diviene radioattiva a sua volta come le scorie che produce e che quindi va trattata alla stessa stregua) dopo il suo periodo di vita sia una bazzeccola?
A proposito di questo, le scorie delle EPR sono molto più radioattive delle centrali vecchie e questo comporterebbe costi maggiori e tempi ancora più lunghi per la loro gestione e mantenimento in sicurezza… (semmai fosse possibile individuare un sito di cui si possa assicurare l’adeguatezza allo scopo per migliaia di anni…)
Per un 4-5% di energia prodotta autonomamente vale la pena accollarsi tutti questi costi e rischi? Piuttosto che continuare a comprarlo dalla Francia che ha energia in surplus ed ha tutta la convenienza a venderla a qualcuno?
P.S.
Se si facesse ricerca (come attualmente avviene in India) e si arrivasse alla costruzione di centrali nucleari alimentate a torio che producono scorie molto più gestibili la storia potrebbe essere diversa… in quel caso potrebbe valerne la pena!
5 Febbraio 2011 alle 13:17
@Renzo:
stavo scrivendo il commento e non ho visto che hai inserito nuovi post.
Mi riserbo di leggerli con attenzione più tardi e sospendo per ora l’averti dato della persona che si chiama fuori dalle discussioni in publico.
A presto.
5 Febbraio 2011 alle 13:18
Lascia perdere a vai a gnocche che non risolve ma aiuta.
5 Febbraio 2011 alle 14:23
x Anonimo
Per forza che paghiamo i costi dello smantellamento delle vecchie centrali, sono state fermate prima che finissero la loro vita, questi costi sarebbero stati ammortizzati se le centrali fossero state usate x tutto il iloro ciclo previsto.Ti ricordo poi che un depisito nazionale è comunque necessario perchè vi sono rifiuti radiologici ospedalieri e industriali,che sono la maggioranza,quelli delle centrali sono molti meno. il fatto poi, se è vero che le scorie EPR siano più radioattive,visti i valori di attività che si hanno non influirebbe nè sui costi nè sui tempi, in ogni caso producono una quantità minore di scorie.
Per quanto riguarda i pannelli termici non c’entrano niente in questa discussione, mentre quelli fotovoltaici sì possono andare bene a livello privato,ma nn si può pensare di dare energia a fabbriche, industria e ospedali col fotovoltaico.
5 Febbraio 2011 alle 14:24
@anonimo
leggevo ma non commentavo, visto però che riva è sempre molto mordace e poco tecnico, mi metto a rispondere
2) gli stessi che stanno installando centrali nucleari nel mondo (anche l’enel) hanno parchi eolici e parchi fotovoltaici, e si guadagnano da tutti. ma se per i primi ci guadagnano perchè sono più economiche, dalle seconde ci guadagnano unicamente perchè ci sono componenti delle bollette specificamente fatte per questo.
3) peserebbero si, l’energia non è mica gratis, ma fra il pagare 100 per una centrale a gas e 30 per tutto il ciclo di una centrale ad uranio, c’è un netto risparmio con le seconde rispetto alle prime. ancora oggi paghiamo lo smantellamento delle vecchie centrali (componente A2, che è al 2010 un decimo della componente A3 per il finanziamento delle rinnovabili, e di cui un quarto della A2 è ristornato direttamente allo stato per il ripianamento delle finanze statali), perchè abbiamo spento e smantellato tutto il nucleare italiano prima che si fosse ripagato, in TUTTO il resto del mondo il funzionamento del nucleare lo fa auto-ripagarsi e questo permette di non avere quella componente sulle bollette specifica, che è una componente del costo dell’energia nucleare. nonostante ciò, il nucleare rimane mondialmente la seconda-terza fonte per economicità , primo l’idro, secondo a parimerito col carbone e poi tutte le altre, in fondo fotovoltaico ed eolico, altrimenti perchè metterebbero i finanziamenti statali?
4) si, ma le scorie nucleari è l’unico, e ripeto L?UNICO rifiuto umano per cui si sa dall’inizio alla fine la composizione, sono tutti monitorati e si sa con certezza quantità e localizzazione. per tutto l’amianto prodotto in italia, di quanto si sa la localizzazione? sia operativa che di smaltimento. ben poco purtroppo. di tutti i rifiuti industriali? buona parte, ma una parte sono non categorizzati e vengono “persi”. per il nucleare invece nulla va perso, sia per le quantità (poche migliaia di metri cubi al posto dei milioni o miliardi di metri cubi di rifiuti industriali) che per stringenti regolamenti, sia nazionali che internazionali. per quali altri rifiuti ci sono controllori sia nazionali che internazionali?
le scorie dell’EPR sono molto più radioattive di quelle dei vecchi reattori e questo permette un ABBATTIMENTO dei costi, non un costo maggiore, le hanno fatte apposta con una radioattività maggiore. con un burnup maggiore si hanno più prodotti di fissione per unità di combustibile, quindi la radioattività è maggiore. a causa però di una maggiore efficienza neutronica e di una maggiore efficienza termica, l’energia prodotta per unità di combustibile ed unità di uranio naturale è maggiore, quindi alla fine devi o riprocessare o stoccare molti meno elementi di combustibile, questo ti permette di avere costi finali di smaltimento inferiori. le scorie dei reattori FBR hanno una radioattività ancora maggiore, ma sono le scorie che attualmente hanno la durata minore e danno i minori problemi di stoccaggio, proprio per la grande efficienza del combustibile, la grande efficienza termica del reattore (fra il 40 ed il 45%).
ti consiglierei di leggerti qualche bel manuale di ingegneria nucleare, e non gli opuscoli di minni sul nucleare.
5) un 4-5% dell’energia TOTALE italiana è un dovere accollarsi questi fastidi, è un 4-5% tolto ad altre fonti energetiche ad effetto serra. che poi, questo 4-5% del totale equivale ad il 12-15% circa del comparto elettrico, e non mi pare tanto male, togli il 12-15% di energia elettrica ai prodotti petroliferi.
