Pier Ferdinando Casini - riprendere la strada del nucleare
13 Settembre 2007 di AmministratoreSul “Corriere della Sera” di oggi c’è una lettera dell’ On. Pier Ferdinando Casini (UDC) inviata al direttore del giornale in cui dichiara che “l’ Udc presenterà in Parlamento una mozione (come deciso al recente Congresso nazionale) per impegnare formalmente il governo a riprendere la via del nucleare come scelta strategica energetica per l’ Italia“.
Casini afferma che il tema energia va affrontato con responsabilità in quanto è “una questione il cui impatto sulla competitività delle imprese, la sicurezza dei cittadini e la qualità dell’ambiente è enorme” e “in Italia, facciamo grandi convegni sulle fonti rinnovabili di energia e organizziamo una conferenza sui Cambiamenti Climatici che Pecoraro Scanio ha trasformato in un social forum in giacca e cravatta.”
Inoltre l’ On. Pier Ferdinando Casini osserva ancora che “il costo del petrolio e i problemi derivanti dal global warming provocato dai gas serra, hanno riportato l’attenzione di tutto il mondo verso il nucleare” ed “il nucleare di terza generazione garantisce minori costi e maggiore sicurezza“.
Infine Casini augura che “ciascuna forza di maggioranza e di opposizione voglia considerare con realismo questo approdo e che si realizzi su di esso un’ ampia convergenza”.
Nulla vieta di pensare che i propositi di Casini siano seri, tuttavia in Italia spesso è capitato ciclicamente di vedere dichiarazioni dei politici italiani a favore di una più seria e responsabile politica energetica (con o senza nucleare) a cui poi non è seguito granchè di concreto. Staremo a vedere. Del resto comunque, essendo l’ UDC all’ opposizione è facilmente prevedibile che questa dichiarazione sia più un modo per apparire nella discussione sull’ energia che in questi giorni è presente sui giornali. Diverso sarebbe stato se l’ UDC avesse dichiarato questo quando c’era il Governo Berlusconi (governo che aveva ampia maggioranza).
E’ possibile leggere per intero la lettera dell’ On. Pier Ferdinando Casini al direttore del “Corriere della Sera”
13 Settembre 2007 alle 15:53
Ansa:
BERSANI, SI’ A NUCLEARE NUOVA GENERAZIONE
Non so se intenta la 3° o la 4° generazione, ma è già un passo avanti.
13 Settembre 2007 alle 16:06 Commento ufficiale dello Staff
salve roberto
bersani dovrebbe far riferimento alla quarta generazione.
13 Settembre 2007 alle 17:03
Speriamo che non siano le solite chiacchiere… Cmq Casini spesso a ribadito la necessità di un ritorno al nucleare.
Certo è che, nell’ipotesi di un ritorno del centro destra al governo, rimettono al ministero dell’Ambiente dementi come Matteoli (”…per il nucleare ci vgliono almeno 10 anni: meglio puntare sulla fusione o sull’Idrogeno!)
A parte che per costruire e mettere in esercizio una centrale atomica ci voglio neanche 4 anni, ma ciò dimostra la completa ignoarnza di certi politici ( o politicanti)…
13 Settembre 2007 alle 17:09
Cmq qualcosa sta cambiando…
15 Settembre 2007 alle 08:23
Certo che qualcosa sta cambiando, petrolio a € 80 al barile, benzina a 1.34 €
e il gas dalla Russia e Algeria ?
ci vuolo solo un pizzico di buon senso
distintamente
16 Settembre 2007 alle 20:56
SE il buon senso te lo aspetti dai verdi, stai fresco!…
22 Giugno 2012 alle 06:19
assurdo il nucleare dato che nuove tecnologia permettono in un Km quadrato di istallare nuovi pannelli di ultimissima generazione in grado di produrre 2 giga il cui ammortamente av viene in tre anni senza scorie e senza resudui tossici; inoltre sempre di ultima generazione il mondo dispone di impianti per lo smaltimento di rsu di origine organica e dello smaltimento totale degli scarti di lavoprazione ad impatto zero assoluto con rese di un KWh per ogni due kg di prodotto lavorato: assurdo quindi tornare al nucleare il cui ammortamento avviene solo in 50 anni con problemi infiniti di scorie e d pericoli : non ci sono quindi commenti a quanto dichiarato da Casini che notoriamewnte dovrebbe parlare conemporaneamente alle oche che fanno pipi
25 Giugno 2012 alle 19:22
archivionucleare.com/index.php/2007/09/13/casini-riprendere-...
Se qui c’è un’oca giuliva quello è l’estensore del commento
archivionucleare.com/index.php/2007/09/13/casini-riprendere-...
mentre all’intervento di Edoardo
archivionucleare.com/index.php/2007/09/13/casini-riprendere-...
dico che fu grazie ad Altero Matteoli se non fu dato corso alla pazzia dell’interramento degli elettrodotti proposti (a favore della Pirelli Cavi?) dai matti da legare di Legambiente e se non ricordo male anche dai wuwueffini.
