Areva - visita virtuale al reattore nucleare EPR
23 Febbraio 2006 di AmministratoreL’ Areva ha creato una piccola animazione virtuale in 3D per comprendere meglio come sarà il nuovo reattore reattore EPR (European Pressurized Water Reactor, un reattore ad acqua pressurizzata).
Il video presenta una spiegazione descrittiva in lingua francese, tuttavia le immagini sono già sufficienti per avere un’ idea del reattore europeo di terza generazione (EPR) che la Francia dovrebbe usare per rinnovare il suo parco di centrali nucleari.
Tra le innovazioni:
- un doppio contenimento al cuore del reattore per resistere anche ad un eventuale incidente aereo
- un sistema per evitare la dispersione nell’ ambiente del cuore del reattore in caso di incidente
Il primo impianto del genere in Francia sarà realizzato in Normandia, a Flamanville. Flamanville è stata preferita ad altre città (Penly, nel nord-ovest della Francia e Tricastin, nel sud-ovest) per diversi motivi, tra cui maggiore capacità di trasporto di elettricità e minori vincoli ambientali. Si prevede che l’ impianto di Flamanville entri in attività per il 2012.
Clicca qui per vedere il video del nuovo reattore EPR (European Pressurized Water Reactor)
24 Febbraio 2006 alle 11:45
Per chi fosse interessato consiglio vivamente il seguente link (clicca qui)
E’ ancor più esplicativo e da un’idea della raffinatezza della moderna tecnologia nucleare.
Ing. Vincenzo Romanello
25 Febbraio 2006 alle 13:31
NON CHIUDETELA… W LA NUCLEARITÃ !!!!!!!!!!!!!!
25 Febbraio 2006 alle 13:31
Ma si possono fare visite guidate da parte di scuole?
25 Febbraio 2006 alle 14:57
Si, dovrebbero essere possibili le visite guidate per il pubblico, ed in particolare spesso le scuole sono espressamente contemplate da questo tipo di impianti (mi riferisco alla mia esperienza personale: ho visitato diversi impianti nucleari nel mondo - in Italia quello di Trino Vercellese - e le visite sono previste e molto interessanti. Quasi tute le visite le ho effettuate come studente universitario, ma credo non ci siano problemi per chiunque altro, anche se ci sono delle formalità specifiche da sbrigare).
Ing. Vincenzo Romanello
3 Luglio 2006 alle 23:48
bisognerebbe impedire di traviare i bambini con questa roba…. altro che scuole ed educazione..
11 Luglio 2006 alle 11:48
Grazie signor Romanello per le sue espressioni.
“E’ ancor più esplicativo e da un’idea della raffinatezza della moderna tecnologia nucleare”.
Una poesia. Ma mi spiega quali sono i “nuovi concetti” cosi raffinati che implicitamente ci dicono che i “vecchi” reattori non sono così sicuri?
Un raffinato saluto.
Daniele
11 Luglio 2006 alle 12:42
Leggete i miei interventi: potrete farvi un’idea (se ne avete veramente voglia).
P.S.:
Un ingegnere nucleare non può essere anche un pò poeta?
Forse avete idea che siamo tutti dei mostri cattivi che vogliono inquinare il mondo per i loro sporchi interessi (dimenticando che in questo mondo ci viviamo anche noi, più ALCUNE altre cose…): mi sembra un’idea molto saggia ed equilibrata (???!)…
12 Luglio 2006 alle 11:20
Risposta
Tutti siamo poeti, a nostro modo. Il fatto è che a sentire queste espressioni mi viene in mente uno che non vede l’ora di poter lavorare in una centrale, con la stessa contentezza che ho io quando vedo un nuovo Macintosh e sbalordito dalla sua potenza non vedo l’ora di provare come gira photoshop; Sull’energia nucleare non ci può essere acqualina o voglia di farlo. Ci deve essere una grande consapevolezza e un approccio al problema di massima attenzione. PerchÈ se il Mac a causa le operazioni complesse di fotoritocco “và in bomba”, riavvio tutto e riparto. In una centrale atomica l’errore non è ammesso e la “bomba” è vera (sono metafore - sò che non può esplodere una centrale).
