Il prefetto Grimaldi nominato Commissario Straordinario dell’ IRPA (ISPRA)
24 Luglio 2008 di AmministratoreIn data 22 luglio il Ministro dell’ Ambiente Stefania Prestigiacomo ha nominato come Commissario Straordinario dell’ IRPA (Istituto per la ricerca e la protezione ambientale) il prefetto Vincenzo Grimaldi.
Il prefetto Vincenzo Grimaldi verrà affiancato due sub-commissari (il dott. Stefano La Porta e l’ ing. Emilio Santori).
L’ IRPA, come già detto in una precedente news, andrà a prendere il posto di:
- Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente)
- Infs (Istituto nazionale per la fauna selvatica)
- Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare)
Tra gli incarichi assunti dal prefetto Grimaldi durante la sua vita: a capo dell’ Ufficio Studi e Legislazione della Pubblica Sicurezza; Direttore Generale delle Scuole di Polizia operanti sull’intero territorio nazionale; Commissario straordinario del governo per l’Immigrazione dai Paesi extracomunitari; fa parte della Commissione Interministeriale per la preparazione del Giubileo del 2000; Commissario del governo nella Regione Friuli Venezia Giulia e di Prefetto di Trieste.
I più recenti incarichi sono stati: Prefetto di Bologna (metà 2003 - inizio 2008); Alto Commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella Pubblica Amministrazione (inizio 2008)
Si fa notare una cosa curiosa: se cercate nel web vedrete come in pratica nella totalità delle news relative a questa nomina si parla di “commissario dell’ ISPRA” (anzichè IRPA), ma dovrebbe essere un errore visto che il Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112 recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività , la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 25 giugno 2008 - Supplemento Ordinario n.152 ) prevede chiaramente all’ articolo 28 l’ istituzione, sotto la vigilanza del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell’ Istituto di ricerca per la protezione ambientale (IRPA).
Ma anche nel sito del Ministero dell’ Ambiente si riporta la news così “Il prefetto Grimaldi nominato Commissario dell’Istituto per la protezione e ricerca ambientale (Ispra)” (anzichè IRPA)
Insomma: è IRPA o ISPRA? Qualche dubbio viene…
AGGIORNAMENTO - 25 LUGLIO 2008
Risolto il mistero del nome dell’ ente (IRPA o ISPRA?).
Attualmente in base al Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112 si parla ancora di IRPA, ma nella legge di conversione del decreto si parla di ISPRA (legge però che è ancora in discussione in Parlamento: è stata approvata alla Camera ma ancora deve passare al Senato).
E’ ipotizzabile il suo passaggio al Senato senza problemi e quindi l’ente si chiamerà ISPRA.Con tanti nomi, son andati a scegliere proprio “ISPRA”?
Un nome non nuovo visto che esiste da anni il “Centro Ricerche Ispra”… C’è poca fantasia in giro!
24 Luglio 2008 alle 10:01
Un poliziotto responsabile della tutela ambientale? speriamo in bene…
24 Luglio 2008 alle 17:32
Speriamo che faccia meglio del generale Carlo Jean quand’era alla Sogin!
24 Luglio 2008 alle 23:29
Per lo staff
Nelle ultime ore la denominazione dell’Istituto è cambiata:
http://www.wikio.it/italia/lombardia/ispra
Il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha nominato oggi Commissario Straordinario dell’Ispra (Istituto Superiore Protezione e ricerca ambientale), che accorperà i tre enti controllati da Ministero dell’Ambiente (Apat, Icram e Infs), il prefetto Vincenzo Grimaldi.
Commento: DEVONO STACCARE DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE IL DIPARTIMENTO NUCLEARE DELL’APAT E RENDERLO O INDIPENDENTE O DIPENDENTE DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO!
25 Luglio 2008 alle 08:56
Soprattutto se si vuol fare sul serio ci vorrà la massima trasparenza e informazione nel controllo dell’attività nucleare, con personalità autorevoli del mondo scientifico e dell’opposizione. Mi sembra che un prefetto sia la persona meno adatta per formazione, ma naturalmente non conoscendolo non si possono dare giudizi…
inoltre bisognerebbe cominciare da adesso con il materiale radioattivo che c’è in giro per l’Italia.
25 Luglio 2008 alle 09:24 Commento ufficiale dello Staff
Salve,
è stato aggiunto un breve aggiornamento sul “problema” del nome dell’ ente (IRPA o ISPRA?)
Saluti.
