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Sogin - approvazione bilancio esercizio 2007 e nomina componenti del Collegio Sindacale

3 Luglio 2008 di Amministratore

Un comunicato della Sogin di stamattina 3 luglio ci comunica che l’ assemblea dei soci Sogin (su proposta del Consiglio di Amministrazione) ha approvato il bilancio 2007.

L’ assemblea ha inoltre nominato, per i prossimi tre esercizi, i componenti del Collegio Sindacale, che sarà composto da: Salvatore Ventorino (presidente), Marco Costantini e Luigi La Rosa (sindaci effettivi), Paolo Castaldi e Gianfranco Pepponi (sindaci supplenti).

Infine l’ assemblea (su proposta del Consiglio di Amministrazione) ha rinnovato per il triennio 2008-2010 alla societĂ  Deloitte & Touche SpA l’ incarico di revisore contabile.



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  • 23 Commenti a “ Sogin - approvazione bilancio esercizio 2007 e nomina componenti del Collegio Sindacale”

    1. daniele scrive:

      Vorrei trascrivere qui un’articolo che il giornale La Rinascita mi ha pubblicato il 19 giugno. A quanto pare le mie precisazioni sul Bilancio 2007 della Sogin non erano ritenute interessanti.

      NUCLEARE: I CONTI NON TORNANO
      Il 28 maggio di quest’anno il rinnovato Cda di Sogin, l’azienda pubblica nata nel 1999 per smantellare i nostri vecchi impianti nucleari, ha presentato il bilancio 2007. Una svolta significativa per un’azienda pubblica conosciuta più per le assunzioni clientelari e le alte remunerazioni dei suoi dirigenti - come aveva denunciato in diverse interrogazioni parlamentari Aleandro Longhi - che per l’attività di decommissioning. Un’azienda che dal 2002 al 2006 ha già speso 676 milioni di euro versati nella cassa della società dalle famiglie italiane con una tassa sulla bolletta elettrica.
      Leggendo però la delibera n. 55 che l ’ Au t o r i t à elettrica ha l i c e n z i a t o il 9 maggio 2008, cui fà riferimento il comunicato stampa della società e che è stata propedeutica alla chiusura del bilancio, l’attività svolta dalla Sogin nel 2007 non è poi stata così brillante.
      Non è vero che i 178,2 milioni riconosciuti dall’Autorità elettrica sono stati usati tutti per lo smantellamento: 101,4 milioni, specifica la delibera, sono stati usati per attività che con lo smantellamento non hanno niente a che fare. Per esempio i costi per il project management, ovvero la riorganizzazione della società voluta dalla nuova dirigenza; un costo valutato dall’Autorità in 9,9 milioni di euro per il 2007 e che si incrementerà del 10% ogni anno, come sottolinea la società stessa, «per gestire la crescente attività di decommissioning ». Per esempio la manutenzione straordinaria dei siti che dai 6,2 milioni di euro spesi in media negli anni 2002-2006 è arrivata a 10,9 milioni nel 2007; costi, specifica la delibera, relativi a interventi per garantire solo la sicurezza delle centrali e degli impianti «a seguito dell’obsolescenza delle infrastrutture, imputabile anche al rallentamento delle attività di smantellamento». Esempio eclatante la situazione in cui si trova oggi il centro di ricerca nucleare Eurex, costruito negli anni 60 a Saluggia, un paese agricolo a 100 km da Torino, dove sono conservate, a pochi metri da un fiume ed in strutture ormai vecchie e obsolete, l’80% delle scorie radioattive italiane; inoltre circa 83 tonnellate di combustibile nucleare erano stoccate in una piscina che nel 2006 si è scoperto trasudare acqua radioattiva nel terreno circostante. Solo l’anno scorso la Sogin le ha spostate nella vicina piscina Avogadro che è in condizioni meno critiche. Infine, ci sono spese che saranno sicuramente spiegate meglio nel Bilancio ma che nella delibera vengono genericamente indcate come costi di “gestione siti e servizi vari” (49,9 milioni di euro), di “coordinamento e servizi generali” (27,6 milioni), di “emergenza” (0,9 milioni), e di “incentivi all’esodo” (1,6 milioni).
      Per quanto riguarda lo smantellamento vero e proprio sono stati spesi solo 72,1 milioni di euro. E anche se la spesa è stata superiore a quella del 2006, l’avanzamento dei lavori nel periodo 2001-2007 presenta «un ritardo pari al 14% rispetto al preventivo a vita intera rivisto da Sogin nel marzo 2007». L’aumento dei costi non è imputabile ai lavori di smantellamento ma all’avvio del contratto di riprocessamento all’estero del combustibile irraggiato che prevede l’invio delle nostre barre nucleari in Francia entro il 2011. Un processo che serve unicamente a recuperare Uranio, usato poi per fabbricare nuovo combustibile (e l’Italia non ne ha bisogno non avendo più centrali attive) e Plutonio, materiale legato a scopi essenzialmente militari che deve essere stoccato in strutture particolari e costose. Un’attività, il riprocessamento, che il paese con più centrali al mondo, gli Stati Uniti, ha interrotto dal 1977. Un’inutile viaggio di andata e ritorno, visto che tutto il materiale radioattivo rientrerà in Italia entro il 2025, che ci costerà 255 milioni di euro.
      Ma non dobbiamo preoccuparci. «Nel 2007, abbiamo affrontato le criticità strutturali di Sogin, attraverso la revisione dei processi gestionali, l’introduzione di strumenti di pianificazione e controllo dell’avanzamento delle attività e […] abbiamo risolto con successo le emergenze», ha detto l’Amministratore delgato della società Massimo Romano a margine della presentazione del Bilancio 2007. «Nel 2008 - ha concluso - conseguiremo i primi importanti risultati in termini di accelerazione delle attività di decommissioning, e di ulteriore riduzione dei costi di funzionamento […] generando un risparmio importante per il consumatore elettrico italiano».
      Per adesso due cose sono sicure: la bolletta elettrica più tassata d’Europa e i 250 milioni di euro che sono appena stati erogati a Sogin come anticipo sulle spese per il 2008.

