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Scajola - intensificazione dei rapporti con la Russia non solo per il gas ma anche sul nucleare

29 Luglio 2008 di Amministratore

Ieri 28 luglio il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola in occasione di un viaggio a Mosca (Russia) ha dichiarato che c’è la volontà di intensificare i rapporti con la Russia non solo per il gas ma anche sul nucleare, nell’ ottica di rientrare nella produzione di energia nucleare per uso civile.

La Russia sarà in prima fila tra i partner per la costruzione di eventuali centrali nucleari in Italia con reattori di terza generazione e si valuteranno studi congiunti per la quarta generazione.

Nel frattempo il Ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola ha incontrato Sergey Kiriyenco (Direttore generale della Rosatom, l’ ente russo per l’ energia atomica) ed stato definito un contratto che prevede la costruzione da parte dell’ italiana Fincantieri di una nave destinata al trasporto di combustibile irraggiato e rifiuti radioattivi derivanti dallo smantellamento di sommergibili nucleari russi.
Il valore del contratto è di oltre 70 milioni di euro: la sua costruzione verrà finanziata con fondi stanziati del Ministero dello Sviluppo Economico e andrà poi a prender posto nella flotta della “Atomflot”.

Il contratto prevede la costruzione entro il 2011 di una nave (lunga 84 metri, larga 14 e con una capacità di carico di 720 tonnellate) che sarà costruita ovviamente rispettando gli standard internazionali previsti per il trasporto di materiale radioattivo.
Tale nave avrà il compito di trasportare il materiale radioattivo (ottenuto durante le fasi di smantellamento dei sommergibili nucleari russi) dalle basi navali in cui si sta procedendo allo smantellamento fin ai porti più vicini a quei siti in cui tale materiale verrà poi stoccato. Il trasporto via terrà sarà effettuato su rotaia.

Si ricorda che esiste un accordo tra Italia e Russia per lo smantellamento dei sommergibili nucleari russi e la Sogin ha il ruolo di coordinamento dell’ intervento italiano.



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  • 18 Commenti a “ Scajola - intensificazione dei rapporti con la Russia non solo per il gas ma anche sul nucleare”

    1. Edoardo scrive:

      Russi?…Mah, meglio francesi come partner nel nucleare.

    2. Gokuu scrive:

      vanno bene tutti! basta che costi poco (ovvero il giusto) al KWh…anzi sarebbe da chiamare tutti i costruttori d’impianti e metterli in competizione.
      Invece il fatto è che.. questa storia del nucleare mi sembra solo una “pillola della speranza” per farci digerire il gas e gli aumenti del costo dell’energia dei prossimi mesi/anni.

    3. Renzo Riva scrive:

      Caro Edoardo,
      proprio tre settimane fa ho scritto su un forum:

      L’unica strada che ci rimane è fare quello che abbiamo fatto per sessanta anni con gli USA.

      Ora si va a dar via ‘e ciapp a Putin e quello ti attracca nei porti delle navi generatrici di elettricità da nucleare; i russi le utilizzano già e sono previste anche sui grandi fiumi nell’ipotesi di liquefare il gas vicino alle bocche di pozzo.

      Questi reattori utilizzano come scambiatore il piombo a 500÷550 °C.

      Sono simili ai reattori dei sommergibili marini serie “Astute” che non hanno bisogno di ricaricare combustibile nucleare se non dopo 25 anni ininterrotti.

      Se poi pensi che gli oligarchi russi si stanno pappando la nostra industria siderurgica è tutto dire.

      Mandi,
      Renzo Riva

    4. Renzo Riva scrive:

      larouchepub.com/other/2007/3417russ_floating_nuke.html

    5. Egisto scrive:

      Caro Riva,
      per quanto ne so io questi reattori galleggianti non utilizzeranno reattori veloci al piombo ma reattori convenzionali PWR simili a quelli in uso nei rompighiaccio e sottomarini sovietici.
      I reattori veloci al piombo utilizzati esclusivamente nei sommergibili di classe alfa, servono invece come base per un reattore “generation IV” la cui costruzione è in corso in Russia (a cui partecipa anche un’impresa italiana di cui mi sfugge il nome).

    6. Renzo Riva scrive:

      Caro Egisto,
      Noto com molto piacere che hai il piacere d’informarti.

      world-nuclear-news.org/NP_Nuclear_cooperation_to_come_with_I...

