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L’ Atomica Nazista

1 Agosto 2006 di Amministratore

Vincenzo Romanello ci ha mandato un interessante documento tecnico-storico scritto di suo pugno sulla base di alcune sue indagini personali sull’ atomica di Hitler.

L’ articolo qui proposto (sebbene non tratti l’ argomento in maniera esaustiva, del resto ci sono diversi siti che già lo fanno bene) riporta informazioni che sono abbastanza inedite in quanto ottenute in parte direttamente dallo storico berlinese Rainer Karlsch.

L’ Atomica Nazista - di Vincenzo Romanello (Agosto 2006)

Un aspetto poco noto della storia dello sviluppo dell’ energia nucleare, su cui solo di recente si comincia a far luce, riguarda il programma nucleare tedesco di Adolf Hitler.
Per anni si è pensato che gli scienziati nazisti fossero molto indietro nella corsa agli armamenti atomici e che non realizzarono mai una ordigno nucleare. Oggi però l’ emergere di nuovi documenti storici e testimonianze farebbero nuova luce su tali eventi. Stando a quanto scoperto dallo storico berlinese Rainer Karlsch (come risulta dal libro “Hitlers Bombe” del 2005, edito dalla Deutsche Verlags-Anstalt, in uscita in Italia in autunno col titolo “L’ arma segreta di Hitler” - edizioni Lindau), e come confermato da Luigi Romersa, incaricato da Mussolini nel 1944 di indagare sulle “armi segrete del Fuhrer” (wunderwaffen), sembrerebbe che le voci secondo cui i tedeschi testarono ordigni nucleari, sia sul mar baltico, nell’ isola di Rügen, sia in Turingia, a Ohrdruf, sarebbero confermate.
E’ sempre stato noto infatti che sin dalla scoperta della fissione nucleare nel 1939, la Germania nazista ha condotto studi sulla realizzabilità delle applicazioni militari dell’ energia atomica. Da studi recenti infatti è emerso che gli scienziati tedeschi non ignoravano che si potesse fare una bomba col plutonio, e che inoltre stavano studiando la possibilità di realizzare un’ arma termonucleare a fusione. Poco noto infatti è che il programma nucleare nazista si mosse secondo due direttrici: quella di Werner Heisenberg e quella di Kurt Diebner. Quest’ ultimo, un nazista della prima ora, pare fosse molto più avanti di quello che finora si era ipotizzato. Le testimonianze di Romersa parlano di una bomba (che all’ epoca fu chiamata “disgregatrice“) di potenza mai vista prima di allora: egli riporta inoltre di aver atteso delle ore nel bunker prima di poterne uscire assieme agli ufficiali tedeschi a causa delle radiazioni. Altri testimoni hanno riportato la testimonianza di corpi straziati in maniera orrenda in seguito all’ esplosione di tali bombe (purtroppo pare che le SS avrebbero usato dei prigionieri sovietici quali cavie!).