      A voi commentare se vi interessa farlo

    2. Pietruccio scrive:

      x Daniele

      “… e Plutonio, materiale legato a scopi essenzialmente militari …”

      Lo sai che il plutonio che proviene dal combustibile esausto non può essere usato per scopi militari. L’abbiamo scritto mille volte e spiegato anche il perchè. E allora perchè insisti?

    3. Edoardo scrive:

      Concordo con Pietruccio: quetso vale per tutte le questioni discusse (costi, riserve, scorie, nuoni impianti, ecc.) …. che noia: leggi solo i post di risposta che ti interessano ed altri (che smentiscono con dati quello che dici) li scarti?
      Comunque:

      Che nella Sogin finiscano un sacco di soldi e che questa in cambio non combini quasi niente, sono d’accordo anch’io.
      E’ mia opnione pensare che ciò sia dovuto anche, e sopratutto, al fatto che la Sogin deve smantellare degli impianti e non ha devo sistemarli in sicurezza (deposito nazionale di superficie o geologico)
      A peggiorare il tutto ci fu il famoso decreto Bersani del 1999 che imponeva “lo smantellamento accelerato degli impianti”: fesseria madornale: gli impianti piĂą li smnatelli lentamente piĂą l’operazione è economica e sicura per gli addetti: questo lo fanno paesei come l’Inghilterra (Sellafield) che hanno però depositi di superficie (non gli edifici delle vecchie centrali come da noi!) a disposizione.
      La Sogin di conseguenza è attualmente un “carrozzone” che per come è stato concepito e poi gestito non potrĂ  mai raggiungere gli obbiettivi prefissati (altro che 2020!).
      Spero, quando ripartirĂ  il nucleare in Italia, la Sogin sia messa in grado veramente di seguire gli impianti dall’inizio alla fine.
      Srebbe un bene per l’economia e per il paese.

    4. daniele scrive:

      PLUTONIO

      Stralcio tratto da
      magazine.enel.it/boiler/arretrati/arretrati/boiler65/html/ar...

      “Il rischio è che vengano mischiate a esplosivi convenzionali e usate per fabbricare “bombe sporche” per disperdere particelle radioattive. La mente vola al precedente di Goiania, in Brasile, nel 1987. Ignoti prelevarono da una clinica radiologica una capsula di 20 grammi di cesio 137, incautamente diviso a pezzi e rivenduto sul mercato nero. Il bilancio di quell’episodio fu di 210 mila persone monitorate per mesi, di cui 249 contaminate, 14 sovraesposte, 4 morte. 85 gli appartamenti interamente distrutti.”

      stralcio tratto da
      http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Bomba_sporca

      “Sono chiamate armi radiologiche tutte le armi che sono designate a spargere materiale radioattivo con l’intento di uccidere e causare danni ad una cittĂ  o ad una nazione. Sono conosciute anche come “bombe sporche” poichĂ© non sono vere e proprie armi nucleari, e non hanno lo stesso potenziale distruttivo. Usano invece esplosivi convenzionali per spargere il materiale radioattivo, che spesso si tratta di scorie radioattive delle centrali nucleari o da rifiuti radioattivi di origine ospedaliera […] I radioisotopi che rappresentano un maggiore pericolo sono:
      Cesio-137 Cobalto-60 Americio-241 Californio-252 Iridio-192 Plutonio-238 Stronzio-90 Radio”

      SOGIN

      La SOGIN nasce espressamente per gestire quella coglionata che è lo smantellamento accelerato voluto da Bersani. No smantellamento accelerato no Sogin.

      In realtĂ  la SOGIN nasce per esternalizzare la parte nucleare dell’Enel reputata un ramo secco e quindi una zavorra per la sua quotazione in borsa.
      Ma alla SOGIN, che ha nel suo organico una buona parte degli ingegneri che hanno condotto le centrali (molti sono stati riconvertiti in Enel) deve essere data una finalitĂ .
      Ecco l’idea dello smantellamento veloce! Due piccioni (noi siamo i piccioni) con una fava (siamo sempre noi).
      Dal 1999 al 2002 la SOGIN fĂ  quello che faceva come ufficio Enel, la guardia alle centrali. Ma dal 2000 viene finanziata con un tassa sulla bolletta elettrica specifica per lo smantellamento anche se non c’Ă© ancora alcun piano ne le relative disposizioni regolatorie (infatti ancor oggi se diciamo che siamo in SAFE STORE non sbagliamo).
      Insomma Enel libera dal peso (e questo dovrebbe far riflettere come solo 9 anni dopo il nucleare non è piĂą un peso); lo stato che non caccia una lira; gli italiani con la bolletta piĂą tassata d’europa; la SOGIN la gallina dalle uova d’ora che viene usata per dare poltrone, soldi e potere politico alla maggioranza di turno.

