La questione energetica nel programma dell’ Unione
15 Febbraio 2006 di AmministratoreSul quotidiano “Il Mattino” di oggi c’è un articolo di Emiliano Fittipaldi relativo al programma presentato dall’ Unione. Il programma dell’Unione è in totale composta da 280 pagine e, di queste, circa 4 pagine riassumono la direzione che l’Italia seguirà nel settore energetico nei prossimi anni qualcora il centro-sinistra vincerà le prossime elezioni politiche di aprile.
Ecco una sintesi:
- nucleare: non ci sono rifrimenti diretti alla possibilità di ritornare all’energia nucleare
- fonti rinnovabili: si punta a raddoppiare in 5 anni la produzione elettrica da fonti rinnovabili (eolico, biomasse, fotovoltaico, solare e idroelettrico)
- mercato: interventi legislativi al fine di aumentare la concorrenza e far terminare il monopolio di Eni e Enel
- coordinamento: il governo nazionale mirerà a trovare accordi con gli enti locali nel programmare gli interventi sul territorio (nuove centrali elettriche, rigassificatori…) mediante un programma energetico-ambientale coordinato da un “Consiglio Superiore per l’Energia”
20 Febbraio 2006 alle 20:17
Vorrei fare un breve intervento sul Programma, essendo io uno dei coautori.
Il discorso del nucleare è molto complesso perchè evoca sentimenti “forti” in tante persone.
Un ritorno al nucleare in Italia, come detto anche da Romano Prodi, non è attualmente proponibile per i tempi, i costi, la sicurezza.
Tuttavia, nel programma, abbiamo messo un riferimento specifico al mantenimento del know -how in ricerche sul nucleare, specificatamente sulla partecipazione italiana a programmi sul “nucleare pulito” di nuova generazione (p. 143).
Cordiali saluti,
Gisueppe Vatinno
Responsabile Nazionale Energia di Italia dei Valori
Gruppo programmatico Energia dell’Unione