Summit G8 - costruire mille centrali nucleari nel mondo
10 Luglio 2008 di AmministratoreLe principali agenzie di stampa hanno rilanciato l’ 8 luglio le dichiarazioni rilasciate dal premier italiano Berlusconi, durante il G8 in corso nei giorni scorsi a Toyako (in Giappone): secondo Berlusconi si è discusso sulla possibilità di costruire mille centrali nucleari nel mondo.
Francia, Gran Bretagna e Italia sono i 3 Paesi che hanno con maggior propensione sostenuto una soluzione “nucleare”.
Si è inoltre preso l’ impegno di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2050: tuttavia non sono state indicate le tappe intermedie per raggiungere tale obiettivo, essendo stato solo preso un generico impegno.
10 Luglio 2008 alle 21:02
Veramente a leggere i giornali sembrerebbe che l’annuncio l’abbia fatto Berlusconi in persona.
Questo dovrebbe dire molte cose su come sarebbe gestita questa seconda avventura nucleare in Italia.
10 Luglio 2008 alle 21:34 Commento ufficiale dello Staff
Salve Daniele,
sì in effetti l’annuncio delle “mille centrali nucleari” sarebbe stato fatto proprio da Berlusconi.
Aggiorno l’articolo.
Grazie per la precisazione.
10 Luglio 2008 alle 22:54
Fantastico Berlusca. Speriamo sia lui lo sponsor del ritorno del nucleare in Italia! Ci faremmo delle risate fantastiche!
1.000? Ma dai! 2.000 centrali nel mondo!
Fantastico il nano che ride.
Certo se penso che di nucleare ne stanno parlando Scaiola e Berlusconi sono tranquillo.
11 Luglio 2008 alle 10:02
Certo se penso che di nucleare ne stanno parlando Scaiola e Berlusconi sono tranquillo.
Il tuo tono sarcastico e sinistroide sarebbe sempre così allegro se ci fosse ancora il Pecoraro “Monnezza” o il Sig. Beppe Grillo, l’urlatore contro gli sprechi e le ingiustizie che guadagna 4.000.000 l’anno?
Ma per favore!….
11 Luglio 2008 alle 10:04
SEcondo te chi sono quelli che dovrebbero parlare di nucleare? Realacci? …Per la notizia: ha frequentato la facoltà di fisica ma non si è laureato: ha preferito i fasti di Legambiente.
11 Luglio 2008 alle 23:54
Edoardo siamo seri! Berlusconi, Scaiola, stasera ho sentito Urso alla conferenza sul nucleare organizzata a Roma dai deputati radicali.
Non puoi difendere l’indifendibile solo per partito preso.
Questa gente fa più male a te che a me.
Questa politica, anche quella di sinistra, non può gestire il ritorno del nucleare in Italia. Sono stato chiaro!
Quindi smettila di difendere a prescindere.
Le cazzate che dice Scaiola e la maniera con la quale questo governo, questo si fascistoide, vuole riportare il nucleare in Italia è assurdo.
Stasera Urso parlava di 25% da nucleare e 25% da rinnovabili. Un’assurdità visto che siamo indietro su tutto.
Questa politica tutta, ma adesso sopratutto quella che è al potere, porterà l’Italia nel baratro se NOI TUTTI gli permetteremo di affrontare in modo irresponsabile i problemi energetici del paese.
Intendiamoci. Non è irresponsabile aprire al nucleare; è irresponsabile affrontare l’argomento con slogan e frasi fatte invece che con un PEN strutturato e, sopratutto, condiviso.
Edoardo alziamo il livello della discussione per favore e lasciamo le SCAIOLATE fuori dalla porta di questo forum!
12 Luglio 2008 alle 06:38
Stasera Urso parlava di 25% da nucleare e 25% da rinnovabili. Un’assurdità visto che siamo indietro su tutto.
Caro Daniele,
evidentemente non hai molto chiara la struttura di produzione elettrica in Italia. E’ verissimo che fare il 25% da nucleare non sarà facile e richiederà molto tempo. Ma fare il 25% da rinnovabili non è un’impresa impossibile per l’Italia, visto che rispetto ad altri paesi europei siamo messi bene con l’idroelettrico e di rinnovabili arriviamo a percentuali comprese tra il 14% e il 17%. Aumentando un po’ l’eolico, la geotermia, le biomasse, i termovalorizzatori e anche un po’ di solare l’obiettivo è a portata di mano (sperando naturalmente di avere abbastanza pioggia).
Solo che non ci risolverà niente. Non ridurrà la dipendenza dal metano e non ci permetterà di raggiungere gli obiettivi europei o di Kyoto, tantomeno abbasserà i costi dell’elettricità . E’ il nucleare che potrà realmente fare la differenza.
L’obiettivo 25-25-50 mi sembra assolutamente sensato e raggiungibile se si fa seriamente. Come anche dici tu, questo è il punto.
14 Luglio 2008 alle 09:39
Questa politica, anche quella di sinistra, non può gestire il ritorno del nucleare in Italia. Sono stato chiaro!
Quindi smettila di difendere a prescindere.
Datti una calmata, siamo in un forum non su un ring.
Cmq io penso che ad oggi si sta comincia ad affronatre il problema dell’energia in modo seria e, sopratutto, la questione della diversificazione delle fonti.
L’Italia non ha un PEN dal 1988 (ove nel quale era ugualamente contemplata una percentuale di nucleare) e la classe politica non ha volutamente far niente per 22 anni.
Adesso che finalmente ci si comincia a muovere, cominciano le solite storie che non si può gestire il nucleare.
Vogliamo restare allora in queste condizioni per quanti anni ancora? Magari ciarlando ed illudendoci con il sole il vento, lo peseudo risparmio energetico?
E questa mentalità ottusa ambientaliota che fa veramente male.
14 Luglio 2008 alle 10:50
Buongiorno….se vogliamo che ci siano tanti “buongiorno” EVITIAMO IL NUCLEARE visto quello che succede anche in questi giorni in Francia, Svezia….e poi tutte quelle che ci tengono nascoste…solo x interessi di poco, visto che quello che producono le Centrali Nucleari sono una piccola parte di energia
14 Luglio 2008 alle 11:16
Eccone un’altra che spara a zero i soliti luoghi comuni.
Comincia a domandarti quanti interessi, rischi, pericoli e mispfatti avvegono nell’ombra per farsi si che le lobbies del gas e petrolio continuimo a far i loro affari.
E’ più pericoloso, in paragone, un petrolchimico che una centrale atomica.
14 Luglio 2008 alle 13:25
Eccone un’altra lo dici a qualche tua parente. Detto questo: siccome abbiamo giò tante schifezze…aggiungiamone altre. Complimenti
14 Luglio 2008 alle 17:16
Va Beh… l’importante è sentirsi convinti di quel che si afferma.
Saluti.
14 Luglio 2008 alle 18:19
E rieccone un’altro/a.
Se ti va bene così altrimenti schioda.
Ça va sans dire.
Mandi,
Renzo Riva
Via Avilla, 12/2
33030 Buja - UD
renzoriva@libero.it
349.3464656
14 Luglio 2008 alle 19:26 Commento ufficiale dello Staff
Salve
invito tutti a portare avanti la discussione in modo interessante.
Grazie.
14 Luglio 2008 alle 20:26
Simpatico Renzo!!!
14 Luglio 2008 alle 20:50
Portiamo avanti la discussione im modo interessante……
Il principale svantaggio del nucleare sono le drammatiche conseguenze in caso di incidente.
E le scorie…dove le mettiamo e come le smaltiamo?
I costi?
Non sarebbe meglio concentrarci su energie rinnovabili?
15 Luglio 2008 alle 13:10
Per Mire:
dai un’occhiata a questi documenti
www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/La%20sistemazione%20in%20sicur...
http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf
15 Luglio 2008 alle 13:36
Edoardo, io non sono convinta di quei documenti…non ho certezze come sembra averne tu….sò solo che il rischio di catastrofe esiste e ne abbiamo le prove e so anche che a quella catastrofe non si può rimediare. Allora io mi domando: perchè in tutti questi anni non si è investito nell’energia pulita? Prima di tutto quella che proviene dal sole? visto che siamo il paese del sole?
Saluti
15 Luglio 2008 alle 15:23
Il sole ed il vento, purtroppo, sono energie troppo diluite ed intermittenti affinchè si possano sostituire in tutto e per tutto ai combustibili fossili od al nucleare.
Per il sole ed il vento un conto è la potenza installata un’altra quella prodotta (nonsempre il sole splende o tira il vento).
In Germania, se davverro puntassero tutto sulle rinnovabili sarebbero fregati: meno male che hanno centrali a carbone e nucleari sempre accese altrimenti quando il sole ed il vento non ci sono a sufficienza rimanrrebbero al freddo ed al buio (vedi blackout fine 2006)
Tra l’altro le rinnovabili sono costosissime e non sufficienti a domare la fame di energia che abbiamo, nonostante i risparmi: se non ci fosse lo stato a sovvenzionarle, non le farebbe nessuno. E’ come voler sfamare un bambimo africano con champaghe e caviale (l’esempio è calzante)
In Italia, solo per il fotovoltaico ed eolico, sono stati spesi dal 1981 al 2003 più di 50 milioni di euro e si è ottenuto da queste la copertura del fabbisogno energetico dello 0,002%.
La soluzione è un mix energetico che preveda il nucleare, le rinnovabili, il carbone (pulito: ovvero centrali con filtri e depuratori che abbattono le emissioni del 70%) e gas (rigassificatori)
Guarda dove ci hanno portato le ideologie ambientaliste! A dipendere dall’estero per l’energia (nucleare) e ad essere uno dei paesi più inquinati d’europa con boletten enormi.
Fatti un giro nel forum e vedrai che tutte le tue domande sono state ampiamente analizzate e spiegate da tecnic: non certezze ma dati, fatti e fonti scientifiche precise.
Saluti.
P.S. sò solo che il rischio di catastrofe esiste e ne abbiamo le prove e so anche che a quella catastrofe non si può rimediare
L’unica catastrofe fu Chernobyl a causa di un impianto difettoso (mai costruito in occidente) e di un esperimento tenetao da incompetenti!
Legambiente e Greenpeace (solo loro) contano milioni di morti a causa dell’incidente mentre organo come l’Iaea e l’OMS contano 33 morti (pompieri e tecnici accorsi al momento dell’incidente) mentre tantissimi casi di tumore (alla tiroide) sono stati curati (85% fonti OMS)
Questi sono dati non invenzioni o fantasie.
