Gli effetti dei test atomici dalla Francia nelle isole della Polinesia francese
5 Agosto 2006 di AmministratoreSu “La Repubblica” del 4 agosto c’è un articolo del corrispondente Giampiero Martinotti sulle conseguenze dei test atomici effettuati negli anni passati dalla Francia nelle isole della Polinesia francese.
Un direttore dell’ Istituto nazionale della Sanità e della Ricerca medica (Inserm) ha infatti di recente fatto alcune anticipazioni su una ricerca che a breve sarà pubblicata e che evidenzierà come ci sarebbe un legame certo “tra le ricadute dovute ai test nucleari realizzati dalla Francia e il rischio di un cancro alla tiroide”.
L’ indagine è stata fatta su 239 casi di cancro alla tiroide avutisi nell’ arco di tempo a cavallo tra il 1966 e il 1999. E sebbene il numero di casi di cancro che si può direttamente collegare in modo sicuro agli esperimenti è basso (circa 10), tuttavia è il contesto dato dalle dosi di radioattività nell’ aria e i dati meteorologici disponibili a dare forza alle conclusioni a cui si è giunti.
A queste prime dichiarazioni (a cui seguirà la pubblicazione a settembre di tutto il dossier) il Ministero della Difesa francese non ha fatto commenti ma attende prima i risultati definitivi della ricerca.
La Francia iniziò ad effettuare esperiementi nucleari il 13 febbraio 1960 nel Sahara e dal 1966 i test futuno spostati nei territori francesi della Polinesia (atolli di Mururoa e Fangataufa). L’ ultimo test è stato fatto il 27 gennaio 1996 e in totale i test atomici effettuati in Polinesia sono stati 193 (46 atmosferici e 147 sotterranei). E, poco dopo, il 24 settembre 1996 la Francia ha sottoscritto il “Comprehensive Test Ban Treaty” (Trattato di bando complessivo dei test nucleari - CTBT).
Si ricorda che gli USA hanno riconosciuto dal 1988 ben 31 tipi di malattie (tra cui 25 tipi di tumore) che possono essere ricollegate agli effetti di test nucleari sulle persone che vivono in un raggio di 700 chilometri attorno al punto zero.
26 Agosto 2006 alle 11:27
La firma del trattato di non proliferazione nucleare non e’ avvenuta dopo la fine dei test nucleari ma bensi’ diversi anni prima (il 2 agosto 1992); il TNP non ha nulla a che vedere con i test nucleari ma bensi’ con le armi nucleari in senso stretto. In particolare proibisce agli stati firmatari “non-nucleari” (ovvero che non possiedono armi nucleari) di procurarsi tali armamenti, e agli stati “nucleari” di fornirgli tecnologie nucleari. Gli unici trasferimenti ammessi sono quelli che avvengono sotto l’egida dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA).
Quello invece che la Francia ha firmato dopo (il 24 settembre 1996) l’ultimo test nucleare e’ stato il Comprehensive Test Ban Treaty (Trattato di bando complessivo dei test nucleari, CTBT) che proibisce i test nucleari in qualsiasi ambiente, mentre il bando parziale (Partial Test Ban Treaty) del 1962 aveva permesso che i test continuassero nel sottosuolo.
E’ rilevante che la Francia e l’Inghilterra, siano stati i primi due “stati nucleari” che hanno ratificato tale accordo (2 giugno 1998).
NB: riporto l’articolo 1 che evidenzia l’intenzioni di coloro che lo segnano:
1. Each State Party undertakes not to carry out any nuclear weapon test explosion or any other nuclear explosion, and to prohibit and prevent any such nuclear explosion at any place under its jurisdiction or control.
2. Each State Party undertakes, furthermore, to refrain from causing, encouraging, or in any way participating in the carrying out of any nuclear weapon test explosion or any other nuclear explosion.
(fonte http://www.ctbto.org/)
ciao,
marco
28 Agosto 2006 alle 23:51 Commento ufficiale dello Staff
Ho provveduto a effettuare la modifica dell’ articolo.
Grazie per la precisazione sul “Trattato di non proliferazione nucleare” (TNP) e sul “Trattato di bando complessivo dei test nucleari” (CTBT).