29 Luglio 2008 alle 19:40
Se l’ISPRA o l’IRPA è una realtà allora il disegno di questo governo su come riportare il nucleare in Italia è delineato.
Qui non si tratta di essere pro o contro, ma di essere pro o contro l’Italia!
Sappiamo tutti cosa vuol dire la nascita di questo Ente per l’APAT NUCLEARE che già è ridotto ai minimi termini con personale prossimo alla pensione.
Solo due altre informazioni:
• la VIA è stata nuovamente riformata e gli eseperti cambiati.
Proprio qualche settimana fà la VIA (quella diretta da Rodotà ) ha licenziato il progetto CEMEX ma ancora le sue prescrizioni non sono rese pubbliche. E oggi quella VIA è cambiata.
• Scaiola in audizione alla Commissione Ambiente ha accennato alla possibilità di chiudere la SOGIN. E’ chiaro che sarebbe riaperta non più per smantellare ma per riproporsi come guida (è la proprietaria delle centrali, dei centri Enea ed ha il 90% della NUCLECO) per ripartire con il nucleare. E sappiamo benissimo che la SOGIN non ne ha la capacità anche se i suoi dirigenti ne hanno le velleità .
Se per gestire l’emergenza rifiuti a Napoli questo governo han reso zona militare l’area dove sorge l’inceneritore di Acerra e ha messo i militari a presidiare il sito di Caiano, cosa faranno quando dovranno partire i lavori delle centrali?
Come certamente saprete i comuni che già ospitano istallazioni nucleari hanno scritto a questo governo che loro sui loro territori non vogliono centrali!
E allora chi sceglierà chi le deve sopportare e chi no? Questo governo che usa la forza per risolvere le questioni, come dimostra la bischerata di usare l’esercito come vigile urbano.
PIMBY, EGISTO E’ questo il modo giusto per un ritorno del nucleare in Italia?
30 Luglio 2008 alle 10:27
Daniele scrive:
E allora chi sceglierà chi le deve sopportare e chi no? Questo governo che usa la forza per risolvere le questioni, come dimostra la bischerata di usare l’esercito come vigile urbano.
Per quanto riguardo l’utilizzo dell’esercito nelle città concordo con te: è una bischerata; arrestato qualcuno te lo ritroverai fuori su ordine della magistratura tale e quale a cosa accade oggi quando qualcuno viene tratto in arresto o fermato dai vigili urbani.
Per quanto riguarda l’utilizzo dl territorio basta solo prevedere di concedere ai comuni che accettano, e sui luoghi idonei, sgravi fiscali e riparti aggiuntivi.
Qualora ciò non bastasse dico: un paese non può essere condannato e rassegnato all’ignavia a causa di “coglioni”, fossero pure tanti.
Mandi,
Renzo Riva
1 Agosto 2008 alle 14:49
Salve, parlo da precaria ICRAM…
La situazione dell’accorpamento ci preoccupa tantissimo, ad oggi ancora non sappiamo neanche lontanamente che fine faremo… forse ci manderanno tutti a casa… ecco come si fa a risparmiare per le casse dello stato! La sproporzione tra personale dipendente e personale precario con contratti atipici per tutti e tre gli enti è allucinante… e quindi capite benissimo che siamo molto preoccupati per il nostro posto di lavoro, non credo che l’ISPRA avrà la possibilità (o la volontà ) di mantenere tutti i lavoratori attualmente in forze ai 3 enti!!!
Se per il governo risparmiare soldi pubblici vuol dire chiudere tre enti (tra l’altro diversissimi tra loro per competenze e mansioni) e mandare a casa un migliaio di precari, senza avere neanche un’idea di come gestire il nuovo istituto, senza aver delineato la mission, senza avere neanche una sede o una struttura adatta alla fusione dei tre vecchi enti (e parlo sopratutto di laboratori per analisi chimiche, fisiche, biologiche ecc…) direi che siamo messi proprio male in italia… il tutto a discapito dell’ambiente!!!!
1 Agosto 2008 alle 15:21
A Precariaaaa!
Ti parla un inoccupato.
Prova a vedere se in Germania possono aver bisogno di personale: ovviamente solo se altamente scolarizzato e professionalmente preparato.
Scrivi all’ing. Vincenzo Romanello che è dovuto andare a Kalsrhue per utilizzare adeguatamente il suo curriculum di studi.
Puoi scrivere da questo sito.
Oppure se vuoi mandami una mail che gli inoltro la tua richiesta.
renzoriva@libero.it
Questo è un servizio particolare per le femminucce nonostante le dispari opportunità .