I problemi più grossi riguardano il fatto che nessuno è in grado di localizzare precisamente il punto zero dell’ esplosione, e dato che i potenziale di tali bombe ammontava a circa pochi millesimi di quello delle bombe sganciate sul Giappone (due fisici nucleari, uno tedesco ed uno russo, in base ai disegni ritrovati hanno calcolato un potenziale esplosivo di circa 100 Ton [1], ossia circa 1/200-esimo delle bombe americane - Mineev et alii hanno stimato un potenziale inferiore a 200 Ton), trovarne le tracce oggi è piuttosto complesso. Le indagini condotte dalla PTB (Physikalisch Technische Bundesanstalt) hanno rivelato tracce di U-235 e Cs-137, ma un programma di misure molto più ampio sarebbe necessario (si stima una spesa dell’ ordine di 100 000 euro), e tale ente non è disposto a spendere queste cifre per quello che viene considerato un semplice dibattito storico [2]. Si è cercato aiuto con le foto degli aerei spia americani (alcune foto indicano dei crateri sulla penisola Bug, parte di Rügen), ma ancora senza successo. Il tutto è complicato dal fatto che tali zone oggi appartengono ai militari, e quindi ottenere i permessi non è semplice.
Rainer Karlsch ha chiesto aiuto alla PTB, ottenendo solo una decina di misure a 10 cm di profondità a Ohrdruf. I risultati sono stati sostanzialmente inconcludenti, poichè non hanno consentito di fornire una prova certa delle ipotesi dello storico berlinese. Dai miei contatti con costui è emerso quindi che egli non intraprenderà più ulteriori tentativi di misura (nonostante si tratti di una storia molto interessante nessun istituto ha prestato il suo aiuto), ma si rifarà alle fonti storiche di archivio: pare infatti che esista un filmato degli scienziati nazisti, catturato dai sovietici e portato al Cremlino. Personalmente ho suggerito di investigare il rapporto fra la quantità di cesio 134 e quella di cesio 137 (un semplice metodo per discriminare il cesio proveniente dalle esplosioni nucleari da quello proveniente dagli incidenti tipo Chernobyl): il cesio 134 infatti si forma solo nei reattori nucleari ed è assente nelle esplosioni degli ordigni (si forma infatti per cattura neutronica del cesio 133). Nel paper della PTB non si citano picchi del cesio 134 (e questo quindi farebbe pensare, a prima vista, ad una bomba). Naturalmente è necessaria una attrezzatura sofisticata per la discriminazione dei picchi gamma dei due nuclidi (il cesio 137 a 661.7 KeV, mentre il cesio 134 a 604 KeV). Bisogna inoltre considerare che il periodo di dimezzamento del cesio 134 ammonta a soli 2,065 anni (quindi il quello originatosi ai tempi dell’ incidente di Chernobyl, nell’ aprile del 1986, avrà ridotto la sua attività a circa un millesimo).
Dall’ analisi dei disegni pubblicati [3] e fatti risalire al 1941 inoltre personalmente ritengo che gli scienziati tedeschi cercassero di realizzare delle vere e proprie bombe atomiche (anche se probabilmente ottennero solo degli “incidenti di criticità “), e non delle “bombe sporche” come da più parti ipotizzato (sarebbe stato molto più efficiente utilizzare del cobalto 60 invece di uranio o plutonio).
Questa affascinate avventura nella storia della scienza e del ‘900 continua quindi: ne vedremo i prossimi sviluppi negli anni a venire.