15 Luglio 2008 alle 17:07
Non si può fare a meno di pensare che anche la centrale di Chernobyl era stata considerata sicura a suo tempo.
Le scorie radioattive devono essere stoccate per migliaia di anni. Nessun paese al mondo è giunto a una soluzione definitiva di stoccaggio.
Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno poi ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per smantellare la centrale nucleare al termine della sua attività . Tutti questi costi non sono sostenibili da un’industria privata. Lo Stato deve necessariamente intervenire a copertura delle spese aumentando tasse e imposte ai contribuenti. In breve, il basso costo dell’energia in bolletta potrebbe essere più che compensato dall’aggravio fiscale in termini di imposte.
Saluti
15 Luglio 2008 alle 18:09
Non si può fare a meno di pensare che anche la centrale di Chernobyl era stata considerata sicura a suo tempo.
Dell’esistenza della centrale di Chernobyl si venne a sapere solo all’epoca dell’incidente..e non subito, vista la cortina di ferro dell’Unione Sovietica (48 ora dopo)
Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno poi ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per smantellare la centrale nucleare al termine della sua attività . Tutti questi costi non sono sostenibili da un’industria privata.
Nn è cos’ì. nel link che ti ho indicato trovi tutto spiegato (ci sono anche i calcoli)
http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf
Lo Stato deve necessariamente intervenire a copertura delle spese aumentando tasse e imposte ai contribuenti. In breve, il basso costo dell’energia in bolletta potrebbe essere più che compensato dall’aggravio fiscale in termini di imposte.
Anche questo non è esatto: in Italia, quando ripartirà il nucleare, si seguirà il modello filandese, ovvero un consorzio tra esercenti, gestori e distributori (per esempio, Enel, Terna, Ansaldo, A2a, Edison) che permette di abbattere i costi di realizzazione e gestione. Come ebbe da sottolinerae gli AD di Enel (Conti) ed Edison (Quadrino)
Purtroppo chi ti ha informato sul nucleare ti ha dato solo nozioni ideologiche e sbagliate, smentite più volte da tecnici ed addetti ai lavori.
Se hai comunque anche tu fonti o dati da sottoporre in questo forum, saremo ben lieti di discuterne.
CordialitÃ
15 Luglio 2008 alle 18:40
Ci sono link che dicono l’opposto di quello che dici tu….prova a leggere quello che dice Rubbia (premio Nobel x la fisica) e vedi se anche x te le certezze vacillano.
Comunque non puoi dire che è ideologizzato tutto quello che dicono il contrario del tuo pensiero… potrei pensare lo stesso io e non voglio.
Tutte le Centrali che sono in funzione nel mondo 8 o quasi) sono obsolete e potrebbero produrre disastri incalcolabili. E poi potremmo parlare del territorio italiano a rischi attività sismica intensa….
Saluti
15 Luglio 2008 alle 20:11
Un piccolo spaccato d’Italia (quella del Nord)
Dal giornale locale
Congresso degli industriali della Provincia Autonoma di Trento (molto autonoma, grazie al cielo) organizzata all’interno di una centrale idroelettrica (non a caso credo) che, in vista delle elezioni, fanno presente a tutti che l’energia è un problema prioritario (ricordo che il Trentino è in leggero attivo quanto a energia elettrica grazie all’idroelettrico che produce complessivamente circa il 10% del totale nazionale cioè 3-4 TWh, arriviamo a 7 TWh con l’Alto Adige).
Leggendo resto a bocca aperta (non ero informato di questa nuova “folliaâ€) perché la presidentessa locale di confindustria fa presente che non gli pare il caso di procedere alla rinuncia, come previsto, di 0.65 TWh di idroelettrico all’anno che corrisponde a un mancato guadagno di 60 milioni di euro. Per inciso la cifra di 0.65 TWh è di tutto rispetto, corrisponde a più di 16 volte quello che produce in tutta Italia il fotovoltaico (0.04 TWh), sì, quello con cui gli antinucleari vorrebbero risolvere i problemi energetici del paese, e al 16% del totale dell’energia prodotta in tutta Italia con l’eolico (4.1 TWh). A quanto pare il ridimensionamento dello sfruttamento delle acque dei bacini sarebbe stato richiesto da pescatori e canoisti che hanno trovato, evidentemente, il consenso della giunta, in cui sono presenti anche i verdi (ma mi chiedo gli altri …?…).
Interviene anche Scaiola che fa presente l’esigenza di puntare in modo deciso sul nucleare la cui rinuncia ci è costata, secondo lui, 60 miliardi di euro. Una cifra astronomica, aggiungo io, ed è successo quando il petrolio costava cifre intorno ai 30 $/barile: cosa succederebbe nei prossimi 20 anni se continuassimo così, senza nucleare, col petrolio a prezzi 5-10 volte tanto?
La platea di industriali applaude: sono d’accordo ma mi chiedo anche dov’era questa gente durante questi vent’anni di delirio antinucleare?
Naturalmente c’è anche chi non si è ancora reso conto della situazione e insiste nel no-nuke: probabilmente hanno presente l’â€illuminato†parere dell’ambientalista Jeremy Rifkin che suggeriva di usare gli splendidi boschi della nostra regione come legna da ardere per produrre l’energia elettrica al posto del nucleare (25% dell’energia elettrica italiana con impianti termici diciamo rendimento 40% fanno 340*0.25/0.4 = 212.5 TWh considerando un potere calorifico di 15 MJ/kg di legna abbastanza asciutta, diciamo 16% di umidità , fanno 212.5*10^12*3600/15*10^6 = 5.1*10^10 kg di legna all’anno, a 600 kg/mc fanno “solo†85 milioni di metri cubi, a, diciamo, 3 mc per albero, fanno 28 milioni di alberi, considerando 10 mq per albero, a spanne, fanno 280 km quadrati all’anno: non male come idea per un’â€ambientalistaâ€. A proposito, non erano contro la deforestazione?)
15 Luglio 2008 alle 20:16
correzzione
…non male come idea per un â€ambientalistaâ€..
15 Luglio 2008 alle 20:17
accidenti alla fretta…
correzione
…non male come idea per un â€ambientalistaâ€..
15 Luglio 2008 alle 20:35
Lettera pubblicata si “Il Gazzettino” inserto del Friùli il giorno 14.03.2008
Energia alternativa e baratti
Resto basito nel leggere l’arÂticolo a firma della brava giorÂnalista Irene Giurovich, che riporta le dichiarazioni del presidente dell’assindustria udinese rilasciate nell’assise di sabato organizzata dall’Aippe del Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Ho partecipato con animo ben disposto perché fiÂnalmente anche da Udine poÂteva partire un segnale sul priÂmo problema italiano in assoÂluto: l’indipendenza energetiÂca. Devo dire, in scienza e coÂscienza, che l’Aippe ha dato la dimostrazione di quanto oggi demagogia e disinformazione mirata la facciano da padrone per acquisire consenso. QuanÂdo il dottor Luci ha auspicato di passare dalla teoria del proÂtocollo di Kyoto all’azione, mi sono cadute le braccia. Gli stuÂdi dei professori Franco BattaÂglia e Renato Angelo Ricci e le loro esortazioni a rigettare il protocollo di Kyoto, che sarà solo causa di sventura per il nostro Paese, non hanno trovaÂto udienza proprio in quegli ambienti che vogliono riproporsi a classe dirigente.
È stato dimostrato che la CO2 non può essere causa del riscaldamento globale quando persino Andrej Illiaronov da New York mette in guardia diÂcendo di essere “Attenti al nuovo totalitarismo verde” su un articolo de “L’Opinione” di Arturo Diaconale del 06 marzo 2008, che invito a leggere. InÂvece a Udine tocca sentire che “l’esempio arriva dall’Est”.
Una contemporanea lettura del programma del PdL che parla di incentivi alla cogenerazione e alle fonti rinnovabili: solare, geotermico, eolico, biomasse e rifiuti urbani e relega il nucleÂare alla sola partecipazione ai progetti europei del nucleare di ultima generazione e vuole la realizzazione dei rigassificatori, mi rafforza nella convinÂzione che anche stavolta la noÂstra regione è stata barattata ad esigenze non nostre. PerÂ
tanto subodoro una campagna Tondo a perdere a favore di Illy, che potrà realizzare i rigassificatori che in altra occaÂsione ho detto essere un non senso energetico prima che economico e allo sperpero di denaro pubblico sulla collauÂdata filiera regione-banche-professionisti per il fotovoltaiÂco.
Se dovessimo rispettare il “non senso” del protocollo di Kyoto con la tecnologia fotoÂvoltaica cito Franco Battaglia: «Per capire l’entità di questi progetti, basti pensare che se noi italiani volessimo ottempeÂrare alle imposizioni del protoÂcollo di Kyoto con l’energia dal vento o dal sole, dovremmo impegnare 80 miliardi di euro e installare 80.000 turbine eoliche, o impegnare 800 miliarÂdi di euro e installare i pannelÂli fotovoltaici necessari. Detto tra parentesi: quello stupido protocollo potremmo soddifarlo impegnando solo 30 miÂliardi in 8 reattori nucleari.
Due beffe: la prima è che anÂche dopo aver installato il mix scelto di eolico e fotovoltaico dovremmo lo stesso installare i reattori nucleari, per evitare blackout quando il sole non brilla o il vento non soffia; la seconda è che, se anche tutto il mondo ottemperasse ai vincoli di Kyoto, la temperatura del globo si ridurrebbe di meno di 0,05 gradi.
Ma quello che peggiora ancor più le cose è che gli imÂpianti fotovoltaici hanno una durata massima di 20/25 anni mentre i reattori nucleari di 40/60 anni e pertanto gli 800 miliardi di euro lieviterebbero a 1.600 miliardi: una bestialiÂtà .
Questa Regione sarà pertanÂto a perdere come nell’anno 2003 per esigenze politiche di equlibri PdL-Pd nazionali: in questa regione avremo un Illy bis con buona pace di coloro che si cullano nella facile vitÂtoria del centro-destra. In queÂsta regione sembra si riproÂponga il conflitto che voleva assegnata questa terra a Tito. Oggi la consegneremo ai “ma anche” veltroniani post-comunisti?
