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Alberto Clò - Si fa presto a dire nucleare. Riflessioni di un nuclearista non pentito

20 Novembre 2010 di Amministratore

Segnaliamo un recente libro scritto da Alberto Clò dal titolo “Si fa presto a dire nucleare. Riflessioni di un nuclearista non pentito“.

A sentire certi politici del fare o certi ecologisti convertiti dell’ ultima ora, sembrerebbe che l’ Italia sia oggi fra i paesi più entusiasti e convinti delle virtù del nucleare. E’ vero che sul nostro suolo non c’è una sola centrale attiva, ma - dicono - è tutta colpa del referendum del 1987 e di alcuni abili manipolatori del pensiero collettivo. Per rimediare ai danni che ne sono seguiti, abbattere i costi dell’ elettricità ed essere competitivi, bisogna dunque rientrare nel settore. Una scelta condivisibile, sostiene l’ autore, da nuclearista convinto ma non fazioso qual è; una scelta tuttavia maledettamente complessa che richiede molte condizioni, a partire da una forte condivisione politica e sociale. Per questo ripercorre con sferzante e amara ironia la travagliata storia del nucleare italiano sgombrando il campo da alcune verità di comodo (il referendum come “presunto colpevole”) e cercando di trarne degli insegnamenti per il futuro. Per non replicare quegli stessi errori, per evitare altri sprechi, danni e illusioni.

Alberto Clò insegna Economia industriale e Regolazione Public Utilities nell’ Università di Bologna. Nel 1995-96 è stato ministro dell’ Industria e del Commercio estero. Ha fondato e dirige la rivista “Energia”. Tra le sue pubblicazioni per il Mulino ricordiamo “Il rebus energetico. Tra politica, economia e ambiente” (2008).
Fino al 31 dicembre 2007 è stato consigliere di ASM Brescia SpA.
È attualmente Consigliere anche di Atlantia SpA, Italcementi SpA, De Longhi SpA, IREN SpA ed è anche Consigliere di Eni SpA da giugno 1999.

scheda libro

Autore: Alberto Clò
Titolo: “Si fa presto a dire nucleare. Riflessioni di un nuclearista non pentito”
Case editrice: Società editrice il Mulino
Prezzo: 14.00 euro
Anno di pubblicazione: 2010
Codice ISBN versione a stampa: 9788815146359

Per maggiori informazioni si può visitare il sito della Società editrice il Mulino.



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  • 103 Commenti a “ Alberto Clò - Si fa presto a dire nucleare. Riflessioni di un nuclearista non pentito”

    1. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      Non ho letto il libro, ma sicuramente il nucleare rappresenta una scelta molto importante e complessa, da mettere in mano sicuramente a gente onesta, determinata e competente: se non si ha serenità che questo sia, lo ribadisco per la millesima volta, è molto meglio lasciar perdere…

    2. umotta76 scrive:

      Anche qui si parla del libro di Clò: ideeperilpresente.wordpress.com/2010/11/22/nucleare-e%E2%80%.... Mi riprometto di leggerlo presto, anche perchè secondo me per accettare il nucleare bisogna lavorare sull’informazione e far capire alle persone la necessità di questa fonte di energia che non vuole prendere il posto delle rinnovabili, ma quello dei conbustibili.

    3. Edoardo scrive:

      Concordo con Umotta76

    4. francesco scrive:

      facile dire no al nucleare. facile dire quindi si al petrolio… poi se qualcuno crede alla favoletta che a livello mondiale ci mettiamo tutti d’accordo per produrre tutto con rinnovabili ok.. posso anche cambiare idea. no al nucleare è si al petrolio, effetto serra etc. no al nucleare dovrebbe portare a dire l’effetto serra non è colpa del petrolio o combustione in genere… delle due una. ps il nucleare riduce l’effetto serra, non lo azzera.. esattamente come le rinnovabili.

    5. Cher scrive:

      Per la cronaca su basi scientifiche, l’effetto serra così definito è un grosso granchio o bufala!
      Usare combustibili come il petrolio e gas per produrre energia elettrica è solo un enorme spreco di denaro e moltiplica per 10 lo spreco di denaro per produrla con le rinnovabili.
      Il nucleare è l’unica fonte di energia che ha il rapporto costo ( sommando tutto e di più) ed energia prodotta x la vita dell’impianto che non ha uguagli in assoluto.
      Ma è troppo da difficile da far comprendere.
      Troppe persone, anche autorevoli, spesso in buona fede, confondo le opinioni dell’opposizione al nucleare con la realtà della verità sul nucleare.

    6. francesco scrive:

      xcher: concordo. ho letto poco del forum prima di scrivere, e credevo di esser nel solito forum di “persone intelligenti” che, partendo dal dogma ” le alternative sono un bene il resto è male” , riescono a dimostrare che il fotovoltaico conviene , che guarisce tumori, e garantisce un erezione di chi li possiede fino a 200 anni:). poi leggendo un po’ di piu del forum ho capito che sbagliavo ma era tardi:). E’ che non sopporto la stupidita di quei forum,son di parere opposto e non capisco la necessita di dire che il fotovoltaico conviene, o dire che la germania è verde perche ha un ridicolo contributo di rinnovabili(poi non capisco perche l’idroelettrico non è rinnovabile, ma è un mio limite).. tuttavia leggendo ho visto anche che i temi trattati son un po’ troppo tecnici per un povero ing elettronico che ha tentato di dimenticare tutte le nozioni ed è riuscito nel suo intento. saluti e scusa:)

    7. Pietruccio scrive:

      x francesco

      ….saluti e scusa…

      Perchè mai? Perchè non parlarne. Confrontiamoci liberamente… se poi ognuno mette adisposizione le sue esperienze, pian piano qualcosa viene fuori…

      Da parte mia credo che il momento sia piuttosto critico (per non dire pericoloso), quindi più ci chiariamo le idee e meglio è. Lo dico perchè continuo a parlare con gente che mi pare non si renda conto della situazione (anche quelli che hanno partecipato a qualche mia piccola conferenza o corso… sono tutti convinti che stia per partire il nucleare in italia e non ne conoscono i limiti né le difficoltà - non è certo come comprare un’automobile… così come sono straconvinti che il nucleare sia in concorrenza col PV o con l’eolico… potere della disinformazione).

      Riguardo al risparmio di CO2 immesso in atmosfera, invece, il nucleare sarebbe sicuramente uno strumento potente: non so questo serva veramente a stabilizzare il clima, sicuramente servirebbe a evitare di pagare degli spropositi in automulte che da perfetti co… ci siamo dati aderendo a Kyoto, al 20-20-20 e ai crbon credit della UE, ai certificati verdi e chi più né ha (di sistemi per abbindolarci e mettere le mani nelle nostre tasche) più ne metta…

    8. xpietruccio scrive:

      xche non parlarne… le mie critiche al nucleare son solo che siamo in italia e visto che riusciamo a non risolvere problemi semplici come l’immondizia mi sembra eccessivamente pericoloso inoltrarci nel nucleare.. siamo un popolo strano:) poi collegato nimby etc, etc etc. il referendum, se un popolo ha bloccato qualcosa, è il popolo a decider se tornarci, e i verdi son troppo belli e intelligenti per perder il referendum… non intendo con questo dire che tecnicamente sarebbe non possibile, ma in un paese in cui si riesce ad affermare che il FV costa meno delle altre:) mi sembra difficile far digerire una centrale nucleare… NB: nella mia zona c’e’ stata una rivolta per l’impianto di una ditta che voleva produrre silicio per pannelli FV o pannelli fotovoltaici non ricordo, per una centrale a paglia si a paglia, e mi sembra per la costruzione di un autodromo nei pressi del fiume.. non eran centrali nucleari:) non immagino cosa accadrebbe con una centrale nucleare:). solo questo vedo.

    9. Cher scrive:

      x francesco : non c’è motivo per scusarsi! Ma scherzi? Qui la parola di ognuno è importante perché porta il suo punto di vista. Cosa c’è di più importante del punto di vista di una persona che lo espone in luogo di dialogo su una materia complessa e mistificata all’assurdo?

      Anche l’ultimo commento di “Xpietruccio” raccoglie una realtà, che va tenuta presente se si vuole avere un consenso informato da parte della popolazione.

      Leggevo un datato articolo, dove un cartoon del Simpson’s aveva fatto più penetrazione nella popolazione in merito alla non pericolosità dei siti di stoccaggio delle scorie per gli abitanti del posto, questo in Spagna.
      ilgiornale.it/esteri/in_spagna_tutti_vogliono_scorie_nuclear...

    10. Pietruccio scrive:

      Sulla difficoltà di costruire realmente reattori atomici sul nostro territorio sono perfettamente d’accordo: i “famigerati” nimby bloccano quasi tutto. Li vedo come il risultato di una degenerazione sociale. Una malattia grave frutto di una politica povera che invece di far crescere la popolazione (in senso culturale, sociale, umano) la fa arretrare inseguendola e viziandola: logico che poi si creino gruppi di irresponsabili (intesi come persone che rifiutano l’idea di farsi carico di qualsiasi carico, responsabilità o svantaggio - quelli vogliono solo vantaggi e solo per loro). Logico che una intera società fatta tutta di persone così non sta in piedi: visto che quel tipo di persone (verdi e ambientalisti compresi) sono in aumento, faccio tanti auguri per il futuro per tutti quanti.

      Ho forti dubbi anche sulla volontà reale di avviare una politica nucleare in Italia da parte di chi, a discorsi, si dice favorevole, e poi magari ha i governatori di regione che dicono che sul loro territorio non c’è posto per il nucleare, in perfetto stile nimby. La cosa grave non è che ci siano politici che pur di raccogliere consensi (in nome della loro personale carriera) dicono una cosa e subito dopo il contrario: la cosa grave è che ci sia chi, a gente di quel genere, dà il suo voto.

      Questo però non vuol dire che non faremo il nucleare: lo faremo in fretta e in furia (e ho paura anche abbastanza male se quelle saranno le premesse), magari con le solite “leggi speciali” e magari qualche “autority”, con cui si fa ogni cosa da queste parti, non appena la gente si spaventerà per l’instabilità del prezzo delle fossili (che è inevitabile - l’unico dubbio è sul quando).

      Il vero problema è che una seria politica energetica ha dei tempi di decenni, mentre i problemi e le istabilità dei mercati hanno tempi di qualche mese (cioè una crisi può arrivare in pochi mesi e potrebbe metterci al tappeto, senza risorse per avviare piani efficaci di risparmio energetico e di produzione da fonte nucleare).

      Detto in altre parole, la legna per l’inverno va messa via d’estate: qui adesso siamo all’inizio dell’autunno e c’è chi ancora dice che non c’è nessun bisogno di legna, che basta l’erba secca che c’è intorno all’orto, e per il resto pensa a speculare a piene mani su quel che capita.

    11. Edoardo scrive:

      Di solito, quando si parla di nucleare, si insinua che detta fonte di energia sia solo un mezzo per
      Gli affari (più o meno leciti) di imprenditori ed industriali.
      Il link seguente afferma tutto il contrario: spesso, sono proprio quegl’ imprenditori che combattono l’atomo e che sopravvalutano le rinnovabili coloro che hanno tutto l’interesse afar sì che tutto rimanga come adesso. Come giustamente affermava ed afferma Pietruccio chi è contro il nucleare fa gli interessi di chi vende e specula combustibili fossili…invece del sole che ride il gasdotto/oleodotto che ride oppure invece di Greenpeace “Carbonpeace”!…
      Ecco il link:

      http://www.newclear.it/?p=2421

    12. Cher scrive:

      Scusate , ma queste sono troppo “forti” per non essere riportate:
      http://www.newclear.it/?p=2421

      Secondo Confindustria che credo, guardi ai propri interessi, il 60/70% delle commesse per le centrali nucleari saranno soddisfatte da aziende italiane. Nel caso delle rinnovabili è esattamente il contrario. Pannelli, pale e inverter vengono dall’estero. Vestas, un grande produttore di pale eoliche danese ( non italiano) ha appena annunciato il licenziamento di 3000 dipendenti a causa della concorrenza cinese.
      ***********

      chicco testa says:
      12/07/2010 at 14:31
      Roma, 3 dicembre - Il primo ministro François Fillon ha sospeso l’obbligo di acquisto dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici francesi da parte di Edf, adducendo un costo delle incentivazioni ormai fuori controllo (QE 25/10). Il fulmine a ciel sereno è arrivato ieri sera al termine di una riunione tra Fillon e 7 ministri - tra cui quelli dell’Energia Eric Besson, dell’Economia Christine Lagardee e dell’Ecologia Nathalie Kosciusko-Morizet - nella quale è stata decisa una moratoria fino al marzo 2011 alle registrazioni per gli incentivi dei nuovi progetti. La moratoria non riguarderà gli impianti inferiori ai 3 kW installati da utenze domestiche e i parchi a terra i cui promotori potranno dimostrare di avere già effettuato i primi investimenti.

      Nei prossimi 4 mesi, ha spiegato Fillon, dovrà essere trovato un accordo con tutte le parti interessate per un diverso sviluppo del settore, visto che entro pochi giorni sarà raggiunto l’obiettivo di potenza installata al 2012. Nonostante due ribassi delle tariffe incentivanti, ha ricordato il primo ministro, la lista di attesa dei progetti supera al momento i 4.000 MW e alla fine di quest’anno la capacità in funzione raggiungerà gli 850 MW (QE 26/8).

      La Kosciusko-Morizet ha sostenuto per parte sua che “l’obiettivo di capacità fotovoltaica installata fissato dalla Grenelle de l’Environnement è stato raggiunto e superato, ma non sono state soddisfatte le attese in materia ambientale e di creazione di nuovi posti di lavoro”.

      Alla produzione e il trasporto di un pannello cinese in Francia corrispondono emissioni di CO2 1,8 volte superiori a quelle di un pannello francese, ha esemplificato il ministro, secondo la quale “con il sistema attuale i consumatori francesi sovvenzionano l’impiego e l’industria in Cina”.

      Secondo un recente rapporto diffuso dal Parlamento d’oltralpe, l’80-90% dei moduli fotovoltaici installati in Francia sono prodotti di bassa gamma importati dall’Asia, che hanno pesato per circa 800 milioni di euro sul deficit commerciale nazionale 2009.

      Fillon non ha fornito ulteriori indicazioni a riguardo, lasciando però capire che il nuovo sistema fotovoltaico avrà un orizzonte al 2020 e limiterà la nuova potenza annua a 500 MW.

    13. Pietruccio scrive:

      Articolo moolto interessante, in particolare il commento successivo sempre di Chicco Testa che dice, fra il resto, parlando della Francia

      “La Kosciusko-Morizet ha sostenuto per parte sua che “l’obiettivo di capacità fotovoltaica installata fissato dalla Grenelle de l’Environnement è stato raggiunto e superato, ma non sono state soddisfatte le attese in materia ambientale e di creazione di nuovi posti di lavoro”.”

      Propongo anche questo

      edilportale.com/news/2010/12/normativa/fotovoltaico-limitati...

      dove si parla delle inevitabili limitazioni italiane (ricordo che con questi incentivi l’economia non reggerebbe).