      Il fatto che lo smantellamento non inizia perché manca il deposito è solo una scusa. Se volesse potrebbe mettere in sicurezza le scorie presenti nei siti, intanto, smantellare il sostema secondario e lasciare stare per adesso le isole nucleari.

      Una proposta: visto che in questo forum ci scrivono in tanti non c’Ă©, per caso, qualcuno che conosca bene la Sogin?

    5. Pietruccio scrive:

      x Daniele

      Proprio dal sito che hai citato…

      http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Bomba_sporca

      “…Questo tipo di arma è largamente considerata come inefficace militarmente per una nazione e molto difficilmente verrebbe utilizzata dalle forze armate. Infatti, l’uso di una tale arma è inutile per una forza di occupazione, poichĂ© renderebbe inabitabile l’area e rallenterebbe l’avanzata dell’esercito ecc…”

      Se parli di terrorismo e della conseguente necessità di aumentare i controlli allora sono daccrodo, ma quello è necessario comunque e andrebbe anche abbianto a politiche adeguate atte a ridurre, per quanto possibile, le tensioni internazionali (ma non credo proprio che sia tanto facile).

    6. PIMBY scrive:

      Non è vero che i 178,2 milioni riconosciuti dall’Autorità elettrica sono stati usati tutti per lo smantellamento: 101,4 milioni, specifica la delibera, sono stati usati per attività che con lo smantellamento non hanno niente a che fare

      Dire che la delibera “specifica” che i 101,4 milioni sono stati usati per attivitĂ  che con lo smantellamento non hanno niente a che fare E’ FALSO. La delibera recita testualmente:

      “I costi esposti dalla Sogin per il consuntivo 2007 ammontano, al netto delle imposte, a 178,2 milioni di euro, di cui 76,8 milioni di euro di attivitĂ  commisurate all’avanzamento, relative allo smantellamento delle centrali, degli impianti nucleari e alla chiusura del ciclo del combustibile, e 101,4 milioni di attivitĂ  non commisurate all’avanzamento”.

      Per cui la delibera non “specifica” proprio niente di quello che vorresti insinuare tu. Le attivitĂ  non commisurate all’avanzamento sono quelle che potremmo definire spese indirette (le cosiddette “attivitĂ  connesse e conseguenti” di cui al decreto Bersani del 1999 di costituzione della SOGIN), cioè legate ai costi di struttura ed al mantenimento in sicurezza degli impianti sia come protezione fisica che come manutenzioni straordinarie, e non sono affatto slegate dall’attivitĂ  di decommissioning. E’ evidente, infatti, che su tutte quelle parti che non smantelli devi comunque operare “nel durante” per il mantenimento in sicurezza delle stesse, finchĂ© non venga il loro “turno”.
      Che, poi, l’analisi del bilancio SOGIN conduca effettivamente ad una valutazione di una struttura dei costi per ora fortemente sbilanciata verso le attivitĂ  di mantenimento in sicurezza, manutenzioni e spese generali, mentre risultano decisamente rallentate le attivitĂ  di decommissioning, è altro discorso, sul quale si può certamente convenire. Ma da quello che hai scritto sembra che gli italiani siano costretti dalla AutoritĂ  per l’energia elettrica e il gas, che, hai omesso di dire, HA APPROVATO IL BILANCIO SOGIN, a “regalare” alla SOGIN stessa 101,4 milioni; il che ti dovrebbe mettere in qualche imbarazzo nei confronti della AEEG, che è l’organo di controllo di SOGIN (se hai dei rilievi formali da fare nei confronti della AEEG, denunciali! Altrimenti, limitati a porre le tue questioni in forma dubitativa, senza lanciare accuse a destra e a manca).

      Il project management non è affatto “la riorganizzazione della societĂ  voluta dalla nuova dirigenza”, ma (cito Wikipedia) la “Gestione di Progetto”, ossia l’insieme di attivitĂ  volte alla realizzazione degli scopi/obiettivi di un progetto. Nel caso SOGIN, le attivitĂ , ad esempio, di subappalto di progetti relativi a specifiche attivitĂ  di decommissioning. Bisognerebbe usare un minimo di umiltĂ  prima di esporsi alla possibilitĂ  di figure imbarazzanti. E bisognerebbe usare un minimo di obiettivitĂ  per non indurre ad accettare sulla fiducia le tue tesi predeterminate chi non ha tempo e voglia di leggersi i documenti.

      Aggiungo che per i prossimi anni la AEEG ha giĂ  fissato dei criteri di riconoscimento degli oneri piĂą strettamente legati all’efficienza economica e all’efficacia realizzativa delle attivitĂ  di decommissioning.

