Il Centro Ricerche Casaccia ENEA compie 50 anni e i reattori TRIGA e TAPIRO vengono riavviati
22 Ottobre 2010 di AmministratoreIl 20 ottobre il Centro Ricerche Casaccia dellâ ENEA (il piĂš grande complesso di laboratori e impianti dellâ ENEA) ha compiuto 50 anni di attivitĂ .
Il Centro Ricerche Casaccia dellâ ENEA si trova a nord di Roma (nei pressi di S. Maria di Galeria) e nacque nel 1960 quando il Governo decise di creare un grande Centro di ricerche per le applicazioni pacifiche dellâ energia nucleare, trasferendo personale e strutture del Centro di Ispra presso la Casaccia, che ospitava giĂ alcuni laboratori del CNRN (Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari), e dando cosĂŹ vita al CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare).
Nei primi anni ottanta, lâ interesse per energie da fonte rinnovabile porta alla trasformazione del CNEN in ENEA, con lo scopo di affiancare alla ricerca nucleare anche quella sullâ uso razionale dellâ energia e sul suo impatto ambientale.
Anche dopo lâuscita dellâ Italia dal programma nucleare e nonostante le diverse trasformazioni che sono intercorse negli ultimi decenni, la Casaccia non ha mai abbandonato la sua iniziale vocazione di luogo di eccellenza scientifica e tecnologica in ambito nucleare: in tutti questi anni ricercatori e tecnici hanno infatti continuato a lavorare allâ interno di infrastrutture di ricerca e impianti di qualificazione industriale.
Le attivitĂ tecnico-scientifiche sono focalizzate principalmente sulla ricerca e sviluppo di sistemi nucleari avanzati per impianti produttivi innovativi e per la risoluzione di problematiche di medio lungo termine legate alla disponibilitĂ delle risorse di combustibile e alla minimizzazione dei rifiuti radioattivi a lunga vita.
In occasione della celebrazione del mezzo secolo di attivitĂ , sono stati riavviati ufficialmente e portati a criticitĂ i due reattori di ricerca “TRIGA” e “TAPIRO”, dopo una fase di manutenzione e adeguamento tecnologico, e sono pronti per nuove attivitĂ di ricerca e sviluppo del nucleare da fissione di moderna concezione.
Questi due reattori nucleari (è bene chiarirlo):
- sono reattori di ricerca, appunto, e non si trovano in una centrale nucleare (in altre parole hanno una valenza diversa dai reattori nucleari per uso civile-commerciale che si trovano in una centrale nucleare e che sono destinati alla produzione di energia elettrica)
- non sono stati spenti dopo lâ uscita dellâ Italia dal programma nucleare (dopo l’ incidente di Chernobyl nel 1986)
- sono stati mantenuti costantemente in funzione negli ultimi anni, a parte alcune soste tecniche (ma non dovute a malfunzionamenti o problemi d’ impianto)
- le ultime soste tecniche sono state dovute per il “TRIGA” a causa di lavori di ristrutturazione del tetto dell’ edificio che custodisce il reattore (sosta di circa due anni) e per il “TAPIRO” a causa di problemi burocratici legati al rinnovo di alcune licenze di esercizio (sosta di alcuni mesi).
Lâ evento si inquadra, ad ogni modo, nel rinnovato impegno dell’ ENEA nel fornire, in sintonia con le decisioni del Governo in materia energetica, sostegno tecnico e scientifico alla crescita delle capacitĂ e delle competenze del mondo industriale nazionale.
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Il reattore nucleare di ricerca TRIGA RC-1 (Training, Research, Isotopes, General Atomics - Reattore Casaccia 1) è stato realizzato nel 1960 nella versione a 100 kW nellâ ambito dellâ iniziativa USA Atoms for Peace e portato nel 1963 alla potenza di 1 MW su
progetto ENEA.
Ă un reattore termico a piscina, con il nocciolo sistemato allâ interno di un riflettore cilindrico di grafite, sul fondo di un contenitore di alluminio. Tale contenitore è riempito con acqua demineralizzata che funge da moderatore, mezzo refrigerante e schermo biologico. Il combustibile è costituito da elementi cilindrici in lega ternaria di Zr, H e U arricchito in U235 al 19,9%. Di conseguenza, la moderazione non è affidata soltanto allâ acqua di refrigerazione, ma anche allâ idruro di zirconio della lega, responsabile dellâ elevato coefficiente negativo pronto di temperatura. Lâ asportazione della potenza termica prodotta dal nocciolo viene effettuata per circolazione naturale di acqua. Lâ acqua della piscina, a cui
tale potenza viene ceduta, viene mantenuta a temperatura costante per mezzo di un apposito circuito di raffreddamento munito di scambiatori di calore e di torri di refrigerazione.
Le caratteristiche principali del reattore sono:
potenza massima: 1 MW
flusso neutronico max: 2,7 1013 nâ
cm-2â
s-1 @ 1 MW
raffreddamento ad acqua in circolazione naturale
Il reattore nucleare di ricerca TRIGA RC-1 (Training, Research, Isotopes, General Atomics - Reattore Casaccia 1) è una sorgente di neutroni termici che può essere utilizzata per: radiografia e tomografia con neutroni; produzione di radio farmaci; irraggiamento neutronico di
materiali; qualificazione di rivelatori di neutroni; supporto alla didattica dei corsi di Ingegneria Nucleare.
Potenziali utenti: universitĂ ed enti di ricerca del settore industriale e medico, produttori di reattori e componenti nucleari, organi della Magistratura.
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Il reattore nucleare di ricerca TAPIRO (TAratura PIla Rapida a potenza zerO) è stato realizzato dallâ ENEA ed è basato, come concezione generale, sullâ AFRS (Argonne Fast Source Reactor - Idaho Falls).
Il reattore ha raggiunto la sua prima criticitĂ nel 1971 ed è stato utilizzato per lâanalisi in attivazione neutronica, il danneggiamento da neutroni veloci, lo studio degli effetti biologici dei neutroni veloci, epitermici e termici ecc.
Le caratteristiche principali del reattore sono:
potenza massima: 5 kW
flusso neutronico max: 4¡1012 n cm-2 s-1 @ 5 kW
riflettore in rame
raffreddamento mediante He
facilities di irraggiamento: 2 canali radiali orizzontali, 2 canali verticali, 1 canale diametrale, 1 canale tangenziale, 1 colonna termica (volume max: 1,6 m3).
Il reattore nucleare di ricerca TAPIRO (TAratura PIla Rapida a potenza zerO) è una sorgente di neutroni veloci. Può fornire una vasta gamma di spettri neutronici e può, pertanto, essere utilizzato in molti settori per: la validazione dei codici di calcolo di nocciolo impiegati nella progettazione dei reattori di IV Generazione; lo studio del danneggiamento dovuto a neutroni veloci; la sperimentazione per la produzione di dati nucleari; la valutazione del danno indotto da neutroni su componentistica esposta a campi neutronici; la qualificazione di
catene di rivelazione innovative; supporto didattico nei corsi di Ingegneria Nucleare.
Potenziali utenti: universitĂ ed enti di ricerca del settore nucleare e medico, industrie coinvolte nella realizzazione di componenti nel settore nucleare.