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Gli “stranded costs” che pesano sulle bollette della luce e l’ uscita dal nucleare

28 Giugno 2006 di Amministratore

Su “Il Corriere della Sera” di oggi c’è un articolo di Roberto Bagnoli che parla dei nuovi possibili rincari per le bollette della luce che ci potrebbero essere dal primo luglio.

Il rincaro previsto dovrebbe essere del 6% e quindi da inizio anno le bollette elettriche aumenterebbero in totale di ben il 14%.
Il Ministro dello Sviluppo Pierluigi Bersani ha evidenziato che questi rincari sarebbero dovuti ai cosiddetti “stranded costs”: cioè i “costi nascosti” o “costi non recuperabili” sostenuti dal vecchio monopolista e che con la privatizzazione adesso appaiono in tutta la loro consistenza.
Gli “stranded costs” che pesano sulle bollette (come “oneri”) corrispondono a circa 1,6 miliardi e sono rappresentati in massima parte dai costi per l’ uscita dal nucleare.

Inoltre sempre il Ministro dello Sviluppo Pierluigi Bersani ha sottolineato che sul nucleare occorre valutare come partecipare ai progetti di nuova generazione e auspica di trattare in modo migliore tale tema.
Infine è da evidenziare come il governo stia per presentare grandi novità per il settore dell’ energia, puntando molto su un concreto avviamento della liberalizzazioni nel mercato dell’ energia.



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  • 32 Commenti a “ Gli “stranded costs” che pesano sulle bollette della luce e l’ uscita dal nucleare”

    1. domenico scrive:

      il prezzo dell’energia elettrica aumenterà , sicuramente!

      con più liberalizzazione del mercato aumenterà ancora di più, gli esempi in altri settori si sprecano.

      sarebbe ora che smettessero di illudere la gente con possibilistiche fonti alternative che all’atto pratico non funzionano e mai funzioneranno, io che ci capisco qualcosa non mi illudo, ma, per esempio, le maestre elemtari si ; a parte l’ironia è un problema serio , molto serio,

      in italia servirebbero 20 centrali atomiche da 1200 megawatt più il riavvio di caorso e trino e forse gariliano, e temo che alla fine ci accorgeremo che con un simile presidio non avremo risolto i nosti problemi energetici ma a malapena tireremo avanti ” meglio di niente” vista la sutuazione mondiale.

      qundi rimbocchiamoci le mani e faciamo la cosa giuista, almeno questa volta, per un nuovo rinascimento della nostra bella nazione.

    2. lcimmin scrive:

      Sarei curioso di sapere perche’ l’energia “alternativa” non funziona o non potrebbe funzionare!?!

    3. domenico scrive:

      non credere a me fai qualche prova e capirai, per esempio con un pannello a celle fotovoltaiche e ti renderai conto quanta energia produrrai e a che costi ?

      io ho fatto diversi test in merito anche su areogeneratori e non ditelo in giro ma secondo me sono solo spechietti per le allodole.

      ovviamente non entro nel tecnico.

    4. lcimmin scrive:

      Ho capito e ritengo vero quello che affermi, anche senza aver mai provato in prima persona. Non sei la prima che mi manifesta questo concetto dello specchietto. Ad ogni modo la mia domando “retorica” era riferita a tecnologie di produzione energetica su larga scala. E ti invito a non aver premura di rispondermi. Però sollevo un dubbio, che è diventato il mio cavallo di battaglia contro la gente a favore del nucleare. Oggi abbiamo un TOT di centrali che funzionano in tutta europa, che producono un certo numero di scorie. Costruirne un’altro tot significa avere un numero di centrali pari a TOT+tot che producono sicuramente più scorie rispetto alla situazione attuale. Inoltre l’aumento del numero di centrali corrisponde all’aumento di rischio di inquinamento radioattivo. Il rischio di fughe non è qualcosa che l’uomo puo’ ridurre a zero, esisterà sempre una se pur piccola ed insignificante probabilità che le cose vadano male.
      Figuriamoci questo non è un movente per il fermo, ma è un ragionevole dubbio per costruirne di nuove. Allora la soluzione più ovvia e ragionevole è data dall’istituzione di un organo europeo di collaborazione per la produzione di energia nucleare che fornisca dalle centrali gia’ esistenti un quantitativo di energia da aggiungere a quello estrapolato dalle fonti naturali non inquinanti. Il CERN è un esempio di questo tipo di collaborazioni, che a mio avviso non sono impossibili.
      Aggiungo che tempo fa lessi di un paese sulle alpi che con l’ausilio di macchinari moderni riesce a produrre energia da fonti rinnovabili, vendendo il surplus all’ENEL stessa.
      Non finiro’ mai di affermare che, pur non essendo contro il nucleare e ritenendo questo tipo di energia tra quelle pulite, si deve essere cauti e razionalizzare per risolvere i problemi della vita moderna, che di certo è vittima delle sue esaggerazioni (i SUV, i condizionatori domenstici sono solo pochi esempi di questo tipo di esagerazioni)