[1] 1 Ton = 1 tonnellata di TNT. Si ricorda che il potenziale della bomba sganciata dagli americani su Hiroshima nell’ agosto del 1945 aveva un potenziale pari a circa 20 kT = 20 000 Ton!

[2] Il link, in lingua tedesca, è: http://www.ptb.de/de/aktuelles/archiv/presseinfos/pi2006/pitext/pi060215.htm

[3] Si veda ad esempio: http://physicsweb.org/articles/world/18/6/3/1



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  • 6 Commenti a “ L’ Atomica Nazista”

    1. poletto mauro scrive:

      ho da poco visto il documentario sulla rete televisiva statale riguardo Luigi Romersa e tempo fà il documentario (pseudofilm) su Enrico Fermi.
      Bellissimi e molto interessanti ! la cosa più impressionante è come quegli scienziati abbiano sviluppato e creato (non solo nel campo nucleare) tutte quelle cose,con la tecnologia che disponevano all’epoca,usando solo “carta e lapis” ! oggi come oggi,con la tecnologia che si dispone,non si riesce nemmeno a creare un vacino contro aids !
      tornando all’argomento nucleare,vi chiederei gentilmente di segnalarmi qualche titolo di libro sui principi basilari,possibilmente espresso nel modo più semplice possibile,ma al tempo stesso il più esplicativo,per cercare di comprendere tutto il principio su come sono nati quei mostruosi ordigni chiamati “bombe atomiche”. I miei studi scolastici sono molto limitati,anche se con il passar degli anni ho sempre cercato di documentarmi il più possibile su qualsiasi argomento ed in tutti i campi,tralasciando però sempre la fisica,forse perchè l’ho sempre ritenuta troppo difficile.
      se mi è concesso un piccolo “pensiero” sulle fonti energetiche alternative al petrolio,a mio modesto parere,penso che oggi come oggi,sia sbagliato andare alla ricerca di “fonti alternative” per paura del nucleare,quando l’Italia è “circondata” da nazioni che la usano largamente (vedi Francia,svizzera,Austria) . penso sia sbagliato tenere “in funzione” (anche se con i reattori spenti) 3 centrali nel nord Italia,per la paura di “disastri”,quando sicuramente se dovessero capitarne (si spera sempre di no!) nelle nazioni vicine,sicuramente ne risentiremmo anche noi !
      già per tempi passati,quando le nostre centrali funzionavano,erano ritenute sicure e penso basterebbe rimodernare i sistemi di sicurezza (anche perchè da quel punto di vista lì,noi Italiani,quando ci mettiamo a fare certi lavori,sappiamo farli meglio di chiunque altro !),riamodernare i sistemi di sviluppo e produzione (che sicuramente costerebbero molto meno che andare a spendere soldi pubblici in altre fonti alternative !) e ci ritroveremmo con qualche problema di meno quando i nostri fornitori “chiudono i rubinetti” (del gas),oltre che ad avere dei risparmi sui costi dlle “bollette” !
      Vi ringrazio dell’attenzione ed attendo fiducioso un indicazione su come approfondire la mia conoscenza !

      Poletto Mauro

    2. Ahura Mazda scrive:

      Un buon punto di partenza potrebbe essere Internet.
      Per esempio il buon wikipedia (soprattutto se nella versione inglese) dovrebbe avere tanti argomenti intressanti in proposito.

      Per esempio qua:
      http://en.wikipedia.org/wiki/Nuclear_fission

    3. vittorio baccelli scrive:

      ATOMICHE TEDESCHE

      Copertina del libro “Lem armi segrete di Hitler”Copertina del libro “Le armi segrete di Hitlerâ€

