Sogin - approvazione bilancio esercizio 2008
29 Maggio 2009 di AmministratoreIl Consiglio di Amministrazione di Sogin ha approvato ieri 28 maggio il progetto di bilancio dell’ esercizio 2008.
Per quanto riguarda la “Sogin”:
I ricavi dell’ anno sono pari a 400,4 milioni di euro, di cui 230,7 milioni relativi ai contratti per la gestione e il riprocessamento del combustibile, che costituiscono una voce passante e non strutturale. Nel 2007, i ricavi erano stati di 190,2 milioni di euro, di cui 51,3 milioni per la gestione del combustibile.
Nel 2008, pertanto, i ricavi relativi alle attivitĂ industriali sono di 169,7 milioni di euro (138,9 nel 2007).
Il valore delle attività di decommissioning è stato di 46,6 milioni di euro, oltre due volte quello del 2007, e circa tre volte quello mediamente registrato nel periodo 2001-2006.
Il risultato netto è di 8,6 milioni di euro (0.4 milioni di euro nel 2007).
L’ Ebitda (= margine operativo lordo) è di 19,8 milioni di euro (11,8 milioni nel 2007).
Per quanto riguarda il “Gruppo Sogin”:
Il risultato consolidato di Gruppo, che incorpora la controllata Nucleco, registra ricavi pari a 407,3 milioni di euro (176,6 al netto della componente combustibile), rispetto ai 195 del 2007 (143,7 al netto della componente combustibile).
Il risultato netto del gruppo è di 11,4 milioni di euro (0,4 milioni di euro nel 2007).
L’ Ebitda è pari a 25,5 milioni di euro (14,2 milioni nel 2007).
19 Giugno 2009 alle 21:06
Sogim ho saputo via internet che non vi siete preoccupati minimamente di investire(ho viso gli incassi) sulla ricerca di un posto sicuro per sigillare in un unico sito tutti i rifiuti nucleari delle centrali -giurassiche d’italia.Ma come ragionate chi è il direttore,mi piacerebbe entrare in contatto con lui,perchè non avete avvertito la popolazione che i rifiuti sarebbero rimasti li dov’erano.Per favore non cè abbastanza letame politico e imprenditoriale in italia,ci mancava anche quello radioattivo.Siete un azienda potenete che potrebbe eisolvere il problema e verreste portati sul palmo di mano,professionisti,impegnati a salvare il territorio pensate alle nuove generazioni cosa dovranno affrontare.
20 Giugno 2009 alle 08:02
Non voglio certo fare l’avvocato difensore della SOGIN, ma l’individuazione del deposito delle scorie è una decisione politica. Esistono numerosi siti idonei ed è compito dei politici sceglierne uno e fare si che sia accettato dalla popolazione.
Per parlare con la SOGIN si potrebbe andare sul loro sito o magari telefonargli, no?
www.sogin.it
06.830401
24 Luglio 2009 alle 15:18
Certo si potrebbe andare sul loro sito. Se solo funzionasse. Non lo carica nemmeno.. Io ho provato a mettermi in contatto con la societĂ ma sembra impossibile. Alla faccia della trasparenza, tanto piĂą che si parla di un’azienda pubblica…
24 Luglio 2009 alle 16:28
il sito Sogin funziona benissimo.
25 Luglio 2009 alle 23:09
Eppoi! Perché si dovrebbero trovare dei siti di stoccaggio definitivo se alla fine si possono bruciare anche le scorie per ricavarne energia?
Con la V generazione non potrebbero essere utilizzate?
Se così fosse servirebbero solo dei siti idonei e temporanei.
Vincenzo Romanello può dirci qualcosa al proposito?
29 Luglio 2009 alle 15:15
@Renzo
Il quesito esige risposta anche perche’ i dubbi a questo punto aumentano.
30 Luglio 2009 alle 13:43
Oltre ogni ragionevole dubbio!
Non tutti i dubbi, al pari delle domande, meritano risposta.
Quello che noto invece è la pervicacia di chi vuole, come nell’anno 1987, terrorizzare la popolazione per aizzare contro il “popolo della pancia piena”.
Ma di questi tempi di penuria male glien’incoglierĂ .
30 Luglio 2009 alle 18:07
Per Renzo:
CuriositĂ , anche se non è la sede opportuna: la Serracchiani come ha accolto il lavoro (tra l’altro molto esauriente) che gli hai consegnato?
Anche fra le giovani leve del PD c’è qualcuno che ragiona con la propria testa oppoure ci sono solo irriducibili ideologizzati?
Saluti.
30 Luglio 2009 alle 21:06
Caro Edoardo,
pensi che per una sinistra siffatta l’energia sia importante?
Macchè raccattare consensi innanzitutto, per fare cosa poi?
Assicurarsi un posto al sole.
Neanche un accenno a quel famoso e fumoso “dialogo”.
D’altronde cosa ci si poteva aspettare da un avvocato delle cause del lavoro?
31 Luglio 2009 alle 12:14
Per Renzo:
ammirevole la tua costanza.
A presto