    5. domenico scrive:

      problema scorie

      come è noto il carburante delle centrali nucleari è l’uranio leggermente arricchito con un suo isotopo meno stabile, essendo in una condizione di non stabilità , come tutte le cose in natura, tende a cercare una condizione di stabilità e in natura avvien in milioni di anni, ma se lo irraggiamo con neutroni più o meno rallentati essi colpiscono i nuclei che a loro volta emttono neutroni che andranno a colpire altri atomi di uranio con reazione a catena.

      cosa succede

      a) c’è una perdita di massa che si trasforma in energia con la nota relazione e= mc 2

      B il materiale fissile irraggiato genera dei figli i così detti elementi transuranici , molto istabili il più noto è il plutonio che però e poco istabile per cui per raggungere la condizione di stagbilità occorrono migliaia di anni

      C si generano radiazioni ( tanto temute quanto sconosciute) alfa ( particelle) Beta ( altre particele) raggi x e gamma ( Onde eletromagnetiche molto penetranti

      oggi giorno le scorie vengono trattate ( vetrificate) e già a questo punto le particelle non escono più restono le onde elettromagnetiche gamma e x ( come quelle delle radiografie) per cui vanno sistemate in appositi contenitori schermati e depositate in profunde miniere per es. di sallgemma esaurite dove potranno restare li a sbollire per tempi gologici, da considerare che anche se venissero a contatto con falde acquifere non le inquinerebbero perchè vetrificate ( non escono particelle alfa e beta) le onde elettromagntice gamma e x non lasciano residui di contaminazione ma solo un calore ionizzaante locale con scarsissimi effetti , transitori sulla eventuale acqua vicina la quale verrebbe anche sterilizzata

      ma quasta è solo un’ipotesi in una mioniera di sale non c’è acqua altrimenti il sale se ne sarebbe già andato sciolto in essa milioni di anni fa

      domenico

    6. Truff. Carlo Bombonati scrive:

      “con più liberalizzazione del mercato aumenterà ancora di più, gli esempi in altri settori si sprecano.”

      Tipo le compagnie telefoniche in Germania.
      (ove dopo la privatizzazione i prezzi sono drasticamente calati ed i servizi sono migliorati)

      “sarebbe ora che smettessero di illudere la gente con possibilistiche fonti alternative che all’atto pratico non funzionano e mai funzioneranno”

      Dipende da come usi la parola “funzionare”. Aiutano ma non risolvono.
      Poi se hai bisogno di 20 permessi (o anche piu’) per installare una elica …

      “20 centrali atomiche da 1200 megawatt”

      Oppure una da 1200 :-P

      “per un nuovo rinascimento della nostra bella nazione”

      Se bastasse la corrente per accendere i cervelli non avremmo tutti questi problemi.

      “oggi giorno le scorie vengono trattate ( vetrificate)”

      Tipo quello che stanno facendo in Inghilterra (persone serie gli inglesi) ove stanno smantellando le vecchie centrali e … sorpresa!
      I costi sono lievitati quel tanto che basta per rendere piacevole la vita (in campagna).

    7. DANIELE.41 scrive:

      “come è noto il carburante delle centrali nucleari è l’uranio leggermente arricchito con un suo isotopo meno stabile, essendo in una condizione di non stabilità , come tutte le cose in natura, tende a cercare una condizione di stabilità e in natura avvien in milioni di anni, ma se lo irraggiamo con neutroni più o meno rallentati essi colpiscono i nuclei che a loro volta emttono neutroni che andranno a colpire altri atomi di uranio con reazione a catena”.

      Domenico spiega a noi ignoranti che cosa volevi esprimere con questo esempio. Io non ho capito cosa volevi dire.

      “B il materiale fissile irraggiato genera dei figli i così detti elementi transuranici , molto istabili il più noto è il plutonio che però e poco istabile per cui per raggungere la condizione di stagbilità occorrono migliaia di anni”.

      Traduco: il plutonio è un prodotto di scarto della fissione e impiega 24 secoli per dimezzare la sua radioattività .

      “C si generano radiazioni ( tanto temute quanto sconosciute) alfa ( particelle) Beta ( altre particele) raggi x e gamma ( Onde eletromagnetiche molto penetranti”

      Forse hai avuto un lapsus oppure la realtà è che non sappiamo niente sulle radiazione? Forse è vera la seconda.

      Mi sembra interessante il discorso sulla sterilizazione dell’acqua da parte delle radiazini ionizzanti. Purtroppo lo stanno già facendo su alcuni prodotti che sarebbero inservibile, come ad esempio irraggiare albicoche ormai mature e da buttare che con le radiazioni vengono sterilizzate e diventano ottime per fare una purea di albicocche da utilizzzare per preparare yogurt o gelati!