      Per finire: l’espressione “un’articolo” si scrive senza apostrofo.

      Please In My Back Yard

    7. daniele scrive:

      Caro PIMBY

      La SOGIN nasce per eliminare un ramo secco dall’attivitĂ  di Enel. Un ramo secco che avrebbe danneggiato il collocamento in borsa della societĂ . Che vuoi nel 1999 il nucleare era un danno per Enel.

      La SOGIN, secondo il documento Bersani, era solo lo smantellatore (in realtĂ  l’idea era che gli smantellatori fossero diversi) che doveva rispondere ad un’organizzazione governativa chiamata ANGEGIR che avrebbe gestito il deposito nazionale e le modalitĂ  di conferimento delle scorie condizionate.

      C’Ă© ancora un disegno legge dell’on. Massimo Scalia, nel 1988 presidente della Commissione Bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, che dopo un’indagine conoscitiva durata due anni propose nel 1999 la nascita dell’agenzia.

      In parole molto povere nel 1999 si era ad un passo ad avere una legge parlamentare che gestisse l’uscita dell’Italia dal nucleare con un controllore ed un controllato.

      Ma ad un certo punto tutti questi sforzi sono stati annullati dal governo D’Alema e solo il 7 maggio 2001 il ministro delle attivitĂ  produttive Enrico Letta licenziò l’ordinanza che metteva in mano alla Sogin tutte le attivitĂ  di smantellamento dicendole di mettere in sicurezza le scorie in 10 anni e di smantellare gli impianti in 20.

      Tu sai meglio di me cosa voglia dire gestire un piano nazionale di smantellamento con solo un’ordinanza di indirizzo. Per di piĂą fatta quando giĂ  il gov. Brlusconi aveva vinto le elezioni.

      Con quell’atto fu poi semplice per il governo di centro destra gestire la Sogin per i suoi scopi. Paolo Togni capogabinetto del ministero dell’ambiente era anche vicepresidente di Sogin. E che il responsabile dell’ufficio di VIA nonchĂ© dirigente dell’APAT (che da ente indipendente - ANPA - diventa l’ufficio tecnico del ministero dell’ambiente APAT-) sia nel Cda di Sogin non è una bella cosa.

      PIMBY la Sogin sta facendo quello che faceva quando era Enel -SGN: tiene in sicurezza gli impianti e permette ai suoi dirigenti (sia quelli di ieri che quelli di oggi) di darsi stipendi milionari e ai politici di distribuire incarichi e poltrone.
      Insomma a nessuno conviene che la situazione cambi perché è un pozzo di soldi.

      PIMBY non esiste alcun piano di smantellamento e la Sogin non è altro che il guardiano delle vecchie centrali che lo stato ha deciso di far pagare a noi utenti.

      Leggi cosa scrive la Sogin nel comunicato stampa del 12 maggio

      “Sogin: riconosciuti integralmente i costi del 2007
      Roma, 10 maggio 2008 – L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha approvato ieri la delibera che riconosce integralmente i costi sostenuti da Sogin nel 2007 per le attività di smantellamento degli impianti nucleari e di chiusura del ciclo del combustibile.

      Chi dice le bugie?

      E cosa sono le attivitĂ  non connesse? Lo dice sempre la delibera:

      • i costi di gestione siti e servizi per 49,9 milioni dieuro
      • i costi di protezione fisica per 3,8 milioni di euro
      • i costi di manutenzioni straordinarie per 10,9 milioni di euro. Detti costi sono relativi a interventi per garantire la sicurezza delle centrali e degli impianti a seguito dell’obsolescenza delle infrastrutture, imputabile anche al rallentamento delle attività di smantellamento

      ma senti questi:
      • i costi di coordinamento e servizi generali nel 2007 (27,6 milioni di euro) risultano leggermente superiori alla media dei costi riconosciuti nel periodo 2002-2006 (27,3 milioni di euro a moneta 2007);
      se mi spieghi in che maniera rientrano nella gestione dei siti questi costi mi farebbe piacere.

      Ecco il punto
      • i costi di project management per 9,9 milioni di euro.

      Se ti leggi la Relazione della Corte dei Conti sul Bilancio 2006 troverai un’interessante notizia che la Corte rileva: il fatto che a ottobre 2008 il Cda di Sogin nomini un Direttore Generale per gestire il nuovo piano industriale dove, secondo loro, si vedrĂ  velocizzare lo smantellamento. La carica è affidata allo stesso AD. Viene anche deciso di remunerarlo e tra emolumenti per AD e remunerazioni per Dirigente Massimo Romano avrebbe preso per il 2008 quasi 1.000.000 di euro. Fortunatamente la Fin 2008 ha rivisto il tetto per gli “stipendi” dei manager pubblici e la Sogin ha bloccato la delibera.

      Per finire il significato di project management:

      Eccoti una definizione di project management dal sito
      http://www.ehiweb.it/glossario/P/Project+Manager
      “Figura professionale il cui compito è quello di pianificare e gestire lo sviluppo di specifici progetti. All’interno di un’azienda dedicata al Web rappresenta quella risorsa umana che si occupa di tutto lo stato di avanzamento dello sviluppo dei sistemi informatici, coordinerĂ  altre risorse umane affinchĂ© venga raggiunto l’obiettivo previsto, nei tempi e nei costi previsti.”

