Una ricerca italiana: le reazioni piezonucleari da pressione ultrasonica
4 Luglio 2008 di AmministratoreOggi approfondiamo un argomento (segnalatoci un po’ di tempo fa da un lettore) relativo ad una ricerca eseguita in Italia e condotta in particolare dai due fisici italiani Fabio Cardone e Roberto Mignani: le reazioni piezonucleari da pressione ultrasonica (reazioni nucleari prodotte con il suono in elementi senza radioattività ).
Prima di parlarne abbiamo cercato di contattare il Prof. Fabio Cardone e il prof. Roberto Mignani, i quali gentilmente hanno risposto dandoci i giusti riferimenti in modo da cercare di dar vita ad un articolo certamente non esaustivo ma comunque che potesse essere un buon punto di partenza per conoscere ed approfondire l’ argomento.
Abbiamo anche contattato il Signor Marco Curione che ha avuto l’ idea di raccogliere e rendere disponibile molto materiale su tali ricerche.
La scoperta è avvenuta intorno al 2004, nel periodo in cui a capo del CNR si trovava Fabio Pistella.
Le ricerche sono state eseguite dal 2003 al 2007 presso laboratori sia civili sia militari, con la collaborazione dei ricercatori civili G. Cherubini, A. Petrucci, F. Rosetto, G. Spera e dei tecnici militari A. Aracu, A. Bellitto, F. Contalbo, P. Muraglia.
I brevetti sono attualmente detenuti dal CNR (Consiglio Nazionale Ricerche) e l’ Ansaldo Nucleare sarebbe al momento molto interessata allo sfruttamento su scala industriale di quanto scoperto.
Riportiamo quanto scrittoci via mail dal prof. Roberto Mignani in modo da rendere sinteticamente inquadrabile l’ ambito di queste ricerche:
“Gli ultrasuoni possono produrre nei liquidi reazioni nucleari. Questo in sintesi il risultato delle ricerche, sia teoriche che sperimentali, condotte nell’ ultimo decennio dai fisici Fabio Cardone del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Roberto Mignani dell’ Università “Roma Treâ€.
In particolare, gli esperimenti effettuati (in collaborazione con i fisici Walter Perconti, Andrea Petrucci e Giovanni Cherubini e dei chimici Francesca Rosetto e Guido Spera) hanno mostrato che in acqua irraggiata con ultrasuoni di opportuna potenza e frequenza si verificano trasmutazioni di elementi, sia stabili che instabili, ed è possibile produrre elementi non presenti in natura come l’ Europio. Tali processi avvengono apparentemente con emissione di neutroni. La produzione di neutroni è stata esplicitamente riscontrata nell’ irraggiamento ultrasonico di soluzioni contenenti sali di ferro. L’ emissione di neutroni è una chiara marcatura delle reazioni nucleari, che, causa il loro innesco ad opera di onde di pressione, sono state denominate reazioni piezonucleari. Il fenomeno è riproducibile e in buona misura controllabile, mostra un comportamento a soglia nell’ energia fornita al liquido dagli ultrasuoni, e ha luogo senza produrre scorie radioattive.
Il meccanismo teorico proposto da Cardone e Mignani per spiegare i processi piezonucleari è il seguente. Sotto opportune condizioni di potenza e frequenza, gli ultrasuoni producono nei liquidi il processo di cavitazione, ovvero la formazione di bolle di gas che successivamente implodono. A causa della tensione superficiale, gli atomi degli elementi presenti nel liquido rimangono intrappolati sulla superficie della bolla. Quando questa implode, gli atomi sono forzati ad avvicinarsi superando la barriera colombiana, e i loro nuclei si fondono. In altri termini, le superfici delle bolle prodotte dalla cavitazione si comportano come tanti acceleratori inerziali.
Le reazioni piezonucleari producono energia, com’è evidenziato dalla consistente evaporazione delle soluzioni, e, come già sottolineato, non danno luogo a scorie radioattive in quanto impiegano “combustibile†stabile. Inoltre, un esperimento effettuato irradiando con ultrasuoni una soluzione contenente torio ha mostrato un dimezzamento della vita media del torio e quindi un’ accelerazione del suo decadimento. Ciò implica che le reazioni piezonucleari possono svolgere un ruolo anche nello smaltimento delle scorie radioattive. Possibili applicazioni industriali sono attualmente allo studio.”
Da quanto si legge, si possono ipotizzare davvero diverse applicazioni di tali scoperte.
