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NEA\AEN - Nuclear Energy Outlook 2008

28 Gennaio 2009 di Amministratore

L’ Agenzia “Nuclear Energy Agency” (NEA\AEN) dell’OCSE\OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha pubblicato verso la fine del 2008 un volume intitolato: “Nuclear Energy Outlook 2008“.

Questo volume è disponibile in lingua inglese e francese ed è stato presentato in occasione del cinquantesimo anniversario dell’ Agenzia.
Esiste anche una sintesi tradotta in italiano.

La sintesi in italiano è intitolata “Prospettive dell’ energia nucleare 2008” e può essere scaricata gratuitamente direttamente dal sito della NEA
(file pdf, 30 pagine, circa 500kb)

Mentre chi fosse interessato all’ intero documento “Nuclear Energy Outlook 2008″, può ordinarlo (in inglese o in francese) a pagamento sul sito “OECD Online Bookshop”
(460 pagine, 105 euro)



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  • 59 Commenti a “ NEA\AEN - Nuclear Energy Outlook 2008”

    1. franco scrive:

      E’ singolare come l’oste (NEA/AEN) dica che la crescita del nucleare nel mondo nei prossimi 20/25 anni potrebbe essere praticamente nulla.
      Il rapporto dice anche che per costruire una centrale occorrono 4 o 5 anni, questo significa che ad oggi (ad esclusione dell’accordo Berlusconi-Francia) nessuno ha piani di crescita dell’energia nucleare! Se ci fosse un piano la stima minima dovrebbe essere pari al piano.

    2. Renzo Riva scrive:

      Per Franco:

      http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html

      http://www.world-nuclear.org/info/inf17.html

      Ora prova a sostenere quanto hai sopra affermato!

    3. Edoardo scrive:

      Concordo con Renzo.

    4. franco scrive:

      Infatti da tabella http://www.world-nuclear.org/info/inf17.html l’87% degli impianti saranno costruiti in Asia, la maggior parte degli impianti saranno costruiti in paesi con governi dittatoriali e / o antidemocratici, i restanti pressoché tutti in paesi depressi economicamente…..

      Country MWe (net) Count of REACTOR
      China 38.31% 35.71%
      Russia 20.38% 20.00%
      Japan 12.23% 10.00%
      Korea 11.55% 10.00%
      India 4.27% 8.57%
      France 2.34% 1.43%
      Finland 2.30% 1.43%
      Canada 2.21% 2.86%
      Bulgaria 1.43% 1.43%
      Iran 1.36% 1.43%
      Slovakia 1.26% 2.86%
      Argentina 0.99% 1.43%
      Romania 0.94% 1.43%
      Pakistan 0.43% 1.43%

      Esistono anche altri fatti: repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/eolico-amer... ovvero il nucleare è stato sorpassato da energie quali il solare, rinnovabili, che non impongono la centralizzazione e quindi abbattono drammaticamente i costi di trasmissione dell’energia.
      Vi chiedo due cose:
      1) come mai nessuna centrale nucleare al mondo è privata?
      2) come mai nessuna centrale al mondo è assicurata?
      Propongo due risposte:
      1) sono antieconomiche;
      2) sono pericolose.
      Cordialmente.

    5. Edoardo scrive:

      Non assicurati impianti che valgono miliardi e che ci lavorano centinaia di persone ???????? Quando per una macchina (anche quella può essere pericolosa) la semplice polizza è obbligatoria.
      Potresti fornirci le fonti da cui hai avuto l’informazione?

      Repubblica e l’Espresso (a differenza del Corriere) sono giornali di parte: no nel senso politico ma nel senso della più insensata avversione antinucleare.
      Nel 2008, quando ci fu l’incidente (poi rivelatosi insignificante livello 2 scala INES) pubblicò articoli pieni zeppi di inesattezze tecniche ed allarmismi.

      Per i limiti delle rinnovabili leggi cosa dice l’ing. Starace dell’Enel (un tecnico non semplici giornalisti)
      Da sole le rinnovabili non sono sufficienti.

      rinnovabili.it/starace-enel-green-power-prima-al-mondo-per-l...

      Personalmente sono convinto che un piano energetico nazionale (in Italia l’ultimo era del 1988 che, nonostante il referendum considerava una quota di nucleare) che preveda un attento mix energetico (rinnovabili, nucleare, risparmio energetico ed una quota ridotta di combustibili fossili)

      P.S.: sei sicuro che le rinnovabili (in particolare il fotovoltaico) senza le enromi sovvenzioni dello Stato, sia economico?

    6. Edoardo scrive:

      Per l’esattezza 0,48 Euro/cent. la Kwh.

    7. Pietruccio scrive:

      x franco

      Come sarebbe a dire che “il nucleare è stato sorpassato da energie quali il sole…”

      Quell’articolo è una nota bufala, perchè chi lo legge, in buona o in cattiva fede, si dimentica di considerare che ci si riferisce agli incrementi e NON a quanto realmente si produce.

      In ogni caso non ha senso confrontare la potenza installata delle varie fonti, perchè l’eolico lavora per una quantità limitata di ore l’anno, mentre il nucleare per quasi il 90% del tempo.

      Per esempio se vai sul sito Terna (gestore della rete elettrica nazionale) vedrai che nel 2006 la potenza mondiale da eolico era pari a 72.9 GW mentre l’energia prodotta è stata di 124 TWh, il che significa che è come se avessero funzionato in media per 1700 ore, cioè per il 1700/8760 = 19% del tempo.

      La potenza nucleare installata nel 2006 era 372.5 GW (5.1 volte l’eolico) e l’energia prodotta col nucleare è stata di 2791 TWh (22.6 volte l’eolico). L’utilizzo medio dell’energia atomica è stato quindi di 7490 ore pari all’85% del tempo.

      Il solare ammontava a 5.7 GW con un’energia prodotta di 3.9 TWh corrispondente ad un utilizzo di 684 ore all’anno (valore un po’ basso, probabilmente dovuto alla fore variazione nell’anno in corso della quota di potenza installata).

      L’anno successivo l’eolico arriva a 156 TWh e il fotovoltaico a 10 TWh. Direi che siamo molto lontani da quello che produce il nucleare! E soprattutto siamo lontanissimi dal fabbisogno totale di energia elettrica al mondo che nel 2007 è stato di 19852 TWh (127 volte più dell’eolico e 1985 volte più del solare).

      Ma vi rendete conto o no che se qualche nazione prendesse sul serio le panzane che dite e puntasse deciso sulle rinnovabili facendo fuori le altre, portereste quelle nazioni al disatro: la Merkel, infatti, ci sta ripensando e ha già detto che se vince le elezioni non rispetterà certo il piano di uscita dal nucleare.

      Piccolo pensiero: due delle fossili (petrolio e gas) fra qualche anno si esauriranno da sole e molto prima costeranno come l’oro. Pensare di sostituirle col carbone equivale a un’ecatombe di persone e dell’ambiente. E con cosa andremo avanti? Col solare termodinamico di Rubbia? (La centrale di Priolo Gargallo era da 5 MW…, rendimenti del 12% o giù di lì… non so se ti sei fatto una idea delle proporzioni…)

    8. Pietruccio scrive:

      A proposito di bufale

      fazioso.wordpress.com/2009/03/12/incompetenza-sinistra-la-fi...

    9. Pietruccio scrive:

      E c’è chi pensa che è il caso di informare bene la popolazione

      loccidentale.it:80/articolo/fatto+il+nucleare+bisogna+spiega...

