Corte Costituzionale e nucleare - due interventi in pochi giorni
28 Giugno 2010 di AmministratoreLa Corte Costituzionale si è pronunciata nel mese di giugno in merito a questioni legate al ritorno del nucleare civile in Italia in ben due ravvicinate occasioni .
PRIMO INTERVENTO
La Corte Costituzionale (Sentenza 215/2010) con decisione del 09/06/2010 (depositata in data 17 giugno) si è pronunciata nei giudizi di legittimità costituzionale dell’ art. 4, commi 1, 2, 3 e 4, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78 (Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini), [convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, come modificato dall’ art. 1, comma 1, lettera a), del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103 (Disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009), convertito, con modificazioni, dalla legge 3 ottobre 2009, n. 141,] promossi dalla Regione Umbria, dalla Provincia autonoma di Trento e dalle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna.
La Corte Costituzionale ne ha dichiarato l’ illegittimità costituzionale.
Di seguito si riporta il testo normativo dichiarato inconstituzionale:
Decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78 - “Provvedimenti anticrisi, nonche’ proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali” (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 1 luglio 2009)
Art. 4 - Interventi urgenti per le reti dell’energia
1. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro per la semplificazione normativa e d’intesa con le regioni e le province autonome interessate, individua gli interventi relativi alla produzione, alla trasmissione e alla distribuzione dell’energia, da realizzare con capitale prevalentemente o interamente privato, per i quali ricorrono particolari ragioni di urgenza in riferimento allo sviluppo socio-economico e che devono essere effettuati con mezzi e poteri straordinari.
2. Per la realizzazione degli interventi di cui al comma 1 sono nominati uno o piĂą Commissari della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400; la relativa deliberazione del Consiglio dei Ministri e’ adottata con le stesse modalitĂ di cui al comma 1.
3. Ciascun Commissario emana gli atti e i provvedimenti, nonche’ cura tutte le attivitĂ , di competenza delle amministrazioni pubbliche, occorrenti all’autorizzazione e all’effettiva realizzazione degli interventi, nel rispetto delle disposizioni comunitarie, avvalendosi ove necessario dei poteri di sostituzione e di deroga di cui all’articolo 20, comma 4, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
4. Con i provvedimenti di cui al comma 1 sono altresì individuati le strutture di cui si avvale il Commissario straordinario, senza che ciò comporti ulteriori oneri a carico del bilancio dello Stato, nonche’ i poteri di controllo e di vigilanza del Ministro per la semplificazione normativa e degli altri Ministri competenti.
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SECONDO INTERVENTO
La Corte Costituzionale inoltre in data 23 giugno ha dichiarato in parte infondati e in parte inammissibili i ricorsi sollevati da 10 Regioni in merito alla legge delega n. 99 del 2009 sul nucleare.
Inizialmente in realtĂ le regioni che avevano fatto ricorso erano 11 ma poi il Piemonte ha fatto dietro-front e sono quindi rimaste: Lazio, Umbria, Basilicata, Toscana, Calabria, Marche, Molise, Puglia, Liguria ed Emilia Romagna.
La Corte Costituzionale da queste Regioni era stata chiamata a giudicare in particolar modo sulla ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni in merito alla produzione dell’ energia elettrica nucleare così come è previsto nella legge di delega n. 99 del 2009.
La motivazione verrĂ depositata nelle prossime settimane e soltanto allora si potrĂ sapere meglio le motiv azioni alla base della decisione della Corte Costituzionale.
Per approndimenti si invita a consultare:
Sentenza Corte Costituzionale 215/2010
Decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78 - “Provvedimenti anticrisi, nonche’ proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali” (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 1 luglio 2009)
Legge 3 agosto 2009, n. 102 - “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1Âş luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonchè proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 179 del 4 agosto 2009 - Supplemento ordinario n. 140)
Decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103 - “Disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009″ (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 179 del 4 agosto 2009)
Legge 3 ottobre 2009, n. 141 - “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009.” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 ottobre 2009)
—Legge 23 luglio 2009, n. 99 - “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonchĂ© in materia di energia” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio 2009 - Supplemento ordinario n. 136)
29 Giugno 2010 alle 05:30
Ed è esattamente quello che dicevo io: il ricorso alla corte costituzionale di quelle regioni era fondato sul niente, totalmente inutile, se nn x fini propagandistici. Inutile baccano e fumo negli occhi.
archivionucleare.com/index.php/2010/01/28/conferenza-regioni...
