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Nascita del Forum nucleare italiano

11 Agosto 2010 di Amministratore

Il 27 luglio è stato presentato a Roma il “Forum nucleare italiano“.

Il “Forum nucleare italiano” è un’ associazione no-profit che vuole contribuire, come soggetto attivo, alla ripresa del dibattito pubblico sullo sviluppo dell’ energia nucleare in Italia (in altre parole il suddetto “Forum nucleare italiano”, è bene chiarirlo, non è un web-forum dove si può partecipare a discussioni).

Tale associazione ha come riferimento l’ esperienza di analoghi Forum, nati in altri Paesi dove l’ energia nucleare fa parte del mix energetico, quali il Belgio, la Svizzera, la Spagna, la Germania, la Slovacchia e gli Stati Uniti. Queste realtà sono organizzate come associazioni, con una membership trasversale (dalle imprese alle università, dal mondo della ricerca a quello economico) ed hanno giocato un ruolo importante nel dibattito sull’ energia in questi Paesi.

Il “Forum nucleare italiano” ha come obiettivi:
- contribuire, come soggetto attivo, alla ripresa del dibattito pubblico sullo sviluppo dell’energia nucleare in Italia, promuovendo il dialogo tra tutti gli attori coinvolti
- favorire una più ampia e approfondita conoscenza dell’opzione nucleare e delle sue implicazioni, come condizione indispensabile di un confronto non pregiudiziale sul tema
- rappresentare un centro di divulgazione di una informazione tecnico-scientifica sull’ energia nucleare che sia ampia, chiara, trasparente e accessibile.

Sono soci fondatori: Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.on, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Flaei-Cisl, Gdf Suez, Politecnico di Milano, Sapienza-Universita’ di Roma, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem, Universita’ di Genova, Universita’ di Palermo, Universita’ di Pisa, Westinghouse.

Il Consiglio Direttivo è composto da: Chicco Testa (Presidente), Bruno D’Onghia (icepresidente), Federico Colosi (Direttore Generale).
Inoltre è in via di costituzione un Comitato Scientifico multidisciplinare, che assicurerà i più rilevanti ed avanzati contributi al dibattito su aspetti tecnico-scientifici.

Per maggiori informazioni si può visitare il sitoweb del “Forum nucleare italiano“.



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  • 32 Commenti a “ Nascita del Forum nucleare italiano”

    1. matteo scrive:

      Dopo il delirante blig di Paolo Brutti, segnalo:
      http://www.oltreilnucleare.it/images/pdf/seminario.pdf
      temo che non sappiano fare neppure le divisioni, perchĂ© dicono: “Il consumo attuale di uranio è di circa 70.000 tonnellate l’anno e le riserve stimate sono 15 milioni di tonnellate (sto parlando di riserve facilmente estraibili, perchĂ© se si decidesse di utilizzare riserve meno accessibili i costi aumenterebbero enormemente); al ritmo attuale di estrazione, le riserve si esauriranno entro 60 anni. Se dunque per limitare le emissioni di Co2 si dovesse decuplicare il numero di centrali, queste riserve basterebbero per 6 anni soltanto.“.
      Ma 15 milioni (che comunque Ă© una sottostima del metallo uranio) diviso 70.000 non fa 214 anni!? Ovviamente non citano le fonti non convenzionali di combustibile fissile (ceneri carbone, fosfati, mox, acqua di mare, torio, ecc..). Un trionfo delirante di fesserie galattiche!

    2. Edoardo scrive:

      …talvolta l’ottusitĂ  di questi “signori” batte la loro malafede.
      Comunque, nonostante questi individui, le cose procedono. Vedi link:

      ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/nucleare/2010/08...

    3. dr.Luigi Filippo von Mehlem scrive:

      mi sembra veramente poco per un Forum nato con simili soci fondatori. Il Foratom di 50 anni fa aveva ben altro risalto.