    10. franco scrive:

      Come vedete i numeri si possono spremere, torturare ed analizzare da diverse prospettive dando esiti diametralmente opposti.
      Resta una domanda fondamentale inevasa: “come mai nessun paese evoluto sta investendo nel nucleare?”, lo dico sulla base dei piani di costruzione delle centrali nucleari che ho esposto precedentemente e che mi ha fornito un sostenitore del nucleare attraverso un sito di sostegno al nucleare, ripeto che i soli ad investire pesantemente sono paesi antidemocratici dove il rispetto dei cittadini è molto basso e/o paesi con gravi problemi economici che debbono pagare qualche “marchetta” al FMI ed alle lobby che lo sostengono.
      Ripeto è una guerra di religione: voi non convincerete me, io non convincerò voi.
      Lester Russell Brown, economista ed ambientalista statunitense di chiara fama mondiale, nonchè fondatore dell’Earth Policy Institute dice:
      “La prima cosa che guardiamo all’ Earth Policy Institute dove studiamo diverse forme di energia alternativa è il calcolo economico… La gente chiede: dovremmo convertirci al nucleare, o tornare al nucleare?
      Credo che negli Stati Uniti nessuno comperi più un reattore nucleare da 29 anni ormai… il costo delle tariffe elettriche di una centrale nucleare dovrebbe comprendere i costi per lo smaltimento delle scorie, il costo di un’assicurazione contro incidenti nucleari, il costo di
      costruzione e di smantellamento dell’impianto. Negli Stati Uniti abbiamo scoperto che il costo di smantellamento di una centrale è
      superore al costo di costruzione
      . Quando consideriamo la totalità dei costi, una centrale nucleare non esce nemmeno dalla scatola di
      montaggio: semplicemente non è competitiva… Negli Stati Uniti
      abbiamo 103 centrali nucleari, tutte vecchie di almeno rent’anni
      . Non esiste ancora una struttura di stoccaggio dei rifiuti permanente. Ma
      abbiamo investito 90 miliardi di dollari nello sviluppo di una struttura sotto lo Yucca, in Nevada… E’ un investimento di un miliardo di dollari a centrale, è straordinariamente costoso… Quello che cercano di fare gli operatori è scaricare i costi sui governi e quindi sulle tasse dei contrbuenti. Perchè sanno che se dovessero inserire i costi nelle bollette dell’elettricità, i consumatori non lo
      accetterebbero…”

    11. Renzo Riva scrive:

      I numeri non si lasciano torturare e le leggi della natura che sovrintendono ai vari campi: fisica, chimica ecc. che lo si voglia o no non sono state approvate a maggioranza e minoranza, e pertanto per certuni hanno il difetto di essere totalitarie e antidemocratiche; spero non ci sia qualcuno che voglia anche affibiare loro “fasciste” che centrerebbe come i cavoli a merenda.
      In altre considerazioni non voglio dilungarmi perché il tempo è prezioso, però dico: quando l’umanità sarà a secco come daremo agli individui la possibilità di vivere con standard qualitativi di vita e assistenza odierne?
      Ai soloni del solare l’ardua risposta.

    12. Pietruccio scrive:

      Quelli di Lester Russell Brown sono conti sbagliati. Adesso non ho tempo per riprenderli a spanne (ma conti alla mano) in modo da far vedre che sono una delle solite bufale. Intanto puoi guardarti questo (coi conti fatti un po’ per bene e parametrizzati, in modo che puoi anche vedre l’incidenza delle varie voci)

      http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf

      Buffo poi che proprio quelli che hanno bloccato con argomenti faziosi l’apertura di Yucca Mountain critichino il nucleare in USA e non solo: un po’ come se uno mettesse dello zucchero nel serbatoio della macchina di un suo concorrente e poi lo criticasse perchè ha la macchina non va. Non esistono problemi oggettivi a Yucca Mountain: prima hanno chiesto garanzie per 10000 anni, quando gli sono state date le ghanno chieste per 100000, adesso le vogliono per un milione. La realtà è che i politici della zona hanno paura di essere penalizzati dai propri elettori e il potenti media antinucleari continuano a sobillare la popolazione con argomenti faziosi, da comari, ma che sono proprio quelli che fanno presa sulla gran parte della popolazione.

      Credo che tu abbia ragione quando, invece, constati che il nucleare è in fase di stanca, e soprattutto nei paesi avanzati è in netto arretramento: tutto lascia pensare che il prossimo decennio sarà quello di una massiccia riduzione dell’energia prodotta dal nucleare perchè difficilmente i reattori in costruzione saranno in grado di soppiantare quelli che andranno in pensione, ma se fossi in te non sarei così contento: sarà il gas a vincere, non certo le rinnovabili col loro basso potenziale produttivo. Diciamo che lo schema Italiano (il gas che ha soppiantato il “nucleare che avrebbe dovuto esserci” più buona parte del petrolio: perchè questo ha fatto il referendum) sarà esportato in tutta europa e in USA. Risultato: aumento del rischio di uno shock energetico. Questo è il vero pericolo che corre l’umanità, non certo le scorie nucleari (che sono vetrificate o in forma ceramica) o gli incidenti nucleari (l’unico serio in un PWR è stato a Three Mile Island e fuori non è uscito niente!).

    13. Pietruccio scrive:

      Pluralismo dell’informazione su Rai3…

      RAI, AMBIENTEITALIA SU RAITRE ANCHE IL NUCLEARE: A MONTALTO DI CASTRO GIANNI MATTIOLI E MASSIMO SCALIA…

      unonotizie.it:80/4313-rai-ambienteitalia-su-raitre-anche-il-...

    14. egisto scrive:

      la maggior parte degli impianti saranno costruiti in paesi con governi dittatoriali e / o antidemocratici, i restanti pressoché tutti in paesi depressi economicamente

      E’ stupefacente la quantità di razzismo che trasuda da quest’affermazione del Sig. Franco. Per lui 3/4 del mondo sono dittatoriali, democratici o depressi economicamente (condizione che peraltro adesso tocca a tutti, senza distinzione). E’ inutile ricordargli che l’India è la più grande democrazia del mondo ed ha un’economia in piena espansione, che Canada, Giappone, Finlandia, Corea del Sud sono democrazie come e più dell’Italia. Che il Sud Africa di Nelson Mandela sarà il primo paese a costruire un reattore di quarta generazione. Che anche il Brasile ha un attivo programma nucleare e ha recentemente deliberato la costruzione del suo terzo reattore, che il nucleare si sta espandendo nei paesi BRIC, il futuro del mondo, perché sono questi paesi che più degli altri hanno bisogno di energia pulita, affidabile ed economica e non hanno soldi da buttare in energie rinnovabili e gas naturale e per i cittadini di questi paesi, come per i loro politici avere un’industria e una competenza nucleare è un motivo di orgoglio, visto che non hanno subito il lavaggio del cervello dei vari Lester Brown. Ci mancava un inno alla razza ariana che usa le fonti rinnovabili (in realtà con scarsissimo successo) o una battutina sugli zingari nucleari (bulgaria e Romania) ed eravamo a posto.
      Non è vero che il nucleare è fermo negli Stati Uniti: ci sono trenta centrali in progetto e se non si costruisce è solo perché la NRC non ha ancora autorizzato le tre tipologie di impianto di nuova generazione. Sfido io il Sig. Franco a comprare una macchina non omologata. D’altronde l’unico impianto nuovo entrato in funzione negli ultimi anni, Watts Bar 1, era di vecchia generazione ed aveva già la licenza. La verità è che sono le lobby verdi nel loro furore antinucleare che cercano di convincere i paesi emergenti a adottare le fonti rinnovabili, inaffidabili e costose, per portare soldi alle lobby del Nord Europa mettendo gravemente a rischio la vita futura delle nuove generazioni che non potranno contare su un’adeguata offerta di elettricità, elemento indispensabile della vita civile.

    15. Pietruccio scrive:

      Parole sante.

      Ho letto questi giorni una notizia molto preoccpante riguardo gli USA, e cioè che J. Rifkin sarebbe un collaboratore per la politica energetica di Obama. Possibile? Ti risulta?

    16. Egisto scrive:

      No, non mi risulta. Chu, il ministro dell’energia di Obama, è un sostenitore di lunga data dell’energia nucleare. Però credo che ragioni di opportunità e di correttezza politica stiano spingendo a tenere un atteggiamento di basso profilo e la NRC non sta certo lavorando speditamente per le licenze dei nuovi disegni di reattori (AP1000 e USEPR). La recente cancellazione di Yucca probabilmente significherà un nuovo impulso al riprocessamento, finora bloccato dalla “dottrina Carter”, quando ci si renderà conto che i problemi di proliferazione sono del tutto assurdi negli USA. Le utility nucleari si stanno preparando a cause miliardarie se non si risolverà la questione delle scorie. La legge difatti prevedeva che a fronte dei pagamenti delle utility, lo Stato dovesse costruire il deposito, ora questo non avverrà, si sono spesi miliardi di dollari dei consumatori e qualcuno dovrà o trovare una soluzione o pagare. D’altronde la soluzione Yucca non aveva problemi tecnici, ma solo opposizione NIMBY: ricordo che oltretutto si tratta di un sito interno al Nevada Test Site, ovvero già con un certo grado (basso) di contaminazione radioattiva dovuto agli esperimenti nucleari.