      Voglio evidenziare l’avidità e le contraddizioni dell’associazione per il PV, pechè quando dicono di volere gli impanti in zone agricole sostengono che

      “…L’associazione ha inoltre spiegato che la paura dell’occupazione dell’agricoltura sarebbe infondata. Se anche tutti i 3 GW del terzo conto energia fossero realizzati in impianti a terra, questi occuperebbero circa 6 mila ettari. In base ai dati ISTAT la superficie totale agricola e forestale in Italia è di 19,6 milioni di ettari, di cui 13,2 milioni sono utilizzati per l’agricoltura. Il fotovoltaico impegnerebbe lo 0,045% della superficie agricola…”

      che farebbero 20 mq per ogni kWp, che fornirebbe, ricordo, circa 3 TWh, cioè l’1% dell’energia elettrica italiana (cioè briciole).

      Allora, prima fanno discorsi trionfalistici, e dicono (e firmano) per non fare il nucleare, tanto ci sono loro, poi dicono che non occupano niente e vanno lasciati speculare perchè tanto andrebbero a occupare superfici piccolissime (producendo praticamente niente ma guadagnandoci sopra miliardi di euro - questo si sono dimenticati di dirlo).

      Il fatto è che è immorale utilizzare terreno coltivabile per metterci pannelli fotovoltaici. Altra cosa è utilizzare tetti, porteggi, barriere autostradali, serre ecc… ben venga questo tipo di utilizzo, ma il nodo vero (AL MINISTERO NON CI SENTE NESSUNOOOOOOOO) è QUELLO DI RIDURRE E AZZERARE IN FRETTA GLI INCENTIVI!!!!!!!!!!!!!!!

      SE E’ UNA BUONA FONTE (e io credo che lo sia) DEVE CAMMINARE CON SUE GAMBE, ALTRIMENTI NON SERVE A NIENTE (anzi, favorendo la speculazione selvaggia è dannosa per mille motivi).

    14. Renzo Riva scrive:

      viadalvento.org/impatti/dissesto-idrogeologico/gli-impatti-i...

      i basamenti non assicurano le condizioni di stabilità nel tempo richieste per l’installazione di torri che tenderanno ad essere sempre più grandi, a causa dei fenomeni di discontinuità idrogeologica che introducono nel terreno che li ospita;
      tra 25 anni è prevedibile che i sistemi di produzione di energia elettrica da fonte eolica, come di seguito riportato, avranno subito innovazioni tali da rendere completamente obsoleta la filiera eolica che oggi viene tanto prepotentemente spinta sul mercato. I basamenti, quindi, saranno una triste e costosa eredità alla quale si dovrà rimediare con risorse pubbliche, mentre sarebbe corretto, anche in termini di mercato e di competitività, che nei costi che i costruttori oggi affrontano venisse anticipato, ad es. attraverso apposite fideiussioni, il costo di bonifica finale.

    15. Pietruccio scrive:

      A proposito di questo bell’articolo vorrei sottolineare la frase

      “…In questa situazione il governo italiano ha ritenuto di incentivare in modo specifico la fonte eolica fissando un valore consistente del Certificato Verde per l’energia elettrica prodotta. Al punto che la remunerazione è divenuta ormai talmente elevata da consentire un eccezionale ritorno economico al proprietario dell’impianto ed un cospicuo contributo alle amministrazioni locali disposte ad ospitare gli impianti. È stata così innescata una corsa all’insediamento di parchi eolici sul territorio italiano in assenza di una programmazione nazionale relativa alla massima capacità integrabile nella rete e di una capacità locale di valutare se i guadagni siano effettivamente tali da giustificare gli impatti nel breve e lungo termine…”

      che configura una situazione gravissima, perchè un paese che vorrebbe essere avanzato non può certo esimersi da programmare e monitorare la situazione (di qualunque cosa si tratti - scuola, commercio, acqua, energia, ecc…): qui, invece, a quanto pare si fa tutto improvvisando (e, guarda caso, favorendo qualcuno).

      ————

      Altra cosa da notare è che questo articolo è firmato da uno che si definisce “Amico della Terra”… mah… quelli che conosco io sono antinucleari fino all’osso e favorevoli ad ogni rinnovabile, costi quel che costi… a che gioco stanno giocando tutti quanti?

    16. Pietruccio scrive:

      Guarda guarda il PV

      http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/379108/

      “…l’investimento complessivo potenziale in Italia dal 2010 al 2020 è stimato in 90 miliardi di dollari, pari a una capacità di generazione di energia da rinnovabile di 47 GW.”

      il che significa che in previsione dovrebbe costare 90/47 = 1900 $/kWp, cioè circa 1500€ ogni kWp: beh, cosa aspettano a farlo scendere di prezzo e a togliere gli incentivi?

    17. francesco scrive:

      x pietruccio: mi spiace un po’ per come hai impostato il tuo commento ultimo.
      1500 euro/kwp porta ad un costo a kwh nella situazione media centro italia e impianto che dura 20 anni , decadimento medio di rendimento del 10 percento e perdite medie del 20 percento a un costo a kwh = 6cent.
      (rispetto ad costo attuale pari a 17 cent). calcoli fatti con una bassa precisione ma va be’.

      Ora dire 6 cent a kwh.. mi sembra che non sia malaccio:) come hanno stimato i 1500 euro per kwp non lo capisco ma va be:) (include montaggio smontaggio e discarica???? manutenzione etc)
      sinceramente a 6 cent non credo sia molto distante dal costo nucleare totale.

    18. francesco scrive:

      x pietruccio: scusa per intervento incompleto… volevo dire che a 1500 conviene, ma anche che attualmente mettendo in casa un impianto da 2,5 kw spendendo in totale circa 1200 euro il proprietario guadagna piu di 30.000 euro, non credo che abbassando i costi la situazione cambierebbe piu di tanto forse arriverebbe a 20.000 euro. gli incentivi esagerati credo dipendano da scarsa programmazione e finiranno a breve per esser ridotti per forza:).. gia oggi sarebbe possibile.

    19. Cher scrive:

      @francesco ……sinceramente a 6 cent non credo sia molto distante dal costo nucleare totale.
      Questa deduzione “logica” conferma l’assoluta e inaudita devastazione cognitiva di cosa sia la produzione di energia elettrica da fonte nucleare!
      Oggi in Francia hanno festeggiato il funzionamento ininterrotto di 30 anni della prima centrale Elettronucleare! A Tricastin il rinnovo per altri 10 anni porta a 40 anni l’attività 900MWe x 30 anni! Questi sono i conti da fare. Non solo , EDF , ha calcolato che con una spesa di 400/600 Milioni di €, sostituendo i generatori di vapore,prevedono di portare la durata del reattore a 60 anni!

      Noi , tra manco 20 anni, dovremo rimuovere tutti i FV che saranno lastricati di guano da piccioni e pennuti vari!

      I piloni dell’eolico diventeranno il monumento allo spreco più selvaggio.
      Naturalmente, compreremo l’energia dalla Francia x 24 H x 7D x 40Y

      Sarcasmo , a parte, le rinnovabili potranno coesistere solo ed esclusivamente se la fonte abbondante ed economica del nucleare può permettere lo spreco di denaro e l’illusione delle alternative.

      Cosa diversa per le alternative se si potrà sviluppare un sistema di “autonomia” in mix energetico per unità abitativa/condominiale.
      Ora è vietato.
      Ma questo è un mio ragionamento che esula dall’argomento.

    20. francesco scrive:

      @cher hai fatto l’errore che ho gia 2 volte fatto con pietruccio, ovvero pensare che una volta fosse il solito forum ambientalista e la seconda volta estremamente pro nucleare. cher.. a me risultano circa 6 cent kwh anche da nucleare.. ora se mi dici dove sbaglio quando dico che a quella cifra preferisco “di giorno” usare i pannelli fv nel massimo consentito nei limiti della certezza del fabbisogno energetico… e si a quella cifra riuscirei anche ad accettare(ma mi romperebbe tantissimo) di veder tappezzato il mio panorama con quegli specchi. io ho un costo di quell’ordine 6 cent kwh, il ragionamento non cambia anche fosse 5.. cambia tra 6 e 18 cambia molto tra 6 e quasi 50 come adesso con ilconto energia . se mi dai riferimenti sui 6 cent del nucleare come costo sballato.. (ho un riferimento a 3 cent ma con impianto che dura 50 anni e mi sembra tantino..soprattutto in italia:) )..

    21. Pietruccio scrive:

      x francesco

      Non ho capito il senso del tuo intervento al di la dei conti di vario genere e tipo che, come ci ha fatto vedere Peppone - lui lo fa per demolire il nucleare, ma il criterio è applicabile a qualsiasi cosa, anche al panettone da comprare per Natale - si possono dilatare e restringere come ci pare portando qualunque costo previsto a valori astronomici: basta che metto dentro un certo tipo di interessi, il rischio, ecc…

      Io osservo, da un articolo di giornale, che quelli del PV credono di poter installare 47 GWp di pannelli solari in Italia e contano di guadagnarci 70 G€ circa nei prossimi 10 anni. Siccome fino all’anno scorso il PV costava 7000€/kWp osservo che il costo è calato di circa 4 volte e mezzo, e la cosa mi piace molto: questo per me è progresso (rendere una tecnologia disponibile a tutti - in concreto).

      Poi, al solito il diavolo si nasconde nei dettagli: quello di 1500 €/kWp è un prezzo o è un costo? Per un utente si riferisce solo al costo vivo dei pannelli o è compreso il montaggio?

      Avevo fatto un paio di conti qualche giorno fa: a me, ad esempio, senza incentivi, converrebbe comprarmi 3 kWp di pannelli se mi costasse, tutto compreso (ma proprio tutto) un po’ meno di 2000 €/kWp, perchè con gli interessi bancari (io i soldi non li trovo scavando in giardino, a differenza di quanto mi pare succeda a molti miei connazionali, che a queste cose sembrano non pensarci mai - evidentemente guadagnano soldi a palate) ammortizzerei il tutto in circa 12 anni, ed è chiaro che non farei mai una spesa per un tempo più lungo (per mille motivi, alcuni te li ha elencati cher, e poi quanto mi costerà veramente fra 20 o 30 anni smaltire quegli aggeggi? sarò ancora vivo? ecc…). Quello che mi dovrebbe dare lo stato sarebbe soltanto una rete che mi facesse da “buffer”, e poi che non mi massacrassero le palle con le solite tasse, fregature, balzelli, tempo perso in burocrazia, ecc…

      Il nculeare costa altrettanto?
      E allora?

      Mica sono in concorrenza: il nucleare serve ad alimentare l’industria (il 50% dell’energia elettrica) e l’altra componente stabile dei consumi (un altro 10-20%, a crescere se si volessero potenziare i trasporti elettrici invari modi), mica il residenziale che fa il si e no il 20% ed è molto variabile.

      Un’altra cosa indispensabile, se volessimo veramente liberarci della pericolosissima dipendenza dalle fossili (che non vanno abolite - sia chiaro - vanno semplicemente portate al livello di una qualunque fonte di energia, che si usa se conviene e non si usa se quelli alzano troppo i prezzi - no come adesso che o si compra a qualunque prezzo o si muore nel senso letterale della parola visto che dipendiamo all’85% dalle fossili) è quella di fare un massiccio ricorso a centrali elettriche di pompaggio a serbatoio, in modo da poter disporre, insieme ai bacini idroelettrici, di strumenti per modulare il carco, cosa che oggi viene fatta per lo più col gas: con la rete che c’è al giorno d’oggi, senza gas non vanno né le pale eoliche né il PV.

      E ancora, se anche facessimo il 60% dell’energia elettrica col nucleare e quei 47 GW, che poi sarebbero l’80% del domestico, cioè il 16% dell’energia elettrica col PV, avremmo coperto solo il 22% del fabbisogno energetico nazionale… e il resto? E quanto risparmio energetico realmente riusciremmo a fare senza costi sociali insopportabili?

      Quindi una programmazione energetica del nostro paese, razionale, realistica e coerente, che ci potrebbe portare fuori da questa palude, sarebbe qualcosa di ben complicato e pesante.

      Quello che non sopporto è l’ocogiulivume con cui questi pagliacci dei settori commerciali, per promuovere questo o quel prodotto che garantisca laute speculazioni ai loro clienti, affrontano la questione illudendo la gente, deformando e manipolando la realtà.

      Insomma, se i PV costano così poco, che la facciano finita di mettermi le mani nelle tasche con quegli incentivi folli, e se non sono capaci di abbassare i prezzi allora i PV sono inutili ed è meglio che chiudano subito baracca perchè il nostro paese non si può certo permettere di pagare 30 miliardi di euro all’anno (corrispondono a una finanziaria di lacrime e sanque) in incentivi per quei 60 TWh che quelli del PV pensano di produrre per coprire una parte del settore domestico (cioè una porzione ridicola dei 2300 TWh del fabbisogno di energia del nostro paese).

    22. Renzo Riva scrive:

      archivionucleare.com/index.php/2009/12/22/consiglio-ministri...

      Riporto quanto già scritto come commento in altri articoli:

      QUALORA ARRIVASSIMO ALLA PENURIA ENERGETICA
      CONOSCEREMO E SPERIMENTEREMO LA SCHIAVITÙ
      IN FORME MAI CONOSCIUTE PRIMA

      e aggiungo:

      PERÒ REGREDIREMO PRIMA ALLO SFRUTTAMENTO
      CONOSCIUTO NEI PRIMI CENTO ANNI DELL’ERA INDUSTRIALE
      PER POI REGREDIRE SUCCESSIVAMENTE
      A FORME DI SCHIAVITÙ MAI CONOSCIUTE PRIMA

      Mandi,

    23. Renzo Riva scrive:

      L’ Italia dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi ha questo mix energetico:

      Il totale produzione anno 2008 è stato pari 311,2 TWh
      di cui in percentuale

      Fossili______________________80,75%
      Nucleare_____________________0,00%
      Rinnovabili__________________18,70%
      Da rifiuti non rinnovabili________0,55%

      Totale______________________100%

      di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 311,2 TWh

      Idraulica_________13,37%
      Eolica____________1,57%
      Biomasse_________1,90%
      Fotovoltaica_______0,08%
      Geotermica_______1,77%

      Totale___________18,69%

      Taccio sui costi che hanno sostenuto per la tecnologia eolica - max. anni 20 - e per quella fotovoltaica - max. anni 20÷25.

      Questo piatto lo servo freddo ai Verdastri.

      Inoltre importiamo circa il 29 TWh da elettronucleare pari a circa il 13% dei nostri consumi ovvero 311,2+28,8= 340 TWh

      Ecco il motivo per cui dico che l’Italia non è mai uscita dal nucleare!

      energies-renouvelables.org/observ-er/html/inventaire/PDF/Cha...

      archivionucleare.com/index.php/2007/01/30/animata-discussion...

    24. Cher scrive:

      Non tacere sui costi delle alternative! Questo è il tasto, se no, l’ocogiulivume ( termine stupendo/bellisimO) non comprendono!