    4. Cher scrive:

      Tratto dalla presentazione dell’On Saglia all’inaugurazione del forum”il Forum è
      complementare all’azione del Governo, che promuoverà una specifica campagna di
      sensibilizzazione: non per convincere i cittadini, ma per dar loro gli strumenti per decidere ed
      esprimere un’opinione fondata su dati reali.
      ” cosa significa dar loro gli strumenti per decidere?
      In tutto questo vedo una potenziale deriva verso una creazione di “tifoserie” pro&contro che di sicuro porteranno solo ad una incredibile perdita di tempo a livello decisionale. Spero che venga tenuto presente che le tifoserie sono da evitare.

    5. Giorgio Puggioni scrive:

      stiamo assistendo ai funerali del buon senso….. nucleare, o no; i depistaggi informatici ci portano ad un delirio sociale difficilmente evitabile….. e sempre piĂą dura la detta via nel ” POTERE ” di pochi che al solito ” ignaro ” Pantalone toccherĂ  calar le braghe…..

    6. Giacomo scrive:

      Approposito di tifoserie…..questa batte tutti:

      http://www.agoravox.it/Nucleare-ci-vuole-del-coraggio.html

      e pensare che nel sito ( www.isde.it ) di questi fantomatici “medici per l’ambiente” compare il logo “sito denuclearizzato”.

      Ora chi spiega a questi signori che la prima industria civile ad utilizzare materiale radioattivo e’ quella medica e nessuno si e’ mai lamentato?!

      Chi va a spiegare che il fondo naturale dove si vive puo’ arrivare ad essere migliaia di volte piu’ radioattivo di qualsiasi impianto atomico e dati alla mano nessuno si lamenta?!

      Chi spiega a questi signori che l’attuale normativa sulla manipolazione del materiale radioattivo (per tutto il ciclo del nucleare civile) e’ di gran lunga piu’ stringente tale da rendere paradossalmente l’intera regione Campania un rifiuto nucleare,eppure nessuno lo dice?!

      Perche’ l’incidenza di vari tipi di tumore (Pietruccio credo abbia il link del sito) e’ notevolmente superiore in Italia che non produce piu’ nucleare da 25 anni e nessuno lo dice?!

      P.S. Torna ancora una volta alla ribalta uno strano studio tedesco del 2008: il KIKK study……

    7. dr.Luigi Filippo von Mehlem scrive:

      ribadisco che è ancora poco e che non ritengo che questo genere di interventi possa condurre a risultati concreti , tuttavia è utile portare a conoscenza di chi non sa l’incongruenza dei capitali investiti in promuovere comuni “denuclearizzati” non solo con i tanti cartelli ( che spero paghino le dovute tasse locali ) , ma addirittura , vedi Ospedale di Treviso ammettano di fatto la Risonanza Magnetica Nucleare RMN, ma in alcuni cartelli , pur rimanendo la soatanza , questa si riduca a RM , sigla automobilistica di Roma. o quantomeno ridurre al solo elemento magnetico un fenomeno prettamente nucleare.
      Ma ancor peggio che poi cerchi di raccogliere il contributo dei cittadini :VERSA IL 5 PER MILLE DEL TUO REDDITO PER SOSTENERE L’ASSOCIAZIONE MEDICI PER L’AMBIENTE – ISDE ITALIA
      ivi compresa la propaganda antinucleare e non si sa anti chi altro.
      Per un precedente intervento non sarei invececosì negativo sugli “strumenti” , che potrebbero anche essere queli del voto politico e amministrativo o altre iniziative leecite.

