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Il sesto ed ultimo generatore Ansaldo Camozzi parte per gli USA

3 Novembre 2006 di Amministratore

Su “Il Corriere della Sera” di oggi c’è un articolo di Giovanni Stringa in cui si fa riferimento al fatto che questa notte dalla sede della Ansaldo Camozzi (Acesc) presso l’ ex comprensorio industriale milanese Breda partirà il sesto ed ultimo generatore di vapore destinato alla centrale nucleare di Palo Verde in Arizona, USA.

La centrale di Palo Verde è destinata a diventare la centrale più potente degli Stati Uniti in quanto a potenza generata (circa 4 mila MWe).
Il generatore è stato progettato dal progettato dal Politecnico di Milano, pesa 720 tonnellate del generatore, è lungo 25 metri, largo 6 metri e genera una potenza di 2 mila megawatt termici.
Per poter effettura il sesto e ultimo il trasporto ci saranno semafori da smontare, rotonde da spianare, tombini e ponti da rinforzare.



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  • 19 Commenti a “ Il sesto ed ultimo generatore Ansaldo Camozzi parte per gli USA”

    1. edoardo scrive:

      Come al solito noi italiani ci facciamo apprezzare all’estero mentre in casa nostra rimaniamo sempre più indietro. Nonostante la velleitaria rinuncia al nucleare dopo il referendum farsa dell’87 (importiamo il 18% di energia nucleare dalla Francia, Svizzera e Slovenia) è risaputo che tecnici ed ingegneri nucleari Ansaldo, Sogin ed Enel sono molto apprezzti e richiesti all’estero. Questo articolo sfata finalmente il detto che: “in Italia non ci sono più competenze in campo nucleare e quindi è impossibile un eventuale ritorno all’atomo”
      LE COMPETENZE CI SONO! Soltanto preferiamo darle ad altri invece di sfruttarle in casa nostra. Questo è dovuto sopratutto ad un’ottusa miopia politica e ad un accanita demonizzazione dell’energia nucleare, presso l’opinione pubblica, da ambientalisti della domenica o presunti tali.

    2. davide scrive:

      non capisco come mai ogni volta che gli italiani sanno fare qualcosa di buono dobbiamo sempre esportarlo all’estero per far crescere l’economia altrui anzichè la nostra. Lo stwesso discorso riguarda anche le centrali nucleari. e’ inutile parlare di protocollo di kioto quando il nostro paese dipende per la maggior parte dal petrolio.

    3. Vittorio scrive:

      Personalmente non ho letto questo articolo, però ho qualche perplessità , in quanto la centrale di Palo Verde (Wintersburg, Arizona) è formata attualmente da 3 unità , mentre le unità 4 e 5 non sono state mai realizzate.
      E’ stato stao stipulato un contratto nel 1977 per la realizzazione, ma i lavori non sono mai cominciati e il piano è stato cancellato (penso che molto sia dipeso dall’incidente di Three Mile Island, ma non ho trovato conferme). A questo punto non capisco a cosa serva questo generatore di vapore, forse come ricambio? Anche perchè le tre uità sono ad oggi in funzione……………. .
      Non riesco a spiegarmi nemmeno il fatto per cui questo componente sia stato costruito in Italia, senza nulla togliere alle aziende del nostro paese, negli usa esisteranno sicuramente diverse aziende in grado di produrre questi componenti, anche se di progettazione italiana, poichè il trasporto di simili “oggetti” è molto difficoltoso ed influisce molto sui costi. Nei primi anni ‘60 quando venne costruita la centrale di Trino, non esistevano in Italia azende in grado di produrre il recipiente in pressione che infatti arrivò dagli usa anche per via fluviale, ma non c’erano alternative, mentre per la centrale del Garigliano essendo questa di tipo BWR e quindi con pressioni d’esrcizio inferiori il vessel venne costruito nel nostro paese dalla Terni, anche se la progettazione era comunque GE.

      Saluti.