      Ma senti anche questa definizione dal sito
      stogea.com/executive_master_project_management_bologna_-_0-1...
      “Secondo il “Project Management Institute”, il Project Management è “una combinazione di uomini, risorse e fattori organizzativi, riuniti temporaneamente, per raggiungere obiettivi unici, definiti e con vincoli di tempo, costo, qualitĂ  e risorse limitate”.
      Lavorare per progetti significa quindi pianificare, organizzare e gestire risorse differenti in attivitĂ  finalizzate al raggiungimento di un obiettivo predefinito.
      Elemento caratterizzante il project management è la costituzione di gruppi di lavoro interfunzionali, i cui componenti provengono da funzioni e da livelli gerarchici differenti.”

      CONCLUSIONE
      PIMBY mi dispiace che la SOGIN non sia quello che tu vorresti.
      Ma l’importante è credere sempre nelle cose che ci danno certezze.
      Ognuno ha la sua coperta!
      Perciò continua a credere nelle capacità SOGIN.
      Non vorrei che una piccola crepa nel muro delle tue convinzioni producesse poi un crollo dell’intera struttura.

    8. PIMBY scrive:

      Dal tuo pletorico e ridondante commento, vedo che ora ti guardi bene dal ripetere che i 101,4 milioni RICONOSCIUTI DALLA AEEG non hanno niente a che vedere con le attivitĂ  di smantellamento. Diversamente, AEEG sarebbe stata passibile di denuncia.
      Mi basta.
      Spero che per il futuro ci andrai piĂą cauto con il metodo dell’insinuazione basato su presupposti confezionati a tuo uso e consumo.

      Please In My Back Yard

    9. Edoardo scrive:

      Si, però effettivamente la Sogin non deve limitarsi a fare “il cane da guardia” e batsa, specialmente se rientriamo nel nucleare.

      Non credo però che la mancanze del deposito (superficie o geologico) sia solo una scusa.

      Saluti

    10. daniele scrive:

      PIMBY ho scritto le stesse cose che ho scritto nell’articolo.

      Anche lì ho specificato le voci dei soldi spesi per lavori che CON LO SMANTELLAMENTO NON HANNO NIENTE A CHE FARE.

      Piuttosto chi deve stare attenta è la Sogin che nei comunicati ufficiali scrive che “l’AEEG riconosce integralmente i costi sostenuti da Sogin nel 2007 per le attivitĂ  di smantellamento degli impianti nucleari e di chiusura del ciclo del combustibile.“, mentre il titolo della delibera “ARG/elt 55/08″ è il seguente “Determinazione a consuntivo, per l’anno 2007, degli oneri
      conseguenti allo smantellamento delle centrali elettronucleari
      dismesse, alla chiusura del ciclo del combustibile e alle attivitĂ
      connesse e conseguenti

      E specifica poi: “i costi esposti dalla Sogin per il consuntivo 2007 ammontano, al netto delle imposte, a 178,2 milioni di euro, di cui 76,8 milioni di euro di attivitĂ  commisurate all’avanzamento, relative allosmantellamento delle centrali, degli impianti nucleari e alla chiusura del ciclo del combustibile, e 101,4 milioni di attivitĂ  non commisurate all’avanzamento;

      Secondo me è la Sogin che deve stare attenta. La parola integrale ha un suo peso non credi? Anche perchĂ© i giornali pubblicano il comunicato non certo la delibera dell’AutoritĂ .

      Come diceva il mago Oronzo: ma lo capisci l’Italiano!

      Mi dispiace che crolli il tuo mito, ma renditi conto che la Sogin è nata per farci star dentro le maestranze che nel 1999 erano una palla al piede per la società Enel. Infatti non tutti quelli che gestivano le centrali sono andati in Sogin, come mi hanno spiegato, ma sono stati riassorbiti dalla società stessa.
      Certo dal 1987 l’ufficio Enel -SGN era diventato piĂą un metronotte che la punta di diamante del sogno nucleare italiano e, ripeto, un ramo secco da esternalizzare.

      Mi sa che sei tu che leggi solo quello che vuoi leggere e Il fatto che consideri il mio post pletorico e rindondante lo dimostra.
      Io scrivo avendo sotto mano i dati che dimostrano come le mie non sono supposizioni ma fatti. Ma per te sono commenti pletorici e rindondanti.

      Concludo dicendoti questo: mi sembra che la tua sicurezza sia granitica e inscalfibile. Io al contrario, non sono sicuro di niente. E sono pronto a dar credito a tutti. Quindi rimani pure aggrappato alle tue colonne ma attento che siano ben salde per riuscire a reggere il peso delle tue certezze!

      Ciao

    11. PIMBY scrive:

      Mi rendo conto solo di una cosa: che per te le espressioni “attivitĂ  non commisurate all’avanzamento” e “attivitĂ  che con lo smantellamento non hanno niente a che fare” sono del tutto equivalenti. Dal che si deduce che la AEEG ha approvato costi per attivitĂ  di questo tipo, cioè che con lo smantellamento non hanno niente a che fare. E’ cioè fuori legge.
      Allora ti rinnovo il mio invito: DENUNCIA la AEEG!

