Archivio Nucleare

Su la rivista “Le Scienze” di aprile c’è un articolo di Maria Cristina Valsecchi dal titolo “Liberarsi delle scorie”.

Viene detto che al momento nel mondo non sono attivi depositi per lo smaltimento geologico di rifiuti radioattivi di terza categoria (sono quelli più “attivi” e hanno tempi di decadimento di decine o centinaia di migliaia di anni) m alcuni stati (tra cui Francia, Belgio, Stati Uniti, Canada) hanno iniziato studi per la realizzazione di tali struttre
La Finlandia (presso la località di Olkiluoto) ha per primo in Europa già avviato i lavori per la costruzione di un deposito per lo smaltimento definitivo di combustibile esausto delle centrali nucleari(il combustibile esausto è un rifiuto radioattivo di terza categoria). I lavori di escavazione, che procederanno fino al 2020, sono già iniziati e mirano a le gallerie scavate nel granito si estenderanno in parte sotto la terraferma e in parte sotto il fondale del Mar Baltico (il granito è infatti impermeabile). Inoltre i rifiuti radioattivi saranno inseriti in contenitori di rame (materiale resistente all’ ossidazione e alla corrosione dell’ acqua) con uno spessore di 50 cm, altezza di cinque metri e con un diametro di un metro.
L’ Italia ha una struttura geologica differente dalla Finlandia e non sono presenti giacimenti di granito idonei a tale deposito, tuttavia in Italia ci sono giacimenti di argilla e di salgemma.
E sia argilla sia salgemma sonovalidi per l’ IAEA per ospitare un depositodi rifiuti radioattivi di seconda e terza categoria.

Questo articolo è stato pubblicato da Amministratore in data Venerdì, 7 Aprile 2006 alle 17:30 nella categoria scienza, tecnologia, progetti di ricerca. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi inviare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.