      Domenico tu sei un esperto, noi comuni ignoranti ma lasciami dire che se sono queste le spiegaioni che ti hanno dato sul “magico mondo del nucleare” io un pò di paura ce lò.

      Un saluto

    8. lcimmin scrive:

      Sono d’accordo con Daniele sulle critiche all’ultimo post di Domenico. Io che ero il diretto interessato non ho risposto perchè non volevo urtare la sensibilità di Domenico dicendogli quello che poi ha detto Daniele. Percio’ grazie Daniele.

      Ad ogni modo, al di la’ dei dettagli tecnici che Domenico ha fornito, piu’ o meno sufficientemente, lui ha risposto in questo modo perche’ la situazione e’ semplice ai suoi occhi, poiche’ riguarda una successione di eventi che vanno in catena. Dato che ad ogni passo il processo è pulito, egli conclude che non ci sono rischi per l’ambiente.
      Bhe, Anche a me piacerebbe che la questione del nucleare potesse essere ridotta a qualche righa di spiegazione. Purtroppo per me non è così!!! ed in generale se domenico avesse mai avuto a che fare con il nucleare, magari in un esame tipo istituzioni di Fisica Nucleare, con un professore che gli parla di sindrome di Pechino oppure stesse continuamente a contatto con biofisici costantemente alla ricerca di metodi che riducano l’effetto delle radiazioni (di ogni genere), allora credo parlerebbe in maniera diversa e, magari pur rimanendo fedele alla sua idea, affronterebbe gli argomenti che la riguardano con meno leggerezza.

      Saluti, LC

    9. doemnico scrive:

      senti daniele 41 visto che la sai così lunga spiegaci tu cosa sono le radiazioni : alfa beta e gamma e neutroni

      che così ci aggiorniamo alla luce delle nuove scoperte ambientaliste.

    10. Truff. Carlo Bombonati scrive:

      “Forse hai avuto un lapsus oppure la realtà è che non sappiamo niente sulle radiazione? Forse è vera la seconda.”

      No, e’ la sua spiegazione che e’ stata un poco infelice.
      Quello che intendeva (almeno credo) e’ che le “radiazioni” sono estremamente temute dal grande pubblico ma ben poco conosciute.
      Le principali radiazioni sono:
      Alfa = nuclei di elio
      Beta = elettroni
      Gamma = fotoni
      Tali particelle si conoscono molto bene (figurati che oggigiorno andiamo alla ricerca dei leptoquarks, del bosone di Higgs, delle particelle SUSY …).

      E’ comunque interessante notare che tutti si preoccupano delle radiazioni prodotte da fonti artificiali e nessuno si preoccupa della radioattivita’ naturale.

      Ultimo commento, i “comuni ignoranti” hanno ben poche scuse, ora che esiste google e wikipedia.

    11. lcimmin scrive:

      Credo a questo punto che al di la’ delle specifiche tecniche e dei fatti teorici, la necessità dei comuni utenti di interagire con gli utenti piu’ esperti si la priorità massima di questa discussione. Intervenendo sulla qualità delle informazioni reperibili da internet, credo che non tutte le fonti siano attendibili ed anche qualora lo fossero il comune utente che non abbia fatto almeno 5 anni di università impadronendosi di strumenti che gli consentano di leggere tra le righe, non sara’ mai in grado di capire fino in fondo quello che si dice. Il problema risiede nel fatto che in Italia non ci si appassiona alla divulgazione scientifica e quel po che viene fatta è spesso corredata per motivi stilistici di inesattezze.

      Per quanto riguarda l’effetto delle radiazioni, il commento relativo alla scarsa conoscenza e’ esatto, in quanto per quanto sappiamo tutti noi scienziati le varie tipologie di radiazioni, ed il “figurati che oggigiorno …” misembra uno sfogio di erudizione abbastanza inutile, ne sappiamo pochissimo su gli effetti a lungo e medio periodo (si veda la questione sull’inquinamento elettromagnetico derivante dai telefonini, che a lungo andare ha dato ragione ai prudenti). D’altro canto, la radiazione naturale per quanto statisticamente produca effetti “indesiderati” non ha la stessa valenza della radiazione artificiale (a Ischia l’isola ha una composizione geologica fatta prevalentemente di tufo, questo produce radon che decadendo nel breve periodo in polonio emette rad. alfa; in quest’isola mi sembra che la vita proceda in modo piu’ tosto normale a differenza di Chernobil). Questa disomogeneita’ deriva dal fatto che se si aumentano le percentuali d’urto tra la radiazione ed i tessuti biologici il rischio per la vita aumenta. Il rilascio nell’ambiente di sostanze radioattive e la prolungata esposizione ad esse fanno aumentare inesorabilmente ed incontrollatamente questa percentuale.