Ma altre informazioni si possono desumere consultando le schede sinottiche dei brevetti detenuti dal CNR relativi alle reazioni piezonucleari:
Per approfondire inoltre ulteriormente l’ argomento si può:
- visitare il sito “Escatologika” gestito dal signor Marco Curione
- scaricare e leggere il volume “Verso il Nucleare Pulito - Scoperta e Sfruttamento delle Reazioni Nucleari Ultrasoniche“
(file Word di circa 9,5 mb e 74 pagine)- vedere su “Youtube” tre filmati relativi ad un intervento di Fabio Cardone durante il recente convegno del 21 maggio 2008 “Energia e Ambiente” della Facoltà di Scienze dell’ Università di Chieti in collaborazione con il Lions Club. In tali filmati Fabio Cardone fa un resoconto delle ricerche
(filmato 1 - filmato 2 - filmato 3)
(ogni filmato dura circa 8 minuti)
5 Luglio 2008 alle 09:55
La notizia sembra avere basi solide e non ha l’aspetto di una burla, infatti sarebbe molto difficile scrivere testi come quelli menzionati sui siti che la riportano.
Tale realtà , che stimola l’immaginazione di una nuova era senza la schiavitù del petrolio, sembra non essere condivisa dall’opinione pubblica che non menziona minimamente tale evento che definirei storico. Dai dati, pochi per la verità , pubblicati sui vari siti che riportano la scoperta, sembra che gli scienziati, quelli veri, che contribuiscono con il loro eccezionale lavoro, non siano giustamente e pubblicamente riconosciuti e inoltre le loro scoperte non correttamente valorizzate col concreto utilizzo ed anzi nascoste.
Quali paure e quali motivi fanno in modo che questa situazione perduri e forse venga strumentalizzata ?. Sembra che il bene di pochi (e già economicamente ricchi) sia primario sul bene DI TUTTI.
Pensiamo per una volta e in modo sincero solo a chi ha fame e all’ambiente che già a questo livello di inquinamento è in forse il suo ritorno alla normalità .
Mi auguro che con questo “TAM-TAM” ci siano delle risposte SERIE ed è necessario per questo che ogniuno di noi faccia la propria parte con onestà e giusta critica al fine di portare un contributo positivo per tutti.
5 Luglio 2008 alle 21:35
x Andrea
E’ un lavoro interessante e come vedi (basta che vai su questo sito alla data che vedi) ne avevamo già parlato: non c’è nessuna preclusione e nessun interesse “fissionista” nascosto da difendere. E’ che anche da quando è stato scoperto il neutrone al primo reattore nucleare ne sono passati di anni, e c’era E. Fermi. Non è così semplice, bisogna vedere tante cose. Se son rose fioriranno.
“Pietruccio scrive:
13 Dicembre 2007 alle 20:11
x Aioo e Raimondo
Certo la fusione fredda non mi sta antipatica! Sono nuclearista a 360 gradi (e me ne compiacio). Sono tutte ricerche interessanti e sicuramente lo è anche quella di Iorio e Cirillo. Oltre ai famosi Fleishmann e Pons e ai giapponesi che dicono di essere riusciti a mantenere in piedi quella reazione a piacere, per un tempo indefinito, io ricorderei anche quella italiana, col raffreddamento rapido di deuterio in una matrice metallica nonché la cosiddetta sonofusione dove si dimostra che degli ultrasuoni in acetone deuterato producono una cavitazione con relativo collasso delle microbolle che può portare, in base alla simulazione numerica, a raggiungere i 10 milioni di Kelvin, temperatura confrontabile con quella dell’interno del Sole, e innescare così reazioni di fusione di cui, in alcuni esperimenti, sembra di scorgerne gli effetti (dimostrarli è un’altra cosa)…”
5 Luglio 2008 alle 22:35
… continuazione
Frasi come quelle che seguono lasciano invece perplessi, molto molto perplessi…
“…L’Italia quindi, forse di nuovo alla ribalta con gli studi applicativi di una nuova energia, pulita, abbondante, economica, utile alla neutralizzazione delle attuali scorie, e chissà cos’altro, visti i notevoli effetti “collaterali” di trasformazione della materia.
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Piccola dimenticanza dei due post precedenti:
il doppio dell’energia prodotta da 30Kg di uranio, è stata ricavata con la macchina sperimentale del CNR da… ..pochi grammi di cloruro di ferro”
Uranio come? Naturale? Arricchito? Fissionato?
Ma chi è che scrive queste cose?
6 Luglio 2008 alle 12:01
Per approfondire un argomento di questo tipo e’ necessaria una pubblicazione sotto mano, non mi sembra “scientificamente corretto” andare a vedere siti o documenti doc fatti “in casa” (i riferimenti ad arxiv non mi sembrano validi, in quanto non e’ una pubblicazione con referee). Basta con questi sensazionalismi senza riscontri su rivista.