      Alle volte aspetti della storia che credevamo consolidati, iniziano a traballare. È la volta delle atomiche che gli Usa fecero esplodere in Giappone, su due città, ponendo così fine alla II Guerra Mondiale, ma anche suscitando forti dubbi su questa azione bellica rivolta contro la popolazione civile, che ha segnato l’inizio della moderna democrazia, quasi fosse un peccato originale. Ma torniamo alle due atomiche e alla notizia apparsa su un giornale degno di fede, “L’Attualitàâ€, periodico mensile italiano diretto da Cosmo Sallustio Salvemini. La notizia è apparsa sul numero 10 (anno XIX) dell’ottobre 2010, a firma Carlo Morganti, dal titolo “Le atomiche sul Giappone erano… tedescheâ€. L’autore dell’articolo ci dice che nell’ultima pubblicazione di Dino Editore si rivelano avvenimenti documentati, inediti, di grande importanza storica, dal titolo “Il testamento politico e spirituale di Mussoliniâ€; nella XIII confessione del 26 dicembre 1944, sita alla pagina 132 dell’opera, Padre Eusebio Zappaterreni (frate francescano, cappellano capo delle Brigate Nere e assistente spirituale di Benito Mussolini) testualmente dice: «Romersa mi rivelò che dopo la capitolazione della Germania, un tecnico tedesco fece sapere agli americani che in un determinato punto della Selva Nera, sotto le macerie di uno stabilimento, sarebbe stato possibile rinvenire delle bombe disgregatrici. Compiute febbrilmente le ricerche ebbero esito favorevole. Recuperate e rimesse subito in condizione di funzionare, dopo averne sperimentato l’uso nel Nuovo Mexico il 16 luglio del 1945, furono proprio altri due di questi ordigni che gli americani lanciarono prima su Hiroshima e poi su Nagasaki, rispettivamente il 6 e il 9 di agosto, distruggendo le due città giapponesi quasi del tutto.» Dunque quelle due famigerate bombe erano di fabbricazione tedesca e non americana, come si è ritenuto fin’ora. E fu soltanto il primo e il 25 luglio dell’anno successivo che gli americani fecero esplodere le loro due prime atomiche, precisamente su l’isolotto di Bikini. A differenza di quelle tedesche, le americane erano a base d’uranio, non di acqua pesante. Tutta la storia documentata della bomba disgregatrice tedesca e dell’uso che ne fecero gli americani è descritto in un libro pubblicato da Mursia solo nel 2005 dal titolo “Le armi segrete di Hitler†proprio del giornalista italiano Luigi Romersa. Washington offrì a Romersa una cospicua somma di danaro per l’acquisto dei diritti del libro. Si ritiene che l’acquisto non sia avvenuto ma il libro è stato pubblicato solo nel 2005. Sul web si legge che: “Romersa, soldato fedele e onesto giornalista mise al sicuro il suo presunto lavoro†per pubblicarlo solo molti anni dopo. Ancora sul web leggiamo: “Molto nota è la missione che il giornalista Luigi Romersa intraprese, su ordine di Mussolini, alla ricerca di informazioni riservate sulle armi segrete dei nazisti. Romersa effettuò la sua missione in Germania nell’ottobre del 1944, dove inizialmente si incontrò prima con Göbbels a Berlino e poi con Hitler a Rastenburg. Successivamente proseguì la sua visita alla base di Peenemünde dove assistette all’assemblaggio della V2 e conobbe lo scienziato tedesco Wernher von Braun, ma soprattutto Romersa fu testimone di un esperimento di deflagrazione a terra di un ordigno nucleare sull’isola di Rügen, nel mar Baltico. La sua testimonianza trova punti di verifica con gli indizi e le prove raccolti dallo storico Rainer Karlsch.â€

      Vittorio Baccelli

    4. Cher scrive:

      L’ultima spiaggia degli ANTI-Nuclearisti, sono ridotti talmente male che non esitano, non ragionano, ma tutto ,proprio tutto pur di dare una immagine di TERRORE alla parola nucleare.
      Esiste anche la medicina nucleare che ha salvato un numero doppio delle vittime del nucleare bellico.
      La capacita cognitiva di distinguere il nucleare bellico dal nucleare civile alla medicina nucleare è facoltà di esseri superiori?
      Questo articolo ,segnalato da Vittorio,la dice lunga sulla assoluta mescolanza di fatti veri con fatti verosimili e con congetture ridicole ma che fanno presa sulle persone prive di cognizione specifica.
      In sintesi, patetico, ma aimè, reale.

    5. vittorio scrive:

      a Cher
      mi sembra che tu quando hai scritto il post stavi farneticando:
      1. la mia era una piccola dissertazione basata su un articolo apparso su l’Attualità di Salvemini;
      2. che differenza ci può essere se invece che atomiche Usa fossero davvero state bombe disgregatrici hitleriane?
      3. e che c’entra questo mio articolo con l’essere antinucleare?
      4. io lo sono sempre stato, ma oggi, dopo l’inciedente giappoenese e l’ultimo referendum, mi sembra che in italia lo siamo quasi tutti - anche tu spero!

    6. Cher scrive:

      X Vittorio, cosa significa anti nucleare? Perché ormai la “stupidità” ha superato di gran lunga l’ “ignoranza” ogni qual volta che il termine nucleare si associa a qual si voglia cosa.
      Mi chiedi se dopo l’ennesima dimostrazione con il referendum della poca lungimiranza dei “beoni” ( gente che beve ogni fesseria che gli viene propinata) abbia cambiato il mio modo di vedere?
      Non per deluderti,ma il referendum ha solo abrogato la norma che poneva in riflessione il nucleare per un limitato periodo.
      Per le persone che credono che il nucleare sia il “male” assoluto , vista la crisi religiosa in atto e pertanto un sostituto di comodo del “demonio” è solo il nucleare, mi dispiace deluderti.