Un saluto
12 Luglio 2006 alle 13:56
Sono costretto a rispondere ancora una volta (ahimè!) a queste, lasciatemelo dire, amenità .
Se io volessi lavorare in una centrale nucleare non starei qui ad attendere Godot, a sciogliere il nodo gordiano o a spingere il masso di Sisifo (come preferisci): me ne sarei già andato all’estero da un pezzo e vivrei beato e felice. Ma, come al solito, il fatto di ignorare le cose porta a delle affermazioni quanto meno umoristiche: personalmente non sogno di lavorare in un impianto nucleare (in ognuno ci saranno 2 o 3 ingegneri nucleari al massimo credo), inoltre passare la vita in una sala controllo proprio non rientra minimamente nelle mie aspirazioni. Semmai mi può interessare lavorare nel design degli impianti, o nel campo della ricerca (da mettere a disposizione, lasciatemelo dire, per il bene dell’umanità ) - e questo già lo faccio.
Non credo proprio quindi di poter essere assimilato ad un bimbetto che vuol provare il videogioco: l’essenza delle cose è palesemente molto diversa.
Quello che continuo a non capire è perchè vi arrabbiate tanto quando qualcuno dice chiaramente ciò che non volete sentire, scadendo addirittura negli attacchi personali (che non mi pare giovino alla discussione, corregetemi se sbaglio).
Comunque, ribadisco: questa è la via che noi poveri stupidi ingegneri nucleari proponiamo per risolvere al meglio il problema energetico (che esiste, è drammatico, e purtroppo, dico PURTROPPO, non si risolverà con qualche domenica a piedi o con un pò di vento che soffia, ve lo garantisco). Mi sta bene che ci siano i ‘contestatori’ (e che facciano il loro mestiere anche in maniera dura, purchè leale): perchè non ci dite come risolvere SERIAMENTE il problema senza nucleare (e per favore non citatemi sole, vento e biomasse come rimedi unici e risolutivi)?
In conclusione: l’ing. Romanello continuerà beato le sua attività , con o senza il vostro consenso, mentre il CITTADINO Romanello è alquanto preoccupato per il suo futuro (e per quello di coloro che verranno). E’ un punto su cui ognuno dovrebbe ponderare…
Attendiamo fiduciosi (come del resto ormai da almeno 20 anni, e la situazione è quella attuale che tutti conoscono…)
14 Giugno 2007 alle 21:57
Mi chiamo Paolo sono laureato in medicina negli usa ed ho un PhD è da diverso tempo che seguo le vicissitudini sul nucleare e nel tempo ho maturato l’idea che sia possibile convivere con una tecnologia simile purchè sicura. Sono convinto che se si percorrerà una via simile si risolveranno molti problemi ma la tecnologia che si dovrà sviluppare negli impianti dovrà vertire al max livello di sicurezza.
Quando leggo di alcune affermazioni su sole vento ecc io dico che si ci dovranno essere ma per soddisfare tutto il fabisogno di una nazione come la nostra dovremo iniziare a spegnere e rinunciare (al condizionatore, ai cellulari ai pc al ventilatore al televisore ecc ecc) qualche luce e qualche altra cosa.
Ora seguo un corso di tecniche della prevenzione sanitaria di 3 anni , è interdisciplinare a tante facoltà fra cui energia e ambiente, li ci hanno fatto visitare discariche DEI RIFIUTI CON BIO MASSE e gas metano per la produzione di energia generata dai rifiuti, centrali di cogenerazioni ecc ecc, docenti iper ambientalisti, ma anche loro hanno confermato che nel tempo tutto questo non è sufficiente. Dalle indagni di medicina preventiva i danni e l’impatto di una nuova centrale nucleare, NON DELLE VECCHIE, produrremme molti meno danni di una centrale a ciclo cogenerativo.