      Le idee di Rifkin sono prese in considerazione solo dal PD, la cui politica energetica è dettata da quelli di Legambiente, che non solo sono del tutto incompetenti, ma pretendono persino di essere scientifici. E lo dico da elettore di sinistra. L’idea della rete dell’idrogeno è ormai sbertucciata anche da molti ambientalisti perché si sono resi conto che si poteva fare solo col nucleare (produzione termochimica in reattori ad alta temperatura) non certo con le rinnovabili, anche se resta l’unica soluzione convincente di accumulo energetico, come sostenuto negli anni 70 da molti, in primis dal Prof. Marchetti.
      Rifkin ha fatto un mescolone mettendo assieme rinnovabili, idrogeno e internet, ma è del tutto evidente che si tratta di una cosa ridicola.

    17. Pietruccio scrive:

      Devo essermi perso una puntata. Io ero rimasto a luglio 2008 con il programma di stoccaggio delle scorie a Yucca per il 2017 e l’aumento dei costi a 90 mld di $ compresi cento anni di sorveglianza…

      Dal tuo post mi sembra di capire che abbiano deciso di lasciar perdere…

    18. Egisto scrive:

      X Petruccio

      neinuclearnotes.blogspot.com/2009/03/nobody-trips-over-mount...

    19. Edoardo scrive:

      Per Egisto:

      scusa ma non ho capito bene: Obama vorrebbe rinunciare al sito di Yucca Mountain?
      Avresti/e (anche per Pietruccio) pareri a riguardo?

    20. Egisto scrive:

      Si San Obama ha calato la scure sul monte di Yucca… come peraltro aveva promesso in campagna elettorale. Nessun motivo tecnico ma pura e semplice sindrome NIMBY.
      Che faranno ora gli americani con le loro 70.000 tonnellate di metalli pesanti esausti? non c’è alternativa che il riprocessamento.

    21. Egisto scrive:

      Segnalo questo botta e risposta tra Dacia Maraini e Chicco Testa sul nucleare:

      da Corriere della Sera del 10 marzo 2009, pag. 34

      di Dacia Maraini

      Si torna al nucleare. Decidendo per le scelte monumentali, contro scelte meno pompose ma più concrete e razionali: il grandioso ponte di Messina anziché le strade, gli acquedotti e le ferrovie che in Sicilia sono mostruosamente in ritardo e in condizioni pietose. Le centrali nucleari che comportano spese immense e mastodontiche costruzioni contro i più modesti ma sicuri investimenti sul solare o sull`eolico. Un argomento poco dibattuto, su cui si sofferma Angelo Baracca nel suo bel libro L`Italia torna al nucleare? è che le centrali producono solo energia elettrica. Ma l`elettricità costituisce un quinto dei consumi totali. Più dell`80% dell`energia che serve per trasporti e agricoltura non è elettrica. Quindi, anche costruendo venti centrali nucleari saremmo sempre costretti a importare petrolio e uranio. Anche la Francia, il paese d`Europa più nuclearizzato, importa petrolio, ancora più che l`Italia. Quindi chi dice che costruiamo centrali per renderci indipendenti dalle importazioni di combustibile fossile, mente, o dà fumo negli occhi. L`argomento cardine è che comunque le energie alternative non sarebbero sufficienti. La risposta è che se non si investe non c`è ricavo. La Spagna in un anno ha creato impianti eolici per 3500 megawatt, pari a due centrali nucleari e mezzo. E la Germania a sua volta produce più del 30% della sua energia attraverso il solare. Andiamo ai tempi di costruzione, che sono lunghi e ai costi che sono altissimi. Proprio nel nostro Paese, dove per costruire un pezzo di autostrada ci si mette dieci anni, cosa succederà con le centrali di cui ancora non sappiamo nemmeno dove dovrebbero essere impiantate? Si parla di 15 0 20 anni. Questo significa che quando sarà pronta la prima delle tante annunciate le tecnologie nucleari saranno già obsolete. Inoltre le centrali hanno bisogno di materiale (cemento e acciaio) raffinato e di grande qualità. In un Paese come il nostro in cui si scoprono continuamente imbrogli sul materiale per costruire case e scuole, dove la mano delle organizzazioni criminali si infila con tanta disinvoltura nei lavori pubblici, possiamo stare sicuri? Per non parlare delle scorie che nessuno sa dove seppellire, soprattutto in un Paese ad alto rischio sismico e geologico, ad alta densità di popolazione come il nostro. Ricordando che il plutonio per uso civile ha una durata di contaminazione che dura 24.360 anni. Se si osserva una carta delle centrali nucleari in costruzione si vede che solo la Bulgaria, l`Ucraina, la Finlandia e la Russia sono in procinto di costruirne di nuove. Tutti gli altri paesi, fra cui Germania, Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera, Svezia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca stanno intelligentemente investendo su energie rinnovabili e pulite. «La tecnologia nucleare francese, che da qualche anno ha difficoltà a scovare nuovi mercati - dice Emma Bonino - ha trovato l`Eldorado in Italia con la commessa di ben 4 nuovi-vecchi impianti». E ragionevole spendere venti miliardi di euro per produrre il 5% di energia del Paese?

      da Il Riformista del 13 marzo 2009, pag. 4

      di Chicco Testa

      Cara Dacia Maraini, ti sei avventurata sul Corriere in una critica all`energia nucleare. Potevi semplicemente dire che non ti piace. Non sarei stato d`accordo, ma si sa che agli scrittori non sono richieste particolari spiegazioni. Come a Celentano e a Le Grottaglie (giocatore della Juve che dice di giocare bene perché prega tutti i giorni. Agli juventini atei va bene così). Invece hai chiamato in tuo aiuto dati e numeri e hai definito, senza alcun dubbio, l`energia nucleare come «grande inganno». Solo che i tuoi dati sono palesemente non veri. Verosimili forse, categoria letteraria straordinaria. Verosimili, quindi, come i romanzi di Salgari. Ma, scientificamente e matematicamente, sono irrimediabilmente falsi. In Spagna, ci dici, in un anno hanno «creato impianti eolici per 3.500 MW, pari a due centrali nucleari e mezzo». Vero, anzi verosimile. Solo che i Megawatt non sono energia, ma potenza (vedi Aristotele). Ma noi consumiamo energia non potenza. E infatti quegli impianti possono produrre, in 12 mesi, al massimo 10 miliardi di chilowattora: il vento, infatti, anche in un Paese molto “arieggiato” come la Spagna (oceano Atlantico) soffia in media 3.000 ore l`anno. Due centrali nucleari di pari potenza invece lavorano circa 8.000 ore l`anno, e per di più giorno e notte senza la “volatilità” del vento, producendo 28 miliardi di chilowattora: quasi tre volte l`elettricità prodotta da una pari potenza eolica. Scrivi poi: «E la Germania a sua volta produce più del 30% della sua energia attraverso il sole». Magari! Farei i salti di gioia. Ma in realtà il contributo del solare in Germania, che pure è il Paese al mondo che ha installato più pannelli fotovoltaici, per un totale di circa 3.800 MW (20 volte l`Italia), è pari a meno dello 0,6% della sua energia elettrica e allo 0,1 % della sua energia complessiva. Dal 30% allo 0,6% riconoscerai che c`è una bella differenza. Almeno per la matematica, ma temo anche per la letteratura. Ma non basta. Solo Finlandia, Bulgaria, Ucraina e Russia, scrivi, sarebbero in procinto di costruire nuove centrali. Non è vero: nel mondo sono in costruzione 36 nuove centrali per circa 30.000 MW, non solo nei Paesi indicati dalla scrittrice, ma anche in Francia, Stati Uniti, Giappone, Sud Corea, Taiwan, Pakistan, Argentina, Sudafrica, India e Cina. Mentre hanno annunciato il ritorno al nucleare Paesi come Gran Bretagna, Svezia e Svizzera. Nessuno dice che il nucleare e la soluzione di tutti i nostri problemi energetici. Come nessuno dovrebbe dire che lo saranno l`eolico e il solare da soli. Tutte le strade vanno battute per risolvere il problema: avere energia in abbondanza (2 miliardi di persone ne sono prive), diversificata negli approvvigionamenti di materia prima, riducendo le emissioni di ogni genere, comprese quelle dei gas effetto-serra. Che bisogno c`è di falsare i dati di realtà e per contrastare una scelta che non si condivide? Sono sicuro che tu stai dalla parte di Galileo. Ma permettimi di dirti che usi i numeri come il cardinale Bellarmino. Infine. Anche a me non piace l`Italia che tu descrivi: quella che non sa smaltire i rifiuti e finire le opere pubbliche, che ruba sul calcestruzzo e favorisce le ecomafie. Solo che a me piacerebbe cambiarla. Tu, invece, la usi per giustificare la paralisi e l`impotenza. E poi sei sicura che sia più facile fare affari sporchi con il nucleare che con, per esempio, un impianto eolico? Chiedi in giro: avrai qualche amara sorpresa.