    8. Cher scrive:

      Gli “strumenti” per ” decidere” ” ai cittadini”sono una scorciatoia o alternativa all’incapacitĂ  di pianificare una operazione che porta a dei risultati!
      Spiego meglio il mio modesto punto di vista:
      Tutto ciò che implica una conoscienza specifica di fatto esclude l’oppurtunitĂ  di fornire uno strumento decisionale a chi non conosce con sufficiente cognizione di causa l’argomento stesso!
      I famosi referendum avvenuti in Italia sono un esempio di strumentalizazione di quanto accaduto.
      Nonostante non avevano nulla a che vedere con la “volontĂ  popolare” in merito alla chiusura delle centrali,perchè il quesito era tutt’altra cosa queste sono state chiuse in “volontĂ ” del popolo!
      Naturalmente , vedi in Svezia ( credo o per lo meno un paese nordico)) , la volontĂ  popolare si è espressa in un referendum ( non ne conosco di dettagli) ma nella sostanza era “pro” o ” contro” hanno vinto i contro il nucleare!
      Le centrali non vennero chiuse e alla domanda del perchè non vennero chiuse , l’autoritĂ  competente o governativa rispose” ……. prendiamo atto della volontĂ  popolare, ma questo non implica l’interruzione produzione di energia da fonte nucleare……..”

      Credo di aver esposto il motivo della perdita di tempo nel voler dare gli “strumenti in mano al popolo”

    9. Cher scrive:

      Spero di leggere al piĂą presto , da parte del forum nucleare Italiano appena insediato una meticolosa smentita con relativa e corretta spiegazione alle domande poste al Dr Miserotti.
      “Nucleare, ci vuole del coraggio. Intervista a Giuseppe Miserotti
      Giuseppe Miserotti è Presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza e referente provinciale dell’ISDE-Italia (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente).”
      http://www.agoravox.it/Nucleare-ci-vuole-del-coraggio.html

      Naturalmente , in attesa di qualche gemito proveniente dal forum, gradirei leggere le tempestive e i puntuali chiarimenti da parte di Renzo Riva, affichè possa divulgare con cognizione di causa una versione corretta in merito alla intervista. Grazie

    10. Cher scrive:

      Ho trovato queste informazioni , credo utili , per farsi un’idea sulla “faziositĂ ” dell’intervista sopra menzionata, intesa come indirizzo sbagliato a chi rivolgere le doverose domande citate nell’intervista, non escludo come interesse comune avere un parere a paritĂ  di domande alla associazione AIRM.
      http://www.airm.it/Chi-e-l-Airm.html
      Riporto un estratto di chi sono:
      …..”L’attivitĂ  di sorveglianza medica è prevista esplicitamente come obbligo da direttive comunitarie (Direttiva 80/836/EURATOM, 96/29/EURATOM), recepite nella nostra legislazione con i D.Lgs 230/95 e successive modifiche ed integrazioni (in particolare D.Lgs. 241/2000).

      Questa attività deve essere affidata a medici riconosciuti idonei dal punto di vista della formazione da parte degli stati membri. L’Italia ha assolto questo obbligo istituendo un elenco nazionale presso il Ministero del lavoro, elenco al quale si può accedere avendo determinate caratteristiche professionali e dopo aver sostenuto un esame “abilitante”: è appunto l’elenco dei medici autorizzati;

      L’AIRM si è fatta carico fin dalla sua fondazione del compito di formazione scientifica e professionale nella materia specifica di Radioprotezione (ionizzanti e non) con numerosi congressi nazionali, alcuni dei quali a partecipazione internazionale, convegni, corsi, seminari e giornate di studio ed è iscritta alla Consulta delle Società Scientifiche della FNOMCeO ed alla FISM (Federazione Italiana delle Società Mediche). E’ altresì associata alla CIIP (Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione) ed ultimamente è federata con l’AIRP e la AIFM per i comuni interessi culturali di Radioprotezione e per l’adesione alla Associazione Internazionale di Radioprotezione (IRPA).