    25. Renzo Riva scrive:

      Segnalazione.
      eurekalert.org/pub_releases/2010-12/acs-dot120810.php
      La girero’ anche se ho questo sospetto: tutto sommato il livello di radioattivita’ di Chernobyl non è stato altissimo. C’e’ stato
      l’incidente ma i prodotti di fissione si sono sparpagliati su mezza
      Europa e poi la loro emivita è mediamente breve. Sono a semilunga emivita il cesio 137 e lo stronzio 90 che si dimezzano in 30 anni circa ma il resto… Anche il famoso dannosissimo iodio che tanto minaccia la tiroide ha emivita brevissima… e dopo un anno è decaduto ossia morto del tutto…
      Per indurre mutamenti genetici tra le piante credo che vengano usati livelli di radiazione molto piu’ forti…. Quindi questi qui scoprono l’acqua calda ossia che la radiazione QUANDO NON C’E’ PIU’ non fa male…
      Comunque grazie…

      Per questa segnalazione sulla RS invece ti faccio notare che la
      relativita’ speciale e’ cosi’ “facile” ed ovvia che …non vale la pena….
      Sto un po’ zitto, in questi giorni, perche’ sto cercando di mettere a punto un originale ed insolito metodo di calcolo della traiettoria di particelle in presenza di perturbazioni gravitazionali fortissime, tali per cui il tempo diventa una variabile spaziale e una variabile spaziale assume la natura del tempo. Ma sono le situazioni interessanti se gli elettroni e i quark sono micro-buchi neri che non divorano tutto solo grazie agli effetti quantistici…
      Una idea moolto carina la mia, che tira in ballo gli autovalori ed
      autovettori del tensore metrico….Credo e spero che altri non l’abbiano avuta questa idea ma se anche
      fosse… tanto mi scopro le cose da me…. nessuno mi vuol parlare…. :-(

      Per quello che dice Silvestrini
      dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-20941.htm
      andrebbe messo IN GALERA.
      Il costo di un impianto che genera 1 Watt nucleare e’ di 4 euro (esagerando) ossia se fai una centrale da 1 miliardo di Watt devi spendere 4 miliardi di euro. Se fai l’EPR che ha la potenza di 1.5 GW devi spendere 6 miliardi di Euro… e alla Cina e all’India che non è ricchissima questo prezzo sta bene visto che li compera dalla Francia…
      Il costo attuale del fotovoltaico è lo stesso.
      Per ottenere 1 Watt devi fare un impianto che costa 4 Euro ossia se vuoi 1mille Watt) occorrono 4000 euro.
      Ma nel caso del solare si parla di W di picco ossia quando il sole e’ a perpendicolo sul pannello e il cielo e’ sereno…. mentre la centrale nucleare va sempre ( e quando vuoi farla andare,
      senza aspettare che sia giorno e non ci siano nuvole) per cui se vuoi parlare di Wat medio, ossia quello ottenibile in media all’anno, bisogna dividere per 6 il Watt di picco ( per 5 se sei molto ottimista e nel Sahara) per cui ATTUALMENTE ottenere veramente 1 W medio dal ltaico richiede ottimisticamente 5*4 = 20 euro ! e comunque il W lo hai quando c’e’ il sole e se ci fosse solo il fotovoltaico e non altre fonti da usare di notte e di inverno sarebbe un disastro perche’ le tecniche per immagazzinare l’energia elettrica sono costosissime!
      La sola differenza (e difetto del nucleare) e’ la quantita’ di W che vanno costruiti assieme. Nel nucleare gli impianti sono dell’ordine del miliardo di Watt mentre nel fotovoltaico…. possono essere tanto piccoli da fornire l’energia ad un orologio da polso…. Ma qui stiamo parlando di esigenze NAZIONALI e non di giochini o di soldi sperperati ovvero 20 euro al Watt medio invece di 4.
      Questo discorso lo capisce la massaia di Voghera????
      Perche’ De Benedetti no???
      Giampaolo

    26. Pietruccio scrive:

      Sui costi e sui furbetti dice qualcosa anche Battaglia

      ilgiornale.it/interni/se_manifesto_anti_nucleare_nasconde_ec...

    27. Cher scrive:

      Un dettaglio sul Prof Clò:
      ……bolognese prof. clò, prodiano di ferro, superesperto di “energia” e componente del cda dell’eni……
      Domanda : dov’era quando hanno deciso di fermare le centrali nucleari in funzione in Italia?

      Domanda retorica che vuole introdurre una riflessione a fronte del contenuto dell’articolo ultimo di Battaglia e in merito al manifesto di Cianciullo:
      Diffondere informazioni corrette può contrastare interessi di qualcuno?

      …….Andando a leggere l’elenco dei 500 firmatari, di cui Repubblica per ragioni di sintesi non dà conto, ci sono nomi come: Solarspot, Sunday progetti per l’energia, Energy Resources, Solartecnica, Solenergy2m, Solarday, CD Solar, Società Italiana Generazione Energia, Energy Team, Reflex, Raggio Verde, Greenutopia, Archimede Solar Energy, Wagner & Co Solar Italia, Solar Light Italia, Southenergy, Erasolare, Moncada Energy, Solo Rinnovabili, Conergy Italia, Scanzano Energia Ambiente, Solar Farm, Sun at Work. Dunque le migliori realtà del settore delle energie alternative italiane e in particolare del fotovoltaico.

      Nel solare l’Italia è seconda al mondo solo alla Germania, e nel 2009 l’attività fotovoltaica è cresciuta del 28 per cento con un fatturato globale di 2,3 miliardi di euro a cui si deve aggiungere un altro miliardo e mezzo dell’indotto. Il numero di imprese che operano in tale settore è cresciuto del 12 per cento arrivando a circa 700 società secondo l’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.………

      Quello che conclude Battaglia nel suo articolo è chiaro e sintetico:
      Allora, è su queste aziende che pesa, a mio parere, la responsabilità morale dei disastri per le alluvioni che hanno recentemente colpito il Veneto e la Campania: per prevenire quei disastri si sarebbero dovuti spendere miliardi per vasche di espansione e sistemi di dighe, non per foraggiare la più inutile e fraudolenta tecnologia che ingegno umano abbia mai partorito. Che è la tecnologia fotovoltaica per produrre energia elettrica.

    28. Cher scrive:

      Le affermazioni di Gianni Silvestrini direttore scientifico del Kyoto Club.:

      Affinché ciò non vada perso

      Ma non accorgersi nemmeno di quello che già esiste è follia: per una piena competitività delle rinnovabili non ci sarà da aspettare 50 anni, è un obiettivo ormai a portata di mano. Non si capisce dunque secondo quale logica sarebbe conveniente impegnarsi oggi, a prescindere dai rischi legati all’ inquinamento e al terrorismo, nella costruzione di centrali nucleari che quando entreranno in esercizio dovranno misurarsi con fonti rinnovabili che nel frattempo avranno fatto passi avanti da gigante».

      GIANNI SILVESTRINI
      Per misurare la convenienza delle rinnovabili del resto non c’ è da spostare gli occhi troppo in là. Basta prendere i dati di consuntivo del 2009: il 61 per cento della nuova potenza elettrica installata in Europa viene da impianti alimentati da fonti rinnovabili; e la percentuale, sempre nel 2009, è del 43 per cento negli Stati Uniti. «E’ singolare che qualcuno parli di rinascita del nucleare nel momento in cui questa tecnologia conosce la sua crisi più profonda», osserva Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club.

      «Prendiamo il dato degli impianti costruiti a livello globale negli ultimi 5 anni, tra il 2005 e il 2009: la somma di eolico e solare ha battuto il nucleare 14 a 1 in termini di potenza installata e 3 a 1 in termini di elettricità prodotta. Se poi si tenesse conto delle centrali atomiche dismesse nel quinquennio la differenza diventerebbe ancora più clamorosa».

    29. Pietruccio scrive:

      Visto che in questa pagina parliamo anche di argomenti al contorno del nucleare vorrei dire due parole sulla trasmissione della “gabbanelli” di domenica sera: secondo me era partita bene (parlo del servizio sul PIL e le contraddizioni dell’oggetto di adorazione di questi ultimi decenni, il cosiddetto “mercato libero” - si fa per dire).

      Non so se si era colto quello che mi appare come l’aspetto principale: in sostanza era andata in onda una mini apocalisse, quella del sistema socio-economico occidentale. La storia insegna (sono ben accetti commenti di chi ne sa più di me e magari se ne occupa per mestiere) che tutti i sistemi prima o poi crollano e i germi del collasso sono presenti fin dall’inizio. Se fossero stati capiti e se ci fosse stata la volontà di risolvere quei problemi fin dall’inizio, quando si puiò ancora intervenire, probabilmente quelle civiltà si sarebbero sviluppate senza farsi travolgere dagli eventi, senza arrvare a un collasso spesso drammatico e violento.

      In onda, domenica sera, erano stati elencati e descritti, secondo me in modo abbastanza chiaro e realistico, alcuni meccanismi che stanno inceppando il motore della nostra civiltà (non ho voglia di entrare nel merito): il pretesto era quello di attaccare il “PIL” come misura del benessere. Atteggiamento attempato assai, visto che ci aveva pensato a suo tempo anche Robert Kennedy (e chissà chi con, e prima, di lui).

      Il ragionamento in realtà è di una semplicità sconvolgente: chiaro che non è un semplice parametro che può cogliere la complessità del mondo circostante. Ma per qualcuno, questa cosa (che è ovvia), è una grande scoperta, un modo di fare politica, qualcosa su cui impostare la propria vita, carriera e futuro di una nazione…

      E infatti la trasmissione lì si inceppa, inciampa e scivola su interviste a economisti ambientalisti e verdume dalla mente confusa e semplice di vario genere e tipo, sostanzialmente in cerca di un po’ di gloria e considerazione (immeritate) per se stessi, perchè, in realtà, non hanno niente di veramente interessante da dire su una realtà complessa che non colgono e non percepiscono: sono l’esatto simmetrico delle “potenze” poitiche e ideologiche che, a discorsi, dicono di voler combattere, ma di cui condividono il basso livello intellettivo e senso morale, la pochezza delle idee, l’avidità (non necessariamente nei confronti della vile pecunia, c’è anche altro…) e l’incapacità di percepire, e anche solo immaginare, che al di fuori del cerchio ristretto di quel mondo squallido che li circonda, li racchiude come una placenta, e che finisce a un orizzonte che sta dieci centimetri intorno alla loro pelle, c’è tutto un universo, immenso, eterno e infinitamente complesso e anche qualcos’altro, di spirituale, che facciamo fatica a definire ma che ci pervade, ci riempie e ci guida (non di solo pane vive l’uomo…), almeno per chi ha voglia di ascoltarlo.

      Il momento più basso e demenziale della trasmissione, degna conseguenza di cotanta premessa, è stato raggiunto quando hanno pensato bene di attaccare il nucleare… come simbolo del consumismo più sfrenato… naturalmente… e anche come simbolo dei gravissimi costi nascosti della tecnologia… infatti l’icidente di Tricastin ha devastato l’Europa! NOTA: lo dico in modo sarcastico… per chi non lo conoscesse dico solo che non è successo letteralmente niente: un po’ di uranio si è disperso in un corso d’acqua. Stiamo parlando di una quantità che si può trovare contenuta normalmente nel mare di un qualunque pezzo di costa di qualche km.

      Notevole anche la contraddizione palese della tramissione che demonizza l’uso di territorio per il settore edile che ruba spazio all’agricoltura, ma poi vede con estremo favore, come una grande conquista, distese sterminate di PV (ovviamente senza dire una parola sullo scempio di un uso assurdo di terreno agricolo: ah, già, mi viene un dubbio, non è che lì ci stanno i loro “amici”?)

      Stesso discorso sull’impossibilità di avere crescita infinita (magari “esponenziale” come dice qualche coglione che parla di come il PV conquisterà il futuro) in un mondo finito.

      Sia chiaro che il concetto è giusto: ogni cosa ha i suoi limiti. Ma “loro”, guarda caso, se lo dimenticano immediatamente appena parlano di certe rinnovabili (e dimenticano tante altre cose quando parlano di altri costosi simpatici affari).

    30. Edoardo scrive:

      Consiglio a tutti questo link ove, come al solito, vengono riportati dati incompleti e confusi sulle “potenzialità” (e non solo) delle rinnovabili

      http://www.newclear.it/?p=2451#more-2451

    31. gbettanini scrive:

      Quando qualcuno tira fuori il discorso dell’incidente di Tricastin (quasi sempre dando per scontato, come Report, che Tricastin sia una semplice centrale) gli si può chiedere: “lei che sa…..con precisione da dove è fuoriuscito l’uranio?”.

      Se lo sapete già tutti mi scuso…. ma il complesso nucleare di Tricastin è ben diverso da una centrale nucleare ed è composto da:

      1) Centrale nucleare a 4 reattori di EDF
      2) EURODIF: Impianto di diffusione gassosa per l’arricchimento dell’uranio (uno dei più grandi del mondo)
      3) CEA: Commissariato per l’energia atomica + centro ricerca su armi nucleari
      4) COMURHEX: Conversione in esafluoruro di uranio
      5) SOCATRI: la famosa società del riversamento dei 70 kg di uranio nel 2008
      (andando su Google maps si possono vedere le dimensioni del complesso e si possono confrontare con le dimensioni della sola centrale nucleare)

    32. Pietruccio scrive:

      Soliti metodi di disinformazione che conosciamo bene, purtroppo.

      Oggi corso di aggiornamento sull’acqua. Ho saputo che il massimo che può esserci nella acqua distribuita (da bere) è di 100 Bq/litro, ma spesso è molto di meno. Notare che la legge consente di non dichiarare il valore della radioattività dell’acqua minerale.

      Massimo valore rilevato alla sorgente da queste parti (e chissà quanta gente ha bevuto felice la “pura acqua di sorgente” senza nessuna conseguenza - né si ricordano effetti sullepopolazioni della zona) è di 500 Bq/litro, che poi viene trattata e il valore viene abbattuto abbondantemente al di sotto dei limiti (ricordo che in quello che era stato definito incidente a Kashiwazaki-Kariva era stata versata acqua con una radioattività di 50 Bq/litro, a Tricastin il valore massimo rilevato nell’ambiente è stato di 1.7 Bq/lt, Caorso comportava un’incremento di radioattività dell’acqua che usciva dalla centrale di 0.1 Bq/lt, il latte fa 50 Bq/lt, il corpo umano 100 Bq/lt, il tufo 2400 Bq/kg che è meno di un litro).

      Naturalmente i Bq non sono l’unico parametro, perchè bisogna vedere da cosa è deteminata quella radioattività in quanto ci sono elementi più pericolosi di altri.

      Però sono dati che servono a dare un’idea di massima di quanto pesa la propoaganda antinucleare alla Cianciullo nel violentare la realtà.

    33. Pietruccio scrive:

      Guarda guarda il metano…

      corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/10_dicem...

    34. Cher scrive:

      eurekalert.org/pub_releases/2010-12/acs-dot120810.php

      Questo link, segnalato da Riva, la dice lunga sulla contaminazione!
      Se in casi così estremi e unici , non è stato rilevato nulla di “mostruoso” tutta questa psicosi anti nucleare da cosa deriva?
      Stupidità?

      Mi sà che mi comprerò un contatore Gayger, qualche consiglio? ( così pio mi diverto!)

    35. Pietruccio scrive:

      Bene chiarire che la radioattività dell’acqua è del tutto naturale, dovuta al contenuto di minerali che l’acqua scioglie nel percorso interno alle montagne fino alla sorgente: e guai se bevessimo solo acqua distillata - il nostro organismo a bisgono di minerali e qualcuno di questi è radioattivo.

      Io il Geiger ce l’ho e non ha misurato niente di speciale.
      Abbiamo anche fatto misure sul Radon (ci vuole un contatore apposta, impiega alcuni giorni ad andare a regime) e, come sapevamo bene perchè ce lo avevano detto anche quelli della usl, la quantità è molto molto variabile, anche all’interno di uno stesso locale, da punto a punto e con la quota si può andare da 150 a 400 Bq/mc.

      Che gli effetti della contaminazione di Chernobyl sono molto meno marcati di quanto si pensi è un dato che emerge con sempre maggior forza mano mano che escono i dati scientifici tipo la ricerca che citi (ricordo anche quella pubblicata da Le Scienze di qualche anno fa che rimarcava moltissimo l’efftto nefasto dei pregiudizi subito dagli stessi autori quando fecero le analisi immediatamente dopo l’incidente).