6) perchè dici che i reattori al torio son meglio? da quale seggio di grande conoscitore del nucleare lo puoi dire? come scorie dovrebbero essere migliori, ma tutto il resto no……
intanto il reattore non va a torio ma trasforma il torio in uranio e poi sfrutta l’uranio per la produzione energetica. l’U233 è buono per fare la bomba atomica, e questo è sempre prodotto in modo molto puro da questo reattore, mentre ad esempio il plutonio in un reattore ad uranio è prodotto in molto molto impuro, che lo rende inadoperabile per la produzione di ordigni nucleari.
per i reattori al torio sono decenni che si va avanti con le ricerche, ma si continua sempre ad utilizzare i cicli all’uranio. solo l’india pensa al torio, ma ci pensa in prima analisi nei reattori FBR che produrranno U233 che poi metteranno dentro normali reattori ad uranio, e solo in seguito pensano di fare reattori direttamente ad uranio.
per il riprocessamento il ciclo al torio è molto problematico, a trisaia c’era un centro di riprocessamento sperimentale di un ciclo uranio-torio, questo riprocessamento è molto problematico perchè l’U233 è un potente emettitore gamma, mentre tutti i plutoni sono emettitori alfa, questo dà problemi di radioprotezione dei lavoratori perchè devono essere messe schermatore molto superiori, gli alfa si schermano con pochi cm di aria, massimo dm per grandi fonti, una fonte gamma si necessitano grandi spessori di materiali schermanti (ed il migliore è l’uranio impoverito, a causa del suo grande numero di massa).
lo spettro di assorbimento del torio non è poi tutto conosciuto, questo è il problema minore, ma non essendo conosciuto non si sa se ci sono picchi di assorbimento corrispondenti a quelli di alcuni materiali che compongono il reattore, e questo è un grosso problema per la costruzione di un reattore.
se poi si fa ricerca, la ricerca pura non porta a nulla, fermi fece i calcoli ma poi per validare la teoria si costruì la pila di chicago, fatta la ricerca, sei daccordo ad installare un reattore di ricerca? perchè per il momento anche i verdi sono contrari ai reattori di ricerca, e la ricerca nucleare senza reattori di ricerca è impossibile……
7) l’energia importata noi la paghiamo meno di quella che produrremo, solo perchè i loro impianti sono interamente ripagati e producono a “costo di produzione”, mentre i nostri nel primo periodo si devono ripagare per quanto riguarda il costo di costruzione, sai che scoperta………..hai scoperto l’acqua calda!!!
8) in italia la ricerca non gode dei favori che ha altrove perchè tutti sono contro, se decidessimo di fare dall’oggi al domani un parco per la ricerca nucleare da 100 miliardi di $ (posto il trovare i soldi) come quello che vogliono fare i cinesi, sai le dimostranze che ci sarebbero per trovare la localizzazione? quel centro avrebbe al suo completamento molti reattori di ricerca, decine di migliaia di dipendenti e sarebbe un enorme polo per le ricerche nucleari, non solo italiano ma anche europeo, in quanti si scaglierebbero contro? prima di tutto per dire che i soldi sono sprecati perchè dovrebbero essere dati alle rinnovabili, e poi perchè tutti sono contro all’installazione di reattori di ricerca. un centro di ricerca senza i laboratori (i reattori) fa un bel niente……..
9) perchè l’EPR è vecchio? quale è il metro per dire che una tecnologia è vecchia? quali sono i metri di giudizio per dire che una tecnologia è vecchia? è vecchia una tecnologia perchè appena approvata? o è vecchia una tecnologia perchè si sta studiando il modello successivo? per tanto così tutto l’eolico ed il fotovoltaico non è vecchio, ma è stravecchio, perchè ci sono già in commercio sistemi molto più avanzati (foto per le missioni spaziali) e ne sono allo studio modelli ancora migliori, quindi fra vecchio e stravecchio, il nucleare è quello più nuovo fra i due…….
10) per le bombe rimando al punto 6
il nucleare civile e quello militare sono totalmente differenti, hanno in comune solo l’uranio, ma poi la similitudine finisce qui……
11) esistono PROGETTI di centrali al torio, ma nessuno fino ad oggi ha visto la luce, tutti si affidano e continuano ad affidare all’uranio, anche l’india che punta tantissimo sul torio per le prossime decine di GW si affiderà interamente sull’uranio, poi…….si vedrÃ
12) gli EPR piacciono molto ai francesi, infatti il sindaco di flamanville sta spingendo per costruirne un secondo, il prossimo reattore sarà però costruito a pelny. ai finlandesi piace molto il reattore EPR, infatti lo hanno messo fra le proposte per il prossimo reattore di olkiluoto e per la centrale al nord
poi mi pare di aver esaurito i punti (manca il numero 1, ma arrivato ad ora non riscrivo tutto, visto che ho seguito la numerazione dell’ultimo post)
6 Febbraio 2011 alle 19:01
Mi domando : a quando una Associazione di Ecologisti-Anonimi?
Magari finanziata da Forum-Nucleare-Italiano?
Potrebbe diventare un’opera caritatevole per la mente dell’umano!
Così in pieno anonimato possono accedere alla corretta informazione, fare domande di verifica su quello che credono di sapere!
Più esilarante di Zelig:
casainnovativa.com/elettrodomestici/la-cucina-ad-induzione-v...
e l’autrice è pure giornalista………. ed è convinta!
6 Febbraio 2011 alle 19:15
Scusa Cher, ma cosa c’e’ di ridicolo in quel link sulla cucina ad induzione? E qual’e’ l’attinenza con questo topic?
6 Febbraio 2011 alle 20:44
Hai ragione, il commento è incompleto, quando invio e simultaneamente apro un’altra pagina, non sempre arriva completo.
Lo stesso quando apro un’altro programma , spesso mi perde qualcosa……..
Se poi non controllo….
Chiedo scusa
———–
Posto il pezzo andato perso che diceva più o meno così:
……”Quando si parla di innovazione, spesso questa innovazione esiste già , ma senza energia in abbondanza e a basso costo è impensabile.
Un esempio fruibile già da subito è quello con i forni ad induzione.
Sarebbe una bella razionalità nei consumi, un maggior rendimento, minori incidenti domestici ecc ecc.
Purtroppo sono convinti di far funzionare gli elettrodomestici con i pannelli fotovoltaici, questo genera non poca confusione nelle persone che non hanno dimestichezza con la tecnologia disponibile.
Solo con il nucleare si può ipotizzare un scenario del genere e non certo con i pannelli fotovoltaici.
Basta leggere in questo link per rendersene conto:
Più esilarante di Zelig:
casainnovativa.com/elettrodomestici/la-cucina-ad-induzione-v…
e l’autrice è pure giornalista………. ed è convinta!
——–
Grazie Francesco per la segnalazione.
7 Febbraio 2011 alle 11:47
@Renzo:
ho seguito il tuo consiglio e lo giro a te, chissà che non possa giovare a rasserenarti l’animo.
@Cher:
a parte che il tuo nome non è meno anonimo del mio (a meno che tu non sia la cantante), qui non si tratta nè di anonimato nè di ecologisti-anonimi.
Non capisco dove sia il problema, nome o cognome/anonimo/cher in realtà l’anonimato resta comunque… sono le idee quello che conta
Ad ogni modo, ok, visto che sembra così fondamentale: mi chiamo Italo Danieli, ora cosa fai, mi cerchi sulle pagine bianche? Accomodati.
@Enrico e Nicola:
Partiamo intanto col dire che non è totalmente esatto quello che dite in merito al ciclo di vita delle centrali farmate a seguito del referendum del 1987:
Delle 5 centrali nucleari costruite in Italia
* quella costruita in Campania, a causa di un guasto nel 1978 antieconomico da ripare, è stata chiusa nel 1982.