      I Giapponesi, non solo hanno subito sulla loro pelle l’effetto devastante degli ordigni nucleari ma ne hanno compreso l’enorme potenziale.

      Non può esserci risposta alla domanda se al posto degli USA fossero del III Raich, perché quest’ ultimi non avevano la tecnologia e non avevano nessuna intenzione di svilupparla perché, basta leggere la storia quella dei fatti e si scoprirà che in fondo l’antagonismo tra dittature e democrazie era solo una incredibile farsa….mi fermo qui, volutamente.

      Io non farnetico, ma osservo ed esprimo quello che osservo.

      Non faccio proselitismo, anzi non frega un belino se masse di eco-storditi sono convinti che con un pannello di silicio sul tetto salvano i pinguini in Antartide!

      Tutto l’universo si basa sulle reazioni nucleari, la vita stessa senza azione nucleare non potrebbe esistere, ed allora che cosa c’entra l’incidente di Fukuschima Daiini, che fù causato da un terremoto di proporzioni bibliche ( l’Italia sarebbe stata distrutta all’ 80% e un tsunami di onde da 14 metri e l’Italia rivierasca sarebbe scomparsa) una centrale ha resistito alla grande!

      Se al posto della bacino idrico a Fukuscima, che cedendo è stato la scusa della maggior numero di decessi nella zona, ci fosse stato una centrale nucleare in più? E se magari un reattore in una centrale un pò troppo datato, fosse stato sostituito con una più moderna centrale?

      Il mio punto di vista che l’industria nucleare deve essere finanziata al pari delle rinnovabili e tutte le “fobie” che vanno rispettate in quanto se un bimbo ha paura del buio c’è un perché, queste “fobie” scomparirebbero.

      Le centrali nucleari non devono interrompersi nel loro realizzo temporale, questo è il danno principale!

      E’ pur vero che l’industria nucleare se vuol farsi prendere a sberle da ogni passante, personalmente non posso farci nulla.

      Per la cronaca nessuno è morto per fughe radioattive da Fukuschima Daiini, non ultimo un’altra centrale nucleare a 80 Km che si chiama Fukuscima Daini non è successo nulla. Questo non faceva comodo agli “untori” di terrorismo mediatico antinucleare informare le pecore?

      Oppure guardiamo la terra per antonomasia degli ovini che il loro referendum consultivo , dove basta 1/3 dei votanti, il risultato del 97,3% non vuole il nucleare!
      Sono forse la maggioranza degli abitanti del luogo?
      La risposta è no, ma poco importa, perché la questione è altrove.

      Questi e ed altri ( per par-condicio) sanno che differenza c’è tra un neutrone ed un elettrone?

      Ma quando hanno male al pancino, la TAC o la PET o una lastrina a raggi X o un chemio ( nel caso bisogna intervenire per bloccare una massa non gradita), la rifiutano ?

      Da dove viene questa ostilità all’unica fonte di produzione di energia in abbondanza, pulita e economica?

      Con 8 centrali nucleari, che non costerebbero nulla ai cittadini, avremmo tutta l’energia di base per la nazione, un calo del 30% sul costo energetico se poi rimuoviamo anche il 20% degli incentivi alle fallimentari rinnovabili saremmo al 50%, non male!
      Ma troppo difficile da capire?

      Siate onesti con voi stessi e se non volete che zappare la terra, che di questo passo ,sarà l’unica risorsa per questo povero paese, siate obiettivi e per quello che non sapete o che credete di sapere , domandate, magari per verifica.

      Come vedi ho posto domande, solo domande.
      Ciao
      Cher

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