      Confermo il fatto che la risposta al mio ultimo commanto non l’ho capita (non si capisce se e’ una lezione, ed in tal caso non ne ho di certo bisogno, oppure se attraverso quei dettagli si da risposta alla mia domanda se non vale la pena razionalizzare la produzione energetica mantenendo costante il numero di centrali nucleari?). La smaltimento delle scorie e’ un processo che teoricamente e’ non inquinante, ma praticamente lo e’ perche’:
      1) non si tiene presente la natura quantistica dei rivestimenti (la radiazione di bremsstrahlung ne e’ un esempio)
      2) non si tiene presente la possibilità di disastro geologico delle zone (terremoti, risalita di materiale dagli strati piu’ profondi del pianeta, etc.) che potrebbero influire sulla integrità dei rivestimenti con conseguente pericolo di inquinamento radioattivo
      3) non si sanno prevedere gli effetti non teorizzabili in quanto noi non possediamo conoscenze totali su tali argomenti, approfondite certo ma non totali.
      Se si seppelliscono e si inabbissano scorie si applica una sorta di tirannia intergenerazionale che va a danno delle generazioni future e del complesso ecosistema terrestre. In piu’ aggiungo che la visione propagandistica della “sfera di scorie che entra nel palmo della mano” da un lato non corrisponde ad una valutazione verificabile, dall’altro se moltiplicato per i miliardi di persone che ci sono sulla terra finisce per ammontare ad un volume di 10^(8) metri cubi (a occhio) di scorie prodotte dalle centrali attualmente in funzione mediamente in 50 anni, che vanno ad aggiungersi ad una situazione catastrofica derivante dai rifiuti industriali ed urbani non riciclabili.

      Giudicate voi. Saluti LC.

    12. domenico scrive:

      state osservando le quotazione del petrolio?
      sta sfondando gli 80 $ al barile.

      radiazioni ionizzanti artificiali, certamente il mio commento relativamente alla poca conoscenza del fenomeno e suoi rischi era riferita al grande pubblico come è ovvio; del resto in democrazia le scelte vanno fatte con il consenso ed è questa la vera sfida , secondo me, cioè ricostruire pazientemente un consenso popolare nei confronti dell’energia nucleare penso inoltre che compito di tecnici e scienziati in questa fase sia quello di dare tutte le risposte e le rassicurazioni che agevolino il formarsi di questa nuova coscenza se vogliamo ambietalista perchè il nucleare è probabilmente la fonte meno inquinante.

      scorie purtroppo ci sono è vero, con cataclismi potrebbbero riaffiorare ma pensateci bene cosa troverebbero in superficie dopo un cataclisma, per altro evento estremamante raro,

      è altrettanto vero che nelle attività umane la sicurezza al 100% non esiste un certo rischio , anche se infinitesimale e tendente a zero, c’è.

      l’altra faccia della medaglia però è dovuta al fatto che senza centrali nucleari , visto l’andazzo, finira male per la nostra nazione e non credo che saranno molti i cittadini disposta ad accettare un ritoro a stili di vita frugali ( traduco: povertà )

      quindi mettiamoci il cuore in mano e facciamo la scelta giusta mi riferisco anche e sopprattutto ai notri rappresentanti: governo e parmamento.

      buon futuro a tutti da domenico

    13. Truff. Carlo Bombonati scrive:

      lcimmin scrive: ed io rispondo.

      1) il commento era sulle radiazioni (perfettamente note) e non sull’effetto delle radiazioni (di difficile stima).
      2) uno sfoggio inutile di erudizione sarebbe scrivere la precisione con cui si conosce la massa del'’elettrone.
      3) con una semplice ricerca si puo’ trovare vita, morte e miracoli delle radiazioni ionizzanti, il tutto scritto in un linguaggio ragionevolmente comprensibile. Per questo ritengo che si possa benissimo evitare di scrivere (ad esempio) che non si sa cosa siano le particelle alfa, indipendentemente dal proprio background culturale.
      4) Nella tua critica alle scorie trascuri un paio di dettagli:
      a) L’emersione di depositi geologici avviene in tempi geologici;
      b) l’emergenza/sfida attuale e’ la riduzione della produzione di anidride carbonica, visto che piu’ fonti concordano sul fatto che sta producendo (e produrra’) forti cambiamenti sul clima.

