Prodi - No al nucleare, si ai pannelli solari
25 Novembre 2005 di AmministratoreSu il “Corriere della Sera” del 24 novembre e su tutti gli altri principali giornali è riportato quanto detto da Romano Prodi al convegno di Legambiente a Roma illustrando la politica energetica dell’ Unione in caso di vittoria elettorale.
Romano Prodi ha detto che è stato un “militante di Kyoto” perché se non si mette un limite è la fine per il pianeta. Ha poi affermato il il suo no al nucleare almeno per i prossimi vent’anni, fino a che non ci saranno garanzie sulla sicurezza. Per Romano Prodi si deve scommettere sull’ energia solare: «Ci vogliono pannelli in tutta Italia, dobbiamo arrivare almeno al livello della Germania».
28 Novembre 2005 alle 14:32
Io invece avevo sentito proprio il contrario su Radio 24 … e mi ero indignato.
Guardando l’esempio della Germania, appunto, penso che il nucleare sia un passo indietro.
Sono contento di questa notizia e penso che Prodi debba comunicare meglio queste sue intenzioni sull’energia solare, dettagliando le politiche economiche che intende fare per supportarle, facendole arrivare alle orecchie di tutti gli Italiani.
1 Dicembre 2005 alle 15:17
Da quanto ne so (forse non abbastanza, ma comunque non troppo poco) ciò che credo è che sia indispensabile, allo stato attuale delle cose, concentrare una parte rilevante degli studi (tanto teorici quanto tecnologici) sull’energia nucleare.
Molteplici le ragioni: le fonti alternative o rinnovabili, sebbene possano rappresentare un utile “appendice”, da sole non soddisfano che in minima parte il fabbisogno energetico del pianeta. La situazione per i combustibili fossili (inquinamento e limitatezza delle riserve) ci è tristemente nota. Altre vie, praticabili nel breve, non ne vedo. Che poi possano esserci, questo è un altro conto, ed è ovvio che la ricerca deve proseguire a 360°, superando attriti e resistenze, prima di tutto ideologiche poi burocratiche ed economiche. L’Italia, d’altra parte, paga (o pagherebbe) l’arretratezza dovuta ad anni di inattività , ma forse uno sforzo per colmare questo gap potrebbe ripagare, in un futuro neanche troppo lontano…
14 Giugno 2006 alle 10:38
non capisco perche l’ITALIA col sole che c’è non è spalmata di pannelli per l’acqua calda ( Boiler Solari) essi in effetti costono decisamente troppo e prima di pensare ad incentivi, secondo me sarebbe meglio ipostare una produzione di questi dispositivi su grande scala come si fa per : lavatrici figor condizionatori ecc, se costasse es. 400€ io lo prenderei subito , mi riferisco ovviamente ad un piccolo impianto che soddisfi le esigenze di 2 o 3 persone a circolazione naturale.
24 Novembre 2006 alle 11:50
Probabilmente Prodi non sa che il solare fotovoltaico è e non sarà mai competitivo. Non è possibile abbassare i costi con una produzione in larga scala. Il silicio policristallino prodotto in tutto il mondo ammonta a 27000 tonn/anno e già adesso piu’ di un terzo viene impiegato per il solare (che è inesistente allo stato attuale). Ricordiamo che le fonderie di silicio sono gli stabilimenti più tecnologici e costosi al mondo tanto che se una compagnia non si assicura almeno il 5% della produzione mondiale è destinata a morire schiacciata dai costi. Non si puo’ neppure fare affidamento su altre tecnologie (tipo film sottile o polimeri) dato il costo e il rendimento.
24 Novembre 2006 alle 15:06
Il problema fondamentale e’ che quando viene nominata la parola nucleare sia la gente che i politici la ricollegano al disastro di Chernobyl , quindi si deve intraprendere una campagna informativa pubblica per sfatare questo mito, e spiegare che e’ una forma di energia molto conveniente e sicura per il futuro.”VIVA IL NUCLEARE”. ciao a tutti.
28 Dicembre 2007 alle 14:27
Sono d’accordo con marcovino, il solare è una buona soluzione per delle nicchie di mercato. Il nucleare invece è l’unica via per avere energia in quantità considerevoli. Sono passati 20 anni dal disastro di Chernobyl, è ora di voltare pagina. Per il pericolo di nuovi incidenti siamo comunque esposti (vedi Francia…).