    4. fabrizio scrive:

      Amici commentatori vorrei porre una domanda generale alla quale puo’ rispondere chiunque , molti affermano che se in Italia si decidesse improvvisamente di ritornare alla produzione di energia elettronucleare non ci sarebbero fondi disponibili per poter effettuare un serio programma di costruzione di centrali nucleari , volevo chiedere secondo voi tali risorse economiche che erano disponibili nel passato attualmente sono presenti ? possono essere reperite ?

    5. Domenico scrive:

      disponibilità fondi per investimenti in nuove centrali atomiche in italia e aggiungerei riavvio di Caorso e Trino.

      pare che L’Enel abbia una liquidità pari a 50 miliardi di € con i quali voleva comprarsi la Suez francese, forse sarebbe meglio investirli qui da noi con circa la metà potremmo costruire 20 centrali atomiche da 1300 Mwe III Gen e riavviare le vecchie e mettere a punto una filiera per il ritrattamento delle ” scorie”

      io opterei per i reattori Westinghouse- M itsubishi tanto per non dipendere dai soliti francesi.

      c’è qualcuno che dice che il nucleare non sarebbe competitivo; vi voglio raccontare un fatto e preciso un fatto non un opinione , qua dove abito, a poco più di 100 Km dalla Francia oltre al riscio ” remotissimo ” derivante dalle centrali transalpine che sono appena al dilà del confine c’è pure il rischio di essere presi sotto da qualche camion francese che udite bene viene da noi a venderci la legna che tagliano in Francia; e la non trovano da venderla, mettendo anche in crisi i nostrani boscaioli che si fanno un cu così per qualche quintale di ( Biomasse) maditate.

      sarebbe ora di smetterla di fare arie fritta e rimboccarsi le maniche

      distintamente

      domenico

    6. fabrizio scrive:

      A Domenico , grazie per le informazioni “VIVA IL NUCLEARE”.

    7. Vittorio scrive:

      Sono d’accordo per la ripresa del programma nucleare ma il riavvio di Trino e Caorso è veramente improponibile soprattutto per Trino divenuto critico il 22 ottobre 1964 ben 42 anni fà ……………… . Caorso è piu recente ma considerando il tempo che è stata ferma costerebbe più riaviarla che ricostruirla, senza considerare che hanno portato via anche la turbina……….. .
      I reattori avanzati westinghouse per quanto ne so sono l’ AP600 e l’AP1000 che ha avuto l’autorizzazione dall’NRC a gennaio 2006, non credo che esista una versione da 1300 Mw. Io mi indirizzerei piu verso la filiera ABWR della GE della quale sono stati costruiti diversi reattori in Giappone e Taiwan.

      Saluti.

    8. edoardo scrive:

      Per Vittorio:

      gradirei una tua opinione/spiegazione al riguardo:
      si potrebbero utilizzare in Italia reattori modello canadese CANDU ad uranio naturale? (U238 naturale come nel GCR moderato a grafite di latina)
      Anche se per me i migliori sono l’EPR essendo anche più potente (1600 Mw circa)

      Grazie per l’attenzione.

    9. edoardo scrive:

      ..Nella fretta ho commesso qualche errore nell’ultima frase. Mi correggo
      “…Anche se per me IL MIGLIORE è l’Epr essendo anche più potente dell’AP600″.

      Grazie e salutii a tutti

    10. Ing. Vincenzo Romanello scrive:

      Mi permetto di esprimere la mia opinione ‘tecnica’.

      L’utilizzo dei CANDU in Italia è certamente possibile, non vedo motivazioni per il contrario. Tuttavia credo che storicamente il nostro Paese si è rivolto e si rivolgerebbe a filiere più ‘commerciali’, del tipo BWR o PWR.

      L’utilizzo dei reattori canadesi svincola una nazione dalla dipendenza estera dall’uranio arricchito, di cui dispongono solo le superpotenze. Con questo tipo di reattori una qualunque nazione potrebbe acquistare il minerale, convertirlo in ossido di uranio ed utilizzarlo.