Sui commenti, concordo con l’ultimo post di Pietruccio.
marco
6 Luglio 2008 alle 18:53
Mi sono letto il mattone e …
a parte le solite cattiverie che molti fisici dicono sul nucleare da fissione (consumi di un milione di tonnellate all’anno di “minerale”, scorte finte, reattori che sono sempre accesi ecc…, mi chiedo se quelli non sono capaci di parlare delle loro ricerche senza parlare male di qualcuno) …
sono molto più perplesso di prima.
Pensavo che il cloruro di ferro facesse da tramite, da catalizzatore o fornisse un qualche tipo di supporto alle solite reazioni nucleari D-D o qualcosa del genere, invece, a quanto ho capito, l’autore attribuisce all’emissione di neutroni da parte del ferro la “generazione” di energia e dice che è “doppia di quella da fissione” ma non spiega né cosa intende né il perchè!? (energia per unità di volume? per unità di massa? per reazione?) Che poi si possa usare combustibile nucleare il ferro (il più stabile fra i nuclei) …
7 Luglio 2008 alle 22:53
… continuazione
Oltretutto più ci penso più credo che, al di là di un’improbabile apparecchio che aggira il Primo Principio della Termodinamica (per ottenere energia bisogna che i “prodotti della reazione” siano più “stabili” dei reagenti), qui si tratta di una fantastica macchina che potrebbe produrre neutroni! Il fatto, sperimentalmente rilevato dai ricercatori, se consentisse produzioni “industriali” a partire da apparecchi costruiti con sostanze e strumenti “normali”, è veramente il massimo di ciò che si potrebbe sognare per la fissione nucleare: basti pensare alla produzione di combustibile da materiali fertili quali Th232 e U238, nonchè il bruciamento di quegli odiosi prodotti di fissione a vita lunga tipo lo I129.
23 Ottobre 2008 alle 22:39
Ma si può sapere quant’è questa frequenza ?
Forse per saperlo bisogna andare da una indovina munita di sfera di cristallooo ?
bla bla bla bla e non dice la frequenza, quindi è la solita bufala.
16 Dicembre 2008 alle 20:31
La ricerca è seria e fondata. I brevetti sono del cnr e quindi dello stato.
Grossi interessi economici ne vietano l’applicazione.
16 Dicembre 2008 alle 22:03
Io nei miei interventi ho posto delle questioni. Se ne sai qualcosa, perchè non entri un po’ nel dettaglio?
Altrimenti quello che capisco io è che sia una delle solite bufale per impuntarsi, far perdere tempo e dire no al nucleare vero, quello degli EPR e della ricerca sui reattori di IV generazione.
6 Settembre 2009 alle 21:02
toh…guarda guarda!
e se per bombardare il torio, invece di un acceleratore usassi il protone libero della piezo, otterrei la quarta generazione?
e cosi tutto resterebbe centralizzato…anche se solo il piezo IS WORKING!
ciao
6 Settembre 2009 alle 21:08
per uforobot, la frequenza e’ di 20KHz
5 Gennaio 2010 alle 20:14
Cari amici,
durante le mie letture del blog mi sono imbattuto in questa notizia. Ho visto che c’è stato un minimo di dibattito poi la cosa è finita lì. Ho cercato le pubblicazioni scientifiche al quale fare riferimento e ho trovato solo alcuni articoli elettronici ed alcuni articoli su Phys. Letters A e relativi commenti….prima di prendermi la briga di andare a leggermi le relative pubblicazioni qualcuno di voi ha compreso il livello di credibilità della cosa?
A me sembra bassina ma magari mi sbaglio. Fatemi sapere se potete cosa ne pensate grazie.
alessandro Braggio
5 Gennaio 2010 alle 21:41
Se ci dovessi scommettere, non ci scommetterei un centesimo.
Poi la storia della scienza è costellata da esperimenti e/o fatti sottovalutati che nei secoli successivi si sono rivelati utili in qualche maniera (magari non quella pensata all’epoca), quindi un margine di dubbio è d’obbligo su ogni affermazione, anche quella che sembra più assurda…
ma con la giusta moderazione….
est modus in rebus…
6 Gennaio 2010 alle 10:12
http://arxiv.org/pdf/0710.5115v3
14 Luglio 2010 alle 12:33
In questi giorni ho analizzato l’ultimo lavoro del prof Carpinteri e del dr.Cardone sulle reazioni piezonucleari nei solidi.
Detto in breve secondo loro se si prende un parallelepipedo di granito e si mette sotto una pressa nell’intorno dell’istante di frattura si rileva un’emissione di neutroni… ma è tutto molto nebuloso.
Le mie critiche e la risposta (indiretta) del dr.Cardone si possono trovare qui.
finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=924195&page=18
15 Luglio 2010 alle 07:49
x energymanager
Occhio!