    22. Edoardo scrive:

      … E bravo il Barack. Ora sarà contento!
      Ci hanno battuto: in campo nucleare pensavo che l’incompita centrale di Montalto di Castro fosse il massimo dello spreco…Ora l’America ci batte alla grande!

    23. Renzo Riva scrive:

      Come diceva ieri l’ing. Prinzi, segretario del C.I.R.N., al convegno “Casambiente 2009″ in Villa Castelbarco a Vaprio d’Adda, sarà perché si vogliono tenere le scorie in superficie per poter utilizzare tutta la parte uranifera 238 nei reattori veloci e pertanto stoccarli definitivamente sarebbe uno spreco insensato di materiale riutilizzabile.
      Poi la scelta di non volerle stoccare definitivamente è dovuta anche a ragioni note solo alla parte dei militari.
      Forse potrebbe integrare il discorso anche Edoardo.

    24. Edoardo scrive:

      Poi la scelta di non volerle stoccare definitivamente è dovuta anche a ragioni note solo alla parte dei militari.

      Concordo su tutto quello che ha detto l’Ing. Prinzi. Magari l’affermazione che ho sopra riportato io l’avrei evitata perchè così dicendo i più hanno capito, anche se non è assolutamente così, che per le scorie non si vuol trovare un depositi definitivo solo per mantenere “combustibile” per l’uso militare. Tra l’altro quest’affermazione è stata ripresa e distorta dagli altri due intelocutori (uno pseudo ingegnere fortemente schierato politicamente e un militante di Legambiente) avvalorando il falso assioma nucleare civile = nucleare militare.

      P.S.: su questo forum è stato spiegato più volte sia tecnicamente che scintificamente che il nucleare civile non può essere trasfoirmato per scopi militari. Ch i ne dubito si vada a ricercare e rileggere le discussioni.

    25. Pietruccio scrive:

      “… Che bisogno c`è di falsare i dati di realtà e per contrastare una scelta che non si condivide? Sono sicuro che tu stai dalla parte di Galileo. Ma permettimi di dirti che usi i numeri come il cardinale Bellarmino. Infine. Anche a me non piace l`Italia che tu descrivi: quella che non sa smaltire i rifiuti e finire le opere pubbliche, che ruba sul calcestruzzo e favorisce le ecomafie. Solo che a me piacerebbe cambiarla. Tu, invece, la usi per giustificare la paralisi e l`impotenza. …”

      Ho trovato la risposta di Chicco Testa bellissima, semplice e chiara.

    26. Renzo Riva scrive:

      Pietruccio,
      con gente di sinistra come te e Bellaz89 potrei stare all’opposizione sereno.
      A Chicco Testa riconosco il coraggio di essersi liberato dell’ideologismo che lo permeava nel campo dell’energia mentre per altre questioni temo sia restato uomo d’apparato ma forse sarà il mio essere prudente che mi trattiene nel “pregiudizio”.

      Approfitto di questo spazio per Ringraziare Giampaolo Bottoni, presidente del C.I.R.N. della Lombardia e sua moglie Matilde, che ieri mi hanno ospitato a Milano e poi condotto al convegno al quale abbiamo unitamente partecipato.
      Ho colto altresì l’opportunità datami dalla competenza dell’ing. Bottoni, ricercatore in gioventù al progetto “Cirene”, per un ripasso sui reattori veloci e sull’opportunità di utilizzare la “fusione nucleare” quale produttore di neutroni che possono bombardare il non fissile Torio per la sua trasmutazione in uranio 235 fissile.

      Offro questa sua riflessione ai tecnici competenti che intervengono su questo forum che potranno approfondire il discorso tramite internet e segnatamente su “archivio nucleare” magari in un argomento di discussione apposito.

    27. Pietruccio scrive:

      X Renzo Riva

      Sono convinto che nel nostro paese, come numero, ci sia una netta prevalenza di brava gente, sia a destra che a sinistra.

      Ho l’impressione, purtroppo, che, per una qualche maledizione che non capisco, prevalgano le spinte ideologiche e irrazionali che fomentano delle contrapposizioni marcate e a volte feroci (anche fra persone dello stesso schieramento) il che impedisce quel clima costruttivo e quel patto sociale indispensabile a far crescere la nazione.

      Cosa centra il nucleare? Sarei pronto a scommettere che la superstizione antinucleare, insieme alla sindrome nimby, figlie di irrazionalità, ideologia e condizionamenti al limite del plagio di cui parlavo sopra, passeranno alla storia come uno dei momenti più bui di questa tendenza autodistruttiva del nostro paese.

      Adesso non ho tempo ma sono due le questioni i cui contorni mi appaiono con sempre maggior chiarezza e mi fanno credere che non sarà facile risolvere la cosa senza pagare un prezzo salatissimo, e lo sarà proprio per le classi più deboli che, per ironia della sorte, sono proprio quelle che spingono di più per cacciarci nel baratro.

    28. Renzo Riva scrive:

      Questa mail diretta da Bottoni a un suo amico mi è stata inviata per conoscenza.
      La pubblico perché penso sia opportuno si sappiano certe cose e che non rimangano solo fra gli addetti ai lavori.
      Ovviamente ai bambini, ai deficienti, ai subnormali ed agli squilibrati non si mattono in mano armi, veleni, materiali pericolosi per le ovvie considerazioni al riguardo; al massimo per certuni qualche vibratore o bambola gonfiabile.

      Testo

      Vorrei qualche info sul programma di sviluppo del nucleare civile in
      India…
      Mi sembra che stiano facendo GRANDI COSE.
      Ho trovato info sul reattore KAMINI, il primo reattore ad acqua leggera
      funzionante con il Torio… Piccolo reattorino ma concreto!
      http://en.wikipedia.org/wiki/KAMINI
      E poi… il reattore PFBR a sodio liquido da 500 MWe !!!! che dovrebbe
      entrare in funzione nel 2010 ( duemiladieci non venti o trenta o
      quaranta…)
      Elenco i link che ho trovato io:
      http://www.igcar.ernet.in/
      http://www.npcil.nic.in/
      http://en.wikipedia.org/wiki/PFBR
      hinduonnet.com/2005/09/07/stories/2005090704781300.htm
      thehindu.com/seta/2009/03/12/stories/2009031250061400.htm
      ingentaconnect.com/content/ind/ijnest/2007/00000003/00000001...

      Abstract:
      The 500 MWe Prototype Fast Breeder Reactor (PFBR) is under construction at
      Kalpakkam. It is a liquid metal sodium-cooled pool-type fast reactor with
      all primary components located inside a sodium pool. Fission heat is
      transferred to a secondary sodium system in an intermediate heat exchanger,
      which is in turn transferred to water in a Steam Generator (SG). The PFBR-SG
      is a vertical shell and tube-type heat exchanger with sodium in its shell
      side and water in the tube side. Flow-Induced Vibration (FIV) experiments
      were carried out in a water test loop on a 60-degree sector model to
      validate the design and also to qualify the component for plant operation.