    7. daniele scrive:

      Alcune precisazioni

      Scaiola è in Russia a parlare con il Rosatom riguardo al progetto Global Partneship (su google digitate SOGIN GLOBAL PARTNESHIP e saprete tutto).
      Si tratta di soldi che Berlusconi ha promesso durante un G8 del 2002 dove gli Stati Uniti hanno proposto la GP per bonificare la russia dalle armi NBC che potevano essere rubate dai terroristi; L’Italia avrebbe contribuito per 1 MILIARDI DI EURO divisi in smantellamento nucleare (360 milioni), chimico (360 milioni - l’accordo è ancora da ratificare dal parlamento ma mi sà che stavolta sarà ratificato) e riqualifica scienziati (il resto). I contratti sono stati firmati ad agosto del 2003 quando Putin venne in Italia. L’idea era quella di sfruttare la GB per mettere là i nostri rifiuti (basta leggere gli stenografici dell’audizione del generale Jean alla Commissione Bicamerale sui Rifiuti del 11 maggio 2005). Però appena firmato i contratti, qualche mese dopo, la DUMA cambio la legge e la Russia non avrebbe preso alcun rifiuto radiaottivo da altri paesi. Una pernacchia e via in patria con una valigia piena di euro!

      Se poi Scaiola, come faceva il generale, enfatizza i progetti trasformandoli in cose già fatte non ci si può far niente. Certo sentir dire che l’Italia è pronta a collaborare con la russia per costruire reattori di III gen. e sviluppare quelli di IV mi viene da ridere.

      Perquanto riguarda il brevetto della Del Fungo dell’ing. Luciano Cinotti ne so più io (e voi) di Scaiola.
      Effettivamente la tecnologia del piombo, rispetto al sodio (stiamo parlando di reattori veloci), non presenta il problema della reattività chimica con aria e acqua. Questo non si riverbera tanto sui livelli di sicurezza, ma sui costi necessari per avere la sicurezza. Semplificando: col sodio occorre predisporre un circuito intermedio di scambio termico tra reattore e generatore di vapore, cosa che non è necessaria col piombo, e che determina una discreta levitazione dei costi.
      Dall’altro lato le masse ingenti del piombo limitano le dimensioni massime del vessel, e quindi della potenza del nocciolo, banalmente per motivi di antisismica. Il principale dei brevetti di Cinotti si riferisce ad uno scambiatore “a spirale”, anzichè elicoidale, che consente di ridurre significativamente l’altezza necessaria. In conclusione si può dunque puntare ad un reattore raffreddato a Piombo di 1500 MWth corrispondente a 600 MW elettrici. Si chiama ELSY (European Lead SYstem), ed è un progetto Europeo che vede coinvolti un considerevole numero di Enti di ricerca, Università e Industrie non solo Europee.
      Quello di cui stanno eventualmente parlando, da farsi ad Obninsk, è qualcosa di propedeutico a questo reattore ELSY.
      C’è un accordo tra ENEA, Del Fungo, CIRTEN (Consorzio Università italiane) e Argonne national Laboratory per la progettazione e realizzazione di un “impianto per prove tecnologiche”, che sarà un reattorino dell’ordine di 100 MW che dovrebbe costituire il passo precedente all’ELSY.

      Penso sia chiaro che non è farina del mio sacco! Certo se questa è la realtà dei fatti (e lo è vi assicuro) e quelle le parole di Scaiola sarete daccordo con me che Scaiola stà dicendo solo scaiolate?

      Insomma è andato là per l’accordo da 360 milioni e già che c’é spara cazzate a destra e manca.

      Per finire la gestione delal SOGIN. Sappiate che il genral contractor è la SOGIN e che per il suo distirbo si tiene una percentuale sul valore del progetto. E chi deve scegliere il progetto? Un organismo tecnico chiamato UPG che vede componenti russi (ROSATOM) e italiani (SOGIN). Ma chi ha la cassa è SOGIN.
      Nel 2006 l’onorevole Longhi chiese al governo questo:

      « Longhi punta il dito sulla convenzione sottoscritta il 3 agosto 2005 dal direttore generale per l’Energia e le Risorse Minerarie del ministero delle Attività produttive, Sergio Garribba, e per la SOGIN S.p.A dall’Amministratore
      Delegato, Giancarlo Bolognini.
      La convenzione tra ministero delle Attività produttive e la Sogin spa - ricostruisce il senatore Longhi nell’interrogazione - prevede che la Sogin svolga attività tecnico- gestionali, per le quali è costituito un conto
      denominato Global Partnership, per lo smantellamento dei sommergibili nucleari russi, obiettivo dall’accordo bilaterale italo-russo. La convenzione prevede inoltre la costituzione di un’Unità di gestione progettuale, costituita
      da esperti di parte sia italiana che russa e in cui confluisce il personale Sogin, alla quale il ministero stesso trasferisce 40 milioni per l’adempimento di funzioni di coordinamento generale e di amministrazione. In pratica
      questo organismo chiamato UGP, che ha sede a Mosca, costituisce il braccio operativo del ministero delle Attività produttive in questo accordo specifico tra il governo italiano e la Russia.
      Il meccanismo previsto dalla convenzione non è molto lineare e prevede che all’inizio di ciascun anno il ministero delle Attività produttive trasferisce alla SOGIN i fondi sulla base della disponibilità annuale, ovvero 44 milioni di
      euro a decorrere dal 2006 - scrive il senatore diessino nell’interrogazione - I fondi confluiscono sul conto > che è amministrato dalla stessa SOGIN.
      La SOGIN addebita su questo conto sia i propri costi sia quelli della UGP, anche se questo non è chiaramente indicato. Il ministero riconosce alla SOGIN un importo aggiuntivo del 25% sui costi sostenuti, percentuale che comprende l’aliquota del 20% accantonata per attività di promozione, controllo ed ispezione svolta dal ministero.
      Dai ministri vorrei sapere se non ritengano che con una convenzione così ‘aperta’ non diventi difficile il controllo delle spese - chiede il senatore nell’interrogazione - quale sarà l’importo finale e, soprattutto, la reale destinazione degli accantonamenti; per quale motivo il ministero dell’economia e delle finanze debba pagare una quota di maggiorazione del 25% ad una società di sua proprietà; per quale motivo il 20% destinato alla copertura dei costi per le attività di promozione e di controllo del Ministero è custodito dalla SOGIN e non dal ministero stesso; se in realtà quel 25% di fondi accantonati non possa essere considerato il preludio di un fondo nero”.

      Scaiola è là per controllare che tutto fili liscio.
      Solo un pensiero:
      ma se a voi vi riconoscessero una percentuale sul prezzo del progetto, quale scegliereste quello più costoso o quello meno costoso?

      Parliamone

    8. Egisto scrive:

      Caro Daniele,
      non ti seguo nei tuoi deliri anti Sogin e anti Scaiola. Scaiola va in Russia e parlerà di quel che ritiene più opportuno o no?
      Hai prova di qualche attività illecita? denunciala alla magistratura!!!
      Ritieni che i bilanci della Sogin siano tarocchi ? chiama la guardia di finanza!!
      Questo continuo sollevare sospetti e trarre conclusioni dalle tue paranoie mi sembra un po’ eccessivo.
      Senza nessuna simpatia per Scaiola che è quello del “rompicoglioni” al prof. Biagi.

    9. Renzo Riva scrive:

      Invece io apprezzo quanto scritto da Daniele fors’anche in parte dovuto ad un astio accumulato nei confronti di chicchesia.

      È solo facendo le pulci ai progetti e pensando male (a pensare male si fa peccato ma molte volte ci s’azzecca) che si riescono ad individuare truffe sistematiche studiate a tavolino dai loro think tank (serbatoio di pensiero).

      Io normalmente ragiono per paradossi estremi
      e poi agisco da moderato (in medio stat virtus).

      Daniele, raccomando a te: In medio stat virtus.

      Mandi,
      Renzo Riva

    10. daniele scrive:

      Egisto come puoi fare una domanda del genere?
      Sai benissimo che è impossibile.
      La GP è uno dei tanti fili che lega gli interessi Italiani in Russia, dove le grandi aziende parastatali vogliono fare affari.
      Se per fare affari l’Italia deve pagargli lo smantellamento dei vecchi sommergibili, sistemare le scorie radiaottive, sistemare quelle chimiche, spendendo 1 MILIARDO DI EURO, pensi che possa io andare a denunciare che non c’é chiarezza nella gestione di questo denaro da parte del general contractor SOGIN e del MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE?

      Pittosto rimaniamo nel nostro orticello e domandati come mai io sul reattore al piombo ne so più di te.

      Magari non sono quell’ambientalista radicale che tu pensi ma una persona che sa dialogare con tutti, ingegneri compresi. Certo penso di essere l’unico che partecipa, quando può, a convegni sul nucleare o sulla radioprotezione.

    11. Egisto scrive:

      caro Daniele,
      mi scuso per aver definito deliri e paranoie le tue questioni, che invece rileggendole a freddo sono assolutamente ragionevoli (anche se non so se quanto fondate). Scrivere i commenti a notte fonda, non è una cosa consigliabile. Sarebbe interessante sapere anche la risposta del Governo a questa interrogazione e comunque ribadisco che se la SOGIN fa delle porcate (ma c’è sempre di mezzo Togni? in questo caso molte cose si spiegano) bisogna denunciarle alla Corte dei Conti e cercare di riportare la cosa sui binari corretti, non approfittarne per trarre conclusioni generali che inficiano anche chi lavora onestamente…

    12. andrea m scrive:

      x Daniele

      I tuoi interventi sono sempre di grande interesse, e sulla SOGIN mi sembri di gran lunga il più competente sulla piazza.