* quella in Piemonte ed una un Lazio erano praticamente a fine vita (se, come dite voi, i costi si ammortizzano durante la produzione, allora queste non dovremmo contarle)
* l’altra in Lazio non è mai entrata veramente in funzione perchè, ok, l’esisto del referendum ne blocco la ultimazione della costruzione pero’ venne riconvertita in centrale a policombustibile MA a causa di speculazioni e cattiva politica (entrambi mali comunemente diffusi in Italia), seguendo progetti già VECCHI all’epoca col risultato che, una delle centrali elettriche potenzialmente più potenti d’Europa e la più potente in Italia, viene adoperata per produrre circa un terzo dell’elettricità che teoricamente potrebbe produrre perchè ANTIECONOMICA … costa troppo produrre lì! (E i cittadini Italiani pagano, TUTTI, ecologisti e non, per le scelte di seguire progetti VECCHI!)
Quindi, in definitiva, l’unica centrale davvero chiusa prima del suo tempo fu una, quella di Caorso… e, a distanza di circa 25 anni, ancora paghiamo per gli smatellamenti!
Per il resto, Enrico, ti chiedo di avere pazienza, risponderò punto per punto nel modo più completo possibile ma devo farlo nei ritagli di tempo perchè il tuo post è molto lungo.
A presto.
P.S.
Però, brevissimamente al volo:
il fatto che le EPR si stiano costruendo e che la politica spinga in quel senso non significa che piacciano alla popolazione (specialmente ai Francesi http://www.stop-epr.org/ )
7 Febbraio 2011 alle 13:28
X anonimo: ti è sfuggito che la mia era ed è una provocazione quella degli “ECOLOGISTI-ANONIMI” è a fin di bene, mantenendo l’anonimato potete verificare le vostre convinzioni!
Di come uno si chiama o quale sia la sua professione mi lascia del tutto indifferente.
Cher è un acronimo del mio nome, contrariamente “anonimo” è un termine che di fatto non identifica nessuno.
Lo scambio di opinioni tra un “acronimo” e un “anonimo” è pur sempre fattibile e libero da pre-giudizi o pre-concetti, in quanto tra un identificato e un professionista( magari noto) spesso scatta la riverenza o il timore…..
Il mio esempio era finalizzato a stimolare un ragionamento e non certo per un cambio di opinione.
Gli Eco-nostrani pongono lo sguardo rivolto verso l’orizzonte innovativo e verso la ricerca, ma sanno di cosa parlano, esiste una benché minima cognizione di causa o come spesso si sente se non sono asinate sono idiozie ?
I’ altro esempio molto banale in riferimento al forno a induzione ( sono molti anni che esiste) voleva solo indicare come viene “mescolata” e “confusa” l’opportunità di una innovazione ( forno a induzione disponibile per ogni famiglia) con l’installazione dei pannelli fotovoltaici per farlo funzionare!
Questo dimostra che non c’è cognizione e dove non c’è cognizione i furbastri ( Eco-Convinti& C) sguazzano creando danni di molto superiori alle varie tecnologie disponibili per produrre energia.
Purtroppo tra le tecnologie disponibili per produrre energia, l’unica che racchiude i fondamentali per le esigenze del nostro tenore di vita è solo quella nucleare.
Forse è sfuggito il commento fatto da Caos che sintetizza e elimina di fatto ogni illusione alle rinnovabili attuali.
archivionucleare.com/index.php/2011/01/12/corte-costituziona...
Caos scrive:
15 Gennaio 2011 alle 22:45
…...”Amaldi diceva nel 1980 a Venezia al meeting sulla nuclear Safety che l’Italia è un paese strano perchè non si ascoltano gli esperti perchè considerati di parte. e mano a mano che una problematica diventa complessa il numero di esperti diminuisce e il numero di non esperti aumenta, quindi il numero di persone che possono essere interpellate incompetente aumenta a dismisura. in un qualsiasi altro paese, dice Amaldi, questa sarebbe un ottima barzelletta ma in italia è la realtà dei fatti.
se uno deve costruire uno space schuttle va a chiede al macellaio come si realizza non all’ingegnere aerospaziale.
ho letto ieri che in 5 anni con rinnovabili in italia sono stati spesi 245 G€ cioè circa 50 G€ l’anno con i quali si fanno 5 EPR e 8 AP1000 all’anno per 5 anni, coprendo lo 0.5% del fabbisogno elettrico nazionale. mentre con le 13 centrali che elencavo con 16GWe di potenza all’anno avremmo 80 GWe e con quella spesa e il fattore di carico di una centrane di terza generazione avanzata avremmo comerto il 140% del fabbisogno elettrico nazionale”…..
1 G = 1 miliardo
7 Febbraio 2011 alle 14:34
1) delle 4 (quattro) centrali costruite in italia ed entrate in funzione, la centrale del garigliano ebbe un incidente nel 1978 (devo controllare bene), fu totalmente riparata ma a causa dell’incidente di TMI e del terremoto dell’irpinia l’ENEA cambiò i requisiti minimi per un impianto nucleare, visto che un aggiornamento ai nuovi requisiti minimi non era reputato più economicamente conveniente questa fu messa in fase di smantellamento, benchè totalmente riparata dall’evento precedente.
2) la centrale di latina non era a fine vita, ma a circa la metà , infatti stessi identici reattori sono (ancora) in funzione da circa 40 anni, contro i circa 20 di latina (latina 1964, olbury 1967, e chiude unicamente un reattore quest’anno ed uno l’anno prossimo perchè hanno chiuso la fabbrica del combustibile un paio di anni fa)
3) per trino identica cosa, da progetto aveva una vita effettiva di TOT, ma a causa di pesanti modifiche durante il funzionamento rimane inattiva per circa 3 anni dopo il primo ciclo e per 2 anni dopo TMI, era anche lei a circa metà del ciclo vitale da progetto
4) caorso rimase in funzione per circa 5 anni effettivi (1981-1986, non fu dato il permesso per il nuovo carico del 1987 visto che c’era già la decisione del referendum in corso, trino fu prolungato il ciclo perchè già caricato con il cosiddetto stretch-out, cioè diminire la potenza del reattore per prolungarne il ciclo). fu anche la prima centrale a raggiungere il 90% di fattore di carico al mondo (se non ricordo male).
