Energia nucleare - Bilancio dell’ Utente elettrico e mix energetico plausibile
22 Novembre 2011 di AmministratoreIl Prof. Ing. Domenico Salimbeni ci ha inviato un documento dal titolo “Energia nucleare: passato o futuro? Bilancio dell’ Utente elettrico e mix energetico plausibile” contenente alcuni considerazioni sulla materia energetica partendo da un’ analisi della bolletta elettrica per poi argomentare più in generale sul costo dell’ energia elettrica in Italia.
In questo modo si vuol cercare di individuare quale potrebbe essere il “mix energetico” ottimale per l’ Italia, considerando che la correttezza di funzionamento del sistema elettrico nazionale nel suo complesso postulerebbe la minimizzazione dello scostamento tra la potenza programmata e quella effettivamente richiesta. E le centrali elettriche nel loro insieme dovrebbero quindi seguire le variazioni del carico, in quanto oggi l’ energia elettrica non è facilmente immagazzinabile e la flessibilità d’ impiego di ciascuna di esse è strettamente correlata alla sua rapidità di avviamento e di adattamento alle variazioni di carico.
L’ autore Domenico Salimbeni è docente presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica della Facoltà di Ingegneria dell’ Università di Cagliari.
Il documento è stato di recente pubblicato sulla rivista trimestale dell’ Ordine degli Ingegneri di Cagliari “Informazione” (Anno XXXIII - numero 117 - Aprile/Maggio/Giugno 2011 - pag.15-23)
Si può scaricare e leggere per intero il documento “Energia nucleare: passato o futuro? Bilancio dell’ Utente elettrico e mix energetico plausibile” di D. Salimbeni (aprile-giugno 2011)
(file pdf, 9 pagine e circa 750kb)
3 Dicembre 2011 alle 19:03
Articolo molto interessante.
Una breve considerazione.
Vedo dalla curva del carico giornaliero che se volessimo veramente usare il PV “a tutta manetta” tra le 12 e le 18 avremmo praticamente la sparizione della produzione di energia nel giro di 6 ore. Se al PV volessimo affiancare anche l’eolico, nei giorni più sfortunati la rapidità con cui varia la produzione sarebbe ancora più severa e più imprevedibile, perchè il sole più o meno si sa quando arriva e quando va via (bisogna comunque considerare anche la possibilità di perturbazioni di dimensioni molto ampie o in contemporanea su diverse regioni: servirebbe una statistica in proposito, e credo che darebbe condizini di variabilità nel tempo ben più severe di quanto deducibile dalla semplice insolazione).
Sempre nel documento si dice che una centrale a ciclo combinato necessita di 6-8 ore per avviarsi.
Mi pare che alla luce di quanto detto l’immaginare di compensare la variabilità delle rinnovabili “raccomandate” (PV e eolico) con il gas a ciclo combinato sia improponibile. Vorrei poi sapere (non conosco le centrali a ciclo combinato - quindi lo chiedo perchè non lo so) quanto possa durare una centrale a ciclo combinato sottoposta a stress continui e frequenti spegnimenti e riavviamenti (per quanto ne so io non è possibile). Quindi definirei realmente “controllabili” solo le turbogas (che hanno un basso rendimento) mentre le definirei le centrali a gas a ciclo combinato “parzialmente controllabili”, adatte cioè a compensare variazioni anche significative dello sblanciamento, ma evitando di dare l’illusione che con le sole centrali a gas (molto, molto, molto sposorizzato in ambienti ambientalisti-antinucleari & c.) a ciclo combinato + rinnovabili si possa alimentare l’italia e magari pensare allo sviluppo ecnomico, che come si sa, va a gambe all’aria quando c’è qualcosa o qualcuno che secca tutte le risorse e le prende per se.
4 Dicembre 2011 alle 01:11
Pietruccio,
Hai tempo da perdere?
4 Dicembre 2011 alle 12:09
Ho risposto nell’altra pagina. Lo riporto qui.