Uno che dice che ricava “energia nucleare dal ferro” che è il nucleo più stabile che ci sia è sicuro che sta dicendo cavolate: è una specie di cartina di tornasole per riconoscere i millantatori.
E’ come se uno dicesse che è un “fuochista” bravo perche sa perfino bruciare la cenere: è sicuro che mente (la cenere non brucia).
Così dal ferro non si può ricavare energia nucleare.
15 Luglio 2010 alle 10:11
@Pietruccio
Lo so bene che dal ferro energia non si ricava…. infatti l’ho scritto più volte nei commenti a cui ho mandato il link.
Il problema è che non basta liquidare questa storia come ‘assurda’ sebbene lo sia sotto tutti i punti di vista.
Questi signori si stanno cercando di ottenere dallo Stato un finanziamento a sette cifre per costruire non si sa bene cosa (un ‘reattore’ piezonucleare?)… e quindi a mio parere vanno messe in luce ad ogni occasione le lacune di questi lavori ’scientifici’ entrando nel merito (i neutroni dove sono? come li avete misurati?….) cercando di rendere meno forte l’accettazione pubblica di questa pseudo-scienza. Già la ricerca langue…e nelle nostre università il ricercatore più giovane ha 40 anni… se ci mettiamo a finanziare questa ‘immondizia’ possiamo benissimo chiudere bottega e ammettere che la nostra economia deve andare a vanti solo a prosciutti e borse firmate.
15 Luglio 2010 alle 11:20
documentazioni critiche al lavoro di Cardone e Carpintieri.
http://arxiv.org/abs/0910.3501
non la liquidano ma la ritengono non probante e chiedono semmai una nuova serie di esperimenti con una maggiore precisione in tutte le fasi dalla preparazione al rilevamento delle supposte emissioni neutroniche.
15 Luglio 2010 alle 12:42
Grazie Lorenzo,
le avevo lette, comunque mi pare che Ericsson, pur parlando in linguaggio accademico, ci vada piuttosto pesante e che tra le righe dica che tutta questa ricerca è sostanzialmente ‘fuffa’.
sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6TVM-4XST...
Comunque il lavoro sui solidi è questo:
http://www.accademiadellescienze.it/media/699
15 Luglio 2010 alle 22:35
Comunque è una cosa ben diversa dire che si ricava energia nucleare dal ferro (assurdità ) e dire, invece, che in concomitanza con un evento violento come la spaccatura di una roccia si registra un incremento nel flusso neutronico. Non mi scandalizza il fatto che sia una cosa su cui indagare. Portebbe (anzi è molto probabile) essere un segnale spurio, come dici tu, ma potrebbero anche trovare qualcosa, magari molto diverso e lontano da quello che immaginano: quello che penso è che non c’è motivo di cassare la ricerca purchè venga appurato che i fatti di cui parlano quei signori siano veri (data l’approssimazione della presentazione e la notevole superficialità nell’esposizione e nella conduzione dell’esperimento, direi che è lecito più di un dubbio).
17 Luglio 2010 alle 13:25
Giustissime osservazioni… ma se avessero davvero scoperto un fenomeno fisico nuovo (scoperta da Nobel) sarebbe molto grave che in 2-3 anni non uno dei ricercatori e docenti universitari sia stato in grado di scrivere un lavoro comprensibile per spiegarlo alla comunità scientifica.
Io li manderei tutti a casa… altro che finanziamenti speciali…
13 Ottobre 2010 alle 14:38
Ringrazio SexTeo sul forum NuclearMeeting per aver segnalato questo link di approfondimento, molto ridotto , ma pur sempre un inizio.
Nella speranza del start -up al dialogo, chissà se si scoprono più segnalazioni di informazioni.
Personalmente, mi incuriosisce e mi lascia perplesso! Da qui l’interesse all’approfondimento.
13 Ottobre 2010 alle 17:51
La comunità scientifica è stata informata ampiamente e dettagliatamente su riviste, tramite conferenze e divulgazioni tramite stampa. Di piu’ non si poteva fare. Nessuno ha smentito e l’Ansaldo ha messo in cantiere il primo prototipo. Pensare ad una bufala è assurdo in quanto nella ricerca è cioinvolto il CNR e l’esercito che fino aprova contraria non si divertono a confezionare scherzi. Cio’ che invece bisogna chiedersi è cio’ che c’e dietro questo assurdo silenzio.
14 Ottobre 2010 alle 11:52
Effettivamente, dopo aver guardato i filmati su youtube, dove presentano una relazione di 500 pagine, nonché il brevetto del cnr e l’Ansaldo in fase prototipale. Non mi sembra poi così “misero” da non meritare più attenzione.