      La cosa “strana” è che ho notato che sono proprio le popolazioni della zona (ucraini e russi) che cercano di pompare il più possibile sugli effetti disastrosi dell’incidente: credo che l’iniziativa recente di organizzare il turismo a Chernobyl da parte del governo ucraino finisca per confluire in questo tipo di propaganda: del resto i russi vendono gas!

    36. Renzo Riva scrive:

      @Cher,
      provvedo io al “link”

      eurekalert.org/pub_releases/2010-12/acs-dot120810.php

    37. Cher scrive:

      Il metano! Ma và? Però, un po in ritardo ma forse si rendono conto che il bio-gas , recuperarlo con semplici accorgimenti tecnici ( è riferito alla tecnologia) si possono creare dei mix energetici interessanti. Ma quando ne parli, ti guardano come un essere “strano”. Una mia tesi sempre sostenuta:
      Depuratore comunale —>Recupero del bio-gas–> filtraggio e stoccaggio. Con l’energia che serve fornita da FV e Eolico.
      Bio-gas utilizzato per auto trazione.
      Un ciclo chiuso con finalità ben precise.
      Va-bè è utopistico.
      Grazie Riva x il link.

      _————-
      Per Chernobyl , sono talmente “rovinati” che non sanno che al “turismo” se ne frega del loro incidente.
      Cosa diversa, se facessero una free-tax-zone per xx anni! L’industria arriverebbe di corsa.

    38. Cher scrive:

      Tanto per gradire:
      Frode al Fisco da mezzo miliardo: coinvolte 100 società

      17 Dicembre 2010
      I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Milano, con il supporto di altri reparti del corpo, stanno eseguendo dalle prime ore di questa mattina numerose perquisizioni nei confronti di un centinaio di società presenti in Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo e Friuli.
      Secondo gli inquirenti, le imprese, attraverso transazioni fittizie di quote di emissione di gas effetto serra (introdotte con il protocollo di Kyoto), stanno realizzando un’imponente frode fiscale per circa 500 milioni di Iva.
      Nell’indagine i finanzieri si sono avvalsi della collaborazione del II Reparto di Roma che ha consentito un intenso scambio di informazioni con le polizie tedesche e britanniche. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco e dal pm Carlo Nocerino, vede una ventina di indagati nei confronti dei quali si ipotizzano i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, emissione di fatture false e riciclaggio.

      No-coment

    39. Renzo Riva scrive:

      TRUFFANO L’IVA ATTRAVERSO TRIANGOLAZIONI.
      Magari poi si scopre che sono truffe bipartisan!

    40. Cher scrive:

      Scaduti i termini per il recepimento della direttiva Ue
      L’Italia non può perdere l’occasione per sfruttare gli incentivi sull’energia verde

      Di Diego Menegon-13 Dicembre 2010

      Il 5 dicembre è scaduto il termine per il recepimento della direttiva 2009/28 dell’Unione Europea, in materia di rinnovabili. Per l’Italia, costituisce l’occasione per rimettere mano ad un sistema di incentivi complesso e inefficiente.
      Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che attende ora l’esame delle commissioni parlamentari e della Conferenza unificata (Stato-Regioni-enti locali), prima di tornare all’esame del Governo per l’approvazione definitiva.
      Il testo uscito da Palazzo Chigi scioglie il nodo dei certificati verdi, prevedendo la soppressione del meccanismo incentivante per gli impianti realizzati dopo il 2015. La scorsa estate il tentativo di ridurre i costi connessi al sussidio aveva scatenato un ampio dibattito, da cui sono emersi i fattori di incertezza, le distorsioni e le inefficienze del sistema. I certificati verdi sono stati congegnati per dar vita a un meccanismo capace di riprodurre dinamiche di mercato: sono, infatti, riconosciuti ai produttori di energia da fonte rinnovabili per essere venduti ai produttori che utilizzano le fonti tradizionali, obbligati per legge ad acquistarli in ragione dell’energia immessa sul sistema elettrico.
      Il problema dei certificati verdi invenduti, in quanto eccedenti la domanda, ha evidenziato i rischi e le distorsioni del sistema. La decisione di obbligare il GSE a ritirarli mediante il loro acquisto, se da un lato ha, in parte, ridotto l’incertezza che assillava i produttori e gli investitori, ha però posto in capo ai consumatori e contribuenti un onere che si aggira attorno agli 800 milioni di euro l’anno. Mandare in pensione i certificati verdi è una scelta ampiamente condivisibile e opera nel senso della necessaria semplificazione del sistema di incentivi.
      Più discutibili, invece, i criteri che dovranno informare la fissazione di tariffe incentivanti per gli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile.
      Il decreto prevede che le tariffe stabilite con decreto del ministro dello sviluppo economico dovranno “assicurare una equa remunerazione dei costi di investimento”. La proporzionalità tra costi e incentivo è quanto di più antieconomico e inefficiente si possa concepire. Equivale a promuovere le tecnologie in base alla loro inefficienza. Più costa, a parità di benefici ambientali ed energia prodotta, più l’impianto è sussidiato. La formula scelta dal legislatore permetterà ai governi che si succederanno di scommettere su determinate tecnologie anziché su altre e di sostenere una lobby in luogo di un’altra, ma non servirà a migliorare l’efficienza del comparto delle rinnovabili, terreno sul quale c’è ancora molto da fare per renderle competitive rispetto alle energie convenzionali.
      Lo stesso illogico criterio di cui sopra ha ispirato la decisione del governo di prevedere, nello schema di decreto legislativo, un diverso sistema di incentivi per gli impianti di più grossa dimensione. Per questi, date le economie di scala conseguibili, si prevede un sistema di assegnazione degli incentivi mediante aste al ribasso. Un meccanismo ancora poco chiaro nei suoi contorni, ma che annuncia incertezze in fatto di investimenti e di diritti riconosciuti.
      Il modo più semplice per promuovere il settore e l’efficienza delle tecnologie impiegate è la fissazione di una tariffa unica onnicomprensiva applicabile a tutte le fonti rinnovabili. In questo modo il mercato orienterà gli investimenti verso gli impieghi più efficienti, che consentiranno la massima produzione di energia da fonte rinnovabili al più basso costo di investimento. L’effetto distorsivo, insito in ogni sussidio, sarebbe, così, quanto più possibile mitigato.
      Un secondo approccio potrebbe giustificare una diversificazione dell’incentivo sulla base degli impatti ambientali e paesaggistici prodotti dalle diverse tipologie di impianto. Se alle rinnovabili sono riconosciuti dei sussidi per premiare le minori esternalità prodotte, rispetto alle fonti convenzionali, è coerente al sistema così concepito una diversificazione delle tariffe che tenga conto dell’impatto comunque prodotto dalla tecnologia. Il rischio di strumentalizzazioni e di scelte arbitrarie non adeguatamente giustificate è alto, perché gli effetti sull’ambiente e sul paesaggio non sono di facile e di certa quantificazione. Ma quanto meno la corrispondenza tra ecobenefici e incentivo risponde ad una logica ambientale, se non di mercato.
      Il riconoscimento di incentivi più generosi alle fonti rinnovabili che più ne hanno bisogno significa, invece, deprimere le spinte all’efficienza, all’innovazione e allontanare il giorno, se mai ci sarà, in cui l’energia verde non avrà più bisogno di sussidi. Significa anche dirottare i capitali verso impieghi che daranno un contributo minore al raggiungimento degli obiettivi 20-20-20, ossia la copertura di almeno il 17% del fabbisogno energetico attraverso il ricorso a fonti rinnovabili.

    41. Cher scrive:

      Per approfondire:
      http://www.pieroiannelli.com/?p=8

    42. Pietruccio scrive:

      Parole sante!

      In particolare il concetto espresso in modo che più chiaro non si può:

      “…La proporzionalità tra costi e incentivo è quanto di più antieconomico e inefficiente si possa concepire. Equivale a promuovere le tecnologie in base alla loro inefficienza…”

      Allucinante!!!!!!

      Particolarmente preoccupante anche:

      “…Il testo uscito da Palazzo Chigi scioglie il nodo dei certificati verdi, prevedendo la soppressione del meccanismo incentivante per gli impianti realizzati dopo il 2015…”

      Fino al 2015 con questa pizza!!!!!!!!!

      Mioddio…. mi peleranno sicuramente fino al 2015 con questo sistema…
      E poi chi ci garantisce che questa gente non produca energia sottobanco con chissà quale sistema visto che hanno contratti così convenienti per ogni kwh… chi è che gira per l’italia per controllare che quelli non ci vendano come eolico o fotovoltaico a prezzi folli (certificati verdi e carbon credit vari compresi) della banalissima energia elettrica prodotta con dei generatori, che sò, a gasolio, come è già successo in Spagna?

      “E io pagooo….” come diceva Totò.

    43. Renzo Riva scrive:

      Caro Pietruccio,
      Fino al 2015 lo dobbiammo prendere in saccocia perché i lor Signori della politica bipartigianamente hanno grossi appetiti e delle strutture organizzative costosissime: si basano tutti sul volontariato del tutti fidelizzati a EURI.
      Come qualsiasi altra struttura corporativa.
      Che strano; il fascismo, oggi democratico, ritorna dalla porta con i sinistrati che difendono le corporarazioni che hanno ricostruito negli ultimi cinquant’anni.
      I cattolici che imperterriti, di sinistra o centro o destra, infestano ogni dove amministrativo ovviamente per far aumentare il debito pubblico.
      La delinquenza politica oggi è talmente diffusa che ormai non sai più chi sono le guardie e chi i ladri.

      http://www.eugeniobenetazzo.com/event/destino_manifesto.htm

    44. Pietruccio scrive:

      Eh già…
      Comunque grande Benetazzo (a parte il ciuffo un po’ bohemien)…
      E poveri noi, fra crisi congiunturali, strutturali, ladri & c…

      Intanto finalmente uno spot pro nuke (di Chicco testa): l’unica forma di comunicazione che riesce a farsi ascoltare dalla gente

      ecoblog.it/post/11741/chicco-testa-allattacco-delle-tv-con-s...

      coi soliti lamentatori di professione che lo vogliono censurare (solo la loro propaganda e quella di greenpeace & c. è buona e giusta, gli altri devono stare zitti e casomai chiedere scusa per il fatto di esistere).

    45. Pietruccio scrive:

      Preoccupante

      qualenergia.it/view.php?id=1124&contenuto=Documento

    46. Cher scrive:

      Non più di tanto, sono solo opinioni ber articolate per gettare scompiglio tra le file dei sostenitori del nucleare. Tutte le motivazioni sono smontabili , una per una. Di certo, anche dopo lo smontaggio il messaggio resterà a simbolo della “fallimentare” scelta. Che sia vera o falsa l’obiettivo è sempre lo stesso: SCREDITARE IL NUCLEARE.

    47. Pietruccio scrive:

      Sì, però la sensazione che ho è che stando ferma per quasi 20 anni l’industria delle costruzioni nucleari abbia perso qualcosa della propria peculiarità.

      Quella della costruzione di centrali atomiche non è un’industria come le altre, se qualcuno ha pensato di affrontare l’impresa con la mentalità dell’industria demenziale e speculativa di oggi ha fatto un bel guaio, anche sul piano dell’immagine, oltretutto prestando il fianco alle crtiche dei soliti furbastri: il fatto che ci sia qualcuno che racconta balle per screditare il nucleare non significa vada difeso su tutti i fronti, anche quando non lo merita (come si fa a sbagliare per due volte la colata di cemento? a che imprese si sono rivolti? come li hanno qualificati?).

      Quando faranno una televisione che non mi crei tanti problemi o un computer che funziona o un programma che non mi faccia perdere più tempo di quanto me ne fa risparmiare? In questo periodo sfigato pare che guadagni di più chi produce peggio… e non è certo questo il modo in cui si possa fare il nucleare, cioè con paura di far fatica (mentale), approssimazione, incompetenza, furbizia, guerre al ribasso che inevitabilmente investono anche la qualità, ecc…

      Sia chiaro che queste cose le dico da persona straconvinta della bontà della scelta nucleare: ma come tutte le cose va ben controllato e gestito con equilibrio.

      ——————————-

      Già che ci sono voglio anche dire due parole sull’articolo di Battaglia che commenta la notizia che gli svizzeri, giustamente, pare stiano progettando altri due reattori atomici (come vorrei essere svizzero - è la nazione che fa la politica energetica più vicina a come la vorrei io - mi sembrano attenti e razionali, infatti l’antinuclearismo ha attecchito poco).

      ilgiornale.it/esteri/anche_svizzera_si_regala_due_centrali_n...

      In quell’articolo Battaglia traccia le linee di quello che dovrebbe essere un piano energetico per la nostra nazione. Dice:

      “…Noi dovremmo allora soddisfare il 50% col nucleare, il 30% col carbone, il 10-15% con l’idroelettrico, il 5-10% col gas. Dovremmo insomma avere 30 reattori nucleari, raddoppiare gli impianti a carbone e chiudere molti di quelli a gas. Insomma, bisognerebbe fare esattamente il contrario di quel che abbiamo fatto finora grazie ai Prodi Verdi. Non a caso la bolletta elettrica italiana è, con tasse o senza tasse, la più alta al mondo.”

      Lo condivido e non lo condivido allo stesso tempo. Direi che questa è la condizione in cui ci saremmo dovuti trovare oggi se fossimo stati governati bene. Quella indicata rappresenta, secondo me, un ottima soluzione a breve e medio periodo, ma sul piano strategico dobbiamo anche pensare a ridurre gradualmente l’uso delle fossili fino a un giorno (difficilmente prevedibile fra nuove scoperte e nuovi consumi e instabilità varie) in cui giocoforza ne dovremo fare a meno: non sparerei allora a zero sul “mix energetico”, direi piuttosto che serve razionalizzare e evitare follie come quella che si sta facendo adesso con investimenti massicci su tecnologie come PV che fra qualche anno saranno superati e noi ci troveremo in mano solo un costosissimo giocattolo vecchio. Però è giusto accompagnarli nello sviluppo e dedicare a loro (e anche ad altre rinnovabili che evidentemente non hanno santi in paradiso) una quota adeguata dei nostri investimenti per il futuro.

      Insomma le cose vanno viste nel loro sviluppo temporale: un conto è cosa sarebbe megio fare oggi, un altro conto è pensare cosa dobbiamo preparare per domani e dopodomani.

    48. prete scrive:

      Scusate un attimo, ma le centrali non verrebbero costruite con soldi pubblici? Non è una forma di incentivo anche quella?

    49. Cher scrive:

      Il mix energetico, ora può sembrare emulativo al Prof dirlo, ma lo sempre considerato una facile panacea tanto ingannevole da renderla convincente. Mi spiego:
      Standard occidentali di consumo implicano la seguente equazione; 1 milione di abitanti = 1 Gw costanti , per cui niente FV o Eolico perché non costanti.
      Come realizzare o avvicinarci a questo obbiettivo è parte della strategia energetica.
      Chi deve compierla non lo posso sapere,perché fuori dalla mia volontà di realizzo.
      La bolletta elettrica è la più cara semplicemente perché gli oneri aggiunti devo supportare il finanziamento agli enti locali, L’iva ( stato), gli stipendi da 6 zeri ai manager delle compagnie e ultimo il dividendo agli azionisti + un bel 10% alla voce A3 che sono i finanziamenti alle rinnovabili e CIP6 e di sicuro manca qualcos’altro!