      =========
      Vorrei sapere mooolto di piu’…. PER METTERRE QUESTI DATI NEL GOZZO ( O
      MEGLIO IN ORIFIZI INFERIORI PIU’ PUZZOLENTI MA DEGNI DI LORO ) AI xxxxxxTORI DI LEGAMBIENTE che hanno parlato ieri (15 marzo 2009) in Villa Castelbarco, via per Concesa, Vaprio d’Adda ….
      Dunque per loro gli indiani (dell’India ) sono in combutta con Berlusconi a
      volere centrali nucleari…. Temo che OBAMA porterà gli USA alla rovina ( già sono in viaggio…) se sperpererà i dollari che stampa ad altissimo
      ritmo, nel fotovoltaico e nell’eolico trascurando ANZI SABOTANDO ( COME GLI
      USA, GUIDATI DA PRESIDENTI BURATTINI DI OSCURE LOBBY, HANNO FATTO FINO AD ORA) il nucleare civile nel mondo….
      Grazie!

      Giampaolo Bottoni

    29. Renzo Riva scrive:

      Pietruccio,
      Mi dispiace non averti avuto ieri al mio fianco.
      Spero in altre occasioni.
      Per ora ti basti che non ho potuto “dialogare” al Festival dell’Unità” di Tavagnacco (UD) lo scorso mese di Agosto.
      Motivo?
      Dopo una mia presentazione di dati al comitato, tre componenti del Partito, riunito presso la CNA di Udine di cui il direttore mi aveva presentato in seguito ai miei intercorsi con lui sull’energia, il comitato stesso non mi ha invitato al dibattito sul tema.
      Forse per loro ero troppo politicizzato piuttosto che preparato.

    30. Renzo Riva scrive:

      L’ing. Romanello risponde a Bottoni

      Guardi non conosco i dettagli dello sviluppo nucleare indiano, mi pare Lei ne sappia piu di me.
      Posso solo dire che si prevede un fortissimo aumento della domanda di energia da quelle parti, e gli indiani certo non stanno a sentire certo Legambiente o Berlusconi: vogliono raggiungere i nostri standard. Punto e stop. E’ Perfettamente leggittimo e non potremo impedirlo. Quindi usano le riserve al meglio (il torio), e soprattutto puntano sui rettori veloci breeder col più alto breeding gain possibile (ovvero col minore tempo di raddoppio, loro autentica fissazione, ed il perchè si capisce!). Tanto è vero che per prevedere lo scenario mondiale correttamente qui all’FZK stiamo simulando un reattore a sodio ad altissimo conversion ratio.

      Quindi quelli di Legambiente possono dire tutte le fandonie che vogliono.
      I fatti li smentiscono e li smentiranno sempre più, come al solito. Tutto il resto è silenzio.

      Quanto a Obama: appartiene ad una certa corrente politico-ideologica, è ovvio che vada propagandando certe cose. Sa cosa temo? Che se le attua davvero fara sprofondare gli USA in una crisi economica senza precedenti, ed il suo successore, per salvare capra e cavoli dovrà inventarsi qualche altra guerra.
      Troppo visonario? Troppo pessimista? Non so, lo spero proprio. Lei come la vede? E ancora: come è andato lo ’scontro’ coi verdastri (come giustamente li chiama Renzo)?
      Saluti

      Vincenzo Romanello

    31. Renzo Riva scrive:

      Continua il dibattito fra Bottoni e Romanello

      Bottoni scrive:

      Interessantissimo !
      Comunque, almeno solo come elemento per contestare i verdastri alla Pecoraro
      che un tempo dicevano di aspettare che la fusione ( secondo loro non
      radioattiva ) diventi matura… la fusione calda ( NON radioattiva secondo
      loro) …. piu’ che reattori super-plutonigeni ( molto piu’ del
      superphenix ) io studierei un ciclo sinergico basato su reattori a fusione
      associati a reattori a fissione.
      I reattori a fusione servirebbero a produrre materiale fissile ( da torio
      naturale o da uranio impoverito ) mentre i reattori a fissione servirebbero
      a produrre trizio dal litio o dalla D2O.
      Da un punto di vista del bilancio energetico tutto diventerebbe piu’
      semplice perche’ ottenere molto piu’ del pareggio del bilancio dell’energia
      nei reattori a fusione e’ difficile !!! Mi sembra che ITER punti a produrre
      solo 30 o 40 volte l’energia necessaria a farlo funzionare e anche cosi’ la
      redditività dell’impianto sarebbe modesta mentre occorrerebbero reattori a
      fusione giganteschi, da 5 GWe ed oltre ( taglia del DEMO che chissa’ quando
      lo faranno…) per facilitare il contenimento del plasma che e’ tanto piu’
      controllabile quanto piu’ il reattore e’ gigantesco e… COSTOSISSIMO…
      Se invece la fusione servisse solo a fare tanto buon U233 …. schermando i
      neutroni veloci che escono inevitabilmente dal plasma…. ecco che si
      potrebbero costruire tantissimi bei reattori termici ad altissima
      temperatura, adibiti alla produzione dell’idrogeno. Il fatto che questi
      reattori non generano abbastanza fissile sarebbe ovviato dai reattori a
      fusione e naturalmente, per produrre il trizio necessario ai reattori a
      fusione basterebbe mettere il litio nei reattori a fissione o estrarlo dai
      reattori termici ad acqua pesante…
      Insomma…. la fusione sarebbe utilissima a produrre fissile e già ora
      abbiamo dei reattori a fusione non energivori ossia capaci di bastare a se
      stessi producendo almeno l’energia bastante a… farli funzionare per
      produrre U 233 o…il bombarolo Pu239….
      Per non stare a ribadire questi suggerimenti sopprimo le info personali
      della sua email indirizzata a me personalmente. Non vorrei essere preso a
      pesci in faccia per aver divulgato una email che credevo di natura tecnica
      ricevuta in risposta ad una questione tecnica da me sollevata. La signora,
      docente universitaria che tratta tutti come bambini dell’asilo, mi ha
      sgridato per violazione della privacy… QUALE PRIVACY se io avevo sollevato
      pubblicamente il tema e lei rispondeva ai quesiti da me posti e dunque io
      desideravo rendere partecipi gli altri di quella risposta ????
      Comunque, a parte le polemiche…. non trova che anche solo ipotizzare
      questo scenario sinergico tra reattori a fusione e reattori a fissione
      potrebbe servire, in un dibattito pubblico, a rintuzzare gli attacchi di
      quei somari ignorantissimi e presuntuosissimi di Legambiente ?
      Amike

      Giampaolo Bottoni

      P.S. Anche dal punto di vista logistico usare schermi di torio invece che
      leghe di piombo e litio per catturare i neutroni emessi dalla fusione mi
      sembra una cosa mooolto piu’ facile. Dunque l’uso sinergico di fusione +
      fissione abbrevierebbe molto i tempi per la realizzazione dei reattori a
      fusione perche’ …gia’ ora sappiamo fare reattori a fusione che all’incirca
      producano almeno l’energia che serve a farli funzionare… Sarebbe
      bellissimo, per me, riuscire a vedere un reattore a fusione di interesse
      industriale. Forse fino a 120 anni non riusciro’ a campare ma forse lei …
      puo’ sperare la stessa cosa e vedere avverato questo suo sogno…

    32. Pietruccio scrive:

      La fusione al momento la vedo piuttosto dura, anche solo applicata alla produzione di materiale fissile.

      Adesso credo che il problema n.1 in italia sia ripartire con la tecnologia nucleare che non vuol dire costruire 4 EPR (magari facendosele fare al 95% dai francesi), ma mettere in moto una macchina gigantesca fatta di enti di controllo e ricerca, scuola e università, competenze, industria e un modo del tutto particolare di produrre e lavorare, impianti e sistemi di trattamento dei rifiuti radioattivi, sistema di trasporto, siti di stoccaggio provvisorio e definitivo.

      Solo con queste basi, che non possono certo essere improvvisate, ma che hanno bisogno di essere consolidate per decine di anni, si può pensare di puntare allo sviluppo di soluzioni nuove in ambito nucleare.

    33. Pietruccio scrive:

      A proposito di informazione faziosa leggevo l’intervento di Mattioli su Greenreport

      greenreport.it:80/contenuti/leggi.php?id_cont=18559

      dove facevano la solita attività di propaganda che consiste, più o meno, nel lanciare una secchiata di cattiverie nuove alla settimana, che vengono poi riprese da tutti gli altri che citandosi fra di loro danno credibilità.

