Il prossimo premier inglese Gordon Brown rilancerà il nucleare?
21 Maggio 2007 di AmministratoreSul “Corriere della Sera” di oggi 21 maggio c’è un articolo di Guido Santevecchi sul cambio della guardia che sta per esserci a Londra: il 27 giuno Tony Blair lascerà il suo incarico di governo per far posto a Gordon Brown.
Gordon Brown infatti ha manifestato fin da subito grande interesse per trovare soluzioni per i dominanti temi di energia e ambiente, dichiarando l’ intenzione di contrastare in modo deciso i cambiamenti climatici e il riscaldamento terrestre e guidando la comunità internazionale al fine di trovare soluzioni concrete.
E per consumare meno carbone e petrolio e quindi ridurre le emissioni nell’ atmosfera e in attesa di sfruttare meglio le fonti rinnovabili, per Gordon Brown sembra non esserci che l’ opzione nucleare.
Il nucleare in Gran Bretagna attualmente produce circa il 19% dell’energia elettrica, ma se il programma non verrà modificato entro il 2023 delle 13 centrali nucleari inglesi 12 saranno chiuse (di queste ben 8 entro il 2008).
Gordon Brown propone la costruzione di 8 nuovi impianti in 15 anni per poter far fronte alla sempre maggior necessità energetica del Regno Unito.
Questa soluzione non è tuttavia ben vista anche da una parte non piccola del partito laburista.
Inoltre, è da precisare, nel programma energetico sono previsti anche nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (sfruttando le correnti marine e il vento) e la costruzione di case “carbon neutral” ovvero costruzioni con impatto ambientale minimo.