Corte Costituzionale - autorizzazione impianti nucleari: parere obbligatorio ma non vincolante delle Regioni
7 Febbraio 2011 di AmministratoreIl 2 febbraio la Corte Costituzionale si è espressa dichirando illegittimo l’ art. 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31 nella parte in cui non prevede che la Regione, anteriormente all’ intesa con la Conferenza unificata, esprima il proprio parere in ordine al rilascio dell’ autorizzazione per la costruzione e l’ esercizio degli impianti nucleari.
L’ art. 4 dell decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31 (Disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonchĂ© misure compensative e campagne informative al pubblico, a norma dell’articolo 25 della legge 23 luglio 2009, n. 99)” recitava così:
“La costruzione e l’ esercizio degli impianti nucleari sono considerate attivitĂ di preminente interesse statale e come tali soggette ad autorizzazione unica che viene rilasciata, su istanza dell’ operatore e previa intesa con la Conferenza unificata, con decreto del ministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, secondo quanto previsto nel presente decreto legislativo”.
A seguito di tale intervento della Corte Costituzionale, nella Regione dove si vuole costruire un impianto nucleare, al fine di rendere la Regione adeguatamente coinvolta, sarĂ necessario un parere della Regione stessa, sebbene non vincolante.
Nella stessa giornata, la Corte Costituzionale ha considerato inammissibili o infondati altri ricorsi presentati dalle regioni Emilia Romagna, Puglia e Toscana.
9 Febbraio 2011 alle 10:48
Questo significa un grande impegno da parte delle societĂ che operano nel settore.
Supportare una adeguata campagna informativa mirata per tipologia di abitanti è il minimo impegno.
Contrariamente, il terreno sgombro lasciato agli Ecologisti-Anonimi favorirĂ l’ennesimo spettacolo di “ignoranza rulez”
9 Febbraio 2011 alle 23:44
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