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Corte dei Conti - controllo sulla gestione finanziaria della Sogin

7 Maggio 2007 di Amministratore

Nei giorni scorsi la Corte dei Conti si è detta preoccupata per la “reiterata sottrazione di risorse” alla Sogin effettuate mediante la legge Finanziaria 2005 e 2006 “che ha comportato un’ erosione di entrate sulla componente tariffaria A2 la quale, se ulteriormente protratta, rischierebbe di compromettere l’ oggetto sociale”.

Questo è quanto ha evidenziato la Corte dei Conti effettuando il controllo sulla gestione finanziaria della Sogin relativa all’ esercizio nell’ anno 2005.

A questo si aggiunga “la questione del mancato riconoscimento da parte dell’ Autorità per l’ energia elettrica e il gas di costi a consuntivo per 3 milioni di euro, al pari di quanto già avvenuto, con riferimento alla gestione precedente, per 4,8 milioni di euro”.
Ed è per questo motivo che la Corte dei Conti “ravvisa l’ esigenza di una ridefinizione dei rapporti della Sogin con l’ Autorità nel quadro di un ripensamento, anche legislativo, del sistema di finanziamento; ciò al fine di assicurare maggiore certezza e affidabilità all’ atto della programmazione e della gestione”.



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  • 6 Commenti a “ Corte dei Conti - controllo sulla gestione finanziaria della Sogin”

    1. daniele scrive:

      Ho appena dato uno sguardo alla relazione sul Bilancio 2005 di Sogin. Voglio mettere in rete questo stralcio:

      “Inoltre, le disposizioni recate dalle leggi finanziarie 2005 e 2006 hanno sottratto a Sogin rispettivamente 70 milioni e 35 milioni di euro annui, per tre anni, da versare al bilancio Stato a copertura della riduzione delle aliquote Irpef, prelevandole dalla componente della tariffa elettrica A2 e posti a carico del Conto per il finanziamento delle attività nucleari.”

      Il governo Berlusconi ha finanziato la sua riduzione delle tasse prelevando soldi anche dal finanziamento per lo smantellamento dei siti nucleari. La riduzione irpef, il famoso taglio delle tasse, lo abbiamo anche pagato noi. In pratica ce l’ha messo di dietro e noi abbiamo anche goduto. L’attuale governo ha creduto bene di lasciare le cose come stanno, comprtandosi peggio del precedente. Ma ormai siamo abituati e stavolta non ci ha fatto nemmeno male!

      Se poi a questo ci aggiungiamo le altre voci degli oneri (ben 13), ci rendiamo conto che le famiglie italiane, sopratutto, con la loro bolletta elettrica fanno entrare miliardi di euro nelle casse dello stato che questi politici usano per i loro comodi!

      VOGLIAMO INIZIARE AD INCAZZARCI OPPURE RIMANIAMO PECORE DA TOSARE?
      Basta un piccolo sforzo e dedicare un pò di tempo alla “nostra informazione” per sapere come stanno le cose (perché le info ci sono tutte).
      Incazzarsi vuol dire, per me almeno, riprendermi il mio diritto all’informazione senza demandarla ai nostri media (tv e giornali) che non ce là danno!

    2. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      Sottoscrivo in pieno il diritto ad una informazione trasparente ed imparziale.
      Oggi abbiamo un mezzo formidabile, ossia il web (finchè non mettono le mani anche su quello: credo che l’invenzione di internet si stia rivelando una seria grana per molti…)

    3. daniele scrive:

      Grazie ingegner Romanello per la sua adesione al mio urlo di indignazione.

      Aggiungo anche che il web non permette un’informazione distorta o parziale, perché immediatamente si può verificare come si è presentata la notizia.

      Bisogna che ognuno faccia la sua parte per ritrovare un’informazione imparziale e obbiettiva. Poi, è chiaro, ognuno si “farà ” la sua verità . Ma a questo punto diventa un’opinione da confrontare con altre per riuscire a trovare un punto comune.

      Non nascondo che all’inizio della mia avventura avevo delle posizioni decise e chiare, ma senza la discussione ed il confronto sarei rimasto limitato a guardare nel mio piccolo giardino credendolo unico.

    4. Edoardo scrive:

      Purtroppo spesso ci troviamo vittime di raggiri simili… Ma cosa si fa a far sentir la voce. Ai centralini dell’Enel non ti sanno dire neanche il numero del contratto per cui paghi.
      Ho provato a scrivere e-mail, lettere…niente. Da Giugno potremo cambiare gestore ma non so se la zolfa cambierà .

    5. daniele scrive:

      L’unica cosa da fare è provare a bucare il muro di gomma che nasconde l’obriobrio degli oneri del sistema e dell’uso che la maggioranza di turno ne fà .

      Io ho scritto a giornalisti ed editorialisti, ma la risposta è sempre stata la stessa: “ha ragione, dobbiamo occuparcene meglio, intervisteremo l’Autorità elettrica.”

      Purtroppo l’informazione in questo paese è inesistente. Giochiamo nel nostro cortile un’eterna partita a pallone dove o sei di una squadra o dell’altra.

      Cosa possiamo fare? Picconare il muro, perché anche se non si bucherà mai, è l’unica cosa giusta da fare, anche se il nuovo piccone (internet) qualche piccola crepa inizia a produrla.

    6. Edoardo scrive:

      E’ mia personale convinzione che, se riuscisse a ripartire con il nucleare in Italia, si potrebbe chiudere il baraccone Sogin o, almeno, mettreci gente competente e non i soliti burocrati inutili. Purtroppo lo stanno usando come un tempo si usava la Cassa del Mezzogiorno.

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