Ai maschietti però: un mazzo così e non cominciate anche voi ora a parlarmi delle pari opportunità .
Mandi
1 Agosto 2008 alle 18:11
La tua preoccupazione meriterebbe di essere evidenziata dai nostri giornali.
Purtroppo l’informazione si è trasformata in mera cronaca del fatto e se non è un fatto eclatante non se ne parla ne si approfondisce.
Il tuo intervento è attualissimo perché per quanto riguarda le faccende nucleari la nostra preoccupazione è cosa sarà dell’APAT e del suo ufficio nucleare.
E la tua denuncia rafforza la mia idea che è in atto da parte di questo governo di attuare un tentativo di imbavagliare i controlli ambientali per favorire uno sviluppo industriale senza regole. Non solo nucleare.
Secondo me dovresti parlarci dell’ICRAM e dei problemi che ci sono perché gli argomenti che affronti ci riguardano da vicino. E il problema dovrebbe interessarci.
Però io parlo per me. E visto che l’argomento mi interessa se ti và chiedi al web master la mia mail o dagli la tua che ci sentiamo.
Continua però a dialogare con noi
Ciao
1 Agosto 2008 alle 19:04
Ciao Daniele, grazie della risposta, sai perchè ho lasciato un commento qui sul vostro sito?
Stavo facendo una ricerca sul internet per trovare informazioni a riguardo del nostro accorpamento, visto che nessuno ne parla da nessuna parte! Non ho sentito un telegiornale che riportasse la notizia, niente sui quotidiani se non un misero trafiletto solo per sottolineare che si stanno facendo tagli alla spesa pubblica…
Oggi cercando sul web ho trovato il vostro sito ed oltre a trovare la notizia in merito ho visto che la commentavate… come dire mi sono sentita “considerata” in qualche modo!!!
In effetti l’ICRAM ha poco a che fare con il nucleare, ma ho voluto ugualmente lasciare il mio piccolo sfogo…
Io sono geologa e da circa 7 anni lavoro da precaria (all’ICRAM solo da 4)nell’ambito delle bonifiche e monitoraggi ambientali in mare. Un settore decisamente specifico, pertanto se mi chiudono l’Istituto sarà anche molto difficile riciclarsi in qualche modo.
In poche parole L’ICRAM si occupa di tutto ciò che riguarda il mare, è un ente pubblico di ricerca e sperimentazione, vigilato dal Ministero dell’Ambiente. Esso fornisce (ancora per poco) istituzionalmente supporto alle politiche delle Amministrazioni centrali competenti e agli Enti Territoriali nella risoluzione delle problematiche ambientali marine anche attraverso la predisposizione di linee di indirizzo per lo sviluppo sostenibile, la salvaguardia della biodiversità in ambiente marino e costiero e nelle politiche per la pesca e la maricoltura sostenibili.
Tutte cose che per un paese come l’Italia che ha più di 7000 km di costa dovrebbero essere, se non finanziate dal governo, almeno sostenute da un punto di vista morale-sociale.
E invece no, si procede a smantellare i 3 istituti e farne uno unico, con nessun criterio alla base (oppure se lo hanno pensato un criterio non lo hanno detto a nessuno) non si sa neanche quale sarà la mission dell’IRPA o ISPRA che dir si voglia!
Dentro di me ho un sacco di emozioni contrastanti, perchè non voglio ritrovarmi a 33 anni senza un lavoro ma con il mutuo da pagare!!!
Come dico sempre nei momenti peggiori di sconforto, forse invece di laurearmi col massimo dei voti era meglio se andavo a fare la parrucchiera a 15 anni, a quest’ora erano già anni che lavoravo e magari la casa l’avevo anche già finita di pagare!!!!!
Scusatemi se ho scritto troppo… ciao ciao
4 Agosto 2008 alle 13:38
Per povera precaria:
Capisco la tua preoccupazione.
Però mi sorge questo dubbio e ti domando:
visto che l’ICRAM si occupa (e si occuperà fuso in altro ente) di tutto ciò che riguarda il mare, visto che le nuove centrali nucleari italiane, per la maggior parte, si dovranno trovare vicino al mare, le vostre competenze e consulenze dovrebbe essere assai utili? Non è facile trovare esperti di ambienti marini ed altro, specialmente in vista di grandi installazioni industriali.. ecco perchè credo e spero che oltre a non perdere il lavoro farai anche carriera! (sono un’ottimista nato!)
Con stima