      Si tratta di scelte strategiche. Alcuni paesi hanno acquistato i CANDU semplicemente perchè sono reattori che consentono lo scarico del combustibile senza richiedere la fermata del reattore, cosa che ha consentito la produzione di plutonio di grado militare.

      Altri paesi, come la Svezia, comprano tranquillamente l’uranio debolmente arricchito da Russia o Francia, a seconda della convenienza.

      Quanto alla filiera da utilizzare nel nostro paese a prevalere sarebbero motivio ‘commerciali’ presumo.

      Personalmente terrei sott’occhio per il futuro cicli simbiotici PWR/BWR - HTGR - (GCFR) - ADS: i nostri studi dimostrano che tali cicli potrebbero sfruttare molto meglio le risorse energetiche e chiudere il ciclo del combustibile (in particolare fissionando gli elementi transuranici avita lunga più ‘perniciosi’ dal punto di vista ambientale)

      P.S.
      Anche l’AP600 è un ottimo reattore: è di taglia volutamente più piccola semplicemente per consentirne l’utilizzo a Paesi in via di sviluppo ùdove reattori da 1000 o 1300 MWe sarebbero sproporzionati.

    11. Vittorio scrive:

      E’ sicuramente vero che verrebbero scelte filiere piu “comuni” quali BWR e PWR anche se qualche giorno fà stavo leggendo delle publicazioni del “Team CANDU” che parlavano di un reattore avanzato: l’ACR-1000 che ha una potenza di 1200 MWe, il fatto che questo tipo di reattore vengano cambiati gli elementi di combustibile con il reattore in funzione garantisce fattori di utilizzazione elevati.
      In Italia (Latina) era in costruzione un retttore sperimentale moderato ad acqua pesante il CiReNe (Cise Reattore a Nebbia) che si avvaleva degli studi del cise, ma a causa del referendum non ne è stata portata a termine la realizzazione.

    12. Domenico scrive:

      scelta filiera:

      io proponevo westingouse III Gen. in effetti sono un po’ piccoli forse è meglio il GE.

      mi sono guardato bene quel poco che ho trovato sull’EPR devo dire che è una bella macchina, alta potenza elettrica e sicurezza al massimo con molta ridondanza negli elementi, tra tutti da segnalare lo scivolo posto sotto il vassel il quale in caso ,remotissimo, di fusione del nocciolo devierebbe la massa fusa in una cripta posta sotto di lato al reattore e rivestita di super materiale refrattario con profili atti a rompere la geometria che permette la fissione , anche se in questo caso caotica , della massa fusa e con sistemi di raffreddamento adeguati , in caso di incidente in questo tipo di macchina si scongiurerebbe ogni contaminazione del terrreno sottostante e si libererebbe il contenimento biologico, senza nemmeno ,dover, far evacuare la gente che abita nei pressi; al limite si potrebbe persino riavviare, sostituendo il vassel dopo aver sigillato il materiale nella cripta , in quasto modo non si perderebbe la centrale .

      resata il fatto che è un progetto dei Francesi e già dipendiamo molto da loro per quanto riguarda l’energia atomica

      distintamente

    13. gauss2 scrive:

      intervengo anch’io a dire la mia … ho letto da Edoardo che secondo lui i Candu sono ipotizzabili … mah .. rimango perplesso .. la penso come Romanello .. a fronte dell’utilizzo di uranio naturale … poi ti riempi di plutonio … una scelta utilizzabile solo se in futuro si prevede l’introduzione di reattori di 4 generazione che utilizzino il combustibile esaurito di altre filiere (tipicamente quelle PWR) tipo ENHS o ABR (advanced burning reactor) … anche studi come il Mars li terrei ben visionati …
      personalmente .. se di nucleare si vuole riparlare .. vedrei bene cose della generation III plus (così ci si rimette in carreggiata almeno sul know how .. e anche per la sicurezza di impianto).. quindi sugli AP americani e EPR europei per i pressurizzati .. pure la filiera ABWR è da utilizzare .. sulla taglia di potenza … starei sulla fascia media l’impatto è meno drastico .. specialemente per un paese come il nostro che vive con quota parte del teritorio costellato da appennini e alpi ..e un mare comunque chiuso e pochi laghi grossi .. 20 centrali mi sembrano troppe .. non supererei la decina … non credo in una nuclearizzazione alla francese del paese italia .. ma sarei più per una diversificazione delle forme di approvvigionamento e produzione dell’energia …