      Puoi dirmi dove trovare l’intervento del generale Jean alla Commissione Bicamerale sui Rifiuti ? e più in generale dove trovare documentazioni storiche sulla sua attività ? Grazie

    13. daniele scrive:

      x Andrea e per tutti

      Sarebbe ora che il velo opaco che fà si che una delle aziende pubbliche più importanti di questi anni, che costa centinaia di milioni di euro e che controlla direttamente ed indirettamente il nostro sistema nucleare, sia pressoché sconosciuta al grande pubblico venga squarciato!

      A questo punto chiedo al web master se c’é la possibilità di mettere, per adesso, a disposizione di tutti lo stenografico a cui fà riferimento Marciani perché penso sia ora che la nostra comunità sappia alcune cose di SOGIN.

      Poi ognuno tirerà le sue conclusioni. Ma almeno iniziamo a parlare di una realtà, la SOGIN, che sarà sempre più centrale in questo rilancio del nucleare da parte di questo governo.

      Perché se è vero che serve trasparenza e informazione la SOGIN deve essere una casa di vetro. Ma non lo è mai stata (1999 - 2006) ne lo è oggi (2007-2008)

    14. andrea m. scrive:

      secondo questo link la Sogin si avvia ad una rapida uscita di scena.

      delleconomia.it/articoli/2008-07/la-sogin-verso-la-chiusura....

    15. andrea m. scrive:

      Mi chiedo come sarà possibile districare l’intrico legale-economico derivante dal passaggio dalla fase del decommissioning fantasma della Sogin a quella della trasformazione dei siti in nuove centrali di III gen, gestite da imprenditori privati.
      Ne verrà fuori una specie di tormentone Alitalia all’ennesima potenza:
      tutto un susseguirsi di cordate, affermazioni e smentite, soldi pubblici che scappano da tutti i buchi e con l’Europa di vedetta a fischiarci i fuorigioco.

    16. daniele scrive:

      Quando sono stato al convegno organizzato dai Radicali a Roma sul tema nucleare Bersani ad un certo punto, dopo che Urso aveva espresso le posizioni del governo, ha detto chiaramente che se la riproposta del nucleare serve a dare qualche quattrino ad amici o parenti verrà fuori tutta la questione sulla gestione delle scorie. Ha dato anche date: 1999-2006.

      Ora è bene sapere che lo smantellamento accelerato e la SOGIN sono invenzioni di Bersani e che dal 1995 al 1999 la questione scorie e smantellmento era al centro dell’attenzione del governo.

      Commissione Bicamerale Scalia, Commissione Cenerini, Task Force Enea, Anpa che fà il censimento, documento riassuntivo Bersani.

      Casca Prodi, arriva D’Alema e il problema smantellamento nucleare sparisce dall’agenda.

      Enrico Letta (nuclearista convinto messo da D’Alema al posto di Bersani) nel 2001 quando già il gov. Berlusconi ha vinto licenzia il decreto che mette tutto in mano alla SOGIN.

      Bersani ed il parlamento parlavano di Agenzia Governativa e smantellatore. Adesso, dopo che per due anni ci si era scordati della SOGIN ecco che questa società diventa controllore e controllato con unici riferimenti i ministeri del governo e non il parlamento.

      Il resto è storia

      Non sò cosa intendesse Bersani. Penso che sia molto probabile che scoppi, se servirà alla politica, il caso SOGIN.

      Ricordiamoci che tutti vogliono il nuclere. Qualcuno lo vuole di III e qualcuno di IV. Ma la maggioranza dei nostri politici è pro nucleare.

      Quindi la bonba esploderà se questa maggioranza non agirà con astuzia.

      La mia convinzione è che il nucleare sarà la tomba di questo governo perché questi non hanno la capacità di gestire una situazione così delicata.

      Ma è una mia opinione.

      L’unica cosa che mi sento di dire è che se nucleare deve essere che non sia questa la strada.

    17. daniele scrive:

      Per ANDREA MARCIANI (e per tutti)

      Ho i documenti originali riguardanti l’attività in Russia della SOGIN.

      Uno è l’audizione del generale 2005 (che mi chiedeva Marciani) dove il generale dice come accanto a quella operazione si potrebbe mandare in Russia i rifiuti

      l’altra è la relazione del generale (2004) che parla di dove mandare le barre a riprocessare (Russia, Francia Inghilterra)

      E’ chiaro che nel 2004 al CTS scrive come stanno le cose (a noi interessa cosa dice sulla Russia) mentre nel 2005 ai parlamentari, perché accellerino la ratifica dell’accordo di 360 milioni, racconta una balla.

      Nel 2004 sapeva che c’erano problemi per l’invio del combustibile e nemmeno parla dei rifiuti. Nel 2005 invece c’é la possibilità di mandarli in Russia di straforo!

      Se mi date le mail vi spedisco i files.

    18. Renzo Riva scrive:

      Il mio idirizzo mail

      renzoriva@libero.it

      349.3464656

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