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Dispute legali per la Slovenske Elektrarne - aggiornamenti da Mochovce

8 Marzo 2008 di Amministratore

Ancora polemiche ci sono sulla slovacca Slovenske Elektrarne e sull’ italiana Enel per la volontà di completare i reattori nucleari 3 e 4 della centrale di Mochovce, in Repubblica Slovacca.

La storia della centrale di Mochovce è abbastanza travagliata: tutto nasce agli inzi degli anni ottanta quando sotto il regime comunista fu stabilita la costruzione di una centrale nucleare che però poi rimase a lungo imcopiuta.
Successivamente il governo slovacco è riuscito a completare autonomamente i reattori di Mochovce 1 e 2 entrando in funzione solo alla fine degli anni novanta.
La centrale apparteniene alla Slovenske Elektrarne, che dal 2005 al 66% appartiene all’ ENEL. E l’Enel ha deciso il completamento entro il 2012 dei due reattori Mochovce 3 e 4 (reattori di tipo VVER-440/213 di progettazione originariamente sovietica): questi due reattori andrebbero a compensare la necessaria chiusura dei reattori 1 e 2 (reattori di tipo VVER-440/230 di progettazione originariamente sovietica) della centrale nucleare di Bohunice.

Tutttavia la polemica in Slovacchia (e non solo) sta montando sulla base di alcune considerazioni: i reattori di Mochovce 3 e 4 non potrebbero garantire gli standard di sicurezza (internazionali e dell’ Unione Europea); il progetto non é mai stato discusso apertamente con la popolazione locale in quanto nasce nell’ epoca del regime comunista durante il quale la voce della popolazione non era presente; il progetto sarebbe economicamente in perdita e l’ Enel eviterebbe le perdite solo grazie ad uno stratagemma di “contribuzione statale” offerta dal governo slovacco.

E’ notizia del 26 febbraio che la Slovenske Elektrarne ha finalmente concluso vincendo una disputa giudiziaria internazionale che vedeva contrapposti la Slovenske Elektrarne e un gruppo di cittadini austriaci legati al partito austriaco dei Verdi.
Infatti Mochovce non è lontana dal confine con l’ Austria (si trova a meno di 180 km da Vienna).
La contesa era nata nel 1998 e vertesa sulla presenza o meno dei requisti necessari per rispettare gli standard internazionali di sicurezza.

Ma la Slovenske Elektrarne non ha tempo per festeggiare perchè è notizia del 27 febbraio la ferma volontà di Greenpeace di citare in giudizio il Governo slovacco in quanto non avrebbe avviato la necessaria procedura di “Valutazione di Impatto Ambientale” (VIA) per la realizzazione del reattore 3 e 4 di Mochovce. Infatti sarebbe necessaria una nuova autorizzazione, secondo il legale che rappresenterà Greenpeace, poichè il progetto originariamente approvato è stato poi più volte modificato dopo 1986.

Inoltre a tutto questo si aggiunge quanto affermato di recente da Rebecca Harms (parlamentare europea aderente al Gruppo Verde Europeo) secondo cui la Direzione Generale per l’ Ambiente della Commissione Europea sta già investigando su eventuali e possibili violazioni della normativa europea sulla VIA e della Convenzione di Aarhus sulla partecipazione del pubblico ai processi decisionali.



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  • 10 Commenti a “ Dispute legali per la Slovenske Elektrarne - aggiornamenti da Mochovce”

    1. daniele scrive:

      L’Enel ci mette il corpo, lo stato italiano la faccia.
      Andate a vedere questo video e capirete in che guaio ci sta cacciando l’Enel e quella massa di ignoranti che ci governa (sinistra e destra per me pari sono).

      Questo è l’indirizzo
      http://www.greens-efa-service.org/medialib/fe/pub/en/dct/126
      il video non dura molto ma dice cose interessanti

      Poi ne parliamo

    2. Edoardo scrive:

      In generale:
      … Che dire, il filmato ripropone tutta l’ideologia ambientalista (smaltimento scorie, i costi, il referndum che ha “abrogato” il nucleare…) più volte smentita con dati tecnici e numeri su questo forum (da esperti ed ingegneri)
      Tra l’altro nel filmato vengono dette delle assurdità ( “.. a Chernobyl si rischiò la fusione nucleare!” dice quella signora bruna della Comm. CEE verso la fine del filmato) Il paragone con Chenobyl non è capibile visti che quello era un reattore RBMK che andò in fiamme a causa di un esperimento folle per mano di un incompetente (il direttore proveniva da una centrale termo elettrica)

      Per Daniele (che saluto):
      è mio modesto parere che l’Enel dovrebbe costruire i reattori già commercialmente disponibili o l’EPR, vista la collaborazione con Edf. Il voler inistere su quei vecchi VVR (simili al PWR occidentale ma più rudimentali) non lo capisco.
      D’altro canto mi chiedo: è così stupidamente criminale l’Enel nel voler spendere un mucchio di quadrini, rischiare perdite enormi e rimetter su un vecchio impianto sovietico? Davvero vuol rischiare faccia (in caso di incidente) e soldi? Conoscendo Fulvio Conti penso proprio di no.
      Non potrebbe costruire sul sito reattori nuovi di tipo occidentale?

