Massimo Romano (Sogin) - il decommissioning come business e per non disperdere l’ esperienza
28 Novembre 2007 di AmministratoreSu “LiberoMercato” (supplemento economico diretto da Oscar Giannino, in allegato al quotidiano “Libero”) del 21 novembre c’era un’ intervista di Antonio Castro a Massimo Romano (amministratore delegato della Sogin).
Secondo Massimo Romano è importante che l’ Italia non disperda defintivamente l’ esperienza maturata nei decenni addietro nel settore del nucleare e il lavoro di decommissioning che deve svolgere la Sogin potrebbe diventare una risorsa economica per il Paese e un modo per non disperdere il patrimonio di esperienza.
Inoltre, sempre secondo Massimo Romano, il settore del decommissioning diventerà sempre più un importante setttore di business visto che sarà costituito da un mercato di oltre 300 miliardi di euro e nei prossimi quindici anni tale mercato sarà superiore al mercato della costruzione di nuovi impianti.
Tra qualche anno oltre 300 reattori (70 in Europa) dovranno essere avviati allo smantellamento.
Pertanto la Sogin mira a rendere credibile il processo di decommissioning in Italia (con tempi e costi in linea con gli standard internazionali) anche per presentarsi come un soggetto professionalmente serio in eventuali operazioni di smantellamento all’ estero.
Infine il giornalista Castro chiede a Romano cosa ne pensa delle ultime e sempre più frequenti affermazioni a favore del nucleare da parte di politici nazionali sulla possibilità : per Romano un eventuale ritorno del nucleare in Italia è una scelta che sta interamente nelle mani del Governo e del Parlamento. Mentre alle università , agli di ricerca e alle aziende sta solo il compito di offrire al Paese la possibilità di conservare competenze e capacità .