    14. gauss2 scrive:

      non ho parlato di ADR … perchè alla fine non credo molto all’idea di Rubbia … piena di potenziali casini .. poi se le cose non son cambiate negli ultimi anni credo che abbiano deciso di costruire impianti non per la produzione supplettiva di energia elettrica , ma solo per il “bruciamento” delle scorie del combustibile esaurito … non vedo di buon occhio la cosa .. togliere l’idea di produttività e di economicità dell’impianto .. mi lascia perplesso .. certo la possibilità di poter “spegnere” il reattore intervenedo sull’acceleratore a monte è una furbata … però a fronte di questa idea i problemi a valle sono grossi .. dal tipo di refrigerante .. che oltre tutte le sue sfighe può immettere vapori piombo-bismuto in circolo nell’acceleratore (anche se studi condotti da un mio compagno di facoltà nella sua tesi hanno paventato questa idea .. la cosa che mi ha da sempre lasciato in parte stupito è che poi si forma polonio 210 che si mescola con l’idrogeno e diventa aeriforme e quello comunque gira … se non ono vapori pimbo bismuto .. sono di questo tipo) … mah .. anche il fatto che (credo) dopo tot anni non si sia fatto un prototipo .. mah .. mi dà da pensare … soprattutto il fatto che alla fine paghino Francia e Germania e poco Italia .. mah! … praticamente quasi senza USA (se non sono intervenuti negli ultimi 3 anni, mi pare che prima non ne avessero messi molti di soldi) … si gioca poco … un conto è quando le cose le fai con tecnologie già appurate (l’EPR si è potuto fare anche per quello) .. ma quando provi a fare cose innovative .. di quelle complessità … francamente … più amici hai meglio è .. certamente se poi l’amico è uno con conoscenza e esperienza degli states la probabilità di riuscita sale di molto .. non vorrei oltretutto che per un orgoglio tutto europeo si perda di vista l’interesse mondiale per la cosa ..

    15. gauss2 scrive:

      pardon ho scritto ADR invece di ADS

    16. fabrizio scrive:

      Non ricordo bene su quale quotidiano e’ stato delineato un futuro piano energetico italiano fino al 2020 si parla di tutte le forme di produzione di energia , tipo 15 rigassificatori e termovalorizzatori , ma non viene assolutamente menzionato il nucleare , che fare ?, nuclearisti di tutta Italia uniamoci ,” VIVA IL NUCLEARE ” .

    17. Edoardo scrive:

      Il bello è che noi italiani, oltre a produrre energia sporca (petrolio,gas un po’ di carbone) e carissma (40-50% in più degli altri paesi UE) facciamo i paladini del Protocollo di Kyoto.
      Mai è stata fatta una seria politica energetica; l’ultimo piano energetico è fermo al 1988 e lì si menzionava un proseguiemento dell’attività nucleare dopo la “pausa” dovuta alla moratoria di 5 anni. Moratoria decisa dal Consiglio dei Ministri nel dicembre 1987, un mese dopo il referdum. Il detto referendum, tutto diceva tranne di smantellare le centrali già funzionanti, bloccare i lavori a Montalto di Castro ed il progetto di Trino 2.
      Se l’opinione pubblica non si convince che occorre rivolgersi ad un mix energetico che comprenda ANCHE il nucleare, contunueremo ad inquinare e ad essere sempre meno competitivi…Questi sono i fatti! Se poi si vuol credere che con il solo vento e sole possiamo ugualmente soddisfare il fabbisogno energetico gradirei sapere quanti pannelli solari o torri eoliche ci vogliono per fornire energia a, esempio, fonderie, centri commerciali, ecc.?
      D’accordissimo con te Fabrizio: RIVIVA IL NUCLEARE! E non solo quello!

