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Prodi - No al nucleare, si ai pannelli solari

25 Novembre 2005 di Amministratore

Su il “Corriere della Sera” del 24 novembre e su tutti gli altri principali giornali è riportato quanto detto da Romano Prodi al convegno di Legambiente a Roma illustrando la politica energetica dell’ Unione in caso di vittoria elettorale.

Romano Prodi ha detto che è stato un “militante di Kyoto” perché se non si mette un limite è la fine per il pianeta. Ha poi affermato il il suo no al nucleare almeno per i prossimi vent’anni, fino a che non ci saranno garanzie sulla sicurezza. Per Romano Prodi si deve scommettere sull’ energia solare: «Ci vogliono pannelli in tutta Italia, dobbiamo arrivare almeno al livello della Germania».



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  • 11 Commenti a “ Prodi - No al nucleare, si ai pannelli solari”

    1. Fabio Corvino scrive:

      Io invece avevo sentito proprio il contrario su Radio 24 … e mi ero indignato.
      Guardando l’esempio della Germania, appunto, penso che il nucleare sia un passo indietro.
      Sono contento di questa notizia e penso che Prodi debba comunicare meglio queste sue intenzioni sull’energia solare, dettagliando le politiche economiche che intende fare per supportarle, facendole arrivare alle orecchie di tutti gli Italiani.

    2. marcovino scrive:

      Da quanto ne so (forse non abbastanza, ma comunque non troppo poco) ciò che credo è che sia indispensabile, allo stato attuale delle cose, concentrare una parte rilevante degli studi (tanto teorici quanto tecnologici) sull’energia nucleare.
      Molteplici le ragioni: le fonti alternative o rinnovabili, sebbene possano rappresentare un utile “appendice”, da sole non soddisfano che in minima parte il fabbisogno energetico del pianeta. La situazione per i combustibili fossili (inquinamento e limitatezza delle riserve) ci è tristemente nota. Altre vie, praticabili nel breve, non ne vedo. Che poi possano esserci, questo è un altro conto, ed è ovvio che la ricerca deve proseguire a 360°, superando attriti e resistenze, prima di tutto ideologiche poi burocratiche ed economiche. L’Italia, d’altra parte, paga (o pagherebbe) l’arretratezza dovuta ad anni di inattività , ma forse uno sforzo per colmare questo gap potrebbe ripagare, in un futuro neanche troppo lontano…

    3. domenico scrive:

      non capisco perche l’ITALIA col sole che c’è non è spalmata di pannelli per l’acqua calda ( Boiler Solari) essi in effetti costono decisamente troppo e prima di pensare ad incentivi, secondo me sarebbe meglio ipostare una produzione di questi dispositivi su grande scala come si fa per : lavatrici figor condizionatori ecc, se costasse es. 400€ io lo prenderei subito , mi riferisco ovviamente ad un piccolo impianto che soddisfi le esigenze di 2 o 3 persone a circolazione naturale.

    4. Giovanni Gherardi scrive:

      Probabilmente Prodi non sa che il solare fotovoltaico è e non sarà mai competitivo. Non è possibile abbassare i costi con una produzione in larga scala. Il silicio policristallino prodotto in tutto il mondo ammonta a 27000 tonn/anno e già adesso piu’ di un terzo viene impiegato per il solare (che è inesistente allo stato attuale). Ricordiamo che le fonderie di silicio sono gli stabilimenti più tecnologici e costosi al mondo tanto che se una compagnia non si assicura almeno il 5% della produzione mondiale è destinata a morire schiacciata dai costi. Non si puo’ neppure fare affidamento su altre tecnologie (tipo film sottile o polimeri) dato il costo e il rendimento.

    5. fabrizio scrive:

      Il problema fondamentale e’ che quando viene nominata la parola nucleare sia la gente che i politici la ricollegano al disastro di Chernobyl , quindi si deve intraprendere una campagna informativa pubblica per sfatare questo mito, e spiegare che e’ una forma di energia molto conveniente e sicura per il futuro.”VIVA IL NUCLEARE”. ciao a tutti.