Renzo Riva
Settore Energia e Ambiente
Nuovo Psi FriuliVenezia
Giulia
Ha vinto il centro-destra ma anche loro continuano a parlare di rigassificatori.
Pecunia non olet.
Mandi,
Renzo Riva
Via Avilla, 12/2
33030 Buja - UD
renzoriva@libero.it
349.3464656
15 Luglio 2008 alle 20:56
Per Pietruccio
Di che ti preoccupi, Pietruccio?
Da quanto emerge da ricerche in rete
http://www.greenpeace.it/archivio/foreste/certificazione/
l’Italia possiede 6.436.000 ettari di boschi, pari a 64.360 kmq. Quindi, agli attuali consumi, 280 kmq verrebbero in realtà “bruciati” in circa 230 anni!
Una pazzia? Certo, però, vuoi mettere la soddisfazione di avere seguito il consiglio dell’illuminato ambientalista di turno…!
Please In My Back Yard
15 Luglio 2008 alle 21:43
Rettifico (altrimenti il mio commento è incomprensibile):
…agli attuali consumi e al ritmo di utilizzo di 280 kmq/anno, i 64.360 kmq verrebbero in realtà “bruciati†in circa 230 anni!
15 Luglio 2008 alle 22:06
Vorrei che non si sottovalutassero gli aspetti apparentemente secondari di una prospettiva come quella di buttare giù 280 kmq all’anno di bosco. Come ben sa chi ha passato anche solo una giornata da boscaiolo, si tratta di un lavoro che per quanto si possa meccanizzare, richiede comunque un impegno fisico particolarmente intenso e convinto. Lo sforzo non è da poco, i pericoli sono sempre in agguato, il confronto con la natura è decisamente conflittuale.
Ma ecco dunque che potrebbe essere l’occasione per radunare le forze migliori del paese ed indirizzarle verso un’opera altamente meritoria, sia dal punto di vista economico che da quello ambientale. Si darebbe l’occasione ad intere comunità di italiani di rinvigorire lo spirito ed il fisico per una grande missione per l’Italia. Insomma una grande occasione di riconciliazione nazionale e di progresso del nostro popolo.
Non si sottovaluti il sottile pensiero rifkiniano; la sua considerazione per il nostro paese è incontestabile (soprattutto per il fatto che molti gli stanno versando sul conto fior di quattrini).
16 Luglio 2008 alle 00:49
Renzo hai votato centro-destra? Sento un pò di “cattiveria”, guarda che qui si parla di salute e sicurezza!
16 Luglio 2008 alle 11:48
Mire scrive:
16 Luglio 2008 alle 00:49
Renzo hai votato centro-destra? Sento un pò di “cattiveriaâ€, guarda che qui si parla di salute e sicurezza!
Ebbene si! Mi sono turato il naso ed ho votato cdx anche se fino all’ultimo ero determinato a non votare.
http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=22693
http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=16734343
Due collegamenti posti sopra affinchè sia chiaro quello che penso.
Se poi vuoi materiale da me prodotto basta inviarmi una mail presentando le proprie generalità .
Non serve il numero delle scarpe.
Riporto quanto scritto ieri in un altro3d d’Archivio Nucleare
archivionucleare.com/index.php/2008/06/04/slovenia-chiusura-...
Renzo Riva scrive:
15 Luglio 2008 alle 11:20
e
responsabile settore
Energia e Ambiente
Nuovo PSI
Regione Friuli Venezia Giulia
fino a quando non vorranno impormi la museruola.
Quella volta non abbaierò: morderò.
D’altronde già in questo momento sto mordendo l’insipienza degli italiani.
Dimenticavo: nell’anno 2005 ho chiesto lo stato di APOLIDE direttamente al capo dello Stato Ciampi che mi ha risposto tramite la sua segreteria che passava la documentazione al ministero degli interni.
Dopo Maroni, Amato, ora di nuovo Maroni non vedo ancora riconosciuto quanto legittimamente richiesto e dovuto per il principio di biunivocità .
Ecco perché non c’è da fidarsi della Lega Nord.
Non tollera il secessionismo autonomo.
Non voglio fare parte dell’esercito dei “coglioni†italioti; preferisco eventualmente fare le cose in proprio.
Per ultimo: sono stato Ufficiale di complemento dell’E.I. negli anni 1970/1971 nell’Arma Trasmissioni.
Oggi, 15 Luglio 2008, dopo aver espletato tutta la trafila burocratica,sono ancora in attesa d’APOLIDIA.
Mandi,
Renzo Riva
Via Avilla, 12/2
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renzoriva@libero.it
349.3464656
16 Luglio 2008 alle 12:57
Bisogna cmq votare Renzo…chissà un giorno ci sarà un mondo migliore!
Saluti
16 Luglio 2008 alle 17:59
Ci sono link che dicono l’opposto di quello che dici tu….prova a leggere quello che dice Rubbia (premio Nobel x la fisica) e vedi se anche x te le certezze vacillano.
Più che Rubbia parla e più le mie certezze aumentano: Rubbia è un fisico molecolare (se ben ricordo) ma non hai mai nè visto nè progettato una centrale nucleare come mi fu detto e documentato dell’Ing. Fornaciari. Interpellano solo lui, quando si parla di nucleare perchè sanno che gli da contro (in Italia) perchè allora non sentono altri illustri scienziati come Antonio Zichichi o Tullio Regge?
In response, Rubbia suggested the use of thorium high-energy nuclear reactors. “If we want to have nuclear energy available we need to solve the issue of waste — either by reactions based on thorium or depleted uranium or burning with an incinerator.†With thorium, he said, 1 ton can do the job of 200 tons of uranium to run a standard power plant for a year. It has the added benefit of producing less waste, and it addresses the fear factor - the opposition from the public and some governments to further development of nuclear energy because of its connection with the nuclear bomb. Using thorium for nuclear energy is a “safe use of a tool that cannot be diverted in the wrong way, and it would be available for many years to come,†said Rubbia. “There’s no reason not to call it renewable energy.â€
DA:
blogs.nature.com/climatefeedback/2008/07/nobelists_talk_ener...
I link che dicono il contrario di quello che riporto (non lo dico io ma le fonti ufficiali scintifiche che porto sempre) sono quelli di Greenpeace, Ledgambiente, WWF ed altri che portono avanti discorsi basati su falsità ampiamente smentite sul piano tecnico/scientifico.
Comunque ti ripeto: comunicaci i link a cui ti riferisci.
E poi, su 441 reattori solo 8 obsoleti? Ma dove le prendi queste informazioni?
Comunque, anche se ti basi su dati confusi ed errati, pensala come vuoi.
16 Luglio 2008 alle 18:00
…Il testo in inglese indica quello che afferma Rubbia sul nucleare SOLO quand’è all’estero.
16 Luglio 2008 alle 18:40
Mire scrive:
16 Luglio 2008 alle 12:57
Bisogna cmq votare Renzo…chissà un giorno ci sarà un mondo migliore!
Saluti
In ogni caso il Mondo d’oggi è migliore di quello di ieri.
E il Mondo di domana sarà meglio di quello d’oggi: Italioti permettendo.
Mandi,
Renzo Riva
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16 Luglio 2008 alle 18:53
Sei stupendo Renzo!!!
Le fonti giuste le hai solo tu…bene!
Le certezze ce l’hai solo tu…bene!
E anche un po…di maleducazione è sempre tua!
Vedo che hai anche una responsabilità all’interno di un partito…anche a te (come a Berlusconi) piace il dialogo solo se la pensano come te!
Ho deciso: non parlerò più con te.
16 Luglio 2008 alle 23:16
Mi sembra interessante raccontare anche la seconda puntata dell’energia idroelettrica in Trentino, visto anche che rappresenta il 10% del totale di quella prodotta in Italia con questo sistema (facciamo il 20% insieme alla provincia di Bolzano per cui quello che succede qui interessa un po’ anche tutti voi) e visto che l’idroelettrico rappresenta l’80% dell’energia elettrica da rinnovabili in Italia (la fetta di gran lunga più importante, anche di tutte le altre messe insieme). La questione si presta a considerazioni di carattere generale che farò alla fine (è solo per questo che parlo di questioni locali).
Il presidente della provincia fa presente che i consistenti “tagli†alla produzione idroelettrica, del 18% (cioè i citati 0.655 TWh/anno), derivanti dal piano delle acque, sono dovuti a motivi di “ambiente†e “turismo†che sono altrettanto importanti delle esigenze degli industriali. Del resto era abbastanza chiaro che, oculati (cioè tirchi, e non me ne vergogno, anzi) come siamo, non è che potevamo rimetterci 59 milioni di euro all’anno solo per questioni di secondaria importanza. I tagli, dunque, si faranno, ma saranno affiancati da nuove produzioni di 680 GWh/anno, di cui, ovviamente, non credo interessi molto a nessuno. Ne parlo perché dai dati riportati sul giornale si può dedurre un parametro che ritengo importante soprattutto perché viene ricavato da un esempio concreto. Il parametro è il costo d’impianto riferito al numero di kWh che si possono produrre in un anno con l’impianto stesso (chiaramente è rilevante per quelle fonti in cui la spesa principale è rappresentata proprio dal costo dell’impianto e non dalla sua “alimentazioneâ€).
Le produzioni di idroelettrico previste sono così ripartite:
560 [GWh/anno] con nuovi impianti al costo di 0.73 € per ogni [kWh/anno]
110 [GWh/anno] con la ristrutturazione degli impianti esistenti al costo di 0.66 € per ogni [kWh/anno]
10 [GWh/anno] con impianti su acquedotti al costo di 0.60 € per ogni [kWh/anno]
Quello di un impianto nucleare dal costo, diciamo, di 4 G€ (anche qui riferito ad un esempio reale: Olkiluoto) capace di produrre 12.6 TWh/anno risultano di 0.32 € per ogni [kWh/anno], cioè meno della metà di quello dell’idroelettrico.
L’altra considerazione importante è che, come si vede, non è così semplice aumentare il contributo delle rinnovabili, non solo per questioni economiche ma anche perché, a loro volta, hanno anch’esse un impatto ambientale. Nessuno considera, ad esempio, quanto pesi il fatto che l’idroelettrico sottrae acqua all’ambiente (perché la prende in alto e la scarica centinaia di metri sotto togliendo la necessaria irrorazione ai versanti montani). Spero che questo esempio aiuti a capire che non esiste energia a “costo zeroâ€, e che tutto considerato, il nucleare non è peggio di altre, anzi, tutto tutto considerato è molto meglio delle altre, per cui la scelta nucleare, se ben dimensionata, è la migliore proprio per l’ambiente, ma questo è molto più difficile da spiegare.