Al momento i decessi per una centrale a combustibile, sono altissimi spalmati sul territorio, una centrale nucleare comunque produce molti meno danni. Mi riferisco sempre alle nuove tecnologie non alle vecchie (di esempi di esplosioni ed incidenti ne abbiamo tante). Io rimango dell’idea che chi vuole contestare il nucleare deve prima leggere libri in campo ingegneristico medico e di fisica sanitaria, dove non vengono omessi i danni i pericoli e quant’altro ma creano cultura cosa che spesso in internet si trova della non scienza che per ragioni politiche e di chissà quale altro ideale divengono il sapere mondiale e intere flotte di contestatori armati di tutto questo partano all’attacco.
Prima la cultura e da qui ci si siede e si discute in modo tranquillo sul futuro, dimenticavo molti non sanno che nel montare un impianto eolico causo un danno ad intere nidiate di volatili in quanto loro seguono il flusso del vento negli spostamenti . per cui anche qui potremmo aprire un dibattito: spegnamo i cellulari i pc ed internet e la luce , avremo una centrale nucleare in meno, una a combustibile fossile in meno e uno stormo di volatili in più. Siamo disposti a tutto questo IO SI tornerei al cavallo che fa le feci per strada se serve ma tutti dobbiamo esserne convinti. Nel momento si prospettasse una soluzione: questa, non credo che molti rinuncerebbero alle comodità che la nuova tecnologia ci ha fornito per cui cresciamo culturalmente pronti alla tavola rotonda e non infiltrata politicamente da qualsiasi parte penda l’ago. La scienza è al servizio dell’uomo basta solo saper cogliere il significato di tutto questo.
11 Luglio 2008 alle 10:24
Il problema energetico si risolve con il risparmio e con l’efficienza energetica.
Punto.
Se non lo capite, continuate pure a soddisfare, in buona o cattiva fede, i progetti dei potenti.
11 Luglio 2008 alle 17:47
Bravo: bei luoghi comuni.
6 Febbraio 2010 alle 02:23
QUI SONO TUTTI FILO NUCLEARI FORSE NON L’HAI CAPITO,UN SITO DI GENTILI INGEGNIERI E PERSONE CHE FANNO IN TUTTI I MODI PER ACCOGLIERE PIU’ PUBBLICO POSSIBILE.
PURTROPPO LORO LA MANO AL CUORE SUI PROPRI FIGLI E SULLE MALATTIE EPIDEMIOLOGICHE DOVUTE ALLA RADIOATTIVITA’ NON LA METTONO,SEMPLICEMENTE PER UN MOTIVO,TANTO HANNO RAGIONE LORO.PUNTO.
SE GLI PARLI DELLO STUDIO KIKK DI EPIDEMIOLOGIA IN GERMANIA LORO CASCANO DALLE NUVOLE
IO NON MI CI PERDO.
PERO’ SCRIVO PER DOCUMENTARE ANCHE CHE C’E’ ALTRO.
ALMENO UNA VOLTA.
TANTO QUI SI FA SEMPRE L’OCCHIOLINO CON INTERVENTI CHE NON HANNO SPIEGAZIONE SE NON DARE UNA VISIONE FILO NUCLEARE
MA INVECE DI DARE UNA POSIZIONE COSI’
MA PERCHE’ NON DITE TUTTE LE COSE COME SONO?
CIOE’
NON E’ CHE E’ MEGLIO PER L’ONESTA’ DEL CUORE?
ALMENO DI QUELLO (BUONO) DEI VOSTRI FIGLI.
6 Febbraio 2010 alle 14:53
Ma certo che ne abbiamo parlato.