    11. Cher scrive:

      Sul sito è possibile scaricare il seguente documento :
      Traduzione della ICRP Publication 103
      “ The 2007 Recommendations of the
      International Commission on Radiological Protection”
      Annals of the ICRP Volume 37/2-4, 2008

      Milano, 27 giugno 2008, ISBN 88-88648-08-9
      La realizzazione di questa pubblicazione è stata autorizzata dalla Commissione Internazionale per la
      Protezione Radiologica (ICRP)
      La riproduzione della presente pubblicazione è consentita citando la fonte:
      Traduzione della ICRP Publication 103 “ The 2007 Recommendations of the International Commission on
      Radiological Protection” a cura del Comitato Internazionale AIRP, Milano, 27 giugno 2008,
      ISBN 88-88648-08-9

      Dato che è di 300 pagine, mi ci vorranno un po di giorni per “metabolizzarlo” ! Indipendentemente da chi giĂ  lo conosce ,questo documento , sarĂ  di grande utilitĂ  per farmi una corretta conoscenza in merito alla “Protezione radiologica”

    12. Renzo Riva scrive:

      A Cher dico che ho fatto di meglio chiamando in causa il prof. Marino Mazzini che ha risposto dicendo che l’informazione e le domande si basavano su posizioni preconcette e notizie false e tendenziose.

      Inoltre l’ing. Giuseppe Filipponi m’invia una mail con questo testo:

      Caro Giampaolo e Renzo, questi sono una gabbia di matti a cui qualcuno ha aperto i cancelli.
      Pazientemente non ci stanchiamo però di riproporre le ragioni del nucleare.
      Lo studio Ambrosetti ha fatto uno stdio di 200 pagine per concludere che in Italia il nucleare è indipensabile ambrosetti.eu/_modules/download/download/it/documenti/ricerc...

      Vedi http://www.fusione.altervista.org/illusioni_verdi.htm

      Secondo me bastava non piĂą di mezza pagina.

      Tutte le spiegazioni tecniche e anche economiche sul nucleare sono in definitiva meno importanti e non necessarie se sono ben comprese le comparazioni dei rischi che riporto di seguito.
      Questo in effetti è tutto quello che la gente vuole sapere sul nucleare e purtroppo è proprio quello che viene spiegato più raramente. I media non ne parlano mai e anche i sostenitori del nucleare spesso non ne parlano preferendo dilungarsi sui dettagli tecnici e scientifici e economici che quasi mai sono compresi e servono solo a preoccupare gli ascoltatori.

      Per essere sicuro che questa importantissima questione sia ben compresa la ricapitoliamo brevemente.
      Secondo le stime degli scienziati americani della Nuclear Regulatory Commission (NRC- ente governativo), realizzare un pieno programma elettronucleare, per cui la produzione di energia elettrica negli USA avverrebbe totalmente per via nucleare (come è praticamente ora solo in Francia), comporterebbe per il cittadino medio americano:
      1) lo stesso rischio che assumerebbe un fumatore che fumasse una sigaretta in piĂą ogni 15 anni
      2) lo stesso rischio che sarebbe assunto da una persona in sovrappeso che aumentasse il suo peso di 0,012 once = 0,34 grammi
      3) lo stesso rischio dovuto all’aumento dei limiti di velocità sulle autostrade da 55 a 55,06 miglia/h
      4) tale rischio è 2000 volte minore di quello che assumerebbe un individuo che passasse dall’utilizzo di un’auto media ad una piccola
      Se non ci si fida degli scienziati e i tecnici dell’NRC e si preferisce l’opinione di quelli aderenti all’Union of Concerned Scientists (UCS), il gruppo antinucleare più importante negli USA, consigliere di Ralph Nader, allora la realizzazione di un pieno programma nucleare negli USA comporterebbe un rischio:
      1) uguale a quello assunto da un fumatore che fumasse una sigaretta extra ogni 3 mesi
      2) uguale a quello assunto da una persona sovrappeso che aumentasse di 0.8 once = 22,7 grammi il suo peso
      3) uguale a quello che si avrebbe portando i limiti di velocitĂ  delle autostrade USA da 55 a 55,4 miglia/h
      4) un rischio 30 volte minore di quello che assumerebbe un individuo che passasse dall’utilizzo di un’auto media ad una piccola