18 Luglio 2008 alle 11:23
Salve a tutti. Cerco risposte sul nucleare e spero di trovarle qui.Mi chiedo se è plausibile quanto affermato da Berlusconi.
Da quello che ho letto pare che in questi anni il contributo dell’energia nucleare non sia cresciuto secondo le previsioni:”In generale, il nucleare è una fonte energetica che non si è sviluppata secondo le aspettative, nel 1985 soddisfaceva il 4,5% del fabbisogno di energia primaria a livello mondiale;nel 2003 era al 5,5%”
Inoltre pare che in Usa(sebbene ce ne siano molte) non si costruisca più una centrale nucleare dal 1978.Mi sorprende leggere che il 30 per cento di tutta la potenza elettrica installata durante il 2007 negli Usa viene dal vento e il dipartimento federale dell’energia prevede che entro il 2030 l’eolico raggiunga negli States una quota pari al 20 per cento.
Il nucleare, stando sempre a quello che ho letto e sentito, non è l’unica soluzione; si dovrebbe incrementare anche la quota di energia prodotta dalle fonti rinnovabili.
Perchè questo governo non pare interessarsi all’argomento?
18 Luglio 2008 alle 11:33
Totale produzione rinnovabili anno 1997 GW 46.449 pari a 18,47% sulla produzione totale
Totale produzione rinnovabili anno 2006 GW 52.239 pari a 16,63% sulla produzione totale
Come si può ben vedere le FER perdono continuamente terreno.
Alla faccia del sole che deride i Verdastri.
Seguite il collegamento e leggerete i dati 1997÷2006 dell’autorità dell’energia e gas.
http://www.autorita.energia.it/dati/eem6.htm
Mandi,
Renzo Riva
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renzoriva@libero.it
349.3464656
Mire scrive:
16 Luglio 2008 alle 18:53
Sei stupendo Renzo!!!
Le fonti giuste le hai solo tu…bene!
Le certezze ce l’hai solo tu…bene!
E anche un po…di maleducazione è sempre tua!
Vedo che hai anche una responsabilità all’interno di un partito…anche a te (come a Berlusconi) piace il dialogo solo se la pensano come te!
Ho deciso: non parlerò più con te.
L’importante è che sia stupendo e non stupefacente.
Sopravviverò nonostante tutto; fino alla morte ben s’intende.
18 Luglio 2008 alle 11:53
“NOTIZIONA”
Terremoto in Cina
rischio radiazioni
danneggiate le centrali nucleari
( Repubblica, 19/5/08 )
Ooooh! Chi poteva mai immaginare che un terremoto riuscisse a danneggiare delle centrali nucleari? Questa è davvero una piega inaspettata degli eventi. Sapete una cosa? D’ora in poi costruiamole solo in posti dove non ci sono terremoti. Ad esempio qua in Italia.
18 Luglio 2008 alle 11:58
“NOTIZIONA” FRANCIA NUOVA FUGA RADIATTIVA, LA SECONDA IN 10 GIORNI.
Nuova fuoriuscita di acque contaminate da una centrale nucleare nella Francia meridionale. Questa volta dal sito Areva a Romans-sur-Isère. L’autorità di controllo per ora minimizza: non si registra un’impatto significativo sull’ambiente. Ma è la seconda fuga radioattiva in dieci giorni dopo l’incidente di Tricastin, secondo impianto più grande dei 58 francesi. E le polemiche infuriano per i ritardi di informazione e i misteri sulla sicurezza, i sospetti di scorie militari stoccate.
18 Luglio 2008 alle 12:32
Ed è un bene che le fonti energetiche rinnovabili perdano terreno ?
Il fatto che sul totale di energia prodotta, la percentuale delle rinnovabili sia in calo significa che queste non sono tecnologicamente valide, oppure che non si fanno abbastanza investimenti su queste fonti ?
Sarebbe molto più costruttivo a mio avviso se coloro che credono fermamente nel nucleare,durante le loro argomentazioni sulla bontà dell’atomo, non si burlassero della validità delle FER.
Credo anch’io che il nucleare abbia dei vantaggi innegabili, come innegabili sono pure i rischi.Sono sicuro che in futuro verranno risolte molte delle problematiche che affliggono l’attuale generazioni di reattori, quindi perchè lanciarsi in questa avventura proprio adesso?Fino a quel giorno non è possibile andare avanti con le rinnovabili?(continunado la ricerca sul nucleare ovviamente)
Ho appena letto che una nuova fuga di uranio, la cui ampiezza non è ancora nota, è stata segnalata ieri all’Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) francese da un impianto franco-belga del gruppo Areva, a Romans-sur-Isère, nel sud-est della Francia. Lo ha annunciato oggi l’Asn con un comunicato.
18 Luglio 2008 alle 14:25
Per Valeriano84
“…il nucleare è una fonte energetica che non si è sviluppata secondo le aspettative, nel 1985 soddisfaceva il 4,5% del fabbisogno di energia primaria a livello mondiale; nel 2003 era al 5,5%”
Tutto vero, Valeriano, ma tieni presente che per energia primaria intendiamo anche quella che muove i trasporti, che soddisfa gli usi industriali, che riscalda i nostri ambienti, ecc.
Tutte forme di energia che non vengono prodotte dal nucleare, che, allo stato attuale, genera esclusivamente energia elettrica. Quindi ti chiedo: non sarebbe più appropriato valutare la percentuale di contributo del nucleare sul fabbisogno della sola energia elettrica? In questo caso, si vedrebbe che oggi, a livello mondiale, siamo intorno al 17%.
D’altra parte, è come se volessimo valutare il contributo all’energia primaria del fotovoltaico o dell’eolico: anche queste fonti rinnovabili servono esclusivamente alla produzione di energia elettrica! Riesci ad immaginare quali percentuali verrebbero fuori, rispetto all’energia primaria totale?
“Il 30 per cento di tutta la potenza elettrica installata durante il 2007 negli Usa viene dal vento e il dipartimento federale dell’energia prevede che entro il 2030 l’eolico raggiunga negli States una quota pari al 20 per cento”
Appunto, Valeriano si tratta del 30% di potenza installata, non di energia prodotta (che sarebbe ben minore)…! Arriveranno al 20% di energia eolica nel 2030? Tanti auguri, ma sarà pur sempre energia che andrà a coprire i picchi di domanda, non certo il carico di base. Per questi utilizzi, ben venga comunque l’energia eolica. Chi è pro-nucleare non è anti-rinnovabili…
Ciao
18 Luglio 2008 alle 18:49
Per Mire:
Ooooh! Chi poteva mai immaginare che un terremoto riuscisse a danneggiare delle centrali nucleari? Questa è davvero una piega inaspettata degli eventi. Sapete una cosa? D’ora in poi costruiamole solo in posti dove non ci sono terremoti. Ad esempio qua in Italia.
A parte il fatto che il Giappone è quattro volte più sismico dell’Italia, ha una densità di popolazione maggiore ed ha sul territorio 50 reattori, ma riguardo al terremoto sappi che una centrale è progettata per resistere a terremoti 3-4 volte superiori al quello più intenso regsitrato.
Il terremoto base di progetto (detto anche di spegnimento sicuro), sulla base del quale viene progettata una centrale e con esse tutti i componenti relativi alla sicurezza dell’impianto (condotte, tubi, valvole, pompe, circuiti ecc… ), viene valutato in base al comportamento sismico del territorio in modo che la probabilità di verificarsi sia dello stesso ordine di grandezza di quella di avere un incidente per cause interne: in pratica stiamo parlando di terremoti con tempi di ritorno di diecimila anni per le centrali di 2° generazione, figuriamoci quelle di III o III+ generazione molto ma molto più sicure.
A Caorso, zona scarsamente sismica, la centrale è stata progettata per resistere a terremoti tre-quattro volte più intensi dei terremoti che la normativa prende a riferimento per le opere civili nella zona di Messina (la più sismica d’Italia). Il terremoto di Messima del 1902 (se ben ricordo) fu talmente forte da radere al suolo la città e causare un maremoto.
I terremoti che si hanno in Giappone sono piuttosto comune nel mondo (tipicamente 100 all’anno, e tempi di ritorno del centinaio di anni in Italia).
Saluti.
18 Luglio 2008 alle 18:56
E le polemiche infuriano per i ritardi di informazione e i misteri sulla sicurezza, i sospetti di scorie militari stoccate.
L’incidente di Tricastin non è successo nella centrale nucleare ma in un impianto lì vicino ove di riprocessava l’uranio.
Riguardo all’”incidente” di Romans-sur-Isère si parla di poco più di un metro cubo di acqua fuoriuscita dalle vasche di contenimento del combustile e del tutto insufficiente per causare una contaminazione.
19 Luglio 2008 alle 01:27
Ricordi, parlavamo della Cina.
21 Luglio 2008 alle 12:04
Anche la Cina è stata scossa da terremoti devastnti e non si sono registrati problemi alle centrali nuclerai: sono state spente momentaneamente per precauzioe e poi riavviate.
A differenza delle migliaia di morti ogni anno nelle miniere di carbone cinesi…
Riguardo all’â€incidente†di Romans-sur-Isère il dato ufficiale di uranio debolmente arricchito disperso sono tra i 120 g e 750 g (in un terreno di roccia vulcanica, esempio tufo, ne trovi 10 volte di più)
I dati, oltre ad essere stati pubblicati sui giornali (Repubblica, Il Corriere, Il Giornale, Libero) sono confoermati anche dall’ASN francese.
Saluti.
22 Luglio 2008 alle 00:51
Nucleare, nuovo incidente in Francia: 15 operai contaminati
Questo incidente nell’Isere avviene dopo quello del 7 luglio nella centrale nucleare di Tricastin, regione di Vaucluse, e quello del 18 luglio della centrale di Romans-sur-Isere, nella Drome
Pubblicato il: 21.07.08
Saluti
22 Luglio 2008 alle 09:31
Il dipartimento per la salute non ha prescritto per i dipendenti alcun controllo medico. Le prime analisi mostrano che le tracce di contaminazione sono cento volte al di sotto dei limiti consentiti e il medico responsabile non ha prescritto il monitoraggio e le persone sono rientrare normalmente a casa alla fine della loro giornata lavorativa.