Un intervento recente che mi è piaciuto molto lo trovi qui
upnews.it/outframe/energy-mix-abitare-vicino-alle-centrali-n...
se non funziona ricopia quello che c’è tra parentesi
(http://www.upnews.it/outframe/energy-mix-abitare-vicino-alle-centrali-nucleari-riduce-il-rischio-di-leucemia-nei-bambini)
di cui riprendo solo questa frase
“E soprattutto Bottaccioli ignora che, a seguito dello studio del BsF, il Ministero dell’Ambiente tedesco ha commissionato uno studio di verifica alla Commissione nazionale di Protezione Radiologica, la quale è stata categorica nell’affermare che non esiste alcuna evidenza su quanto affermato nello studio BfS….”
e poi fornisce i link per
– Lo studio dello BfS tedesco citato da Bottaccioli
– Lo studio del Ministero dell’ambiente tedesco che lo smentisce
————–
Da parte mia, tanto per farti vedere che tratti un argomento conosciuto e commentato, basta che vai per esempio qui
(il più recente)
archivionucleare.com/index.php/2010/01/17/unita-misura-energ...
oppure da queste parti
archivionucleare.com/index.php/2009/03/26/report-rai-tre-gra...
archivionucleare.com/index.php/2009/03/26/report-rai-tre-gra...
——————–
Quindi, come vedi, conosciamo l’argomento e abbiamo già detto che è una panzana anche senza bisogno di conoscere lo studio del ministero dell’ambiente tedesco citato sopra (che smonta il KKiK)
upnews.it/outframe/energy-mix-abitare-vicino-alle-centrali-n...
La stessa cosa (cioè cerare di capire il senso di quanto detto nel KKiK e/o informarsi se c’era altro) non hanno fatto né la trasmissione “report” andata in onda quest’anno in marzo, né di recente “La Repubblica” con l’articolo recente di Bottaccioli.
Il resto di male che senti dire contro il nucleare sono bufale dello stesso tipo quando va bene oppure infinitamente più infantili e false negli altri casi
6 Febbraio 2010 alle 15:06
correggo……
Lo studio del 2008 del ministero tedesco dell’ambiente si trova qui
http://www.ssk.de/de/werke/2008/volltext/ssk0815.pdf
e fa riferimento, smentendolo, a quello che lega certe centrali nucleari alle leucemie detto studio KiKK o studio BfS
http://www.bfs.de/de/bfs/druck/Ufoplan/4334_KIKK_Zusamm.pdf
6 Febbraio 2010 alle 15:31
Indirizzo della versione inglese (ridotta)
http://www.ssk.de/en/werke/2008/volltext/ssk0806e.pdf
(ma quante ne hanno fatte?)
6 Febbraio 2010 alle 16:15
@LUOGOCOMUNEILVOSTRO
Caro luogocomuneilvostro cominciamo con due belle tirate d’orecchie visto che abbiamo a che fare con un “bue che da del cornuto all’asino”….
Un Nome proprio di quelli normali da persona sarebbe stato piu’ che gradito….qui non hai bisogno di nasconderti per dire la tua opinione,di solito a quanto ne so,anzi ne sono piu’ che convinto,nessuno ha mai mangiato nessun’altro.La persecuzione che forse temi esiste ma sta altrove….
Altro discorso e’ il carattere sempre maiuscolo.Non so come tu sia abituato altrove ma qui non serve.Non serve urlare per essere ascoltati basta scrivere senza offendere.
Ora veniamo al contenuto.
Mi tocca correggerti un po’ su tutto a cominciare dai filonucleari.Ti ricordo che esistono solo gli antinucleari e non quelli a favore poiche’ quelli a favore come dici te,non lo sono *in modo particolare* verso il nucleare bensi’ lo sono su *tutto* cio’ che conviene fare da un punto di vista economico ed ambientale.
In sostanza la normalita’ delle cose risiede nell’ apertura mentale verso tutto e non contro a qualche cosa per giunta *a priori*.
Quindi ti suggerisco di cancellare questo triste appellativo inventato da gente che doveva giustificare il proprio stato come la normalita’ delle cose.
Per quanto riguarda il resto,fai un discorso tutto tuo traendoti le conclusioni.Ma se sai gia’ tutto,quale motivo ti spinge a scrivere per forza qui?
Hai forse bisogno della nostra attenzione quando ti dai le risposte da solo?!