      Allora come manteniamo tutti questi signori?
      A ben guardare altre nazioni che non hanno il nucleare il costo del Kw è di fatto inferiore. ( Mistero? )
      ——–
      Per il FV e eolico + altre le vedrei bene in una produzione individuale per rendere autonoma la propria esigenza energetica finalizzata all’abbattimento del conto energetico, senza incentivi pagati da altri!
      La propria casa o condominio semi-autonomo sarebbe di aiuto non allo stato ma alle famiglie che vi abitano.
      Questo implica una visione-progettazione di nuovi schemi abitativi, razionalizzati alla disponibilità tecnologica.
      ——
      Riporto un particolare dell’articolo del Prof, credo significativo al mio ragionamento:
      ……”Bisogna comprendere che nella produzione elettrica alcune tecnologie devono essere ignorate, per la semplice doppia ragione che sono un fallimento tecnico ed economico. Principe di queste è il fotovoltaico: dimostrarne il fallimento economico è un gioco da ragazzi. Vorremmo, dunque, che esso partecipi al mix energetico. Quanto? Manteniamoci bassi: 1%. Il che significa che dei 40 GW (gigawatt) elettrici che consumiamo, 0.4 vorremmo produrli col fotovoltaico. Allo scopo, dovremmo installare 4 GW di pannelli e impegnare 25 miliardi. Ma con questa cifra si installano 12 GW nucleari, che producono 10 GW elettrici, pari al 25% del nostro fabbisogno. Vedete bene che un contributo del fotovoltaico anche del solo 1% al mix energetico sarebbe per l’economia un tale crollo da risultare arduo poi ricomporla…….”

      ————————–
      Prendiamo il costo delle centrali che è “misterosamente” lievitato!
      Qualcuno diceva: ….a pensar male ci si indovina.….
      Pensiamo male allora e vediamo se il pensiero regge.
      Di sicuro avrete sentito parlare del Worm Stuxnet……. chi ha finanziato una operazione del genere? Bò! ;)

      Di certo la piega belligerante di stati definiti canaglia che vogliono “giocare” con il nucleare fà venire la pelle d’oca anche ai più convinti nuclearisti.

      Come fermarli o meglio come rendere questo reale problema un non problema in modo tollerabile al nostro modo di pensare?
      Bè il Worm Stuxnet dire che è stato geniale è limitativo anzi merita il ” Nobel” solo per la riuscita!

      Dato che nessuno e nessuno saprà chi è stato, la riconoscenza del mondo occidentale è doverosa. In fondo solo il costo lievitato di qualche impianto in concomitanza con la diffusione del Worm Stuxnet ( semplice coincidenza?!) ha allontanato il vero problema del Nucleare.
      Quello di essere gestito da persone non in linea con la nostra visione del convivere su questo pianeta.
      Cher

    50. Pietruccio scrive:

      x prete

      Non mi risulta che verrebbero costruite con soldi pubblici, casomai si chiederebbe al pubblico una copertura sui prestiti. Ma se anche fossero finanziate completamente con danaro pubblico si tratta di un’attività che si ripaga vendendo l’energia elettrica oltretutto a costi abbastanza contenuti, cosa che favorisce lo sviluppo dell’economia. Oltretutto una buona parte di quelle attività viene svolta da imprese italiane e quindi anche quelli per la costruzione sarebbero soldi che in buona parte resterebbero in Italia a differenza di quello che succede con eolico e fotovoltaico (per non prlare delle fossili) dove i soldi vanno a finire sostanzialmente all’estero in cambio di energia che sulla quale vengono pagati degli incentivi folli a fondo perduto: direi che la situazione è ben diversa.

    51. Massimo scrive:

      Cher scrive: “Un dettaglio sul Prof Clò:
      ……bolognese prof. clò, prodiano di ferro, superesperto di “energia” e componente del cda dell’eni……
      Domanda : dov’era quando hanno deciso di fermare le centrali nucleari in funzione in Italia?”

      Risposta interrogativa : A casa ad ospitare sedute spiritiche?

    52. Pietruccio scrive:

      x Cher

      Questa è la terza volta che provo a risponderti. Le altre due mi è sparito il video quando ero quasi alla fine… che il fatidico worm mi stia colpendo… strano… non ho nessuna intenzione di arrcchire l’uranio o cose del genere… voglio solo tirare un po’ di secchiate di … sugli antinucleari…

      Siccome devo partire e non ce la faccio a riscrivere tutta la solfa mi limito a dire che non ho capito il senso del tuo ultimo intervento (mi pare in linea con Battaglia).

      La questione che ponevo io riguardava lo sviluppo temporale: per oggi il discorso ha un senso, ma credi davvero possibile che nel momento in cui i costi (anche ambientali) di estrazione del petrolio e del gas (compreso lo shale-gas, che non è poi così miracoloso come si dice) diventeranno proibitivi noi potremmo rinunciare ad un utilizzo e ad una produzione razionale dell’energia, compreso il contributo delle rinnovabili?

      Se poi vogliamo ribadire il modo scandaloso in cui vengono gestite le nuove PV ed eolico, allora siamo d’accordo: non è certo da questi sistemi che avremo un contributo (fra qualche anno saranno solo ferrivecchi).

    53. Cher scrive:

      X Massimo, quello è assodato!

      Lo spiritismo è equiparabile alla astrologia, quanti ANTI-NUCLEARISTI convinti & determinati nelle loro convinzioni sono al pari assorti nelle ASTROLOGICHE certezze delle loro esistenze?
      Ma è pur sempre importante il loro punto di vista, in quanto è l’indice di consapevolezza della nostra società.
      Il piano inclinato della comunicazione sul nucleare diventa sdrucciolevole ogni qual volta una OPINIONE -CONTRARIA al NUCLEARE espressa da autorevole personaggio si sovrappone al fatto certo e scientificamente confermato a favore del nucleare, inglobando la certezza e facendo VERA un’opinione!
      Magari non tanto falsa in quanto tale, ma falsa in quanto una opinione, cioè non scientifica.

      Un pò come le sedute spiritiche, non ci crede nessuno, ma il dubbio serpenteggia e l’occulto si diffonde nelle testine deboli prive di difese scientifiche che la società non è stata in grado di diffondere al pari della evoluzione tecnologica usata dalle stesse testine.

    54. Cher scrive:

      X Pietruccio : devi pulire il PC con programmi dedicati, questo non è il luogo per darti il link.
      ravenc(chiocciolahotmail.it scrivimi qui che te li giro.

      Il ragionamento è complesso e questo luogo di diffusione di commenti non è il più indicato. La sovrapposizioni di aspetti collaterali snatura più delle volte un “ragionamento” che sempre necessità di argomenti correlatori o di riferimento che non si possono citare in quanto allungherebbero il postato fuori misura.

      Sul costo estrattivo dei fossili, mi trovi d’accordo, più che altro che la bufala del gas-serra ( Co2) ormai non gliela cavi dalla testa manco con il rampino!

      Il Prof Battaglia espone i fatti per sottolineare degli aspetti tanto banali che manco dovrebbero essere citati solo per il fatto che distolgono l’attenzione a cose meritevoli di approfondimento, mi riferisco alle spiegazioni scientifiche che il Prof Battaglia e non solo Lui potrebbero fare se TUTTE le volte che espongono pubblicamente il loro pensiero NON devono ritornare e dedicare il loro fare&dire con esempi elementari.

      Cher

    55. Massimo scrive:

      Per Cher: ah, senza dubbio… la mia ironica risposta comunque non voleva essere generica ma si riferiva specificamente alla famosa seduta spiritica che 30 e rotti anni fa coinvolse (anche) Alberto Clò.

    56. Cher scrive:

      X Massimo: è vero! Che saggi che abbiamo avuto e che abbiamo! Da non crederci.
      Questa è la mia ultima idea:
      —————————-
      Ho aperto un thread dedicato agli ANTI-Nuclearisti per raccogliere le loro motivazioni. Nessun intento di voler contestare o smontare le loro motivazioni.
      Non ci saranno repliche contestatarie.
      Ma solo raccoglierle, in modo di individuare un ragionevole approccio comunicativo.
      http://www.nuclearmeeting.com/forum/showthread.php?tid=174
      Prego, il Vostro contributo è importante!
      Grazie.
      Cher

    57. prete scrive:

      Per Pietruccio
      ho provato due volte a scrivere questo post è non è mai partito,adesso ci riprovo.
      Chiedo scusa ancora per la mia ignoranza, ma siccome mi piace fare l’avvocato del diavolo insisto.
      Sul discorso economico direi che la cosa si può ribaltare, a verona c’è una ditta che produce pannelli fv tutti italiani e da quel che so anche la Marcegaglia ha cominciato, perciò i soldi restano in Italia(per le altre fonti non so una mazza perciò non dico niente che è meglio), come tutte le cose che comperiamo basta stare attenti alla provenienza.
      Per il basso costo dell’energia una volta a regime le centrali nucleari permettimi di dissentire . . . siamo in Italia.
      Qualche anno fa sono andato a visitare un paese in Austria che aveva raggiunto l’autosufficienza energetica da rinnovabili con fv, biogas da escrementi e coltivazioni dedicate, biodiesel da colza e girasole, caldaie a cippato con recupero calore per il teleriscaldamento ecc … ,perciò la cosa non mi sembra tanto utopistica, difficile ma non impossibile.
      Sulla bolletta dell’enel c’è scritto che nel 2009 l’elettricità immessa in rete da nucleare è del 1,5 %, perchè continuate a dire che ne importiamo tanta e a caro prezzo? Non mi sembra una percentuale tale da stravolgere la bilancia dei pagamenti.
      Il problema più grande è che le centrali verrebbero costruite da imprese come l’impregilo e le scorie (nodo purtroppo irrisolvibile al giorno d’oggi) trattate come i rifiuti a Napoli, se i presupposti sono questi preferisco pagare la bolletta il doppio di quello che pago adesso . . .
      Ciao e grazie per la pazienza.

    58. Dimitri scrive:

      A proposito dell’articolo di Franco Battaglia sul sito del Giornale (ignoro la professione del sig. Battaglia, ma suppongo che non abbia familiarità né con la scienza, né con la tecnologia). Tra virgolette quanto scritto da Battaglia:
      1) “Dei 40 GW elettrici che consumiamo . . “: quello che consumiamo non è una potenza (GW), ma energia (GWh). Informo il sig Battaglia e chi lo cita che, nel 2009, sono stati prelevati dalla rete elettrica dagli utenti italiani circa 320 TWh (fonte Terna).
      2) “Dovremmo installare 4 GW di pannelli e impegnare 25 miliardi. Ma con questa cifra si installano 12 GW nucleari, che producono 10 GW elettrici, pari al 25% del nostro fabbisogno. Vedete bene che un contributo del fotovoltaico anche del solo 1% al mix energetico sarebbe per l’economia un tale crollo da risultare arduo poi ricomporla…….”
      Ai costi attuali, per una potenza di PV pari a 4 GWp si dovrebbero impegnare circa 12 miliardi di €, non 25! Poi, come si fa ad affermare che 12 GW nucleari producono 10 GW elettrici? 12 GWe nucleari producono un’energia che è il prodotto della potenza elettrica (12 Gwe) per il numero delle ore di effettivo funzionamento delle centrali, cioè GWh, o TWh, che è un’unità di misura più adatta per misurare queste energie.
      Ma come si fa a confondere l’energia con la potenza? Neanche uno studente liceale . . .
      Mi fermo qui perché l’articolo contiene altre grossolane imprecisioni che non meritano alcun commento.
      Informo che non sono un anti-nuclearista, ma vi chiedo: perché pubblicare/divulgare/commentare simili articoli?
      Se vogliamo fare una seria comparazione tra le varie tecnologie, occorre riferirci al costo del kWh prodotto da ognuna di esse, tenendo conto di tutti i fattori che vi concorrono: costo di realizzazione e dismissione degli impianti, compresi quelli di eventuali bonifiche territoriali finali, durata degli impianti, costo dei combustibili, emissioni di gas clima-alteranti per kWh prodotto, tempi di realizzazione e durata degli impianti, il Pay Back Time, l’ENROEI, ecc.
      Altrimenti sarà tempo perso e ciascuno resterà della stessa idea, giusta o sbagliata che sia.

    59. Renzo Riva scrive:

      @Prete
      Pazienza fino a un certo punto.
      Dove hai letto nucleare importato 1,5%.
      Hai sbagliato posto di una virgola per caso ovvero 15%?
      .
      L’ Italia dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi ha questo mix energetico:

      Il totale produzione anno 2008 è stato pari 311,2 TWh
      di cui in percentuale

      Fossili______________________80,75%
      Nucleare_____________________0,00%
      Rinnovabili__________________18,70%
      Da rifiuti non rinnovabili________0,55%

      Totale______________________100%

      di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 311,2 TWh

      Idraulica_________13,37%
      Eolica____________1,57%
      Biomasse_________1,90%
      Fotovoltaica_______0,08%
      Geotermica_______1,77%

      Totale___________18,69%

      Taccio sui costi che hanno sostenuto per la tecnologia eolica - max. anni 20 - e per quella fotovoltaica - max. anni 20÷25.

      Questo piatto lo servo freddo ai Verdastri.

      Inoltre importiamo circa il 29 TWh da elettronucleare pari a circa il 13% dei nostri consumi ovvero 311,2+28,8= 340 TWh

      Ecco il motivo per cui dico che l’Italia non è mai uscita dal nucleare!

      energies-renouvelables.org/observ-er/html/inventaire/PDF/Cha...

      archivionucleare.com/index.php/2007/01/30/animata-discussion...

    60. prete scrive:

      Per Renzo
      bolletta enel alla mano Renzo c’è scritto nero su bianco, possibile che nessuno se ne sia accorto?

    61. prete scrive:

      Per Renzo
      ho dato un’occhiata ai due link che hai postato, il pdf è in francese e io, lo ripeto sono ignorante, ci ho capito poco, ma se non sbaglio parla della produzione e basta, sulla bolletta c’è questa dicitura ” composizione del mix medio nazionale utilizzato per la produzione dell’energia elettrica immessa nel sistema elettrico nel 2008 e nel 2009″, e poi riporta i vari dati tra cui nucleare 2008 1,3%, 2009 1,5%.
      L’altro link parla di uno studio cioè teoria, perciò non dico fesserie affermando che ad oggi il problema è irrisolvibile.
      Ciao.

    62. Cher scrive:

      X Prete , non c’è nessuna azienda in Italia che produce la “cella” per FV, prossimamente a Catania il Film sottile ma di brevetto Sharp.
      In Italia assemblano i pannelli.
      La resa dei pannelli è RIDICOLA, quando c’è il sole, zero quando non c’è.
      Che poi sia un BUSINESS con tutta la filiera in combutta e l’utente finale in buona fede, questo non ci piove.
      Mi augura che gli incentivi vengano VIETATI al più presto in quanto sono la causa prima della mancanza di evoluzione tecnologica alla Vera intenzione di produrre energia, che voglio definire energia moderna.
      Prossima ondata di fregatura di massa sarà la micro-cogenerazione.

      ———X Dimitri , forse hai fatto un pò di confusione.