29 Giugno 2010 alle 20:09
Sta per rompersi la cinghia di trasmissione?
Da: Renzo Riva Aggiungi alla Rubrica
A: oltreilnucleare@virgilio.it
Cc: caracgil@cgil.it; nazionale@filcemcgil.it; gianfranco.comparone@fvg.cgil.it; cgil@fvg.cgil.it; udine@fvg.cgil.it; nazionale@flaei.org; stampacisl@cisl.it
3 file Scarica tutto
Costi energia elettrica nazioni europei_2.doc (76KB); Leghisti e_02.doc (27KB); Italia e Germania.doc (26KB)
Se farete qualche dibattito in Friuli Venezia Giulia desidererei potervi prendere parte… ovviamente per contrastare la vostra tesi.
Renzo Riva
P.L.I. F-VG
Energia e Ambiente
e
C.I.R.N. F-VG
(Comitato Italiano Rilancio Nucleare)
Via Avilla, 12/1
33030 Buja - UD
+39.349.3464656
http://gazzette.comune.jesi.an.it/2010/131/3.htm
Gazzetta Ufficiale N. 131 del 8 Giugno 2010
CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare (10A07273)
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352,
si annuncia che la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in
data 7 giugno 2010 ha raccolto a verbale e dato atto della
dichiarazione resa da trenta cittadini italiani, dei quali ventisette
muniti dei prescritti certificati di iscrizione nelle liste
elettorali, di voler promuovere una proposta di legge di iniziativa
popolare del titolo:
«Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili
per la salvaguardia del clima».
Dichiarano, altresi’, di eleggere domicilio presso:
CGIL - Via Buonarroti n. 12 - 00185 Roma - oltreilnucleare@virgilio.it
.
1 Luglio 2010 alle 10:06
Da “IL PICCOLO” di Trieste del 29 Giugno 2010:
In frenata PRG Portuale, Ferriera di Servola e rigassificatore.
17 Agosto 2010 alle 10:41
nemerosi studi sul rapporto tra energia inpiegata e prodotta con il nucleare,considerato anche l’elevato rischio ambientale e di sicurezza,ed il costo di realizzazione, confermano che è inconcepibile investire su una centrale termonucleare in italia (e nel mondo). c’è da considerare anche che l’italia oggi compra la maggiorparte dell’energia elettrica necessaria e non cambierebbe nulla costruendo centrali nucleari in quanto la materia combustibile fissile andrebbe sempre importata da stati esteri ed è sempre legata al petrolio e gas.
CONCLUSIONE :
la realizzazione di centrali nucleari in italia porta a:
-indebitamento verso gli stati esteri e succubi degli stessi
aumento del prezzo dell’energia elettrica (x compensare i costi)
A BENEFICIARNE SARANNO SOLO I SOSTENITORI DI TALE INIZIATIVA
18 Agosto 2010 alle 18:51
Numerosi studi DI PARTE
A BENEFICIARNE SARANNO SOLO I SOSTENITORI DI TALE INIZIATIVA
Quindi anch’io sostenitore del rilancio nucleare.
Che bella notizia!
ChissĂ se realizzeremo il riscaldamento con l’elettricitĂ a costi europei e non italiani.
Secondo Francesco (il non San) tutti i paesi che hanno dei reattori nucleari sarebbero succubi di non si sa chi mentre gli italioti, furbi come lui, sono indipendenti dagli arabi e dai russi dai quali importiamo gli idrocarburi con i quali produciamo corrente elettrica per lo 85% del nostro fabbisogno.
CHE FURBI CHE SONO!
Come le volpi finite in pellicceria.