      Salutoni GF

    13. Emiliano Bertelli scrive:

      Inizio col dire che qualsiasi questione inerente scelte che coinvolgano tutta la popolazione il territorio e la sua sicurezza, dovrebbero passare tramite consultazione popolare o referendum. Non entro nel merito di una probabile scelta da una parte o l’ altra, ma mi risulta che il popolo italiano si sia gia’ espresso anni passati , e quindi si dovrebbe tornare ancora alla consultazione dei cittadini prima di decidere. Invece per quel che riguarda il mio punto di vista penso che si dovrebbero rivedere tutte le politiche energetiche e ambientali del nostro paese. Investire in energie alternative non vuole dire per forza costi maggiori, se si tengono di conto gli impatti ambientali a lungo termine e la cultura in tal proposito che verrebbe a responsabilizzare gran parte del nostro paese. Una vera democrazia di alto profilo deve saper generare nei suoi uomini speranza e futuro, non dubbi o paure. Credo che un ritorno al nucleare sia solo un interesse di pochi per investire in insicurezze per le tasche di pochi. Ci sono troppi interessi intorno per pensare che una simile scelta sia veramente limpida e genuina. Utilizziamo quello che il nostro splendido territorio puo’ offrirci, e abbattiamo i costi aumentando la richiesta. Molti paesi del nord - Europa ci insegnano in tal senso, come in Inghilterra che hanno impiantato enormi “mulini in mare da garantire gran parte dell’ Energia necessaria. Uno dei difetti del nostro paese purtroppo e’ quello di guardare spesso al nostro passato. Andiamo invece verso il futuro.

    14. dr.Luigi Filippo von Mehlem scrive:

      A cosa servono allora le elezioni ed i governi ? Ma a parte questo certe scelte possono essere solo del colto e non dell’inclita. Quest’ultimo manovrato da interessi di parte e da chi dispone di maggiori mezzi , vedi la potenza del petroldollaro che è stata la causa principale del nostro deficit finanziario.
      Non è che “il colto” sia poi esente da pressioni , ma è controllabile.E mai come in questo caso “le tasche di pochi” sono ben definite e definibili : OPEC e basta.Si abbia poi il coraggio di completare loa frase ” energie alternative” con “al carbone e petrolio” e così si identificherebbero subito i chiari interessi di parte.Ma come si fa a dire che carbone e petrolio siano meno inquinanti del nucleare pacifico ? Ma non leggete ogni anno i disastri nelle miniere , dal Belgio alla Russia , alla Cina e altrove ? Ma non vedete che le guerre e guerriglie si accentrano praticamente solo nei paesi produttori di petrolio e di droghe ? Non vedete come sono ridotte le nostre cittĂ  , i mari e l’atmosfera ? Ma non siamo ciechi e pertanto riconosciamo anche i problemi della necessaria maggior sicurezza e dello smaltimento delle scorie ,ma questi si possono risolvere con le tecnologie e con la ricerca.. Ma queste scelte appartengono ai tecnici ed agli scienziati , naturalmente a quelli onesti e non corrotti. Ma al contrario del Petroldollaro il Nucleare di soldi ne ha pochi e non da spendere in costosi Referendum.

    15. matteo scrive:

      Per Emiliano Bertelli: nella migliore delle ipotesi sei solo maleinformato.
      Non conosci i quesiti del referendum del 1987. All’atto pratico, con le tre domande (del referendum del 1987) si domandava di cancellare alcune disposizioni di legge concepite per rendere piĂą facili e rapidi gli insediamenti energetici: la prima era stata creata per evitare che il sindaco di un piccolo paese di duemila abitanti dove era previsto l’insediamento di una centrale nucleare potesse opporsi ad oltranza, mentre la seconda era la cosiddetta “monetizzazione del rischio” per i comuni che ospitavano impianti di produzione di energia (non necessariamente nucleari, ma anche a carbone):
      zonanucleare.com/questione_scorie_italia/referendum_nucleare...
      Inoltre, la regione Sardegna (con l’allora Presidente, di Forza Italia, l’impareggiabile Mauro Pili!) con la legge n.8 del 3 luglio 2003, poi la Basilicata con la legge n.31 del 21 novembre 2003 ed infine la Calabria con la legge del n.26 del 5 dicembre 2003, hanno provato a “denuclearizzare” il territorio da loro amministrato. Ebbene, la Corte Costituzionale con la sentenza n. 62 del 29 gennaio 2005 ha dichiarato illegittime queste leggi regionali in quanto in contrasto con gli articoli 117 e 120 della Costituzione. Allo stesso modo è stata bocciata la legge n.22 del 27 maggio del 2005 della regione Molise. Per quanto riguarda la disciplina ambientale, la Costituzione attribuisce, quindi, allo Stato una competenza legislativa esclusiva:
      cortecostituzionale.it/informazione/patrimoniodocumentario/r...
      iusambiente.it/giurisprudenza/rifiuti/Corte%20Costituzionale...
      Riporto la sentenza 278/2010 della Corte Costituzionale (decisione del 23/06/2010, deposito del 22/07/2010 e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 28/07/2010), con la quale la Consulta ha dichiarato in parte infondate e in parte inammissibili le questioni sollevate da 10 Regioni, cioé Toscana, Umbria, Liguria, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Molise (anche il Piemonte si era rivolto alla Consulta, ma la nuova giunta guidata dal leghista Roberto Cota ha deciso di ritirare il ricorso) in merito alla legge delega 99/2009 sul nucleare:
      cortecostituzionale.it/giurisprudenza/pronunce/scheda_indice...
      Testo integrale della legge del 23 luglio 2009, n. 99 su Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonchĂ© in materia di energia (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio 2009 - Supplemento ordinario n. 136):
      http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09099l.htm

      In altre parola gli accordi internazionali (nucleare incluso) non posso essere oggetti di referendum e lo Stato ha competenza esclusiva sulla politica energetica e ambientale!

      Questo Ă© l’elenco degli impianti attualmente in funzione e in costruzione e in progetto al mondo:
      http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
      sono ben 58 quelli in costruzione (reattori) per un totale di quasi 61 GW, altri 148 reattori ordinati per 163,3 GW e 331 proposti per 376,5 GW!
      Il Regno Unito ha ordinato 4 reattori nucleari per un totale di 6,7 GWe:
      http://www.world-nuclear.org/info/inf84.html
      http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/GBELEC.pdf
      Fammi un esempio di Paese Nordico che va avanti a eolico!
      Prima di sparare affermazioni a caso, ti consiglio di consulatare il database IEA:
      http://www.iea.org/stats/index.asp

      Eolico e maree hanno il massimo del contributo sino ai folli 340 €/MWh (0,34 €/kWh) - pagina 13:
      gse.it/attivita/Incentivazioni%20Fonti%20Rinnovabili/Pubblic...

    16. Cher scrive:

      Colgo l’occasione di augurare a tutti i partecipanti di questo luogo di discussione gli auguri di buone&serene feste.

      XEmiliano: Comprendo le sue ragionate asserzioni, il dettaglio se così vogliamo chiamarlo, allo stato attuale le rinnovabili sono una frode documentata!
      Frode, non vuol essere un termine gratuito e privo di significato, basta documentarsi, sempre se si vuole avere un pacato ragionamento sulla realtĂ  dei fatti.
      Come già spiegato in più occasioni, attualmente NULLA è in grado di produrre energia per le esigenze della nostra società in modo economico,sicuro, abbondante e longevo nel tempo che non sia il NUCLEARE.
      I timori di persone responsabili nei confronti del nucleare sono sempre basata su FALSE cognizioni che ormai si sono radicate nelle coscienze collettive.
      Basta documentarsi e poi ragionare con la propria testa, poi se uno lo desidera resta della sua opinione.
      Ma per lo meno abbia coscienza di quello che afferma evitando di essere annoverato tra i credenti di false dicerie.

      Le scorie? Tre aspetti banali: 1#quantitativo ridicolo 2# una volta vetrificato,diventa inerte x sempre 3#verranno utilizzate, quelle non vetrificate per il combustibile dei futuri reattori.