      Ricordo bene che già all’epoca di Three Mile Island facevano quel giochetto per cui l’ipotesi (di un tecnico) di accumulo di un po’ di idrogeno nel cielo del vessel diventò, con le solite manipolazioni, l’incubo dell’attesa che l’idrogeno accumulato sul cielo del reattore esplodesse portando si via mezzo mondo.

      Quest’oggi il “simpatico” fisico dell’università romana, alle solite considerazioni aggiunge la chicca secondo cui l’ICRP nella raccomandazione 103 confermerebbe la cosiddetta teoria LNT che in pratica afferma che la radioattività è altrettanto pericolosa anche a basse dosi. Testuali parole citate dall’articolo e riprese dall’ICRP: “…dosi comunque piccole di radiazioni, aggiungendosi al fondo naturale di radioattività, possono causare eventi sanitari gravi ai lavoratori e alle popolazioni…”

      Morale: non ci si salva.

      Traduzione della teoria LNT con un esempio pratico su cose che conosciamo bene:
      a)- appurato che se uno si beve due litri di grappa muore
      b)- si deduce che ogni due litri di grappa ho un morto
      c)- quindi se 100 persone bevono ciascuna un bicchierino di 20 cc di grappa, avrò, in base alla teoria LNT, in media, un morto

      Chiaramente l’esempio che faccio è paradossale e non del tutto appropriato perchè la grappa uccide per un danno diciamo “somatico” mentre il legame fra radioattività e tumore è di tipo statistico ed è accertato per alte dosi, quindi si tratta di capire se e quanto questo legame esiste anche alle basse dosi: tipicamente sotto i 100 mSv.

      La cosa che mi interessa, però, è nel fatto che come al solito, andando a scavare, tanto per cambiare, ci si rende conto che quei signori hanno il vizietto di rivoltare la frittata.

      Mi risulta che in UE siano in corso delle ricerche un po’ approfondite sugli effetti della radioattività a basse dosi la quale non ha mai dato effetti patogeni misurabili (cioè, a quanto pare non fa niente). Siccome l’affermazione attribuita dall’articolo all’ICRP mi sembrava del tutto azzardata per un ente ufficiale in assenza totale di prove, sono andato a prendere il testo originale in italiano della raccomandazione ICRP-103 e… cosa scopro?

      http://www.airm.it/_images/icrp103.pdf

      Al punto 36) si dice che LNT è solo un riferimento prudenziale:
      ” … L’utilizzo del cosiddetto modello lineare-senza-soglia (linear-non-threshold, LNT) è considerato dalla Commissione il miglior approccio pratico per gestire il rischio derivante
      dall’esposizione alle radiazioni e adeguato al ‘principio di precauzione’ … La Commissione ritiene che il modello LNT rimanga una base prudente di riferimento per la radioprotezione a basse dosi e a bassi ratei di dose…”

      Al punto 66) chiarisce che:
      “… la Commissione sottolinea che mentre il modello LNT rimane un elemento scientificamente plausibile nel suo sistema pratico di protezione dalle radiazioni, è improbabile che informazioni biologiche/epidemiologiche atte a verificare senza ambiguità l’ipotesi che sostiene il modello, possano essere acquisite in un prossimo futuro. A causa di questa incertezza sugli effetti sanitari delle basse dosi, la Commissione giudica che non è appropriato, ai fini delle programmazioni di sanità pubblica, calcolare il numero ipotetico di casi di cancro o di malattie ereditarie che potrebbero essere associati con dosi molto piccole di radiazioni ricevute da un gran numero di persone durante periodi di tempo molto lunghi …”

      Al punto 67):
      “… le attuali incertezze sui meccanismi e sulle conseguenze cancerogeniche dei citati processi sono troppo grandi perché si possano mettere a punto delle valutazioni pratiche…”

      TRADUZIONE: il modello LNT viene adottato a scopo prudenziale ma NON si può certo affermare che abbia una qualche validità scientifica visto che non è possibile vedere alcun danno prodotto sulla salute dalla radioattività a basse dosi. Cioè l’esatto opposto di quello che sostiene Matteoli.

      ______________

      Anche degli effetti a basse dosi ne avevamo gia discusso. Mi è rimasto questo link interessante sulla possibile risposta positiva al processo adattivo (ormesi)

      www-1.unipv.it/webgiro/ricerch/Pubblic/04-RiDanni-04-FisMedc...

    34. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      Infatti Pietruccio, gli esempi che citi tu io li ho esposti per anni (facendo, tanto per citarne uno semplice ed alla portata di tutti, quello del picchettio del dito o della martellata), ma niente da fare: si continua a propagandare il principio di linearita’ SENZA SOGLIA: una vera bestemmia scientifica, contraria a qualsiasi logica e piu’ banale osservazione.
      I casi sono due, cari concittadini:
      - o questi personaggi sono del tutto incompetenti
      - o questi personaggi sono del tutto disonesti

      Tertium non datur. Secondo me.

    35. Edoardo scrive:

      Quei due ASINI SCHIERATI POLITICAMENTE di Mattioli e Scalia sono quasi trent’anni (già dal 1975 quando, facendo eco agli strilli di Democrazia Proletaria, fu autorizzato l’iter per la costruzione della centrale di Montalto) che importunano con le loro tesi sbagliate e faziose.

      Sarebbe che anche loro andassero in pensione!

    36. Renzo Riva scrive:

      In pensione li hanno mandati gli elettori che non li hanno più mandati a far danno nel parlamento italiano.
      Ora dobbiamo stare attenti ai vari detrattori del nucleare ma molto favortevoli agli affari delle energie alternative.
      Tanto per dire in AN Altero Matteoli ex-ministro dell’ambiente che tuonò contro il nucleare e spingeva per gli affari delle pal(l)e eoliche continuando la trafila di Edo Ronchi.
      Purtroppo non è più scaricabile la conferenza stampa di Daniele Capezzone e Carlo Ripa Di Meana, del 12 Febbraio 2004, di cui al seguente link, dove denunciavano le commistioni e gli interessi dei Verdi nell’”affaire” dell’eolico.

      radioradicale.it/scheda/170977/energia-eolica-conferenza-sta...

      Per non parlare poi dei vari governatori del cdx che dichiarano con il sardo Cappellacci: dovranno passare sul mio corpo per installare le centrali nucleari in Sardegna; con Tondo, Friùli Venezia Giulia: Parteciperemo alla costruzione del secondo reattore a Krsko (Slovenia); pochi giorni dopo smentito dai responsabili sloveni che non passa loro neanche per la capa di mettersi assieme in affari con i politici italiani friul-giuliani.

      Ultima chicca qualcuno che vorrebbe andare ad installarle in Albania, portando colà l’appetibile affare dell’opera che in pratica è l’80% nell’incidenza del costo del kWh prodotto.
      Tant’è, per dirla alla maniera maoista: tanta è la confusione sotto il cielo …

    37. Edoardo scrive:

      pochi giorni dopo smentito dai responsabili sloveni che non passa loro neanche per la capa di mettersi assieme in affari con i politici italiani friul-giuliani.

      Perchè?
      Per razzismo contro gli italiani? La centrale di Krsko è stata costruita grazie alla collaborazione della Westinghouse altrimenti gli sloveni non come avrebbero fatto… che ora si mettano a fare i geni, mi pare una cosa assurda!

    38. Egisto scrive:

      Caro Riva,

      l’affare dell’eolico dal 2004 ad oggi ha assunto connotazioni ben peggiori. Chi vive nel nord italia non ha la più pallida idea dell’assalto che sta subendo il territorio italiano grazie alla commistione tra affaristi delle pale, pseudo-ambientalisti alla greenreport, e sindaci assetati di royalties. Le denunce di Sgarbi sono solo il picco dell’iceberg…

    39. Pietruccio scrive:

      Satmattina parlando con dei colleghi vengo a sapere che di nuove (almeno per me) e insospettate… bufale.

      casasalute.it/gestione/uploadFiles/EnergiaGratisLibert%C3%A0...

      http://www.youtube.com/watch?v=d3tj9z7n4hI

      ecc…

      Ho capito, oltretutto, che sta montando una qualche leggenda in cui usano il nome del grande fisico-ingegnere Nikolai Tesla per dimostrare non so bene cosa…

      Ma cosa sta succedendo?
      Stanno impazzendo tutti?
      Nessuno conosce più i principi della termodinamica?
      E’ colpa di noi insegnanti di fisica?
      E’ colpa mia? Non so perchè, ma mi sento un po’ colpevole. Il fatto che si parli in internet di cose così significa che c’è qualcosa, nell’istruzione scientifica di questo paese, che non funziona.

