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Areva, Alstom e Bouygues - Strategie e logiche industriali

7 Febbraio 2008 di Amministratore

Sul “Corriere della Sera” di ieri 6 febbraio c’era un articolo di Stefano Agnoli in merito alla possibile logica industriale che il premier francese Sarkozy e il suo entourage avrebbero in mente per il nucleare civile: creare un unico grande polo francese del nucleare civile aggregando Areva, Alstom e Bouygues.

In pratica si vorrebbe formare un “polo nucleare civile” che sarebbe coerente con quanto qualcuno ha fatto notare e cioè che “per assemblare una centrale nucleare ci vuole un reattore (Areva), una turbina (Alstom) e un bel contenitore di cemento armato e le strade per arrivarci (Bouygues)”.

Tuttavia a questa possibile evoluzione ci sono alcuni ostacoli:
- il non buon rapporto tra Patrick Kron (Presidente e Direttore Generale di Alstom) e Anne Lauvergeon (Presidente del Consiglio esecutivo di Areva)
- la presenza della tedesca Siemens in “Areva NP” (societĂ  controllata da Areva specializzata nella costruzione di reattori e di cui Siemens posside il 34% del pacchetto azionario)



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