Forse avranno mangiato delle pericolosissime e radioattive banane?
22 Luglio 2008 alle 10:20
Ultime norizie:
Seduta stante la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha decretato la chisura di tutte le strade, autostrade, aereoporti, porti in conseguenza che gli umani, troppo casinisti, compiono tali scelleratezze e producono una moltitudine di morti:
7.000 morti l’anno sulle strade
8.000 morti l’anno per incidenti domestici
650 morti l’anno sul lavoro
650 morti l’anno per recarsi sul luogo di lavoro (in itinere)
Non si sa come fare per evitare gli incidenti alla “cluster bombs”: leggi 13 morti sulla elisabetta Montanari, 6 morti alla Thyssen-Krupp, 6 morti a Taranto, 6 morti a Catania ecc.
Si stanno studiando provvedimenti per chiudere le fabbriche e tutti i luoghi dove operano lavoratori dipendenti, così moriranno solo i padroni e i padroncini: ben gli sta.
Comunque anche il Governo ha gettato la spugna:
Non ha alcun antidoto per evitare che tante donne restino pregne con l’esito fatale di mettere al mondo dall’orifizio sbagliato tanti figli “stronzi”.
Mi firmo o non mi firmo.
Faccio anch’io una stronzata: e certo che mi firmo.
Mandi,
Renzo Riva
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22 Luglio 2008 alle 11:37
Eh si….di stronzi ce ne sono tanti e credono di essere anche spiritosi….Ehhh!!! Si sà come evitare gli incidenti sul lavoro, sulla strada, ecc., ma gli stronzi scelgono sempre le vie più brevi e dove ci sono abbondanti guadagni, sopratutto se a morire non sono loro. E comunque si vi và di morire e di lasciare in erdetità tonnellate di scorie che non si potranno “mai” distruggere…..prego. Certo che ci saranno tante persone che non ve lo permetteranno.
Saluti…radiattivi
22 Luglio 2008 alle 11:42
Mire aveva scritto:
Ho deciso: non parlerò più con te.
Tetragona e ferma nei tuoi proponimenti.
Me lo dai un bacetto?
22 Luglio 2008 alle 12:37 Commento ufficiale dello Staff
Salve,
si invita a portare avanti la discussione con tono più cordiale e rispettoso visto che tutte le idee hanno pari dignità .
Grazie
22 Luglio 2008 alle 13:13
Però! C’è chi si riconosce in “stronzo” !!! Con gli stronzi ci parlo con i presuntuosi no.
22 Luglio 2008 alle 13:14
Caro amministratore….non sembra che tutte le opinioni abbiano pari dignita, scusami eh!
22 Luglio 2008 alle 18:35
Per Mire:
Si sà come evitare gli incidenti sul lavoro, sulla strada, ecc., ma gli stronzi scelgono sempre le vie più brevi e dove ci sono abbondanti guadagni, sopratutto se a morire non sono loro.
Questo vale anche per i petrolieri (es. Porto Marghera e Priolo), per le multinazionali del carbone, del gas, dei componenti chimici a base di banezene, ecc. ecc. oppure solo per chi costruisce centrali nucleari?
Saluti.
22 Luglio 2008 alle 19:35
Sono d’accordo e allora combattiamo queste cose, x quanto possibile…ma non diciamo: siccome è tutto una schifezza aggiungiamo un’altra schifezza e x di più assolutamente incontrollabile x gli effetti che può provocare ora e x centinaia di anni. Ce ne siamo liberati anni fa con un referendum ( non del tutto xchè a Caorso x esempio ci sono scorie e potrei continuare…) e ora vogliamo ricominciare!!! Bisogna essere “pazzi”. Scusate se a me fa tremendamente paura!!!
Saluti
23 Luglio 2008 alle 12:17
Per Mire:
ma non diciamo: siccome è tutto una schifezza aggiungiamo un’altra schifezza e x di più assolutamente incontrollabile x gli effetti che può provocare ora e x centinaia di anni.
Non dico questo. Con quel mio post intendevo dire che su tutto quello che riguarda il nucleare i controlli sono continui ed ossessivi e gli standard di sicurezza, specie per le scorie, sono altissimi (il nucleare è un settore altamente tecnologico ove non si può sgarrare o fare i furbi o i disonesti)
Se qualcosa non va viene a galla subito almeno in occidente e non come ai tempi di Chernobyl: i russi tacquero 48 ore prima di ammettere l’incidente per non sputtanarsi…Cmq se ne accorsero prima gli svedesi.
Tutta questa sicurezza ed attenzione, in altri settori industriali (es. Petrolio e gas) è quasi completamente assente.
Ciò non toglie che qualche incidente (al mondo la perfezione capiti ma, come quelli francesi, giapponesi e in Slovenia i rischi sono bassissimi: è una certa stampa che fa apparire la perdita di 750 g di uranio (ripeto, nel terreno ci sono quantità molto superiori) una tragedia.
23 Luglio 2008 alle 17:19
La scienza è totalitaria e non democratica.
Le sue leggi per il fatto di essere totalizzanti non possono essere sottoposte a voti di maggioranza o di fiducia.
Posto una mail inviatami dall’ing. Vincenzo Romanello in risposta al alcune mie considerazioni su una discussione sul forum dei Radicali Italiani.
http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=16736193
Re: reattori a fissione di IV e V generazione
Lunedì 21 luglio 2008, 01:08
Da: “Vincenzo Romanello”
Poche, ben poche. Chi è convinto delle proprie tesi senza motivo è meglio lasciare che rimanga tale… L’EUROTRANS è una cosa seria: ci lavoriamo anche qui all’FZK. Il mio primo compito qui è stato quello di valutare la performance dei bruciatori sottocritici del tipo ADS. In una strategia regionale opportuna possono ridurre significativamente la quantità di scorie a vita lunga… Il discorso è comunque molto lungo e complesso, e non può essere trattato al livello di discussione ‘da bar’…
Piaccia o no la scienza non è democratica.
Cordialmente
Vincenzo Romanello
23 Luglio 2008 alle 17:23
Ecco di cosa abbiamo bisogno secondo il prof. Franco Battaglia
http://www.ilgiornale.it/pag_pdf.php?ID=82692
http://www.ilgiornale.it/pag_pdf.php?ID=82706
Uno scempio che costa tanto e produce poco
di Franco Battaglia
Sebbene il costo dell’energia salga, all’Enel non sanno fare niente di meglio che proporre progetti per parchi eolici. Naturalmente non gli viene in mente che se il costo dell’energia sale è proprio perché insistono a installare parchi eolici (e fotovoltaici). L’Enel è in buona compagnia: le Ferrovie dello Stato, ad esempio, si vantano di installare pannelli FV sui treni. Li chiamano treni fotovoltaici, e poco importa se gli scompartimenti sono nidiate di cimici. Pare che non abbiano denaro per rinnovare le tappezzerie che, indifferentemente dalla classe, sono maleodoranti per lo sporco accumulato in non si sa quanti anni. Per forza che gli manca il denaro: i pannelli FV sono oggetti che andrebbero venduti in gioielleria e, come i gioielli, non hanno alcuna funzione.
Ma torniamo all’Enel e ai suoi parchi eolici. Ne vogliono installare uno al largo della mia Sicilia. Sarebbe, dicono, il primo parco eolico italiano, con 115 torri, alte ciascuna 100 m e con pale di altrettanto diametro, conficcate a 30 m di profondità nel sottosuolo del fondale marino di fronte al bel golfo di Gela: Attila non avrebbe saputo far meglio. Eppure, l’amministratore delegato dell’Enel se ne vanta: «Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra impresa, istituzioni locali e associazioni amiche dell’ambiente», ha sentenziato.
Virtuoso? Mah, è vero che io non sono esperto di virtù, ma nel caso specifico non capisco che c’entri. Associazioni «amiche» dell’ambiente? Ci farebbe piacere conoscerne i nomi: dai nemici mi guardi Iddio che dagli amici mi guardo io. «Collaborazione» tra impresa e istituzioni locali? A questo proposito il Der Spiegel tedesco definì l’eolico «la meglio sovvenzionata distruzione dell’ambiente». Chissà se all’ Enel lo sanno, visto che dichiarano di «credere nell’eolico». E atto di fede deve essere, perché se esercitassero la ragione mai si sarebbero imbarcati in tale progetto. O forse poco gl’importa, visto che, alla fine, paghiamo noi utenti. Il progetto costa mezzo miliardo e fornirà energia elettrica «sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 390mila famiglie». Mi chiedo quand’è che la smetteranno - anche all’Enel - di usare la «famiglia» come unità d’energia.
La verità è che quelle 115 torri (fatemelo ripetere: 115) erogheranno meno di un decimo dell’ energia che erogherebbe un solo reattore nucleare, costando però solo 4 volte di meno di questo. E dopo che sono state installate, potranno i siciliani evitarsi un impianto nucleare, a carbone o a turbo gas? Purtroppo, no: sapete com’è, quando il vento non soffia… Il dottor Conti si vanta che la produzione Enel è al 30% senza emissioni. Non dice però che l’eolico in Italia incide per meno dell’1% (e il FV per meno dello 0.0001%): quel 30% di Enel, immagino, è tutto idroelettrico.
Di cosa avremmo bisogno, allora, per raddrizzare questo nostro povero sistema elettrico nazionale? Nell’immediato, dovremmo aumentare le installazioni di impianti a carbone, e di nuovi elettrodotti in modo da aumentare le importazioni di energia elettrica dalla Francia.
Magari cercando di frenare le speculazioni che, anche su queste importazioni, si stanno perpetrando ai nostri danni: oggi, rispetto a quelli di produzione, i costi all’ingrosso dell’energia elettrica alla Borsa di Parigi sono quadrupli, con immaginabili danni per il nostro Paese (ma questa è un’altra storia, da affrontare un’altra volta). Infine, inutile ripeterlo, bisognerebbe accelerare al massimo l’avvio del nucleare in casa. Ma è necessario, soprattutto - e questo va al primo posto - interrompere ogni sperpero di denaro pubblico su eolico e fotovoltaico.
23 Luglio 2008 alle 21:17
La scienza è continua ricerca per affacciarsi sempre più alla “verità “.
