Breve analisi per uno sviluppo del nucleare
23 Gennaio 2006 di AmministratoreUn articolo di Giancarlo Casarelli (autore del libro “Fisica e ingegneria dei reattori nucleari”) su “il Giornale” del 21 gennaio contiene alcune osservazioni sul fatto che in Italia si ritorna a parlare di nucleare soprattutto quando si creano particolari situazioni geopolitiche (come di recente la guerra del gas tra Russia e Ucraina) che determinano riflessi sul fabbisogno energetico italiano.
Ma secondo Giancarlo Casarelli il nucleare non è la soluzione più adatta per uscire da situazioni di emergenza energetica in quanto per la costruzione di una centrale nucleare ci vogliono circa 10-15 anni.
Nel proseguio dell’articolo Giancarlo Casarelli mette in evidenza come negli ultimi anni l’apertura di nuove centrali nucleari ha subito un rallentamento essenzialmente dovuto a quattro ragioni:
- costi degli impianti
- sicurezza
- smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi
- possibile proliferazione nucleare non controllata.
Inoltre per aversi uno sviluppo “nucleare” è necessario un presupposto: una decisa, vincolata e prolungata volontà degli esponenti politici al nucleare per più decenni.