      Sicurezza? Se esiste qualcosa al mondo che non può essere abbandonato a se stesso è proprio un impianto nucleare! Più sicuro di così!
      L’unico “disastro” o “fatto criminale” o ” Incidente” ha dimostrato nella sua “assurditĂ ” la NON ricaduta come volevano farci credere.

      La beffa più grande è la dimostrazione scientifica di colture avvenute su terreni contaminati prive di conseguenze da contaminazione!

      Il richiedere un referendum per questa decisione sul nucleare è priva di fondamento. ATTENZIONE , il giorno che che la coscienza pubblica si sarĂ  resa conto dell’inganno perpetrato alle loro spalle per promuovere la piĂą colossale frode delle rinnovabili, allora sì che il genere umano ha fatto un decisivo passo avanti ” verso il futuro”
      Ho voluto chiudere il mio ragionamento con la sua stessa frase , che è importante.
      Provi ad informarsi e poi resti sempre della sua idea!
      Cher

    17. dr.Luigi Filippo von Mehlem scrive:

      finalmente due commenti seri e documentati , complimenti Cher e Matteo , non concordo solo con il male informato . è solo mala fede.
      Comunque Buon Natale a tutti
      ai bene informati di cuore
      ai male informati affinchè si informino

    18. Emiliano Bertelli scrive:

      1)http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/52605/un_mare_di_energia_rinnovabiledai_mulini_al_largo_delle_coste
      2)http://www.appuntidigitali.it/4241/un-mare-di-mulini-a-vento-per-dare-energia-alleuropa/
      3)http://www.nextme.it/scienza/energia/84-ecco-il-via-ai-mulini-a-vento-dellenergia-

      Non so’ se per partito preso si giudica le informazioni in base ai propri convincimenti, io non lo faccio mai ed ho solo espresso la mia opinione senza offendere per altro le persone. I forum nascono per esprimere le proprie idee ed apportare contributi no per giudicare la cultura o il pensiero degli altri. Questa cosi’ detta Repubblica ha molto da insegnare ancora a molti suoi cittadini . Mala fede o mala informazione? Non ho fede ma solo libero pensiero. Vi auguro con molto cuore di trovarlo pure voi. Buone feste!

    19. matteo scrive:

      Per Emiliano Bertelli: hai letto quello che ti ho scritto!? Sono fatti documentati della Consulta (Corte Costituzionale), Agenzia internazionale dell’energia (I.A.E.), ecc., non opionioni come le tue e come quelle riportate dai giornali da te linkati che non dimostrano nulla.

    20. matteo scrive:

      Per il disinformatissimo Emiliano Bertelli: il caso olandese Ă© emblematico, poco nucleare….. allora molte fossili:
      http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/NLELEC.pdf
      altro che rinnovabili!

    21. dr.Luigi Filippo von Mehlem scrive:

      è appunto Natale , quindi citiamo il Vangelo : “chi ha orecchie per intendere , intenda “.
      Laddove per intendere ci si riferisce a conoscere e non a sentito dire da fonti altrettanto male informate.

    22. luciano scrive:

      perchè non trovo il sito www.forumnucleare.it

    23. Cher scrive:

      Funziona il link! Avrai il PC da ripulire dalle schifezze che girano in rete.
      Cmq per allargare le vedute sull’eolico:
      http://www.youtube.com/watch?v=AYIvl74bq5s
      http://www.viadalvento.org/

    24. the guardian scrive:

      ci sono grandi novita che il governo ndi concerto con il parlamento insieme alle imprese interessate stanno mettendo in essere sul nucleare quasi alle spalle degli italiani . . vergognatevi miserabili con voi e quelli come voi non ci sara piu futuro . .http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/nucleare/2010/12/16/visualizza_new.html_1668994126.html
      e ancora ..
      ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/nucleare/2010/12...

