Olkiluoto - il ritardo per il reattore EPR si allunga
3 Gennaio 2011 di AmministratoreLa società finlandese “Teollisuuden Voima Oyj†(TVO) ha fatto sapere circa un mese fa che il terzo reattore (il “famoso†EPR) in costruzione presso la centrale nucleare di Olkiluoto avrà un’ “utilizzo regolare” soltanto a partire del secondo semestre del 2013.
La costruzione del reattore EPR è affidata alla società francese Areva.
E’ questa la sesta diversa previsione che viene indicata e ad oggi si sono raggiunti i 4 anni di ritardo rispetto all’ orginaria “road map” (originariamente infatti doveva essere terminato entro aprile 2009).
5 Gennaio 2011 alle 15:08
In compenso il piano nucleare Iraniano è in ritardo se non bloccato,causa il worm stuxnet, che ci sia un nesso o una coincidenza ?
8 Gennaio 2011 alle 21:35
Vabbe’, fatto sta che non si può non negare che la stima dei 4 miliardi per 5 anni per 1 EPR italiano siano abbondantemente irrealistiche.
Che abbia comunque il suo bel senso è pacifico, ma contestare la realtà che è fatta anche di questi dettagli, fra l’altro guarda caso sono i dettagli che risuonano di più dentro le teste dei cittadini, anzi, in parte credo che vadano pure in risonanza visto lo spazio disponibile e a forza di rimbalzare…
30 Gennaio 2011 alle 15:18
Cmq, sto EPR si sta rivelando sempre più un bidone ! Hanno iniziato a costruirlo senza aver risolto una serie di problemi tecnici. Su wikipedia in inglese c’è anche tutta la lunga serie di problemi che hanno avuto… E visto che Enel e EdF hanno fatto l’accordo per 4 EPR da 1600MWe da installare in Italia, noi siamo fregati. Il loro ritardo si traduce subito nel nostro ritardo per il ritorno all’atomo. Vai a fidarti di tecnologie nuove. Non si poteva optare su qualcosa di più affidabile e già consolidato senza andare nel campo dei reattori nuovi mai costruiti ?
30 Gennaio 2011 alle 15:38
@Davidex: Non è un bidone se consideri taglia, aspettative di vita e costo del combustibile.
Olkiluoto3 è in ritardo, Flamville un po’ peno in ritardo, i 2 in Cina sono puntuali, ergo vista la complessità dell’opera (ma ripeto bisogna contemporaneamente tenere a mente poi le modalità operative che NON sono un dettaglio) par chiaro che l’esperienza si sta dimostrando fruttuosa e per nulla un bidone.
Il lato positivo sarà che visto i ritardi dell’italia, poi non si potrà dire che di EPR in funzione non ce ne saranno quando sarà finalmente ora di picconare anche qui sui cantieri (perché per quei tempi a naso saranno in funzione tutti e 4 gli EPR, anzi, visto la nostra progressione, forse sarà pure a buon punto pure Olkiluoto 4…)
1 Febbraio 2011 alle 16:05
Vista la crisi economica, il ritardo poteva anche far abortire l’EPR finlandese. Di quello che succede in Cina non ne so niente anche perché non viene fatto trapelare molto, come succede di solito da quelle parti. In ogni caso, 4 anni di ritardo sono un bel fiasco. Non mi è ancora chiaro chi se lì pagherà , se Areva o la utility finlandese (ma dopotutto sono ca..i loro); ma di sicuro si traduce in un bel bidone per chi ci aveva sperato qua in Italia in tempi “brevi”. Quando credi che inizieranno a costruirli qua da noi? Prima devono risolvere tutti i casini e i problemi tecnici che sono saltati fuori in Finlandia.
1 Febbraio 2011 alle 21:37
Guarda, se andiamo avanti così (tra governo che è li li per cadere, il referendum da fare), ti ripeto che è ben facile che se si partirà in italia lo si farà con tutti e i 4 EPR in costruzione già operativi. Volendo vedere il lato positivo della cosa (tanto, anno più anno meno non è che cambi tanto la situazione ormai) non si potrà più obiettare che gli EPR sono un bidone non funzionante (perchè oggi ci sono pure quelli che son convinti che nessun EPR entrerà mai in funzione, ovviamente seguendo logiche misteriose e non sapendo NULLA di quella tecnologia, poi se a queste gente chiedi un attimo di paragonare potenza, fattore di produzione, anni di vita con altre alternative, cadono dalla nuvole e non capiscono (o non vogliono capire) bollando le obizioni come ridicole, naturalmente…)
Che ti devo dire, aspettiamo, nien’altro, per me prima di 3 anni non succede nulla di concreto.
2 Febbraio 2011 alle 13:49
Berlusconi nel 2004 prometteva le centrali nucleari a breve… poi ha fatto l’accordo storico con Sarkozi tra ENEL e EdF per questa tecnologia francese (era il 2008?); ora sicuramente non è colpa sua (che sicuramente non è un tecnico del settore), se gli espertoni hanno fatto previsioni molto immaginifiche, come tempi e costi di costruzione. Il nucleare intanto è ancora meno competitivo dei cicli combinati a gas, sia come energia $/kWh (ma il prezzo dei combustibili è sempre molto volatile e la ripresa del mondo potrebbe definitivamente cambiare a favore del costo del combustibile nucleare) che come taglia d’impianto $/kW. (cito il rapporto ancora MIT del 2003, e quello del SIF del 2008). Non sarà di certo questo EPR finlandese a cambiare le statistiche. E’ costato uno sproposito e non ce n’è ancora uno funzionante nel mondo; non mi sembra la soluzione adatta all’Italia, se si vuole tornare al nucleare in tempi brevi. Se una cosa non funzia, si può anche pensare di cambiare, invece di ostinarsi e persevare o peggio ancora arrendersi all’idea di dover aspettare lunghi anni prima di fare qualcosa.
4 Febbraio 2011 alle 01:18
Ecco perché installeremo gli EPR 1.6
nytimes.com/interactive/2010/05/02/weekinreview/02marsh.html...
che non sono bidoni come dicono alcuni.