      Quanto alla mia comprensione dell’italiano, è certamente migliore della tua, che scrivi l’espressione “un articolo” con l’apostrofo…!

      Please In My Back Yard

    12. daniele scrive:

      PIMBY non esiste nessun smantellamento.

      Siamo ancora nel cosidetto SAFE STORE (tu sai di cosa parlo) e gli indirizzi dati alla Sogin da parte del ministero delle attivitĂ  produttive Bersdani al momento della sua nascita anche se dicono come “in data 31 maggio 1999 l’Enel S.p.a., in ottemperanza all’art. 13, comma 2, lettera e), del decreto legislativo n. 79/1999, ha costituito la Societa’ gestione impianti nucleari S.p.a. (di seguito: Sogin) ” e che il suo oggetto sociale sia ” l’esercizio delle attivita’ relative allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse, alla chiusura del ciclo del combustibile e alle attivita’ connesse e conseguenti, anche in consorzio con altri enti pubblici o societa”, quando ad aprile del 2002 la AEEG acconsente a finanziare la societĂ  per il triennio 2002-2004 (si tratta di 468,3 milioni di euro tra Sogin e consorzio SICN) scrive come il finanziamento serva alla SOGIN per:
      “a) al mantenimento in custodia protettiva con sicurezza passiva, fino all’avvio dell’attivita’ di smantellamento, delle centrali elettronucleari di Caorso, Foce Verde, Garigliano e Trino Vercellese 1;
      b) al completamento dei lavori di smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse di Caorso, Foce Verde, Trino Vercellese 1 e Garigliano, con conseguente rilascio del sito senza nessun vincolo di natura radiologica;”

      Insomma deciderĂ  Sogin quando e come smantellare!

      A queste indicazioni aggiungi quelle licenziate dal ministro Letta nel 2001 che indicano in Sogin la societĂ  che deve:
      • trattare e condizionare, entro dieci anni, i rifiuti
      • concorrere alla disattivazione degli impianti nucleari dismessi dei principali esercenti nazionali (ENEA, FN, ecc.), anche attraverso forme consortili
      • d) provvedere alla disattivazione accelerata di tutti gli impianti elettronucleari dismessi entro venti anni
      •individuazione e caratterizzazione del sito per il deposito dei rifiuti radioattivi, il relativo assetto del territorio e lo sviluppo economico e sociale della comunita’ locale, oltre alla tutela dell’ambiente
      •predisposizione del quadro di riferimento normativo e procedurale per la gestione degli esiti del nucleare
      •predisposizione del deposito nazionale sia per lo smaltimento definitivo dei rifiuti condizionati di II categoria, che per lo stoccaggio temporaneo a medio termine, in una struttura ingegneristica, dei rifiuti di III categoria e del combustibile irraggiato non riprocessato
      •smaltimento definitivo dei rifiuti ad alta attivita’ condizionati e del combustibile irraggiato non riprocessato e risanamento territoriale ed ambientale dei siti nucleari nazionali.

      Mio caro PIMBY tu che sei cosi perfettamente informato mi dici come funziona la gestione del nucleare negli altri paesi? Mi sembra che li ci sia un’autoritĂ  che controlla e degli operatori che operano.
      In Italia invece tutto in mano ad una societĂ  privata, la SOGIN, nata solo per eliminare un problema economico permettendo che le capacitĂ  nucleari dell’ENEA si disperdessero nell’insensato disegno di trasformarla dall’oggi al domani in qualcosa che non poteva esssere!

      Ti rendi conto che la Sogin è controllore e controllato! Ti rendi conto che uno stolto ministro le ha dato mandato di “predisporre il quadro di riferimento normativo e procedurale per la gestione degli esiti del nucleare“!!

      Ti rendi conto dell’assurditĂ  di questa disposizione o no!!!
      Ho paura di no.

    13. PIMBY scrive:

      Ma scusa, ora addirittura mi dici che “non esiste nessuno smantellamento” (e che è tutto SAFE STORE)…! Come si fa allora a discutere, se tu stesso, negli interventi precedenti hai scritto testualmente:

      Non è vero che i 178,2 milioni riconosciuti dall’Autorità elettrica sono stati usati tutti per lo smantellamento: 101,4 milioni, specifica la delibera, sono stati usati per attività che con lo smantellamento non hanno niente a che fare.
      E:
      Per quanto riguarda lo smantellamento vero e proprio sono stati spesi solo 72,1 milioni di euro.