    18. FRITIS scrive:

      EN FRANCAIS PRESENTATION INVENTION

      Mes recherches dans le domaine des énergies renouvelables m’ont permis d’inventer un nouveau procédé de production de l’électricité qui sera plus rentable que les procédés actuels thermiques et nucléaires au vue de leurs coûts de construction excessifs , de l’utilisation du carburant ou de l’uranium polluants et dangereux,

      Le nouveau procédé “ROTAL” permet de produire l’électricité sans l’utilisation du carburant liquide ou gaz , le principe de base de cette technologie repose sur un ensemble
      D’élements électromagnetiques existants formant une turbine autonome ;

      Une fois le demarrage coupé cette « turbine »continura a tourner et a produire une partie de l’énergie qui lui servira pour sa rotation «perpetuelle » entrainant ainsi l’alternateur qui Servira pour la production de l’électricité selon la tension voulue

      La technologie de fabrication élémentaire , la rend facilement réalisable,
      un générateur conçu selon le procédé “ROTAL” permettra de réaliser des centrales électriques
      toute tensions qui fonctionneraient sans carburant et pourraient êtres implantés à la périphéries des villes , contrairement aux centrales actuelles qui doivent êtres elles implantés plus loin ,
      Ce procédé équipera , les voitures , trains , métros , bateaux , avions etc. … qui rouleraient à l’électricité , sans pollution , sans réseau électrique longeant les voies de chemin de fer et de métro et sans charge de batteries ainsi que beaucoup d’avantages que je ne peu citer dans ce contact En somme une opportunité de projets d’avenir ( de l’après pétrole) qui se caractérisera par la : ,
      -
      - réalisation industrielle de centrales électriques pour éclairage urbain
      - réalisation industrielle de générateurs électriques pour voitures
      - réalisation industrielle générateurs électrique pour trains
      - réalisation industrielle de générateurs électrique pour bateaux

      Ainsi que d’autres utilisation de ce procédé que je ne peu citer dans ce contact ; J’ose espérer vous avoir donné un aperçu sur les différentes utilisations de ce procédé révolutionnaire en matière des énergies nouvelles.
      Voir Site Web ( www.cu-medea.dz )
      la demande de brevet d’invention a été déposée en 2002 , en 2004 j’ai obtenu de l’INORPI
      Tunisie un brevet d’invention ( voir site web )

      L’objet de cette présentation du procédé est la cession ou la concession du brevet

      Inventeur Mahmoud FRITIS

    19. FRITIS scrive:

      My research in the field of renewable energies enabled me to invent a new process of production of the electricity which
      m will ettra fine with the processes current S thermal and nuclear the sight of their excessive costs of construction, the use of the fuel or uranium pollutants and dangerous, L E new process “ROTAL” makes it possible to produce electricity without the use of the liquid fuel or gas, the guiding principle of this technology rests on a turbine conceived E in way
      that it turns without stop (application of the theory perpetual motion), it produce in tournan T its own energy , once finished starting,

      The technology of F abrication elementary, makes it easily reparable,
      a generator designed according to process “ROTAL” will make it possible to carry out power stations
      any tensions which would function without fuel and could beings established with the peripheries of the cities, contrary to the current power stations which owe beings they further established, This process will equip, cars, trains, subways, boats, planes etc… which would run to electricity, without pollution, electrical supply network skirting the ways of subway and railroad and load of batteries like much of before ages that I not to quote little in this contact summonsummon some an appropriateness project S with a future (of after oil) which will be characterized by: ,
      -
      - industrial realization of power stations for urban lighting
      - industrial realization of electric generators for cars
      - industrial realization generators electric for trains
      - industrial realization of generators electric for boats

      As well as other use of this process that I little to quote in this contact
      I dare to hope to have given you an outline on the various uses of this revolutionary process as regards new energies.
      to see Web site centers university medea (www.cu-medea.dz)

      by this contact, I seek has to sell the patent of this process to the Européens industrialists
      Mahmoud Fritis

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