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Iran - Giornata nazionale della tecnologia nucleare

13 Aprile 2007 di Amministratore

Il 9 aprile si è celebrata in Iran la “Giornata nazionale della tecnologia nucleare“. Solitamente non accenniamo spesso alla questione iraniana visto che è un argomento poco “nucleare” e molto più “politico” (nazionalismo interno e voglia di grandezza internazionale)

Tale particolare festa (istituita dal presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad) è a ricordo della prima volta che il regime iraniano è riuscito a produrre uranio arricchito: 9 aprile 2006.

Il direttore dell’ Organizzazione iraniana per l’ energia atomica (AEOI) Reza Aqazadeh parlando dall’ impianto di Natanz (a circa 200 chilometri a sud di Teheran) ha dichiarato che le attività di arricchimento dell’ uranio sono passate dalla fase di sperimentazione a quella industriale.
A dir il vero la fase industriale sembrerebbe che non sia ancora partita e partirebbe solo quando saranno installate un totale di 3.000 centrifughe a Natanz.
Ed infatti proprio presso l’ impianto di Natanz (dove si progetta di creare il cuore delle attività di arricchimento dell’ uranio) attualmente sono presenti le circa 300 centrifughe in superficie a scopo di ricerca (non è accertato in modo ufficiale il numero di centrifughe già in funzione a Natanz, tuttavia si parla di un massimo di 328 unità , due cascate da 164 centrifughe ciascuna): numero insufficiente per poter dar vita alle attività al programma atomico civile progettato dall’ Iran.
Ma l’ Iran ha dichiarato di avere in mente di installare quanto prima in totale circa 50.000 centrifughe nell’ impianto nucleare di Natanz.

Alla cerimonia presso l’ impianto di Natanz ha partecipato anche il presidente Mahmud Ahmadinejad che ha ribadito che l’ Iran pur attenendosi a tutte le clausole del Trattato di non proliferazione ha il diritto di sviluppare il suo programma atomico civile. E nei mesi scorsi l’ Iran ha ignorato tre risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ ONU in cui veniva detto di sospendere le attivitè di arricchimento dell’ uranio.



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  • 7 Commenti a “ Iran - Giornata nazionale della tecnologia nucleare”

    1. Enrico B. scrive:

      C’è qualcuno che mi sa spiegare perchè:

      1) Il Pakistan può avere il suo ciclo del combustibile (e ce l’ha, e produce uranio arricchito…), avere ordigni nucleari, essere un regime (militare), essere sicuramente uno stato integralista…ma l’Iran no?
      2) Perchè il mondo intero deve rispettare il trattato di non proloiferazione e poi Israele ha centinaia di testate atomiche non dichiarate e, soprattutto, l’Italia a Ghedi (BS) [base militare ITALIANA] ha 40 bombe in custodia all’esercito italiano, getite da personale italiano e al cui uso si addestrano piloti italiani con aerei italiani? Questa è violazione del trattato, e benchè non strettamente, anche le 50 testate ad Aviano…non sono proprio una meraviglia, visto che io ci abito vicino!
      3) L’Iran ha il petrolio…che usi quello!
      Mai frase fu più stupida: non appoggio certo politicamente l’Iran…ma secondo me la loro politica energetica è la più lungimirante in assoluto. Energia da nucleare e enormi profitti dalla vendita all’estero di petrolio e gas. Che c’è di strano in tutto ciò?
      4) Mi spiegate come possa fare la morale a chicchessia un paese (in verità sono due) che ha causato morte e distruzione in mezzo mondo nell’ultimo mezzo secolo?

      PS: so che ne nascerà un dibattito incandescente, e so di essere molto provocatorio….ma meglio parlarci chiaro fin dall’inizio!

    2. Edoardo scrive:

      Sono d’accordo con te Enrico.
      Personalmente mi par giusto sottolineare il fatto che Israele ha impianti e testate atomiche, più o meno nascosti nel deserto del Negheb a sud del paese e le possiede per scopi di difesa non di attacco. Israele li ha tutti contro e deve aver armi in più per intimidire i nemici però non ha mai minacciato nessuno. Ultimamente dal dopo Sharon in poi ha dato prova di voler risolvere pacificamente la guerra con la Palestina liberando dai coloni la Cisgiornania.
      Di conseguenza, pur comprendendo la preoccupazione degli USA, non sono assolutamente contrario che l’Iran abbia la sua industria nucleare anche se preferirei che a guidare il paese ci fosse un moderato come Kathami e non uno che urla ai quattro venti che vuol cancellare Israele dalla faccia della terra.
      Per il resto sono d’accordo con quello che affermi.

    3. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      Dal punto di vista politico in effetti non si capisce come un pugno di nazioni possano disporre di arsenali di qualsiasi tipo e poi andare sindacare sull’armamento di altri stati (che dovrebbero essere) sovrani.
      E’ come se io avessi in casa il carroarmato e poi andassi a sindacare dal vicino che si vuole fabbricare un petardo.
      Del resto non credo ci siano dubbi che il diritto di veto costituisce una delle istituzioni più antidemocratiche che ci siano, che poi portano alcuni paesi verso il tentativo di dotarsi dell’ordigno nucleare (anche nel timore di essere invasi in maniera arbitraria).