No. Ma ogni tanto non riesco a trattenermi da uno sfogo visto che attraverso l’etere non è possibile fare l’unica cosa seria in questi casi:
mi pare che a Napoli si dica “4 sciputacchi in facciaaa…â€
Anche stamattina ci sono cascato…
informarexresistere.fr/2011/11/30/l%e2%80%99immondizia-nucle…
Adesso al lavoro
4 Dicembre 2011 alle 12:16
Ho fatto casino.
Gli articoli da cui dissento sono quelli tipo questo
informarexresistere.fr/2011/11/30/l%e2%80%99immondizia-nucle...
o tipo la trasmissione sui RAI3 del sabato pomeriggio
Qesto, del prof. Salmbeni mi pare che fornisca spunti interessanti
(per qualcuno condivisibili, per altri no o solo in parte, ma questo è un altro discorso)
4 Dicembre 2011 alle 19:46
Curiosa la germania, nel 2010 in base a quell’articolo aveva il kWh a 13,5 eurocent, solo il 10% meno caro del nostro, e si che loro al 2010 con il nucleare ci facevano il 25% e un 50% a carbone. Entrambe tecnologie per produrre kWh a basso costo mi pare.
4 Dicembre 2011 alle 21:43
La Germania ha anche puntato molto sulle costosissime fonti Eolico e PV. In ogni caso per capirci qualcosa bisognerebbe entrare nel merito, avere molti paragoni e poi… come si sa… il diavolo si nasconde nei dettagli.
19 Dicembre 2011 alle 18:45
Ecco i dettagli che scoprono il Diavolo.
http://www.facebook.com/fabio.donnini1
Da Fabio Donnini
Drammatica caduta della capacità invernale del FV in Germania
Ieri 18/12/2011 i 21 GW di potenza fotovoltaica installata in Germania (costo 85 miliardi di euro) a mezzogiorno ha dato una potenza di picco di soli 1,6 GW. Ciò significa che ieri unimpianto di soli 350 MW di potenza nucleare (costo meno di miliardi di euro) avrebbe prodotto tanta energia come tutti i 21.000 MW di potenza fotovoltaica installata in Germania (nelle 24 ore).
Questo è il programma per calcolare il rendimento energetico di tutta la potenza fotovoltaica installata tedesco (21 GW)
sma.de/en/news-information/pv-electricity-produced-in-german...
Ho semplificato considerando in uscita di 1,6 GW.
Area sotto gaussiana = (picco * larghezza a metà altezza, dalle 10,30 alle 14,30 = 4h) / (2,35 * 0,4) = (1,6 * 4) / (2,35 * 0,4) = 6,8 GWh quindi 6,8 GWh / (21GW * 24) = 0.013 = 1,3% “fattore di capacità “.
Un singolo impianto da 1GW di potenza nucleare produce (24 ore) 1GW * (0,85 capacità ) * 24ore = 20,4 GWh,…
22 Dicembre 2011 alle 19:29
Sempre dal sito indicato da Renzo Riva.
Oggi in Germania il potente sistema del PV tedesco ha prodotto al massimo 0.2 GW.
Non c’è male!
23 Dicembre 2011 alle 00:13
Ovvero i 21 GWp di potenza fottovoltaica installata in Germania
in queste giornate producono l’equivalente
di un gruppo di 0,2÷0,37 GW di potenza.
Vi ricordate ancora
rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-3bf02ec2-c958-4f1...
con l’mbonitore sinistro Riccardo Iacona - laurea in discipline dello spettacolo alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università degli Studi di Bologna - è aiuto regista dal 1980 al 1987 per il cinema e la televisione fin quando non inizia a lavorare per la terza rete della Rai.
www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/435450/
Ecco un altro esempio di stupidità inergalattica
corriere.it/ambiente/11_dicembre_22/pannelli-acqua-bicchieri...
AVANTI QUINDI CON LE DEINDUSTRIALIZZAZIONI
FACENDO SCAPPARE I POTENZIALI INVESTITORI ESTERI.