E’ pur vero che molte scoperte sono state in letargo per dei periodi “biblici” ma al contempo la possibilità di divulgazione di informazioni è tale da non permettere di nascondere più nulla, forse, ma vuole essere una battuta,solo la realtà !
21 Ottobre 2010 alle 19:47
certo voi che leggete dalla mattina a tardi sera.. solidi platonici..non vi chiedete mai da dove ..?lui a avuto queste illuminazione,ma presto noi tutti capiremo,che la lobbi dellenergia non é distruggere atomi per creare.quando nasciamo dimentichiamo….ciao velati…dal greco apocalys…hahahahahahah ridete che lenergia e di tutti e voi non la controllate piu cela facciamo noi, salamat ………………dalle stelle x voi.
14 Aprile 2011 alle 15:15
Io sono per il no al nucleare, ma se queste ricerche posso portare all’utilizzo di ciò che comunque è stato ricercato per anni sarei contenta, anche se occorre previdenziae alla salute ciò che comporta, anche se non colpisce l’individuo direttamente.
14 Aprile 2011 alle 18:32
world-nuclear-news.org/C-Bulgarian_cooperation_agreement_for...
accordo di cooperazione bulgaro di Areva
14 aprile 2011
France ‘ s Areva ha accettato di cooperare con le proprietà dello Stato bulgaro Energy Holding (BEH) per sviluppare progetti di energia pulita in Bulgaria, comprese le centrali nucleari.
Il memorandum d’intesa (MoU) firmato a Sofia ieri dalle due società prevede la cooperazione potenziali in nuovi progetti nucleari presso la centrale di Kozloduy esistenti e siti di Belene previsto. Esso copre anche l’elaborazione di politiche di gestione del combustibile e di soluzioni, compreso il riciclaggio del combustibile usato, così come la cooperazione nel settore della sicurezza nucleare e relative norme.
In una dichiarazione congiunta, le aziende hanno detto che intendono studiare la cooperazione nello sviluppo del potenziale scientifico e tecnico in materia di sicurezza nucleare civile, comprese le attività educative e formative per il miglioramento della qualificazione di esperti nucleari e lo scambio di esperienze.
Sono contento che in Bulgaria attivano nuove centrali.
15 Aprile 2011 alle 17:39
—
Oggi se ne è parlato al TG3 Leonardo.
Cieli e giorni sereni.
Riccardo Giuliani
…
21 Aprile 2011 alle 08:55
Scusate se non ho letto tutti i poste, forse è stato già detto, credo che le reazioni nucleari che vengono stimolate dagli ultrasuoni siano endoenergetiche. In altri termini l’energia necessaria degli ultrasuoni (prodotta da corrente elettrica) è maggiore di quella prodotta.
E’ sufficiente bilanciare le masse dei prodotti delle reazioni nucleari per capirlo. Non trattandosi di reazioni nucleari esoenergetiche, non c’è produzione di energia. Il nucleo di ferro infatti è il più stabile di tutti e per trasformarlo in qualcos’altro è necessario energia. Se la trasformazione fosse inversa la reazione sarebbe esoenergetica.
Il link da cui ho preso le reazione nucleari in atto è il seguente : files.splinder.com/9f099aeeccd22c405c23448c4ce79038.pdf
E’ probabile che ne esistano altre di cui non ho tenuto conto, in tal caso il bilancio energetico potrebbe essere davvero positivo.
21 Aprile 2011 alle 08:57
scusate: poste–>poste + altre imprecisione…
21 Aprile 2011 alle 11:24
x Antonio Santorsola
La penso esattamente come te.
Anche ammesso che ci sia qualcosa, non è utile per produrre energia. Per ora, è una curiosità sientifica su cui fare ricerca (dopo aver accertato che non sia una delle solite manovre di depistaggio contro il l’elettronucleare).
16 Maggio 2011 alle 21:05
FINALMENTE UNA CONVINCENTE SPIEGAZIONE DEL FENOMENO!!
Quello che mi ha colpito di più è ciò che ha detto Cardone al minuto 47:45′’:
http://vimeo.com/23230877
“La fusione fredda in quanto tale, non esiste, e non è mai esistita. E’ stata una ventennale follia. Tutto ciò che è esistito sono state le reazioni piezonucleari i cui fenomeni gabellati per fusione fredda sono stati una realizzazione nel modo peggiore possibile.”
da quanto se ne ricava: sembra che la reazione della FF ci sia, ma che sia ancora quella piezonucleare (ricordate? con ferro idruro!!), ma dovrebbe essere scontato che nella FF si oltrepassi la soglia minkoskiana e dunque a 15-20MHz
quindi la differenza e’ che Cardone usa la compressione meccanica da onda sonora;
mentre tutti quelli della FF , vedi
http://jlnlabs.online.fr/mahg/index.htm
usano una scarica sinewave ma con frequenza …..(solo Rossi non lo dice…)
16 Maggio 2011 alle 22:45
@ mircco
Potresti essere più chiaro?
