Alcune considerazioni per un ritorno del nucleare in Italia
5 Maggio 2006 di AmministratoreUn articolo di oggi sul giornale “L’ Indipendente” fa alcune considerazioni per un ritorno del nucleare in Italia.
Riporta innazitutto quanto detto in un’ intervista a “II Sole 24 Ore” da Emma Marcegaglia (vice presidente di Confindustria) secondo cui “il tema del nucleare deve essere riproposto a livello europeo. Mi sembra una scelta inevitabile visti i costi del petrolio e l’ instabilità politica dei Paesi che lo producono”. Inoltre nella nuova maggioranza parlamentare ci sono personaggi di primo piano che sono favoreli al ritorno del nucleare: Fassino, Mastella, Enrico Letta, Bersani.
Nell’ articolo viene anche detto che, dopo il cambiamento di rotta dato all’ Enea, per trovare ingegneri nucleari bisognerrebe cercare solo alla Sogin o all’ Ansaldo e che nei politecnici italiani la materia non sarebbe più in programma.
In conclusione dell’ articolo c’è una considerazione di Luigi De Paoli (docente presso l’ università Bocconi ed esperto di politica energetica) secondo cui “il nucleare diventa un affare solo se accanto si crea un’ economia di scala come è stato fatto in Francia: non a caso sono costruite in serie da quattro per razionalizzare la manutenzione”.
21 Settembre 2007 alle 15:09
PER ME IL NUCLEARE èUNA BUONA FONTE DI ENERGIA CHE CI LIBEREREBBE DALLA DIPENDENZA ENERGETICA DALLA FRANCIA DOPO TUTTOIL PETROLIO STA AUMENTANDO DI COSTO NOTEVOLMENTE E INOLTRE INQUINA PIù DEL NUCLEARE.POI LE POSSONO ESSERE DISTRUTE POI IL FUOCO NUCLEARE NON DANNEGGIA L’OZONO.