    40. Pietruccio scrive:

      Altra chicca antinucleare, questa volta a opera di un certo Emanuele Bigi che intervista Marco Bersani (da non confondere con l’ex. ministro Pierluigi) che ha scritto il libro dal simpatico titolo “Nucleare: se lo conosci lo eviti” pubblicizzato, promosso, sostenuto e chi più ne ha più ne metta, da una moltitudine biblica di luoghi e siti fra cui anche qui

      no-nuke-no-ogm.blogspot.com/2009/03/marco-bersani-il-nuclear...

      nella sezione dall’etichetta: ” La parola agli esperti, Nucleare” !?
      Ironia della sorte … visto che l’esperto Marco, in questo caso, è un laureato in filosofia: evidentemente per essere considerati esperti in tema di energia basta essere ferocemente contrari al nucleare.

      Nell’intervista si riporta, fra una cattiveria e l’altra, l’affermazione

      “se è vero che gli impianti non emettono CO2 è altrettanto vero che un KW prodotto attraverso tutta la filiera nucleare corrisponde a un KW prodotto attraverso il gas. Non lo dico io ma il Massaciusset Tecnology Institute …”

      e così sono andato a vedere se c’era un documento che confermasse cotale azzardo espresso dal prestigioso MIT visto che non sono poche le osservazioni che si potrebbero fare in antitesi a riguardo.

      Di documenti del genere non ne ho trovati (l’amico non cita la fonte precisa), ma in compenso ne ho trovato uno del 2003 che, pur non essendo certo un documento di promozione del l’energia atomica che viene criticata per gli elevati costi (anche questo contestabile) e per altri problemi, ne richiede l’adozione proprio per l’importante ruolo che dovrebbe rivestire nel contenimento dell’effetto serra.

      http://web.mit.edu/nuclearpower/pdf/nuclearpower-full.pdf

      The Future of Nuclear Power
      AN INTERDISCIPLINARY MIT STUDY del 2003

      “We believe the nuclear option should be
      retained, precisely because it is an
      important carbon-free source of powerâ€

      Possibile che quelli del MIT si contraddicano fino a questo punto?
      Oppure sarà il filosofo che cita a vanvera istituti prestigiosi per avvalorare le proprie tesi (non riuscendo a sostenerle in altro modo)?

    41. Renzo Riva scrive:

      Sono almeno tre anni che conosco questo sito ed oggi lo segnalo:

      http://www.ambientevita.it/

      ambientevita.it/trenitalia_sperimenta_il_treno_ad_energia_so...

      Ecco la chicca della MASSIMA INCOMPETENZA

      12-11-2004 12:35
      TRENITALIA SPERIMENTA IL TRENO AD ENERGIA SOLARE

      Arriva il treno all’energia solare. Trenitalia, l’aziende delle Ferrovie dello Stato che gestisce il materiale rotabile, sta sperimentando con successo delle innovative carrozze ferroviarie dotate di pannelli fotovoltaici in grado di fornire l’energia necessaria alla ricarica degli accumulatori di bordo. Il sistema consente il funzionamento dell’illuminazione e dell’aria condizionata senza attingere energia dalla rete. Se fosse replicato sulle migliaia di carrozze ferroviarie circolanti in Italia, porterebbe ad un risparmio energetico davvero considerevole e ad una forte riduzione delle emissioni inquinanti. Senza contare che in questo modo gli accumulatori aumentano la loro durata del 20%, con ulteriori risparmi economici e un pericolo in meno per l’ambiente, visto che una volta esauriti diventano rifiuti pericolosissimi. L’iniziativa, che prevede due anni di sperimentazioni, fa parte del programma sperimentale “Treno Verde” per la riduzione dei consumi e dell’inquinamento legati al trasporto ferroviario, e rientra nell’ambito del progetto PVTRAIN, cofinanziato dall’Unione Europea.

      COME DIREBBE L’ING. ROMANELLO:

      I casi sono due, cari concittadini:
      - o questi personaggi sono del tutto incompetenti
      - o questi personaggi sono del tutto disonesti

      Tertium non datur. Secondo me.

    42. Egisto scrive:

      Non lo dico io ma il Massaciusset Tecnology Institute

      Questa è bellissima, forse l’espertone si riferiva ad un istituto di riposo dove sta sua nonna a Massaciuccoli (LU)

      Lo studio in questione l’ho letto anche io (tra l’altro se non ricordo male tra i firmatari risulta anche Chu attuale ministro di Obama) e trova un costo per il KWh nucleare leggermente superiore a quello dei fossili (cosa peraltro plausibilissima con determinate assunzioni): ma stiamo parlando di costi del gas a livello di quelli del 2002-2003!!!, non a quelli di quest’estate. Se pensiamo ad aumenti dei prezzi dei fossili come probabili, lo studio non lascia dubbi.

      E’ comunque uno degli studi più citati dalla cricca antinucleare che conta sul fatto che nessuno lo legga, perché è evidentemente un report del tutto favorevole all’energia atomica.

    43. Edoardo scrive:

      Il famoso MIT (Massaciusset Tecnology Institute) commissionò nel 1972 gli studi che portarono alla stesura del libro “I Limiti dello sviluppo” preso poi come “Bibbia” ambientalista e, sopratutto antinucleare, da quei fessi del Club di Roma e dal Dott. Ugo Bardi.
      Tale opera, come detto è ripetuto fino alla noia nelle discussioni precedenti, era fondata su dati errati e falsati ad arte (es.: mercurio, oro e argento finiti entro il 1985, petrolio entro il 2000, rame entro il 1990 ecc)
      Anche sul libro di storia contemporanea Camera Fabietti (ed. 1986 - 1995) riportava che l’opera era piena di falsità ed errori enormi (smetiti poi anche dalla realtà dei fatti)

      Conclusioni: “MIT SE LO CONOSCI LO EVITI”

    44. Pietruccio scrive:

      L’esperto colpisce ancora e sempre più “duro”. Ma quante di queste frecce avrà ancora al suo arco?

      aostasera.it:80/articoli/2009/03/20/9162/nucleare-se-lo-cono...

      “L’energia riguarda anche il nostro modello di organizzazione sociale. Se decido che l’energia di riferimento è quella nucleare, fatta di pochi e grandi impianti, gestiti e controllati da poche persone, significa che opto per un sistema sociale di tipo totalitarioâ€

      “Basti ricordare che la Francia, il paese europeo maggiormente nucleare, utilizza il 40 per cento delle sue acque per raffreddare le centrali. I nostri vecchi impianti sorgevano perlopiù lungo il Po. Ora, lungo il fiume più grande d’Italia non ne potranno sorgere di nuove, se ne costruissero anche solo due lo prosciugherebberoâ€.

      ————————-

      Della serie “Il sonno della ragione genera mostri” - Goya

    45. Edoardo scrive:

      “Basti ricordare che la Francia, il paese europeo maggiormente nucleare, utilizza il 40 per cento delle sue acque per raffreddare le centrali.

      MENZOGNACCIA! Come accennato una volta da Pietruccio e come spiegatomi da un Ingegnere dell’Enea, per chi non lo sapesse le centrali nucleari non consumano acqua: questa entra, va in circolo raffreddando ciò che occorre (tramite gli scambiatori del circuito secondario e quindi non viene contaminata) ed viene riscaricata nel fiume, mare o bacino un po’ più calda (non ricordo se circa 5 gradi in più, magari Pietruccio correggimi) perchè la centrale di autorregola da sola (per esempio, usa tanta acqua a seconda dell’autività della turbina) e poi, se il Po non fosse ideoneo, c’è il mare (es. Montalto, Termoli, ecc.)