    25. apocalisse scrive:

      non riesco neanche io ad entrare sul forumnucleare.it

    26. no al nucleare scrive:

      http://www.youtube.com/watch?v=7EftEOHDhFE

      guardate questa puntata di presa diretta su rai tre .. magari qualcuno se le persa !

    27. Cher scrive:

      Ho aperto un thread dedicato agli ANTI-Nuclearisti per raccogliere le loro motivazioni. Nessun intento di voler contestare o smontare le loro motivazioni.
      Non ci saranno repliche contestatarie.
      Ma solo raccoglierle, in modo di individuare un ragionevole approccio comunicativo.
      http://www.nuclearmeeting.com/forum/showthread.php?tid=174
      Prego, il Vostro contributo è importante!
      Grazie.
      Cher

    28. gaucho scrive:

      finalmente online un sito per dire la nostra: http://www.forumnucleare.eu.pn

    29. milvio scrive:

      esiste già il sito che è la controparte neutrale del forum nucleare. si chiama www.forum-nucleare.it (con il trattino) e si possono votare i sondaggi senza filtri. Il sito si arricchirà di contenuti ma per aver davvero successo ha bisogno di tutti (in particolare con le condivisioni via facebook e twitter).
      Un sito da 8 euro contro uno da 6 milioni di euro! Il miracolo è possibile!

    30. Pietruccio scrive:

      Ho guardato il sondaggio e mi pare a dir poco demenziale (comunque fazioso): perchè mai mi mette in alternativa l’energia atomica con le rinnovabili? Il problema dell’Italia è ridurre la dipendenza dalle fossili perchè un pese non può dipendere all’85% da un solo sistema di produzione dell’energia: oltretutto il mercato delle fonti fossili è quanto di piĂą inaffidabile e irregolare ci possa essere, preda di tutti i venti che soffiano sul mercato.

      L’Italia deve appunto promuovere ogni forma di iniziativa che ci renda piĂą versatili: dal risparmio (intelligente - non il fanatismo, ma l’ottimizzazione e l’eleminazione graduale degli sprechi - in edilizia, ad esempio…), alle rinnovabili (anche qui il problema è fare le cose bene e non certo questa ubriacatura di incentivi assurdi in “favore” di qualche furbo), al nucleare (al solito, fatto bene).

      Se si vuole si può.

      ———

      L’altra chicca idiota è mettere insieme il discorso armi nucleari col discorso energia… NON E? UNA CONTROPARTE NEUTRALE, è la solita propaganda antinucleare stile report, ecc…

      ———-

      La terza domanda non l’ho neanche letta…

    31. Cher scrive:

      con 8 Euri …… piĂą che miracolo è un MiraCulo.
      Cmq non 6 milioni ma 7! In fondo ogni “cura” ha il suo costo.
      Non c’è trasmissione televisiva che tocchi l’argomento energia che l’unica cosa in comune è l’idiozia propagandata in ogni modo.
      L’effetto equamente spalmato nella testina della maggioranza è una precisa convinzione che ECOLOGICO=BELLO/SANO/GIUSTO
      Ortorenergia credo sia il termine che meglio raffiguri questo modo di pensare/ragionare. ( Vedi/leggi il forum-nucleare da 8 €)
      In fondo è una malattia e serve una cura e la cura costa.
      Come giĂ  affermato da altri , non sono stipendiato per sottolineare le immense fesserie divulgate da link nati solo per incensarsi tra i vari partecipanti, per cui non darò il mio contributo ma lascio che il “suCESSO” raggiunga da solo l’apice della diffusione della conferma della fobia definita Ortorenergia.

    32. uniromatv scrive:

      Al seguente link potrete vedere il nostro servizio sull’incontro alla fondazione economica di Tor Vergata per affrontare il dibattito sul nucleare in termini nuovi, non piĂą sì o no, ma:come?

      http://www.uniroma.tv/?id_video=18195

      Ufficio Stampa di Uniroma.TV
      info@uniroma.tv
      http://www.uniroma.tv

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