5) per montalto mancava ancora oltre 1 anno al completamento del primo reattore (non so il secondo, doveva essere pochi mesi dopo ma ho letto solo le notizie per il primo). la centrale non fu riconvertita, guardati da google earth, è ancora tutta lì, furono utilizzate le stesse prese d’acqua marina per fare la centrale a carbone di montalto, quindi la riconversione è solo del “sito” in senso lato, non del sito specifico, visto che tutte le opere murarie sono ancora lì belle. per l’utilizzazione lo sono tutte le centrali italiane, ma tutte dalla prima all’ultima, moduliamo moltissimo e questo abbassa il fattore di carico finale
6) il reattore CIRENE presso l’impianto di latina non entrò mai in produzione benchè finito, mancava unicamente la gru per il carico del combustibile, reattore da 35MW costato 1000 miliardi (erano compresi i costi di sviluppo della filiera innovativa)
per tanto così ti faccio un parallelo. il fatto che si costruisca tanto fotovoltaico e che piace alla politica non significa che piace alla popolazione, guardare tutti i comitati e le associazioni contro il fotovoltaico, ed ancora di più quelle contro l’eolico (ricordiamoci la battaglia di di pietro control’eolico offshore?). portare a riprova di un sentimento nazionale e generalizzato un unico sito di una associazione non è alquanto parziale? se io ti porto
http://www.viadalvento.org/
vuol dire che tutti gli italiani sono contro l’eolico?
8 Febbraio 2011 alle 11:58
iltempo.it/lazio_nord/2011/02/08/1236047-moderne_centrali_nu...
8 Febbraio 2011 alle 21:17
Non c’entra niente ma vi informo ke Lunedì 7 feb alle 1.30 di notte, è partito da Vercelli un convoglio ferroviario con un cask contenente 12 elementi di combustibile irraggiato del deposito di Saluggia, destinazione Le Havre (Francia).
Alcuni dati che ho rilevato personalmente:
a 2 mt dal vagone si aveva circa il doppio del fondo naturale,che a Vercelli è sui 130nSv; a contatto si aveva 2.5 microSv; radiazioni neutroniche con media di 70 cps, sempre a contatto.
Quei fenomeni di ambientalisti,anarchici e no tav hanno fermato nella Val Susa il convoglio di scorta con i Vigili del Fuoco (quello previsto per la sicurezza e la salvaguardia della popolazione) invece di quello con il cask. E se ne vantano pure.
8 Febbraio 2011 alle 21:42
Scusate ho confuso la destinazione: era La Hague e non Le Havre.
9 Febbraio 2011 alle 22:33
xxx
9 Febbraio 2011 alle 23:05
xxx
9 Febbraio 2011 alle 23:09 Commento ufficiale dello Staff
Per favore
cerchiamo di mantenere la discussione in modo che sia costruttiva?
Grazie
10 Febbraio 2011 alle 10:16
@Staff
Mi scuso.
@Nicola
Ma qual’e’ il problema di quel treno?!
Rispondimi in uno dei due post cosi’ evitiamo di replicare le discussioni.Oppure apri una nuova discussione nel forum a questo link:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/
Grazie.
10 Febbraio 2011 alle 14:38
Se cio’ fosse vero,quale referendum sul nucleare terrebbe quale falsa politica sul rinnovabile terrebbe…
qualenergia.it/view.php?id=1789&contenuto=Articolo
10 Febbraio 2011 alle 21:16
@Giacomo
Nessun problema aveva quel treno, assolutamente nessuno. ho solo riportato i valori che ho rilevato con gli strumenti per dire che erano relativamente bassi, che i trasporti vengono effettuati in piena sicurezza e che la devono finire di bloccare questi convogli.
E se vuoi saperlo sono pienamente favorevole al nucleare.
10 Febbraio 2011 alle 21:17
E che sti finti ambientalisti e anarchici sono ridicoli
10 Febbraio 2011 alle 21:28
ok.Nessun problema.
“E se vuoi saperlo sono pienamente favorevole al nucleare.”
non e’ un discriminante su eventuali conclusioni…..comunque,ripeto,nessun problema.
10 Febbraio 2011 alle 21:40
Fammi solo capire…
ti è sembrato che quello che avevo scritto fosse come una critica al trasporto del cask col treno?
10 Febbraio 2011 alle 21:54
perchè se così è stato hai frainteso…
mi scuso comunque per la risposta che ti ho dato ma purtroppo ieri sera non ero molto tranquillo già per i fatti miei…ma ti avevo preso per uno di quelli che parla di nucleare pur non avendone le besi e che mi stessi prendendo per i fondelli
12 Febbraio 2011 alle 18:24
Il delirio dei catastrofisti del terrorismo mediatico
agoravox.it/Il-nucleare-vien-di-notte-e-io-ero.html
agoravox.it/Lotta-alla-corruzione-aboliamo-il.html
12 Febbraio 2011 alle 20:05
Senza protezione dicono!!!!
C’erano almeno 15 VVF tra cui 4 esperti qualificati e 6 facenti parte delle squadre speciali Nucleare Radiologico.
Prima di far partire il vagone sono stati fatti controlli accurati sulle emissioni del cask.
E non c’è stata divulgazione riguardo al trasporto in quanto diversamente sarebbe stato impossibile muoversi a causa di quei famosi anarchici e finti ambientalisti.
12 Febbraio 2011 alle 22:30
Comunque è vergognoso che diano parola a certa gente che non capisce niente di nucleare e poi ancora.
13 Febbraio 2011 alle 01:20
Stasera l’emittente televisiva Telefriuli ha mandato in onda la mia intervista che avevo già preannunciato.
Chi desidera visionarla entro le ore 20 di domenica 13 febbraio può chiamare il seguente link:
http://www.telefriuli.it/
cliccando poi sulla freccia posta al centro della finestra TELEGIORNALE e se vuole andare direttamente a 20 minuti e 21 secondi inizio dell’intervista che dura fino a 22 minuti e 21 secondi.
http://renzoslabar.blogspot.com/
14 Febbraio 2011 alle 20:46
@Enrico:
scusa la assenza, impegni di lavoro prima e una forma influenzale che mi ha costretto a letto diversi giorni poi. Posso rispondere solo ora:
1) il punto a cui non hai risposto, in sostanza, chiedevo,
visto che si parla di risparmio in bolletta, nel caso specifico dei privati cittadini,
se avessi o no installato un impianto di fotovoltaico e/o solare termico
domestico sul tetto di casa per capire quanto, questo tipo di installazioni (con tutto che di notte non producono energia)
permettano di risparmiare a chi ha una famiglia…
certo, ci sono gli incentivi statali come per tante altre cose…
comunque (…proseguiamo al 2 e 3)
2) “Le centrali nucleari sono più economiche”
Questo è un dato che non credo sia possibile affermare con assoluta certezza oggi.
Per sapere il costo REALE e TOTALE di una centrale nucleare e poter fare una valutazione costi/benefici bisognerebbe calcolare,
oltre ai costi di progettazione, costruzione, ecc. anche quelli di
aquisizione e arricchimento dell’uranio (per entrambe l’Italia dipenderebbe dall’estero)
e di gestione delle scorie radioattive per migliaia di anni (anche suddividendo questo costo per il numero di centrali
se le scorie di queste conferissero nello stesso sito e anche riducendo al minimo possibile i costi per anno, garantendo la sicurezza necessaria,
non credo si tratti di una somma irrisoria)
A tutto questo occorrerebbe aggiungere i costi per gestire eventuali guasti o (facendo le corna) quelli derivanti da eventuali catastrofi.