      Comunque, vorrei riportare la discussione ad un livello tecnico.

      L’Iran potrebbe tranquillamente produrre energia nucleare senza disporre di impianti di arricchimento, semplicemente adoperando i reattori di tipo canadese (CANDU), o acquistando l’uranio arricchito dal migliore offerente (ad esempio, gli svedesi ci raccontavano che lo acquistavano dai russi o dai francesi, a seconda del prezzo…). Non ci sarebbero problemi (come non ci sono in Svezia, Germania, Svizzera, Slovenia, ecc.).

      La realtà è che un paese che dispone di uranio arricchito può facilmente disporre anche di un ordigno tipo quello di Hiroshima (al contrario delle bombe al plutonio, per le bombe all’uranio basta una tecnologia industriale standard). Trattasi di un tipo di bomba ‘poco efficiente’, dal design molto superato. Ma l’importanza politica regionale acquisita da una potenza nucleare sarebbe enorme! Ecco perchè ho dei seri dubbi sul fatto che l’Iran voglia solo produrre energia.

      Naturalmente non entro nel merito della questione se questo sia giusto o no (fermo restando il mio discorso, come si può stare tranquilli se una nazione decide di armarsi di bombe atomiche, tanto più se strilla ai quattro venti di voler cancelare Israele, a sua volta sicuramente ben armato di testate nucleari? Quali sarebbero le conseguenze di un conflitto regionale? Preferisco non pensarci nemmeno…).

    4. Enrico B. scrive:

      Vorrei fare solo una piccola precisazione politica: Ahmadinejad non ha mai detto di voler cancellare Israele o “gli ebrei”, bensì di “cancellare il regime sionista”. Spero che sia a tutti chiara la differenza, dato che anche in Iran ci sono ebrei. Non è un discorso religioso ma politico, e io spero vivamente che sia chiara a tutti la manipolazione delle informazione operata dai mass-media (non per essere faziosi…ma il capo della Reuters pare sia un ex agente del Mossad).

      Tornando al discorso tecnico, è vero che l’Iran potrebbe dotarsi di Candu o acquistare l’uranio dall’estero, ma è altrettanto vero che l’indipendenza totale passa dal possesso di una propria tecnologia, e soprattutto l’Iran ha miniere di uranio: se vuole sfruttarle deve obbligatoriamente avere un ciclo del combustibile.
      Ovviamente io mi sto ponendo in un ottica ingegneristica, senza valutare le implicazioni politiche.

      PS: ma davvero qualcuno pensa che:
      1) Chi ha iniziato 2 guerre, con 1 milione di morti circa, basandosi sulle armi (false) del NIgergate e su presunti legami (smentiti dal pentagono stesso) col terrorismo, abbia qualche forma di credibilità ?
      2) Usando il buonsenso, c’è qualche matto che voglia usare una bomba atomica per attaccare e non per difendersi, sapendo che la cosneguenza sarebbe la polverizzazione dell’intera sua nazione? Ma veramente qualcuno pensa ciò?

    5. gauss2 scrive:

      Io sò che chi ha vinto la 2^ guerra mondiale (USA Inghilterra Francia e Russia) ha preso per se (giustamente! .. visto che ha vinto!) le tecnologie avanzate .. per quanto riguarda il nucleare l’aspetto militare e civile non è mai stato ad appannaggio alcuno finchè uno stato vincitore ha deciso di o inviare atomiche o di concedere la costruibilità a paesi che per lui sono ritenuti amici …oggi le conoscenze per un uso civile sono state da tutti quei paesi divulgate (per motivi loro .. quali mercato, soldi, politica della guerra fredda ecc).. ma per quanto riguarda la fabbricazione di arsenali o il riprocessamento di combustibile o la fabbricazione di questo non è così! l’Iran non ha avuto l’ok per il riprocessamento e la centrifugazione da nessuno di questi paesi .. per questo è dichiarata fuorilegge!
      se in più a livello teorico si può dotare di atomica autonomamente .. a maggior ragione è fuorilegge!
      questo al di là di un credo politico, religioso e quant’altro uno voglia!
      La seconda guerra mondiale è finita da 50 anni .. ma molte clausole valgono ancora .. nessuno le ha cancellate .. es: l’indebitamento da piano Marshall .. pertanto ci si dovrà attenere a queste, fino a smentita da parte della nazione/i vincitrice/i.

    6. Enrico B. scrive:

      Questo discorso leggittima la cosiddetta “risoluzione delle controversie internazionali con la forza”: infatti molti paesi non hanno nè vinto nè perso la guerra, perchè non l’hanno combattuta (è il caso dell’Iran), pertanto devono attenersi ai dettami di altri. Tali dettami non sono legati al buonsenso, pertanto un paese che fa, “aspetta e spera”?
      Oppure: l’unica prospettiva per i paesi ai quali gli “stati vincitori” (67 anni fa!!) non concedono certe cose qual’è? >?

    7. Enrico B. scrive:

      Il messaggio precedente concludeva così:

      Oppure: l’unica prospettiva per i paesi ai quali gli “stati vincitori” (67 anni fa!!) non concedono certe cose qual’è? “Se non me lo dai tu, me lo prendo io”?

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