    63. prete scrive:

      Non ho parlato di rese, ma di soldi che rimangono in Italia, ed era solo per fare un esempio, per mettervi un po di sale sulla coda, altrimenti ve le dite e cantate da soli, che gusto c’è?
      Sapete benissimo che la discussione è complessa e si può parlare di tutto e di più senza arrivare a conclusioni, ad esempio se io adesso dovessi tirare in ballo le vostre spese quotidiane? Quanti guardano la provenienza dei prodotti che acquistano? Che macchina avete? Ecc . . .
      A leggere quello che scrivete sembra che voi siate gli unici depositari della verità assoluta e la storia ci insegna che questo non è possibile, bisogna anche mettersi nei panni degli altri e cercare di capire come pensano, confrontarsi con opinioni diverse per capirle non per cambiarle.
      Io ho scritto che se le centrali devono essere costruite in Italia dall’impregilo e simili e le scorie trattate alla ca**o di cane preferisco pagare la bolletta più cara e andare avanti così, è una mia opinione, ma penso che lo sia anche per il 99% degli italiani, anche per i nuclearisti più convinti no?

    64. Renzo Riva scrive:

      @ Prete

      Si fa prima a lasciarti ignorante
      che a perdere tempo a spiegarti le cose
      che tanto non vorresti capire.

    65. Cher scrive:

      Mi RI-spiego con un dettaglio detto e ridetto. La voce A3 in bolletta ENEL incide per un 10% +IVA sul conto elettrico di ognuno. Dato che sono OBBLIGATO , la cosa mi disturba.
      Dato che la mia non è una opinione ma un dato riportato alla relazione dal Senato da parte dell’autorità dell’energia ( novembre 2010), dovrebbe far riflettere anche i più convinti favorevoli alle energie dette rinnovabili. L’unica RI-novabilità è il giro di denaro, in piccolo danno per tutti ( 10% iva) a favore di pochissimi.

      Se fosse poi solo un problema pagare l’energia 10 volte di più del suo valore attuale sarebbe il meno. Si paga è basta!
      Ma , quello che cerco di sottolineare che NON si paga l’energia 10 volte il suo valore per avere in cambio energia, la si paga per avere in cambio NULLA.
      Ma siamo andati oltre il NULLA, perché ora serpenteggia la convinzione che questo NULLA crei posti lavoro , benessere ecc.
      Assolutamente errato, sbagliato e privo di ogni ragionevole saggezza impostare una parte dell’economia di una nazione sulla installazione delle rinnovabili, semplicemente perché sono a termine incentivi. Vedi spagna , vedi Francia.
      Per essere più chiaro e semplice:
      Una rinnovabile esiste perché il suo valore è alterato dagli incentivi, non produce energia costante e la sua “vita” è limitata.
      Tre fattori determinanti che determinano la sua esclusione per pianificare la produzione di energia.
      Può NON piacere ma è la realtà, andare contro questo è ipocrita.

      Il nucleare, anche se costasse l’impianto il doppio, per cui possono ingrassarsi tutti :) , produce tanta energia COSTANTE nella sua lunga vita , da ripagarsi abbondantemente; abbassando il costo energetico e rendendo l’energia DISPONIBILE per una ripresa industriale, unico vero motore nazionale.
      Il capitale per gli impianti nucleari è privato e la loro gestione dalla A ala Z è vincolato da rigide regole internazionali.

      Gli installatori di impianti fotovoltaici e pale eoliche sono equiparabili agli spazzacamini odierni, utili ma limitati alla moda del momento e non trainanti alla economia nazionale.

      L’unico passo a favore delle rinnovabili, una volta rimossa la gabella A3, è quello di una produzione autonoma e combinata di energia per uso privato per abbattere il costo individuale/famigliare con il costo dell’impianto inglobato nel costo dell’immobile progettato appositamente.
      Questo metterebbe in moto tutta una serie di economie progettuali e di sviluppo in campi che darebbero uno slancio non indifferente.
      E’ chiedere troppo?
      Cher

    66. prete scrive:

      Grazie di tutto, ora ho capito perchè ve le dite e ve le cantate da soli.

    67. gbettanini scrive:

      Cerco di rispondere puntualmente alla sua giustissimaa domanda sul perchè nella bolletta Enel il mix energetico italiano risulta composto per oltre il 31% da rinnovabili e per solo l’1,5% da nucleare:

      Nel 2009 la domanda di energia elettrica in Italia è stata soddisfatta per
      circa il 21% con produzione da fonti rinnovabili (Idroelettrica circa 15%,
      biomasse circa 2%, eolica 2%, ecc..) come si può verificare nel bilancio
      pubblicato dal GSE.

      gse.it/attivita/statistiche/Document/Bilanciorinnovabili2009...

      Circa il 14% dell’energia che abbiamo consumato nel 2009 è invece stata importata dall’estero (Francia, Svizzera, Slovenia…) ed è quindi stata prodotta in gran parte da nucleare.

      Per una stortura tutta italiana l’energia importata risulta però essere (da un punto di vista meramente contabile) in gran parte prodotta da fonti rinnovabili.
      Nel nostro Paese l’importazione e la produzione di energia da fonti NON rinnovabili sono infatti soggette all’obbligo di acquisto di Certificati Verdi per una quota che nel 2009 era pari al 4,55%. I trader di energia elettrica preferiscono quindi acquistare certificati esteri che garantiscano che l’energia provenga da fonti rinnovabili (Garanzie di Origine dal costo pari a 1-2 €/MWh) piuttosto che certificati verdi (costo di circa 8 €/MWh).
      Per questo motivo il mix energetico nazionale risulta fittiziamente composto per oltre il 31% da fonti rinnovabili e solo per l’1,5% da nucleare.
      Può trovare qualche ulteriore spiegazione qui:

      http://www.gse.it/GSE%20Informa/Pagine/FuelMix20082009.aspx

      Comunque nuove direttive europee riguardanti la tracciabilità dell’energia prodotta da fonti rinnovabili dovrebbero nei prossimi anni limitare questo fenomeno.

    68. gbettanini scrive:

      @prete

      Nel messaggio precedente il link con il bilancio elettrico del 2009 purtroppo non è completo, lo riporto qui di seguito:
      gse.it/attivita/statistiche/Documents/Bilanciorinnovabili200...

      Ne approfitto anche per correggere la stima del peso economico della quota di rinnovabili per l’energia elettrica prodotta od importata su cui ricade l’obbligo…che è più corretto indicare in circa 4 €/MWh piuttosto che in 8 €/MWh… ma il senso del discorso non cambia.

    69. Renzo Riva scrive:

      A tutti dico:
      Lasciate che prete si perda nella sua crassa ignoranza.

      Per quanto spieghiate lui vuole solo arrivare a dire:

      Grazie di tutto, ora ho capito perchè ve le dite e ve le cantate da soli.

    70. Cher scrive:

      X gbettanini : grazie dei link, molto utili le info sui certificati verdi.

      Una dettaglio tratto dal link segnalato:Continuano a crescere a ritmi sostenuti gli impianti fotovoltaici presenti sul territorio nazionale.
      Nel 2009 il loro numero e la potenza installata sono più che duplicati rispetto all’anno precedente,
      fino a raggiungere la soglia di 71.288 impianti per 1.144 MW complessivi.

      Domanda per PRETE di questi 1.144 MW quanti Mwh prodotti avremo su base annua?
      Spero che non si sia offeso e si unisca al “coro” :)

    71. igorka scrive:

      Mi piacerebbe leggere delle proposte sull’argomento: “smaltimento del materiale residuo” che, come al solito, viene trattato come se noi umani non avessimo limiti! Intendo qualcosa di serio, non il solito “gli facciamo la guardia per i prossimi x milioni di anni” o “ci facciamo le bombe per eliminare i musulmani”

    72. prete scrive:

      Ero tentato a non leggere più questo forum grazie a Renzo Riva, ma visto che non siete tutti come lui, posso ancora sperare nella pazienza di qualcuno.
      Forse non mi sono spiegato, quello che voglio dire è che io mi sto sforzando di capire i vostri punti di vista e quando contrasto le vostre opinioni lo faccio con esempi o citazioni terra terra che sono vissute tutti i giorni dalla gente comune, senza andare a scomodare ricerche a destra e a manca perchè i dati vengono sempre usati allo scopo del merlo che fischia di turno.
      Ad esempio Cher odia a morta la gabella A3 e io posso obiettare che odio la MCT - A2, e penso di avere maggior ragione visto che la A3 per un impianto viene erogata “solo” per 20 anni mentre la MCT - A2 sono più di 20 che la paghiamo e non si sa ancora per quanto.
      Sempre Cher dice che tale gabella incide per un 10% sulla bolletta, mentre io ribadisco che incide per il 7,7% e che solo il 61% del totale della A3 serve a finanziare le fonti rinnovabili, il 10% menzionato da Cher è una stima per l’anno 2020.
      Dire che i pannelli non producono nulla è esagerato dai qualcosa fanno.
      Per l’importazione mi sono guardato le tabelle e non mi sembra una stortura quel 1,5% è semplicemente derivato dalla divisione dell’energia importata per il mix dell’europa a 15 e riportata al 100% di immissione in rete, perciò mi sembra che i conti tornano.
      Un altro punto che si può ribaltare è che la rinnovabile esiste perché il suo valore è alterato dagli incentivi, non produce energia costante e la sua “vita” è limitata.
      Anche il nucleare gode di incentivi più o meno palesi ma ci sono inutile negarlo, e anche la sua vita è limitata, sulla produzione costante direi che è un bel problema, nel senso appunto che “è” costante, mentre servono sempre più impianti modulabili pronti ad aumentare la produzione o diminuirla in caso di bisogno.
      L’indipendenza è solo una chimera visto che il combustibile dovremmo prenderlo dall’estero, così come la tecnologia.
      L’Italia ha il potenziale produttivo per il 100% del consumo però ci fa comodo comperare a basso prezzo per questo importiamo.
      Non voglio fare polemiche però vorrei cercare di farvi capire che le argomentazioni non sono mai inconfutabili, che i dati sono un’arma a doppio taglio e che ogni strumento va bene in base all’uso che se ne fa, a mio parere l’uso del nucleare in Italia sarebbe sbagliato perchè . . . siamo in Italia c***o non c’è una cosa che vada bene figuriamoci il nucleare.
      Ciao a tutti

      Ps per Renzo: che ti ho fatto?

    73. Renzo Riva scrive:

      Sono stufo di vedere all’improvviso spuntare un ignorante che pontifica e dover subire tutti i discorsi di un neofita e per di più su argomenti già dibattuti, assodati e consolidati.

      Per esempio scrivi:
      Anche il nucleare gode di incentivi più o meno palesi ma ci sono inutile negarlo, e anche la sua vita è limitata, sulla produzione costante direi che è un bel problema, nel senso appunto che “è” costante, mentre servono sempre più impianti modulabili pronti ad aumentare la produzione o diminuirla in caso di bisogno.

      Dov’è il problema?
      Chi ti ha detto che i reattori no sono modulabili?
      Su questo scrisse l’ing. nuc. Federica Mancini e non voglio ripetere.
      Perché si preferisce farli lavorare costantemente ed al massimo?
      Banale quanto ovvia la risposta.
      Tant’è vero che il nucleare deve coprire il minimo assoluto di richiesta di potenza (notturna) pari a 23 GW pari a circa 20 reattori con mix di EPR 1.6 e AP1000.

      Poi scrivi:
      Dire che i pannelli non producono nulla è esagerato dai qualcosa fanno.

      Si qualcosa fanno? Portano le nostre tasche al Verde per fare abbuffare De Benedetti, Realacci & C. che ci vendono energia prodotta col carbone come fosse da rinnovabile e poi con la federparchi ci baggiano con la vendita dei CIP 6.

      meteoclima.net/it15/index.php?option=com_content&view=ca...

      meteoclima.net/it15/index.php?option=com_content&view=ar...

      meteoclima.net/it15/index.php?option=com_content&view=ar...

      e altri del prof. Franco Battaglia.

      Inoltre c’è un tale romano che li ha inchiodati alle loro malefatte

      http://www.pieroiannelli.com/?p=8

      Il documento è lungo e con moltissimi link.
      Direi fatto benissimo con tutti i riferimenti a articoli ecc.

      Alla fine concludo dicendo che il fot(t)ovoltaico oltre ad essere inutile è dannoso.

      Sia chiaro che esiste da parte dei neofiti un obbligo di andare a leggersi gli argomenti e gli interventi vecchi per evitare dire bischerate.
      C’è un limite a tutto anche alla pazienza.

    74. prete scrive:

      Non ci siamo caro Renzo, posso darti del caro vero? Ormai mi sembra di discutere come con un mio amico quando ci troviamo per andare a mangiare la pizza, solo che quel mio amico non mi offende . . . pazienza.
      Vedi che cadi nella trappola realizzata da te stesso? Come ripetuto l’argomento è troppo complesso per poterne tirare fuori qualcosa di concreto in un forum, e alla mia provocazione hai risposto con tabelle e link, e la stessa cosa potrei fare io, ma a quale scopo? Giusto che io debba leggere cose vecchie, però è una bella barba e sinceramente non l’ho fatto. Mi sono piaciuti i link che hai postato perchè mi hanno permesso di conoscere il tuo Dio Battaglia, non avevo mai letto niente prima ma ora che l’ho fatto posso dire che ne scrive di cavolate, non tutte sia chiaro, non saltarmi addosso subito, non prendere tutto alla lettera, ma certe cose lette con uno spirito un pò più obiettivo e non come oro colato danno da pensare.
      Riguardo agli inciuci sulle rinnovabili non mi meraviglio mica visto che siamo in Italia, ma non è colpa delle rinnovabili, è colpa di chi ha le mani in pasta, che saranno quelli che le avranno in pasta al momento di fare il nucleare.
      Ciao e su con il morale che a rodersi il fegato non ci si guadagna niente.

    75. Cher scrive:

      X Prete:
      Autorità per l’energia elettrica e il gas
      INDAGINE CONOSCITIVA SULLA
      STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE
      Memoria per l’audizione presso la
      X Commissione Industria, Commercio, Turismo
      del Senato della Repubblica
      Roma, 20 ottobre 2010
      I costi totali delle incentivazioni e proposte di revisione degli strumenti incentivanti
      Come già evidenziato nella memoria per l’audizione presso la X Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati relativa al “Sistema delle incentivazioni delle fonti rinnovabili ed assimilate (c.d. CIP6/92) operante in Italia”
      dell’11 febbraio 2009 e nella “Relazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas sullo stato del mercato dell’energia elettrica e del gas naturale e sullo stato di utilizzo ed integrazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, redatta ai sensi dell’articolo
      28, comma 2, della legge n. 99/09 (segnalazione PAS 3/10 del 29 gennaio 2010), rischiano di emergere, nel medio termine, evidenti problemi di sostenibilità economica degli attuali meccanismi di incentivazione posti a carico dei consumatori.
      Infatti il costo totale per l’incentivazione delle sole fonti rinnovabili (escluse quindi le assimilate) ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro nel 2009, sfiora i 3,4 miliardi di Euro nel 2010 (di cui 800 milioni legati alle rinnovabili CIP6, 1600 ai certificati verdi, 800 al fotovoltaico e 180 alla tariffa fissa onnicomprensiva), come già anticipato nei documenti sopra richiamati e raggiungerà almeno i 3,9 miliardi di euro nel 2011 (di cui 800 milioni
      legati alle rinnovabili CIP6, 1600 ai certificati verdi, 1200 al fotovoltaico e 300 alla tariffa fissa onnicomprensiva). Per la prima volta, nel 2010, il costo complessivo dei nuovi strumenti di incentivazione (pari a 2,6 miliardi di Euro) supera i costi complessivi,incluse le fonti assimilate, del provvedimento CIP n. 6/92 (pari a 1,9 miliardi di Euro).
      Inoltre, come più volte evidenziato dall’Autorità, il costo totale per l’incentivazione delle sole fonti rinnovabili destinate alla produzione di energia elettrica, nell’ipotesi di raggiungimento del potenziale massimo teorico di sfruttamento delle rinnovabili con una incentivazione decrescente nel tempo, potrebbe aumentare a più di 5 miliardi di euro/anno nel 2015 e a circa 7 miliardi di euro/anno nel 2020 (di cui oltre 3,5 miliardi di
      euro per l’incentivazione di 10 TWh di energia elettrica da impianti fotovoltaici).
      Un altro problema è legato ai profili di iniquità distributiva propri degli incentivi fin qui descritti. Occorre infatti ricordare che tutte le incentivazioni di cui si è trattato in precedenza non ricadono sulla generalità dei contribuenti, attraverso imposte dedicate, ma sullo specifico settore dei consumatori elettrici. In particolare, nell’anno 2010, la componente tariffaria A3, quella appunto destinata a remunerare lo sviluppo delle fonti
      rinnovabili, è arrivata a gravare sui consumatori per circa il 9% della loro spesa complessiva, al netto delle tasse. Questo meccanismo di tipo parafiscale (peraltro ulteriormente gravato dall’IVA in bolletta) soprattutto ove i costi diventino ancora piùrilevanti, presenta problemi di equità distributiva. Infatti i consumi di energia elettrica non sono proporzionali ai redditi, sia con riferimento alle persone fisiche che alle imprese. Ne deriva che una famiglia a basso reddito ma ad alti consumi (ad esempio una famiglia numerosa) è chiamata a contribuire alla copertura degli oneri dell’incentivazione delle fonti rinnovabili in misura superiore ad un single benestante;
      allo stesso modo un’impresa ad alti consumi elettrici ma con modesti utili contribuisce più di un’impresa con utili elevati e bassi consumi.