      Saluti.

    3. Valerio scrive:

      Saluti,
      Ho visto anche io il filmato, e devo dire che dopo un inzio interessante la “sterzata” propagandistica e’ innegabile. Ma devo dire pero’ che un paio di dubbi me li ha fatti nascere, nella fattispecie:
      1) Qualcuno sa se e’ vera la storia dell’edificio di contenimento del reattore? Cioe’ dell’assenza di un opportuno involucro (come so che e’ standard nella progettazione dei reattori occidentali), ma come mi sembra di ricordare non sia proprio cosi’ standard nei reattori di progettazione sovietica dell’epoca…. Qualcuno ha idea di dove poter trovare informazioni al riguardo? Grazie fin d’ora.

      2) Le licenze concesse da organi di paesi comunisti negli anni ‘80, proprio gli anni della crisi del regime, crisi principalmente economica, non mi ispirano una fiducia incondizionata…. Proprio perche’ il vecchio imper sovietico iniziva ad avere l’acqua alla gola, sicuramente gli ordini saranno stati del tipo “resitete piu’ che potete con quello che avete”, per cui licenze di progetti dell’epoca non avranno posto un accento strenuo sulle misure di sicurezza. Anche qui: qualcuno ha notizie / esperienze in materia?

      Per Edoardo: mi viene in mente che se gli edifici sono davvero gia’ costruiti al 70%, sicuramente per Enel e’ piu’ conveniente terminare la parte nucleare dell’impianto cosi’ come e’ stata progettata, piuttosto che demolire tutto e ripartire da zero con un bell’EPR stile Flamanville o Oilkiluoto…. Visto che sono proprio i costi di costruzione della centrale, i costi piu “ciritici” per il ritrno economico del progetto.

      Non so: sono un convintissimo sostenitore dellla scelta nucleare, ma questi lavori sui VVER non mi convincono granche’.

      Grazie per qualsiasi chiarimento.
      Ciao
      V

    4. daniele scrive:

      Ringrazio tutti per aver dedicato del loro tempo a cercare d’informarsi su questo fatto.
      Spero che anche gli altri utenti partecipino a questa discussione.
      Non ripeterò quello che avete già visto.

      Certo il video è stato ordinato da un’associazione ambientalista e contiene il messaggio che il nucleare non è il futuro. Come dice Edoardo “il filmato ripropone tutta l’ideologia ambientalista “. In parte può essere vero.
      Ma il punto non è questo.
      Il punto è che c’é una denuncia precisa.
      Si vuol fare una cosa potenzialemnte pericolosa e la si vuol fare senza dare informazioni.
      E questa non è certo propaganda.
      Dai due interventi di Edoardo e Valerio viene fuori incredulità e voglia di sapere come stanno realmente le cose.
      Sentirli dire che non si capisce perché voler completare qualcosa di vecchio invece di insatallare qualcosa di nuovo, dimostra come noi in questo forum parliamo da romantici (io per primo) mentre la realtà industriale ragiona in tutt’altro modo.

      Possiamo fare una cosa sola.
      Come comunità che crede nel dialogo ma sopratutto nella trasparenza chiedere ad Enel come stanno le cose veramente.
      La versione “ambientalista” è ben esposta.
      Quella di Enel a parte qualche comunicato stampa non lo è.
      Allora chiediamola

      Per me le domande da fare ad Enel sono tre:
      • il reattore VVER-215 è paragonabile ai reattori PWR esistenti? Se si diteci su che basi.
      • I due reattori di Mochivce 3&4 avranno lo schermo di protezione che esiste in tutti i reattori occidentali? Se si diteci come farete. Se no diteci perché.
      • perché non si vuole fare la V.I.A.?
      Domande da mandare via mail ad Enel, magari specificando il proprio curriculum (penso all’ing. Romanello). Magari coinvolgendo le persone del settore che conosciamo.
      Ognuno di noi conosce qualcun’altro. Il questo forum scrive il cittadino informato ma anche il laureando in fisica e ingegneri nucleari.
      Sarebbe tanto strano chiedere ad Enel come stanno le cose?
      Io penso di no!