Cosa intendi esattamente per
“…dovrebbe essere scontato che nella FF si oltrepassi la soglia minkoskiana e dunque a 15-20MHz…”
e per
“…una scarica sinewave…”
Dove sono definite?
Come?
Qual’è il loro senso nel discorso che fai?
Cosa vuoi sostenere?
Grazie in anticipo.
17 Maggio 2011 alle 10:25
La fusione fredda esiste ed è stata dimostrata in laboratorio in Giappone!
Con tanto di conferenza stampa internazionale.
Ho perso il link della dimostrazione scientifica, è tutt’ora in atto lo studio( in laboratorio) per renderla “sfruttabile” , sono basito che certi eruditi esperti che ignorano questi eventi, manco fossimo nel XIX secolo.
17 Maggio 2011 alle 19:23
Forse ti riferivi a questo
ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/20...
ma quando si parla di fusione fredda è bene tener presente anche quanto dice questo bell’articolo
nucleardreams.wordpress.com/2009/01/05/boulevard-of-broken-d...
Quando invece si tirano fuori paroloni sconnessi e teorie dagli equilibri instabili, allora è meglio pensare che tratti di supercazzole, come dicevo anche qui
archivionucleare.com/index.php/2011/04/29/rainews-inchiesta-...
17 Maggio 2011 alle 19:44
Avevo scritto qualche tempo fa. Ho approfondito un po’ la questione…..
ho francamente l’impressione che le cose si stiano mettendo male da un punto di vista della credibilita’ scientifica degli esimi. Infatti ho trovato una serie di articoli che sembrano mettere in dubbio e/o falsificano le affermazioni fatte dai novelli Einstein
Ecco una lista (e sottolineo la n.4 che sembra indicare una mancanza di riproducibilita’ ….. ):
1) Comment on “Piezonuclear decay of thorium” [Phys. Lett. A 373 (2009) 1956]
Author(s): Ericsson G, Pomp S, Sjostrand H, et al.Source: PHYSICS LETTERS A Volume: 373 Issue: 41 Pages: 3795-3796 Published: OCT 5 2009
2) Comment on “Piezonuclear decay of thorium” [Phys. Lett. A 373 (2009) 1956]
Author(s): Kowalski LSource: PHYSICS LETTERS A Volume: 374 Issue: 4 Pages: 696-697 Published: JAN 11 2010
3) Piezonuclear reactions - do they really exist?
Author(s): Ericsson G, Pomp S, Sjostrand H, et al.Source: PHYSICS LETTERS A Volume: 374 Issue: 5 Pages: 750-753 Published: JAN 18 2010
4) Measurement of the thorium-228 activity in solutions cavitated by ultrasonic sound
Author(s): Ford R, Gerbier-Violleau M, Vazquez-Jauregui ESource: PHYSICS LETTERS A Volume: 374 Issue: 5 Pages: 701-703 Published: JAN 18 2010
5) Remarks on “Piezonuclear neutrons from fracturing of inert solids”
Author(s): Spallone A, Calamai OM, Tripodi PSource: PHYSICS LETTERS A Volume: 374 Issue: 38 Pages: 3957-3959 Published: AUG 23 2010
Times Cited: 0
La lista di critiche e la evanescenza delle controdeduzioni secondo me chiude la questione ammesso che sia stata mai effettivamente aperta. Prima di mettersi a pensare che la deformazione dello spazio-tempo permette di spiegare questi risultati sarebbe stato meglio che compissero una analisi dei dati in maniera meno ambigua e meno incerta e si accertassero della effettiva sussistenza della fenomenologia osservata.
Credo di avere perso troppo tempo sulla questione suggerisco a voi di non perderne.
Alessandro Braggio
17 Maggio 2011 alle 21:17
Aggiungo qui altre elucubrazioni maturate fra prima e dopo cena (quindi spero digestive):
———
Sulla “sine wave” basta guardare qui
http://www.mindspring.com/~scottr/zmusic/
non è altro che un’onda sinusoidale (chissà perchè qualcuno preferisce usare l’inglese e appiccicare le parole sine = seno = funzione trigonometrica e wave = onda)
————–
Sulla soglia minkowskiana (in onore del matematico minkowski, I suppose, come direbbe un inglese - quello della teoria della relatività e dello spazio quadridimensionale, non credo sia quello di Freud)
Le poche cose sensate che ho trovato riguardano queste frasi
http://www.cmseritti.altervista.org/index2_file/Page914.htm
“Rif. CNR: 1739
Data deposito: 02/10/2006 N° deposito: RM 2006 A
000524
Titolarità : 100% CNR
Inventori: F. Cardone
Istituto: ISTITUTO PER LO STUDIO DEI MATERIALI NANOSTRUTTURATI
Titolo: Apparecchiatura e procedimento per la produzione di neutroni mediante ultrasuoni e cavitazione di sostanze.