      E ora vediamo se la consapevolezza della realtà si sovrappone alla cecità della ottusità.

      X Igorka: c’è una intera sezione che parla di scorie in questo forum.
      archivionucleare.com/index.php/2009/11/25/scorie-radioattive...
      Leggi e quello che ti sfugge , chiedi !

    76. Renzo Riva scrive:

      @ Prete
      Non ci tengo ad avere amici di tal sorta.
      Assodato che gli amici si trascelgono fra gli umani…
      Pertanto resta pure con il tuo dio che al mio ci penso io.
      Il fegato non me lo rodo anzi l’ultimo che ho mangiato è stato di un maiale tagliato a fette di 5 mm circa e annegato in un soffritto di 5 spicchi d’aglio e 5 cipolle ben rosolate.
      Buonissimo.

    77. Cher scrive:

      x gli amanti di piatti golosi:
      loccidentale.it/articolo/gli+ambientalisti+bocciano+lo+spot+...

      Certo che a gli ANTI-Nuclearisti la pappa è pagata da tutti noi è il colmo!
      Sono finanziati dal ministero dell’ Ambiente per diffondere “fesserie” e tutto questo per mantenere in piedi una ECO-Bufala! La cosa diventa “bizzarra” quando c’è gente che è in buona fede li supporta.

    78. prete scrive:

      Grazie delle risposte, siamo andati a fare le pulci all’A3 vero? Certo che se dobbiamo dibattere su questo . . . Va bene lo stesso, io ho preso i dati 2009, quelli di Cher sono aggiornati al 2010.
      Vi devo salutare, non ho più tempo per queste cose e lo potete capire anche dagli orari dei miei interventi, non posso continuare così, devo dormire anch’io, anche se non sono un essere umano ma una semplice bestia che ha imparato la lezione a memoria anch’io devo dormire.
      Sono capitato su questo forum per caso e così come sono venuto me ne vado, penso di avere abusato fin troppo della vostra pazienza, della vostra educazione no, ma non avevate nessun obbligo nei miei confronti perciò va bene lo stesso.
      Un’ultima cosa, vorrei farvi notare come l’essere umano tenda a circondarsi di simili e ad allontanare i diversi, cosa che nella vita reale viene mitigata dalle convenzioni sociali che ci obbligano a comportamenti di convenienza, mentre il web che dovrebbe essere uno strumento democratico e di unione, col passare del tempo si sta rivelando molto più ghettizzante e asociale della realtà.
      Curioso vero?
      Ciao a tutti e buon inizio d’anno.

    79. Cher scrive:

      Non resta che constatare che Riva ha centrato in pieno,per l’ennesima volta, la realtà di chi vuole dimostrare a tutti la propria testardaggine.
      Alla faccia delle pulci, ogni argomento approfondito si va dalla “rogna” alla “scabbia” senza tanto guardare per il sottile!

      Mi ero , non tanto illuso, ma posto in testa di dimostrare con dati oggettivi una ulteriore spinta verso il dialogo per una diffusione di informazioni utili per chi vuole farsi una visione allargata di una problematica che di fatto coinvolge tutti.
      Nulla si chiede e nulla si pretende, di “curioso” poco ma di costatazione tanta!

      Poco importa, questo ultimo scatto di dialogo del 2010 ha portato una informazione, grazie a GBettanini , sui certificati verdi in merito al’energia acquistata all’estero che merita una ulteriore e dettagliata raccolta di informazioni.
      Grazie per questo contributo informativo a tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo per rendere pubblica la loro opinione e per indicare i vari link di approfondimento.
      Grazie anche a coloro che con la loro “testardaggine” che reputo sempre in buona fede, hanno contribuito a sviscerare in tanti modi i vari argomenti.

      Un grazie agli amministratori di questo forum che con la pazienza di Giobbe hanno sopportato i miei interventi.
      Buon Anno!

    80. francesco scrive:

      x renzo: Alla fine concludo dicendo che il fot(t)ovoltaico oltre ad essere inutile è dannoso.
      questo concetto è stato piu volte citato. ora se ci si riferisce agli incentivi concordo.. ma in linea generale son contrario a questa affermazione. non è inutile ne dannoso se applicato dove si deve e senza incentivi… se un cittadino vuole metterli sopra il suo tetto e pagare a kw un po’ di piu o anche di meno (non voglio far i conti ma oggi credo che siamo vicini ad un pareggio per utenze private) non vedo il danno. Se invece è lo stato a comprare energia a prezzi ESAGERATI sono contrario, e poi totalmente contrario a tutti quei “pseudo laghi artificiali” in aperta campagna. Il dubbio che ho su questo forum è che NOI pro o non contrari al nucleare siamo talmente inc..ati con la maggioranza dei forum “VERDI”, dove dire “il nucleare costa meno delle altre fonti” implica il linciaggio mediatico, che agiamo allo stesso modo in senso contrario. ps: ribadisco che l’unico punto in cui son contrario al nucleare è che siamo in italia. in italia è possibile che un sistema stabile come la raccolta dell’immondizia divenga istabile.. dove napoli è riuscito ad inviare in germania dei treni di immondizia con materiale radioattivo e guarda caso i tedeschi li hanno rimandati in giu.. siamo in italia.. e va rifatto un referendum per il nuke. poi non contrario anzi… preferisco sulla collina davanti a casa una centrale un po’ offuscata che una distesa di pannelli fv.

    81. prete scrive:

      Allora mi tirate dentro per i capelli, pensavo che fosse finita ma voi insistete.
      Tra pulci, rogna e scabbia intanto viene “dimenticato” che a finanziare le rinnovabili è il 61% dell’A3. Anche chi come me è privo di intelletto e\o sembianze umane riesce a capire quanto fa il 61% del 10%.
      Sia ben chiaro che non ho nessuna intenzione di polemizzare su A3 - MCT - A2 (queste ultime 2 guarda caso sono state dimenticate, ma sono sicuro che qualcuno rimedierà al più presto), ma semplicemente volevo tastarvi il polso.
      Io non ho mai voluto dimostrare niente, ho sempre cercato di mantenere toni educati e non ho mai espresso chiaramente parere favorevole o contrario al nucleare, al contrario alcuni di voi hanno dimostrato una buona e sana maleducazione, altri vogliono far credere che i dati oggettivi siano una proprietà esclusiva e intanto omettono altri dati, ne più ne meno come fanno i tanto odiati verdastri.
      Ho portato un esempio reale di una cittadina austriaca e nemmeno l’avete preso in considerazione, siete talmente convinti di possedere la vera verità oggettiva ed indiscutibile che nemmeno vi rendete conto di quello che c’è fuori dalla finestra di casa vostra.
      Meglio essere ignoranti e bestie che abbassarsi a certi livelli pur di raggiungere gli scopi, perchè non sempre il fine giustifica i mezzi.

    82. Renzo Riva scrive:

      Mi tocca ripetere quanto già scritto tempo addietro.
      I pannelli fotovoltaici che servono ad alimentare le stazioni interplanetarie o geostazionarie, con rese del 30%, costosissimi per appunto poter raggiungere alte rese sono indispensabili.
      Come è il suo mercato di nicchia nel fuori rete (out grid) dove oltre all’impianto fotovoltaico è necessario abbinare una serie di batterie stazionare per garantirsi sempre l’energia elettrica dell’isola di produzione-accumulo-dispacciamento.

      Piena libertà poi di chi li considera degli state-symbol di spendere i suoi soldi come meglio gli aggrada.

      Personalmente quei soldi preferirei spenderli con una gnocca più o meno stratosferica.
      De gustibus…

      Cerchiamo anche di mettere dei punti fermi sul nucleare che m’importerebbe un fico secco qualora ci fosse una tecnologia altrettanto valida ed al massimo parimenti costosa a fronte di una produzione certa, economica ed abbondante.

      Personalmente sono contrario ai referendum su materie altamente tecniche.
      Vi immaginate sottoporre a referendum la decisioni di dotarsi di Eurofighter oppure in alternativa di cicogne?

      Ma se qualche anima pruriginosa volesse proporre di nuovo un referendum su tale materia lo faccia pure.
      In tal caso la mia indicazione di voto sarà: tutti al mare o al monte.

    83. Pietruccio scrive:

      Pazzesco sul PV!!!

      edilportale.com/news/2010/12/risparmio-energetico/in-italia-...

      L’articolo è poco chiaro (prima parla di 2 GWp installati e sembra siano totali ma poi dice che quelli cumulativi sono sui 3 GWp e quelli installati nel 2010 sarebbero 1.5 GWp) ma pare proprio che siamo ormai sui 3 GWp di PV installati in Italia (e una parte sicuramente su terreno coltivabili !!!! che scempio !!! - li vedevo oggi in autostrada…)

      Il che significa che a 1300 kWh annuale par ogni kWp, incentivati a 0.43€/kWh saranno regalati ingiustamente a questi nuovi speculatori 1.1 miliardi di € dei nostri soldi per i prossimi 20 anni!

      Questi sì che sono affari!
      Altro che lavorare!
      Ma che cavolate mi hanno insegnato quando andavo a scuola da piccolo: onesta?!
      serietà?!
      impegno?!…
      ma mi faccia un piacere… (direbbe Totò).

    84. Pietruccio scrive:

      Torno ora dalle ferie. Caspita! Uno sta via una settimana… Vi siete scatenati!

      Non ce la farò mai a leggere tutto e a rispondere a chi mi avesse tirato in ballo: peccato.

      Nell’eventualità mi scuso, saluto e auguro buone feste in ritardo.

    85. Pietruccio scrive:

      Fra i molti messaggi di posta mi è arrivato questo link

      italianimbecilli.blogspot.com/2010/12/lingannevole-spot-favo...

      da un mio amico antinucleare.

      Curioso. Si lamentano del fatto che qualcuno faccia della pubblicità al nucleare… e i metodi li descrivono bene… per forza, loro fanno propaganda antinucleare con questi metodi (e anche con molto molto peggio) da più di 25 anni. Evidentemente considerano la propaganda una specie di brevetto di cui solo loro sono proprietari, proprio per legge, infatti mi pare vogliano fare ricorso… del nucleare bisogna solo parlar male… infatti in toscana, in questi giorni, ho preso in mano un giornale che a nove colonne intervistava realacci (e potete immaginare come parlava del nucleare): ma in quel caso non ha protestato nessuno e nessuno ha fatto ricorso, e non è successo neanche quando qualcosa del genere (un sedicente esperto ha sparato cazzate a raffica in prima pagina nel giornale locale) si è verificato qui in trentino.

      Credo, e sono sempre più convinto, che la miglior forma di comunicazione sia la pubblicità, sul resto siamo tutti sordi - è un po’ alineante ma bisogna prendere atto che al giorno d’oggi è così. Naturalmente escludo l’informazione di tipo scientifico (intendo quella vera - cioè lo scambio aperto di informazioni non utilizzate a fini manipolativi) come spesso facciamo qui.

      Ho spiluccato un po’ i commenti e mi è venuta in mente anche una serie di interventi tipo toccata e fuga di antinucleari che dicono per un po’ la loro, poi si offendono… qualcuno insulta… non hanno in realtà nessuna voglia di confrontare le loro idee ne di sapere qualcosa di interessante sulla tecnologia (io, ad esempio, quando parlo che sò, con un medico, gli chiedo unn sacco di cose che non so…): secondo me bisognerebbe chiarire bene subito qual’è il livello e l’argomento della discussione:
      - esposizione di convinzioni
      - questioni politiche
      - questioni economiche
      - approfondimento su qualcosa di specifico da trattare dal punto di vista scientifico in cui tutti mettiamo lì quello che sappiamo per vedere di delineare un contorno possibile, o vedere qual’è il confine delle nostre conoscenze.

      Sicuramente non dobbiamo cercare di convincerci a vicenda, perchè per convincere bisogna far leva sui sentimenti, sulle emozioni ecc… insomma a quello ci deve pensare la pubblicità.

    86. Renzo Riva scrive:

      world-nuclear-news.org/NN-Chinese_government_approves_reacto...

      NEW NUCLEAR

      Chinese government approves reactor projects
      05 January 2011

      China National Nuclear Corp (CNNC) has received governmental approval to begin preliminary work on four new nuclear power reactors: two at the existing Tianwan site in Jiangsu province and two at the new Xudabao plant in Liaoning province.

      The approval came from the National Development and Reform Commission (NDRC) and should lead to the construction of Tianwan 3 and 4 (Phase II of the plant) and the first two units at Phase I of Xudabao.

      At Tianwan, CNNC will construct two 1060 MWe Russian-supplied VVER-1000 pressurised water reactors, alongside the existing two such units at the site. A contract for the engineering design of Tianwan 3 and 4 was signed in September 2010 between CNNC subsidiary Jiangsu Nuclear Power Corporation and AtomStroyExport, and the general construction contract was signed in November 2010. First concrete for unit 3 is scheduled to be poured in December 2012, while concrete for unit 4 will start to be poured in August 2013, CNNC said.

      The first reactor at Tianwan was put into commercial operation in June 2007, with the second following three months later. The plant is eventually expected to house eight reactors, although units 5 to 8 are likely to be larger VVER-1200 units.

      Meanwhile, CNNC will begin work on Phase I (units 1 and 2) of the new Xudabao plant on Hulu Island in Xicheng City in coastal Liaoning province. Construction of the first unit at Xudabao is expected to start in September this year. The plant will eventually comprise six AP1000 reactors.

      CNNC’s Liaoning Nuclear Power Co owns the plant, and the general contractor is China Nuclear Power Engineering. China Datang holds 20% equity in the Xudabao project, while the State Development and Investment Corporation holds 10%.