Infatti in ogni era si dice: “la scienza ha fatto passi da gigante”. La scienza non è l’assoluto ma è sempre in movimento.
23 Luglio 2008 alle 21:33
Nucleare colabrodo in Francia
Altro incidente: 100 contaminati
Seconda fuga a Tricastin in 16 giorni
Un centinaio di lavoratori della centrale nucleare di Tricastin, in Francia, sono rimasti «leggermente contaminati». È la stessa centrale in cui era avvenuto un altro incidente lo scorso 7 lugliio. Ne ha dato notizia la direzione dell’Edf, che solo lunedì aveva reso noto la contaminazione di altri 15 in un’altra centrale. È il terzo incidente in 16 giorni. Polemiche sulla sicurezza e sulla possibilità che l’Italia torni su questa strada.
23.07.2008
Riflettere bisogna riflettere!
Saluti
23 Luglio 2008 alle 23:28
x Renzo Riva
Molto interessante. Leggo spesso il giornale, ma non becco mai gli articoli di Battaglia.
Non sono del tutto d’accrdo solo con l’ultima frase. Le rinnovabili è chiaro che giocheranno un ruolo strategico, e quindi vanno sviluppate. Certo non in questo modo: il fotovoltaico è vero che costa come l’oro ma è anche vero che con questi po po di incentivi chi glielo fa fare di abbassare i prezzi e fare ricerca per migliorarsi. E’ qesta politica di incentivi esagerati che deprime il progresso del FV.
L’eolico potrebbe, invece, essere prezioso in prospettiva, come l’idroelettrico e il geotermico.
24 Luglio 2008 alle 09:37 Commento ufficiale dello Staff
Salve
Renzo Riva per cortesia è preferibile usare una terminologia più consona ad una discussione pubblica tra più persone. Grazie
Buona discussione a tutti.
24 Luglio 2008 alle 10:18
Per Mire:
Tutto e’ cominciato alle 9:30 di questa mattina, quando un gruppo di dipendenti che partecipava alla manutenzione del reattore 4 ha aperto un tubo all’interno dell’impianto ed e’ ‘’uscita polvere radioattiva'’, secondo quanto riferito dallo stesso Peckre. Immediatamente sono scattati gli allarmi e la conseguente evacuazione del sito, poi i dipendenti coinvolti, un centinaio, sono stati accompagnati in infermeria dopo che e’ scattata - per 97 di loro - la campanella che segnala la contaminazione. I 91 che si sono rivelati positivi agli esami, lo sarebbero stati a causa di ‘’radioelementi 40 volte inferiori al limite annuale previsto'’, stando alla responsabile della comunicazione della centrale, Stephanie Biabaut
(Fonti: Ansa, ASN)
Riflettiamo anche a come vengono date certe notizie…
24 Luglio 2008 alle 12:31
Eh riflettiamo! Leggi tutti i quotidiani più o meno faziosi ma la notizia è la stessa, potrà esserci qualche commento in più ma la notizia resta!
Si susseguona a catena gli incidenti e tutti cercano di minimizzare per non creare panico ma….Le centrali costruite 20 anni fà o più, cominciano a dare seri problemi….è innegabile!
Saluti
24 Luglio 2008 alle 16:59
Non voglio fare polemiche,e spero vogliate perdonarmi se mi allontano per un momento dal tema della discussione, ma visto che è stato citato il Prof. Franco Battaglia volevo riportare uno stralcio di un suo articolo:
“più si indaga, più la congettura del (riscaldamento globale antropogenico, avanzata circa un secolo fa e nel tempo riproposta, si dimostra essere sonoramente fasulla: i gas-serra immessi dall’uomo non hanno influenza alcuna sulle temperature del pianeta. Ne abbiamo le prove. Definitive”
(Il resto dell’articolo è qui http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=252918)
Ma davvero dobbiamo credere che le nostre emissioni di CO2 e degli altri gas serra non influenzino minimamente il clima?Che senso ha, alla luce di quanto afferma Il Prof. Battaglia, il Protocollo di Kyoto?
Io ritenevo quasi una certezza il fatto che stessimo modificando la nostra atmosfera.Devo ricredermi?
24 Luglio 2008 alle 17:10
Si susseguona a catena gli incidenti e tutti cercano di minimizzare per non creare panico ma….Le centrali costruite 20 anni fà o più, cominciano a dare seri problemi….è innegabile!
Sul sito Ansa ma anche su vari giornali (Repubblica, Il Corriera, La Stampa, Il Giornale) nessuno minimizza: i fatti sono accaduti, sono state fatte subito le analisi e prese le precauzioni del caso. La notizia si è diffusa subito e da tutte le parti.
Il discorso è un altro: quando si parla di nucleare, si cerca SEMPRE di insinuare malignamente che si è voluto nascondere o ritardare l’allarme dell’incidente per mascherare chissà quali misfatti…Questo clima di bieco terrorismo è sempre stato creato ad arte dagli ambientalisti ma, per fortuna non tutti abboccano.
scientificamente parlando, come da conferma di tecnici e medici nel campo di radioprotezione,r 70kg di uranio (debole emettitore di radiazioni) disciolti in 25.000 litri di acqua (nel mare ci sono 4 miliardi di tonnellate di uranio eppure andiamo tutti in vacanza al mare!) non mettono a rischio la vita di nessuno e non possono contaminare l’ambiente.
Come pure la presunta contaminazione dei 100 operai sempre a Tricastin: una lieve perdita di cobalto (usatissimo in medicina) da un tubo con una contrazione 40 volte inferiori al limite consentito (fonti ASN) non ha contaminato nessuno degli addetti: l’allarme c’è stato, gli sono stati fatti gli accertamenti medici che hanno dimostrato che la quantità era troppo piccola e diluita per causare danni.
24 Luglio 2008 alle 17:29
Per Valeriano84:
l’inquinamento umano incide, ma solo minimamente; pensa che la natura di per sè inquina: un’eruzione vulcanica (da sola!), per esempio, immette in atmosfera quantitativi di CO2, pulviscoli e altri veleni che corrispondono ad un anno di attività industriale dell’uomo.
I cambiamenti climatici sono legati a molti fattori non tutti, addirittura facilamente decifrabili (macchie solari, movimenti della terra, direzione dei venti, ecc)
Nel medioevo (ed allora non c’erano nè industrie nè auto, ecc.) ci fu un repentino abbassamento delle temperature che, poi verso riresero a risalire fino al 1400( esempio: in Inghilterra si coltiavavano vitigni)
Altro esempio: stando a quello che raccontano gli ambientalisti, negli anni 50′ e 60′, in pieno Boom economico (e quindi cresciita di attività indutriali, aumento di emissioni da auto non certo catalitiche!), le temperature si sarebbero dovute alzare a causa dell’attività antropica…invece in quegli anni si ebbe un progressivo abbassamento delle temperature tanto che, se,pre i signori alla Greenpeace, prevedevano per i primi anni 2000 una nuova glaciazione.
Tira tu le conclusioni.
Saluti.
24 Luglio 2008 alle 17:35
una contrazione 40 volte inferiori al limite consentito
errore di battitura: una concentrazione 40 volte inferiore…
Saluti.
24 Luglio 2008 alle 17:49
Per Valeriano:
Non è che il Prof. Battaglia sia infallibile. Su alcune cose ha ragione su altre ha torto (questa è la mia opinione). Io ad esempio sono abbastanza convinto della tesi del riscaldamento antropogenico, anche se i modelli dell’IPCC sono fallibilissimi e non vanno considerati un dogma, come fanno gli ambientalisti. Soprattutto sono modelli che cercano di spiegare una complessità enorme…
Detto questo ci sono un sacco di altri buoni motivi per produrre meno CO2 (progressivo esaurimento dei fossili, diminuzione degli inquinanti, diversificazione energetica, ecc…) per cui è un discorso abbastanza ozioso…
Vorrei ricordare che l’allarme per l’effetto serra venne in tempi non sospetti non dagli ambientalisti (che negli anni 70 si occupavano più che altro di caccia alla volpe) ma da scienziati nucleari come Weinberg (l’inventore del reattore PWR) o gli italiani Marchetti e l’ing. Silvestri.
Che poi gli ambientalisti se ne impossessino per bloccare lo sviluppo dei paesi del sud e per imporre una loro visione pauperistica nei paesi sviluppati, è un altro paio di maniche.
24 Luglio 2008 alle 18:36
Tirare le conclusioni di un argomento simile mi sembra presuntuoso….ma porti argomentazioni…tipo eruzioni vulcaniche….a quelli non possiamo far niente.
E i pareri degli autorevoli scienzati sono sconcordi: chi è a favore e chi è contro, in egual misura.
E allora ci vogliamo far venire qualche dubbio noi profani? (ovviamente parlo x me)
“Presunti” contaminati?
Contaminazione inferiore di 40 volte il consentito?
Bè sarò deficente ma a me fa paura!
Saluti
24 Luglio 2008 alle 19:55
Per Pietruccio:
Gli articoli del Prof. Battaglia sono al seguente collegamento
http://www.ilgiornale.it/la_aut.pic1?ID=5750
poi su Galileo 2001
http://www.galileo2001.it/materiali/archivio.php
galileo2001.it/materiali/documenti/Franco_Battaglia/index.ph...
L’eolico per pompare l’acqua è molto diffuso nelle Americhe.
In Europa ben poco e l’apporto energetico è marginale.
In ogni caso per chi pompa acqua il costo è pari solo alla torretta, una trasmissione meccanica, una trivellazione, alcuni tubi ed un invaso o bacino artificiale per la raccolta.
Per Egisto:
Mi piacerebbe sapere dove faresti le pulci al Prof. Battaglia se affermi non è infallibile (e ciò è senz’altro vero). Su alcune cose ha ragione su altre ha torto (questa è la mia opinione).
Dove ha torto?
Per Mire:
No Mire! Non sei deficiente; solo poco informata e tecnicamente impreparata.
Per questo quando non ti raccapezzi più ti assale la paura.
Mandi,
Renzo Riva
24 Luglio 2008 alle 19:58
Per Edoardo:
Sono d’accordo con te quando dici che il fenomeno del Global Warming dipende da diversi fattori ancora non completamente compresi.