All’intervento dell’Amministratore
archivionucleare.com/index.php/2007/09/13/casini-riprendere-...
È opportuno scrivere “fa riferimento” e non “dovrebbe far riferimento”.
A tale proposito ricordo che i due programmi elettorali del csx e del cdx del 2008 al riguardo dell’energia erano una la fotocopia dell’altro: chi ha copiato chi?
Io dico che fu concordato.
.
25 Giugno 2012 alle 19:26
Dimenticavo:
Edoardo quando hai scritto nel tuo intervento:
“…meglio puntare sulla fusione o sull’Idrogeno!”
avevi per caso libato con un buon vino?
Idrogeno? Bleah!
Fusione? Quando mai! Alle calende greche?
.
25 Giugno 2012 alle 19:32
Ma L’URLATO PAGANELLI GIORGIO chi è?
Un alieno? Una pianta? O cos’altro?
Si guardi il seguente grafico e si martelli gli attributi.
2.bp.blogspot.com/-MLUNwxvnF_s/T8pi1fEcoZI/AAAAAAAAAUs/Cezrq...
Eppoi per bloccare il delirio onanistico dia pure una occhiata a:
1.bp.blogspot.com/-Z2r4u85dCZ4/T8pkBblTYnI/AAAAAAAAAU4/UwjRr...
Buonanotte!
3 Luglio 2012 alle 18:26
Per Renzo Riva
Alcune considerazioni sulla sismica
Ecco qui le considerazioni da parte di quelli di geofisica
lescienze.it/news/2012/06/06/news/terremoto_emilia_faglia_mi...
La mappatura dell’Italia con le tabelle che definiscono in dettaglio i parametri dell’azione sismica su tutto il territorio nazionale sono nell’allegato B delle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. Infrastrutture 14/01/2008 che fornisce anche tutti i criteri di progetto per ogni nuova
struttura (e anche per gli interventi sulle strutture esistenti):
ingegneriasoft.com/Norme_tecniche_per_le_costruzioni.htm
(è un malloppo gigantesco e complicatissimo!) si tratta di una legge assolutamente adeguata e abbastanza ben fatta (poi nessuno è perfetto)
che si innesta sulla linea degli euro codici e impone sistemi nuovi e moderni per il calcolo strutturale.
Il territorio è praticamente tutto sismico: ci sono solo le “zone 4†che vengono definite non sismiche e nelle quali a certi edifici è possibile applicare dei criteri semplificati
terremoti.it/classificazione_sismica_terremoti.htm
(ma si considerano comunque forze orizzontali corrispondenti grossomodo a un sisma di media intensità (diciamo circa un ottavo grado della scala Mercalli) e si adottano criteri costruttivi propri della tecnologia sismica:
per esempio si garantisce comunque un’adeguata duttilità delle strutture, la geometria dei componenti e dei collegamenti ecc…)
Il problema è che in italia la quasi totalità delle case sono state fatte con la
vecchia normativa (che anche per quanto riguarda la tecnologia costruttiva
non garantiva quelle caratteristiche che oggi si è visto che sono importanti)
per cui diciamo che l’80 o il 90% degli edifici andrebbe rifatto: ma col ricambio
edilizio dell’1% all’anno la cosa non sarà breve e assisteremo ancora a tanti disastri.
—————–
Sulla speculazione da PV suggerisco questo articolo riassuntivo del disastro economico relativo a quella speculazione (a casa mia si chiama in un’altra maniera)
blog.forumnucleare.it/documenti/conti-alla-luce-del-sole/
4 Luglio 2012 alle 07:00
Provate a pensare cosa accadrebbe alle migliaia di aziende di categoria A e B della normativa Seveso se fossero soggette a terremoti distruttivi!
Le aziende elettronucleari fino ad oggi hanno sempre dato prova di aver resistito, grazie alle specifiche di progetto che prevedevano tali accadimenti.
Possiamo dire altrettanto delle strutture di aziende altamente pericolose?
Vogliamo ora parlare di sicurezza degli impianti industriali?
Dell’ultimo terremoto dell’Emilia e delle aziende soggette alla normativa Seveso per esempio?
Sono esse garantite in caso di terremoto?
A Fukushima sono morte almeno 22′000 persone ma a causa del maremoto non del Terremoto ma dello tsunami da esso provocato.
La zona era altamente industrializzata: raffinerie e chimica le più pericolose
Ma non hanno fatto notizia.
Quanti morti nell’indutria elettronucleare giapponese?
NESSUNO! Ripeto per i duri di comprendonio: N E S - S U - N O !
Nelle centrali elettronucleari colpite dal maremoto,
il maremoto fu causa dell’emergenza e delle conseguenze ai reattori e non il terremoto.