      In a statement, CNNC said that approval for preliminary work on the four new reactors ‘indicates that the two nuclear power projects have entered a crucial stage for the substantive fast, secure and efficient development of the nuclear group and to its contribution to the development of China’s nuclear power.

      Researched and written
      by World Nuclear News

    87. Cher scrive:

      Traduzione da Inglese verso Italiano

      governo cinese approva progetti di reattori
      5 Gennaio 2011

      China National Nuclear Corp (CNNC) ha ricevuto l’approvazione governativa per cominciare il lavoro preliminare su quattro nuovi reattori nucleari di potenza: due al sito esistente Tianwan nella provincia di Jiangsu e due presso il nuovo stabilimento Xudabao nella provincia di Liaoning.

      L’approvazione venuto dal sviluppo e la riforma della Commissione (NDRC) e dovrebbe portare alla costruzione di Tianwan 3 e 4 (fase II della pianta) e le prime due unità di Fase I del Xudabao.

      A Tianwan, CNNC sarà la costruzione di due 1.060 MWe russo fornito VVER-1000 reattori ad acqua pressurizzata, a fianco del due di tali apparecchi esistenti sul sito. Un contratto per la progettazione di Tianwan 3 e 4, è stato firmato nel settembre 2010 tra la controllata CNNC Jiangsu Nuclear Power Corporation e Atomstroyexport, e il contratto di costruzione generale è stato firmato nel novembre 2010. In primo luogo concreto per l’unità 3 è prevista per essere versato nel dicembre del 2012, mentre il calcestruzzo per unità 4 inizia ad essere versato nel mese di agosto 2013, CNNC detto.

      Il primo reattore a Tianwan è stato messo in esercizio commerciale nel mese di giugno 2007, con il seguente secondo tre mesi dopo. L’impianto è infine atteso a casa otto reattori, sebbene unità 5 a 8 sono probabilmente più ampia unità VVER-1200.

      Nel frattempo, CNNC inizierà i lavori sulla fase I (unità 1 e 2) del nuovo impianto Xudabao su Hulu in Xicheng Island City, nella provincia di Liaoning costiere. La costruzione della prima unità a Xudabao è previsto l’avvio nel settembre di quest’anno. L’impianto sarà poi composto da sei reattori AP1000.

      CNNC di Liaoning Nuclear Power Co proprietaria dell’impianto, e il contraente generale è China Nuclear Power Engineering. Datang Cina detiene il 20% delle azioni di progetto Xudabao, mentre lo sviluppo dello Stato e Investment Corporation detiene il 10%.

      In una dichiarazione, CNNC ha detto che l’approvazione per il lavoro preliminare sulle quattro nuovi reattori ‘indica che i due progetti di energia nucleare sono entrati in una fase cruciale per il digiuno di merito, di sviluppo sicuro ed efficiente del gruppo nucleare e al suo contributo allo sviluppo di energia nucleare della Cina.

      Ricercato e scritto
      dalla World Nuclear News

    88. Lukeeno scrive:

      Ho letto il libro recensito nel post.
      Posso dire che lo consiglio vivamente a chiunque si interessi dell’argomento, quindi tutti gli italiani dato che pare che il nostro governo abbia intenzione di rientrare nel nucleare.

      Tante cose che ho letto nei commenti, come il fatto che l’italia non è mai uscita veramente dal nucleare o che è stata una castroneria (italianata la definirei) uscire dal nucleare si trovano nel libro e vengono analizzate in modo piuttosto oggettivo e interessante da parte dell’autore.

      In più segnalo che è interessante soprattuto per l’analisi economica che fa l’autore riguardo all’appetibilità per le aziende di investimenti di questo tipo.
      Lui stesso da nuclearista afferma che è impossibile per un azienda privata investire nel nucleare senza le dovute garanzie statali.
      E’ un tipo di energia che funziona solo se tenuta fuori dal mercato.

    89. Renzo Riva scrive:

      Lui stesso da nuclearista afferma che è impossibile per un azienda privata investire nel nucleare senza le dovute garanzie statali.
      E’ un tipo di energia che funziona solo se tenuta fuori dal mercato.

      Come diceva il compianto Ing. Paolo Fornaciari presidente del C.I.R.N. (Comitato Italiano Rilancio Nucleare).

      Mentre il sottoscritto è l’autore della frase:

      Tante cose che ho letto nei commenti, come il fatto che l’italia non è mai uscita veramente dal nucleare…

    90. Cher scrive:

      ………. anche i titolari/proprietari dei rigasifficatori hanno l’80% del guadagno minimo garantito dallo stato per 20 anni…… ma non c’è nessuna “agitazione” di massa o protesta.
      Consiglio la lettura del libro “EnergiaNucleare? Si,per favore….” Di F.Battaglia
      Edizione 21mo Secolo, costo,pochi soldi.
      Racchiude tutte le info senza tanti giri di parole e sopratutto l’inutilità, con spiegazione scientifica, delle rinnovabili.

      La legge prevede ( 99-2009) anche dei consorzi, pertanto una Regione può creare il/un consorzio e commissionare una centrale….. che problema c’è?
      Capitale privato/Gestione Regionale/ Garanzia Statale e tutti vissero felici e contenti( Con riduzione del 50% di giorno e 80% di notte la tariffa elettrica nella regione per tutti i cittadini aziende comprese………)
      ( E’ una provocazione)

    91. Lukeeno scrive:

      Non c’è alcun dubbio che il nucleare serva all’italia per svariati motivi.
      Tra i quali si possono annoverare la necessità di differenziare il comparto centrali, la riduzione della produzione di CO2 e l’autosufficienza energetica.

      La cosa assolutamente sbagliata è però spacciarlo come un risparmio per i cittadini quando in realtà è molto probabile che non lo sarà, o come un atto di liberalizzazione del mercato energetico, perchè se dai garanzie ai produttori da nucleare le tariffe sicuramente non saranno dettate dal mercato.

      E’ un sacrificio che può fare lo stato italiano, un investimento.
      Sicuramente è un investimento migliore del ponte sullo stretto, inutile e indesiderato.
      Le centrali nucleari non saranno troppo desiderate dalla popolazione, ma non c’è dubbio che siano utili.

    92. Renzo Riva scrive:

      Della questione della CO2 non me ne può importare di meno; la lascio ai “cogliastri” (coglioni+verdastri) del GW (riscaldamento globale). Anche se fa gioco al nucleare.
      Per quanto riguarda il costo basta vedere le tariffe degli altri Stati per tapparti la bocca.
      Invece ti do ragione che in italia per l’utente non ci saranno convenienze significative perché gli italiani e la classe dirigente politica sono tutti dei “L A D R I”; c’è un tasso di delinquenza politica fra i più alti al Mondo.
      Per ultimo se gli italiani vogliono tagliarsi gli attributi per fare dispetto a qualcuno, ben venga.
      Io è dall’anno 2005 che ho chiesto mi sia riconosciuto lo stato di apolide.
      Questa non “nazione” va smembrata e dimenticata.

    93. Lukeeno scrive:

      Infatti la mia critica era sul nucleare in italia e non in generale.
      Mi sembra impossibile affermare che il nucleare costi più delle altre fonti, perchè basta guardare il costo dell’energia in francia per esempio per capire che il nucleare aiuta sicuramente ad abbattere i costi.

      Ma l’italia è un caso a se e sappiamo tutti che se lo stato fa accordi con enel e compagnia bella per permettere la costruzione delle centrali saranno i contribuenti a farci le spese, e data la scarsa fiducia che ho nella politica (o meglio nei politici) italiana sarei pronto a scommettere che saremo l’unico paese in cui la tendenza verrà ribaltata e il nucleare si rivelerà più costoso del metano o del carbone.

      Per quel che riguarda il riscaldamento globale sono scettico sulla teoria, ma non posso dirmi convinto di nulla.
      Se mi sapete fornire fonti attendibili o magari quelche libro da leggere sull’argomento ne sarei felice.

    94. Renzo Riva scrive:

      @ Lukeeno

      http://www.21mosecolo.it/sitonew/xx21mo/xx21molibri.php#

      La natura, non l’attivita’ dell’uomo, governa il clima
      autore: S. Fred Singer

      costo Euri 10,00
      Riassunto ad uso dei responsabili politici del Rapporto del Comitato Internazionale Non-governativo sui Cambiamenti Climatici

    95. Renzo Riva scrive:

      @ Lukeeno

      giorgioprinzi.it/nucleare/audiovisivifonti/energia.htm

      giorgioprinzi.it/nucleare/audiovisivifonti/francobattaglia.p...

      giorgioprinzi.it/nucleare/audiovisivifonti/battagliakyoto.pp...

      giorgioprinzi.it/nucleare/audiovisivifonti/clima2008.pdf

      giorgioprinzi.it/nucleare/audiovisivifonti/clima2010.pdf

    96. Cher scrive:

      Quoto in pieno. Non dimentichiamo che NON è vietato creare un consorzio energia….. e poi commissionare una centrale ai Cinesi…..solo per rompere le uova nel paniere sarebbe da fare!
      1# con 3 mil ti fanno la centrale.
      2# in 5 anni è pronta dopo l’inizio lavori
      3# Gestita dai Cinesi si abbattono i costi di personale
      ……Solo che per i permessi Italici serviranno dai 35 ai 45 anni di attesa e un costo in carte bollate (omniconprensive ) dai 2,5 ai 3,5 miliardi di euro……
      Senza dimenticare che l’ENEL non ti farà mai l’allacciamento alla rete nazionale, pertanto l’energia prodotta dovrà essere venduta all’estero extra UE….. poi RICOMPRATA con i CERTIFICATI VERDI che ne attestano la produzione di codesta energia è stata realizzata con fonti rinnovabili….

      Un esempio di assurdità.….. non tutto però!

    97. Clara scrive:

      Io non sono contraria al nucleare in sè ma la sfiducia che ho nei confronti delle istituzioni che dovranno occuparsi della gestione degli impianti e delle scorie radioattive mi impone di votare contro le centrali al prossimo referendum. Ci si può confrontare per ore sulla sicurezza e sulla convenienza delle centrali ma fino a quando l’Italia non mi dimostrerà di poter gestire questi impianti in sicurezza, senza mangiarci su, senza lo zampino delle varie mafie del nord, del sud ed estere, io remerò sempre contro.

    98. Cher scrive:

      Il referendum sul nucleare è una “polpetta avvelenata” che illude le persone con intenti nobili a favore dei “furbetti del quartierino”!
      Non fatevi ingannare, andate al mare o in montagna il giorno della richiesta della vostro parere.

      In quanto non si fà una richiesta di esprimere un parere al popolo su una questione di competenza energetica /territoriale.
      Se non mi sono spiegato……..preferite le centrali in ALBANIA E COSSOVO?
      Naturalmente, quelle in Francia /Svizzera/Germania già ci sono!

      Quanto successo in Giappone va visto come un TEST della sicurezza e quanto accaduto renderà le centrali nel mondo ancora più sicure nel caso siano emerse delle carenze.

      Tutte le persone che non hanno pre-concetti contro il nucleare non si facciano influenzare dall’emozione dalle notizie contrastanti.

    99. Dimitri scrive:

      Mi accorgo che Cher continua a scrivere, purtroppo! Un tempo scriveva chi sapeva farlo e aveva argomentazioni valide.
      Oggi vogliono scrivere tutti, anche quelli che non conoscono nemmeno la sintassi e l’ortografia!
      Mala tempora . .

    100. Cher scrive:

      @Dimitri: ben trovato, grazie al suo acume mi obbliga nella rilettura di quello che scrivo, sono lusingato della sua segnalazione.

      Peccato che pochi conoscano il suo pensiero in merito all’argomento trattato!

      La petulante osservazione che viola il principio della scambio di opinione è di certo indice di acuto senso d’appartenza di casta.

      Ci onora della sua appartenza a quale casta o si limita con la segnalazione dei miei strafalcioni linquistici per comunicare al mondo la sua esistenza?
      Tipico di chi è erudito o solo saccente?
      Ci sono molti link di Verdame dove incenrsarsi a vicenda sulle disgrazie altrui.
      Vada e trovi conforto.
      —————————-
      Per restare in tema, esprimere un parere sul referendum in risposta all’utente Clara non è una argomentazione valida?

      Cher

    101. Dimitri scrive:

      Ancora Cher che scrive impropriamente! Possibile che non abbia qualche amico/amica in grado di correggere quanto scrive?
      Entrando poi nel merito di quanto leggo sul blog, mi accorgo che la maggior parte degli interventi evidenziano conoscenze approssimative, se non errate, delle problematiche trattate. Possibile che in questo paese tutti vogliano dire qualcosa, pur di dire qualcosa, senza averne le conoscenze/competenze?
      Possibile che a Cher interessi soprattutto sapere se sono o no favorevole al nucleare? Che vuol dire?
      Non vi accorgete che state soltanto difendendo la vostra opinione preconcetta (sia da una parte che dall’altra), senza affrontare veramente il problema?
      Io, che sono un tecnico, non mi permetto di disquisire di filosofia, o di arte: conosco in modo troppo approssimativo tali discipline per poterne parlare o scrivere.
      Continuare a seguire il dibattito, alla luce di quanto detto, mi sembra un’inutile perdita di tempo.

      Saluti a tutti

    102. Pietruccio scrive:

      x Dimitri

      Meno male che, stando a quello che dici, al mondo c’è gente competente come te, se no non sapremmo veramente come fare ad andare avanti.

      Soprattutto come tecnico eccelso e autoincensante il tuo intervento è stato di una utilità sconvolgente: dopo averti sentito mi sento illuminato; per me la vita non sarà più la stessa. Grazie ancora.

    103. Cher scrive:

      @Dimitri:………Entrando poi nel merito di quanto leggo sul blog, mi accorgo che la maggior parte degli interventi evidenziano conoscenze approssimative, se non errate, delle problematiche trattate. Possibile che in questo paese tutti vogliano dire qualcosa, pur di dire qualcosa, senza averne le conoscenze/competenze?Possibile che a Cher interessi soprattutto sapere se sono o no favorevole al nucleare? Che vuol dire?

      Mi piacerebbe conoscere la sua opinione sul nucleare,in quanto non capisco se lei è esperto come sembra oppure la sua esternazione (da me quotata) è solo retorica,anche se mi suona sospetta e innutile da postare in un blog,visto che semplice retorica.

      Ogni singola opinione è importante,più è variegata maggiore ne è la valenza.

      Grazie
      Semplice omonimia ?

      Dimitri A. Khalezov, è cittadino sovietico ed ex funzionario incaricato della cosiddettaUnità Militari 46179, noto anche come Servizio di Controllo Speciale del 12°Dipartimento del Ministero della Difesa dell’URSS. Il Servizio di Controllo Speciale, noto anche come intelligenza atomica (in seguito “nucleare”) è stato responsabile dell’ unità militare segreta per la rilevazione di esplosioni nucleari (compresi i testnucleari sotterranei) di vari avversari dell’ex URSS, così come fu responsabile del controllo e osservazione di diversi trattati internazionali relativi ai test nucleari edesplosioni nucleari pacifiche. Dopo l’11 settembre 2001, ha fatto una ricerca approfondita sull’11/9 e ha dimostrato che le Torri Gemelle del WTC e l’edificio 7furono demoliti dalle esplosioni di tre cariche termonucleari sotterranee, le qualidettero il nome di “Ground Zero” al punto della demolizione. Inoltre, testimonia checonosceva il cosiddetto “regime di demolizione di emergenza nucleare” delle Twin Towers dopo anni ‘80, quando lavorava nel Servizio Speciale di Controllo Sovietic

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