    14. Marco Calviani scrive:

      Ciao lcimmin,
      volevo soltato commentare sulla “sindrome di Pechino”: penso tu ti riferissi alla cosiddetta “sindrome cinese”….. Per coloro che non ne fossero a conoscenza questo termine caratterizza un incidente che coinvolge la fusione del combustibile nel nocciolo del reattore. Il materiale puo’ a sua volta fondere il vessel di acciaio e penetrare nella base di cemento posta alla sua base (tra parentesi questa mistura di combustibile+acciaio+zircaloy e’ anche detta “corium” e chi da’ una occhiata su “Annals of Nuclear Energy” trovera’ un sacco di letteratura in merito). Dopo l’incidente di Three Mile Island i media immaginarono che questo materiale potesse penetrare la crosta terrestre e sbucare dall’altra parte del globo (!?); in realta’ quello che puo’ succedere e’ la creazione di gas, come CO2, dall’interazione fra il combustibile fuso ed il cemento. Questo puo’ produrre un aerosol capace di trasportare radionuclidi fuori dal corium ed all’interno del contenimento…

      Cerchiamo di non esasperare come possono fare i media…. e cerchiamo di dare una informazione, per quanto possibile, corretta.

      ciao,
      marco

    15. lcimmin scrive:

      Rispondo al Truff. Carlo Bombonati, riguardo ai tempi geologici. Il fenomeno dell’emersione dal suolo di grossi aglomerati di materiale è qualcosa che tanto puo’ avvenire nell’ordine dei milioni di anni quanto nell’ordine delle ore. Quindi è di per se abbastanza aleatorio il fenomeno. A riguardo cito una notizia recente che riguarda i preparativi per lo slittamento della faglia di S.Andrea in California che secondo quanto pubblicato da Nature dovrebbe rilasciare una quantità preoccupante di energia “sismica” (a tale riguardo si veda all’indirizzo repubblica.it/2006/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/terremoti...)
      ed i cui tempi ed effetti sono imprevedibili; se si pensa che a circa 50 miglia a sud di Los Angeles vi è il piu’ grande impianto nucleare della california (San Onofre Nuclear Generating Station), i rischi derivanti dal disastro geologico sono piu’ che preoccupanti.
      Per quanto riguarda l’emissione di CO2 sono perfettamente d’accordo ed infatti come ho gia’ detto trovo che il nucleare sia una fonte “pulita”.

      Rispondo poi sulla sindrome di pechino (o sindrome cinese, ma con questo termine da almeno un decennio si indicano feneomeni di carattere economico). La mia citazione era volta solo a dare una misura della criticità della discussione sul nucleare, e se a lezione un professore la mensiona e’ solo con l’intento di frenare le supposizioni derivanti dagli aspetti positivi del nucleare. E’ ovvio che l’attraversamento del pianeta sia a dir poco fantascientifico se non ridicolo (su internnet si trovano informazioni dettagliate su questo argomento). Ad ogni modo non sono d’accordo sulla composizione chimica dei gas generati, e comunque ricordo che un accumulo di gas ad alta pressione (viste le temperature in gioco ed i sempre piu’ piccoli volumi messi a disposizione per l’espansione) porta a situazioni incontrollabili che possono tranquillamente violare le previsioni teoriche, le quali consistono, almeno per i rivestimenti dei reattori moderni, nella pratica impossibilità di esplosione della centrale (come invece e’ successo a Chernobil - all’indirizzo astrangering.blogspot.com alla voce “Il disastro di chernobil” si possono leggere i dettagli dell’accaduto).

      Sulla possibilità di fughe di gas radioattivo invito a dare un’occhiata ad ArchivioNucleare e, per riallacciarmi al problema delle scorie, cito la nube di cesio che si levo’ da una fonderia in spagna (circa una decina di anni fa) che si spanse sull’europa sud occidentale con rischi allora valutati di media entità (all’indirizzo http://www.dentrolanotizia.com/n/208.php si trovano informazioni a riguardo). Giudicate voi!

      Saluti, LC

    16. DANIELE.41 scrive:

      Mi sembra che i problemi sull’utilizzo del nucleare siano due: scorie e radiazioni.
      La tecnologianucleare è l’unica tecnologia per produrre energia che non permette l’eliminazione delle scorie. Possono essere ridotte, condizionate, vetrificate ma alla fine devono essere messe in contenitori e appoggiate da qualche parte. L’unica soluzione è stata di pensare a posti isolati o di nasconderle in profondità .
      A questo problema si aggiunge quello della comunicazione. Come faremo a dire ai nostri pronipoti dopo 4 secoli che chi và a vivere in quel posto muore? (e non mi dite che con i modelli matematici si può sapere cosa succederà tra 5 secoli ad un territorio).

      Condizionamento.
      L’unico processo per riutilizzare il combustibile irraggiato è separare le componenti con un procedimento chimico, che ha degli scarti di processo altamente radioattivi (III cat.) per usare l’Uranio da solo o con il plutonio (MOX). Quello che rimane deve essere stoccato da qualche parte.
      Le scorie vetrificate devono comunque essere messe in cask e anche se vetrificate e chiuse nei cask emettono calore. Nessuno sà cosa può succedere, anche a grandi profondita, con il calore prodotto dai centinaia di cask stoccati assieme.

