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Le parole della Marcegaglia (Confindustria) e le reazioni della politica

7 Febbraio 2007 di Amministratore

Su “Il Sole 24 Ore” di oggi c’è un articolo di Federico Rendina sulle reazioni del mondo politico alla reitirata proposta di Emma Marcegaglia (vicepresidente di Confindustria) di riconsiderare il nucleare in Italia.

Infatti Emma Marcegaglia ha dichiarato che il nucleare è una strada obbligata da percorrere se si vuol restare competitivi, intervenendo alla presentazione a Milano del libro bianco sull’ energia realizzato da Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche ) e da Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’ Industria Meccanica).

Queste parole hanno agitato soprattutto gli esponenti della maggioranza.
Tra le voci contrarie che si sono levate ci sono quelle degli onorevoli: Fulvia Bandoli (capogruppo Ds della Camera), Sergio Gentili (responsabile delle politiche ambientali dei Ds), Alfonso Pecoraro Scanio (Ministro dell’ Ambiente, del partito dei Verdi), Ermete Realacci (presidente onorario di Legambiente e deputato dell’ Ulivo).
Reazioni non negative sono state quelle di Antonello Cabras (responsabile delle politiche economiche dei DS) secondo cui l’ Italia deve puntare alla diversificazione delle fonti energetiche ed evitare la costante dipendenza da petrolio e gas.



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  • 1 Commento a “ Le parole della Marcegaglia (Confindustria) e le reazioni della politica”

    1. Edoardo scrive:

      Pecoraro è nato a Salerno ma resiede a Napoli regione italiana ove, da quasi 15 anni, persiste una temibile emergenza rifiuti. Continua a fare commissioni su commissioni con Bassolino anche se, non appena si decide di muovere qualcosa (termovalorizzatori), comitati cittadini guidati dai Verdi scendono in piazza strillando al sopruso (…intanto la Camorra ringrazia!)
      Bravo come ministro dell’Ambiente e sopratutto dell’enorme consenso popolare del suo partitone (1,9%)
      Realacci, il quale critica anche le moderne centrali a turbo gas così come Beppe Grillo, continua a dire che nel futuro solo solare ed eolico ci salveranno dalla dipendenza del petrolio, carbone, gas ( e nucleare)
      Fra i DS c’è però qualkche persona informata e razionale che dice non ai preconcetti ed a ideologie stantie.
      Il mio rammarico, è che si mira ad informare male e poco i cittadini, non si interpella ingegneri tecnici o competenti e, soprreatutto, ci si basa solo sulle affermazioni NON DELLA MAGGIORANZA MA SU QUELLE DI UNA MINORANZA NUMEROSA!
      Nonostante il referendum di 20 anni fa, oggi il 54% degli italiani è favorevole ad un ritorno del nucleare, fu infatti pubblicato anche un sonmdaggio sul Corriere nel 2005 subito dopo le affermazioni di Berlusconi relative ad un ripensamento sulla scelta dell’87. Ad oggi dal 54 siamo saliti al 57%.

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