Si sono salvati tutti i 200 operatori in servizio nelle centrali, ad eccezione di 3 di loro MORTI per:
1 per la conseguenza d’un infarto;
i restanti 2 per essere stati investiti da un ponteggio provvisorio:
mentre i loro colleghi ed i familiari che erano nelle loro case sono quasi tutti morti.
È PROPRIO IL CASO DI DIRE CHE IL NUCLEARE HA SALVATO LORO LA VITA.
LE OLTRE MILLE PERSONE INVECE,
investite dall’acqua soprastante di una diga per la produzione idroelettrica,
NON HANNO AVUTO SCAMPO, SONO TUTTE MORTE.
Conseguenze sanitarie alla popolazione nei dintorni degli impianti?
Trascurabili le conseguenze sanitarie alla popolazione
a parte l’allarme e l’evacuazione per un periodo limitato.
Chi volesse sapere quali conseguenze radiologiche e sanitarie hanno provocato la fusione dei reattori legga l’ultima pubblicazione di:
- 21mo secolo “Scienza e Tecnologia†- n° 2 - giugno 2012.
Siamo sempre alla pagliuzza del nucleare
e nessuno guarda alla trave delle rinnovabili e altro;
e nonostante tutto il male che hanno detto gli irresponsabili VERDASTRI,
giorni fa in Giappone, sono stati rimessi in servizio due reattori elettronucleari
nella municipalità di Ohi dopo che hanno superato gli stress test.
Fonte_______Morti/TWh__% Energia Elettrica_____Morti del Mix fonti
____________per fonte____Prodotta nel Mondo__Del totale consumi
_________________________________________elettrici mondiali
________________________________________di 14’000 TWh/anno
Carbone_________161___________26_____________586’000
Olio Comb________36____________36_____________181’000
Natural Gas_______4_____________21______________11’760
Bio/massa
e biocombustibile__12____________0,0X
Torba___________12_____________0,0X
Idroelettrica______1,4____________2,2________________431
Nucleare_________0,04___________5,9________________33
Mandi,
Renzo Riva
renzoslabar@yahoo.it
http://renzoslabar.blogspot.com/
+393493464656
13 Luglio 2012 alle 01:57
A proposito di sisma ecco in mio articolo pubblicato su Alessandia Oggi
alessandriaoggi.it/component/content/article/155-notizie-dal...
AQUILA E EMILIA: DUE TERREMOTI, DUE PESI E DUE MISURE
Lunedì 09 Luglio 2012 07:01
di Renzo Riva – CIRN Friuli V.G.
Che dire dei fatti accaduti con il terremoto dell’Emilia?
Non tanto di quei 7 morti dovuti alla prima scossa delle ore 4 del mattino, quanto per gli altri 16 operai morti alle ore 9 del 29 maggio 2012.
Quale scellerata decisione degli imprenditori e conseguentemente degli operai che hanno accettato di lavorare in strutture gravemente lesionate e che poi non potevano reggere nemmeno una magnitudo inferiore alla prima scossa?
A differenza che per il terremoto de L’Aquila, adesso assistiamo alla messa in sordina di tutte le notizie e ci chiediamo perché, in questo Paese di “marciatori per tutto†non organizzare una marcia contro un’imprenditoria che per risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro nelle strutture dei capannoni ha messo a repentaglio e perso vite umane, milioni in macchinari e merci e, soprattutto, quella sedicente superiorità amministrativa che oggi mostra la corda con gli scandali economici a livello comunale e regionale.
Voglio dare uno spunto che ho recentemente portato come intervento ad un convegno sui rischi industriali.
Legge Seveso e le oltre 1.300 aziende che operano con sostanze altamente tossiche e pericolose nei cicli di lavorazione di categoria A e B.
Si pensi solo al monovinilcloruro MVC di Porto Marghera ed a quali disastri sarebbero esposte le popolazioni nel caso un terremoto mettesse alle corde i sistemi di sicurezza ed a repentaglio il territorio circostante.
Si deve attendere un’altra Val di Stava con i suoi 268 morti e le ingenti distruzioni?
Dopo però vennero monitorate tutte le dighe esistenti sul territorio italiano.
Possono le autorità preposte ordinare un monitoraggio per escludere o per ordinare interventi indispensabili per la sopravvenuta pericolosità dei siti a suo tempo non ricadenti in zone che oggi sono state ridefinite sismicamente sensibili dalle nuove zonature della carta sismica dell’anno 2008, passate a indici di pericolosità superiori?
Oppure dobbiamo ancora una volta attendere l’equivalente della Val di Stava in questo settore industriale soggetto alla cosiddetta normativa Seveso?
Ci si può ancora trastullare nell’esercizio mediatico del piangere il morto per imbrogliare il vivo?
Che dire poi del presidente della regione Errani che cerca capri espiatori nelle prospezioni geologiche di perforazioni di un sondaggio per un deposito di gas naturale? Per di più con incarichi onerosi a chi dovrà dare dei responsi che in partenza dovranno essere semplicemente sibillini.