      Questo forum mi ha insegnato che nessuno ha la verità in tasca e, lo già detto, se qualche anno fa ero intransigente adesso non lo sono più.
      L’Italia vuole ripartire con una nuova stagione nucleare?
      Ma che ci sia almeno trasparenza e rispetto delle regole.
      Spero che questa mia richiesta venga accolta da più persone possibili.

      Facciamo queste tre domande a Enel!

      Grazie

    5. daniele scrive:

      Pensavo la questione interessasse qualcuno.
      Ma sembra di no!

    6. Edoardo scrive:

      La questione interessa ma ho mandato una rovina di e-mail ad Enel e nessuno ha mai risposto…

    7. daniele scrive:

      “La questione interessa ma ho mandato una rovina di e-mail ad Enel e nessuno mai risposto… ”

      Questo è già qualcosa. Fare finta di niente è la perfetta risposta.
      Certo se le mail iniziano ad essere di tante persone e non di una sola…

      Perché non chiedere agli utenti del forum di fare altrettanto?
      Edoardo potresti darci la mail alla quale scrivi (magari attraverso il web master) e l’utente spedisce la sua richiesta.

      «SI PUO’ FARE!» gridava il dottor Frankestin ad Igor (Frankestein Junior - Mel Brooks).
      Perché non provare?

    8. Edoardo scrive:

      Andai sul sito Enel Spa. Frai contatti non essendoci un indirizzo e-mail diretto, scelsi l’opzione Richieste e suggerimenti di carattere generale riguardanti il portale Enel S.p.a. »

      Inoltre mi iscrissi anche come utente ed al servizio di Web Mail personalizzata (gratuito che però paghi in bolletta come specificato nelle clausole contrattuali da accettare oppure no)

      Saluti.

    9. daniele scrive:

      La cosa incredibile (e questo dovrebbe far capire agli amici nclearisti perché diffido di chi vuol gestire il nostro nucleare) è che nel sito Enel non c’é nessun riferimento all’attività nucleare della società che tra accordo con EDF, joint venture con Acciona, possesso del 20% delle azioni di ENDESA, possesso del 66% della società elettrica Slovacca in pochi anni ha addirittura superato la potenza delle istallazioni che aveva in Italia sino al 1987.

      Ecco come si descrive nel suo profilo all’estero l’Enel.
      Ecco come si descrive in Francia:
      “In Francia, Enel ha acquisito Erelis, una società che dispone di autorizzazioni in diversi
      stadi di completamento per realizzare 500 MW di impianti eolici. Ha inoltre siglato un
      Memorandum of Understanding con Edf per acquisire il 12,5% del progetto di nucleare di
      nuova generazione European Pressurized Reactor (EPR). Enel possiede il 5% della borsa
      elettrica francese Powernext ed è uno dei principali operatori nel trading di energia
      elettrica nel paese con oltre 1.000 MW intermediati nel 2006.”

      Come in un panino la notizia più importante (ma a quanto pare si ha paura a mettere in evidenza) viene nascosta tra l’acquisto di una società che può fare eolico e l’entrata nella borsa elettrica francese.

      E quando parla della Slovacchia? Ecco:
      “In Slovacchia, nel febbraio 2005, Enel ha acquistato il 66% della società elettrica
      Slovenske Elektrarne, il primo produttore di energia elettrica della Slovacchia ed il secondo dell’Europa centro-orientale con una capacità produttiva di circa 7.000 MW ben bilanciata tra nucleare, termoelettrico e idroelettrico.”
      SE è la terza azienda nucleare in Europa (l’europa allargata) e l’Enel ha deciso di investire 2 miliardi di euro per completare due reattori. E’ vero che la produzione di energia elettrica con il nucleare e con l’idroelettrico è uguale (37%) ma l’elettricità della nazione è data per il 66% dal nucleare che con i soldi di Enel si vuole aumentare.

      Ripeto la domanda: perché Enel si vergogna di dire che è ben introdotta nel nucleare?

      Ecco cosa intendo io per comunicazione trasparente. Quella comunicazione trasparente che Enel non sta facendo. Perché?

      Romanello perché non ci offre il suo punto di vista?

    10. Edoardo scrive:

      francamente mi son detto che sarebbe un po’ come contattare la Fiat e chiedere delucidazioni sul nuovo modello di berlina che dovrà uscire fra uno o due anni oppure le strategie in India o in Brasile… ma essendo uno che si vuol documentare ogni tanto torno all’attacco.

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