Non è detto che si verifichino, ma nessuno ha la sfera di cristallo… nemmeno i Tedeschi quando, ad esempio, decisero di piazzare
le scorie radioattive nelle ex miniere di sale in Bassa Sassonia e che adesso andranno spostate da lì (ovviamente non gratis) e la
cui ripercussione sull’ambiente e la salute attualmente non sono ancora noti.
Purtroppo stiamo parlando di nucleare e, gli incidenti, sono cose serie.
Se si ha un malfunzionamento ad un impianto fotovoltaico, pazienza, se si rompe qualcosa in una centrale nucleare o la gestione in sicurezza delle scorie
“fallisce” la cosa rischia di essere grave.
3) non mi risulta che qualcuno sia riuscito o si sognerebbe di costruire centrali nucleari senza sovvenzionamento statale,
quindi…
la differenza è che molti possono dotarsi della tecnologia necessaria per produrre energia da rinnovabili, pochissimi quella da nucleare
4-5-6-9-11) le scorie sono un problema serio… direi IL problema quando si parla di nucleare, quello da risolvere PRIMA di mettersi a discutere di tutto il resto (io credo che questa sia una questione di logica).
Per prima cosa tu, come anche che il sig. Chicco Testa, affermate che le scorie vengono gestite in sicurezza, sono monitorate e si sa con certezza quantità e localizzazione…
Ma se tutto questo fosse vero, e forse (FORSE) potrebbe esserlo in altri stati, in Italia si è già visto come le eco-mafie riescono ad entrare nella gestione dei rifiuti pericolosi
Come mai si verifica questo:
cianciullo.blogautore.repubblica.it/2009/09/12/scorie-radioa...
se tutto è monitorato e tenuto sotto controllo?
Credo che se si risolvesse il problema scorie (o lo si riducesse drasticamente) le centrali sarebbero meno indigeste agli Italiani più preoccupati
Le centrali nucleari di quarta generazione alimentate a Torio riducono questi problemi
e sarebbe molto più facile la loro costruzione sia accettata e, oltrettutto, sarebbero economicamente più convenienti che è importante!
7) no, no, non penso affatto di aver scoperto l’acqua calda, anzi, visto appunto che è così “ovvio” io dico approfittiamone!
(almeno finchè è possibile!) e, nel frattempo, destiniamo quei soldi per la ricerca e riduciamo gli sprechi.
Così, quando non sarà più possibile
o conveniente acquistare energia elettrica da chi la vende pressochè a prezzo di costo, FORSE avremo in mano una tecnologia
migliore da quella oggi disponibile (un bieco ragionamento da imprenditore mi direbbe di cercare di puntare sulla realizzazione di centrali nucleari
che bruciano le scorie prodotte dalle attuali centrali, in questo modo potremmo farci pagare un domani dalla Francia e dalla Germania
per risolvere a loro il problema delle scorie e guadagnarci due volte!).
8) senza ricerca non andiamo da nesssuna parte, su questo, credo converremo tutti.
Io non mi ritengo un verde nell’accezione (negativa, indubbiamente) che viene data ai verdi/ecologisti in questo forum.
Se parti dal presupposto che non si possano nemmeno costruire centrali sperimentali per fare ricerca, allora è inutile anche
che stiamo qui a discutere, di certo non si costruiranno nemmeno quelle VECCHIE commerciali nucleari commerciali
10-12) abbiamo dati e fonti differenti, mi riserbo di controllare meglio.
15 Febbraio 2011 alle 01:54
@anonimo
stavo già disperando…….
1) il solare foto non ti fa risparmiare niente se non ci sono i finanziamenti statali, dato il costo dell’energia, quello del pannello, senza gli incentivi il pannello produrrà tanta energia da ripagarsi solo a fine vita, all’incirca. il solare termico è differente, costa ben poco e ha un alto rendimento, e questo permette realmente di ripagarsi in breve tempo anche senza sussidi statali. io non conosco persone che ne abbiano, volevo proporlo sul tetto del condominio ma tutti hanno detto di no.
2)questo è un dato che si può affermare fin da oggi, con un solo PERO’, cioè considerare risorse di idrocarburi a bassissimo prezzo (belli i tempi del petrolio ad 8$), con questa variabile qualsiasi altro impianto energetico è più costoso, con petrolio a quotazioni attuali il nucleare è, rimane e sarà sempre di più la fonte più economica.
anche la svizzera è dipendente dall’estero per tutto, fin’anche la produzione dell’elemento di combustibile, per l’italia invece avevamo a bosco marengo una fabbrica del combustibile, ma ha una sicurezza di approvvigionamento altissima visto che comperare e stoccare combustibile per un paio di anni è possibibilissimo, per una a gas è impossibile. la creazione della banca dell’uranio della IAEA permette poi di calmierare ulteriormente i possibili capricci di compratori o venditori, dando un terzo che vende e compera. l’italia non è produttore ma può esserlo, se qualcuno poi si mettesse a fare le prospezioni geologiche…….
per le scorie il costo è irrisorio, considera il deposito delle scorie ad alto livello americano (youcca), consideralo del costo di 100 miliardi, considera il numero impianti per fattore di carico per anni di produzione e quello è il costo finale totale delle scorie.
per le scorie ad ASSE innanzitutto sono principalmente scorie industriali e mediche, ed anche alcuni rifiuti ospedalieri o biologici (se ti ricordi a presadiretta alcuni riferivano anche di mucche morte), quindi è un deposito alquanto eterogeneo.
3) se non ti risulta informati, la famosa centrale finlandese è SENZA sovvenzioni statali, le future centrali inglesi saranno SENZA sovvenzioni statali, l’enel fa le centrali in slovacchia SENZA. in romania e bulgaria non so, visto che la società elettrica è statale e non privata, come lo conteggi? negli USA tutte eccetto la TVA sono società elettriche private e quindi non ricevono in alcun modo dei finanziamenti pubblici statali.
per i pochi che si doteranno di tecnologia nucleare, ti invito a leggere uno degli ultimi comunicati IAEA, nel prossimo decennio una decina di nazioni inizierà a costruire o avrà il suo primo reattore nucleare.