      Infine mi dite che come può essere definito un processo che “brucia” solo una parte del suo propellente perchè a un certo punto la fissione si esaurisce acausa dlla saturazione dell’elemento. E’ come se un ciocco di legno bruciasse solo per 1/4 ed il resto del ciocco non fose più utilizzabile. Ha senso?

    17. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      Quali sarebbero le tecnologie che consentono l’eliminazione delle scorie invece?

      Che le scorie rappresentino un problema, date le tecnologie (sofisticatissime) attuali, ed ancor più in vista delle nuove tecnologie di bruciamento/trasmutazione (che saranno disponibile in pochi anni), a fronte di miliardi di tonnelate di gas serra, ceneri (a loro volta tossiche e radioattive) emesse dagli impianti convenzionali appare veramente inaudito. Basterebbe leggere un pò di buona letteratura in merito (spassionatamente.

      Naturalmenmte potrei rispondere punto per punto, con ben solide argomentazioni tecniche, ma mi pare non serva.

      Rispondo con una sola domanda: accantonato l’uso di energia nucleare (meno male che non l’hanno fatto i nostri vicini che ce la vendono, altrimenti il nostro KWh non solo sarebbe inquinante, ma non costerebbe mediamente il 60% in più rispetto alla media europea, ma almeno 2 o 3 volte tanto!), quali sono le SERIE alternative che proponete?

      Ripeto: attendiamo risposta da almeno 20 anni…

    18. Marco Calviani scrive:

      Ciao Daniele,
      nel tuo commento tu dici:

      ” Infine mi dite che come può essere definito un processo che “brucia” solo una parte del suo propellente perchè a un certo punto la fissione si esaurisce acausa dlla saturazione dell’elemento.”

      Non so se hai letto il mio commento sul burnup, ma ti invito caldamente a farlo.

      ciao,
      marco

    19. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      Citazione:
      ‘In piu’ aggiungo che la visione propagandistica della “sfera di scorie che entra nel palmo della mano” da un lato non corrisponde ad una valutazione verificabile…’

      Ma vi rendete conto?
      C’è gente pronta a confutare le altrui tesi per puro gusto senza alcuna motivazione matematica…

      Vado quindi a dimostrare matematicamente quanto asserito (non da me peraltro, l’ho solo ripreso):

      Se assumiamo che un cittadino italiano consumi nell’arco della sua vita (PRUDENZIALMENTE assunta pari a 100 anni) una potenza costante di 1 KWh (considerando tutti i servizi al contorno, e considerando, in via semplificativa, che circa 50 milioni di italiani vivono in un paese con una potenza installata inferiore a 50.000 MW), possiamo valutare il consumo totale pari a:

      365*24*100= 876 000 KWh

      se si considera che un impianto nucleare attuale da 1000 MWe produce annualmente 3 m3 di scorie già vetrificate, e produce una quantità di energia pari a (considerando un fattore di utilizzazione di 0.7):

      1000*1000*365*24*0.7 = 6 132 000 000 KWh

      il rapporto sarà pari a 7000, e quindi 3*1000 dm3 di scorie fratto 7000 sarà pari ad un volume di 0.429 litri, ovvero una sfera del diametro di circa
      9.35 cm, che si può tenere nel palmo di una mano.

      Naturalmente trattasi di un calcolo di massima, ma sicuramente da una idea del problema e non sbaglia di molto.

      Adesso se volete continuare a contestare anche questo dato non sprecate il vostro genio: vi consiglio di tentare di dimostrare che 4+4 = 10, per tentare così la vincita del Nobel…

    20. Luigi Cimmino scrive:

      Al di la’ del facile sarcasmo (di certo non si vince un premio nobel per una addizione in base 8) , io posso solo fidarmi di questa stima che per me resta propagandistica poiche’ ha il solo scopo di passare una informazione che per quanto riscontrabile dai fatti, cela il probleme principale della quaestione, ovvero non da la misura delle scorie prodotte ogni 100 anni da miliardi di persone, che come dicevo nella mail contestata dovrebbe ammontare (ottimisticamente) ad un volume dell’ordine dei decimi di miliardo di metri cubi.
      Ad ogni modo nel secondo calcolo c’e’ a mio parere, ma potrei sbagliarmi, un 1000 che dovrebbe essere 100 (poiche’ si sta valutando la produzione in 100 anni di una centrale da 1000MWe, con fattore di utilizzazione), ed in tal caso il calcolo darebbe

      1000*100*365*24*0.7 = 613 200 000 KWh

      il che porta a un fattore di 1/700 e non 1/7000 che moltiplicato per i 3 m^3 da un diametro di 0,20m. Quindi su quest’ultimo valore la mia stima cresce a 1 miliardo di metri cubi di scorie (se non pure una decina di miliardi) prodotte in 50 anni, che si vanno ad aggiungere, come precisavo nel commento contestato, a tutto l’inquinamento prodotto dall’industria e dal domestico.