    6. Francesco scrive:

      Sono d’accordo con marcovino, il solare è una buona soluzione per delle nicchie di mercato. Il nucleare invece è l’unica via per avere energia in quantità considerevoli. Sono passati 20 anni dal disastro di Chernobyl, è ora di voltare pagina. Per il pericolo di nuovi incidenti siamo comunque esposti (vedi Francia…).

    7. Enrico B. scrive:

      Probabilmente voi non sapete…che Nomisma si e’ buttata sui pannelli solari!!! E probabilmente si buttera’ anche nel fotovoltaico.
      Un conflitto d’interesse pari pari a quello dei decoder di Paolo e del digitale di Silvio [uno li vendeva, l’altro metteva le tv e stava pure al governo per lanciare gli incentivi].

      PS: Nomisma e’ una societa’ di Romano Prodi…faceva consulenza, ora vende pure.

    8. Fabio Corvino scrive:

      In Olanda già da 8 anni lavorano sulla costruzione di pannelli solari che utilizzano la fotosintesi clorofilliana, con rendimenti tendenti al 99% (non sono rendimenti termodinamici ma elettochimica) dell’energia coinvolta, ben oltre il limite termodinamico del 33% che riguarda il nucleare. Ma purtroppo di queste cose non se ne parla!

      Bisogna informarsi e non bisogna abboccare alla propaganda fatta dall’industria estrattiva (la stessa che oggi fa i soldi con il petrolio e che non vuole cambiare business … hanno persino avuto la faccia tosta di riproporre il carbone) e da alcuni fisici da loro finanziati: non può esistere il nucleare pulito!
      La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti: basta considerare il sistema che ci interessa ovvero la superfice terrestre (atmosfera inclusa).
      Esso è un sitema aperto (che scambia materia e energia con sistemi adiacenti) che era, prima dell’ulilizzo massiccio dei combustibili fossili, in equilibrio con i due sistemi adiacenti: l’universo (un sistema esterno alla atmosfera e contenente il sole) e la terra (tutto ciò che è sotto la superficie terrestre). Ora se lo scambio di energia con l’universo (sole compreso) rimane costante, qualsiasi altro materiale/energia prelevato dall’altro sistema (combustibili fossili, uranio, plutonio, etc etc) modifica l’equiliblio preesistente. In altre parole INQUINA!
      Diverso è invece se si utilizza l’energia che da miliardi di anni viene scambiata con il sistema in cui viviamo: l’energia solare. Questo a prescidere da come la trasformiamo. Ad esempio è più ecologico ricavar benzina dalla piante e bruciarla piuttosto che usare il nucleare. Purtroppo però nessuno lo dice.
      Liberiamoci dalla manipolazione dell’informazione.

    9. Pietruccio scrive:

      Di quei pannelli a fotosintesi non ne ho mai sentito parlare. Potresti fornire qualche link o qualche informazione in più?

      In ogni caso, a sostegno della mia tesi, e cioè che non è possibile pensare di sostituire il petrolio solamente con un aumento delle rinnovabili e tantomeno con solo quelle da solare (e quindi ci vuole anche il nucleare), vorrei segnalare l’articlo della rivista “Le Scienze” sul sito

      lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/La_via_britannica_...

      che parlando di nuove ricerche sui pannelli fotovoltaici dice fra il resto una cosa che non immaginavo e cioè che per produrli con la tecnologia attuale sono necessari materiali non solo costosi ma anche rari (come l’indio che costa circa 660 dollari al kg) e attualmente ne occorrono decine di tonnellate per pensare a una produzione di pannelli su larga scala e “L’uso di alcuni materiali potrebbe non essere più sostenibile entro 20 anni”.

      Quindi anche per questa tecnologia (com’è oggi) si profila una specie di esaurimento delle riserve. Date retta a me: auguratevi che le riserve di uranio e di torio siano abbondanti, almeno loro, perchè altrimenti siamo veramente nei guai.

    10. Fotovoltaico scrive:

      Pannelli solari e fotovoltaici: soluzione per il risparmio in bolletta ed eco-sostenibilità.

    11. Renzo Riva scrive:

      .
      Fabio Corvino scrive:
      “Ad esempio è più ecologico ricavar benzina dalla piante e bruciarla piuttosto che usare il nucleare. Purtroppo però nessuno lo dice.”

      Una STUPIDAGGINE a 24 carati.
      .

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