…) porti cianciullo come fonte delle notizie? vabbè……ora sono chiare molte cose….quando la società americana ha detto che non avrebbe fatto + l’EPR ha detto che non lo faceva perchè troppo costoso e non sicuro, leggendo però i comunicati costellation o anche il NYT si può leggere però la verità , gli immensi depositi di gas non convenzionale americani hanno fatto crollare le quotazioni del gas, il governo obama non ha ancora messo nessuna carbontax, e quindi la generazione tramite gas è al momento ridiventata più economica del nucleare. per la sicurezza, non ci sono problemi di sicurezza per i reattori US_EPR.
i rifiuti in mare erano una pratica comune fino agli anni ‘70, venivano però scaricati unicamente quelli di basso livello, non quelli di alto livello o anche medi. quelli di basso sono anche mere strumentazioni contaminate. questi scarichi in mare però non erano abusivi, ma strettamente regolamentati dagli stati, poi sono cambiati i regolamenti e non si fa più.
il problema delle scorie E’ stato risolto nel resto del mondo, guardare il deposito WIPP americano, quelli finlandesi, ungheresi, svedesi, inglesi, francesi, spagnoli ed altri al mondo, solo che la solita propaganda dice che non è stata trovata soluzione quando così non è.
per le centrali al torio ti consiglio di studiarle meglio, hanno alcuni lati vantaggiosi, ma altri molto svantaggiosi. fra i più cari agli ambientalisti (che ne sparano sempre assai) c’è quello della proliferazione. se per una centrale ad uranio è solo una invenzione degli ambientalisti, per quelle a torio è una certezza. quelle centrali infatti fertilizzano il torio trasformandolo in U233, che è buono per fare ordigni nucleari. oltretutto lo produce in modo molto puro e quindi senza necessità di arricchimenti (che nel caso del plutonio da reattori ad uranio è impraticabile vista la piccolissima differenza di massa fra tutti gli isotopi).
7) il fatto è proprio il FORSE. in italia ci siamo imbarcati in svariati progetti teorici da cui sono scaturiti molti prototipi (reattori nucleari organici, veloci, il CIRENE, cicli torio-uranio), ma nessuno ha portato ad alcunchè, altre nazioni ne hanno studiati ancora di più ma in pochissimi hanno prodotto risultati, siamo sicuri che quel FORSE sia vantaggioso? quando loro non ci venderanno più noi potremmo anche essere con le “pezz’arculo” visto che loro non daranno e noi potremmo non avere, se te sei certo di non voler rischiare col nucleare attuale, sei anche certo di voler rischiare un possibile (e molto provabile) nulla futuro?
8) come fai a dire a quelli di varese che vicino a loro vogliono installare un reattore sperimentale da 1MW di tecnologia innovativa e che non si sa come funziona? dopo che per decenni si è detto che il nucleare è il male?
come fai però a definire una centrale “vecchia”? non lo hai delucidato
10-12) per le bombe non sono fonti, sono DATI, DATI da una parte ed invenzioni dall’altra. gli impianti di arricchimento sono totalmente differenti, gli impianti di fabbricazione idem. fino alla produzione dell’esafluoruro di uranio viaggiano sullo stesso binario, ma poi la similitudine finisce qui, totalmente. gli usa hanno un centro per il riprocessamento del combustibile dei reattori militari, ma non ne hanno nessuno per quelli civili (lo faranno nei prossimi anni con tecnologia francese). in francia hanno un centro di riprocessamento civile, uno militare, un centro di arricchimento militare ed uno civile (tricasten, che arricchisce AL MASSIMO al 3.5% se non ricordo male, cmq siamo lì), non sono minimamente comparabili.
per i francesi ed i finlandesi controlla, controlla……anche i cinesi ne stanno per ordinare altri 2. gli indiani ne hanno comprati 2 e ne stanno valutando altri 4, gli inglesi ne avranno da almeno 4 a 9 in base alle tempistiche di approvazione dell’agenzia nucleare inglese (se ci mette tanto ad approvare l’AP1000 e.on e rwe passano al reattore francese), negli USA ce ne sono una decina di domande.
15 Febbraio 2011 alle 13:41
X Riva: Non trovo l’intervista completa.
Lodevole il suo intervento pubblico.
x Anonimo: fermo restando i suoi pre-concetti nessuno vuole rimuovere, ma la verifica dei dati è da ritenersi utile per comprendere la complessità dell’argomento o mescolare tutto per distillare la propria ostilità al nucleare è l’unica costante da quando esprime il suo pensiero in questo link?
Chiedo.
15 Febbraio 2011 alle 20:15
@Cher
ti rispondo al volo: io non sono anti-nuclearista, se lo fossi non parlerei nemmeno di ricerca nucleare e centrali sperimentali.
Io sono contro lo spreco e per soluzioni convenienti.
Se proprio dobbiamo accollarci i rischi (e per quanti bei dati si portino, i rischi ci sono e restano) del nucleare, per lo meno che ne valga la pena a livello economico per me e per le tasche di tutti quelli che non ha diretto interesse nella costruzione di centrali nucleari (io non sono l’A.D. di EDF e non sono azionista Areva) secondo me le EPR sono (così rispondo anche a Enrico) vecchie ed inutili perchè non portano nulla di innovativo e continuano a presentare gli stessi difetti delle altre centrali prima di esse. In più, sono costose e sono Francesi…
Investirei molto più volentieri in qualcosa di Italiano e che cerchi di essere innovativo… (maledetta) politica Italiana permettendo, le teste ci sarebbero… (purtroppo la speculazione entra dappertutto in Italia!)
Forse, a differenza vostra, sono un “nuclearista che non si accontenta”.
p.s.
fermo restando che, quando parlo, io esprimo il mio parere
15 Febbraio 2011 alle 20:21
veramente non hai risposto. cosa non è innovativo? quale è il metro di giudizio? perchè proprio la francia non va bene? ti va bene l’america? bhè, i reattori francesi sono cugini di quelli americani, discendono dagli stessi modelli iniziali.
se vuoi qualcosa di italiano devi aspettare una ventina di anni se ti va bene, è questo il tempo che ci vuole per la creazione di una nuova tecnologia nucleare, il progetto EPR è nato negli anni ‘90, mentre quelli di IV gen sono nati nel 2000 e saranno pronti non prima del 2020 (se va bene e commercializzati su larga scala dopo un decennio).
come fai a definire una tecnologia vecchia ed una nuova? quali sono i metri di giudizio per dire che non ci sono novità di uno rispetto all’altro?
15 Febbraio 2011 alle 22:18
Enrico, ma l’ho ripetuto più e più volte…
Ribadisco, io non mi accontento, e quello che bisogna che cambi è il “sistema”. Finchè le menti Italiane sono costrette ad andare all’estero per fare ricerca in modo dignitoso, non andiamo da nessuna parte.
Per te una centrale progettata vent’anni prima che non risolva gli aspetti critici legati alla tecnologia nucleare (quelli che la rendono tanto antipatica / indigesta / spaventosa ai più) e le scorie, inutile cercare di ridimensionarlo, sono un problema centrale, è una centrale che merita di essere considerata “nuova”?
Nuovo è qualcosa che ha un rapporto costi/benefici indiscutibilmente conveniente e che non dia adito a gestione di problematiche correlate anche esse contribuenti ai costi (diciamo anche a prova di speculazione-italiota… ce l’ho con chi cavalca ogni occasione per arricchirsi alle spalle del resto dell’Italia… e ci sono!).
L’EPR non è stata pensata secondo questi principi, non è innovativa.