29 Dicembre 2007 alle 22:03
Probabilmente voi non sapete…che Nomisma si e’ buttata sui pannelli solari!!! E probabilmente si buttera’ anche nel fotovoltaico.
Un conflitto d’interesse pari pari a quello dei decoder di Paolo e del digitale di Silvio [uno li vendeva, l’altro metteva le tv e stava pure al governo per lanciare gli incentivi].
PS: Nomisma e’ una societa’ di Romano Prodi…faceva consulenza, ora vende pure.
7 Gennaio 2008 alle 20:31
In Olanda già da 8 anni lavorano sulla costruzione di pannelli solari che utilizzano la fotosintesi clorofilliana, con rendimenti tendenti al 99% (non sono rendimenti termodinamici ma elettochimica) dell’energia coinvolta, ben oltre il limite termodinamico del 33% che riguarda il nucleare. Ma purtroppo di queste cose non se ne parla!
Bisogna informarsi e non bisogna abboccare alla propaganda fatta dall’industria estrattiva (la stessa che oggi fa i soldi con il petrolio e che non vuole cambiare business … hanno persino avuto la faccia tosta di riproporre il carbone) e da alcuni fisici da loro finanziati: non può esistere il nucleare pulito!
La dimostrazione è sotto gli occhi di tutti: basta considerare il sistema che ci interessa ovvero la superfice terrestre (atmosfera inclusa).
Esso è un sitema aperto (che scambia materia e energia con sistemi adiacenti) che era, prima dell’ulilizzo massiccio dei combustibili fossili, in equilibrio con i due sistemi adiacenti: l’universo (un sistema esterno alla atmosfera e contenente il sole) e la terra (tutto ciò che è sotto la superficie terrestre). Ora se lo scambio di energia con l’universo (sole compreso) rimane costante, qualsiasi altro materiale/energia prelevato dall’altro sistema (combustibili fossili, uranio, plutonio, etc etc) modifica l’equiliblio preesistente. In altre parole INQUINA!
Diverso è invece se si utilizza l’energia che da miliardi di anni viene scambiata con il sistema in cui viviamo: l’energia solare. Questo a prescidere da come la trasformiamo. Ad esempio è più ecologico ricavar benzina dalla piante e bruciarla piuttosto che usare il nucleare. Purtroppo però nessuno lo dice.
Liberiamoci dalla manipolazione dell’informazione.
16 Gennaio 2008 alle 23:47
Di quei pannelli a fotosintesi non ne ho mai sentito parlare. Potresti fornire qualche link o qualche informazione in più?
In ogni caso, a sostegno della mia tesi, e cioè che non è possibile pensare di sostituire il petrolio solamente con un aumento delle rinnovabili e tantomeno con solo quelle da solare (e quindi ci vuole anche il nucleare), vorrei segnalare l’articlo della rivista “Le Scienze” sul sito
lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/La_via_britannica_...
che parlando di nuove ricerche sui pannelli fotovoltaici dice fra il resto una cosa che non immaginavo e cioè che per produrli con la tecnologia attuale sono necessari materiali non solo costosi ma anche rari (come l’indio che costa circa 660 dollari al kg) e attualmente ne occorrono decine di tonnellate per pensare a una produzione di pannelli su larga scala e “L’uso di alcuni materiali potrebbe non essere più sostenibile entro 20 anni”.
Quindi anche per questa tecnologia (com’è oggi) si profila una specie di esaurimento delle riserve. Date retta a me: auguratevi che le riserve di uranio e di torio siano abbondanti, almeno loro, perchè altrimenti siamo veramente nei guai.
13 Settembre 2012 alle 13:21
Pannelli solari e fotovoltaici: soluzione per il risparmio in bolletta ed eco-sostenibilità.
16 Settembre 2012 alle 00:59
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Fabio Corvino scrive:
“Ad esempio è più ecologico ricavar benzina dalla piante e bruciarla piuttosto che usare il nucleare. Purtroppo però nessuno lo dice.”
Una STUPIDAGGINE a 24 carati.
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