      Io pensavo che la discussione vertesse appunto sui 101,4 milioni di “attivitĂ  non commisurate all’avanzamento”, che tu equipari a “attivitĂ  che con lo smantellamento non hanno niente a che fare”, e che io invece considero (insieme alla AutoritĂ  per l’energia elettrica e il gas, a quanto pare) come quelle “attivitĂ  connesse e conseguenti” di cui al decreto Bersani del 1999 di costituzione della SOGIN.
      Comunque, per tagliare la testa al toro: evidentemente pensi che, sotto sotto, ci sia una qualche frode ai danni di noi consumatori, con la complicitĂ  dell’AutoritĂ  (e infatti non capisco perchè te la prendi solo con il ladro che ruba e non anche con la guardia che si volta dall’altra parte). Allora, fai una bella cosa. Se non hai il coraggio, o comunque la voglia, di denunciare l’AutoritĂ , contatta qualche onorevole o senatore della tua parte politica che si presti ad una interrogazione parlamentare sul tema, spiegandogli prima, magari, che almeno quelle “attivitĂ  non commisurate” non vanno rimborsate alla Sogin (e che forse anche quelle “commisurate” sono tutta un’invenzione).
      Vediamo se ti dĂ  ascolto. O se, compresa la tua interpretazione della deliberazione AEEG, ti accompagnerĂ  con un sorriso di degnazione alla porta del suo studio.

      Please In My Back Yard

    14. PIMBY scrive:

      Comunque, dai, non ce la faccio più con questa discussione stucchevole, anche perchè mi pare che interessi solo a te e a me.
      Dimenticavo di dire, per chiudere definitivamente il discorso, che non vedo certo la Sogin come mio idolo (non ho nulla a che vedere con questa societĂ , a livello di interesse personale), come ho ampiamente dimostrato riconoscendo i ritardi che, a volte non solo per colpa di Sogin, sono stati accumulati nel decommissioning di centrali e di impianti.

      Please ecc. ecc.

    15. daniele scrive:

      PIMBY pensavo che tu avessi letto la delibera in questione. Io non posso trascriverla tutta.
      Comunque… leggi questo stralcio:

      “riconoscere a consuntivo i costi sostenuti da Sogin nell’esercizio 2007 per le attivitĂ  della commessa nucleare, in misura pari a:
      a) 76,8 milioni di euro per le attività commisurate all’avanzamento;
      b) 101,4 milioni di euro per le attività non commisurate all’avanzamento;

      e adesso questo:

      il costo sostenuto nell’anno 2007 per lo svolgimento delle attività commisurate all’avanzamento risulta in aumento rispetto ai costi registrati nel 2006 (48,5 milioni di euro a moneta 2007);
      e che detto incremento è imputabile alle attività di chiusura del ciclo del combustibile, e in particolare all’avvio del contratto di riprocessamento all’estero del combustibile irraggiato presente in Italia, mentre si registra una diminuzione dei costi delle attività di smantellamento (23,9 milioni di euro a fronte di 30,2 milioni di euro registrati nel 2006, a moneta 2007);
      le attivitĂ  commisurate registrano complessivamente nel periodo 2001-2007 un ritardo pari al 14% rispetto al preventivo a vita intera rivisto da Sogin nel marzo 2007;

      Dei 72 milioni utilizzati per lo smantellamento una buona parte è servita a pagare i primi invii di combustibile in Francia (e anzi c’Ă© stata una spesa superiore); al contrario le spese per lo smantellamento vero e proprio sono diminuite.

      Per quanto riguarda le colpe di Sogin ti riporto cosa dice la presentazione del nuovo piano operativo 2007-2011 presentato alle organizzazioni sindacali il 3 agosto 2007

      Piano a vita intera - Costi per tipologia

      % su totale vita intera

      Non
      Commisurato 30%

      Combustibile 27%

      Decommissioning 43%

      Queste le percentuali dei costi per lo smantellamento (piano a vita intera) che è valutato in 5 miliardi di euro

      Ecco come descrive questa situazione l’AD Massimo Romano

      “Avanzamento attivitĂ  pari al 9% e utilizzo di quasi il 40% del “budget a vita intera” dei costi non commisurati (mantenimento in sicurezza e costi generali/amministrativi)

      Se mi dai una mail o il web master ha la soluzione ti posso inviare il pdf della presentazione.

      E sai cosa dice l’autoritĂ  in quella delibera - che io ho letto tutta e tu no - riguardo al mantenimento in sicurezza? (le famose attivitĂ  connesse)
      Ecco lo stralcio

      “i costi di manutenzioni straordinarie (10,9 milioni di euro) risultano in costante aumento, registrando un incremento sia rispetto ai costi riconosciuti nel 2006 (9,8 milioni di euro a moneta 2007) che rispetto alla media dei costi riconosciuti nel periodo 2002 – 2006 (6,2 milioni di euro a moneta 2007); e che detti costi sono relativi a interventi per garantire la sicurezza delle centrali e degli impianti a seguito dell’obsolescenza delle infrastrutture, imputabile anche al rallentamento delle attivitĂ  di smantellamento;

      Quindi a fronte dell’utilizzo del 40% dei fondi destinati alla gestione della societĂ  c’Ă© un’avanzamento lavori del solo 9% (si parla di piano a vita intera) e un’aumento dei costi di tenuta in sicurezza (le famose attivitĂ  connesse) perchĂ© lo smantellamento ritarda. Niente smantellamento, siti obsoleti, piĂą soldi per rattopparli, aumento dei costi. E’ cosi sin dal 1999.

      Ma tu dici:
      “riconoscendo i ritardi che, a volte non solo per colpa di Sogin, sono stati accumulati nel decommissioning di centrali e di impianti.”