16 Febbraio 2011 alle 01:27
mi ricordo una storia di topolino in cui pippo fa richieste assurde ad una fabbrica automatica e supermoderna per una auto come lui la voleva, cioè con smorzatori di rumore per non far baccano, con filtri assoluti per non inquinare ed altre cose simili, alla fine la fabbrica esplode perchè le richieste erano impossibili da realizzare (la storia si conclude così per altri motivi, ma sempre a causa di queste richieste di pippo). tu mi sembra che stai sempre facendo le sue richieste, vuoi la moglie ubriaca e la botte piena…….
una centrale nucleare oggi, fra 10 anni, fra 1000 anni produrrà sempre scorie, è un fatto fisico, checchè ne dica chicchessia.
ogni centrale se costruita oggi, anche la ANGRA III, è nuova, anche se è basata sul progetto del KONVOI, ma è una centrale nuova, con tutti i sistemi ridisegnati in larga parte per i nuovi requisiti. ammesso che si faccia un nuovo magnox oggi, il progetto è vecchio, ma la centrale è nuova, perchè tutti i sistemi devono essere aggiornati a quelli attuali e non sono più validi i sistemi del 1960 (che poi in larga parte anche ad oldbury e wylfa sono stati tutti cambiati).
in ogni caso, oltre che: non risolve il problema delle scorie ed è una macchina per fare profitto per cui non sono lampanti i vantaggi fra costi-benefici e possibili danni, potresti esprimere meglio il tuo pensiero? ho molta difficoltà a comprenderlo. il primo punto è fisiologico, il secondo è un criterio dettato dall’economia, il terzo è un criterio dettato dalla conoscenza del problema, meno uno lo conosce e meno sa leggere i benefici ed i problemi ed a paragonarli.
esponi punto per punto i motivi per cui una tecnologia può dare adito ad essere definita dal tuo punto di vista vecchia e poi si inizierà a ragionare. le centrali di IV gen saranno progetti di 30 anni prima, quello che oggi definisci nuovo ed innovativo allora lo etichetterò sempre come vecchio e vetusto, visto che oltretutto la IV gen sono tutte, dalla prima all’ultima (forse solo gli SCWR sono veramente nuovi essendo un inframezzo fra PWR e BWR) riproposizioni aggiornate di reattori degli anni ‘60 e ‘70 che per il tempo avevano troppi problemi, come voler fare da edison un circuito integrato…..non è ancora venuto il tempo per….
18 Febbraio 2011 alle 18:03
C’è nessuna signora o signorina che riesca a mettere al tappeto l’Anonimo?
È un tipo difficile ma con alcune mosse femminili magistrali dirà poi che ne ha a sufficienza e non dirà più:
Ribadisco, io non mi accontento, …
19 Febbraio 2011 alle 11:17
dev.electroportal.net/vis_resource.php?section=DomRisp&i...
19 Febbraio 2011 alle 16:31
Ho sbagliato discussione per il link, scusate.
——–
Credo sia sufficiente l’Ass. Ecologisti-Anonimi, dove possono ribadire e non accontentarsi finché vogliono.
Chi diceva : ” quello che usi è nuovo, quello che vedi è già vecchio” ?
Cher
5 Settembre 2011 alle 21:12
DOPO IL REFERENDUM
a cura di Umberto Foli e Vincenzo Romanello
Come premessa, è opportuno precisare che qualunque referendum, proposto sotto la spinta dell’emotività e della disinformazione su argomenti di carattere scientifico, spesso produce risultati totalmente fuori dalla logica. Nel caso specifico è stato proposto un referendum al quale hanno partecipato milioni di cittadini con scarsa conoscenza dei problemi energetici del nostro Paese e quasi nulli delle tematiche legate all’energia nucleare.
Esistono una serie di questioni che, essendo squisitamente tecniche e che coinvolgono gli interessi di tutto il Paese, potrebbero essere sottoposte a referendum popolari solo dopo una serie di dibattiti fra esperti favorevoli o contrari, ciascuno presentando le proprie ragioni in modo semplice e reso comprensibile dai cittadini, così che ciascuno possa prendere una decisione consapevole.
Nulla di tutto ciò è stato fatto per il referendum sul nucleare. Gli organi d’informazione hanno dato largo spazio alla fazione antinucleare che, spesso, sono completamente digiuni sui problemi legati a questa forma di energia ed hanno detto le più colossali sciocchezze e falsità , giocando sulla mancanza di informazione e sull’emotività , citando i gravi incidenti accorsi in questo settore. Nel caso dell’incidente avvenuto a Chernobyl (in Ucraina, al tempo URSS) è stato affermato che vi sono stati centinaia di morti, che altre decine di migliaia sarebbero decedute a seguito della contaminazione da radiazioni, che tutta la zona circostante alla centrale non sarebbe stata più utilizzabile per centinaia di anni. Nulla di tutto ciò si è verificato, i morti sono stati una sessantina, per radiazioni e per cause meccaniche, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha constatato, statistiche alla mano, che non si sono avuti aumenti nella diffusione dei tumori dopo l’incidente in Ucraina, nelle zone direttamente colpite dalla ricaduta di sostanze radioattive, ne nel mondo. Per chi non ci crede si invita a leggere il relativo rapporto dell’UNSCEAR (Comitato Scientifico delle Nazioni Unite sugli Effetti delle Radiazioni Nucleari) liberamente disponibile on line. Oggi la radioattività residua nelle zone esterne alla centrale è inferiore a quella che si misura in piazza S. Pietro a Roma o nelle catacombe di Priscilla. L’incidente di Tree Mile Island, in USA, non ha causato nessuna vittima, si è avuta solo la perdita del reattore. L’incidente di Fukushima in Giappone ha causato la distruzione di alcuni reattori ed una contaminazione per la fuga all’esterno di parte dell’acqua di raffreddamento del nocciolo, attualmente sotto controllo. Si sono avute contaminazioni di alcuni operatori della centrale. I dati sono attualmente in aggiornamento, ma nessuno è morto in seguito all’esposizione alle radiazioni.
Questi elettori sono stati influenzati da falsi profeti che hanno proposto il referendum del 12-13 giugno, preoccupati solo del consenso elettorale, mostrando un totale disinteresse per i problemi energetici di questo Paese. Su questa base e, dopo gli incidenti citati, il risultato era scontato. Il popolo italiano, sulla base del referendum del 12 e 13 giugno, ha definitivamente affossato, per cinque anni (e forse per molto di più), l’utilizzo dell’energia nucleare che avrebbe potuto dare un significativo contributo alla indipendenza energetica del Paese, all’abbassamento del costo del kWh, per industrie e privati, ed a far rientrare il nostro Paese nei limiti imposti dal Protocollo di Kyoto in fatto di emissioni di gas ad effetto serra.