Vero è pure il fatto che l’effetto serra sia qualcosa di naturale.Tuttavia credo sia sbagliato affermare che l’attività umana incida solo minimamente
Gli esperti dell’Ipcc, ritenengono con una probabilità compresa tra il 90 e il 95 per cento, che il riscaldamento climatico sia dovuto alle emissioni di gas serra determinate dalle attività umane.
In particolare l’effetto serra aggiuntivo complessivamente introdotto nel sistema climatico a partire dal 1800 si aggira tra 1,5 e 1.6 watt/m2. Questo effetto serra aggiuntivo è il risultato del bilancio tra un effetto riscaldante (prodotto direttamente o indirettamente dai gas serra di origine antropica e dall’attività solare), ed un effetto raffreddante (prodotto da inquinanti atmosferici ed aerosol di vario tipo e di varia origine, sia naturale che antropica).
Se non ci fosse stato l’effetto raffreddante, il riscaldamento medio del nostro pianeta, a partire dal 1800, sarebbe stato di circa 1,2 °C a causa dei gas serra di origine antropica.L’effetto raffreddante degli aerosol maschera, invece, questo aumento ed, in pratica, lo dimezza. Tuttavia, poiché gli aerosol hanno una estrema variabilità spaziale e temporale, tale mascheramento del riscaldamento globale può essere maggiore o minore, secondo le aree geografiche e secondo gli archi temporali considerati.
(Tratto da un documento di Vincenzo Ferrara)
Mi sembra quindi esagerato che il Prof. Battaglia affermi con certezza che l’uomo non sia responsabile di questo fenomeno.
Ho qualche dubbio anche quando il succitato Professore critica così nettamente le fonti rinnovabili, auspicando per giunta nuove installazioni di impianti a carbone.
Cordiali saluti a tutti.
24 Luglio 2008 alle 20:10
Per Valeriano 84
Se lo desideri posso inviarti la presentazione in .ppt del Prof. Franco Battaglia.
È sufficiente inviare una mail a
renzoriva@libero .it
o
renzoslabar@yahoo.it
Anzi ti posso anche inviare la correlazione, individuata dal Prof. Battaglia, tra C14 ed O18 che è stata individuata attraverso i carotaggi dei Pack polari per un periodo di 7.000 anni.
Possiamo aspettarci delle novità che potrebbero fornire delle prove incontrovertibili sulla irrilevanza antropogenica della CO2 per l’effetto serra.
Mandi,
Renzo Riva
25 Luglio 2008 alle 16:04
Per Mire:
se ti informi male o da agente ideologizzata che, per proprio tornaconto, riporta dati inesatti o addirittura sbagliati per tenere allo scuro la gente comune su determinate tematiche, che ci possiamo fare!…
Onde evitare il detto “L’ignoranza genera mostri” ti consiglio di informarti da chi conosce veramente le cose e può darti tutte le rassicurazioni possibili (se uno ha un tumore va dall’oncologo non dal medico generico o dall’ortopedico)
Per Valeriano:
le mie opinioni, più che sul prof. Battaglia che ho conosciuto qualche mese fa, si basano su dati della CESPAS (Centro Europeo Studio Popolazione Ambiente Sviluppo) e anche da fonti ENEA.
Ti consiglio infine il libro “Le Bugie degli ambientalisti” (Ediz. Piemme, 2006) dei Prof. R. Cascioli e A. Gaspari.
Comunque l’effetto antropico influisce (vedi fonti) circa il 3 - 5% sui fenomeni atmosferici e, gli esmpio dello scorso post, sono chiari.
Saluti.
25 Luglio 2008 alle 16:38
x Edoardo.
Ma guarda un’altro pieno di se!!! E tu che ideali hai? Chi sei per dire a me cosa leggo, da chi minformo e cosa dico? Io mi pongo delle domande tu hai solo delle risposte.
Io ho dei bubbi, tu solo certezze. Mi dispiace per te. E più sento le tue certezze e quelle di altri mi convinco che i miei dubbi sono più che motivati.
Sai quanti prof. Battagli ci sono che la pensano diversamente da lui e hanno gli stessi titoli di lui x dire qualcosa!
Prima di dire agli altri che sono degli sprovveduti, dovresti sapere con chi parli e poi comunque….lascia perdere i giudizi e poniti qualche “se” e qualche ma”
Grazie
Saluti
25 Luglio 2008 alle 19:10
Per Mire:
Ideali?…Ma che c’entra? Chi ha parlato di ideali…Hai capito ben poco di quello che dicevo.
Una che si fosse informata un minimo sulla questione nucleare non avrebbe esordito a questa maniera:
Buongiorno….se vogliamo che ci siano tanti “buongiorno†EVITIAMO IL NUCLEARE visto quello che succede anche in questi giorni in Francia, Svezia….e poi tutte quelle che ci tengono nascoste…solo x interessi di poco, visto che quello che producono le Centrali Nucleari sono una piccola parte di energia
In poche frasi ci sono affermazioni tipiche di quell’ideologia ambientalista che vede come unici problemi l’uomo (considerato cancro del mondo, capace solo di inquinare magari per fini economici) ed il nucleare (energia “delle bombe” come affermavano ai tempi del referendum)
Il prof. Battaglia è uno dei tanti che, basandosi su dati scientifici, tira delle concliusioni (e come lui, Zichichi, Regge, ecc.)
Le certezze le ha solo il Padreterno e dopo avermi posto tanti “se” e “ma” mi son fatto delle opinioni molto diverse dalle tue ed alle quali rispondo…Tutto qua.
Se poi sei così permalosa che non ti si può fare neanche la minima critica, pazienza.
25 Luglio 2008 alle 22:09
Per Edoardo
Ah allora hai già giudicato da poche frasi? Se fossi un’ambientalista come dici tu non sarei qui a pormi delle domande e porle anche a te….mi sembra che tu non voglia che io esprima i miei dubbi…forse sbaglio!
E sei tu che mi hai detto che mi informo da gente ideologizzata, chiaro? Per questo io ti ho chiesto tu che ideali hai. Non mi sembra “carino” che tu dica che io ho capito poco! Anche perchè ho capito benissimo. Tu sei di quelli “duri” e puri e tutti gli altri sono poca cosa perchè “non capiscono” perchè “sono male informati”…ecc.
E perchè non provi a citare qualcuno di quelli che i dati scintifici dicono il contrario di quello che dicono i tuoi “amici”?
Io non sono permalosa, sono educata e ascolto quello che dicono gli altri, ma tu difficilmente riuscirai a convincermi!
Saluti
26 Luglio 2008 alle 02:31
x Mire
Scusate se mi intrometto (non so se faccio bene), ma se c’è uno corretto, informato e gentile, che decisamente non risponde alla descrizione che hai fatto, è proprio Edoardo. Se hai un po di pazienza vedrai che potrai constatarlo anche tu.
26 Luglio 2008 alle 09:32
X Pietruccio.
Sicuramente è come dici tu. Ma non sembra dalle risposte….basta che leggi.
La pazienza cmq non è il mio forte mi dispiasce e non vedo perchè dovrei usarla con uno che mi da dell’ “ignorante ” senza conoscermi.
Grazie
Mire
26 Luglio 2008 alle 12:48
Ignorante:
dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=ign...
ignorà nte [iɲɲo’rante]
p.pres., agg., s.m. e f.
1 agg
che non conosce una cosa
2 agg
che non conosce quello che dovrebbe sapere
http://www.demauroparavia.it/51909
i|gno|rà n|te
p.pres., agg., s.m. e f.
1 p.pres. ⇒ignorare
2 agg. AU che ignora, che non conosce un determinato insieme di nozioni o una determinata materia: essere i. in latino, essere i. di informatica; nel campo del marketing sono completamente i. | ass., che non è sufficientemente preparato nella propria attività o professione: un medico, un tecnico i.
3 agg., s.m. e f. AU che, chi è privo di istruzione, di cultura: gente i., un povero i.
4 agg., s.m. e f. CO colloq., maleducato, villano
5 agg. BU ignaro: essere i. dell’accaduto
3 agg
che non ha istruzione
Anch’io ignoro molte cose ma per questo non mi sento “minus habens”.
Mandi
26 Luglio 2008 alle 13:34
Secondo il Prof. Battaglia il pincipale responsabile dei cambiamenti climatici è il Sole, ma non sono riuscito a trovare materiale utile per capire con quale meccanismo ciò avvenga.Chiedo a chiunque abbia informazioni a riguardo di inviarmi al seguente indirizzo gnotisauton@inbox.com la relativa documentazione, oppure di indicarmi i link.Ve ne sarei davvero grato.
Un’ultima critica, se mi permettete.Non riesco a “fidarmi” di uno scienziato che fa delle affermazioni del genere:
“Vi sono invece tutte le ragioni per essere certi che quella secondo cui l’uomo avrebbe influenzato i cambiamenti climatici è un’idea – come tutte quelle dei Verdi - priva di fondamento”
Da come scrive pare che lui le certezze le abbia!
Personalmente sono molto più in accordo con Roberto Vacca quando, relativamente ai cambiamenti climatici, dice:
C’è ancora molto da studiare. Saltare a conclusioni è molto rischioso.
Saluti
26 Luglio 2008 alle 14:14
Valeriano riporta che Roberto Vacca disse:
C’è ancora molto da studiare. Saltare a conclusioni è molto rischioso.strong>
In effetti ciò è talmente immediato che anche una persona di poca cultura può intuire.
Invece dire:
Un’ultima critica, se mi permettete.Non riesco a “fidarmi†di uno scienziato che fa delle affermazioni del genere:
“Vi sono invece tutte le ragioni per essere certi che quella secondo cui l’uomo avrebbe influenzato i cambiamenti climatici è un’idea – come tutte quelle dei Verdi - priva di fondamentoâ€
è un po’ presuntuoso.
Il Prof. Battaglia ha sempre argomentato quanto dice e dove non è ancora giunto a una certezza scientificamente provata parla di “correlazioni”.
Per esempio t’invierò un grafico della, dico io, “tremenda” correlazione che esiste fra il C14 e lo O18.
Qui sotto scrivo la mail del Prof. Battaglia perché possiate chiedere cosa significa quel grafico.
fbattaglia@unimore.it
Mandi
26 Luglio 2008 alle 17:48
X Valeriano
Sono più propensa a pensarla come Vacca…c’è ancora molto da studiare.
Saluti
26 Luglio 2008 alle 17:55
Un cordiale saluto allo Staff e lascio ai sapientoni le loro certezze e non mi faccio giudicare da loro.