      PIMBY la colpa è solo della Sogin. Dal 2003 al 2006 c’era un commissario delegato che aveva poteri speciali che gli avrebbero permesso di costruire depositi a go go! Ma non lo ha fatto. PerchĂ©? PerchĂ© nessuno, ne destra ne sinistra, voleva farlo veramente. Chi per problemi di voto, chi per scelta industriale, chi per i soldi che ci girano intorno.

      E la Sogin cambia pelle ad ogni cambio di governo.

      Chi non ha colpa sai chi sono? I tecnici e gli ingegneri mandati via in questi anni sostituiti con impiegati e operai!

      Invece i vertici, tutti, hanno le loro colpe. Nessuno escluso.

      E oggi il gov. Berlusconi pensa di usare la Sogin come il cavallo di Troia per far ritornare il nucleare in Italia

      THE END

    16. MANU scrive:

      DANIELE…MA CHE TI HA FATTO SOGIN? NON TI HA ASSUNTO?
      SEI FAZIOSO = FAI SEMPRE GLI STESSI COMMENTI, USI LE STESSE ARGOMENTAZIONI E CITI LE STESSE FONTI

      PS. LA DEFINIZIONE DI PROJECT MANAGEMENT CHE DAI…FA VENIRE I BRIVIDI

    17. daniele scrive:

      SOGIN
      Ti rigiro la domanda: non è che sei una dipendente SOGIN?

      Quando sono stato a trovarli c’erano due addetti alla portineria e mentre andavo a trovare la persona che avevo conosciuto ad un convegno non sai quante segretarie passavano per il corridoio!

      Ti racconto quello che mi accaduto. Mentre parlo con questa persona compare una segretaria che deve fargli firmare un foglio. Tutto sorriso. La persona lo firma e la segretaria esce. Dopo qualche minuto ritorna con un’altro foglio. E’ lo stesso che deve essere rifirmato. Scusi dottore - dice al mio ospite - ma mi è cascato il caffe sopra (detto con la calata romana).

      Lo sai che dei piĂą di 700 dipendenti la metĂ  era dislocata alla sede romana in via Torino? Lo sai che in via Prassede (non mi ricordo bene il nome) c’Ă© un distaccamento (ora chiuso) dove c’era altro personale?

      Ora, per favore, sulla SOGIN non mi puoi dare del fazioso. E’ un buco nero dove lavorano anche persone con la licenzia media a 1.000 euro al mese!

      Vuoi parlarne? Parliamone.

      PROJECT MANAGEMENT

      Sul project management spiegami cosa c’Ă© che non vĂ  nelle definizioni che ho usato.

      A PRESTO MANU

    18. Renzo Riva scrive:

      Daniele,
      pensi che le tue valutazioni sarebbe oppurtono le conoscessero anche Franco Battaglia
      fbattaglia@nimore.it
      e Renato Angelo Ricci
      di cui non sono autorizzato a mettere qui il suo indirizzo e-mail ma potrei fare da tramite.

      Mandi,
      Renzo Riva
      renzoriva@ibero.it
      349.3464656

    19. daniele scrive:

      PER PIMBY

      Allora.

      Quello che SOGIN ha fatto come smantellamento in questi anni (1999 - 2008) è stato abbattere e smantellare i circuitisecondari e solo in parte.
      Ha poi fatto delle minime campagne di cementazione di rifiuti. Minime perchĂ© la situazione che c’era nel 1999 è la stessa di oggi.

      Forse non lo sai ma ogni centrale ha il suo macchinario per cementificare i rifiuti radioattivi ma, per esempio, quella di Caorso non funzionava tanto bene e non l’hanno piĂą utilizzata. Qualcosa hanno fatto alla Trisaia (ma la cementifricazione è stata fatta quando la gestiva l’ENEA) e a Garigliano.
      Insomma la SOGIN per smantellamento intende questo. Non abbattere il circuito primario ma, per esempio, togliere l’amianto dalle sale del circuito secondario, abbattere delle torri o smontare la turbina di Caorso.

      AttivitĂ  secondarie su edifici non contaminati.

      Queste sono le operazioni commisurate all’avanzamento dello smantellamento (i 72 milioni).

      Non mi contraddico PYMBY. SOGIN stà facendo quello che si fà durante il SAFE STORE, cioè mettere in sicurezza le scorie (e SOGIN non lo ha fatto) e iniziare a lavorare sugli edifici NON RADIOATTIVI.

      Spero di essere stato chiaro.

    20. Renzo Riva scrive:

      Chiarissimo

    21. MANU scrive:

      PER DANIELE:

      VICTOR TRAIAN MANU

      INSTITUTE OF ATOMIC PHYSICS
      P.O. BOX MG-3, MAGURELLE, BUCAREST, R-76900

    22. daniele scrive:

      Va bene Manu. La domanda però resta: perché difendi la SOGIN? La conosci? Hai dei rapporti di lavoro?
      Nel tuo interventi hai usato tutte maiuscole. Hai alzato la voce, in un certo senso. Spiegami perché.

    23. Renzo Riva scrive:

      Ovvio.
      Lavora per la SO.G.I.N.
      Mandi

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