La cosa più grave è che hanno votato per l’esclusione di questa forma di energia dal nostro Paese, anche ingegneri, fisici e (pseudo)competenti della materia, dimostrando una insensata paura del nucleare o dal fatto che si trattava di votare contro il Governo Berlusconi. Alcuni hanno giustificato la loro posizione dichiarando che in Italia non vi sarebbero ingegneri e/o industrie, in grado di realizzare impianti sicuri e gestori affidabili. Si tratta di una posizione fortemente denigratoria sulle capacità dell’industria nazionale, ignorando che l’Italia nel lontano 1952 è stata la seconda, dopo l’Inghilterra a realizzare un reattore per la produzione di energia elettrica. Se alcuni benpensanti avessero proposto il ripristino della pena di morte in Italia, dopo i noti fatti nei quali sono state coinvolte due giovani vittime, probabilmente il risultato sarebbe stato affermativo. Sarebbe stato un bene? Lasciamo la risposta al lettore…
Inoltre, i proponenti di questo referendum, si sono ben guardati dal presentare un piano energetico alternativo al nucleare, attuabile e credibile. Hanno solo proposto l’utilizzo del vento e del Sole come toccasana per ridurre la nostra dipendenza energetica dalle importazioni ignorando, volutamente, i limiti di queste due fonti energetiche.
In questo piano avrebbero dovuto indicare, sulla base delle potenzialità del vento e del sole e, soprattutto, delle loro idee, gli impianti da realizzare e le relative ubicazioni, i tempi ed i costi sia degli impianti, sia del kWh prodotto e come ovviare alla discontinuità della produzione energetica. Per inciso il costo del kWh, oggi in Italia, supera del 30% quello della media europea ed è il doppio di quello che pagano i francesi. L’utilizzo del vento e del fotovoltaico non farebbero altro che aumentarlo sensibilmente.
Per coerenza, tutti coloro che hanno promosso questo referendum, verdi e sinistre, dovrebbero anche convincere il Governo a ridurre a zero le importazioni di energia elettrica dalla Francia, dalla Svizzera e dalla Slovenia, prodotta dal nucleare: si tratta di ben 15 miliardi di kWh. Ma si sono ben guardati da fare qualsiasi dichiarazione in merito. Per sostituire questa energia bisognerebbe installare oltre 10.000 macchine eoliche da un megawatt oppure 120 kilometri quadrati di pannelli fotovoltaici (altro che impatto ambientale: qualcuno ha detto dove intenderebbe mettere questi impianti con il nome dei comuni che dovrebbero ospitarli?), con buona pace degli ambientalisti che già si oppongono a queste installazioni. In alternativa si dovrebbero realizzare 2 centrali della potenza di 1000 MW ciascuna, alimentate a gas o a carbone. Con quest’ultima ipotesi si immetterebbero nell’atmosfera altri 8 miliardi di kg di anidride carbonica all’anno che, sommati a quelli attuali, ci allontanerebbero ulteriormente dagli obiettivi imposti dall’aver sottoscritto l’accordo di Kyoto che limita le emissioni di anidride carbonica ed esponendoci alle relative sanzioni economiche.
Questi stessi signori, pur di affossare il nucleare, dimostrano anche una completa ignoranza del mercato e della consistenza delle fonti fossili, alle quali, ob torto collo, dovremo ricorrere. Dai dati della Energy Information Administration americana, che valuta la consistenza delle riserve delle fonti fossili quali il carbone, il petrolio, ed il gas si evince che, ai consumi attuali (destinati ad aumentare) le riserve di gas e petrolio potranno bastare per i prossimi 40-60 anni, quelle del carbone per 200 anni. Anche supponendo che si possano scoprire nuovi giacimenti, prima o poi si arriverà all’esaurimento, che non sarà molto più lontano.
La loro proposta è un esteso utilizzo del vento e del fotovoltaico ma non propongono piani energetici credibili e non dicono che con l’assottigliarsi delle scorte dei combustibili fossili ed il loro aumento dei prezzo si dovrà ricorrere all’energia elettrica che entrerà sempre di più nell’utilizzo anche nel settore domestico e nei trasporti. L’alternativa sarà un arresto od arretramento dello sviluppo con pesanti conseguenze sull’occupazione e sul benessere dei cittadini.
Questa immensa faciloneria, purtroppo, ricadrà su tutti noi con un aumento dei costi del kWh, con conseguenza sui privati e, molto più gravi, sulle industrie con una diminuzione della loro competitività e conseguente rischio sui posti di lavoro.
Oggi il gestore della rete elettrica paga alcuni miliardi di euro all’anno per incentivare le energie rinnovabili (o “fonti da intemperie” come qualcuno, molto efficacemente, le ha definite) e, pochi sanno, che i soldi per questo finanziamento sono prelevati dalle tasche dei cittadini con un incremento di 0,022 Euro per ogni kWh consumato. Tanto per dare un’idea si tratta di una settantina di Euro all’anno per consumi di 3500 kWh. In sintesi, tenendo conto degli incentivi alle rinnovabili, lo Stato preleva soldi dalle tasche dei consumatori dei energia elettrica per trasferirli nelle tasche di altri (pochi)cittadini, contro ogni logica.
Nella realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici già sono entrate le varie organizzazioni criminali per investire in modo sicuro e redditizio i loro fondi ricavati dalle estorsioni e dal commercio della droga, ovvero un ottimo sistema per ripulire i denaro sporco.
Purtroppo il nostro Paese non ha risorse interne, tranne l’energia idraulica, ormai quasi completamente sfruttata, il geotermico, il sole ed il vento. Questo piano dovrebbe indicare come utilizzare le risorse interne, ovvero tipologia degli impianti, tempi di realizzazione e costi. Nel caso che i contrari al nucleare, sempre per coerenza, dovessero annullare le importazione dall’estero di energia elettrica di produzione nucleare, dovrebbero presentare dei piani credibili per sopperire a questa mancanza.
Nel 2009 il consumo di energia elettrica nel nostro Paese si è attestato su 330.000 MWh, per il 2020 sono previsti ulteriori 40.000 MWh per 2020. Non sarà certamente ne l’eolico ne il fotovoltaico a coprire questi maggiori consumi che subiranno incrementi anche dall’utilizzo sempre più esteso dell’energia elettrica.
Ai liberi pensatori di tirare le somme!!!
8 Settembre 2011 alle 22:53
Naturalmente sono d’accordo.
Solo una piccola precisazione sul carbone: quando ho fatto un po’ di giro su internet tanto per avere il polso delle riserve ho scoperto che potrebbe durare parecchio meno di quello che si pensa, perchè un conto è quello che c’è e un altro paio di maniche è la quantità realmente estraibile (cosa che ricordo viene fatta tutt’oggi con un costo di vite umane ingentissimo - parecchie migliaia all’anno, pare che nella sola Cina qualche anno fa avesse superato i 10000 minatori morti).
I riferimenti li ho messi qui
archivionucleare.com/index.php/2011/02/08/riserve-mondiali-c...
8 Settembre 2011 alle 22:56
Ecco qui il link
daily.wired.it/news/politica/le-riserve-mondiali-di-carbone-...