Gli stupidi sanno tutto, gli intelligenti imparano sempre.
Discutete pure tra di voi!
26 Luglio 2008 alle 19:34
x Mire
Sto per partire per le vacanze, quindi se mi rispondi lo vedrò solo fra una settimana. Mi piace la tua schiettezza ma ho una curiosità , visto che sono in diversi quelli che, come te, arrivano qui e, come delle meteore, se ne vanno quasi subito: non capisco il perchè visto che per intavolare una discussione ci vuole del tempo e gli equivoci, specie all’inizio, sono normali. Sarò, allora, schietto anch’io (spero che non lo interpreti male) ma vorrei sapere qual’era lo scopo dei tuoi interventi, visto che, ovviamente, non puoi pensare che non ci sia anche un congruo numero di persone che non la pensa come te, e che hanno ovviamente, come te, le loro convinzioni.
26 Luglio 2008 alle 20:43 Commento ufficiale dello Staff
Negli ultimi due mesi un po’ di troppe volte le discussioni si son spostate sulle “persone” anzichè sulle “idee”.
Un invito rivolto a tutti è cercare di mantenere le discussioni aperte e vive sulle “idee”.
Non ci sono idee di serie A oppure serie B.
26 Luglio 2008 alle 21:39
X rispondere a Pietruccio che và in vacanza (beate te, divertiti)
Sarò un’altra meteora ma agli insulti non ci sto.
Quello che forse non si è capito di me è che non ho un’idea netta sul nucleare, volevo solo vedere se altri come me erano dubbiosi…ma visto che quì sono tutti scienziati (a parte qualcuno) e aggiungo un pò maleducati (a parte qualcuno) preferisco andarmene e lasciare gli “scienziati” a parlare tra di loro.
Continuerò ad informarmi e a cercare di dissipare i dubbi e le paure che mi “provoca” il nucleare.
Un’ultima cosa mi preme: ricordare a uno dei sapientoni che la parola ignorante era virgolettata e che il vocabolario ce l’ho anch’ io, e sei tu che ignori la buona educazione!
E poi tu Pietruccio, mi dici che ci sono tante meteore…e certo se le trattano tutte come hanno trattato me….
Cordiali saluti
26 Luglio 2008 alle 22:14
x Mire
Non sono ancora partito (devo ancora finire un lavoro). Sono daccordo con te sul fatto che il dialogo dev’essere civile. Ma qui siamo in tanti. Scegliti gli interlocutori. Per quel che mi riguarda risponderò volentieri, per quanto possibile e per quel che so e mi ricordo, a ogni questione che vorrai porre.
Cordialmente
28 Luglio 2008 alle 11:24
Per Mire:
leggo ora i tuoi post: non voglio convincere nessuno, per carità .
E non intendevo darti dell’ignorante (forse della male informata, di per sè cosa rimediabilissima)
Cerco solo, con i dati reali e provati che ho, di rispondere a chi afferma delle cose inesatte.
Se uno mi arriva e mi comincia a dire che Garibaldi era un impiegato delle poste e mio diritto e dovere replicare e dire che non è vero.
Spero di riverderti ancora qui sul forum.
28 Luglio 2008 alle 13:14
x Pietruccio
Non puoi fare l’esempio di Garibaldi dai…..è un insulto alla tua intelligenza e anche alla mia.
Per molti (esperti) le inesatezze sono di coloro che “promuovono” il nucleare, quindi….forse dovrei citare dei nomi…ma basta essere su Internet e tutti possono vedere.
Io sono probabilmente ignorante in materia ma male informata penso di no.
E comunque anche il più profano sa che se intervengono incidenti (sempre possibili) i danni sono irrimediabili. Le scorie sono praticamente perenni e pericolose. Su questo non ci sono dubbi di nessuno…basta valutare se “il gioco vale la candela”
CordialitÃ
28 Luglio 2008 alle 16:51
E comunque anche il più profano sa che se intervengono incidenti (sempre possibili) i danni sono irrimediabili.
Bisogna vedere di che tipo. Il nucleare ha dietro una tecnologia che altri settori industriali se la sognano.
Chernobyl, ripeto era un baraccone mal costruito e mal gestito. Quando è successo in occidente (Three Miles Island 1979) ovvero impianti sicuri e gente esperta non è successo niente alla popolazione e all’ambiente; anzi TMI è tutt’oggi in funzione.
Se parliamo di “eventi” è tutt’altra cosa: come quelli in Francia, Slovenia (livello 0 o 1 nella scala INES eventi insignificanti per l’uomo e l’ambiente) Giappone ove dopo terremoti catastrofici è uscito 1 m3 d’ acqua, radioattiva come la Ferrarelle, dalle piscine di contenimento. Di eventi livello INES 0 o 1 (su massimo valore 7) nel 2006/2007 in Francia e Germania ce ne sono stati altri ma nessuno ne ha parlato (perchè infatti era inutile allarmare la gente per un qualcosa di irrilevante). Solo oggi si strilla come matti solo perchè, FINALMENTE, in Italia si è deciso di ritornare al nucleare.
Con stima.
28 Luglio 2008 alle 16:58
A proposito di allarmi inutili e paure assurde…
Una volta, l’Ing. Fornaciari mi raccontò un episodio che ha quasi del comico:
nella centrale di Caorso, in funzione già da qualche tempo (parlo dei primissi anni ‘80, un giorno, proprio nell’isola nucleare (ove è collocato il reattore) un operaio, durante normalissime operazioni di manutenzione, scivolò e cadde a terra… Questo bastò per far scattare l’allarme, telefonare a Roma per chiedere, come avvenne, l’arresto momentaneo del reattore: anche in quel caso si parlò di incidente nucleare!…A conferma di quello che racconto tale episodio fu raccontato anche da un ospite alla trasmissione su la TV delle Libertà lo scorso 9/11/2007 ventennale del referendum.
1 Agosto 2008 alle 14:56
RISORSE NATURALI DI COMBUSTIBILI
Fonte____________________________________anni
Petrolio_____________________________________40
Gas________________________________________50
Carbone____________________________________200
Uranio_____________________________________200
Lignite____________________________________300
Uranio in surgeneratori______________________20.000
Uranio e torio in surgeneratori________________infinito
2 Agosto 2008 alle 16:50
x Mire
Non ho parlato di Garibaldi?!
__________________________
“… comunque anche il più profano sa che se intervengono incidenti (sempre possibili) i danni sono irrimediabili. Le scorie sono praticamente perenni e pericolose. Su questo non ci sono dubbi di nessuno…basta valutare se “il gioco vale la candela—
__________________________
Sugli incidenti e sul rischio da nucleare ti rimando a questo articolo (io la penso così)
http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=6679
__________________________
Sulle scorie, per dirti come la penso (e non credo sia un grosso problema), ti invio un contributo che ho inviato al sito del PD
”
Commento di Pietruccio inviato il 2 agosto 2008
Visto che del “contributo” che ho inviato ieri sulle scorie non c’è traccia, rispondo qui, con un brevissimo riassunto sulla questione.
1. Ricordo che nella relazione Reul,
europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&reference...
approvata dalla Commissione Europea il 25/10/2007, si fa presente, fra il resto, che:”- l’energia nucleare è indispensabile per garantire a medio termine il carico di base in Europa;- la questione dello stoccaggio definitivo «è stata tecnicamente risolta» e i quantitativi di rifiuti da stoccare definitivamente «sono ridotti e calcolabili»”
2. Un reattore di taglia media, tipicamente 1000 MW-elettrici (il 2% del fabbisogno italiano di energia elettrica) scarica all’anno circa 25 tonnellate di combustibile “spentoâ€: sono tante? No! In volume, considerandolo sotto forma di ossido (stato in cui si trova nel reattore), corrisponde a poco più di 2 metri cubi (sì, non mi sono sbagliato, è qualche metro cubo all’anno per il 2% dell’energia elettrica italiana).
3. Col sistema “Europeo” (Francia, Inghilterra, Finlandia, ma anche Giappone) il combustibile (quei 25000 kg per reattore, all’anno) viene “riprocessato”, cioè viene separato l’uranio (95% pari a 23750 kg circa) dal Plutonio e assimilabili, che è un ottimo combustibile nucleare (1% pari a 250 kg circa), dai prodotti di fissione (4% pari a 1000 kg circa) che rappresentano le “scorie” che devono essere confinate.
4. Le scorie, cioè quei 1000 kg all’anno per reattore, vengono quindi disperse in una matrice di vetro particolarmente resistente (tipo R7T7, analogo al vetro vulcanico) con una diluizione di circa 7 volte che occupa un volume di scoria vetrificata pari a 3 metri cubi. Questa viene inserita in fusti di acciaio da 50 mm di spessore a loro volta inseriti in fusti di rame a loro volta di 50 mm di spessore, dimensione circa 1 metro di diametro per 5 di lunghezza, e interrati in formazioni geologiche stabili a 500 metri circa di profondità .
5. Le scorie(quei 1000 kg dispersi nei 7000 di vetro)sono composte per lo più di materiale, tipo il Cs137, che decade in qualche secolo per cui già dopo 300 anni la radioattività si è ridotta a qualche percento del valore che avevano quando sono state confezionate e interrate. Da quel momento in poi il porcesso di decadimento, e parallelamente di riduzione della radioattività , procede in maniera lenta fichè dopo 100000 anni circa la radioattività del vetro raggiunge il valore che aveva il terreno di miniera da cui è stato estratto l’uranio utilizzato nei reattori.
6. In generale le scorie non sono così pericolose come si crede. Basta poco per schermarsi dalle radiazioni più penetranti (raggi gamma) mentre le altre (raggi beta e alfa) non riescono a uscire dal fusto di acciaio e rame. In pratica sono pericolose solo se si ingeriscono!
7. Allora… a meno che non si preveda che le generazioni future non si mettano a mangiare vetro con una tecnologia tanto evoluta da andarselo a prendere in roccia, a 500 metri di profondità , ma siano anche tanto deficienti da non analizzarlo (prima di mangiarselo, si intende) qualcuno mi sa spiegare dove sta il problema?
Consiglio di visitare i seguenti siti per ulteriori spiegazioni in forma semplice e chiara
http://www.world-nuclear.org/education/wast.htm
zonanucleare.com/scienza/gestione_rifiuti_radioattivi.htm
www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/La%20sistemazione%20in%20sicur...
“