Descrizione: L’invenzione si riferisce ad un apparato ed un processo per la produzione di radiazione neutronica in dosi che possono essere mantenute in condizioni non pericolose per gli esseri viventi, partendo da elementi stabili mediante reazioni piezonucleari (ref. Deformed Spacetime, Springer 2007, cap.i 16, 17) generate per mezzo di cavitazione ultrasonica usando un trasduttore elettromeccanico che lavori al di sopra della soglia minkowskiana delle forze nucleari (ref. Energy and Geometry, World Scientific 2004, cap.i 10,11).
Usi: Il principale campo di applicazione dell’invenzione è nella riduzione della attività radioattiva nelle sostanze naturali e artificiali e nella trasformazione dei rifiuti radioattivi in sostanze inerti. Utile per l’industria nucleare, lo smaltimento dei rifiuti nucleari, processi di decontaminazione radioattiva, processo di dismissione nucleare.
Vantaggi: Il principale vantaggio dell’invenzione è la trasformazione delle sostanze e dei rifiuti radioattivi in sostanze inerti in un tempo 10.000 volte inferiore al tempo naturale di dimezzamento radioattivo (ref. Deformed Spacetime, Springer 2007, cap. 11)….”
che dicono ben poco su cosa si intenda per la “soglia di minkowski” ma dicono chiaramente che si tratta di un metodo per produrre neutroni con gli ultrasuoni (cosa assolutamente verosimile) ma che qui in Italia, patria dell’antunuclearismo, viene spacciato come un metodo per produrre “enrgia nucleare pulita”, e questa è chiaramente una bufala che serve a dire “non facciamo il nucleare vero, cioè gli EPR, tanto c’è un sogno… la fusione fredda”…
è già …
così il popolo bue ha qualcosa con cui crogiolarsi mentre si prepara preparatevi a vendere casa e mutande per pagare i fornitori delle energie fossili e tutta quella selva di parassiti legati alla Green Economy (ripeto che non ce l’ho con le FER, ma con la vergonosa speculazione commerciale che ha contaminato e fagocitato le nobili intenzioni di chi pensa a possibili soluzioni alternative per il problema energetico)
17 Maggio 2011 alle 21:52
@Pietruccio: Grazie delle delucidazioni.
Troppa aspettativa, crea le basi ad un fallimentare risultato.
Se è brevettato , l’E-CAT qual’è il numero del brevetto?
Poi aspettiamo Ottobre, in Grecia l’impianto pilota.
Molti dubbi, poche certezze, ma poi quello realizzato in Giappone, se non è fusione fredda, che può essere?Solo per curiosità !
17 Maggio 2011 alle 22:45
Che ti posso dire: qui usciamo dal mio campo (io mi occupavo del noccolo dei reattori e della reazione nucleare coi neutroni).
Ricordo che un mio prof. dell’università (ero andato a trovarlo qualche anno dopo) mi disse che quello che si capisce è che sulla fusione fredda “c’è qualcosa”, ma visto che anche dopo vent’anni manca una teoria credibile e degli esperimenti ripetibili, direi che non si è ancora torvato il bandolo della matassa.
Mi ricorda la situazione in cui si trovava il magnetismo prima della scoperta di Oersted: cercavano di studiarlo con le “cariche magnetiche” immaginando che si trattasse ad un fenomeno simite a quello forze elettriche. Solo dopo che lo scienziato danese nel 1920 scoprì che a far deviare la bussola era una corrente elettrica si ebbe un impulso impressionante e nel giro di un anno venne messa a punto una buona parte della teoria che riguarda l’elettromagnetismo.
Anche con la fusione fredda credo si tratti di capire cosa c’è veramente dietro a quel tipo di fenomeni: ma qualcosa di “nucleare” dentro a quei contenitori succede.
18 Maggio 2011 alle 09:24
Ciao, per chi vuole ho inserito qualche considerazione a questo link:
antoniosantorsola.blogspot.com/2011/04/reazioni-piezonuclear...