Dici che abbiamo sempre e solo ragione noi…..perche’ non ti confronti allora?
No,perche’ e’ piu’ comodo e piu’ facile darsi delle risposte e magari intervenire con qualche frase ad effetto che pare piu’ che altro il solito ricatto di chi non ha argomentazioni con cui intervenire:
“PURTROPPO LORO LA MANO AL CUORE SUI PROPRI FIGLI E SULLE MALATTIE EPIDEMIOLOGICHE DOVUTE ALLA RADIOATTIVITA’ NON LA METTONO,SEMPLICEMENTE PER UN MOTIVO,TANTO HANNO RAGIONE LORO.PUNTO.”
e poi:
“NON E’ CHE E’ MEGLIO PER L’ONESTA’ DEL CUORE?
ALMENO DI QUELLO (BUONO) DEI VOSTRI FIGLI.”
Gli slogan qui,non valgono nulla.Tira fuori argomentazioni serie su cui discutere altrimenti taci ed ascolta che magari qualcosa di nuovo anche te impari.
7 Febbraio 2010 alle 22:02
Chissà perchè quando c’è di mezzo il gas allora si parla di “incidente ferroviario” (quello di Viareggio) o di “centrale elettrica che esplode”
corriere.it/esteri/10_febbraio_07/connecticut-esplode-centra...
mentre se uno si fa male anche solo per colpa di un trasformatore in una centrale atomica allora partono i titoloni con la scritta “INCIDENTE NUCLEARE”.
Il massimo l’hanno ragginto nel 1986 (ma non credo siano molti quelli che se lo ricordano) quando un quotidiano nazionale titolava in seconda pagina “Incidente Nucleare” a 7-8 colonne il fatto che il liquido refrigerante dei diesel d’emergenza di Caorso era garantito per una temperatura di -10°C (il che sigifica che va senza problemi abbondantemente sotto i -20°C) e fuori, all’aperto, (non nell’edificio dei diesel, ma fuori) erano stati raggiunti i -6°C o qualcosa del genere (non ho conservato l’articolo ma il senso era quello: la centrale venne chiusa per garantire la totale sicurezza in ogni evenienza, ma questo “eccesso di prudenza” venne giocato tutto a favore degli antinucleari).
Deduco che a fare il giornalista ci vuole coraggio perchè è una sfida quotidiana, senza poter indietreggiare e senza mostrare paura alcuna…
Cosa sfidano?
Il ridicolo.
9 Febbraio 2010 alle 09:33
Altro delirio
“Free Energy, ecco l’alternativa all’energia nucleare”
repubblica.it/news/ambiente/rep_rinnovabili_free-energy-ecco...
fa sempre parte delle pratiche antinucleari (si chiama depistaggio).
9 Febbraio 2010 alle 22:04
Casomai qualcuno avesse dei dubbi sul fatto che in Italia
IL PROBLEMA NON E’
1) NON FARE il nucleare
ma
IL PROBLEMA E’
2) FARE CONTROLLI efficaci sui traffici di tutti i rifiuti pericolosi
corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/...
se non va il link copiare quello che c’è tra parentesi
(http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/9-febbraio-2010/rifiuti-pericolosi-bagnoli-toscana-1602429905701.shtml)
11 Febbraio 2010 alle 10:46
Proprio in Toscana, ove vivo, è pieno di gruppi e gruppetti ambientalista che dalla mattina alla sera strillano che i termovalorizzatori e le discariche sono un male assoluto (per esempio il caso di Montale)
La regione è una con la media più alta di rifiuti e molti in Provinci paventano che, se non si corre ai ripari, rischiamo un caso Campania.
Così come nuovo l’elettrodotto che vogliono mettere all’Isola d’Elba: l’altra settimana verdi e sinistra arcobaleno hanno sfilato dicendo che l’opera va interrata perchè è uno scempio del territorio elbano…. forse gli elbani, che urlano contro un eletrodotto, si dimenticano 30 anni di abusi edilizi nella loro cara isola e mai nessuno ha protestato in maniera così forte.