Turismo nucleare
5 Ottobre 2007 di AmministratoreSul “Corriere della Sera” del 29 settembre c’era un articolo di Ennio Caretto sul cosiddetto “turismo nucleare“.
Infatti soprattutto negli USA sta prendendo piede l’ interesse di visitare quei luoghi (spesso un tempo off-limits) in cui sono avvenuti episodi della storia recente e che stanno andando ora a formare il “nuclear trail” (sentiero nucleare), composto da siti quali:
- il “B Reactor” di Hanford (nello stato di Washington) presso l’ impianto che produsse il plutonio per la prima bomba atomica sperimentata nel Nuovo Messico.
- il “Trinity Site” vicino ad Albuquerque (nello stato del Nuovo Messico) dove è’ stato assemblato poi fatto esplodere il “Trinity Device”, ovvero la prima testata ad implosione
- il parco dei missili “Minutemen” (nello stato del Sud Dakota)
- l’ ex base dell’ aeronautica militare “Larsen” (nello stato di Washington)
- il poligono misilistico di White Sands
- i bunker antiatomici, tra cui spicca il “”White Sulphur Springs” (nello stato del West Virginia) dove si sarebbero dovuti rifuggiare tutti i parlamentari americani del Congresso e i loro collaboratori (poteva opsitare circa mille persone per due mesi)
Altri impianti che hanno fatto la storia (come i laboratori di Los Alamos o i laboratori Sandia) sono ancora chiusi al pubblico essendo ancora in funzione.
5 Ottobre 2007 alle 14:44
Premetto di non aver letto l’articolo suddetto, ma vorrei puntualizzare che il Trinity Site (localizzato all’interno del White Sands Missile Range), non e’ il luogo “dove si producevano missili e bombe atomiche”, ma bensi’ e il luogo dove e’ stato assemblato ed esploso il Trinity Device, ovvero la prima testata ad implosione.
m
5 Ottobre 2007 alle 17:32 Commento ufficiale dello Staff
Marco grazie per la precisazione
6 Ottobre 2007 alle 11:06
Si, le bombe si studiavano a Los Alamos e si assemblavano (tipicamente) nell’impianto Y-12 di Oak Ridge (nel Tennessee) - impianto che ho visto.
L’iniziativa sarebbe interessante, ma evidentemente di carattere ‘bellicoso’. Sarebbe meglio far vedere fabbriche di combustibile, reattori in esercizio, depositi di scorie per educare correttamente la popolazione alla tematica dell’energia…
6 Ottobre 2007 alle 21:18
Caro Vincenzo,
nell’impianto Y-12 di Oak Ridge, come sai, non venivano assemblate le testate ma bensi’ separato U235 mediante il processo di separazione elettromagnetica (e prodotti anche composti deuterati di Li6).
Le testate venivano fisicamente assemblate vicino ad Amarillo, in Texas, alla Pantex Plant, adesso utilizzata anche per lo smantellamento delle stesse. Fino al 1984 anche Los Alamos aveva la capacita’ di fabbricare ed assemblare ordigni usati nei test.
m
7 Ottobre 2007 alle 01:44
No, caro Marco, non credo: l’Y-12 ha un reattore tipo quello di Hanford (ma piĂą piccolo) per la produzione del plutonio (che ho visto di persona), e gli impianti di arricchimento dell’uranio. Inoltre oggi dispone di acceleratori di particelle per esperimenti scientifici di interesse generale; durante la seconda guerra mondiale divenne ‘famoso’ in ambiente militare USA per i suoi calutroni e per aver fornito l’esplosivo per la bomba di Hiroshima.
Durante la guerra fredda però è divenuto anche un centro di assemblaggio di ordigni(a Los Alamos li studiano, lo so da fonte affidabile), come puoi intuire anche dal seguente link:
http://www.y12.doe.gov/about/factsheet.php
7 Ottobre 2007 alle 20:15
Non e’ che voglio contraddirti, pero’ ogni laboratorio aveva (ha) un suo compito specifico, Nel caso di Oak Ridge, l’assemblaggio della testata non rientra(va) nel suo ambito. Il fatto che ci sia un reattore non significa nulla, e lo sai. La Spallation Neutron Source ed ORELA ne sono l’esempio lampante.