    46. Edoardo scrive:

      Se decido che l’energia di riferimento è quella nucleare, fatta di pochi e grandi impianti, gestiti e controllati da poche persone, significa che opto per un sistema sociale di tipo totalitarioâ€

      Secondo questa logica allora siamo in pieno “ventennio”: i petrolieri, le banche, chi produce software ed hardware, i supermercati, le assicurazioni, i consigli di amministrazione di ogni azienda e via dicendo… anche qui il controllo è in mano a poche persone ma non mi pare che viviamo in una dittature….
      Domada: Allora Fanfani, quando costituì l’Enel nel 1962 era un fascista?

    47. Edoardo scrive:

      Spiacente per gli errori di battitura.

    48. Pietruccio scrive:

      Infatti l’acqua di raffreddamento del condensatore semplicemente passa riscaldandosi al massimo di una decina di gradi: la temperatura dipende dall’energia che deve smaltire la centrale (circa i 2/3 del calore prodotto) e dalla portata dell’acqua. Maggiore è la portata minore sarà l’incremento di temperatura della stessa. Se il riscaldamento viene ritenuto incompatibile dalle esigenze ambientali (ricordiamoci che per una centrale atomica si fanno studi molto più dettagliati di un normale VIA per mezzo di un documento che si chiama “rapporto preliminare di sicurezza”) allora si ricorre alle torri di raffreddamento che prelevano l’acqua e facendola evaporare: possono così smaltire il calore con portate molto inferiori (circa 60 volte meno). Se ancora non bastasse si può ricorrere a scambiatori di calore a secco che smaltiscono il calore direttamente in aria (senza bisogno di avere portate d’acqua a disposizione).
      Riporto l’esempio di una centrale proposta in Svizzera (dove non c’è il mare ed evidentemente la portata del fiume è insufficiente), pag. 7 del depliant

      “Il raffreddamento avviene mediante una torre di raffreddamento
      praticamente senza emissioni di vapore, in cui l’acqua di
      raffreddamento riscaldata viene nuovamente raffreddata, a ricupero,
      mediante immissione di calore nell’atmosfera…”

      atel.eu/it/images/Praesentation_Niklaus_20080610_it_tcm64-48...

      ______________________

      Interessante anche la coerenza dell’esperto che in quanto filosofo ci si potrebbe aspettare fosse almeno ferrato in storia:
      dopo aver detto che il nucleare porta a un sistema totalitario, cita la Francia come paese più nuclearizzato d’europa…



      è infatti noto a tutti che la Francia sia una feroce dittatura…

    49. Pietruccio scrive:

      Come al solito non mi prende i post
      __________________________________

      Interessante anche la coerenza dell’esperto che in quanto filosofo ci si potrebbe aspettare fosse almeno ferrato in storia:
      dopo aver detto che il nucleare porta a un sistema totalitario, cita la Francia come paese più nuclearizzato d’europa…
      …
      …
      …
      è infatti noto a tutti che la Francia sia una feroce dittatura…

    50. Pietruccio scrive:

      Infatti l’acqua di raffreddamento del condensatore semplicemente passa riscaldandosi al massimo di una decina di gradi: la temperatura dipende dall’energia che deve smaltire la centrale (circa i 2/3 del calore prodotto) e dalla portata dell’acqua. Maggiore è la portata minore sarà l’incremento di temperatura della stessa. Se il riscaldamento viene ritenuto incompatibile dalle esigenze ambientali (ricordiamoci che per una centrale atomica si fanno studi molto più dettagliati di un normale VIA per mezzo di un documento che si chiama “rapporto preliminare di sicurezzaâ€) allora si ricorre alle torri di raffreddamento che prelevano l’acqua e facendola evaporare: possono così smaltire il calore con portate molto inferiori (circa 60 volte meno). Se ancora non bastasse si può ricorrere a scambiatori di calore a secco che smaltiscono il calore direttamente in aria (senza bisogno di avere portate d’acqua a disposizione).

    51. Pietruccio scrive:

      “Il raffreddamento avviene mediante una torre di raffreddamento
      praticamente senza emissioni di vapore, in cui l’acqua di
      raffreddamento riscaldata viene nuovamente raffreddata, a ricupero,
      mediante immissione di calore nell’atmosfera…â€

      atel.eu/it/images/Praesentation_Niklaus_20080610_it_tcm64-48...

    52. Pietruccio scrive:

      Infatti l’acqua di raffreddamento del condensatore semplicemente passa riscaldandosi al massimo di una decina di gradi: la temperatura dipende dall’energia che deve smaltire la centrale (circa i 2/3 del calore prodotto) e dalla portata dell’acqua.

    53. Pietruccio scrive:

      Maggiore è la portata minore sarà l’incremento di temperatura della stessa. Se il riscaldamento viene ritenuto incompatibile dalle esigenze ambientali (ricordiamoci che per una centrale atomica si fanno studi molto più dettagliati di un normale VIA per mezzo di un documento che si chiama “rapporto preliminare di sicurezzaâ€) allora si ricorre alle torri di raffreddamento che prelevano l’acqua e facendola evaporare: possono così smaltire il calore con portate molto inferiori (circa 60 volte meno)

    54. Pietruccio scrive:

      Se il riscaldamento viene ritenuto incompatibile dalle esigenze ambientali allora si ricorre alle torri di raffreddamento che prelevano l’acqua la fanno evaporare: possono così smaltire il calore con portate molto inferiori (circa 60 volte meno)

    55. Pietruccio scrive:

      Mi scuso per le prove. Non capisco cos’è che mi blocca i post.

    56. Edoardo scrive:

      Per Pietruccio:

      basterebbe anche allo scopo anche un invaso artificiale?

    57. Pietruccio scrive:

      Nel rapporto preliminare si fa lo studio della situazione ambientale: bisogna infatti garantire che i rilasci termici della centrale siano sopportabili e stimarne le conseguenze. Il calore che viene ceduto a un fiume ne scalda l’acqua che torna in equilibrio dopo un certo numero di km, nel caso si scarichi in mare o in un lago bisogna vedere di quanto si scalda l’acqua e dove. Quello che non viene ritenuto accettabile va scaricato con le torri che, come dicevo, possono essere a evaporazione o a secco in modo che il calore vada direttamente in aria.

      L’impatto ambientale in questo senso è innegabile: una EPR che produce 12.5 TWh/anno con un rendimento diciamo del 37% deve scaricare in acqua o in aria 12.5*(1-0.37)/.37=21.3 TWh pari a 77E15 J (cioè 77 PJ): non sono pochi. A spanne non ti saprei dire quanto dovrebbe essere la capacità di un invaso (i metri cubi), la superficie e i tempi di ricambio per evitare i rischi di “eutrofizzazione” (in parole povere il corpo idrico marcisce), ma è proprio per cose come questa che serve la valutazione di impatto ambientale.

      Per avere una idea delle dimensioni immaginiamo che quell’energia venga scaricata tutta nel lago di garda che fa 49 km cubi, cioè 49E12 kg. Trascurando l’effetto importante del ricambio (27 anni), e soprattutto quello dell’evaporazione e degli scambi di calore con l’aria e i fronti rocciosi, ci sarebbe in un anno un incremento di temperatura di 77E15/4186*49E12 = 0.034 gradi, cioè 3.4 gradi ogni cento anni: in pratica verrebbero abbondantemente smaltiti dai processi che ti ho detto (ricambi, evaporazione ecc…) e una centrale anche formata da diversi reattori non modificherebbe di una virgola la temperatura dell’acqua del lago, ma creerebbe solo fenomeni locali dipendenti da forma, dimensioni e localizzazione delle opere di presa e rilascio dell’acqua di centrale.

      In un anno, assumendo i seguenti parametri, il sole riversa sul lago circa
      Albedo 8% (quindi trattenuta il 92%)
      Superficie lago 368 km^2 = 3.68E8 mq
      Irraggiamento medio solare circa 170 W = 1.7E2 W
      Secondi in un anno 3600*24*365 = 3.15E7
      Q = 0.92*3.68E8*1.7E2*3.15E7 = 1.8E18 J
      cioè l’equivalente di 1.8E18/77E15 = 23 reattori EPR

    58. Pietruccio scrive:

      Edoardo - ti ho risposto, ma come al solito mi ha bloccato il post (dicevo che la cosa è piuttosto complicata)

      Se puoi prova a mandare una mail tu all’amministratore perchè mi pare non riceva neanche più le mie mail

    59. Egisto scrive:

      Segnalo il nuovo blog di Chicco Testa sul nucleare:

      http://www.newclear.it/

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