James Lovelock - energia nucleare per affrontare i cambiamenti climatici globali
10 Aprile 2006 di AmministratoreSu la rivista “Le Scienze†di aprile c’è un articolo di che contiene un’ intervista a James Lovelock (ideatore dell’ ipotesi di Gaia, in base alla quale la Terra si comporta come un organismo vivente) secondo cui l’ energia nucleare è una risorsa irrinunciabile per affrontare i cambiamenti climatici globali.
James Lovelock affema che le fonti di energia rinnovabili arriverebbero troppo tardi per rispondere alle richieste di energia sempre maggiore e non potranno garantire sufficiente elettricità .
Il nucleare diviene dunque una “medicina temporanea per garantire l’ energia necessaria al mantenimento della società civile in vista dei cambiamenti climatici globali“.
Per fare ciò si deve tener conto del parere dell’opinione pubblica, che comunque non è immutabile ma anzi si può far cambiare perchè è basata non tanto sul pericolo effettivo quanto sulla percezione del rischio. E fa un riferimento a Chernobyl, che avrebbe dato la spinta a queste paure, tuttavia secondo James Lovelock è eccessivo parlare dell’ incidente di Chernobyl come una catastrofe perchè in realtà si sarebbe trattato di un “incidente industriale dalle proporzioni molto contenute, specialmente se paragonato con altri incidenti ben peggiori”.
10 Gennaio 2007 alle 16:35
è da tempo che sono d’accordo con quanto dice l’eminente scienziato james lovelock, purtroppo la percezione del pericolo delle persone,i grandi interessi che ruotano sul petrolio,la cecità e direi senza offesa alcuna,la stupidità di alcuni politici,ci han fatto demolire ben tre centrali nucleari,già pagate da noi cittadini,non sovvenzionano idee come la comercializzazione di autovetture ad aria ,contrastano la tav il treno ad alta velocità ,che non inquina è un trasporto pulito ,spero che i media i politici di buon senso i verdi con senso di giusta responsabilità si muovano si mettano in gioco mobilitino movimenti di persone per cambiare questa situazione by tommaso renda
26 Gennaio 2007 alle 13:24
Confermo ed approvo quanto ribadito da Giacomo.
Sottolineo il fatto che i sig. Verdi ed pseudoambientalisti vari si oppongono anche alle fonti rinnovabili. Alcuni esempi: in Garfagnana, (Toscana Prov. di Lucca) da anni si tenta di far partire i lavori per l’avvio di una centrale a biomasse ma comitati con a capo questi geni si oppongono. Lo stesso dicasi per un parco eolico vicino a Scansano in provinci di Grosseto. Per non parlare di tutte le inutili proteste e bolge scatenate per non costruire uun termovalorizzatore nell’area Firenze Prato Pistoia (ove vivo). Ho focalizzato solo vicende della mia regione ma in tutta Italia assistamo ad atti di egoismo sociale (la famosa sindrome n.y.m.b.y).
Gradirei raccontarti un episodio successo più di vent’anni fa a Campi bisenzio (FI). Nella zona, vicino alla A11 Firenze Mare c’era un inceneritore. Ambientalisti di vario genere e colore fomentarono il paese contro l’impianto, causa: tracce di diossina nell’atmosfera…
Dopo dibattiti, discussioni e scontri l’impianto fu chiuso. Per i tre anni conseguenti alla chiusura, l’Asl continuò ad effettuare rilievi nella zona… Risultato: la diossina c’era ancora proprio perchè questa proveniva dall’autostrada e non dall’inceneritore!….
21 Maggio 2007 alle 11:57
Scrivo solo per dare voce al problema energetico, di cui forse gran parte della gente ha un’idea approssimativa, e per evidenziarne un altro, ossia il conflitto che spesso si crea schieramenti di ambientalisti contrapposti, in questo caso pro o contro il nucleare. Eolico e solare, solo per citarne alcune, sono fonti energetiche a mio parere non sufficienti a supportare una domanda di energia finora sempre in aumento, mi sembrano UNA alternativa, non LA energia alternativa, quella che andrà , spero presto, a sostituire le nostre “modernissime” centrali a carbone. Con questo non voglio dire che il nucleare sia l’UNICA possibilità di salvezza per il pianeta (il tutto deve essere supportato dalle suddette fonti naturali in grado così di svilupparsi meglio) ma forse la sola che possa, adesso, fare la concorrenza, e la differenza. Tra gente che discute del problema viene spesso fuori che più che la paura di incidenti catastrofici sia un vero problema lo smaltimento dei rifiuti tossici, cui non so rispondermi se e come avvenga. Ma come dice il professore si tratta di “una medicina temporanea” necessaria affinchè l’alternativa condivisa non resti l’inerzia.
Sul sito web di Greenpeace Italia, nonostante uno dei fondatori, Patrick Moore di G. abbia detto sì al nucleare, questa ipotesi resta tra le peggiori, a causa delle scorie, e si spinge invece su eolico e solare, che entro il 2050 POTREBBERO coprire il 20% del fabbisogno energetico mondiale… un pò pochino vista l’emergenza, no? Ma soprattutto il restante 80%?
22 Maggio 2007 alle 17:14
Per Marco:
a proposito di stoccaggio di scorie ti consiglio di leggere il testo sul link:
www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/La%20sistemazione%20in%20sicur...
30 Settembre 2007 alle 18:05
La nostra tesi:
La terra, le foreste primarie, il mare e l’atmosfera terrestre; (coadiuvati dal sole) formano un complesso e delicato meccanismo vivente, la cui struttura ed elementi di base; costituiscono, la pietra miliare essenziale per l’equilibrio della vita; il suo meccanismo si può paragonare a quello del corpo Umano; nel quale se venissero a mancare, elementi di base nella sua struttura; per esempio: I polmoni. Cosa succederebbe ?.
Nostra, Teoria:
“Il deterioramento climatico globale e lo scioglimento dei ghiacciai, camminano a pari passo e sono direttamente proporzionali alla sparizione delle Foreste Primarie”. Più dettagli da comunicare direttamente al Prof. James Lovelock.
3 Ottobre 2007 alle 12:40
Il prof. James Lovelock si è infatti pronunciato a favore del nucleare. Essendo una fonte ad emissioni zero ed essendo il problema delle scorie solo politico e non tecnico, non vedo perchè un certo ambientalismo italiano, si scheri contro l’uso dell’atomo.
Non si può opporre l’ideologia con la scienza….