      Saluti LC

    21. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      No, non c’è un errore, confermo che si tratta di un mille.

      Il calcolo vuole tener conto della quantità di energia prodotta da una centrale in un anno (non in 100), e dedurne quindi di quale quota parte ha bisogno un singolo uomo nel corso della vita.

      1000 MW * 1000 KW/MW = 1 000 000 KW, potenza della centrale.

      Quanto all’accumulo negli anni da parte dell’umanità mi sembra una scusa oggettivamente pretestuosa: se si applicasse alla produzione energetica tale principio bisognerebbe applicarlo a tutti gli altri settori industriali, ed il risultato sarebbe il ritorno alle caverne (provate a fare due conti e vedrete!).

      Tenete presente poi che l’energia nucleare è quella che presenta il minor rapporto energia erogata/rifiuti prodotti (si passa da 10^5 g/KWh per i combustibili fossili a 10^-1 g/KWh per quelli nucleari - 6 ordini di grandezza! - ).

      Per risolvere i nostri problemi energetici per il prossimo secolo basterebbe un deposito relativamente piccolo (20 000 m3).

      E’ ovvio che non è la soluzione ottima (ma ripeto, instancabilmente, sono allo studio tecnologie di trasmutazione/bruciamento delle scorie che possono ridurre molto sensibilmente il problema, disponibili in pochi anni),
      ma se qualcuno ha proposte OGGETTIVAMENTE migliori lo faccia presente (attendo fiducioso, e non in qualità di ingegnere nucleare, bensì di CITTADINO)…

    22. domenico scrive:

      sindrome di pechino: non è la SARS e nemmeno la febbre dei POLLI, o qualche disturbo somatico che prende agli amici cinesi per il troppo lavoro cui sono sottoposti , almeno così sembra da quello che dicono in tv e giornali.

      mi viene alla mente un film holliwoodiano dove una giornalista impegnata mentre visita una centrale atomica nel momento in cui un terremoto , almeno mi pare, scuote la centrale medesima e i tecnici in sala di controllo non si accorgono che si sta scoprendo il nucleo del reattore ma poi riescono in quel frangente a metterla in sicurezza come va a finire il film lo sappiamo, il fatto che non capisco è come un reattore nucleare che fonde vada a finire in cina , ma poi perchè proprio in Cina? potrebbe per es finire nel nepal o in mongolia ,ma torniamo a noi

      amesso e concesso che il nucleo esca dal contenimento evento assai inprobabile, poi dovrà fondere 6000 Km di pianeta fino al centro anche la parte interna che è gia fusa di suo , giunto poi al centro dovrebbe risalire verso la Cina vincendo la forza di gravità ; ma vi rendete conto quale idiozia rappresenta questa diceria della sindrome cinese.

      distintamente

    23. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      No ho mai voluto commentare la ’sindrome cinese’, fantasioso effetto paventato nell’omonimo film del 1979 che vedeva protagonisti Jack Lemmon, Jane Fonda e Michael Douglas.

      Trattasi di quanto più fantasioso ed antiscientifico si possa immaginare (è più credibile Star Trek o Guerre Stellari!!!), e per quanto mi rigurda rappresenta la prova evidente di un vero e proprio complotto mondiale terrorista ai danni dell’utilizzo pacifico dell’energia nucleare (e tutto a favore dei combustibili fossili - leggi petrolieri, che sono in grado di prendere per il naso larga fetta dell’opinione pubblica e convincerla a combattere una sanguinosissima guerra in nome di armi di distruzione di massa inesistenti - di cui ogni superpotenza peraltro dispone come, quando e quanto le pare senza alcun controllo!!! E’ leggittimo chiedersi se tale gente non abbia sfruttato tale sconfinato potere anche per altri fini, già in tempi non sospetti…).

      Comunque: oltre all’impossibilità fisica banale di attraversare il pianeta (come ricordato giustamente da Domenico), poichè qualunque corpo si arresterebbe al centro della terra, bisogna notare anche che:

      - attraversati i primi 100 km circa di crosta terrestre il corium si scioglierebbe in un materiale molto simile, ovvero la lava che si mantiene fusa per l’80% a causa del calore di decadimento radioattivo degli elementi pesanti contenuti (e che in un sistema gravitazionale finiscono sul fondo). Ebbene si: camminiamo su una enorme fornace nucleare, di cui la crosta terrestre rappresenta solo una sottile pellicola!

