Ministero Attività Produttive - autorizzazioni centrali elettriche
18 Gennaio 2006 di AmministratoreUn lettore mendiante mail ci ha segnalato che qualche giorno fa su “La staffetta quotidiana” era riportata la lista delle domande fatte fino al 19 dicembre 2005 per chiedere l’ autorizzazione per nuove centrali elettriche. Abbiamo trovato il file originale sul sito del Ministero delle Attività Produttive.
Tra le domande appare con evidenza quella della Edipower per una centrale a Brindisi da 1410 MW e 3100 MWt.
Il Lazio e Lombardia sono invece le regioni dove maggiore è la somma totale di MW e MWt che si vorrebbero ottenere con nuove centrali elettriche:
- Lazio = 5996 MW e 10765 MWt
- Lombardia = 7000 MW e 12955 MWt
pdf originale del Ministero delle Attività Produttive con l’ elenco delle domande fatte fino al 19 dicembre 2005 per chiedere l’ autorizzazione per nuove centrali elettriche
elenco richieste autorizzazioni centrali elettriche
14 Febbraio 2006 alle 19:33
Spettabile
MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Roma(SEZIONE ENERGIA ELETTRICA)
Spettabile COMUNITA’ EUROPEA
Alla cortese attenzione dei vari settori
Oggetto: Realizzazione Centrale alimentata a Biodiesel.
Chiedo scusa se Vi disturbo e vi scrivo per nome e per conto di una
costituenda società , che vorrebbe realizzare una centrale termoelettrica
di 3 Mw in provincia di Pisa.
In base al Decreto Legislativo 26 ottobre 995,n504 ci siamo recati
all’Ufficio delle Dogane e ci hanno riferito che per i prossimi anni 10
dieci non è possibile avere assegnate quote , anche se siamo disposti a
pagare l’accise, e quindi non ci sono soluzioni.
Ora mi domando e chiedo come sia possibile che:
a) Avete assegnato delle quote per il biodiesel quando per realizzare il
prodotto si utilizzano e tutte le imprese che conosciamo, importano
fuori mercato comunitario, olio di colza ,olio di soia, olio di cotone
ecc.ecc. oltre alla irreperibilità dei prodotti e i costi che sono
molto inferiori se si utilizza prodotti oleari extra comunitari.
b) A nulla sono valse le nostre intenzioni di pagare le accise sul
prodotto.
Oltre al problema delle quote, per iniziare la produzione
(energia elettrica) occorrono oltre
a tutte le pratiche amministrative circa 750
(Settecentocinquanta) giorni fra permessi e/o
autorizzazioni, e collaudi, ( Non vedo che oltre al
pagamento dell’accisa e all’utilizzo del
prodotto esclusivamente nell’ambito dell’azienda, cosa
serve tutto questo tempo, nel caso
d’ utilizzo fraudolento, è menzionato sempre nel sopra
citato decreto perfino il codice penale
con il relativo carcere, o forse i cittadini italiani sono
tutti ladri?.
Il tutto in contrasto con il DECRETO LEGISLATIVO 29 dicembre
2003, n.387
Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla
promozione dell’energia
elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel
mercato interno
dell’elettricita’.
c) Addirittura non è possibile realizzare l’impianto di produzione
perché in una provincia attigua , già c’è un impresa che produce
biodiesel .
d) In riferimento sempre alle quote violate palesemente ed
esplicitamente del diritto Italiano della Costituzione, non creando
impresa, non creando nuovi posti di lavoro e non salvaguardando l’ambiente.
e) Addirittura ultimamente ci è stato riferito che non vengono più
rilasciati i certificati verdi, o riconosciuti i medesimi
E’ TUTTO VERO QUESTO ?
Nel mio pensiero ciò che chiede ed esige l’ufficio Delle Dogane e la
relativa tempistica è palesemente in violazione del DECRETO LEGISLATIVO
29 dicembre 2003, n.387
e nell’ Attuazione della direttiva 2001/77/CE
Sicuro di avere una vostra risposta, vogliate gradire i miei distinti
saluti.-
Sig ORESTE Alfredo
Via Del Pesco 19/c
56030 Montecalvoli Pi
P.s ATTENDO VS risposta con lo stesso mezzo GRAZIE
23 Marzo 2007 alle 12:50
CHE TI HA RISPOSTO IL MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE?
25 Aprile 2007 alle 20:10
Complimenti Oreste.
Sicuramente il ministero non risponderà , ma tu insisti a denunciare. Se vuoi provare a scrivere un’articolo su questo fatto, puoi fare come ho fatto io: ho scritto a dei giornali internet (www.greenreport.it) dando l”informazione e la signorina mi ha proposto di scrivere l’articolo che hanno poi pubblicato.
Sono sicuro che il numero delle persone che decideranno di “riprendersi il loro diritto all’informazione” (e questo forum ne è la dimostrazione) saranno sempre di più, tanto che alla fine le istituzioni dovranno rispondere.
Daniele