Trino Vercellese - inaugurato infopoint Sogin
29 Settembre 2008 di AmministratoreOggi 29 settembre a Trino Vercellese è stato inaugurato un “Infopoint” della Sogin con la finalitĂ di informare sulle attivitĂ di smantellamento della centrale nucleare “Enrico Fermi”.
Presenti all’ evento il sindaco di Trino Giovanni Ravasenga e il project manager della centrale nucleare Davide Galli.
L’ Infopoint della Sogin è ubicato in alcuni locali del municipio di Trino Vercellese.
30 Settembre 2008 alle 18:29
Opera inutile, dispensiosa e ridicola….Ovviamente paghiamo noi!
Cominciassero a fare infopoint informativi sull’uso pacifico dell’energia nucleare al fine di sbugiardare tutte le stupidaggini che vengono dette di continuo riguardo al questa tecnologia.
1 Ottobre 2008 alle 00:46
Edoardo vuoi veramente incazzarti? Leggi cosa dice sulla SOGIN l’AutoritĂ Elettrica nell’ultima delibera che fissa i prezzi per ottobre dicembre 2008
Delibera che puoi scaricare a questo indirizzo
http://www.autorita.energia.it/docs/08/138-08arg.htm
“con deliberazione n. 353/07 l’Autorità ha dato disposizioni alla Cassa per l’erogazione di 100 milioni di euro alla Sogin, da effettuarsi entro il 15 gennaio 2008, a valere sul Conto per il finanziamento delle attività nucleari residue;”
“con successiva deliberazione ARG/elt 38/08, l’Autorità ha dato disposizioni alla Cassa di provvedere all’erogazione di ulteriori 150 milioni di euro alla Sogin, a valere sul medesimo Conto per il finanziamento delle attività nucleari residue;”
“le erogazioni di cui ai precedenti alinea sono state disposte a fronte delle spese straordinarie previste nel corso del 2008 per il riprocessamento all’estero del combustibile nucleare irraggiato;”
Tra il gennaio e maggio 2008 alla SOGIN abbiamo dato - con la tassa che grava sulla bolletta elettrica - 250 milioni di euro per gestire le spese straordinarie previste per l’invio in Francia del combustibile.
E’ bene sapere che tutta l’operazione di riprocessamento costerà 255 milioni e sarà completata tra il 2020 ed il 2025, quando ritorneranno le scorie.
Qui le cose sono due: o si paga tutto in anticipo oppure questi soldi servono in parte anche a gestire il contratto, cioè spese straordinarie.
Ma non è finita. Ecco come prosegue la delibera delibera RG/elt 138/08
“a fronte di tali spese straordinarie le disponibilità finanziarie di competenza della commessa nucleare presso la Sogin non risultano adeguate a coprire i costi ordinari fino al 31 dicembre 2008, come confermato dalle previsioni contenute nelle comunicazioni del 21 maggio 2008 e 5 agosto 2008;”
“con deliberazione ARG/elt 86/08, l’Autorità ha dato disposizioni alla Cassa per l’erogazione di 150 milioni di euro alla Sogin, da effettuarsi entro il 31 luglio 2008, a valere sul Conto per il finanziamento delle attività nucleari residue;
Servono soldi alla SOGIN per se per finire l’anno. Altri 150 milioni.
E siamo a 350 milioni.
Ma non è finita Edoardo!
“con la comunicazione 5 agosto 2008 la Sogin ha notificato che sarebbe necessaria un’ulteriore erogazione di 50 milioni di euro nel prossimo mese di ottobre; e che i dati contenuti nella suddetta comunicazione sono coerenti con le previsioni elaborate dagli uffici dell’Autorità .”
Chiedono altri soldi!!! s. E l’Autorità li concede scrivendo
“si ritiene opportuno:
dare mandato alla Cassa di provvedere, entro il 31 ottobre 2008, all’erogazione alla Sogin di 50 milioni di euro, a titolo di acconto, a valere sul Conto per il finanziamento delle attività nucleari residue, di cui al comma 54.1, lettera a) del Testo integrato;”
Siamo a 400 milioni dati tra gennaio e ottobre 2008 come acconto!!!!!
Io sono incazzato. E tu?
Questo il numero d itelefono del responsabile ufficio stampa AutoritĂ con il quale ho parlato tempo fa per scrivere un articolo
CRISTINA CORAZZA - 02-65565280
La SOGIN! Se la conosci… la eviti.
1 Ottobre 2008 alle 17:51
Adesso almeno gli antinuclearisti, quelli del partito del no tanto per intenderci, saranno contenti: una valanga di denaro ai francesi per prendersi il nostro plutonio (ossia un ottimo combustibile che potrebbe invece servirci) e restituirci lo scarto. Cioe’ paghiamo perche’ altri si prendano la nostra ‘benzina del futuro’. E paghiamo molto oltretutto. Siete contenti? Mi rivolgo agli accaniti antinuclearisti: se siete tanto contenti, perche’ non pagate voi?