In ogni caso ti consiglio di dare una occhiata qua:
http://www.brookings.edu/fp/projects/nucwcost/sites.htm
m
8 Ottobre 2007 alle 00:58
Dici bene, non rientraVA ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, dopo sembrerebbe proprio di si invece (almeno così mi risulta)…
8 Ottobre 2007 alle 10:57
Sul piano tecnico non sono informato ma sono d’accordo con L’ing. Romanello: meglio il “turismo” negli impianti nucleari civili che, mi hanno riferito, sono molto interessanti (spero di aver l’occasione anch’io un giorno)
Il nucleare militare m’interessa di meno.
8 Ottobre 2007 alle 10:58
“E” sono io.
Non avevo digitato tutto il nome.
Saluti.
11 Aprile 2008 alle 03:51
in Spagna sono a 8000MW in Italia solo 500 MW eppure abbiamo una superfice
marina superiore ed adatta a produrre energia eolica .
Berlusconi vuole energia dal carbone , vuole farci morire
tutti di cancro , gli ambientalisti dicono che cosi non verranno turisti
e neppure zanzare .
i nostri politici sono impazziti non sfruttano la opportunita di avere
l’energia pulita da un paese che puo dare almeno il 49 per cento del
fabbisogno con l’eolico , la spagna comunista e laica ha realizzatu
quasi 80 per cento di energia nazionale , l’ Italia invece solo il 20 per
cento con il risultato che dobbiamo importare petrolio e carbone
facendo che nonostante commercio e industria tirano bene a causa
del negativo del petrolio siamo diventati ultimi in Europa per ricchezza
pro capite .
infine non bisogna dimenticare che i paesi emergenti come Cina ed India
fanno le guerre come in Nepal per avere la egemonia del carbone .
noi siamo reduci da una guerra infinita in Iraq non possiamo fare guerre
per tutto il pianeta quando senza guerre possiamo ottenere la nostra energia -.
Berlusconi in 5 anni di buon governo ci ha fatto diventare ultimi in Europa
per ricchezza pro capite solo lui e la cordata cattolica che mette i soldi
nelle banche Vaticane si sono arricchiti , l’unica cosa buona che ha fatto
con la bocca è il terzo ponte sullo stretto di Messina realizato con cemento
di prima qualitĂ .
Divulga questo email contribuisci a difendere i tuoi interessi di Italiano
se non vuoi che ci finisca come l’ex Iugoslavia divisa in in piccoli
territori autonomi venduti alle multinazionali straniere se sei
un operaio oppure un imprenditore si corre il pericolo come l’Alitalia
di rimanere disoccupato e lo Stato deve pagare un sacco di soldi a
questi disoccupati , tutti noi paghiamo le consequenze e le tasse
dai comercianti ai negoziandi tranne i cattolici del Vaticano .
Cubtribuisci attivamente politicamente ai laici per un eolico
nel Nostro Paese senza emissioni co2 e senza scorie radiattive .
14 Aprile 2008 alle 16:12
Scusi Sig. Garrotto, ma non le sembra che nel suo post ci sia un po’ di propoaganda politica spicciola?
14 Aprile 2008 alle 17:28
Riguardo all’eolico, se avete tempo e voglia, date un’occhiata a questo articolo:
espresso.repubblica.it/dettaglio/Business-al-vento/2015467//...
15 Aprile 2008 alle 10:17
il “turismo nucleare” era l’espressione usata per “criticare” il sistema di partecipazione alle conferenze del settore nucleare. E’ curioso ritrovarlo con la connotazione riportata nell’articolo, tra l’altro al solito negativamente improntandola all’assonante a “turismo sessuale”.
Un po’ come dire “energia atomica” fa pensare alla bomba atomica.