18 Maggio 2011 alle 13:39
FINALMENTE UNA CONVINCENTE SPIEGAZIONE DEL FENOMENO!! dellaFF
Quello che mi ha colpito di più è ciò che ha detto Cardone al minuto 47:45′’:
http://vimeo.com/23230877
“La fusione fredda in quanto tale, non esiste, e non è mai esistita. E’ stata una ventennale follia. Tutto ciò che è esistito sono state le reazioni piezonucleari i cui fenomeni gabellati per fusione fredda sono stati una realizzazione nel modo peggiore possibile.â€
da quanto se ne ricava: sembra che la reazione della FF ci sia, ma che sia ancora quella piezonucleare (ricordate? con ferro idruro!!), ma dovrebbe essere scontato che nella FF si oltrepassi la soglia minkoskiana indicata da Cardona ….e dunque a 15-20MHz
quindi la differenza e’ che Cardone usa la compressione meccanica da onda sonora;
mentre tutti quelli della FF , vedi
http://jlnlabs.online.fr/mahg/index.htm
usano una scarica sinewave ma con frequenza di 17kHz…..PERFETTAMENTE UDIBILE
NB: le emissioni saranno quindi raggi alfa!! niente gamma!
18 Maggio 2011 alle 13:40
FINALMENTE UNA CONVINCENTE SPIEGAZIONE DEL FENOMENO!! dellaFF
Quello che mi ha colpito di più è ciò che ha detto Cardone al minuto 47:45′’:
http://vimeo.com/23230877
“La fusione fredda in quanto tale, non esiste, e non è mai esistita. E’ stata una ventennale follia. Tutto ciò che è esistito sono state le reazioni piezonucleari i cui fenomeni gabellati per fusione fredda sono stati una realizzazione nel modo peggiore possibile.â€
da quanto se ne ricava: sembra che la reazione della FF ci sia, ma che sia ancora quella piezonucleare (ricordate? con ferro idruro!!), ma dovrebbe essere scontato che nella FF si oltrepassi la soglia minkoskiana indicata da Cardona ….e dunque a 15-20kHz
quindi la differenza e’ che Cardone usa la compressione meccanica da onda sonora;
mentre tutti quelli della FF , vedi
http://jlnlabs.online.fr/mahg/index.htm
usano una scarica sinewave ma con frequenza di 17kHz…..PERFETTAMENTE UDIBILE
NB: le emissioni saranno quindi raggi alfa!! niente gamma!
5 Luglio 2011 alle 13:58
Quella che fa Andrea Rossi nel suo e-cat, non è FF? Lui dice che idrogeno e nichel si fondono per formare rame….
5 Luglio 2011 alle 14:03
Il ferro stabile? A quali condizioni?
Nella transizione olivina-spinello sparisce ed al suo posto compare l’alluminio…. un caso?
Sparisce anche il silicio (elemento più comune della crosta). Magari diventa azoto? (elemento più comune dell’atmosfera).
Io credo che il ferro, caricato in una certa “direzione” vada in crisi….
7 Luglio 2011 alle 09:48
x pirlo, quando scrivi “caricato in una certa “direzioneâ€, significa che fornisci energia al sistema?
se si “spende energia” si può fare tutto, ma se consideri solo processi di decadimento spontanei, l’isotopo stabile del ferro è il punto di arrivo di tutte le reazioni nucleari, sia se si tratta di fusione che se si tratta di fissione. Per ricavare energia attraverso le reazioni nucleari il ferro è il punto di arrivo e non di partenza… Per sapere se una reazione è esoenergetica o endoenergetica si devono conteggiare tutte le componenti in gioco.
16 Luglio 2011 alle 11:55
Questa sì (se mai funzionasse, a costi umani ovviamente) sarebbe una “rivoluzione” tecnologica.
lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Nanotubi_di_carbon...
Speriamo bene, perchè con PV, eolico e panzane “fredde” (fusione nucleare) il futuro (esaurimento fossili) è quantomai cupo.
3 Agosto 2011 alle 09:42
Per caricato intendo (alla Carpinteri) un fenomeno piezonucleare.
Secondo Carpinteri, il ferro è tuttaltro che stabile e la sola pressione può farne Al+Al o Mg+Si
Al contrario Rossi produce Rame dal Nichel (e una bella quantità di energia).
Sembra che molto di chimica e fisica sia da riscrivere……
11 Ottobre 2013 alle 21:29
In effetti da tutto ciò che sono riuscito a leggere l’applicazione più utile sarebbe quella dello smaltimento dei rifiuti radioattivi.
In parole semplici l’effetto piezonucleare sarebbe una specie di catalizzatore che accelera il naturale decadimento radioattivo, se è così l’eventuale produzione di energia sarebbe dovuto al decadimento del materiale fissile, quindi in pratica nessuna novità .
Riguardo al ferro non ci sono santi: è l’elemento più stabile, se c’è emissione di neutroni si tratta comunque di una reazione endoenergetica, ovvero l’energia prodotta è minore di quella assorbita.
Quindi è davvero difficile che questo esperimento possa far riscrivere la fisica nucleare, visto anche che adesso si è trovato anche il bosone di Higgs proprio dove lo si stava cercando …