2 Ottobre 2008 alle 18:09
Quando ripartirĂ il nucleare in Italia, spero tanto che la Sogin sia privatizzata!…. Faccia la fine di Alitalia, tanto per intenderci.
7 Ottobre 2008 alle 08:52
x Edoardo
Devo ancora risponderti sul riciclo del Pu, e sul discorso terremoti… è momentaccio (anche ai post di Alessio e di Andrea M. non sono piĂą riuscito a rispondere).
Intanto, però sono stato a una conferenza di ambientalisti dove ho visto che hanno insistito tanto su un qualche problema che dev’essere intervenuto sullo stoccaggio delle barre di combustibile esausto per via, mi pare, di una piena che, a detta loro, è arrivata a lambire il deposito (naturalmente erano tutti allarmatissimi e convinti che se l’acqua avesse raggiunto il deposito sarebbe successa una tragedia per tutta la val padana, trentino compreso). Anche Enzo citava Trino relativamente ad una presunta instabilitĂ geologica.
Sai mica (o hai qualche link su) cosa è successo in questi tempi a Trino per giustificare interventi di questo genere.
8 Ottobre 2008 alle 01:11
Edoardo
Nel 2000 la Dora Baltea ruppe gli argini e il fiume lambì il centro Eurex che è a pochi metri dalla riva. Quel centro, oltre a essere metri sotto il livello del fiume tanto che l’acqua salì su dai tombini, è circondato da dei canali artificiali che servono a portare l’acqua della Dora nei campi vicini.
Se hai Google Earth digita Saluggia e potrai vedere dov’Ă© l’Eurex.
Non voglio tediarti ma c’Ă© uno stenografico parlamentare dove si spiega cosa poteva succedere ai vecchi contenitori interrati dove sono contenute circa 200 metri cubi di scorie liquide. Una fanghiglia composta da acido citrico, alluminio, mercurio e uranio - quello che resta del ritrattamento delle barre di combustibile che si faceva li - . Scorie di III grado per capirci.
Durante quell’alluvione Trino non fu toccato perchĂ© costruito su una collina e quindi rialzato.
Ma a Saluggia, nel centro Eurex, il rischi è stato grande.
Per la cronaca nel centro Eurex c’Ă© un vecchi reattore, l’Avogadro, dove sono affogate svariate tonnellate di barre a pochi metri dal fiume.
Comunque questo l’indirizzo dove trovare gli stenografici che parlano di quella alluvione
camera.it/_dati/leg13/lavori/stencomm/08/indag/bacino_del_po...
Di seguito lo stralcio delle dichiarazioni di Marco Fra, nel 2000 Assessore alla pianificazione territoriale della provincia di Vercelli ripreso da quei documenti.
Il file originale è quello nominato PARTE I - da 3 a 13
“Quando si e` verificata l’alluvione del 15
ottobre 2000 io mi occupavo di protezione
civile. Sicuramente nella sua introduzione,
presidente, lei e` stato molto chiaro: il
rischio che ha corso non solo il Piemonte
ma tutto il nord Italia per l’allocazione di
questi due siti nucleari e` grave. Noi
abbiamo trascorso due notti veramente
d’angoscia: se il canale Farini, che e` uno
dei canali che erano stati riempiti d’acqua
dall’esondazione della Dora, avesse rotto
cinquecento metri piu` a monte e invece di
defluire in Dora, senza passare sull’impianto
dell’ENEA e lambendo solamente
una parte della SORIN, fosse passato
direttamente sull’ENEA si sarebbe prodotto
un disastro ambientale di dimensioni
sicuramente non misurabili. Infatti,
vista la quantita` di scorie, tra liquide e
barre, e di altri materiali che sono giacenti
in questi siti, non sappiamo fin dove
vi sarebbe stata contaminazione. Sicuramente
per tutta l’asta del fiume Po e forse
anche fino all’Adriatico. Purtroppo, vedo
che la preoccupazione di quei giorni ora
sta diminuendo; i sindaci sono ancora
interessati, ma, a partire dalla stampa,
negli altri l’interesse si sta gia` smorzando.
Abbiamo corso davvero un rischio che
riguardava non un comune ma un’intera
parte dell’Italia.
8 Ottobre 2008 alle 17:55
Per Pietruccio:
Non preoccuparti, non c’e’ fretta.
Sull’inondazione a Trino ho un articolo del Corriere (2000) ove piĂą che con la centrale, ce l’avevano con i deposito di Saluggia:
archiviostorico.corriere.it/2000/ottobre/17/Barre_nucleari_c...
8 Ottobre 2008 alle 19:26
Ringrazio tutti
9 Ottobre 2008 alle 13:16
Per Daniele:
sapevo anch’io dell’impianto Avogadro… Una ragione validissma in piĂą per sbrigarsi a trovare il sito di stoccaggio definitivo nazionale…Non solo per i residui del vecchio nucleare ma anche per quello che ripartirĂ .
Poi ognuno la pensa come vuole.
Saluti.