      -il calore di decadimento si attenuerebbe molto prima di tutto questo

      - sarebbe necessaria la totale assenza di qualunque azione umana (incluso il semplice ‘annaffiamento’ da parte dei pompieri)

      - vorrei capire in base a quale principio fisico il materiale fuso, ormai avvelenato da tutti gli assorbitori neutronici, persa la sua integrità geometrica ottimale, potrebbe esplodere come una bomba appena raggiungesse una deposito di acqua (che invece contribuirebbe a raffreddarlo!). Se è così facile fare una bomba, perchè a Los Alamos le migliori menti del mondo ci hanno messo 2 anni e mezzo ed hanno speso miliardi di dollari?

      Inutile anche continuare questo ameno discorso…

    24. Luigi Cimmino scrive:

      “COLLESALVETTI (Livorno) - E’ stata inaugurata la prima stazione europea con impianto a idrogeno. Il distributore si trova nell’area di servizio Agip di Grecciano, nel Comune di Collesalvetti, sulla carreggiata nord della Firenze-Pisa-Livorno. ‘’Con questa iniziativa - ha detto Angelo Taraborrelli, direttore generale della divisione refining e marketing dell’Eni - Eni e’ la prima a distribuire da una propria stazione di servizio idrogeno prodotto da fonti rinnovabili, ottenuto da un sistema integrato che rende anche energeticamente autonoma la stazione di servizio'’. Il funzionamento del nuovo impianto di Collesalvetti, attualmente ancora in fase sperimentale, e’ reso possibile grazie ad un sistema di produzione energetica derivata dall’eolico e dal solare fotovoltaico. L’impianto di Grecciano e’ in grado di produrre idrogeno che consente una percorrenza complessiva annua di circa 40mila chilometri ad una mini flotta di tre veicoli, due Fiat Multipla e un Doblo’, tutti veicoli bifuel che possono funzionare a idrogeno o a benzina, messi a disposizione dalla Ilt Technology di Ponsacco, che e’ partner dell’iniziativa. (Agr)”

      fonte corriere.it - http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id={2DA50902-582D-479F-A46D-672E54BC2740}

      Questo e’ solo l’esempio piu’ recente, recentissimo. Ad ogni modo internet gronda di proposte e progetti attuati (e dismessi misteriosamente) ed in fase di attuazione.

      Se il problema e’ la bolletta allora le soluzioni ci sono, se invece è un problema di principio culturale allora proseguite nella vostra campagna di proliferazione nucleare, poiche’ non c’e’ bisogno che qualcuno vi istruisca sulle fonti di energia rinnovabile.

      Saluti, LC

    25. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      Idrogeno da fonti rinnovabili quale l’eolico ed il solare?

      Quantità prodotta/producibile? Costo?

      Nessuna barriera culturale, calcoli alla mano: i siti specializzati in barzellette sono altri…

    26. Renzo Riva scrive:

      https://drive.google.com/open?id=0B9ddqKYm-Z0XUVZ5cmtUU2...
      .
      Dal grafico avrete la percezione visiva della grande truffa delle energie rinnovabili.
      In italia su € 100 di bolletta elettrica acquistate l’energia elettrica solo per € 35.
      I restanti€ 65 servono per la maggior parte a tenere in piedi i carrozzoni del PD coi Verdi, Wweffini ed altri.
      .

    27. Renzo Riva scrive:

      Ecco il collegamento che vi porterà al grafico di cui accennavo nel precendente mio commento.
      https://drive.google.com/open?id=0B9ddqKYm-Z0XUVZ5cmtUU2...
      .

    28. Renzo Riva scrive:

      Chiedo di nuovo venia.
      Ecco il collegamento.
      .
      https://drive.google.com/file/d/0B9ddqKYm-Z0XUVZ5cmtUU2×...

    29. Renzo Riva scrive:

      https://drive.google.com/drive/folders/0B9ddqKYm-Z0XWEVtZ2h6...
      .

    30. Renzo Riva scrive:

      Problemi con google drive.
      .
      https://drive.google.com/drive/folders/0B9ddqKYm-Z0XWEVtZ2h6...
      .

    31. Renzo Riva scrive:

      Rinuncio.
      Non so dove sia il problema.
      .

    32. Renzo Riva scrive:

      .
      Sappiate che è in atto una rivoluzione nel campo delle tariffe elettriche.
      Cambieranno tutti i contatori capaci di telemetria e con 6, 7 e 8 fasce orarie se serve.
      Ormai non si pagherà il kWh in misura fissa bensì secondo la fascia oraria ed il valore di mercato per quella fascia: vedrete che salasso.
      Questo mese è aumentato il costo del dispacciamento e per ogni MWh si pagheranno in più € 6.
      Giusto epilogo per dei coglioni con diritto di voto e che credevano di poter godere in eterno di pasti a gratis.
      .
      Nell’intervento del 2012 di Agostino Conte, vice presidente del Comitato tecnico energia e mercato Confindustria, egli aveva prefigurato quello che oggi sta accadendo.
      .
      https://www.youtube.com/watch?v=8VRqdidSlYA
      .

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